sabato 31 ottobre 2009

Comunicazione importantissima!!!!!!

Per questioni personali avviso tutti i miei lettori che stamattina ho disattivato in maniera permanente il vecchio indirizzo del mio blog sonohrina79.blogspot.com che non esiste più.

E ho cambiato l'URL ufficiale a cui è da questo momento in avanti  comodamente raggiungibile il mio blog. D'ora in poi  troverete la mia pagina Internet, inalterata, direttamente a questo nuovo indirizzo internet.

http://alucaediego.blogspot.com

Rimane invece inalterato quello in cui conservo la copia di sicurezza dei miei scritti che è

http://soloedesclusivamentesonohra.blogspot.com

Sperando vogliate prendere buona nota di quanto sopra comunicato, vi mando un grosso saluto. Sto provvedendo ad aggiornare tale contatto su tutti i fronti con il nuovo link.

Elena Balasini

giovedì 29 ottobre 2009

Hey London! Mi sentite?

Richiedo in edizione straordinaria, solo un inaspettato secondo ancora la linea, per girarvi una importante comunicazione che vorrei condividere in questi primi momenti di festa interiore, giustamente più con voi più che con chiunque altro!

Se vi dico che ho appena saputo che giovedì prossimo a casa mia arrivano nientemeno che Santa Lucia e Babbo Natale assieme, con largo anticipo ciscuno sulla data prevista, e mi portano di comune accordo proprio quello che desidererei avere quest’anno a Natale e di cui già da alcuni giorni in qua vi vado parlando con sentito entusiasmo, mi credete? Forse si, forse no, ma sta di fatto che quello che vi scrivo adesso, (lo giuro sulla vostra arcilodata vittoria sanremese) è la pura verità e che non sono invece impazzita a causa dell’intenso lavoro di questa settimana!

Accidenti, boys, vi rendete conto, mi hanno telefonato poco fa sul cellulare in casuale e perfetto tempismo dal mio negozio di dischi di fiducia a cui mi ero rivolta la settimana scorsa per info ed ordinazione che il mio regalo di natale in strepitoso e gigante cofanetto arriverà sicuramente già giovedì prossimo!

Non è una cosa voluta naturalmente, e non è mai successo prima d’ora, con altri regali. Si tratta di un fatto casuale e straordinario nell’insieme però dato che senza saperlo ho avuto l’occasione di avere una fortunatissima chance di trovare quasi subito disponibile quanto cercavo (e voi sapete già che cos’è, l’ho nominato più volte nel corso degli ultimi post. Vedo ora apparire un guizzo di festosa gioia impreziosire i vostri cari visetti) seppure in mostruoso anticipo, lo faccio arrivare subito, dato che posso, altrimenti se aspetto le feste di Natale rischio magari di trovarmelo tutto esaurito dato che si tratta di una versione a tiratura limitata per i collezionisti. E sia, ci mancherebbe, ben venga anzi, sono pronta per accogliere con gioia quanto desideravo, non ho problema, chi se ne frega del fatto che arriva in anticipo!

Però, dato che si trattava sin dall’inizio per quel che mi rigurarda di un regalo di Natale ho deciso che lo lascio completamente inchellophanato, ancora caldo di stampa e non apro assolutamente nulla fino all’arrivo della Notte Santa! Testimoni voi due e tutti coloro che mi leggono abitualmente! Chiaro? Promesso! E le promesse si mantengono! Altrimenti non avrò più nulla da scartare la sera di Natale e rischierei di togliere tutta la meritata magia di una sorpresa grossa quanto il mondo alla notte che è universalmente conosciuta e ricordata da tutti in generale come la più bella dell’anno. Non concordate anche voi con me? Mi sa di si.

Accidenti che notizia! Non ero preparata a un evento del genere proprio stasera, a una cosa di tale portata che ti sconvolge il cuore in due secondi di intensissima allegria! Mi sa che se aspetto altri dieci minuti svengo dalla gioia. Ragazzi, sorreggetemi entrambi, voi con la vostra energia e forza buona in ogni cosa che fate. Voi che potete meritatamente capirmi a fondo nel vivere l’amore incondizionato per la musica in generale, caratteristica che ci accomuna, poiché mi sa di non esagerare per niente se vi dico che ora sto letteramente per crollare dall’emozione e ho detto poco…..

Wow! Wow! Wow!!!!!

Luca, Diego, tornate presto, vi voglio bene! W l’Inghilterra!!!!

Elena

Hey fantastica ciurmaglia, is everything ok?!

Purtroppo sono presa da varie scadenze personali e alcuni lavoretti in casa che mi vedono di ulteriore conseguenza, impossibilitata a scrivervi qualcosa sul mio sito in questi giorni! Ci sono un sacco di cose da fare, il dovere chiama chiunque e non ci resta che darci dentro al massimo con impegno, sperando che il nostro dovere profuso in ogni giornata sia positivamente proficuo e possa sempre donare in premio almeno un convinto sorriso di serenità quando è sera!

Noto con piacere, grazie ai tuoi comprensibilmente brevi ma preziosi aggiornamenti via Facebook, Luca, che anche voi non vi annoiate di sicuro, e questo mi rende felice assai, perché era ciò che sognavo di sapere da voi. Sono contenta come minimo il triplo di quanto pensiate!

Io sto benissimo, così spero di voi, ed è forse superfluo affermare da parte mia  che sento molto la vostra mancanza;  Cosa che posso altrettanto dirvi della mia  piantina dall’aspetto giovane, ma sano, lumonoso e quasi  sorridente, verdeggiante a cui ho dato il vostro nome. La stessa a cui non appena possibile  faccio volentieri prendere qualche oretta di luce posizionandola temporaneamente sul davanzale della mia finestra, stando bene attenta a non farle sentire l’ umidità del primo mattino.

Ne approfitto adesso che pur essendo ormai in novembre possiamo fortunatamente godere ancora di qualche bella giornata di sole, seppure faccia buio piuttosto presto perché le ore di luce sono più corte e non sappiamo per quanto ancora il tempo sia ancora gradevole in futuro col progressivo sopraggiungere del tardo autunno.

Va bene tenerezze, vi lascio, torno ai miei onoratissimi impegni che svolgo  solitamente volentieri. Vi lascio abbracciandovi idealmente ciascuno, forte forte, scappo poiché mi aspetta la pulizia periodica della mia cameretta che richiederà qualche oretta, tutto sommato.

Sul ripiano della mia scrivania ci sono adesso uno straccetto bianco grande, leggero e pulito,  lo spazzolino per togliere la polvere e il liquido pulente che mi aspettano pronti a servirmi immediatamente ed essere energicamente passati e strofinati  ovunque  sui mobili e i numerosissimi oggetti in bella vista nella mia amata stanzetta che fa da studio. Mi sto per apprestare (giusto dopo che avrò pubblicato questo post)  a svolgere   qualche necessaria  faccenda proprio perché oggi sono libera, ma non sempre ci sono a casa. Ultimamente il pomeriggio, talvolta mi tocca fare forzatamente  qualche cambio di orario per sostituire colleghi obbligatoriamente  assenti o malati e capita che io sono chiamata in ufficio a lavorare anche il pomeriggio, al di fuori degli orari normali. 

Non mancherà Liberi Da Sempre, di compagnia in doveroso sottofondo per le mie faccende, sono sicura che le pulizie che devo fare risulterano dieci volte più brevi, precise, efficaci ed allegre, da vivere tutte col sorriso puntualmente stampato sulle labbra!!! Cosa scommettete?  Promesso!!!

Quanto a voi ci sentiamo molto presto, vi chiedo solo di essere consci più che mai di una cosa che il vostro cuore, in silenzio, non mancherà certo di ricordarvi segretamente e in ogni momento. Vi dice senz’altro che siete semplicemente belli, ma belli sia dentro che fuori, una parola comunissima e allo stesso tempo molto grande, intesa in tutti i molteplici e gradevoli aspetti che questo facilissimo vocabolo può assumere. Semplicemente belli come la musica!!!!!

La vostra Elena

domenica 25 ottobre 2009

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«Da l’Alpi alle Piramidi

Da Bardolino a Pejo,

della musica i Sonohra so’ sempre er mejo.

Lodi e baci pure a Tini Jacopo, l’amico

Che gli è abbastanza fico

Ma di tutta la tribù

Luca e Diego so’ certo er più.»

