mercoledì 31 marzo 2010

Uh, che commozione! Luca, Diego! Cosa rivedono stasera dopo 22 anni le mie fosche pupille, umide di improvvisa gioia, al ritorno da una ennesima giornata di lavoro assai impegnativa?

Lo sapevo, lo sapevo, lo sapevo che io non sono scema ed ero sicurissima che la ricordavo perfettamente questa pubblicità. Non poteva essere rimasta sepolta solo nei miei ricordi! Ed ho ricominciato a pensarci insistentemente solo qualche tempo dopo aver fondato il mio blog in vostro onore. Già, perché, ho scoperto che ricordarla mi fa venire in mente proprio voi due. Cuccioli......



E quella fantastica musica di sottofondo con l'armonica a bocca e il pianoforte che tanto andava di moda allora anche nei documentari TV, specie, ricordo quelli proposti nelle trasmissioni di Mino D'Amato, tipo "Alla Ricerca Dell'Arca". Fantastica. Eccezionale! In queste immagini c'è davvero molto anche di voi, perlomeno di ciò che affettuosamente vi riporta alla mia mente assieme a tanti dolci ricordi propri di quel periodo. Eh si.....

Elena

martedì 30 marzo 2010

«Luca, Diego.
Se non ci foste, bisognerebbe inventarvi!!!!!!!»

E

Questo modo di dire, solitamente andava molto di moda negli anni 70. E stasera scritto qui, riferito a voi, fa ancora più "cool"o "fico", detto nello slang italiano! Che ne dite????

Due bacioni grandi! Ci sentiamo!


lunedì 29 marzo 2010

Cuoricini,

ma com'è la storia che in questi giorni alla vostra Elena non riesce proprio di sorridere, e il suo morale sembra essere piuttosto rivoltato, insomma, sottosopra?

Direi che sto un po' come il Chievo di recente, in serie A certo, ma non gli riesce di portare a casa vittorie nonostante la determinazione. Ieri poi nemmeno il Parma ha segnato! E il risultato è rimasto a X uffa!

Vi va di darmi qualche bel consiglio? Dai, so che un'idea pronta e lampante ce l'avete, sempre bene accetta....

E mi pare di vedere il tuo sorriso buono e appena accennato Luca mischiarsi perfettamente alla tua voce, Diego timidissima e impercettibile mentre parla squarciando con dolcezza la mia stanza.

"Stai ferma e rimani in silenzio, dimentica tutto e tutti, non pensare a niente, dacci la mano, rilassati, lasciati guidare da noi."

Sarà fatto. Obbedisco.

Fantastico. Mentre scrivevo immaginando che mi parlaste, solo un momento fa, lo giuro, ho vissuto il momento migliore e più profondo di questa giornata, perché dopotutto vi ho sentito davvero qui con me ancora una volta, in compagnia. E ne sono felice....

Bacione a tutti e due! Vi voglio bene!!!

Elena

P.S. Stasera non ci sono per nessuno. Su Rai Due c'è un lungo speciale condotto da Paolo Limiti e dedicato alla fantastica Mina per i suoi 70 anni e non me lo posso perdere, devo registrarlo, è il minimo!

Il posto sul mio comodo divano della sala, uno per parte c'è anche per voi e le vostre chitarre se volete favorire! Che dite, mi fate compagnia, lo guardiamo assieme, vi va? Vi offro un Crodino fresco a testa e una confezione gigantesca di pop corn ciascuno!!!!

Ma lo sapete che voi due, piacete artisticamente e musicalmente un sacco al grande presentatore e paroliere di alcuni grandi brani per Mina? Non sapete in quante interviste Paolo Limiti abbia parlato molto bene di voi e della vostra Baby! Dice che siete sue ragazzi sinceri, semplici, musicalmente puri. Non sto scherzando, e lo giuro pure sul fatto che ormai io e voi dopo tutte le volte che ci siamo visti ci si conosce! L'ho sentito davvero con le mie orecchie mentre lo intervistavano in occasione dell'ultimo Sanremo!!!! Grande Paolo, una persona di talento e coscienza!!!!!

domenica 28 marzo 2010



«Zefiro torna, e 'l bel tempo rimena,
e i fiori e l'erbe, sua dolce famiglia,
e garrir la rondine e pianger l'usignolo,
e primavera candida e vermiglia.

Ridono i prati, e 'l ciel si rasserena;
Giove s'allegra di mirar sua figlia;
l'aria e l'acqua e la terra è d'amor piena..»


Da un sonetto di Francesco Petrarca

(1304-1374)


Oggi mi limito a chiedermi semplicemente e piacevolmente curiosa, come interpretereste voi in musica, con le vostre chitarre, i versi di questa dolcissima poesia che mi aveva scritto la mia profe di artistica delle medie su un bigliettino bellissimo che mi era stato inviato in occasione di una sua lunga assenza da scuola per malattia. Un biglietto a me molto caro, che ho ritrovato ieri sera per caso rovistando tra una miriade di mia vecchia posta. Bel ricordo.


Buona domenica pulcini, statemi bene! Un abbraccio forte.


La vostra Elena

giovedì 25 marzo 2010

«...Sento tanta nostalgia
per la fantasia
che c'era in te.
Quando
ogni giorno
profumava
d'avventura
e bevevo gioia pura
perché tu ragazzo
anche se eri
totalmente pazzo
eri vero
eri vivo
e anche allora
io morivo
ma morivo
di allegria,
di poesia
vicino a te...»

Dal Testo di "Fa qualcosa" - Mina
(Brano tratto dall' LP "Frutta e Verdura - Amanti di Valore - 1974)
Ciao ragazzi,

buon pomeriggio. Indipendentemente dalle tensioni lavorative e personali di questi giorni oggi mi vedo quasi piacevolmente costretta, per non dire obbligata da parte vostra ad aver l'onore di ricordare sulla mia pagina, assieme a voi, una data che per me è sempre stata importante. Il 25 marzo. Penso che anche per voi non sarà difficile indovinare di che data stia parlando, perché si tratta di un compleanno illustre, quello che ricorre appunto oggi. E che con il corrente anno 2010, raggiunge la strabiliante quota di 70 primavere, pensate un po'.

Sto parlando del compleanno della vostra mitica collega Mina, conosciutissima anche col soprannome di "Tigre di Cremona". Sono sicura che anche voi vi unirete volentieri sorridendo a questa sentita ricorrenza di cui parlo al momento; perché la carriera di questo illustre nome della musica italiana, con le sue canzoni fa sicuramente parte della vita quotidiana di tutti noi, indipendentemente dalle generazioni.

Trovatemi una persona che non sappia chi è Mina o che non conosca almeno un titolo o la melodia di una qualsiasi delle sue innumerevoli uscite discografiche più ricordate, penso, senza esagerare che si contino a decine e decine quelle rimaste nel cuore di tutti.

Le cose da dire su di lei da parte mia sarebbero molte, ma sono costretta a stringere per questioni di tempo. Io amo da morire questa cantante, mi sembra si sia già capito in alcuni dei miei vecchi post, e scommetto che lo fate anche voi, troppo facile pensare diversamente. Penso siate d'accordo con me, dico bene?




Tra i miei numerosi 45 giri, sapete, c'è una sorta di curiosa ed orgogliosa chicca rara che la riguarda, e non so dirvi perché o come sia fortunatamente finita nelle mani della mia mamma che allora era ancora ragazzina, non mi sono mai fatta spiegare bene come quel reperto su vinile sia giunto perfettamente conservato fino a me negli anni.

Si tratta del singolo in vinile "Insieme"/Viva Lei (1970 pubblicato su etichetta PDU). Una delle canzoni scritte per lei dal grande Lucio Battisti e dal suo paroliere Mogol. Ma il disco in mio possesso non è quello che all'epoca venne distribuito nei negozi e si trova ancora comunemente su Ebay. Il mio vinile non non si presenta in quella versione, è una cosa un attimino differente.

Quello che è tra le mie mani anche adesso è certamente una copia legale di "Insieme" di Mina ma che è stata pubblicata nella corrispondente versione speciale e limitata, insomma, promozionale, allora solo ed esclusivamente presente all'interno dei Juke-Box. É un 45 giri originale, ma privo di copertina e custodia, con una semplice etichetta bianca di cartone che riporta il logo della casa discografica il titolo della canzone e il nome dell'artista.

