mercoledì 31 marzo 2010
martedì 30 marzo 2010
lunedì 29 marzo 2010
domenica 28 marzo 2010
Da un sonetto di Francesco Petrarca
(1304-1374)
Oggi mi limito a chiedermi semplicemente e piacevolmente curiosa, come interpretereste voi in musica, con le vostre chitarre, i versi di questa dolcissima poesia che mi aveva scritto la mia profe di artistica delle medie su un bigliettino bellissimo che mi era stato inviato in occasione di una sua lunga assenza da scuola per malattia. Un biglietto a me molto caro, che ho ritrovato ieri sera per caso rovistando tra una miriade di mia vecchia posta. Bel ricordo.
Buona domenica pulcini, statemi bene! Un abbraccio forte.
La vostra Elena
giovedì 25 marzo 2010
per la fantasia
che c'era in te.
Quando
ogni giorno
profumava
d'avventura
e bevevo gioia pura
perché tu ragazzo
eri vero
eri vivo
e anche allora
io morivo
ma morivo
di poesia
vicino a te...»
mercoledì 24 marzo 2010
martedì 23 marzo 2010
lunedì 22 marzo 2010
venerdì 19 marzo 2010
giovedì 18 marzo 2010
Lavori in corso! Riusciranno? Vedremo!
mercoledì 17 marzo 2010
Splendori,
Buonasera! Come state voi, oggi, visto che il post di ieri lo abbiamo, se non proprio scritto almeno detto a voce a tre (anzi quattro) mani? Mi limito a dirvi che personalmente io stanotte non ho chiuso occhio, le cose accadute ieri, come immaginate sono state semplicemente troppe, ma nonostante la mancanza di sonno oggi sono andata al lavoro sfoderando una grinta e precisione da far crepare di invidia i miei colleghi.
Ma proseguiamo subito con quello che voglio scrivere oggi. Una cosa un attimino diversa da quella che la maggior parte delle persone che mi segue si aspetterebbe da me, soprattutto dopo un “evento” quale un incontro con voi, e ci mancherebbe altro, posso capire…...
Sapete, ieri mattina sfogliavo rapidamente la mia rivista quindicinale preferita di informatica e tecnologia, “Computer Idea”, la quale elenca, in un recente suo articolo quali sono le “sei cose da tenere bene a mente e NON fare nella gestione di un blog”. Lo scritto in questione, recita ai suoi interessanti punti 1 e 6 quanto segue:
- Farvi prendere dallo sconforto. La celebrità reale o virtuale che sia, non si conquista in un paio di giorni. Se i vostri sforzi narrativi sembrano dapprima finire nel nulla, non demoralizzatevi è la cosa più sbagliata; il tempo è galantuomo e se davvero avete qualcosa da dire all’interno del vostro blog, continuate sicuri e fiduciosi nel vostro intento. É solo questione di tempo perché qualcuno si accorga dei vostri post e finisca con l’ascoltarvi, seguirvi e gradirvi per ciò che raccontate.
- Rivelare troppo di sé. Il bravo blogger si racconta in maniera precisa e scorrevole, ma non pubblica sul Web – neppure per amor di sincerità e trasparenza – tutto, tutto, tutto ciò che fa ogni giorno.
Éd è difatti su questo particolare secondo punto che mi voglio soffermare stasera, facendo il punto mentale sugli ultimissimi ed imprevedibili avvenimenti di ieri (che hanno superato positivamente ogni mio anche più inimmaginabile limite) e sono sicura che chi mi legge scuserà e comprenderà il perché di questa decisione. Non starò infatti a rivelare qui tutto quello che è successo ieri, nonostante questo sia da sempre il mio spazio, mi ci trovi da Dio e possa sentirmi libera di dire quello che desidero a personale completa discrezione.
Le cose da raccontare a proposito della nostra lunga, viva ed animata conversazione assieme a Radio Bruno dopo l’intervista sarebbero troppo lunghe, particolareggiate, e a parte questo, (che non sarebbe un problema vista la nomale lunghezza dei miei post), non me la sento di spiattellare sul web parola per parola su quanto ci siamo detti.
Chiunque mi legge al di fuori dei due diretti interessati (che ora posso entrambi orgogliosamente inserire davvero nella mia cerchia di lettori soddisfattissimi, stavolta sorprendentemente, – mai l’avrei detto - con matematica, frequente e rivelata certezza (ma che beeeeeello caaaaaaaaariiiiii cuoricini, graaaaazie ancora una volta, quasi non ci speravo e invece mi avete fatto una bellissima sorpresa, voi sapete cosa scrivo e come. Non stavo sognando. Era la realtà che mi svelava un ulteriore, emozionante lato di sé), mi perdoni, ma stavolta agirò così, dicendo categoricamente poco o nulla sul mio incontro con Luca e Diego di ieri.
Non sarebbe giusto nei loro confronti e nemmeno nei miei, perché i ricordi sono talvolta più belli quando non vengono troppo esposti alle attenzioni del pubblico. Voi cosa ne dite? Le foto già postate ieri sera sono più che sufficienti per far capire o almeno intuire a grandi linee quanto accaduto.