P.s.: Chiedo umilmente perdono al mio autore e scrittore italiano preferito di sempre, il grande Alessandro Manzoni, per aver preso indebitamente a prestito un famosissimo verso della sua celeberrima poesia (che da sempre adoro e non ho mai dimenticato) dedicata originariamente al ricordo di Napoleone Bonaparte, all’indomani della sua scomparsa.

Il resto è uscito spontaneo dalla mia stilografica in un momento di imprevista ispirazione. In maniera assai buffa e comica, direi, senza che quasi me ne rendessi concretamente conto nemmeno io…..

Cucciolotti, mi spiegate perché oggi scrivendo la mia filastrocca mi è venuta voglia di un leggero intercalare tipico del dialetto romano, che certo non sfigura tra quanto volevo dirvi? Mah!!!!!

Buona domenica cuoricini, statemi bene, lì nella terra di Sir Wiston Churchill. Sappiano queste parole regalarvi un abbraccio grande almeno quanto due volte l’universo intero! Questa simpatica poesia, naturalmente è per voi….

Elena

sabato 24 ottobre 2009

Ragazzi!!!!!

Cioè, non so se vi hanno già avvisato comunque qui in patria, soprattutto nelle ultime ore girano insistenti voci che il vostro nuovo singolo sia previsto per dicembre, mentre il nuovo attesissimo successore di Liberi Da Sempre sarebbe programmato per l’inizio del 2010. Che non è poi tanto in là a casa mia….

Se ciò di cui si vocifera ultimamente corrisponderà a verità, non posso fare altro che farvi tutti i complimenti che vi spettano. Direi che per quanto mi riguarda posso già prepararmi psicologicamente per un fine anno “col botto” in tutti i sensi e sotto ogni punto di vista. E anche se io ho sempre detestato esplosivi di ogni tipo, fuochi artificiali, petardi e simili in questo caso non trovo espressione migliore di questa per farvi capire il mio stato d’animo!!!!

Se poi il nuovo disco in realtà dovesse uscire con leggero posticipo in febbraio non vi preoccupate che per me non cambia nulla, sapete che mi piacciono le lunghe attese e non sarà il giorno in più o in meno a fare la differenza sull’affetto e l’ammirazione che sin dal primo momento che vi ho visti, ho sempre nutrito per voi.

Mi sa tanto che tra voi, i Beatles e il loro mastodontico cofanetto il cui acquisto è già previsto a Natale ne avrò da pensare musicalmente per i prossimi, tre-quattro mesi a venire, avrò di che sentirmi la donna più felice del mondo solo per questo motivo che dite? Sembra poco ed invece nella mia vita questo aspetto ha da sempre molta importanza! É meglio essere contenti per notizie come queste che contribuiscono in parte a rendere migliore, più positiva, e maggiormente apprezzabile la nostra vita, anziché doversi preoccupare per problemi di salute, lavoro che non c’è o di qualunque altro tipo vero?

Veramente, se devo dirvi ciò a cui mi avete moralmente condotto con questa notizia tra ieri e oggi ci manca solo che in questo frangente ci si mettano anche i miei beniamini di sempre, ovvero i Duran Duran, da Birmingham, e annuncino pure l'oro l’arrivo del loro nuovo album che io vi giuro che casco per terra cotta come una pera da tutte le emozioni che mi stanno letteralmente poimbando addosso in questi giorni, principalmente per merito vostro, ma non solo, è una concomitanza generale di futuri eventi di cui voi possedete la fetta più larga!

Un bacione grande, a voi e a tutta Londra, miei dolci caprioli, mi mancate sempre e comunque! Buon lavoro! A prestissimo!

la vostra superaffezionata Elena

venerdì 23 ottobre 2009

Vi presento con gioia la mia nuova “coinquilina verde…”

Luca, Diego, cuoricini, buondì,

guardate è fantastico, meraviglioso!!!!! Da oggi la mia piccola nuova ospite speciale condividerà con me il mio studio in cui vivo, non appena posso ogni mio momento libero, standosene buona buona, collocata nel suo vasetto esattamente dove avevo previsto.

Mi raccomando pulcini, voi fatele buona guardia, canticchiate e parlatele un po’ quando io non ci sono, non voglio che si senta sola, siamo intesi?

Mamma deve avermela portata poco fa nella mia cameretta che mi fa anche da studio. Proprio quando ancora dormivo stamattina. Non mi sono neanche accorta di averla sentita entrare. Ed è stata una grande sorpresa, è stato ancora più bello stamattina entrare nella stanza e vederla nello spazio che le ho preparato immersa in una palettata di terriccio morbido e fresco. Non mi ero ancora preparata a darle il benvenuto, perché pensavo arrivasse solo tra un paio di giorni. E in ogni caso ho pensato che accoglierla direttamente sulla pagina del mio blog sia la soluzione migliore. Voi che ne pensate????

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Mamma dice che di solito questa è una piantina che sta bene all’aperto, vediamo cosa combina invece stando nella mia stanza. A dire il vero non vedo dove sia il problema, conosco un sacco di amici e parenti che si tengono le piante grasse in casa senza nessun problema. Per il momento come vedete sembra stare benissimo ed essere in ottima forma, ma si deve ambientare al suo nuovo luogo. Vi farò sapere progressivamente come procede questa esperienza.

Mi piace un sacco la sua forma e disposizione. La trovo semplice ed originale allo stesso tempo. A me ricorda quasi una stella, voi cosa dite? Cosa non è capace di fare la natura nella sua infinita bellezza, vero ragazzi? Ci lascia davvero sbalorditi!

Spero che questa pianta sia una grande appassionata di musica, perché ne sentirà parecchia suonare qui dentro. Quotidianamente e di tutti i generi. Così magari crescerà anche più in fretta, chissà.

Bacioni grandi da Elena

giovedì 22 ottobre 2009

Ciao cardellini,

vi dicevo poc’anzi che se non fosse stato per il freddo che mi hanno fatto patire i miei colleghi stamattina probabilmente avrei cominciato il mio ultimo post in tutt’altra maniera. Così ho pensato di suddividere le cose in due post distinti tanto non c’è limite in questo senso al blog perciò posso farlo benissimo.

Freddo a parte ho intenzione di raccontarvi che nella mia cameretta fra qualche giorno arriverà un nuovo ospite! No, tranquilli, non sto parlando ancora del mitico cofanetto dei Fab 4 perché è una cosa da urlo e desidererei averlo a Natale, vi dicevo l’altro giorno che questo box mi piacerebbe molto ma ci manca un po’ prima che arrivi.

Diciamo che vi sto parlando in specifico adesso di qualcosa di ancora piccolo, vivo, tenero che condividerà a tempo indeterminato, si spera, la mia stanza con me, fungendo anche da soprammobile: Una pianta!!!

Da anni mamma mi aveva promesso che quando sarebbe stato possibile mi avrebbe tenuto da parte una delle sue piantine grasse sempreverdi, (più facili da mantenere) cedendomene una delle sue appena nate e togliendola da un suo vaso di pianta più grande e in continua espansione. Ma mi aveva anche detto che avrei dovuto aspettare un po’ a portarla qui in cameretta perché doveva scegliere una piantina adatta con le radici e metterla inizialmente ad ambientarsi a vivere da sola, ospitandola per il momento in un vasetto di quelli piccoli, con pochissima terra. A partire dalla fine dello scorso mese di agosto, ho conservato questa piantina tutta mia nella serra grande assieme a quelle di mamma. Oggi quando sono tornata a casa, mamma mi ha detto che se voglio, fra qualche giorno, prima che faccia davvero freddo, i tempi sono maturi perché possa portarla qui nella mia cameretta con le mie cose più care. Fantastico!!!!!

Non me ne intendo di piante, non ho mai avuto una piantina tutta mia ma voglio provare a tenerla sapete ragazzi? Come in tutte le cose della vita c’è sempre una prima volta e c’è puntualmente qualcosa di utile da imparare! Io voglio provarci seriamente a fare questa cosa e farò del mio meglio per farla crescere!!!! L’idea di averne una vera e dovermene prendere cura ogni tanto mi piace un sacco sapete? Mi emoziona. Non so dirvi se avrò veramente il “pollice verde” però proverò e farò il possibile perché la mia piantina si trovi bene stando qui nella mia stanza, tra tutto ciò che amo di più e sarà contenta di me. Bene o male non ci dobbiamo dimenticare che anche la pianta è un essere vivente e va rispettata!!!!