Non ne ho la certezza ma credo che un pezzo così non sia presente nelle case di tutti, ed è evidente che non ce ne sono molte copie in giro. Pare essere piuttosto ambito anche perché la canzone "Viva Lei" che stava sul lato B non è mai stata ristampata su CD per un sacco di tempo ed era possibile trovarla solo su quel vinile.

Ho cercato di ascoltarlo il meno possibile, tenendolo bene, nonostante mi piacciano da matti quelle due canzoni. E garantisco che tutt'ora non ho intenzione di venderlo.

Diciamo che questo disco piuttosto raro è stato dunque il primo esempio che mi ha personalmente avvicinato alla sconfinata discografia della Tigre, affiancato poi negli ultimi anni dal prestigioso cofanetto di lusso in triplo CD della "Platinum Collection" con alcuni suoi grandissimi successi che ho comperato anni fa per il mio compleanno e che ho letteralmente messo a durissima prova a forza di ascoltarlo innumerevoli volte, fino a star quasi male dalla gioia.

Che cosa è allora per me la voce di Mina, la nostra giovanissima neosettantenne in ognuna delle sue più famose canzoni che ho avuto la fortuna di conoscere ed imparare a memoria? La mia risposta sarà molto semplice. A dir poco un porto sicuro, in cui ogni volta che la ascolto mi sento un po' come se tornassi finalmente a casa dopo un periodo di confuso smarrimento. Ciò che più mi emoziona della "Signora" per eccellenza della canzone italiana è che nelle sue parole ritrovo molto spesso tutto ciò che mi sarebbe piaciuto poter dire a un uomo. E sono contenta che parole come le sue, in generale escano proprio dal cuore di una donna, una grande donna come lei. Mina è per me, in musica, una sorta di mamma, una grande "maestra" del sentimento, sa (e ha sempre saputo) cantare l'amore e la passione come nessun'altra donna prima di lei ha saputo fare in Italia. Mina è una cantante unica nel suo genere a mio parere e rimarrà forse costantemente irraggiungibile nella sua sempre presente e rinnovata professionalità dimostrata negli anni, nella qualità puntualmente eccelsa ed impeccabile delle sue esecuzioni passate e recenti, nel suo talento vocale più assoluto, spontaneo, naturale e decisamente pieno, completo. Voi cosa ne pensate?

Certo ci sono cantanti donne attuali che di sicuro si ispirano per certi versi a lei, anche come potenza vocale, bravura e sono egualmente parecchio valide (cito volentieri Giorgia, Malika Ayane, Laura Pausini) ma come ripeto forse nessuna riuscirà a diventare "la nuova Mina", mi sa un'impresa impossibile. Perché di Mina sicuramente, in fondo, ce ne sarà sempre e solo una, lei, la grandissima Anna Maria Mazzini.

Brava Mina, buon compleanno, voglio passare un milione di altri anni in tua compagnia! Continua ad emozionarmi!!!!

Un abbraccio ragazzi, vi voglio bene. Ancora mille doverosi auguri da parte mia e di tutti noi alla Tigre di Cremona. A prestissimo,

Elena

P.s. Se dovesse uscire il cofanetto tipo quello dei Beatles con la discografia completa di Mina lo compro subito, promesso! Impossibile però, l'impresa sarebbe titanica, la sua discografia è sterminata, i singoli non si contano, e anche la produzione all'estero è praticamente impossibile da catalogare da tanto che è varia. Rimarrà un sogno collezionistico irrealizzabile!!!!!!

mercoledì 24 marzo 2010

"Perché mai soffro così, rimpiangerò la libertà....."

Batuffolini,

buonasera. Spero infatti che lo sarà almeno per voi. E meno male che ci siete. Sono alle prese con un attacco di malumore pesantissimo e demoralizzazione che non avevo previsto.

Luca e Diego: "Parla Elena, ti ascoltiamo, siamo qua. Dicci tutto."

Vi prego, non dite a nessuno quanto sto per raccontarvi, ce la fate a tenere la bocca chiusa, lasciando che le mie parole arrivino in ogni caso dirette e quantomai sincere a voi senza suono proferire?

Grazie per aver risposto di si....

La mia giornata di oggi finora sembrava essere andata benone, ma non appena sono rincasata e ho acceso il computer mi è bastato leggere lo stato Facebook di un'amica (una mia coetanea che conosco sin dalle medie, ora presente tra i miei contatti) per crollare immediatamente preda di uno stato di tristezza e abbattimento personale che vorrei tanto non dover riprovare più. Ma con cui putroppo ogni tanto mi ritrovo comunque a fare i conti ogni volta in maniera moralmente antipatica e sempre più dolorosa. E la mia realtà non cambia.....

Questa mia coetanea annunciava appunto oggi la notizia della sua prima gravidanza. Intendiamoci, sono felicissima per l'attesa del suo primo figlio. Ciò che invece mi riempie il cuore di dolorosa amarezza è una domanda che non posso evitare di pormi per quello che riguarda me, la mia persona, perché è naturale porsi delle domande a una certa età, soprattutto quando noti che le tue coetanee in maggioranza si sposano, hanno una casa, fanno figli, a differenza tua. Beate loro accidenti!

Quanto vorrei essere nei loro panni adesso a tal punto che presterei volentierissimo loro qualche anno della mia vita in compagnia delle mie stampelle tra mille difficoltà fisiche quotidiane, in cambio della loro vita indipendente!

E io che invece in queste occasioni mi sento semplicemente defraudata più "diversa" dalle altre che mai. Non si sta bene sapete? Per niente! Mi sento cattiva, vecchia, acida, tristissima ed assai inutile stasera!

Quando lo avrò il primo sospirato figlio se mai questo ci sarà? A settantacinque, ottantacinque o novanta anni di età? Naturale, se vado avanti di questo passo. E mi chiedo insistentemente: "Perché proprio a una persona come me che sarebbe disposta a dare il cuore a un probabile marito, a un figlio, non è dato far nulla per realizzare, pian piano questo desiderio, primario, imprescindibile e fortemente insito nel cuore di ogni donna?"

Certo c'è anche il rovescio della medaglia. Magari ci sono donne in giro che materne non lo sono per nulla, partoriscono il figlio e poi lo abbandonano a morire appena nato in un bidone dell'immondizia chiuso dentro un sacchetto di plastica. E scusate se sono cruda, ma la rabbia che provo al momento mi impone di essere sincera fino in fondo. Perché so che con voi mi posso sfogare, non mi rinuncereste mai questa opportunità.

É vero, c'è chi sta molto peggio di me, e io ringrazio sempre Dio (pure in questo caso in cui il morale non è al massimo) di non essere completamente paralizzata a letto e di avere il mio solito paio di stampelle al seguito. Però molto spesso io avverto il peso della mia situazione prima che quella degli altri proprio perché la vivo chiaramente.

E sapete, vedo anche che allo stesso tempo ci sono tante donne messe peggio di me che sono paralizzate e che non sono in grado di gestire una casa perché non si muovono eppure, nelle loro limitazioni si sono fatte comunque famiglia, un marito, dei figli sani, nonostante il loro handicap. E ancora mi chiedo: perché tutto questo non è capitato anche a me nonostante il mio handicap sicuramente più "leggero"? Che cosa mai ho fatto di male nella mia esistenza per meritarmi una punizione simile, il rimanere affettivamente da sola? Non ne ho già abbastanza del fatto di non sapermi muovere secondo voi? Siate sinceri! Mettetevi nei miei panni.

Se davvero questa fosse una cosa che si rivela deludente nessuno si sposerebbe o fidanzerebbe più e tantomeno farebbe figli. Ecco perché non credo che in tutti i casi (come molti mi dicono) da soli si sta bene. Io per esempio, sto malissimo. Come stasera ad esempio, non vi dico quanto! Sapeste quante notti ci ho pianto nel silenzio sinora, ho perso il conto francamente!

