domenica 25 aprile 2010

Buongiorno lillà,

pronti a spiccare il volo che domattina vi condurrà ad assistere alla nascita del vostro nuovo video dal sapore britannico? Naturalmente è sottointeso che mi portate con voi nel pensiero, anche se non mi voleste io ci sarei lo stesso a farvi compagnia!!!!

Stavolta non ho bisogno di immaginare di chiedervi di portarmi al vostro ritorno da Londra una cosa assurda tipo il mitico Big Ben e tantomeno un oggetto troppo comune tipo una bustina di tè, come raccontavo in un vecchio post l’estate scorsa.

Molte cose hanno preso una piega insperata da allora in questo senso. Il sogno e la realtà si stanno inspiegabilmente mischiando! Il mio destino ha voluto così!!! Ci siamo già capiti!!! Naturalmente non ho fretta, ma sono sicura che o voi o il Robby prima o poi mi porterete notizie in merito a quanto vorrei sapere.

É stato molto bello quella volta lì vedere che vi ho lasciato a bocca aperta per lo stupore, il vostro volto improvvisamente impreziosito con la faccia sorpresa di chi pensa: "Oh finalmente una che ci parla e non ci dice per forza sei bellissimo". Penso che non dimenticherò mai la nostra chiacchierata carpigiana di poco più di un mese fa, è stato davvero troppo bello parlare con voi e il Robby di musica anche in generale e in toni sicuramente diversi da quello che solitamente vi richiedono! So che avete apprezzato!!!

Ah, dato che ci siete, vi chiedo magari di dare pure una cortese occhiata per me al primo negozio di musica che abbia ancora vinile negli scaffali (può essere, in Inghilterra ancora li stampano, thank you England) e portarmi a casa oltre a ciò di cui parlando di voi abbiamo già discusso a Carpi, anche una copia di “Revolver” dei Beatles su 33 giri! Possibilmente nuova! Sono una collezionista, lo sapete, ve lo pago se lo trovate! Temo sia più facile trovarla direttamente in loco che altrove!

Io sono letteralmente impazzita per questo disco inciso dai Beatles nel 1966, il quale è rimasto quasi del tutto inedito alle mie orecchie fino a circa un mese fa quando casualmente immergo la mano nel cofanetto stereo preso a Natale e tiro fuori dalla pila il suddetto CD. E BUM!!!! Alla prima nota mi ritrovo completamente spiazzata e così una traccia dopo l'altra. Mi sono sentita priva di forze, senza sapere come comportarmi di preciso all'ascolto di ogni traccia. Non sapevo se ridere, se piangere, se alzarmi dando ascolto all'improvviso istinto e voglia di correre gioiosamente per casa a perdifiato pur essendo cosciente che io questa cosa normalmente io non la posso fare. Vi dirò è stato un po' come riassaporare l'emozione di ascoltare un vostro album per la primissima volta. Mammma mia, che botta!!!!!

Lo sto cercando disperatamente questo famosissimo disco, come una pazza, in versione vinile, ma nonostante questo stia con mio grande piacere davvero tornando progressivamente in vendita anche nei grandi negozi ancora non lo trovo! Forse voi potete darmi una mano!!! Devo riuscire a mettere anche Revolver sul piatto del mio giradischi! Assolutamente!!!!!

Escludo a priori E-Bay, al momento non mi soddisfa, chiede prezzi folli, anche se il disco ci sarebbe e anche sigillato per di più!!!!! Mi chiedo perché si ostinino a considerare la musica come un bene di lusso, quando invece penso che la musica (ovviamente originale, acquistata legalmente intendo, ci mancherebbe) dovrebbe essere talvolta deprezzata innanzitutto perché, come nel caso dei Beatles si parla di cultura generale, che tutti dovrebbero conoscere ed essere liberi di poterne fruire almeno a grandi linee.

Mi raccomando ragazzi, fate i bravi! Buon viaggio! Statemi bene, lavorate possibilmente divertendovi! E salutatemi ancora una volta con un battito del cuore la Grande Torre di Londra, col suo orologio. Prima o poi arriverò ad ammirarla coi miei occhi, mentre la sua ormai leggendaria campana scocca l'ora; l’ho promesso a me stessa e lo farò! Quello sarà tra i giorni più emozionanti mai vissuti!



Ci vediamo presto con una ventata di dolci novità! Io vi scriverò regolarmente, come di consueto, nonostante la vostra temporanea assenza!