Essendo una pianta grassa ha bisogno di poca acqua. Per i primi tempi, come mi ha detto mamma, mi sono limitata a tenerla conservata nel vasetto addirittura senza terra, dandole raramente da bere con un contagocce e difatti, nonostante la pochissima acqua si è sempre mantenuta forte, robusta, carnosa, bella e verdeggiante, nella sua finora unica foglia dal disegno strano e originale. Ha fatto crescere leggermente le sue radici durante questo tempo. Le ho anche dato un nome sapete? Un nome speciale! La mia piantina si chiama Sonohra, perché mi fa venire in mente voi appunto. É la stessa pianta che avete anche voi perché l’ho riconosciuta che stava in un vaso di media grandezza sul vostro prato (ed era uguale a quella che ha mia mamma in giardino) quando sono venuta a trovarvi a casa vostra lo scorso agosto. Non ve la so descrivere a parole. Non fa nessun tipo di fiore, ma è molto verde, particolare e bella, la conosco subito a occhio nudo perché mia mamma ce ne ha una grandissima identica ormai da tanto tempo, però non saprei dirvi come si chiama esattamente, se abbia un nome scientifico e quale sia.

Sapete cosa faccio? Quando, fra qualche giorno avrò collocato il vasettino con la pianta vicino alla vostra foto la fotografo e ve la posto così forse capite subito di che tipo di essere vivente sto parlando. Posso dirvi che sono quei tipi di piante che diventano grandi e bellissime, si riproducono parecchio se hanno un vaso grande, col vantaggio di aver bisogno di poco mantenimento ed acqua. Non pretendo che la mia diventi grossissima subito, l’importante è per il momento non soffra quando deciderò di porla sul coperchio del mio giradischi chiuso più o meno davanti alla vostra foto in cornice. Lì starà proprio bene nel suo vasetto piccolo e potrà essere facilmente spostata altrove in qualsiasi momento, solo quando avrò bisogno di annaffiarla, per non rischiare di sporcare di terriccio o rovesciare acqua sul mio amato giradischi, cosa che vorrei evitare categoricamente e nella maniera più assoluta!!!!

Direi che anche questa per me sarà una bella esperienza da provare, l’accudire personalmente a questa nuova creatura vivente e vera mi emoziona da matti. Se ancora non ho avuto occasione di avere un figlio mio almeno al momento potrò dire di tenere una pianta sempreverde che è un buon inizio e richiede a pari merito senz’altro molto meno impegno. Questo mi rende proprio contenta. É vero, le soddisfazioni più grandi nella vita si ottengono maggiormente dalle piccole cose. E io potrò finalmente aggiungere alla mia personalissima lista, in maniera definitiva, quanto prima anche una pianta! Magnifico!

A presto, care, giovani foglioline sempreverdi, vi giunga un abbraccio grande, ci sentiamo presto poi vi dirò qualcosa di sicuro prossimamente e vi faccio ovviamente sapere qualcosa non appena la mia nuova piantina verrà a vivere qui!!!!

Elena

Ciao cardellini,

sta arrivando proprio il freddo vero? Brrr, mi sento freddolina oggi. In effetti al momento mi piace immaginarvi ben riparati sotto un tetto, immersi stretti stretti in un nidetto tiepido fatto di ramoscelli e paglia; stamattina per andare al lavoro, data la pioggia insistente io mi sono vestita con un maglione pesante che di solito non mi fa mai sentire freddo ma oggi i colleghi in ufficio, con la scusa che avevano caldo e volevano favorire il ricambio d’aria nell’ambiente hanno tenuto quasi sempre la finesta aperta facendo entrare un freddo pungente e barbino per quasi tutta la mattinata. Io dalla mia postazione ho continuato a lavorare con le mani gelide. Ogni tanto chiedevo gentilmente di chiudere dicendo che avevo freddo. Mi sarebbe bastata anche solo una mezz’oretta per scaldarmi ma non c’è stato verso di lasciar chiusa la finestra anche per poco lasciando circolare un po’ di calduccio dai termosifoni. Sono matti, veramente! Vi dico, sono rincasata già da circa due ore e posso dirvi anche che ci sono tutte le finestre ben chiuse qui ma sto ancora patendo freddo ho quasi i brividi da tanta aria fredda e umida che mi entrava continuamente addosso durante il mio orario di lavoro mattutino!!! Se non sono malata entro lunedì è un miracolo! Ma guarda te se si può!!!! Non è nemmeno bastata una buona minestrina calda come prima cosa da gustare a pranzo o un bicchiere di buon vino rosso, per farmi riapprezzare un po’ di tepore, mi sento le mani semplicemente gelide ed è una sgradevole sensazione generale questa perché si prova freddo in tutto il corpo o almeno a me in questo caso succede proprio così. Adesso sono appena andata nella mia stanza da letto e mi sono portata qua così mi fa anche compagnia sulla scrivania il vostro cuscinone che di solito mi scalda in ogni momento dell’anno la sera e difatti lo tengo sempre sul mio letto, vediamo se riesce almeno lui, stringendolo un po’ a ridarmi un desiderato calduccio (che a causa dei miei strambi colleghi che parevano sentirsi in clima estivo) sembra avermi completamente abbandonato in queste ore. Naturalmente quando avrò finito di scrivere il prossimo post e scenderò in sala per l’ora del té riporto subito il cuscino al suo posto in camera mia e spero di avere le mani se non calde, fra un po’, almeno tiepidine, altrimenti mi ammalo! Mi chiedo cosa è saltato in testa oggi ai miei 6 colleghi di lavoro, visto il clima uggioso, grigio e controproducente che si è sfogato in queste zone sin dalla notte scorsa assieme alla comparsa di un lieve temporale!!! Come facevano ad avere così caldo loro stamattina, che a me son bastati 5 minuti d’aria diretta fredda e piovosa per farmi ghiacciare le mani senza possibilità di ritornare calda per tutte le restanti 4 ore perché l’ufficio sembrava un frigorifero quando sono andata a casa? Mah, valli a capire!!!!!! Avrei tanto voluto cominciare questo post in altro modo, però questa ve la dovevo raccontare anche solo per consolarmi, e adesso, solo per questo mi sento già meglio infatti, ho fatto bene!!! Che freddo…..

Elena

martedì 20 ottobre 2009

Cari Luca e Diego,

riprendo in mano oggi ancora una volta la mia stilografica appena lavata con un leggero scroscio di acqua fredda e reinchiostrata di nuovo, velocemente pronta per essere subito al mio servizio. Poiché non trovo luogo più consono di questo e persone maggiormente competenti in materia di voi due per poter parlare con comprensibile emozione della mia più recente decisione a cui ho dato definitiva forma in queste ultime settimane. E chi al posto mio non sarebbe emozionato davanti a un progetto come questo, dopotutto?

Obiettivo che sarebbe appunto quello di poter chiedere a Santa Lucia, Babbo Natale o la Befana, scegliete voi (è bello farlo anche se sono una persona ormai adulta si dovrebbero comunque riscoprire queste care leggende raccontate a bimbi e ragazzi, indipendentemente dall'età che portiamo) di riuscire a farmi conquistare, ciò che è la raccolta più completa, dal prezzo veramente proibitivo (anche per la sottoscritta a dire il vero, ma a Natale ci può stare, anzi ne vale la pena secondo me, soprattutto per chi la musica la vive col cuore) che sia in voga tra i collezionisti di dischi di questo ultimo quarto di anno 2009.

Naturale che con un po' di dispiacere non posso desiderare certo di avere a Natale il vostro nuovo disco, non ancora almeno, anche se sarebbe stato troppo bello. Perché esso non è pronto ed è giusto che venga ancora coccolato lentamente e rimanga lì con voi ad “invecchiare” se così posso definire, un po’ come il vino veramente buono quando si dice che stia in una botte piccola.

Sarà dunque qualcos’altro di indubbiamente importantissimo, con ogni probabilità a tenermi compagnia durante le prossime feste di Natale musicalmente, come dicevo. In paziente e logorante attesa di tuffarmi completamente nella vostra sorpresa col nuovo anno, con ogni fibra della mia anima, a godere di quelle che saranno le vostre nuove particolari “sonohrità” anglosassoni.