Meno male che sono sola adesso nella mia stanza chiusa, nessuno vede o sente le mie lacrime che scorrono copiose sulle guance mentre vi scrivo annebbiandomi leggermente la vista, nessuno percepisce la mia tristezza, perché la vostra musica la copre. E difatti mi sento di confidare questo momento difficile raccontandolo apertamente solo a voi.

Credo che la vostra canzone "Metà" rappresenti molto bene il turbamento che ogni tanto ricorre nel mio animo, che si fa dolorosamente strada, talvolta, a questo scomodo proposito nella mia vita. E anche se il mio caso non è quello di un condannato a morte c'è comunque una grave limitazione della vita per me in tante cose, come sapete. Dire queste cose, lo ripeto mi fa sentire triste ma allo stesso tempo tanto dolcemente affezionata a questa canzone che tra le vostre nuove riesce a interpretare particolarmente bene con la tua voce, Diego, anche quella che è la mia comprensibile rabbia in questi momenti che ogni tanto capitano, il mio intenso sconforto, il disagio.....
Metà riesce a farsi incredibilmente vicina e partecipe al mio dolore rendendolo meno forte, pieno di progressiva pace. E di questo non mi stuferò mai di ringraziarvi.

Avrei voluto dirvele a Carpi queste cose ma non ce l'ho fatta. C'era troppa gente "estranea" attorno a me, e vi avrei confidato un sentimento estremamente personale, che fa parte del mio quotidiano vivere, cosa che non sempre si riesce o si vuole dover dire a tutti, no? E comunque penso abbiate perlomeno intuito in alcune mie frasi della nostra conversazione quanto volevo dirvi. E c'era qualcosa anche di questo discorso a dire il vero, sotto sotto.

Non volevo che gli altri ficcassero il naso nei miei affari. Ma questo blog mi da una seconda fortunatissima e quantomai sincera opportunità, di cui devo ringraziare anche la mia amica e la sua fortunata gravidanza; certe cose devono venire fuori prima o poi!

Suonate, suonate, cuoricini, suonate, consolatemi che in questa serata ne ho un bisogno tremendo. Non cessino le vostre musiche, si facciano invece più incalzanti, intense e capaci di curare con la vostra personalissima arte le sanguinose ferite più profonde dell'anima di chi ora vi ascolta e vi sente vicini con una parola piena di conforto e speranza.

A presto, con un mesto sorriso da parte mia e una voglia matta di non piangere più anche se ogni tanto farlo per conto proprio fa bene. E io stasera vi dico non riesco a smettere, il mio animo fa male, anche se so piangere in composto silenzio. La verità, la realtà a volte fa troppo male. Ed accanto a questo dolore adesso non desidero altro che voi.

Un abbraccio,

Elena


martedì 23 marzo 2010

"Mi domando" - disse - "se le stelle sono illuminate perchè ognuno possa un giorno trovare la sua."

Antoine de Saint-Exupéry

P.s.: Io ho l'impressione di averle trovate davvero le mie stelle; ho fatto conoscenza con loro un bel giorno, in un momento della mia esistenza in cui proprio non solo non le aspettavo. Sono sincera, manco le sognavo; e, si, posso pienamente confermare, che queste brillano, luccicano, splendono, pulsano di luce a 360°. Non solo la sera, però. Si distinguono, si percepiscono in ogni momento.

Le mie stelle,
Siete voi...

Elena

lunedì 22 marzo 2010

«Sa ghe fenti, a sti' do benedeti butei, presto?

Sa ghe fenti?....»

??????????????????????????????

I dubbi che ogni tanto si annidano nei pensieri più profondi di solito li esprimo a mente in dialetto; così facendo mi riesce solitamente più facile trovare una efficace e definitiva soluzione in tempi rapidi. Le mie radici scaligere da parte di mamma irrompono in questi casi. Ebbene si.

E difatti adesso sto pensando intensamente a come trovare pace ai miei arcani interrogativi, ragazzi, ma vi confesso che attorno alla mia mente vige al momento una adorabile nebbia compatta, fittissima.

Che mi ricorda da matti e fa venire voglia di ascoltare I Believe. Subito, adesso! Seduta stante!

Funzionerà?

In effetti fare un regalo giusto ed azzeccato a una persona non è mai facile. Tantomeno in questo caso. Meno male. Ho ancora tempo per pensarci, ma non poi così tanto! Vediamo di impiegare bene, dunque questi venti giorni scarsi che mi restano.

Ci riuscirò?

Mah!

E

Ciao caramelline,

buon lunedì! Come procede l'andazzo? Caotico eh? Qui si tira avanti benissimo, nonostante i doveri e gli impegni quotidiani, vi si ascolta, vi si pensa entrambi con immutata gioia per quasi tutto l'arco di ogni singola giornata e ci si prepara, lentamente, con serenità alla Santa Pasqua 2010 che è già dietro l'angolo!

Eppure, vi ricordate, sembra solo ieri che avevo personalmente archiviato quest'ultimo Natale con la sua enorme dose di doni, a partire dal cofanetto dei Pink Floyd e quello altrettanto strabiliante dei Beatles, di cui ho saggiato profondamente sinora un solo CD, il primo. Mentre adesso è già praticamente ora di scartare anche l'uovo di cioccolato, mamma mia! Come corre il tempo!

Scusate, ho una breve, irrinunciabile, legittima curiosità calcistica di inizio settimana, che non tarderà a mancare d'ora in avanti sul mio blog. Mi spiegate almeno voi due che siete più esperti di calcio di me in quanto maschietti, per quale sacrosanto motivo adesso che mi sono messa a seguire personalmente le partite del Chievo questo non riesce più a vincere ultimamente? Pare che ieri pomeriggio abbia sprecato un sacco di ulteriori occasioni goal (oltre a quello effettivamente segnato da Pelisser) che sarebbero state ottime contro il Catania se fossero andate in porta. Così, come saprete mi sono dovuta accontentare, allo scoccare del fatidico 90° minuto, di portare a casa un pareggio, che i miei colleghi stamattina hanno definito ancora una volta una mancata vittoria nuovamente "rubata" ai Mussi dalla squadra avversaria poiché pare ci siano state nuove scorrettezze ai danni del Chievo su cui non mi dilungo perché non ho visto la partita, seguivo però con assiduità i risultati dalla TV. Mah! Se ci capite qualcosa voi siete bravi. E poi, volevo domandarvi anche se è vero che, al momento, ci sarebbero attuali trattative del Chievo con la Juventus per cedere a quest'ultima squadra un attuale calciatore dei Mussi? Sono voci di corridoio girate da stamattina, ma sto in cerca di ulteriori notizie, ed è proprio questo il posto da cui posso cominciare a sperare di ottenere conferme o smentite in merito....

Chiuso il discorso calcio, Luca, Diego che mi dite? Vi piace la nuova grafica del sito eh? Aspetto solo di inserire in sfondo una vostra foto non appena mi sarà consentito dalle nuove funzioni della piattaforma e poi penso sarò a posto. Se per caso questa nuova grafica vi da fastidio, vi pare impegnativa per la vista o sembra troppo pesante fate sapere, avvertitemi in privato che vedo di porre rimedio. Io la trovo carina.

Cuoricini, scappo che a minuti mi arriva Andrea, per la lezione di oggi; se mai ci sentiamo più tardi. Presto ricomincerò ad occuparmi del discorso che abbiamo lasciato in sospeso martedì scorso, anzi, senza riassumere nulla della nostra conversazione ripartirò proprio da quel punto proseguendo col dirvi qua, cosa ne penso del vostro nuovo disco, canzone per canzone, dato che è uscito quasi da un mese e posso cominciare a descrivervi la mia modestissima opinione di fan comune mortale.

Un abbraccio grande due volte la superficie terrestre, almeno! Vi voglio bene!

Elena

venerdì 19 marzo 2010

«Se le stelle, anziché brillare continuamente sul nostro capo, non fossero visibili che da una sola parte della Terra, tutti gli umani vi si recherebbero per contemplare le meraviglie del cielo.»

Detto Arabo

giovedì 18 marzo 2010

Lavori in corso! Riusciranno? Vedremo!