Ciò premesso, sintetizzando direi ora solo due appunti:
- Cosa succederà prossimamente quando ci rivedremo dopo Pasqua in Teatro e anche successivamente? Alla luce di quanto ci siamo detti ieri non posso proprio saperlo, tantomeno immaginarlo! E la cosa è ancora più emozionante. Punto e basta. Ho detto anche troppo.
- Mi è venuta in mente una bella idea che vorrei mettere in pratica, se riuscirò a realizzarla sarò ancora una volta la fan più felice del mondo. Mi ha fatto piacere sapere che la realtà non era come immaginavo su queste pagine. Sono contenta. Lo sospettavo comunque, pensando a voi ma parlando con la persona stessa ne ho avuto stavolta la vocale certezza. Wow! Beeeneeee! Correrò ai ripari a tuo nome, promesso! Andrò in libreria non appena riesco per comprarti qualcosa da leggere a cui sai che tengo molto. Sarà solo il primo punto per realizzare il mio fantastico piano per un pensiero come si deve, che anche io mi sento da tempo in dovere di tributarti…..e adesso so che posso farlo!
Buonanotte a tutti e due cuoricini miei, grazie di tutto per l’ennesima volta, cosa che non stancherò mai di dirvi soprattutto ora che so per certo che mi leggete da tempo entrambi!!! É la soddisfazione più grande che possa avere. Vi voglio bene!
Siate sempre vicini al cuore di,
Elena
martedì 16 marzo 2010
16/03/2010: Gli orizzonti non hanno limiti. E nemmeno i sogni, basta crederci!!!
La leggendaria mini, e io con la mente piena di pensieri…..
Accecati dal sole, ma pur sempre voi, anzi noi….
Chiacchierando con Roberto….
Con Simona e la mitica Clarissa Martinelli voce di Radio Bruno….
P.S.: Stavolta a causa del sole accecante, le foto non sono un granché ma quello che conta è il ricordo……
lunedì 15 marzo 2010
Verona, 01/03/2010. Ricordi....
Un abbraccio grande!!!!
Elena
MILAN LADRONA! Il goal del Chievo c'era!!!!!!!! Ogni onore e gloria agli "sconfitti" veronesi perché hanno dimostrato di essere una grande squadra validissima, mi ha fatto emozionare molto la partita di ieri! É facile progredire in classifica quando si rubano i goal alla squadra avversaria casso!!!!! FORZA CHIEVO!!!!
Cuoricini,
non ricordo da quanto tempo non seguissi personalmente con interesse una partita di calcio in presa diretta, ma se devo essere sincera presumo che sia dai mondiali di USA ‘94 che non mi azzardo a seguire due minuti continuati di un incontro di questo tipo! E dopo un'eternità miracolosamente, ieri, è successo di nuovo, ho seguito infatti l’andazzo post cena, come ben sapete il famigerato match di posticipo Milan-Chievo!
Senza contare che con la scusa della vostra allegra intervista su 105, dopo anni, mi sono rimessa a seguire in radio l’intero pomeriggio calcistico, riassaporando piacevoli e sopite atmosfere; un po’ come facevo sempre con i miei compagni Lugli e Vezzani quando eravamo alle medie e prima di andare a scuola il sabato mattina ci trovavamo sempre la mattina presto a giocare la schedina in tabaccheria a Reggiolo per poi passare la domenica pomeriggio a seguire gli speciali coi risultati da tutti i campi sperando di racimolare qualche soldino al Totocalcio e naturalmente anche io giocavo tranquilla la mia schedina. Bei tempi.
Mi sarebbe piaciuto tantissimo fare arrabbiare i milanisti che lavorano con me e andare stamattina al lavoro con al collo, bene in vista, la mia sciarpa del Chievo nuova di pacca, quella blu che mi avete subito notato e visto anche voi addosso. Difatti, quando voi siete arrivati alla FNAC io uscivo dal BUSO il negozio del Merchandising lì vicino, proprio quello che mi ha consigliato Francesco per andare a procurarmi le cose ufficiali!
Ma come avrete visto anche voi ieri sera la schiacciante padronanza (su cui comincio ad avere qualche dubbio) del Milan non me l’ha permesso, e sono rimasta delusa mannaggia!
C’è però da premettere che tutti i miei colleghi stamattina hanno ammesso che il Chievo in effetti ieri ha dato sangue e anima riconfermandosi squadra più di tanti altri famosissimi nomi del calcio.
Il Mister Di Carlo, ha scelto bene i suoi uomini usandoli al momento giusto e può contare su una squadra davvero seria, preparata e pienamente meritevole di essere in Serie A.
Poi se il Chievo ha perso ancora una volta, ieri ed è capitato quello che è capitato - goal valido e regolarissimo annullato dal guardalinee al Chievo nel corso del primo tempo - significa che c'è molto che puzza anche nel mondo del calcio (come nelle votazioni a Sanremo, lasciamo perdere, e in chissà quale altro settore. Se mai è una cosa bella adesso trovare un ambiente sano, onesto, pulito in cui non ci sia traccia di corruzione) ci sono i "ladri patentati".