Una raccolta musicale che, quando l'ho vista al telegiornale per la prima volta un mese fa sono quasi svenuta ammutolita com'ero dall'emozione improvvisa. Se ci si pensa bene, se ci si fa caso, lei è a prescindere, e di naturale diritto, parte integrante della vita di ciascuno di noi. E non credo di esagerare dicendo questo. Sto parlando dell’intero catalogo rimasterizzato dei Beatles, uscito come sapete in cofanetto speciale lo scorso 9 settembre e comprendente la bellezza di tutti i loro album su CD e un DVD con materiale speciale ed inedito.

Risultato di un progetto scrupoloso a cui sono richiesti anni e anni di lavoro per restauro del suono e che ha visto un team di professionisti del settore utilizzare tecnologia d'avanguardia e attrezzature di studio di registrazione d'epoca, per preservare l'autenticità e l'integrità delle registrazioni originali analogiche delle canzoni dei Beatles.

Non devo aggiungere altro. Sappiate che sarebbe stato un regalo che da brava collezionista, appassionata di Inghilterra e grande fruitrice di musica mi sarei fatta comunque ed in ogni modo. Diciamo che però l’epocale pubblicazione di questa “opera omnia” beatlesiana completa capita a fagiolo, a maggior ragione in conseguenza a tutta l’intensa aria inglese che sto respirando come di riflesso, volente o nolente in maniera particolare in questi giorni, anche per merito vostro, dato che state agendo diretamente nel luogo che ha visto nascere queste pietre miliari. Vi rendete conto?

E già non posso non dirvi che pregusto sin d'ora il momento in cui potrò fare cocente invidia ai colleghi di lavoro o agli amici e vederli sbiancare in volto mostrando orgogliosamente questo epocale monumento che è stato finalmente dedicato a a una delle band in assoluto più grandi che abbiano popolato la storia della musica di ogni tempo.



Vi dico solo che sto letteralmente impazzendo, mi sciolgo a dir poco dalla voglia irrefrenabile di ascoltare tutti questi dischetti e viverli uno dopo l'altro col cuore, come meritano. Se poi calcolate che io dei Beatles in casa, al momento ho "solo" (si fa per dire) la doppia compilation rossa e blu con il loro migliore Greatest Hits ripercorrente tutta la loro carriera nei brani irrinunciabili. Che è fantastica, nulla da dire. Ma in confronto a tutto ciò che gli eterni ragazzi di Liverpool hanno "sfornato" elargendolo al mondo delle sette note è quasi nulla. Non rende certo piena giustizia alla loro vastissima discografia completa ripresentata ora in questo modo così certosino che solo a guardarlo te la fai addosso. Che ne pensate? Secondo voi sarà un bel regalo di Natale per me?


Ma a parte i pezzi classici, forse, direste anche voi che i Beatles vanno conosciuti a fondo soprattutto da una come me che da sempre "vive in Italia per sbaglio" e merita di sicuro di possedere come minimo questa chicca per collezionisti vero?

Beh, mi auguro proprio di scrivervi, fra poco meno di due mesi che sto per aprire l’elegante confezione nera con la mela (dato che penso sceglierò proprio la versione stereo che vedete raccontata in dettaglio anche qui sopra) e state certi che sarà un regalo di Natale preziosissimo, da ricordare sempre e mantenere con la massima cura!!!!!!

Speriamo. Elena intanto farà la brava almeno fino a Natale, promesso. Voi frattanto, da bravi angioletti vegliate attenti paizentemente su di me per favore affinché questo accada concretamente.

Un abbraccio, vi voglio bene, almeno quattro miliardi di volte in più rispetto quanto ne abbia sempre voluto ai Fab 4, che amo semplicemente da morire!!!! W l'Inghilterra!!!!!

A prestissimo gioie mie grandi carissime, ci risentiamo, intanto vi porto sempre con me, nel cuore!!!

La vostra Elena

"Questa notte verrò a visitarti in un sogno. Promesso.  Nessuno mi vedrà. Nessuno mi sentirà, e neanche tu te ne accorgerai. Lascia la tua porta appena socchiusa. E all’improvviso vedrai apparire migliaia di stelle argentee che con la loro intensa luce ti condurranno per mano attraverso il più fitto buio della notte.  Sarò per te una semplice  e sicura sensazione fonte di pace e speranza. Avvererò i tuoi desideri.”

Elena

P.s.: Sarei andata avanti ancora per qualche verso, però, come spesso mi  accade, si è esaurita la cartuccia di inchiostro della mia fedelissima stilografica. L’ultima goccia di liquido che ancora bagnava oggi il fondo della piccola riserva blu che ho caricato di recente mi ha dato solo il tempo di scrivere questa frase, unendovi in fretta a conclusione  una firma autografa sbiadita e quasi illeggibile, di un colore compreso tra il violetto, l’indaco, il blu scuro e il bianco. Poi il pennino ha smesso completamente di scrivere, lasciando solo un piccolo solco appena percettibile sulla carta candida…..

domenica 18 ottobre 2009

18/10/2009: Nello stesso giorno a ricordo di S. Luca Evangelista la mia migliore amica Simona taglia un quarto di secolo. E in questa occasione mi vengono in mente i versi di una vecchia canzone di Sanremo che diceva così:

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18/10/2009:

Pranzo di compleanno per Simona presso il Ristorante – Pizzeria “La Conchiglia” – Novellara (RE)

In questa foto, al centro Simona, a sinistra mia sorella Daniela, sulla destra, la qui scrivente Elena……E alla festeggiata mi è spontaneo rivolgere un sincero e ulteriore augurio di buon compleanno con alcuni versi di una vecchia canzone che  mi era piaciuta e che fanno pensare a lei unito a un ennesimo grazie di tutto, sempre, mia cara!!!!

 

«….Appendi le tue foglie ai miei rami
vedrai che un giorno o l'altro cambierà
vedremo i sogni germogliare
sulle autostrade verso il mare.

Nel buio di una notte di primavera
l'acerba infiorescenza maturerà
e rideremo come bimbe
in un'aiuola senza la violenza….. »

PATRIZIA BULGARI  - AMICA DI SCUOLA - 1992

 

18/10/2009: In questo giorno si ricorda S. Luca Evangelista. E a un ragazzo che tra mille altri porta questo nome io voglio dire…..

La tua spontanea e semplice bontà d'animo rende costantemente grande onore a S. Luca Evangelista. Possa il tuo Santo Protettore posare una mano protettrice sulla tua spalla e guidare la tua esistenza, rendendoti ogni giorno con la musica, sicuro, universale ed efficace strumento di pace ed amore. Felice Onomastico Piccolo Principe.

Un abbraccio da Elena Balasini

venerdì 16 ottobre 2009

«Se non puoi essere una via maestra sii un sentiero.

Se non puoi essere il sole sii una stella.

Sii sempre il meglio di ciò che sei.»

Martin Luther King

 

Parole molto sagge queste, che fanno bene in ogni momento e fase della vita, vero ragazzi?

Bacioni dalla sempre vostra affezionatissima

Elena

Buondì mei novelli “inglesini” dal cuore italiano,

come state, come procede la vostra intensa vita di lavoro in sì dolce terra straniera? Bene oserei immaginare, dato l’alto numero di momenti in cui io percepisco inspiegabile ed inesprimibile emozione segreta, più che mai durante il periodo immediatamente successivo la vostra partenza per Londra. Il pensiero del tuo sorriso silenzioso, ma spontaneo, che ti nasce immediato sulle labbra al leggere queste mie righe mi fa capire subito che con ogni probabilità ho ragione Luca, dico giusto, Piccolo Principe?

In questi giorni qui è inaspettatamente scoppiato un gran freddo, quasi da inverno, nonostante il cielo fuori si mantenga limpido e terso, con un sole autunnale ma molto bello. Oltre a un abbigliamento più pesante, le mie mie migliori compagne di queste giornate sono delle gran tazze di latte e miele o té caldo, senza dimenticare una buona camomilla addolcita con un cucchiaio di miele la sera. Di solito questa aiuta un buon sonno, reso per me ancora più tenero e speciale grazie alla foto che è stampata sul vostro cuscino sempre presente sul mio letto. In pratica è l’ultima cosa che vedo puntualmente prima di addormentarmi. Una cosa positiva e affettuosamente preziosa sempre, indipendentemente dal fatto che la mia intera giornata appena trascorsa sia andata bene o meno. Così come allo stesso tempo essa rappresenta un delicato preludio a una successiva giornata che mi piace puntualmente pensare come migliore della precedente, anche se non è detto che lo sia davvero.