Ragazzi,
don't worry, everything is ok. Non abbiate paura se vedete tutto diverso, non avete improvvisi guasti al PC e neanche ai cellulari! Sto semplicemente lavoricchiando alla grafica del sito. Se notate ho inserito a mano una terza colonna, e anche se questa era solo una prova devo dire che ho fatto un buon lavoro, sono soddisfatta. Ma molto è ancora da sviluppare.
Si tratta di una fase sperimentale che per quanto mi riguarda parte stamattina e potrebbe protrarsi gradualmente anche per diversi giorni; tutto sta a seconda di come si evolveranno sulla piattaforma gli strumenti nuovi (e non ancora pienamente definitivi) che saranno messi a mia disposizione prossimamente  e dalla voglia che ho di mettere in pratica i miei risultati a seconda di quello che mi sarà consentito fare con la grafica man mano.
La piattaforma di Google, Blogger, che ospita il mio blog sin dalla sua fondazione sta infatti mettendo a punto in questi giorni, nuove opportunità grafiche per i siti. E siccome sono molto allettata da questa sinora inesistente possibilità ho già voluto cominciare a stravolgere il mio sito. Non appena mi verrà data opportunità di caricare sullo sfondo una foto “esterna” salvata su PC o chiavetta vi riporto in bella vista, così come è giusto che sia, promesso. Portate pazienza.
Da oggi, complici gli avvenimenti di ieri l'altro sono una fucina di idee, manco io riesco a fermare la mia mente positivamente attiva...
Bacio! La vostra,
E

mercoledì 17 marzo 2010

Splendori,

Buonasera! Come state voi, oggi, visto che il post di ieri lo abbiamo, se non proprio scritto almeno detto a voce a tre (anzi quattro) mani? Mi limito a dirvi che personalmente io stanotte non ho chiuso occhio, le cose accadute ieri, come immaginate sono state semplicemente troppe, ma nonostante la mancanza di sonno oggi sono andata al lavoro sfoderando una grinta e precisione da far crepare di invidia i miei colleghi.

Ma proseguiamo subito con quello che voglio scrivere oggi. Una cosa un attimino diversa da quella che la maggior parte delle persone che mi segue si aspetterebbe da me, soprattutto dopo un “evento” quale un incontro con voi, e ci mancherebbe altro, posso capire…...

Sapete, ieri mattina sfogliavo rapidamente la mia rivista quindicinale preferita di informatica e tecnologia, “Computer Idea”, la quale elenca, in un recente suo articolo quali sono le “sei cose da tenere bene a mente e NON fare nella gestione di un blog”. Lo scritto in questione, recita ai suoi interessanti punti 1 e 6 quanto segue:

  • Farvi prendere dallo sconforto. La celebrità reale o virtuale che sia, non si conquista in un paio di giorni. Se i vostri sforzi narrativi sembrano dapprima finire nel nulla, non demoralizzatevi è la cosa più sbagliata; il tempo è galantuomo e se davvero avete qualcosa da dire all’interno del vostro blog, continuate sicuri e fiduciosi nel vostro intento. É solo questione di tempo perché qualcuno si accorga dei vostri post e finisca con l’ascoltarvi, seguirvi e gradirvi per ciò che raccontate.
  • Rivelare troppo di sé. Il bravo blogger si racconta in maniera precisa e scorrevole, ma non pubblica sul Web – neppure per amor di sincerità e trasparenza – tutto, tutto, tutto ciò che fa ogni giorno.

Éd è difatti su questo particolare secondo punto che mi voglio soffermare stasera, facendo il punto mentale sugli ultimissimi ed imprevedibili avvenimenti di ieri (che hanno superato positivamente ogni mio anche più inimmaginabile limite) e sono sicura che chi mi legge scuserà e comprenderà il perché di questa decisione. Non starò infatti a rivelare qui tutto quello che è successo ieri, nonostante questo sia da sempre il mio spazio, mi ci trovi da Dio e possa sentirmi libera di dire quello che desidero a personale completa discrezione.

Le cose da raccontare a proposito della nostra lunga, viva ed animata conversazione assieme a Radio Bruno dopo l’intervista sarebbero troppo lunghe, particolareggiate, e a parte questo, (che non sarebbe un problema vista la nomale lunghezza dei miei post), non me la sento di spiattellare sul web parola per parola su quanto ci siamo detti.

Chiunque mi legge al di fuori dei due diretti interessati (che ora posso entrambi orgogliosamente inserire davvero nella mia cerchia di lettori soddisfattissimi, stavolta sorprendentemente, – mai l’avrei detto - con matematica, frequente e rivelata certezza (ma che beeeeeello caaaaaaaaariiiiii cuoricini, graaaaazie ancora una volta, quasi non ci speravo e invece mi avete fatto una bellissima sorpresa, voi sapete cosa scrivo e come. Non stavo sognando. Era la realtà che mi svelava un ulteriore, emozionante lato di sé), mi perdoni, ma stavolta agirò così, dicendo categoricamente poco o nulla sul mio incontro con Luca e Diego di ieri.

Non sarebbe giusto nei loro confronti e nemmeno nei miei, perché i ricordi sono talvolta più belli quando non vengono troppo esposti alle attenzioni del pubblico. Voi cosa ne dite? Le foto già postate ieri sera sono più che sufficienti per far capire o almeno intuire a grandi linee quanto accaduto.

Ciò premesso, sintetizzando direi ora solo due appunti:

  1. Cosa succederà prossimamente quando ci rivedremo dopo Pasqua in Teatro e anche successivamente? Alla luce di quanto ci siamo detti ieri non posso proprio saperlo, tantomeno immaginarlo! E la cosa è ancora più emozionante. Punto e basta. Ho detto anche troppo.
  2. Mi è venuta in mente una bella idea che vorrei mettere in pratica, se riuscirò a realizzarla sarò ancora una volta la fan più felice del mondo. Mi ha fatto piacere sapere che la realtà non era come immaginavo su queste pagine. Sono contenta. Lo sospettavo comunque, pensando a voi ma parlando con la persona stessa ne ho avuto stavolta la vocale certezza. Wow! Beeeneeee! Correrò ai ripari a tuo nome, promesso! Andrò in libreria non appena riesco per comprarti qualcosa da leggere a cui sai che tengo molto. Sarà solo il primo punto per realizzare il mio fantastico piano per un pensiero come si deve, che anche io mi sento da tempo in dovere di tributarti…..e adesso so che posso farlo!

Buonanotte a tutti e due cuoricini miei, grazie di tutto per l’ennesima volta, cosa che non stancherò mai di dirvi soprattutto ora che so per certo che mi leggete da tempo entrambi!!! É la soddisfazione più grande che possa avere. Vi voglio bene!

Siate sempre vicini al cuore di,

Elena

martedì 16 marzo 2010

16/03/2010: Gli orizzonti non hanno limiti. E nemmeno i sogni, basta crederci!!!

La leggendaria mini, e io con la mente piena di pensieri…..

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Accecati dal sole, ma pur sempre voi, anzi noi….

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Chiacchierando con Roberto….

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Con Simona e la mitica Clarissa Martinelli voce di Radio Bruno….

P.S.: Stavolta a causa del sole accecante, le foto non sono un granché ma quello che conta è il ricordo……

lunedì 15 marzo 2010

Verona, 01/03/2010. Ricordi....

E per chi non è in contatto con me via Facebook, ma legge il mio blog e ancora non avesse visto il filmato in questione posso finalmente farvi vedere un breve ma significativo estratto del mio ultimo incontro personale privato con Luca e Diego. Eccolo qui, direttamente nel backstage assieme ai momenti salienti di quella stupenda giornata. Lacrimuccia tripla!!!! Si sente la mia voce rotta dall'emozione, vero?


Un abbraccio grande!!!!

Elena

MILAN LADRONA! Il goal del Chievo c'era!!!!!!!! Ogni onore e gloria agli "sconfitti" veronesi perché hanno dimostrato di essere una grande squadra validissima, mi ha fatto emozionare molto la partita di ieri! É facile progredire in classifica quando si rubano i goal alla squadra avversaria casso!!!!! FORZA CHIEVO!!!!