E che ci volete fare ragazzi, pazienza! Il Chievo comunque, nonostante i risultati calcistici recenti non proprio brillanti può dirsi ampiamente confermato, ben saldo in Serie A nonostante manchino ancora 10 partite alla fine del campionato, e semplicemente per questo ha onore e pieno rispetto da parte mia, i giocatori sono bravi, determinati, si impegnano! Hanno fatto paura ai milanisti eh con quel fantastico goal????? Il Chievo ha lottato fino alla fine, egregiamente, è uscito sconfitto ma a testa alta!!!!!
Mi hanno fatto comunque una grande festa in ufficio i colleghi, oggi, sapete, perché erano contenti che anche io intervenissi per la prima volta da quando li conosco, in maniera pertinente sul calcio con accesa convinzione e hanno capito che avevo seguito le partite ieri ed ero spaventosamente informata su tutto quanto è avvenuto negli stadi per la 28ª giornata di campionato!
Ragazzi, aiuto, per colpa (o merito?) del Chievo e della mia passione per voi mi sto innamorando nuovamente anche dello sport per eccellenza, come quando ero giovane, seppure negli ultimi anni lo disertassi del tutto!!!!
Mi sa che andando avanti coi post del mio blog chi mi legge dovrà cominciare a fare i conti ogni tanto con un breve futuro riassunto calcistico per quanto riguarda la squadra dei “Mussi Volanti”, ma prometto che non andrò più di tanto fuori tema. Il centro dei miei post, naturalmente siete in tutti i casi voi due con la vostra musica e nemmeno la mia neonata e sanissima tifoseria "Chievina" può sbalzarvi dal posto d’onore che ricoprite. Se mai può andare di pari passo con le vostre avventure e la cosa mi sa meravigliosa......
E comunque il mio calciatore preferito in assoluto rimarrà sempre e comunque l’interista Nicola Berti, assieme a Baggio, Baresi, e Schillaci, sono miti che non torneranno più, quando loro hanno smesso di presentarsi in campo per me è morto qualcosa di significativo nella parola calcio, che però riacquista nuovo vigore ultimamente col Chievo…..
Elena
P.s. Discorsi calcistici a parte, tornando a voi due siete stati grandi a 105 ieri ragazzi, la vostra intervista è uscita un portento; con la vostra spontanea simpatia e semplicità mi avete messo addosso una grinta e un'allegria così emozionante che non vi dico! É stato bello sentirvi chiacchierare al microfono della radio animatamente ma con tranquillità delle vostre esperienze, e mi è piaciuto soprattutto quando avete raccontato quello che avete mangiato in Messico. Troppo forti!!!!
Spero non vi dispiaccia questa mia strana incursione sul calcio, del resto anche la DeeJay per la vostra intervista vi ha fatto domande su cosa vi aspettaste da questo incontro di calcio così atteso dagli esperti, dunque ho pensato pure io, perché non posso dire cosa ne penso della partita e dei goals ingiustamente rubati al Chievo?! Parlo sempre di qualcosa che tocca anche le vostre vite perciò non vedo il perché debba continuare a disinteressarmi di calcio!
Quanto a noi (inteso nel vero senso della parola, oh yeah), preparatevi, vi voglio belli carichi, ci vediamo domani a Carpi, aspettateci, siamo la!!!!!!
La metto o non la metto domani quando vengo a salutarvi, la mia calda sciarpa del Chievo? É stato troppo bello quando ci siamo visti l'ultima volta e me l'avete vista addosso so che vi ha fatto tanto piacere, me l'avete detto nel nostro colloquio, tra le altre cose!
Il tuo sguardo Luca, quando hai visto la sciarpa, si è illuminato di un radioso e prolungato sorriso che si rifletteva pure nei tuoi occhi, genuino, identico a quello di un bimbo che si ritrova decine e decine di doni da scartare sotto l'albero la mattina di Natale. Anche per questo, assieme a tuo fratello, sei un grande...
domenica 14 marzo 2010
Ciao zuccherini,
buona domenica. Oggi sarò velocissima con il post perché mi aspetta una vasca da bagno fumante che mi appresto a riempire di bagnoschiuma al caramello e cioccolato.
A proposito ieri sera anche vostro cugino Francesco che vorrei pubblicamente ringraziare per la sua gentilezza. Ha stretto amicizia con me su Facebook, è una brava persona, rimarrà memorabile la nostra chiacchierata e foto di due settimane fa alla FNAC in occasione del vostro ’Instore Tour!
Ogni tanto lo vedo ai vostri concerti, mi piace fermarmi a scambiare due chiacchiere con lui, è cortese ed educato, ha molto anche di carattere di ciò che voi siete come persone secondo me. Sono contenta.