Sapete ragazzi, oggi vorrei riflettere con voi su una cosa a cui sto pensando da tempo. Purtroppo, mi sono accorta che non è possibile riprodurre fisicamente via blog quanto sto per scrivervi. Se c’è un unico difetto che mi tocca riconoscere a un mezzo di comunicazione moderno, completo e versatile come quello che ho personalmente deciso di redigere periodicamente è proprio il fatto che questo sia impossibilitato a essere compilato a mano da me ogni volta.

Credo che il computer con il suo carattere standard, tolga qualcosa di incredibilmente valido e squisitamente personale al senso proprio e originario del mio blog. Che voi non mancherete certo di cogliere comunque, lo so, però è un peccato non poter puntare anche sul fattore calligrafia perché renderebbe di sicuro più completa e vera quella che è ogni singola lettera scritta di pugno qui per voi. Mi piacerebbe molto, potendo man mano, poter pubblicare e trasformare ogni singolo post nella mia propria calligrafia marcata, tondeggiante, ordinata e straordinariamente panciuta, tipica delle persone romantiche e determinate. Sarebbe una cosa bellissima secondo me.

Già, proprio così, lo dico in senso schietto intendo, tramite carta e l’immancabile penna stilografica, oggetto quasi dimenticato dai più, ma che vive spessissimo tra le mie mani. Una cosa molto semplice, tradizionale, dal sapore quasi antico. Esattamente allo stesso modo in cui ogni post di questo sito prende vita prima di essere trascritto via computer in rete.

Ho sempre ritenuto, ragazzi forse non a torto che anche la scrittura (come la musica in maniera probabilmente ancora più primaria ed indubbiamente evidente) sia una sorta di arte ricca di fascino sempre nuovo. Perché no? Pensate alla sentita necessità e possibilità di far permanere nel tempo un qualsivoglia messaggio, in modo che questo possa essere decifrato e compreso da tutti. Attraverso il linguaggio scritto, ognuno di noi, così come voi con le parole delle vostre canzoni, ma anche io stessa è in grado di trasmettere sentimenti, emozioni, idee, fatti, eventi di vita, o più in generale tutto l’insieme delle esperienze personali e collettive che sono la generale base del sapere umano. Non so voi, ma a me questo pensiero fa rabbrividire di calda emozione, a pensare a tutte le cose che sono state tramandate per iscritto nell’arco di millenni e alla conseguente idea che continueranno a essere comunicate ancora per l’eternità.

Immaginate adesso quello che è un gesto abituale ed apparentemente scontato, che però racchiude in sé una parte sincera di ciò che Elena è veramente. Io mentre mi accingo ad aprire la preziosa, fine e solida scatola blu foderata internamente di raso color crema e prendo con amore e cura una delle mie penne particolari, ciò che mi serve quasi quotidianamente per dare concreta consistenza cartacea nonché libertà e corpo definitivi ai miei pensieri.

La vostra musica che frattanto esce a volume basso dallo stereo e accompagna fedele la mia mano mentre, dopo un iniziale ed irrinunciabile tremito di emozione, regge attenta e sicura la penna e corre quasi subito concentrata, con una leggera pressione lungo la superficie del foglio bianco, progressivamente, riga dopo riga. Il fruscio delicato e quasi musicale del pennino in oro che sfiora regolare la carta nel suo delicato compito. E l’inchiostro stilografico che istantaneamente esce preciso, elegante, dalla sferettina posta sulla punta del pennino, facendo sfoggio della sua tonalità turchina sfumata, mentre disegna ed assume sul candido foglio tratti che solo io conosco poiché giungono dal mio cuore in tutta la loro sincerità ed emergono come per magia ogni volta che scrivo, guidati dal movimento spedito e svelto delle mie dita.

Tutto ciò, volutamente, per lasciarvi in ogni sua parola qualcosa di diverso e unico nel suo genere. Un lungo messaggio a cui tengo moltissimo e che vorrei rimanesse in maniera inalterata e permanente. Poiché questo blog è in poche parole il romanzo che sentivo il bisogno di costruire e che avrei sempre voluto scrivere, ma che attendeva solamente di essere accolto da due cuori meritevoli, semplici e buoni che lo aiutassero a vedere in maniera lieta e progressiva la luce. I vostri. Grazie Luca e Diego!

Un abbraccio ragazzi, vi sento vicino con la musica e vi voglio un oceano di bene. A prestissimo!

Elena

lunedì 12 ottobre 2009

A LUCA E DIEGO

Buonanotte  a voi che siete le  due stelle più brillanti di tutto l’immenso  cielo. Che una morbida nuvola possa tra poche ore stringervi assieme nel suo tenero abbraccio e sappia cullare sereno, frattanto, il vostro riposo sino all’avanzare della promettente luce di un nuovo, radioso mattino.

Prima di chiudere gli occhi stanchi, premiati da un sonno profondo,  stasera, prestatemi l’ultimo melodioso pensiero  che prenderà vita nella vostra mente. Vi prometto che farò del mio meglio per trarne un magnifico sogno.

Elena

domenica 11 ottobre 2009

Hey ragazzi con la chitarra,

cucù….ci siete? Come andiamo oggi? Sempre bene, lo spero per voi, immagino che vi stiate godendo ora un meritato giorno di dovuto relax dopo un’altra impegnata settimana di lavoro a zonzo per la Capitale, tempo atmosferico permettendo.

Già, perché come cantava pure lo storico conduttore dei primi anni della TV, Mario Riva, alla fine degli anni ‘50 “Domenica è sempre domenica. È domenica pei poveri e i signori, ognuno può dormir tranquillamente. Nè clacson, né sirene, nè motori, si sveglia la città più dolcemente….”. Chissà se davvero è così in questo giorno anche nella grande metropoli londinese “every Sunday, appunto”. Mi farete sapere ok?

Non vi ho scritto per due giorni e non posso dire che il mio morale fosse al massimo, non sto molto bene ma sono malesseri di ordinaria amministrazione, cose a cui si può porre rimedio. Oggi è un nuovo giorno che sarà sicuramente migliore! Difatti il mio morale è più disteso, mi sento meglio rispetto a ieri.

Non posso dimenticare di mandare con le mie parole un saluto affettuoso anche ai nuovi eventuali lettori del mio blog che si aggiungeranno probabilmente ai tanti che già leggono le mie lettere per voi, dopo la conseguente e recentissima apertura di un gruppo globale su Facebook come omaggio dedicato in fin dei conti sempre a voi e gestito da me. “Per tutte quelle che impazziscono per il ciondolo a chitarra dei Sonohra”.

Non vorrei che ora voi due e chi mi ha sempre letto e continua a farlo qui pensi sia caduta inevitabilmente nello sciocco o banale. Spererei di no, perché non è questo lo scopo primario dell’apertura del mio gruppo. Ero stufa di vedere sempre le solite cose fritte e rifritte, praticamente uguali, rese pubbliche su Facebook, ciascuna con un numero vario di utenti.

Mi sono dunque presa il tempo e fatta un giro su Facebook per dare un’occhiata a tutti i gruppi che in qualche modo parlassero o avessero a che fare con voi. E ho scoperto con gioia che nessuno prima di me aveva ancora pensato a quella che poi è stata la mia idea di fondo. Quella di pensare al vostro (anzi nostro direi, dato che adesso posso orgogliosamente dire di avercelo anche io seppure solo da una decina di giorni in qua) ciondolo d’oro come a un ulteriore simbolo prezioso che rappresenta il vostro amore per la musica, la vostra competenza e professionalità. Che sono tutte cose vere, su cui si potrebbe discutere per ore intere senza annoiarsi mai. Non voglio certo con questo, per conto mio, farvi diventare più commerciali di quanto già non vogliano farvi apparire, lo puntualizzo subito.