Se c’è una cosa bella di Internet, sapete, è che secondo me annulla completamente le distanze geografiche tra un continente e l'altro. Il mondo diventa piccolo piccolo, in questo modo anche se solo in forma virtuale!!! Ogni posto pare essere dietro l’angolo! É bellissimo pensare di poter in qualche modo raggiungere qualsiasi destinazione digitando semplicemente qualcosa sulla tastiera e rimanendo comodamente seduta in poltrona nella mia camera. Certo essere sul posto sarà tutta un'altra cosa, però è sempre meglio di niente. Che grande opportunità mi da Internet in questo senso, ben sapendo le mie difficoltà di spostamento! Una vera e propria manna dal cielo! Sono felice di averla colta in pieno!

Vi voglio bene!!!! E buon viaggio ancora una volta!!! Se trovo il vinile di Revolver in qualche altro modo vi faccio sapere!!!!!

Elena

sabato 24 aprile 2010

Hey Pavoncelli,

buon sabato. E chissenefrega della pioggia e del tempo grigio, l’importante è sentire che il sole è alto, caldo e splendente, prima che altrove, proprio lì nel nostro cuore!

Mi sono svegliata con il morale sereno, rinnovato da una buona e necessaria dormita a coronamento di una settimana lavorativa complicata che però è terminata per il meglio e che sono in fondo contenta di aver vissuto!

Sono di fretta, oggi mi spiace, penso che nel pomeriggio andrò a fare un giro in un centro commerciale ma non so ancora dove. Sento comunque assolutamente il bisogno di portarvi un sorriso che diventa se possibile ancora più grande dopo che ho saputo che siete in imminente partenza per Londra a girare il nuovo video! Occhio eh? Fate i bravi! Sono felice per voi!!!!!!!!

Vi lascio, immagino siate impegnati a fare le valige!

Un abbraccio grande, pieno di speranza e pace possa giungere a voi e a quanti mi leggono!

 

Elena

venerdì 23 aprile 2010

Cinciallegre,

buon pomeriggio! Che si dice oggi, al momento dalle vostre parti? Meno male, meno male, ripeto nuovamente, meno male che la corrente settimana volge al termine, è stata decisamente snervante, saranno anche i ritmi pressanti di lavoro che devo affrontare, o la primavera che in teoria dovrebbe essere in pieno avanzamento o anche colpa di questo tempo pazzo e così difficile da capire ma ultimamente mi sento parecchio stanca. Chissà voi, non oso immaginare, dato che avete una tabella di marcia che è centocinquanta volte la mia!

Nonostante i ripetuti momenti di tensione da me vissuti stamattina sul lavoro e il tempo uggioso e piovoso che a prima vista metterebbe addosso qualsiasi sentimento fuorché la gioia io non posso fare a meno di dirvi che oggi mi sento proprio così, contenta, felice, dopotutto. Vi avevo accennato ieri che questo sarebbe stato per me un giorno speciale del mese di aprile, come lo è ogni anno da sempre.

Da tempo avrei desiderato parlare anche di questo argomento che mi caratterizza, ma una sorta di timore personale in merito a ciò che può pensare chi mi legge mi ha sempre trattenuto dal fare una cosa del genere. Ma sento che è giusto che ne parli ora, poiché non esisterebbe giorno più adatto all’infuori di oggi.

Uh che bello, mi sembra quasi di sentire le vostre chitarre che strimpellano! Suonate, suonate, un po’ di dolce musica ci sta più che bene in sottofondo!

La chiesa cristiana nel giorno 23 aprile ricorda tradizionalmente la figura di San Giorgio Martire. Io sono molto devota, (si badi bene, uso questo termine nel vero e proprio senso più sincero e sentito, nonché profondamente religioso della parola) a questo santo, da sempre, a tal punto che assieme a Sant’Elena Imperatrice, lo considero a tutti gli effetti come il mio speciale e personale "Santo Protettore". So che lui c'è, ascolta sempre le mie preghiere, e continuerà a farlo, ne sono sicura.

Non so dirvi quante volte nel corso della vita lo abbia pregato con cuore fermo, sincero, visto che vengo tra l’altro da una famiglia che mi ha avviato a un'educazione profondamente cristiana. Ho un suo solo santino con una bella immagine antica, un ricordo regalatomi dalla mia bisnonna, e che sta attualmente sbriciolandosi da tante volte che l’ho preso in mano fisicamente nel mio momento delle preghiere. Con sentimento di gioia, così come in quello del dolore ho sempre una fervida preghiera a lui per me e per tutti i miei cari più stretti.