Cuoricini,

non ricordo da quanto tempo non seguissi personalmente con interesse una partita di calcio in presa diretta, ma se devo essere sincera presumo che sia dai mondiali di USA ‘94 che non mi azzardo a seguire due minuti continuati di un incontro di questo tipo! E dopo un'eternità miracolosamente, ieri, è successo di nuovo, ho seguito infatti l’andazzo post cena, come ben sapete il famigerato match di posticipo Milan-Chievo!

Senza contare che con la scusa della vostra allegra intervista su 105, dopo anni, mi sono rimessa a seguire in radio l’intero pomeriggio calcistico, riassaporando piacevoli e sopite atmosfere; un po’ come facevo sempre con i miei compagni Lugli e Vezzani quando eravamo alle medie e prima di andare a scuola il sabato mattina ci trovavamo sempre la mattina presto a giocare la schedina in tabaccheria a Reggiolo per poi passare la domenica pomeriggio a seguire gli speciali coi risultati da tutti i campi sperando di racimolare qualche soldino al Totocalcio e naturalmente anche io giocavo tranquilla la mia schedina. Bei tempi.

Mi sarebbe piaciuto tantissimo fare arrabbiare i milanisti che lavorano con me e andare stamattina al lavoro con al collo, bene in vista, la mia sciarpa del Chievo nuova di pacca, quella blu che mi avete subito notato e visto anche voi addosso. Difatti, quando voi siete arrivati alla FNAC io uscivo dal BUSO il negozio del Merchandising lì vicino, proprio quello che mi ha consigliato Francesco per andare a procurarmi le cose ufficiali!

Ma come avrete visto anche voi ieri sera la schiacciante padronanza (su cui comincio ad avere qualche dubbio) del Milan non me l’ha permesso, e sono rimasta delusa mannaggia!

C’è però da premettere che tutti i miei colleghi stamattina hanno ammesso che il Chievo in effetti ieri ha dato sangue e anima riconfermandosi squadra più di tanti altri famosissimi nomi del calcio.

Il Mister Di Carlo, ha scelto bene i suoi uomini usandoli al momento giusto e può contare su una squadra davvero seria, preparata e pienamente meritevole di essere in Serie A.

Poi se il Chievo ha perso ancora una volta, ieri ed è capitato quello che è capitato - goal valido e regolarissimo annullato dal guardalinee al Chievo nel corso del primo tempo - significa che c'è molto che puzza anche nel mondo del calcio (come nelle votazioni a Sanremo, lasciamo perdere, e in chissà quale altro settore. Se mai è una cosa bella adesso trovare un ambiente sano, onesto, pulito in cui non ci sia traccia di corruzione) ci sono i "ladri patentati".

E che ci volete fare ragazzi, pazienza! Il Chievo comunque, nonostante i risultati calcistici recenti non proprio brillanti può dirsi ampiamente confermato, ben saldo in Serie A nonostante manchino ancora 10 partite alla fine del campionato, e semplicemente per questo ha onore e pieno rispetto da parte mia, i giocatori sono bravi, determinati, si impegnano! Hanno fatto paura ai milanisti eh con quel fantastico goal????? Il Chievo ha lottato fino alla fine, egregiamente, è uscito sconfitto ma a testa alta!!!!!

Mi hanno fatto comunque una grande festa in ufficio i colleghi, oggi, sapete, perché erano contenti che anche io intervenissi per la prima volta da quando li conosco, in maniera pertinente sul calcio con accesa convinzione e hanno capito che avevo seguito le partite ieri ed ero spaventosamente informata su tutto quanto è avvenuto negli stadi per la 28ª giornata di campionato!

Ragazzi, aiuto, per colpa (o merito?) del Chievo e della mia passione per voi mi sto innamorando nuovamente anche dello sport per eccellenza, come quando ero giovane, seppure negli ultimi anni lo disertassi del tutto!!!!

Mi sa che andando avanti coi post del mio blog chi mi legge dovrà cominciare a fare i conti ogni tanto con un breve futuro riassunto calcistico per quanto riguarda la squadra dei “Mussi Volanti”, ma prometto che non andrò più di tanto fuori tema. Il centro dei miei post, naturalmente siete in tutti i casi voi due con la vostra musica e nemmeno la mia neonata e sanissima tifoseria "Chievina" può sbalzarvi dal posto d’onore che ricoprite. Se mai può andare di pari passo con le vostre avventure e la cosa mi sa meravigliosa......

E comunque il mio calciatore preferito in assoluto rimarrà sempre e comunque l’interista Nicola Berti, assieme a Baggio, Baresi, e Schillaci, sono miti che non torneranno più, quando loro hanno smesso di presentarsi in campo per me è morto qualcosa di significativo nella parola calcio, che però riacquista nuovo vigore ultimamente col Chievo…..

Elena

P.s. Discorsi calcistici a parte, tornando a voi due siete stati grandi a 105 ieri ragazzi, la vostra intervista è uscita un portento; con la vostra spontanea simpatia e semplicità mi avete messo addosso una grinta e un'allegria così emozionante che non vi dico! É stato bello sentirvi chiacchierare al microfono della radio animatamente ma con tranquillità delle vostre esperienze, e mi è piaciuto soprattutto quando avete raccontato quello che avete mangiato in Messico. Troppo forti!!!!

Spero non vi dispiaccia questa mia strana incursione sul calcio, del resto anche la DeeJay per la vostra intervista vi ha fatto domande su cosa vi aspettaste da questo incontro di calcio così atteso dagli esperti, dunque ho pensato pure io, perché non posso dire cosa ne penso della partita e dei goals ingiustamente rubati al Chievo?! Parlo sempre di qualcosa che tocca anche le vostre vite perciò non vedo il perché debba continuare a disinteressarmi di calcio!

Quanto a noi (inteso nel vero senso della parola, oh yeah), preparatevi, vi voglio belli carichi, ci vediamo domani a Carpi, aspettateci, siamo la!!!!!!

La metto o non la metto domani quando vengo a salutarvi, la mia calda sciarpa del Chievo? É stato troppo bello quando ci siamo visti l'ultima volta e me l'avete vista addosso so che vi ha fatto tanto piacere, me l'avete detto nel nostro colloquio, tra le altre cose!

Il tuo sguardo Luca, quando hai visto la sciarpa, si è illuminato di un radioso e prolungato sorriso che si rifletteva pure nei tuoi occhi, genuino, identico a quello di un bimbo che si ritrova decine e decine di doni da scartare sotto l'albero la mattina di Natale. Anche per questo, assieme a tuo fratello, sei un grande...

domenica 14 marzo 2010

Ciao zuccherini,

buona domenica. Oggi sarò velocissima con il post perché mi aspetta una vasca da bagno fumante che mi appresto a riempire di bagnoschiuma al caramello e cioccolato.

A proposito ieri sera anche vostro cugino Francesco che vorrei pubblicamente ringraziare per la sua gentilezza. Ha stretto amicizia con me su Facebook, è una brava persona, rimarrà memorabile la nostra chiacchierata e foto di due settimane fa alla FNAC in occasione del vostro ’Instore Tour!

Ogni tanto lo vedo ai vostri concerti, mi piace fermarmi a scambiare due chiacchiere con lui, è cortese ed educato, ha molto  anche di carattere di ciò che voi siete come persone secondo me. Sono contenta.

Che dirvi? Avrei mille cose da raccontare in serbo, ma ci sarà tempo. Vi attendo con grande gioia oggi pomeriggio in diretta a Radio 105, sarò pronta a seguire con pazienza ed emozione tutto quello che avrete da dirmi. Aspettando martedì…

Se mi consentite una leggermente fuorviante nota calcistica direi

“FORZA CHIEVO!!!!!”

speriamo che in campo oggi  non si faccia battere dal Milan, anzi, visto che il Milan l’altra sera come saprete è stato schiacciato dalla squadra del Manchester (ripeto e cito ancora Baglioni: “Viva, viva, viva l’Inghilterra, ma perché non sono nata la. ma chissà… “) sarebbe davvero troppo bello che i “mussi volanti” continuassero su questa linea con l’incontro di oggi. Non ce l’ho col Milan però mi diverto a fare arrabbiare simpaticamente i colleghi milanisti che sono nel mio ufficio. Spero che il Chievo me ne dia nuova occasione!