Sapete bene per quanto tempo ho personalmente ininterrottamente cercato un ciondolo di questo tipo, che si fa sentire con il suo dolce suono spostandosi sulla catenina a ogni minimo movimento del mio collo. Proprio come fosse una dolce campanellina. Che tenerezza! Penso siate ormai allo stesso tempo bene al corrente del mio amore viscerale per la musica, qualcosa di innato che va al di là di qualsiasi altro oggetto materiale possa esistere ed è legato saldamente a quello del significato della mia stessa esistenza. Un sentimento così grande e puro che non teme confini.

Una cosa che volevo dirvi ancora, cari Luca e Diego, cambiando discorso ma rimanendo sempre in tema a proposito del ciondolo a chitarra e che però non vi ho ancora raccontato sinora, riguarda un caro ricordo che mi fa sempre tornare in mente con nostalgia la mia nonna, la mamma di mia mamma, che è purtroppo scomparsa ancora molto giovane, da almeno 16 anni, a cui sono sempre stata affezionatissima.

E che quando ero piccola, (allora avrò avuto tre anni e mezzo) sapete, mi chiamava sempre affettuosamente proprio “chitarrina” perché mi piaceva molto la musica in generale. Mi pare ancora di sentirla la sua voce giovane e dolcissima che dice: “Hey, la mia chitarrina” e poi mi prendeva in braccio coprendomi di baci, affettuosamente, sorridendo, come tutte le nonne sanno fare coi nipotini. Che bello.

Ed è anche per questo, appunto, prima di ogni altro motivo, la ragione personale secondo la quale ci tenevo comunque così tanto ad avere un ciondolo fatto a chitarra. Poi voi se mai avete inconsapevolmente permesso che questo divenisse realtà e pure fatto sì che fosse anche un tributo a due grandi musicisti che ho fortunatamente conosciuto. Però non bisogna dimenticare che per quanto mi riguarda questa medaglietta mi ricorda tanto anche il soprannome che nonna mi aveva dato e che mi è rimasto sempre. Vedete ragazzi, è come se in questi pochi grammi d’oro massiccio e pesante che ora porto stabilmente e orgogliosamente appesi al collo, potessi averla di nuovo qui con me la mia nonna, in un certo senso. Ma siccome questo non è umanamente possibile (e chi di noi non vorrebbe riavere accanto qualcuno che ci ha lasciato?) posso almeno sentire meno la mancanza della nonna che mi era tanto cara, e rievocare ancora meglio il ricordo affettuoso e tenerissimo che di lei conservo ogni giorno.

Buona domenica ragazzi, vi saluto, statemi bene, fate buon lavoro, girate e riposatevi, per quanto possa concedervelo la vostra tabella di marcia. Dite un po’ vi ricordate ancora cosa sia la noia? Penso proprio che mi rispondiate di no….

Bacione grande, che si posi direttamente sul cuore di ciascuno di voi! Vi voglio bene! Sempre!

Elena

giovedì 8 ottobre 2009

Sono comodamente seduta sulla luna e da qui posso osservare milioni di stelle brillare intensamente da vicino. Uno spettacolo!!!! Luca, Diego avete voglia di farmi compagnia e sognare con me impreziosendo il pacifico e rilassante silenzio della notte?

Un abbraccio grande, vi voglio bene, sempre!!!!  A presto!!!

Elena

mercoledì 7 ottobre 2009

Hey, miei piccoli canarini, buongiorno!!!!

Accidenti, però, come è difficile richiudere il baule dei ricordi dopo che hai passato un giorno e mezzo a svuotarlo di ricordi personali che si susseguono inevitabili come un fiume, dopo che hai restituito loro nuova brillantezza e vigore. Eh si, diciamo che anziché mettermi nostalgia per ciò che non è più, parlarvi di “Portobello” invece mi ha lasciato addosso in dono un sacco di vitalizzante energia per i miei progetti futuri.

Così tanta, copiosa e felice che potrei addirittura venderne, se solo ciò fosse fattibile; ma mi accontento semplicemente di trasmetterla a chi la saprà cogliere dalle mie parole. Molto probabile che a voi energia non serva in questo momento, tuttavia sapete bene che “è meglio abbondare che deficere” dicevano i latini, perciò mi fa piacere sapere che anche voi leggendomi facciate comunque scorta di un po’ di ulteriore carica.

Allora domenica scorsa avete visto Piccadilly Circus eh? Fate bene, fate bene. Non oso neanche immaginare tutto ciò che i vostri occhi possano incontrare, ogni brivido emozionale che la vostra anima percepisce vibrando in voi come l’elegante e melodiosa corda di un’arpa. Chissà. Cerco di mettermi nei vostri panni ora, pur rimanendo in patria ma anche questo intento mi risulta difficile. Già il fatto di pensare a com’è Londra per me è un sogno, figuriamoci se questo dovesse diventare realtà…..

Da sempre mi parlano della Capitale come un luogo fantastico e assolutamente caotico, sicuramente imperdibile. Ma questo potrò confermarlo forse fra qualche anno quando e se mi deciderò a tentare l’esperienza ancora nuova del mio primo volo in aereo….

Luca: “Elena, dimmi se io e Diego potessimo portarti un pensierino da qui, cosa vorresti ricevere?”

Beh, così su due piedi non saprei che dirti, mio piccolo principe sai? Devo pensarci. Ci sono mille cose che riconducono immediatamente da anni il mio cuore a Londra, ma al momento non mi viene in mente nulla di concreto che potrei chiedervi una volta che rientrerete nella nostra cara patria.

Non ti preoccupare cuoricino, di sicuro non vi chiederei di portarmi il Big Ben perché sarebbe assurdo anche solo pensare una cosa del genere. E poi, anche potendo come fareste ad organizzarvi per caricare la torre sull’aereo in modo che l’orologio e le campane non si danneggino? Ah, ah, ah! Pare di sentire una barzelletta! Sarebbe un atto crudele, equivalente a strappare alla città e ai londinesi il proprio cuore senza nessuno scrupolo. La Clock Tower deve assolutamente rimanere al suo posto, lì, alta, guardinga, affascinante ed immobile dove è sempre stata. Sono certa che saprà attendere il mio futuro viaggio coronandolo con i suoi famosi rintocchi, onorando la mia sospirata visita come meriterà.

Idea scartata a priori dunque.

Cosa chiedervi, bella domanda, con tutta la varietà di cose che vendono i negozi al giorno d’oggi. Sapete che io sono una persona molto semplice e non mi occorre mai molto, mi so accontentare. Certo che però adesso che mi ci fate pensare con l’arrivo questi primi freddi, non sarebbe poi male….

Ecco, magari, se davvero volete farmi contenta vorrei una cosa che è risaputo faccia molto bene per certi versi, perché contiene sostanze che sono grandi alleate nel prevenire la formazione delle cellule cancerose, tumorali. Qualcosa che non vi sarà affatto difficile trovare nel posto in cui siete. Anzi.

Una bustina di té, sarebbe l’ideale. Ne vado matta! Del té che solo lì dove siete voi adesso sanno fare nel pieno rispetto della più antica tradizione e ricetta originale inglese. Basta solo sommergere la bustina per alcuni minuti in una tazza di acqua bollente in modo da fargli restituire tutta l’aroma particolare e il profumo che contiene segretamente, che puoi svelare a pieno solo in questo modo. E gustarlo pian piano, bevendolo a occhi chiusi, così, lentamente…..Una favola….

Io di solito sin da giovanissima (quando non lo alterno più raramente alla tisana altro piacere autunnale) sono sempre stata una grande consumatrice di té, anche se mi limito a bere la classica tazza delle 5 del pomeriggio ogni giorno. Cerco di non privarmene mai. Mia mamma me ne compra in tutti gli aromi e le fogge possibili, è una merenda a cui non so rinunciare, specialmente in inverno, soprattutto caldo. Mi piace anche il té freddo in estate ma molto meno in linea di massima. Quello caldo in tazza però è proprio un’altro paio di maniche. Tutto un differente sorseggiare….

Se c’è qualcosa che in casa mia non manca veramente mai da una vita e sottolineo mai è proprio ciò che gli inglesi direbbero “a cup of tea” ma a poter gustare il profumo e sapore del vero té inglese ancora non ci sono arrivata, peccato. I miei non ne consumano, chi beve té regolarmente sono solo ed esclusivamente io, anche se mi limito una sola volta al dì, come già detto prima. E questo da un sacco di tempo….