Che dirvi? Avrei mille cose da raccontare in serbo, ma ci sarà tempo. Vi attendo con grande gioia oggi pomeriggio in diretta a Radio 105, sarò pronta a seguire con pazienza ed emozione tutto quello che avrete da dirmi. Aspettando martedì…
Se mi consentite una leggermente fuorviante nota calcistica direi
“FORZA CHIEVO!!!!!”
speriamo che in campo oggi non si faccia battere dal Milan, anzi, visto che il Milan l’altra sera come saprete è stato schiacciato dalla squadra del Manchester (ripeto e cito ancora Baglioni: “Viva, viva, viva l’Inghilterra, ma perché non sono nata la. ma chissà… “) sarebbe davvero troppo bello che i “mussi volanti” continuassero su questa linea con l’incontro di oggi. Non ce l’ho col Milan però mi diverto a fare arrabbiare simpaticamente i colleghi milanisti che sono nel mio ufficio. Spero che il Chievo me ne dia nuova occasione!
Dato che ci sono, in conclusione ne approfitto per salutare calorosamente Chiara un’altra mia lontana parente veronese, una giovane cuginetta della mia mamma con cui ho stretto amicizia stamattina, la quale mi legge esattamente da San Pietro Lavagno , altro paesino non lontano da San Martino Buon Albergo.
Buona domenica ancora una volta cuoricini, vi penso spessissimo, a presto!!!! Ciao!!!!
Elena
sabato 13 marzo 2010
«I piaceri passano e svaniscono in un batter d’occhio, ma l’amicizia tra noi, la reciproca confidenza, le delizie del cuore, l’incantesimo dell’anima, queste cose non periscono, non possono essere distrutte. Ti amerò fino alla morte.»
François Voltaire
P.S. ragazzi, non c’è storia, oggi mi avete portato a pensare alla Francia……
Un caro saluto per Marco! Benvenuto!!!
Luca, Diego,
dato che ho ancora il PC acceso ne approfitto per fare un caro saluto a un nuovo potenziale lettore del mio blog, un lontano parente di mia mamma con cui ho iniziato a stringere amicizia ieri sera tramite Facebook.
Che ne dite dunque di unirvi a me in un caloroso abbraccio di benvenuto dedicato al mio giovane cuginetto Marco il quale è un vostro conterraneo e mi legge da San Martino Buon Albergo frazione dell’entroterra veronese che sarà ben nota anche a voi? In queste ore per la prima volta, Marco scopre, tramite questo sito di avere una parente di cui fino a ieri si e no conosceva l’esistenza. Che sono io, appunto. Elena. E mi racconto su queste pagine.
Con la più viva speranza che voi due, cari Sonohra continuiate a dare gioiosamente a me i presupposti per essere una buona blogger. Io faccio del mio meglio. Ai posteri l'ardua e definitiva sentenza.
Ciao Marco, un caro abbraccio!!!!!
Spero di vederti presto di persona!!!!!
Elena
«Oh mon Dieu, mon Dieu de la France, donne moi beaucoup d’espérance,
Mon Dieu, mon Dieu de l’Italie, donne moi un bon mari.»
Roselline di Francia,
buondì. Come state fratellini, tenere anime veronesi? Proprio oggi mi viene naturale cominciare così la mia lettera per voi. Sapete, ancora sonnecchiavo accucciata sotto le coperte stamattina presto quando un forte profumo di rose di Francia venuto da chissà dove ha iniziato a solleticare delicatamente le mie narici. Poi ho aperto gli occhi e stringendo un attimo a me il vostro cuscino mi sono resa conto che la gradevole essenza che percepivo non era altro che il segno della vostra presenza che si fa di nuovo molto vicina a me.
E se penso al ricordo di questa essenza a me molto caro, (che proprio al momento riconduce festosamente la mia mente a voi) non posso allo stesso tempo non pensare con nostalgia anche alla bella frase che apre il post di oggi nella lingua d’oltralpe che soleva ripetermi spesso la mia indimenticata profe di Educazione Artistica che avevo alle Medie, la Signora Perinotto, e mi sembra di rivederla mentre, durante le sue lezioni recitava questa specie di romantico augurio francese con stampato in volto un caloroso sorriso.
Ragazzi, proprio ieri vi scrivevo di aver compreso che non conviene pensare troppo al proprio futuro concentrandosi a vivere meglio, invece il presente. Ma non ero ancora consapevole di una cosa importante che mi è capitato di apprendere proprio ieri sera sempre grazie a voi. Anche la semplice parola “domani” intesa come giorno seguente all’”oggi” scrive inevitabilmente un pezzo di quello che diventa il nostro futuro. Mi sono resa conto che non è necessario includere nel vocabolo “futuro” un termine medio-lungo di tempo che comprenda per forza parecchi anni. Anche il semplice domani, se ci pensate bene, quando diventa “oggi” porta con sé novità che possono rivelarsi decisive e sono tutte da vivere.
E proprio di questo è stata ieri prova definitiva, dopo cena, l’aver ricevuto la telefonata della mia cara amica Simona che mi annunciava la vostra intervista di martedì a Radio Bruno, nonché inoltre la vostra “data zero” che terrete dopo Pasqua presso il Teatro Anselmi di Pegognaga, a soli 10 minuti d’auto da casa mia......