Dato che ci sono, in conclusione  ne approfitto per salutare calorosamente Chiara un’altra mia lontana parente veronese, una  giovane cuginetta della mia mamma con cui ho stretto amicizia stamattina, la quale mi legge esattamente da San Pietro Lavagno , altro paesino non lontano da San Martino Buon Albergo.

Buona domenica ancora una volta cuoricini, vi penso spessissimo, a presto!!!! Ciao!!!!

Elena

sabato 13 marzo 2010

«I piaceri passano e svaniscono in un batter d’occhio, ma l’amicizia tra noi, la reciproca confidenza, le delizie del cuore, l’incantesimo dell’anima, queste cose non periscono, non possono essere distrutte. Ti amerò fino alla morte.»

François Voltaire

P.S. ragazzi, non c’è storia, oggi mi avete portato a pensare alla Francia……

Un caro saluto per Marco! Benvenuto!!!

Luca, Diego,

dato che ho ancora il PC acceso ne approfitto per fare un caro saluto a un nuovo potenziale lettore del mio blog, un lontano parente di mia mamma con cui ho iniziato a stringere amicizia ieri sera tramite Facebook.

Che ne dite dunque di unirvi a me in un caloroso abbraccio di benvenuto dedicato al mio giovane cuginetto Marco il quale è un vostro conterraneo e mi legge da San Martino Buon Albergo frazione dell’entroterra veronese che sarà ben nota anche a voi? In queste ore per la prima volta, Marco scopre, tramite questo sito di avere una parente di cui fino a ieri si e no conosceva l’esistenza. Che sono io, appunto. Elena. E mi racconto su queste pagine.

Con la più viva speranza che voi due, cari Sonohra continuiate a dare gioiosamente a me i presupposti per essere una buona blogger. Io faccio del mio meglio. Ai posteri l'ardua e definitiva sentenza.

Ciao Marco, un caro abbraccio!!!!!

Spero di vederti presto di persona!!!!!

Elena

«Oh mon Dieu, mon Dieu de la France, donne moi beaucoup d’espérance,

Mon Dieu, mon Dieu de l’Italie, donne moi un bon mari.»

Roselline di Francia,

buondì. Come state fratellini, tenere anime veronesi? Proprio oggi mi viene naturale cominciare così la mia lettera per voi. Sapete, ancora sonnecchiavo accucciata sotto le coperte stamattina presto quando un forte profumo di rose di Francia venuto da chissà dove ha iniziato a solleticare delicatamente le mie narici. Poi ho aperto gli occhi e stringendo un attimo a me il vostro cuscino mi sono resa conto che la gradevole essenza che percepivo non era altro che il segno della vostra presenza che si fa di nuovo molto vicina a me.

E se penso al ricordo di questa essenza a me molto caro, (che proprio al momento riconduce festosamente la mia mente a voi) non posso allo stesso tempo non pensare con nostalgia anche alla bella frase che apre il post di oggi nella lingua d’oltralpe che soleva ripetermi spesso la mia indimenticata profe di Educazione Artistica che avevo alle Medie, la Signora Perinotto, e mi sembra di rivederla mentre, durante le sue lezioni recitava questa specie di romantico augurio francese con stampato in volto un caloroso sorriso.

Ragazzi, proprio ieri vi scrivevo di aver compreso che non conviene pensare troppo al proprio futuro concentrandosi a vivere meglio, invece il presente. Ma non ero ancora consapevole di una cosa importante che mi è capitato di apprendere proprio ieri sera sempre grazie a voi. Anche la semplice parola “domani” intesa come giorno seguente all’”oggi” scrive inevitabilmente un pezzo di quello che diventa il nostro futuro. Mi sono resa conto che non è necessario includere nel vocabolo “futuro” un termine medio-lungo di tempo che comprenda per forza parecchi anni. Anche il semplice domani, se ci pensate bene, quando diventa “oggi” porta con sé novità che possono rivelarsi decisive e sono tutte da vivere.

E proprio di questo è stata ieri prova definitiva, dopo cena, l’aver ricevuto la telefonata della mia cara amica Simona che mi annunciava la vostra intervista di martedì a Radio Bruno, nonché inoltre la vostra “data zero” che terrete dopo Pasqua presso il Teatro Anselmi di Pegognaga, a soli 10 minuti d’auto da casa mia......

Ancora fatico a crederci, e non sono riuscita a calmare per nulla nemmeno la grandissima gioia provata due settimane fa nell’incontrarvi alla FNAC che il mio incredibile ed imprevedibile destino già mi richiama all’opera perché possa fermare nuovamente in vostra compagnia una serie di profondi, preziosissimi ed indimenticabili ricordi personali. Potete contarci cuoricini. Non mancherò di essere in prima fila, con il cuore aperto, a questi nuovi appuntamenti con voi. E la mia solita, collaudatissima voglia di vivere farà il resto. Essa non aspetta altro che di ricongiungersi a voi.

"E come i semi che sognano sotto la neve, il vostro cuore sogna la primavera. Fidatevi dei vostri sogni, perché in essi è nascosto il passaggio verso l'eternità."

Kahlil Gibran

Un abbraccio forte, ci rivediamo presto!!! Vi voglio bene.

La vostra Elena

p.s.: Dimenticavo. Stamattina vi ho accostato all’essenza propria delle rose di Francia. Lo sapete che devo avere ancora da qualche parte, rintanato chissà dove, un flaconcino di vetro cubico piccolissimo contenente un profumo concentrato e costosissimo di questa essenza?

Me lo aveva regalato quando ero bimba un mio conoscente all’inizio del 1987 che ha voluto portarmi in ricordo, (tornando da un viaggio a Parigi) proprio questo profumino originale francese.Ricordo bene che al tappo di quella piccola confezione con etichetta fracnese era stata legata una rosellina di stoffa, molto carina, che non ho mai visto su nessun’altro prodotto di questo genere.

Adoravo questo profumo che pervade ancora adesso di grande gioia la mia mente al solo ricordo, ma cercavo di usarlo pochissimo perché sapevo che non avrei potuto averne facilmente dell’altro.

Mamma, si limitava a mettermene una goccia ogni tanto sui fazzoletti che mi lasciava all’interno delle tasche del grembiule che indossavo quando andavo alle elementari e capitava in inverno che avessi dei grossi raffreddori. Annusando ogni tanto il fazzoletto, il mio naso chiuso congestionato dal raffreddore poteva così trovare delicato sollievo nel percepire questo profumo intensissimo di fiori. Che bel ricordo.

In ogni caso, lo assicuro, ce l’ho ancora una piccola quantità del profumo di cui vi parlo, dopo oltre 20 anni, la sua essenza non è affatto svanita o alterata, si è fatta ancora più forte ed assolutamente irresistibile col passare del tempo. Non appena ritrovo la boccetta ne verserò una goccia sul vostro poster e una sul vostro cuscino. Ottima idea. Credo che così facendo sarà ancora più bello addormentarmi per le prossime sere, voi che dite?

venerdì 12 marzo 2010

Cari Luca e Diego,

esistono tante metafore per descrivere l’esistenza umana. E oggi faccio il possibile per riflettere e cercare di confidare in maniera ancora migliore a voi quello che personalmente ho imparato in tutti questi anni a proposito di questo grande argomento in cui mi sento pienamente coinvolta.

Che significa per me vivere, dunque? Vedete ragazzi già ve l’ho fatto capire con ogni post di questo blog. E anche la vostra musica si rivela un costante aiuto per cercare di dare una risposta a questa domanda.

Per me esistere è un po’ come trovarsi seduta sulla spiaggia cercando di trattenere tra le mie mani grandi quantità di sabbia fine e dorata, salvo poi scoprire, solo qualche momento dopo, che non puoi trattenerne che pochi granelli stretti in un pugno! La mia vita è, in metafora, sostanzialmente questo.