In ogni modo, ragazzi miei ve lo dico io, fidatevi, quando il té è servito bello caldo, al giusto punto di infusione, ed è accompagnato dal succo di limone buono e altrettanto profumato è una cosa da fine del mondo, che non teme confronti con la cioccolata calda secondo i miei gusti. Sceglierei, potendo, la mia tazza di te bollente, mille e ancor mille volte. Senza dimenticare nel mio caso un altrettanto indispensabile cucchiaino di miele sciolto nel liquido al posto dello zucchero che invece non posso proprio sopportare. Così come non esiste che si debba mischiare il té al latte come fanno in Inghilterra. Io ho provato una volta, ma non mi piace per nulla, il gusto che ha il té da solo è insuperabile…

Ma a pensarci bene anche se vi chiedessi qualcosa come una ben misera bustina di té mi sentirei in imbarazzo. Non ti preoccupare Luca, se ci pensate bene state già lavorando per fare un grosso dono a tutte le fan. Questo solo pensiero è quanto basta per farmi vedere le stelle dalla gioia.

Non penso avrò bisogno di chiedervi nulla di concreto dalla terra amata, l’importante è sapere che mi teniate simbolicamemte con voi, nel sentimento specialmente in questo periodo in tutto ciò che vi capita di vivere, fare, incontrare. Nel momento più eccitante perché vi riesce bene una canzone, in quello divertente, in quello di riposo, come in quello lievemente triste perché vi manca il cagnolone, la vostra casa o semplicemente i vostri cari.

Gatto Panceri ha reso bene la mia idea di oggi, col verso di una splendida canzone un suo brano che andava quando io ero alle medie. Che diceva così. E riassume in due frasette nude e crude, ma straordinariamente efficaci tutto ciò che desidero da voi.

«C'è tanto posto dentro te
Che basta un angolo per me.

In fondo sto chiedendo solo un posto
un qualunque posto
fuori o dentro di te.»

E in questo momento non posso fare a meno di immaginarti Luca, mentre imbracci la chitarra ancora una volta in un momento di pausa e strimpelli questi versi con la tua potente voce, mentre tuo fratello ti segue in silenzio con un’espressione particolare del suo sguardo che dice tutto da sola. E mi commuovi….

Un abbraccio ragazzi, buon lavoro, statemi bene, fate giungere notizie e siate sempre due valorosi e meritevoli “piccoli uomini dal cuore grande”…..

Elena

lunedì 5 ottobre 2009

“…Si sente ancora drin drin, ho perso il mio cagnolin poverin
Chi lo troverà in premio avrà tre paste, un gelato, e un babà…

…Pronto sono un ufo, del mio disco stufo, con uno dei Beatles lo vorrei cambiare…”

Cari Luca e Diego,

a dir la verità, vi do ragione, comprendo in pieno quei visetti stupiti dalle mie prime parole di oggi. Forse avrei potuto cominciare il mio post in maniera completamente diversa. Perdonatemi ragazzi, è stato più forte di me e non ho trovato di meglio, anzi questi divertenti versi secondo me stanno a pennello. Perché fanno parte di una sigla che non scorderò mai e solo a riprodurne le parole sulla mia tastiera mi commuovo perché vorrei tornare indietro e rivivere spensieratamente e tutto d’un fiato quelle care serate davanti alla TV.

Già, perché mi trovo a pensarvi e a frugare ancora una volta (anche per merito vostro) a più non posso nel mio polveroso ma assai vivido “forziere dei ricordi”. Che bello!

Dunque… Da dove cominciamo?

Luca: “Da quello che tutti vorrebbero sapere da te adesso naturalmente. Non dovevi parlare del monumento simbolo di Londra? Scrivi allora, vogliamo riposarci e stiamo aspettando di leggere con una certa impazienza….

Infatti, Luca se attendi ancora un secondo ci arrivo subito.

Guarda, tanto per rimanere in tema adesso mi sono anche messa al polso sinistro l’orologio che ho ricevuto a Natale l’anno scorso e poco importa che non debba uscire al momento, visto che di solito lo metto solo quando vado fuori in determinate occasioni. Direi che ci sta bene, è azzeccatissimo con l’argomento di oggi, visto che ha il quadrante e le lancette dell’orologio che sono del tutto uguali a quello del mastodontico ed amatissimo orologio inglese oggetto della mia odierna discussione. Se all’epoca di cui sto per dirvi avessi saputo di poter possedere un orologio così sarei diventata immediatamente matta, veramente, data la mia in quel periodo nascente simpatia per la “Clock Tower”.

Vedete ragazzi, sono straconvinta che all’origine di ogni esistente e bruciante passione individuale che si rispetti, per ognuno di noi, ci sia sempre un evento iniziale che ti rimane impresso per un qualsiasi motivo, un episodio scatenante che da inconsapevolmente il via a qualcosa di piacevolmente “devastante” che col passare del tempo arriva a modificare (in certi casi completamente ed in meglio) la tua stessa ed intera vita e sono sicura che voi concorderete con ciò che ho appena scritto, pensando al vostro vincolo innato con la musica. O perlomeno questo è proprio quello che è capitato a me col Regno Unito per colpa in parte anche di una trasmissione TV. Italianissima.

Cosa e quando ha dunque generato in origine la mia personalissima, profonda ed incredibile passione per l’inglese, la sua musica, la sua storia, le tradizioni e la Gran Bretagna in generale? Penso conosciate già la risposta perché ve l’ho suggerita proprio io negli scorsi post. É stato proprio lui , il Big Ben. Ma che questo orologio, che aveva colpito così tanto la mia piccola mente nell’infanzia esistesse davvero e che si trovasse proprio in quella che avrei anni dopo considerato a ragione la nazione più bella del mondo, lo avrei confermato crescendo e studiando, solo alcuni anni più tardi.

Qualcuno potrà anche sorridere leggendo quello che adesso sto per confessare, però lo devo dire. Non c’è nulla di male. Ciò che sto per narrare ha luogo infatti nella mia infanzia (avrò avuto due anni e mezzo, tre a dir tanto) ed è semplicemente la pura verità.

Il mio sodalizio con il Big Ben e di conseguenza la Gran Bretagna e tutto quanto la riguarda ha definitivo inizio tra il 1981 e l’anno seguente, poiché sulla Rai, in quegli anni (già a partire dal 1977) veniva trasmessa una indimenticata trasmissione di successo che mi piaceva da matti guardare e che era condotta da un presentatore rimasto nel cuore di tutti principalmente per i suoi modi gentili e garbati, il suo viso sorridente, la sua colta semplicità, il suo carattere sempre posato e squisitamente bonario. Ma che è ricordato purtroppo anche per la triste vicenda giudiziaria in cui fu coinvolto e che ha di sicuro accorciato di molto la sua esistenza secondo me.

Questo presentatore si chiamava Enzo Tortora e la trasmissione di cui era al timone era “Portobello”. Voi non lo potete ricordare forse, ma io si, abbastanza bene perché lo guardavo sempre quando ero piccolina.

Cuore della scenografia di questo studio televisivo era appunto la riproduzione fedele della sagoma colorata (ma che materiale era secondo voi? Gesso o cartone? Chissà, è un mistero che dura ancora oggi, se qualcuno lo sa parli e mi faccia sapere, grazie) di una torre con l’orologio sull’esatto modello di quella originale londinese, che forse era un po’ la protagonista anche di questo storico e bizzarro programma televisivo e si chiamava infatti anche lei “Big Ben”.

Purtroppo non esistono in rete immagini o foto del Big Ben che dico io e che faceva parte della scenografia di Portobello, non sono riuscita a trovarne nonostante la mia buona volontà di ricerca; posso solo affidare qui ai miei buoni e cari ricordi di bimba la sua descrizione. Ma chi ha anche solo qualche anno in più di me sa di cosa parlo e che non sto raccontando bugie.

Quello che ricordo bene era anche che alla fine della trasmissione Enzo Tortora si piazzava davanti a questo orologio che era comunque strano nella sua mitica forma a torre che io trovavo sensazionale anche perché aveva entrambe le lancette in continuo movimento, più veloce di un orologio normale. Tortora, dicevo, andando vicino all'orologio e verso il centro dello studio, annunciava sempre solennemente questa frase che tanto amavo ed è rimasta più o meno anche oggi come un modo di dire: “Il Big Ben ha detto stop”, il che stava ad indicare la fine della trasmissione e conseguentemente di tutte le contrattazioni e i contatti in corso in quella puntata.