Ancora fatico a crederci, e non sono riuscita a calmare per nulla nemmeno la grandissima gioia provata due settimane fa nell’incontrarvi alla FNAC che il mio incredibile ed imprevedibile destino già mi richiama all’opera perché possa fermare nuovamente in vostra compagnia una serie di profondi, preziosissimi ed indimenticabili ricordi personali. Potete contarci cuoricini. Non mancherò di essere in prima fila, con il cuore aperto, a questi nuovi appuntamenti con voi. E la mia solita, collaudatissima voglia di vivere farà il resto. Essa non aspetta altro che di ricongiungersi a voi.
"E come i semi che sognano sotto la neve, il vostro cuore sogna la primavera. Fidatevi dei vostri sogni, perché in essi è nascosto il passaggio verso l'eternità."
Kahlil Gibran
Un abbraccio forte, ci rivediamo presto!!! Vi voglio bene.
La vostra Elena
p.s.: Dimenticavo. Stamattina vi ho accostato all’essenza propria delle rose di Francia. Lo sapete che devo avere ancora da qualche parte, rintanato chissà dove, un flaconcino di vetro cubico piccolissimo contenente un profumo concentrato e costosissimo di questa essenza?
Me lo aveva regalato quando ero bimba un mio conoscente all’inizio del 1987 che ha voluto portarmi in ricordo, (tornando da un viaggio a Parigi) proprio questo profumino originale francese.Ricordo bene che al tappo di quella piccola confezione con etichetta fracnese era stata legata una rosellina di stoffa, molto carina, che non ho mai visto su nessun’altro prodotto di questo genere.
Adoravo questo profumo che pervade ancora adesso di grande gioia la mia mente al solo ricordo, ma cercavo di usarlo pochissimo perché sapevo che non avrei potuto averne facilmente dell’altro.
Mamma, si limitava a mettermene una goccia ogni tanto sui fazzoletti che mi lasciava all’interno delle tasche del grembiule che indossavo quando andavo alle elementari e capitava in inverno che avessi dei grossi raffreddori. Annusando ogni tanto il fazzoletto, il mio naso chiuso congestionato dal raffreddore poteva così trovare delicato sollievo nel percepire questo profumo intensissimo di fiori. Che bel ricordo.
In ogni caso, lo assicuro, ce l’ho ancora una piccola quantità del profumo di cui vi parlo, dopo oltre 20 anni, la sua essenza non è affatto svanita o alterata, si è fatta ancora più forte ed assolutamente irresistibile col passare del tempo. Non appena ritrovo la boccetta ne verserò una goccia sul vostro poster e una sul vostro cuscino. Ottima idea. Credo che così facendo sarà ancora più bello addormentarmi per le prossime sere, voi che dite?
venerdì 12 marzo 2010
Cari Luca e Diego,
esistono tante metafore per descrivere l’esistenza umana. E oggi faccio il possibile per riflettere e cercare di confidare in maniera ancora migliore a voi quello che personalmente ho imparato in tutti questi anni a proposito di questo grande argomento in cui mi sento pienamente coinvolta.
Che significa per me vivere, dunque? Vedete ragazzi già ve l’ho fatto capire con ogni post di questo blog. E anche la vostra musica si rivela un costante aiuto per cercare di dare una risposta a questa domanda.
Per me esistere è un po’ come trovarsi seduta sulla spiaggia cercando di trattenere tra le mie mani grandi quantità di sabbia fine e dorata, salvo poi scoprire, solo qualche momento dopo, che non puoi trattenerne che pochi granelli stretti in un pugno! La mia vita è, in metafora, sostanzialmente questo.
Gli eventi della nostra esistenza scorrono, scivolano via velocemente, come immagini su una pellicola che non puoi mandare indietro. Ti rimane il costante ricordo di quello che hai avuto la fortuna di vivere, rimane inalterato l’intenso profumo che ogni evento gioioso porta con sé. Ma quando questi sono passati, sin troppo velocemente, molto spesso, nulla può più essere fatto per riportarli a te.
Luca, Diego, voglio essere sincera con voi, vi sono momenti in cui mi sembra, a quasi 31 anni, di avere davanti a me una vita ancora lunghissima piena di aspettative e altri in cui mi rendo concretamente conto di dovermi sbrigare se voglio realizzare quello che vorrei poter fare, poiché tutti sappiamo che il tempo stringe. Orologio alla mano, veniamo inconsapevolmente cronometrati e misurati in ogni nostro più piccolo movimento.
Ditemi voi, dove sta al giorno d’oggi la dolcezza incantevole che si prova nell’assaporare attimi di profondo e totale silenzio? Dov’è sparito il gusto di rimanere fermi ore ed ore a non fare assolutamente niente?