Gli eventi della nostra esistenza scorrono, scivolano via velocemente, come immagini su una pellicola che non puoi mandare indietro. Ti rimane il costante ricordo di quello che hai avuto la fortuna di vivere, rimane inalterato l’intenso profumo che ogni evento gioioso porta con sé. Ma quando questi sono passati, sin troppo velocemente, molto spesso, nulla può più essere fatto per riportarli a te.

Luca, Diego, voglio essere sincera con voi, vi sono momenti in cui mi sembra, a quasi 31 anni, di avere davanti a me una vita ancora lunghissima piena di aspettative e altri in cui mi rendo concretamente conto di dovermi sbrigare se voglio realizzare quello che vorrei poter fare, poiché tutti sappiamo che il tempo stringe. Orologio alla mano, veniamo inconsapevolmente cronometrati e misurati in ogni nostro più piccolo movimento.

Ditemi voi, dove sta al giorno d’oggi la dolcezza incantevole che si prova nell’assaporare attimi di profondo e totale silenzio? Dov’è sparito il gusto di rimanere fermi ore ed ore a non fare assolutamente niente?

Vi sembrerà strano sentire parlare di queste cose da una persona che si sente vitale ed attiva e non vuole perdere un solo secondo della propria vita, nonostante tutto! Da qualcuno che è spesso talmente preso dall’impellente necessità di vivere intensamente ogni momento che invece finisce col perdersi, magari proprio la bellezza di quel momento! Probabile sia proprio questo ciò che significa assaporare davvero ogni attimo della nostra esistenza: saper godere di ciò che abbiamo senza tormentarci l’anima pensando continuamente a tutto quello che potremmo fare se fossimo in un posto o situazione differente da quella che viviamo davvero in realtà

Godere pienamente di ciò che già si ha è dunque secondo me il segreto fondamentale, che non manco di ripetere. Certo è bello essere entusiasti, positivi; potendo si potrebbe avere sempre di meglio nella vita.

E se così non fosse? Esiste anche il rovescio della medaglia. Quello che ci si aspetta di vivere e per il quale fantasticando abbiamo rinunciato a tutto potrebbe anche rivelarsi molto peggio di quello che ci si immaginava! E non sempre è facile, o così semplice, a cose fatte, poter tornare sui propri passi!

Conviene vivere il presente accogliendolo ed accettandolo per ciò che è senza crogiolarsi nell’idea di un futuro migliore che potrebbe arrivare sulla nostra via. Oggi scrivendovi queste sincere parole ho capito che il presente che merita di essere vissuto è adesso, ora, mentre il futuro migliore in cui si spera…potrebbe non arrivare mai.

Un abbraccio grande, vi voglio bene.

Elena

lunedì 8 marzo 2010

Una donna è per sempre….”

Tanti auguri di cuore a tutte le donne che mi leggono e che conosco, per un 8 marzo da non scordare mai!!!!

Elena

Hey, mimose!

Quali sono i miei programmi per questa corrente, fredda, ma bella, bella, bella giornata di sole? Cose molto semplici, sicuramente, senza trascurare le mie normali attività, che procedono regolarmente, a gonfie vele.

Dopo che anche oggi avrò dato lezione ad Andrea, già so che mi aspetta una meravigliosa vasca da bagno stracolma di acqua tiepida riempita fino all’orlo con bagnoschiuma cremoso dai riflessi dorati, naturalmente al profumo ed essenza di mimosa! Ho deciso che non ho bisogno di chissà che in questo 8 marzo. Mi concederò solo tre piccole cose oggi, tra cui, come già detto, un bagno caldo che sarà lunghissimo, ed assolutamente rilassante, insomma una buona fonte di benessere fisico e morale, ci vuole proprio.

Dopodiché per cena mi gusterò una bella pizza, margherita, croccante sui bordi, piena di pomodoro e mozzarella morbidissima, con appena un classico filo di olio di oliva sopra, versato magari quando il ripieno è ancora bollente. Insomma, una pizza fatta proprio come piace a me. Non farò mancare anche un bel bicchierone di birra fresca, bionda e schiumosa, un elemento che è quasi d’obbligo, solitamente ogni volta che mangio questo mio classico piatto preferito.

Poi passerò il resto della serata, tranquilla nella mia cameretta continuando a leggere per un po’ un libro che mi ha prestato Zia Marina e che ho cominciato in questi giorni (la cui trama è avvincente, mi ha proprio preso, è molto bello) e per concludere bene la serata giusto prima di andare a nanna metterò nello stereo, a tutto volume, i vostri tre album partendo dal primo, tutti d’un fiato, cosa che è impensabile far mancare a coronamento di questo 8 marzo di lavoro e relax.

Chissà, penso proprio che la mia felicità stasera, ragazzi, sarà tale che continuerò a cantare le vostre canzoni sottovoce anche una volta che il mio stereo sarà in silenzio e io sarò sprofondata sotto le coperte, al calduccio, vicina al vostro cuscino, in attesa di prendere sonno, fino a che questo non si impadronirà di me all’improvviso, lasciando sulle labbra, nel cuore e nella mente la gratificante carezza delle vostre melodie.

Un abbraccio a voi, cari fiorellini veronesi, e di nuovo, tanti, tanti, tanti sentiti auguri di cuore, da parte mia, per la nostra festa a tutte le donne che si prendono la paziente briga di continuare a leggere i pensieri che scrivo sulla mia pagina!!!!!

Elena

domenica 7 marzo 2010

Buongiorno colombi!

Vi auguro una felice domenica piena di serenità!

Vi scrivo oggi, perché ho un attimo di tempo, cosa che non so quanto avrò domani che è anche la festa delle donne.

Che ne dite dunque, (visto che proprio ieri vi ho confidato di aver sentito vicino a me l’anima di John Lennon quando aspettavo di salutarvi) di ricordare ancora una volta il buon John intonando voi stessi, "Woman" quella che per me è un classico, in assoluto, di sicuro una tra le più belle canzoni mai scritte da lui e composta per l’amata moglie Yoko Ono, e più in generale poi estesa come canto universale per colei che è per voi maschi “l’altra metà del cielo”?

E se al momento questo brano vi sconvolge teneramente e magari sembra troppo grande nelle sue parole bellissime per essere interpretato come solo voi comunque potreste essere in grado di fare anche solo improvvisando in acustico con le fide chitarre, niente paura, vi capisco!

In questo caso mi accontento che tu Luca ti limiti a leggere la traduzione italiana che ho fatto io, spero di esserci riuscita a dovere. Sarà il pensiero più bello che potrò ricevere per la festa della donna quest’anno. Tranquillo, mi accorgerò del momento esatto in cui la leggerai, poiché dal mio cuore si sprigionerà una fortissima essenza di mimosa, in tutto il suo lucente colore di grappoli d’oro. E io sarò felice.

Woman

Woman I can hardly express,
My mixed emotion at my thoughtlessness,
After all I'm forever in your debt,
And woman I will try express,
My inner feelings and thankfullness,
For showing me the meaning of succsess,
oooh well, well,
oooh well, well,
Woman I know you understand
The little child inside the man,
Please remember my life is in your hands,
And woman hold me close to your heart,
However, distant don't keep us apart,
After all it is written in the stars,
oooh well, well,
oooh well, well,
Woman please let me explain,
I never mean(t) to cause you sorrow or pain,
So let me tell you again and again and again,
I love you (yeah, yeah) now and forever,
I love you (yeah, yeah) now and forever,
I love you (yeah, yeah) now and forever,
I love you (yeah, yeah)...



Donna

Donna, faccio fatica a esprimere
Le mie emozioni contrastanti
Nei confronti della mia sventatezza
Dopotutto ti sono sempre debitore
E, donna, cercherò di esprimere
I miei intimi sentimenti e la gratitudine
Per avermi mostrato il significato del successo
Oh, bene bene, du du du du du
Oh, bene bene, du du du du du
Donna, so che tu comprendi
Il bambino che è nell'uomo
Ti prego, ricordati che la mia vita è nelle tue mani
E donna, tienimi stretto accanto al tuo cuore
Anche se siamo distanti, non separiamoci
Dopotutto è scritto nelle stelle
Oh, bene bene, Oh, bene bene,
Bene.
Donna, lascia che mi spieghi
Non ho mai avuto intenzione di darti dispiacere o dolore
Allora lascia che ti ripeta
Ti amo, si, si
Ora e per sempre
Ti amo, si, si
Ora e per sempre
Ti amo, si, si
Ora e per sempre
Ti amo, si, si.

