domenica 20 febbraio 2011

Due parole su Sanremo 2011. Anche se non l’ho seguito volevo comunque farvi sapere che….

Cari Luca e Diego,

scusate quello che sarà anche per questo post l’ennesimo “Off Topic” nel mio blog se vogliamo usare un gergo tecnico, con la promessa di tornare presto a parlare a voi e basta.

Però vorrei giustamente approfittare di questa nebbiosa domenica mattina e della vostra pagina da me gestita per fare tanti commossi complimenti al Professor Roberto Vecchioni per essersi meritatamente aggiudicato la palma d’oro di Sanremo 2011. Manifestazione che quest’anno è tornata al suo ruolo originario di “ kermesse canora apripista”, che tanto era mancato nelle ultime edizioni devo dire.

Caro professore, complimenti, sono sincera, la sua vittoria mi riempie di gioia! Ho creduto da subito nel suo fantastico  brano! Lei ci ha dimostrato che la musica che valga la pena di essere ascoltata, da cui si possa trarre utile riflessione e di cui si debba conseguentemente  andare fieri per la vita esiste ancora! Lo confesso, mi piace da matti il suo brano!!

Sono contentissima di questa vittoria lo ripeto. Perché ci avevo quasi scommesso sin dall’inizio, ricordate che lo avevo citato in un mio precedente post qualche sera fa? Non conosco molto bene Vecchioni musicalmente a parte qualche hit di sicuro successo e una sigla di cartone animato da lui interpretata con le Mele Verdi quando sono nata io e che mi ricorda la mia prima infanzia, però so che è sempre stata una persona coscienziosa, un sapiente docente che ha sempre avuto qualcosa di importante da dire alle giovani generazioni anche tramite la musica questa forma d’arte che tanto amiamo. E mi sentivo che il suo brano non sarebbe passato inosservato, anche se non avrei immaginato che la sua canzone fosse effettivamente stata così bella soprattutto con le parole!!! Splendida!!!

La vittoria di Vecchioni a Sanremo mi fa gioire anche perché me l’ero quasi immaginata da subito conoscendo, seppure solo a grandi linee, la sua risaputa validità artistica. E ne sono felice perché è praticamente una sorta di rivincita su quanto pensavo l’anno scorso con voi. Ovvero, quella di Vecchioni secondo me è per certi versi la stessa vittoria che avreste meritato anche voi Sonohra l’anno scorso con Baby. La dimostrazione comunque innegabile che la buona musica esiste ancora e che i reality show tanto di moda oggi non potranno mai rovinare.

Non dico nulla sul vincitore di quest’anno di quelle che una volta invece si chiamavano “Nuove Proposte”. Dopo che siete comparsi voi due per la prima volta all’Ariston, tre anni fa, questa categoria non ha più lo stesso prestigio e fascino secondo me, non almeno sinora.  Non mi piace molto  la canzone di quel pianista anche se lo trovo competente, preparato e alternativo.  Per me la parola Jazz è  comunque legata a un solo artista che si chiama Sergio Cammariere. Se amo qualcosa del Jazz è merito del Maestro Sergio Cammariere.

Però tornando al giovane Gualazzi sono contenta soprattutto per la sua scopritrice, Caterina Caselli, perché è una persona di grande esperienza discografica, dal talento valido, di cui ci si può fidare, che ha ottimo fiuto. A Gualazzi do il pieno  merito di non essere uno dei tanti (come abbiamo visto l’anno scorso ahimè che tristezza) che arrivano al successo  montandosi la testa e basta perché partecipi alla puntata di un reality. Troppo facile. Gualazzi si è invece  formato una carriera sin dal gradino più basso, sudandosela con anni e anni di dura gavetta. Proprio come avete fatto anche voi _Sonohra e molti altri prima di voi nella storia del Festival, quando i reality show non inquinavano gli schermi televisivi e le coscienze del pubblico! Bravo!

Elena

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