Vi sembrerà strano sentire parlare di queste cose da una persona che si sente vitale ed attiva e non vuole perdere un solo secondo della propria vita, nonostante tutto! Da qualcuno che è spesso talmente preso dall’impellente necessità di vivere intensamente ogni momento che invece finisce col perdersi, magari proprio la bellezza di quel momento! Probabile sia proprio questo ciò che significa assaporare davvero ogni attimo della nostra esistenza: saper godere di ciò che abbiamo senza tormentarci l’anima pensando continuamente a tutto quello che potremmo fare se fossimo in un posto o situazione differente da quella che viviamo davvero in realtà
Godere pienamente di ciò che già si ha è dunque secondo me il segreto fondamentale, che non manco di ripetere. Certo è bello essere entusiasti, positivi; potendo si potrebbe avere sempre di meglio nella vita.
E se così non fosse? Esiste anche il rovescio della medaglia. Quello che ci si aspetta di vivere e per il quale fantasticando abbiamo rinunciato a tutto potrebbe anche rivelarsi molto peggio di quello che ci si immaginava! E non sempre è facile, o così semplice, a cose fatte, poter tornare sui propri passi!
Conviene vivere il presente accogliendolo ed accettandolo per ciò che è senza crogiolarsi nell’idea di un futuro migliore che potrebbe arrivare sulla nostra via. Oggi scrivendovi queste sincere parole ho capito che il presente che merita di essere vissuto è adesso, ora, mentre il futuro migliore in cui si spera…potrebbe non arrivare mai.
Un abbraccio grande, vi voglio bene.
Elena
lunedì 8 marzo 2010
“Una donna è per sempre….”
Tanti auguri di cuore a tutte le donne che mi leggono e che conosco, per un 8 marzo da non scordare mai!!!!
Elena
Hey, mimose!
Quali sono i miei programmi per questa corrente, fredda, ma bella, bella, bella giornata di sole? Cose molto semplici, sicuramente, senza trascurare le mie normali attività, che procedono regolarmente, a gonfie vele.
Dopo che anche oggi avrò dato lezione ad Andrea, già so che mi aspetta una meravigliosa vasca da bagno stracolma di acqua tiepida riempita fino all’orlo con bagnoschiuma cremoso dai riflessi dorati, naturalmente al profumo ed essenza di mimosa! Ho deciso che non ho bisogno di chissà che in questo 8 marzo. Mi concederò solo tre piccole cose oggi, tra cui, come già detto, un bagno caldo che sarà lunghissimo, ed assolutamente rilassante, insomma una buona fonte di benessere fisico e morale, ci vuole proprio.
Dopodiché per cena mi gusterò una bella pizza, margherita, croccante sui bordi, piena di pomodoro e mozzarella morbidissima, con appena un classico filo di olio di oliva sopra, versato magari quando il ripieno è ancora bollente. Insomma, una pizza fatta proprio come piace a me. Non farò mancare anche un bel bicchierone di birra fresca, bionda e schiumosa, un elemento che è quasi d’obbligo, solitamente ogni volta che mangio questo mio classico piatto preferito.
Poi passerò il resto della serata, tranquilla nella mia cameretta continuando a leggere per un po’ un libro che mi ha prestato Zia Marina e che ho cominciato in questi giorni (la cui trama è avvincente, mi ha proprio preso, è molto bello) e per concludere bene la serata giusto prima di andare a nanna metterò nello stereo, a tutto volume, i vostri tre album partendo dal primo, tutti d’un fiato, cosa che è impensabile far mancare a coronamento di questo 8 marzo di lavoro e relax.
Chissà, penso proprio che la mia felicità stasera, ragazzi, sarà tale che continuerò a cantare le vostre canzoni sottovoce anche una volta che il mio stereo sarà in silenzio e io sarò sprofondata sotto le coperte, al calduccio, vicina al vostro cuscino, in attesa di prendere sonno, fino a che questo non si impadronirà di me all’improvviso, lasciando sulle labbra, nel cuore e nella mente la gratificante carezza delle vostre melodie.
Un abbraccio a voi, cari fiorellini veronesi, e di nuovo, tanti, tanti, tanti sentiti auguri di cuore, da parte mia, per la nostra festa a tutte le donne che si prendono la paziente briga di continuare a leggere i pensieri che scrivo sulla mia pagina!!!!!
Elena
domenica 7 marzo 2010
Buongiorno colombi!
Vi auguro una felice domenica piena di serenità!
Vi scrivo oggi, perché ho un attimo di tempo, cosa che non so quanto avrò domani che è anche la festa delle donne.
Che ne dite dunque, (visto che proprio ieri vi ho confidato di aver sentito vicino a me l’anima di John Lennon quando aspettavo di salutarvi) di ricordare ancora una volta il buon John intonando voi stessi, "Woman" quella che per me è un classico, in assoluto, di sicuro una tra le più belle canzoni mai scritte da lui e composta per l’amata moglie Yoko Ono, e più in generale poi estesa come canto universale per colei che è per voi maschi “l’altra metà del cielo”?
E se al momento questo brano vi sconvolge teneramente e magari sembra troppo grande nelle sue parole bellissime per essere interpretato come solo voi comunque potreste essere in grado di fare anche solo improvvisando in acustico con le fide chitarre, niente paura, vi capisco!