Gioie grandi,

se ora per caso vi chiedete come è cambiata “donna Elena” in questo anno vi risponderò che non è mutato molto in sostanza da quanto avevo scritto l’anno scorso, nel post in occasione di quella che è anche la mia festa.

Diciamo che ancora più dello scorso anno mi sento ora una donna maggiormente legata alle emozioni con la più viva speranza di dare risalto e splendore alla mia vita e, perchè no, a quella di una probabile altra persona; questa convinzione si è fatta ancora più forte e radicata nella mia anima in questi ultimi 365 giorni. Elena resta una donna che ha ancora tutto da donare nonostante le avversità, qualcuno che crede fermamente nel suo futuro più positivo che mai, ha voglia di cambiare e vivere nuove opportunità fino in fondo, combattendo ancora più energicamente le difficoltà della vita, pensando che nulla è impossibile.

Elena aspetta di essere ancora migliore come persona sotto tutti i punti di vista, ma vorrebbe tanto farlo con la presenza e il sostegno di un compagno. Elena ha voglia di conoscere sé stessa sotto ogni punto di vista anche per merito dell’uomo che magari saprà conquistarla col tempo e saprà renderla sua col cuore, ricambiando sinceramente i suoi sentimenti.

E che sogna anche di sentirsi dire sottovoce, appunto solo dalla persona che avrà questo onore, alcuni versi della vostra nuova canzone “Prendimi adesso”. Li posso anche citare tranquilla, perché sono stati una grande sorpresa, la più eccezionale del vostro nuovo disco al di là di tutto il resto del testo della canzone in sé, ci sono già affezionatissima a queste tre frasi. Questi versi colorano inaspettatamente il mio domani di futura vera donna con tanta speranza.

«Prendimi adesso,
E poi vivimi ,
sentimi dentro di te.»

Queste frasi, (sarò sincera) sono le più vitali e profonde che ci possano essere secondo me, semplici ed immense nel loro messaggio senza nessuna volgarità, cosa che in effetti a me darebbe molto fastidio, sapete che io sono un animo estremamente sensibile. Complimenti ragazzi.

La prima volta che ho sentito questi versi ho dovuto chiudere gli occhi alcuni secondi scossa da un leggero brivido di emozione che mi ha trafitto l’anima ed stato inizialmente anche molto doloroso perché so che tutto questo sinora non mi è mai stato detto, neanche nel più bello dei sogni. Insomma ho dovuto per forza smorzare la mia felicità ritornando immediatamente a fare i conti quella che è la mia situazione personale, la quotidiana realtà, diversa, scomoda, limitata, problematica e più difficile da accettare e portare avanti rispetto a quella di tante altre donne o ragazze.

Però mi sono subito consolata e ho ben presto recuperato il sorriso. E sapete perché? In queste due frasi sei proprio tu Diego a dirmi in maniera convinta tra l’energia della vostra musica: “Non ti preoccupare e abbi fiducia, perché tutto questo ci sarà anche per te, bisogna tenere duro, portare pazienza, è questo il bello. Fidati, quando succederà sarà ancora più bello per te. Perché tutto ciò che vali lo sai solo tu ”.

Grazie Diego, lo spero, lo spero con tutto il cuore e l’anima, tu hai inconsapevolmente semplicemente rivelato la cosa più grande che riesce a infondermi costante fiducia nel proseguire con determinazione ed ottimismo il mio cammino della vita.

A presto ragazzi, un bacio “spaziale” dalla vostra affezionatissima,

Elena

sabato 6 marzo 2010

Vostre Soavità,

buon pomeriggio! Ditemi un po’, palpitanti cuoricini, come butta lì, ovunque vi troviate al momento? Come andiamo?

Luca: “Elena, scusa, ma perché ti ostini a domandare a noi come stiamo? Siamo noi che vorremmo piuttosto sapere come stai tu adesso. Capiamo tutta la gioia e lo stupore, però sappiamo anche che sai anche fare di meglio con le parole? Giusto?"

Beh, piccolo principe, sai, hai ragione, se devo essere sincera, io giungo or ora, sapete a concludere un’ennesima settimana semplicemente trionfale che sarà candidata a fissarsi indubbiamente tra quelle più belle per me mai mai vissute, veramente!!!!

Questa è stata in effetti una settimana di quelle che non dimenticherò di raccontare a figli e nipoti, sempre che nel mio destino futuro sia scritto il ruolo di mamma e nonna (oppure zia) comunque staremo a vedere. Chi vivrà vedrà.

In ogni caso vi confesso che ripensando bene, con la dovuta calma a tutto quello che mi è successo lunedì, un attimo prima che usciste da quella grande porta, ho avuto una fortissima percezione che mi ha quasi mozzato il respiro, così tanto che temevo che non ce l’avrei fatta a salutarvi come avrei voluto. Non ho ancora avuto il coraggio di confidare a nessuno quello che ho sentito su di me in quella brevissima attesa, ma sono pronta a farlo qui, sinceramente, sicura che non verrò sminuita o derisa; Luca, Diego sto per dirvi una cosa che vi emozionerà non poco secondo me, riempiendovi di gioioso orgoglio. Vi parrà strano e quasi impossibile quanto sto appunto per scrivere, però vi garantisco che si tratta di una sensazione interiore, profonda vissuta sulla mia pelle a pochissimi secondi dal vostro arrivo.

Sapete ragazzi, un attimo prima che usciste, ho avuto come l’impressione di sentire sulla mia spalla sinistra la pressione decisa e dolcissima di una mano grande e buona. Che non era certo quella di mia sorella…

In quell’attimo ho capito nel cuore, che quella mano che mi è stata posata sulla spalla era nientemeno che la concreta presenza dello spirito del mitico e grande John Lennon che mi era accanto come un cagnolino al suo padrone; eh si, ragazzi, ne sono sicura. É stato John Lennon a ricondurmi da voi. Mi faceva compagnia ed era lì con me, perché potessi salutarvi, vi attendeva fremente, quasi a dirmi in segreto, con tale gesto che sarebbe andato tutto bene, che noi ci saremmo rivisti e io non avrei più scordato questo ennesimo nostro incontro.

E mi confermava che la vostra musica, con la sua potenza, e la forza morale dei propri messaggi, assieme a quella di tanti altri artisti che stimo da una vita, non mi abbandonerà mai, sarà sempre con me a donare amore e confortante vita….

Grazie Sonohra!!!!!!

Elena

venerdì 5 marzo 2010

Uffa…mia sorella continua a prendermi in giro con uno speciale “manichino” creato da lei!!!!! Ci manca solo la testa!!!!! Mi fa impazzire dalle risate, veramente!!!!!!!!!!

Cioè, no, ecco, io veramente,

cuoricini non ci credo, non ci credo non ci credo, non ci credo non ci credo, non ci credo e ancora un miliardo di volte non ci credo, ditemi che non è possibile. La vostra Elena non si capacita, limitandosi a gioire in silenzio…….

IO SONO SUL VOSTRO SITO!!!!!!! CON VOI!!!!!!

ROBE DA MATTI!!!!!!!

Speravo che il nostro ultimo incontro rimanesse una cosa tra noi, come gli altri del resto. E invece c’è stata questa grossa sorpresa. Che l’ha reso pubblico, perché è finito, come poc'anzi dicevo, sul vostro sito!!!! Incredibile!!!!

Mamma mia……che botta!!!!

Bacionissimo!!!!

Elena

martedì 2 marzo 2010

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La musica è  il dono  più grande e spettacolare che mi lega profondamente al significato primario della mia stessa esistenza. Questa forma d'arte è, in generale, il regalo migliore che la vita mi abbia concesso e di cui possa godere pienamente, in ogni istante. La musica è il richiamo più forte con cui la mia stessa esistenza mi richiama a sé ogni giorno. Una cosa meravigliosa. Questa  è un’opinione sincera, che scrivo adesso con le lacrime agli occhi. E che viene dal cuore.

Elena

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