mercoledì 23 luglio 2008

La mia risposta alla domanda per tutte le Sonohrine


Finalmente trovo il tempo di rispondere alla mia domanda strana ma diversa dalle altre posta qualche giorno fa e motiverò adeguatamente le mie scelte, sperando vivamente che i diretti interessati non leggano mai quello che sto per scrivere anche se sono stata sincera e sono molto gelosa dei miei pensieri.
Ebbene, intendo essere onesta, dare ascolto ai miei desideri e dico che non so cosa darei per essere fisicamente il cuore dei nostri fratellini. Non credo infatti possa esistere luogo più intimo, segreto ed incredibilmente dolce per essere parte integrante di Luca o Diego. Sicuramente mi troverei in una zona piuttosto buia del loro corpo, ma assolutamente sicura, protetta, almeno così mi piace pensare.
Deve essere un'esperienza fenomenale quella di poter in un certo senso dare, con ogni mio battito, il meraviglioso dono della vita a due ragazzi come loro. Se fossi il cuore di Luca o Diego, avrei senza dubbio risolto il problema della lontananza in maniera permanente e definitiva perché vivrei per sempre dentro di loro.
Per dirla "alla Sonohra" e richiamare volentieri lo splendido verso del successo Sanremese "Sei la terra di mezzo dove ho lasciato il mio cuore" mi immagino gettata con tanta speranza, in una sconfinata distesa di prato verde, ma questa ovviamente è solo una figura metaforica.
In secondo luogo vorrei tanto essere la mente dei Sonohra così da conoscere in anteprima assoluta, e prima di chiunque altro, ogni accordo o parola delle loro future canzoni.
O ancora, come terza e ultima possibilità, vorrei diventare le palpebre dei loro occhi, specialmente nel momento in cui i fratelli si ritrovano finalmente sdraiati a letto in procinto di concedersi un lungo e meritatissimo riposo, sfiniti, magari dopo una giornata di sfibranti prove in sala di incisione. Vorrei essere le morbide palpebre dei loro occhi, ripeto, nel momento in cui queste si chiudono per garantire il più sereno dei sonni.
Luca e Diego vi voglio bene!!!!
Elena

2 commenti:

  1. Ancora una volta hai reso perfettamente l'idea dei tuoi pensieri con le parole giuste.
    Io, leggendo la tua domanda nei giorni scorsi, avevo gia' pronta la risposta ma aspettavo te. Ora che l'hai fatto, posso dirtela, anche se non e' cosi' profonda come la tua...
    Vorrei essere le mani di Diego. Le sue dita sono cosi' svelte... le sue mani che si muovono sicure lungo la chitarra mi fanno pensare che la musica e' dentro di lui. Le note sono nella sua mente e le legge ad occhi chiusi, le parole escono dalle sue labbra e i suoi sorrisi parlano...ma le mani sono la sua sicurezza, non c'e' bisogno di controllarle, scivolano da sole, naturali, come se stesse facendo la cosa piu' semplice del mondo.
    Non sono cosi' brava come te...ma spero di averti fatto provare in parte cio' che sento.

    Ciao

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  2. Ancora una volta hai reso perfettamente l'idea dei tuoi pensieri con le parole giuste.
    Io, leggendo la tua domanda nei giorni scorsi, avevo gia' pronta la risposta ma aspettavo te. Ora che l'hai fatto, posso dirtela, anche se non e' cosi' profonda come la tua...
    Vorrei essere le mani di Diego. Le sue dita sono cosi' svelte... le sue mani che si muovono sicure lungo la chitarra mi fanno pensare che la musica e' dentro di lui. Le note sono nella sua mente e le legge ad occhi chiusi, le parole escono dalle sue labbra e i suoi sorrisi parlano...ma le mani sono la sua sicurezza, non c'e' bisogno di controllarle, scivolano da sole, naturali, come se stesse facendo la cosa piu' semplice del mondo.
    Non sono cosi' brava come te...ma spero di averti fatto provare in parte cio' che sento.

    Ciao

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