In questo caso mi accontento che tu Luca ti limiti a leggere la traduzione italiana che ho fatto io, spero di esserci riuscita a dovere. Sarà il pensiero più bello che potrò ricevere per la festa della donna quest’anno. Tranquillo, mi accorgerò del momento esatto in cui la leggerai, poiché dal mio cuore si sprigionerà una fortissima essenza di mimosa, in tutto il suo lucente colore di grappoli d’oro. E io sarò felice.
Woman
Woman I can hardly express,
My mixed emotion at my thoughtlessness,
After all I'm forever in your debt,
And woman I will try express,
My inner feelings and thankfullness,
For showing me the meaning of succsess,
oooh well, well,
oooh well, well,
Woman I know you understand
The little child inside the man,
Please remember my life is in your hands,
And woman hold me close to your heart,
However, distant don't keep us apart,
After all it is written in the stars,
oooh well, well,
oooh well, well,
Woman please let me explain,
I never mean(t) to cause you sorrow or pain,
So let me tell you again and again and again,
I love you (yeah, yeah) now and forever,
I love you (yeah, yeah) now and forever,
I love you (yeah, yeah) now and forever,
I love you (yeah, yeah)...
Donna
Donna, faccio fatica a esprimere
Le mie emozioni contrastanti
Nei confronti della mia sventatezza
Dopotutto ti sono sempre debitore
E, donna, cercherò di esprimere
I miei intimi sentimenti e la gratitudine
Per avermi mostrato il significato del successo
Oh, bene bene, du du du du du
Oh, bene bene, du du du du du
Donna, so che tu comprendi
Il bambino che è nell'uomo
Ti prego, ricordati che la mia vita è nelle tue mani
E donna, tienimi stretto accanto al tuo cuore
Anche se siamo distanti, non separiamoci
Dopotutto è scritto nelle stelle
Oh, bene bene, Oh, bene bene,
Bene.
Donna, lascia che mi spieghi
Non ho mai avuto intenzione di darti dispiacere o dolore
Allora lascia che ti ripeta
Ti amo, si, si
Ora e per sempre
Ti amo, si, si
Ora e per sempre
Ti amo, si, si
Ora e per sempre
Ti amo, si, si.
Gioie grandi,
se ora per caso vi chiedete come è cambiata “donna Elena” in questo anno vi risponderò che non è mutato molto in sostanza da quanto avevo scritto l’anno scorso, nel post in occasione di quella che è anche la mia festa.
Diciamo che ancora più dello scorso anno mi sento ora una donna maggiormente legata alle emozioni con la più viva speranza di dare risalto e splendore alla mia vita e, perchè no, a quella di una probabile altra persona; questa convinzione si è fatta ancora più forte e radicata nella mia anima in questi ultimi 365 giorni. Elena resta una donna che ha ancora tutto da donare nonostante le avversità, qualcuno che crede fermamente nel suo futuro più positivo che mai, ha voglia di cambiare e vivere nuove opportunità fino in fondo, combattendo ancora più energicamente le difficoltà della vita, pensando che nulla è impossibile.
Elena aspetta di essere ancora migliore come persona sotto tutti i punti di vista, ma vorrebbe tanto farlo con la presenza e il sostegno di un compagno. Elena ha voglia di conoscere sé stessa sotto ogni punto di vista anche per merito dell’uomo che magari saprà conquistarla col tempo e saprà renderla sua col cuore, ricambiando sinceramente i suoi sentimenti.
E che sogna anche di sentirsi dire sottovoce, appunto solo dalla persona che avrà questo onore, alcuni versi della vostra nuova canzone “Prendimi adesso”. Li posso anche citare tranquilla, perché sono stati una grande sorpresa, la più eccezionale del vostro nuovo disco al di là di tutto il resto del testo della canzone in sé, ci sono già affezionatissima a queste tre frasi. Questi versi colorano inaspettatamente il mio domani di futura vera donna con tanta speranza.
«Prendimi adesso,
E poi vivimi ,
sentimi dentro di te.»
Queste frasi, (sarò sincera) sono le più vitali e profonde che ci possano essere secondo me, semplici ed immense nel loro messaggio senza nessuna volgarità, cosa che in effetti a me darebbe molto fastidio, sapete che io sono un animo estremamente sensibile. Complimenti ragazzi.
La prima volta che ho sentito questi versi ho dovuto chiudere gli occhi alcuni secondi scossa da un leggero brivido di emozione che mi ha trafitto l’anima ed stato inizialmente anche molto doloroso perché so che tutto questo sinora non mi è mai stato detto, neanche nel più bello dei sogni. Insomma ho dovuto per forza smorzare la mia felicità ritornando immediatamente a fare i conti quella che è la mia situazione personale, la quotidiana realtà, diversa, scomoda, limitata, problematica e più difficile da accettare e portare avanti rispetto a quella di tante altre donne o ragazze.