Portobello, cari ragazzi era una bellissima trasmissione simpatica da vedere anche per i bimbi quale ero io all'epoca. Ve la posso brevemente descrivere come un bizzarro e colorato contenitore televisivo serale incentrato principalmente sull’idea di un mercatino settimanale (a cui si deve il nome Portobello che richiama il famoso mercato di Londra) in cui i partecipanti potevano vendere, proporre o cercare un po’ di tutto. Oggetti, idee o quant’altro e farsi conoscere e contattare dal pubblico da casa attraverso telefonate in diretta. Attorno a questo, venivano proposte da Enzo alcune rubriche interessanti e spassose, come Fiori d’arancio o Dove sei in cui venivano fatte richieste matrimoniali o ricerche di persone di cui si erano persi i contatti. Questa trasmissione è non a caso considerata “la madre” di molte trasmissioni odierne.

Oltre al “Big Ben” in questo programma partecipava pure un bel pappagallo con lo stesso nome della trasmissione, ed una delle parti di cui si componeva il programma prevedeva di volta in volta la possibilità di tentare di far dire al pappagallo il suo nome, Portobello. L’impresa, per molto tempo apparentemente impossibile, venne però compiuta per la prima volta all’inizio del 1982 dall’ anziana ma famosa attrice Paola Borboni, che tentò di far parlare il pappagallo per riuscire a ottenere i soldi necessari a sovvenzionare una operazione di chirurgia plastica per un bimbo ustionato sul viso.

Insomma, stavo pensando che se oggi insegno inglese da anni ai ragazzini e sono sempre stata eccellente in questa materia, o ancora se un domani io dovessi veramente arrivare lì dove ora siete voi per suonare, a Londra, e riuscirò finalmente ad avverare il cocente desiderio di vedere prima di tutto il Big Ben, così imponente e maestoso, lo dovrò indubbiamente anche ad Enzo Tortora, a quel pezzo di scenografia parte integrante del suo programma più famoso di allora che vi ho accennato volentieri e che non dimenticherò mai. Ricorderò il suo sorriso buono, il suo mitico annuncio di fine trasmissione che mi faceva sperare sempre che una settimana passasse alla svelta per vedere ancora una volta il Big Ben e Portobello, il pappagallo che non voleva parlare. Enzo Tortora, una cara persona mancata troppo presto ed infelicemente a cui non potrò non rivolgere un saluto con una punta di nostalgia ed immensa riconoscenza una volta che sarò io stessa davanti alla famosa Torre Dell’Orologio di Londra.

Per il momento in attesa di vivere di persona quel giorno mi piace pensare che siate usciti di colpo correndo e che vi siate diretti davanti al Big Ben. Che mi pensiate un attimo sentendo il vostro cuore traboccare di improvvisa gioia in attesa di udire lo scatto dell’ora con quel suono di campana dalla melodia che precede i rintocchi dell’orario, che ormai è coonosciuto in tutto il mondo. E che magari puntiate anche, sorridendo, entrambi, giusto allo scoccare dell’ora, tutti e due nello stesso momento un dito impaziente ed incredulo verso quell’enorme campanile che non conosce tempo e chissà quanta altra storia avrà ancora da raccontare negli anni a venire. Fantastico!!!!!!

Un abbraccio ragazzi!!!! Vi voglio bene!!! A presto!!!!!

Elena

sabato 3 ottobre 2009

Radio Londra chiama…. Ele risponde….

Immagino che vi state tutti chiedendo che fine abbia fatto, dove sia sparita. Non scrivo da una settimana qui e non è sicuramente un comportamento consono al mio stile, non credo sia mai successo a memoria di lettore nella storia ancora abbastanza recente di questo blog, un episodio a cui non intendo dare seguito, tranquilli, farò del mio meglio!

Diego: “Infatti vorrei sapere dove ti sei cacciata, mica ci avrai dimenticato di punto in bianco, perché non ci crederei neanche se me lo dicessi tu! Cos’è successo di così particolare da renderti muta? Ce lo stiamo chiedendo entrambi. Spiegacelo! Adesso siamo noi a sentire la tua mancanza sai? In effetti contiamo molto sulle tue lettere, ci fanno sempre sentire aria di casa proprio ora che stiamo fuori dall’Italia! A che si deve questa interruzione?"

Beh, hai tutte le ragioni per interrogarti zuccherino però sai, questa settimana è stata particolarmente densa di eventi personali a cui non ho potuto personalmente tenere testa nemmeno io, figuriamoci se avessi dovuto raccontare anche qui per filo e per segno non finivo più, soprattutto dal punto di vista del lavoro ne ho viste di cotte e di crude, almeno quanto voi lì penso.

Credo di non avere avuto tempo di sentire la vostra mancanza ed è un bene perché sentire la lontananza di una persona cui si tiene, chiunque essa sia non è mai una bella cosa soprattutto per me che sono una persona particolarmente sensibile. Ho lasciato che la mia mente venisse completamente presa da altro e ho fatto bene, è il modo migliore per non cadere nella malinconia (di cui non ho certo bisogno con tutto quello che già vivo) e cominciare a riassaporare lentamente la gioia di un nuovo momento indimenticabile che sicuramente mi aspetta.

In questa ultima settimana ho inoltre definitivamente posto, nel modo migliore la parola fine a una ricerca che durava da mesi. E non ho bisogno di scrivere altro perché penso sappiate bene a cosa mi riferisco…..Ed è questo forse il vero e proprio motivo che più di ogni altro mi ha zittito. Poiché non ci sono proprio parole per descrivere la mia soddisfazione di poter indossare alla catenina un famigerato pendente da alcuni grammi di oro pieno, pesante, massiccio in più. E mi piace pensare a te adesso Luca, mentre sfiori sorridente un attimo con le dita le maglie delle tue collanine….E poi mi dici: “Tranquilla, ti ci abituerai, è normale, complimenti”…Grazie tesoro!

Certo che però ragassoi, sentita in mano è piuttosto pesante questa medaglietta, perlomeno la mia, che è gemella della vostra, fose addirittura più pesante, come descrivevo prima! E fa anche un gradevole suono metallico poiché tintinna (soprattutto tutte le volte che mi giro di notte a letto) scorrendo sulla catenina intrecciata a quella in oro bianco ed è in bella vista assieme all’altro ciondolo a chiave di sol. Fantastico. Insomma, fa compagnia, c’è, si fa sentire…ha una voce canterina pur essendo solo un ciondolo…

E poi a parte tutto devo dire, mi ero quasi ripromessa di lasciare un po’ di calma adesso con i miei scritti per il semplice motivo che non si disturbano le persone che lavorano, proprio come voi adesso, in modo intenso.

In fondo non era giusto che continuassi a tempestarvi di domande dal mio sito anche se la curiosità c’è e brucia. Ci vuole un freno a tutto! Se mai adesso infatti più che me chi deve parlare siete proprio voi, voi che dovete raccontare a me o sbaglio? Ma ogni cosa ha suo tempo. Fate pure con calma non ho fretta! Fate conto che stia lì nella stessa stanza con voi e osservi quello che succede attendendo con un’espressione calma, assolutamente imparziale e neutrale. Tutto qua.

Vi ricordate cosa vi avevo chiesto nel PS dell’ultimo post?

Vi avevo domandato di salutarmi tanto il Big Ben. E adesso vi domanderete perché, con tante cose belle che Londra può offrire oltre ai propri prestigiosissimi studi di incisione musicali, io tenga tanto a questo immortale simbolo della Capitale che già ho avuto occasione di rispolverare l’anno scorso a Natale quando mi sono comperata l’orologio da polso col quadrante che lo ricorda in tutto e per tutto.

Avrete presto una mia esauriente spiegazione, che sarebbe troppo lunga da intraprendere adesso. Non è necessario che mi diciate se avete già avuto modo di esaudire la mia richiesta, non è quello che mi preme sapere al momento.

Adesso vi lascio tesori, scappo perché ho un impegno oggi e devo prepararmi!

Ci sentiamo presto, non preoccupatevi che non scappo!!!! Statemi bene e mi raccomando, fate i bravi e non perdete di vista il Big Ben!

Un abbraccio forte forte, che arriva dal cuore!

Elena