Però mi sono subito consolata e ho ben presto recuperato il sorriso. E sapete perché? In queste due frasi sei proprio tu Diego a dirmi in maniera convinta tra l’energia della vostra musica: “Non ti preoccupare e abbi fiducia, perché tutto questo ci sarà anche per te, bisogna tenere duro, portare pazienza, è questo il bello. Fidati, quando succederà sarà ancora più bello per te. Perché tutto ciò che vali lo sai solo tu ”.
Grazie Diego, lo spero, lo spero con tutto il cuore e l’anima, tu hai inconsapevolmente semplicemente rivelato la cosa più grande che riesce a infondermi costante fiducia nel proseguire con determinazione ed ottimismo il mio cammino della vita.
A presto ragazzi, un bacio “spaziale” dalla vostra affezionatissima,
Elena
sabato 6 marzo 2010
Vostre Soavità,
buon pomeriggio! Ditemi un po’, palpitanti cuoricini, come butta lì, ovunque vi troviate al momento? Come andiamo?
Luca: “Elena, scusa, ma perché ti ostini a domandare a noi come stiamo? Siamo noi che vorremmo piuttosto sapere come stai tu adesso. Capiamo tutta la gioia e lo stupore, però sappiamo anche che sai anche fare di meglio con le parole? Giusto?"
Beh, piccolo principe, sai, hai ragione, se devo essere sincera, io giungo or ora, sapete a concludere un’ennesima settimana semplicemente trionfale che sarà candidata a fissarsi indubbiamente tra quelle più belle per me mai mai vissute, veramente!!!!
Questa è stata in effetti una settimana di quelle che non dimenticherò di raccontare a figli e nipoti, sempre che nel mio destino futuro sia scritto il ruolo di mamma e nonna (oppure zia) comunque staremo a vedere. Chi vivrà vedrà.
In ogni caso vi confesso che ripensando bene, con la dovuta calma a tutto quello che mi è successo lunedì, un attimo prima che usciste da quella grande porta, ho avuto una fortissima percezione che mi ha quasi mozzato il respiro, così tanto che temevo che non ce l’avrei fatta a salutarvi come avrei voluto. Non ho ancora avuto il coraggio di confidare a nessuno quello che ho sentito su di me in quella brevissima attesa, ma sono pronta a farlo qui, sinceramente, sicura che non verrò sminuita o derisa; Luca, Diego sto per dirvi una cosa che vi emozionerà non poco secondo me, riempiendovi di gioioso orgoglio. Vi parrà strano e quasi impossibile quanto sto appunto per scrivere, però vi garantisco che si tratta di una sensazione interiore, profonda vissuta sulla mia pelle a pochissimi secondi dal vostro arrivo.
Sapete ragazzi, un attimo prima che usciste, ho avuto come l’impressione di sentire sulla mia spalla sinistra la pressione decisa e dolcissima di una mano grande e buona. Che non era certo quella di mia sorella…
In quell’attimo ho capito nel cuore, che quella mano che mi è stata posata sulla spalla era nientemeno che la concreta presenza dello spirito del mitico e grande John Lennon che mi era accanto come un cagnolino al suo padrone; eh si, ragazzi, ne sono sicura. É stato John Lennon a ricondurmi da voi. Mi faceva compagnia ed era lì con me, perché potessi salutarvi, vi attendeva fremente, quasi a dirmi in segreto, con tale gesto che sarebbe andato tutto bene, che noi ci saremmo rivisti e io non avrei più scordato questo ennesimo nostro incontro.
E mi confermava che la vostra musica, con la sua potenza, e la forza morale dei propri messaggi, assieme a quella di tanti altri artisti che stimo da una vita, non mi abbandonerà mai, sarà sempre con me a donare amore e confortante vita….
Grazie Sonohra!!!!!!
Elena
venerdì 5 marzo 2010
Cioè, no, ecco, io veramente,
cuoricini non ci credo, non ci credo non ci credo, non ci credo non ci credo, non ci credo e ancora un miliardo di volte non ci credo, ditemi che non è possibile. La vostra Elena non si capacita, limitandosi a gioire in silenzio…….
IO SONO SUL VOSTRO SITO!!!!!!! CON VOI!!!!!!
ROBE DA MATTI!!!!!!!
Speravo che il nostro ultimo incontro rimanesse una cosa tra noi, come gli altri del resto. E invece c’è stata questa grossa sorpresa. Che l’ha reso pubblico, perché è finito, come poc'anzi dicevo, sul vostro sito!!!! Incredibile!!!!
Mamma mia……che botta!!!!
Bacionissimo!!!!
Elena
martedì 2 marzo 2010
La musica è il dono più grande e spettacolare che mi lega profondamente al significato primario della mia stessa esistenza. Questa forma d'arte è, in generale, il regalo migliore che la vita mi abbia concesso e di cui possa godere pienamente, in ogni istante. La musica è il richiamo più forte con cui la mia stessa esistenza mi richiama a sé ogni giorno. Una cosa meravigliosa. Questa è un’opinione sincera, che scrivo adesso con le lacrime agli occhi. E che viene dal cuore.
Elena