Mi ha sempre affascinato profondamente, sin mia dalla più tenera età l’ avventurosa e lunghissima storia (me la raccontava sempre la mia nonna, me lo ricordo bene) di Giorgio, questo pio, valoroso, giovane cavaliere di origine turca, che dopo una lunga carriera militare fu anche parte delle guardie del corpo dell’Imperatore Diocleziano. E ancora più mi emoziona interiormente tutte le volte che la vedo, proprio come fosse la prima volta che i miei occhi la scorgono, la figura cristiana di questo prode e coraggioso martire componente dell’esercito dell’Imperatore, solitamente ritratto mentre ferisce trafiggendolo (stretto in sella al suo bianco cavallo e per mezzo di una lancia accuminata) il dragone, quell’immonda, cattiva e mostruosa creatura.

A Romanore, una piccola frazione di Borgoforte, comune in provincia di Mantova, (chissà forse l’avrete vista anche voi) esiste una Chiesa a lui dedicata sulla cui facciata principale dell’edificio si trova appunto collocata una splendida statua di questo santo da sempre a me tanto vicino.

Ogni volta che passo per Romanore in macchina, davanti alla suddetta Chiesa (in genere tutte le volte che mi devo recare a Mantova in città) non posso fare a meno di volgere lo sguardo in alto per dedicare almeno un mio sentito segno di croce alla statua del santo cavaliere che troneggia imponente nella sua grande nicchia centrale. E nel fare questo gesto ho puntualmente nell’animo, al vederla, la rassicurante sensazione, la conferma che dal volto della statua di San Giorgio, intento a uccidere il drago, traspare un’espressione di soave bontà, di pace interiore. La stessa che mi riempie di gioia, poiché lui pare proprio guardarmi e dirmi: “Stai tranquilla, la tua anima è qui con me, ci penso io a proteggerla!”. Insomma, una cosa bellissima!

Forse è solo una mia impressione, però ho sempre accostato la sacra figura di San Giorgio e del malvagio dragone come un simbolo dell’eterna lotta che c’è tra Bene e Male, con la vittoria del primo sul secondo in questo caso. La stessa perenne lotta che dimora nel cuore di ognuno di noi se ci pensiamo bene, dico giusto?

Luca, Diego, non so neanche perché vi sto parlando di religione, e nello specifico del mio speciale “protettore” San Giorgio oggi, a parte il fatto che la Chiesa lo ricorda proprio il 23 aprile.

Comunque penso che avrei scritto questo post in ogni caso, anche se avessi tenuto un tradizionale diario cartaceo come facevo una volta. Perché ci sono cose che vorrei poter dire a qualcuno che mi ascolta, che mi legge. Ho voglia liberamente di parlare anche di questo argomento nonostante tutto quello che si dice in questi giorni in materia. E che era giunto il momento, per me di fare uscire evidentemente. Malgrado certi valori come quello della religione, appunto, si stiano perdendo. Non per me naturalmente. Io sono fiera di essere cristiana. Non ci vedo niente di male a parlarne, in fondo.

C’è chi al leggere queste parole, forse sorriderà pensando che ho sempre avuto questa particolare devozione per San Giorgio, ma lo ripeto la mia è una cosa seria, sentita con tanta e sempre crescente sensibilità da parte mia. Avete imparato a conoscermi e capirete bene che non mi permetterei mai di scherzare su una cosa che ho a mia volta sempre reputato così grande, come la religione. Mi limito a riferire una mia esperienza, a parlare di un aspetto che ha sempre fatto parte della mia vita, di quella dei miei cari, di coloro che mi sono accanto in maniera concreta e riscontrabile. E del mio radicato Credo cattolico, nonostante tutti i problemi fisici che mi impediscono di essere maggiormente praticante e presente in Parrocchia come persona cristiana anche se lo vorrei.

Ma malgrado non riesca ad andare a Messa so di non aver nulla da invidiare a qualsiasi altro cristiano che ci va; o che si professa tale e va in Chiesa magari solo per farsi vedere o peggio è a caccia di pettegolezzi e non è minimamente interessato alla vera vita cristiana. Ci sono tante persone che fanno così. Questo non è il mio caso ovviamente. O perlomeno cerco di fare del mio meglio nella vita per riuscire a portare avanti il mio intento. Quello di considerare la religione per ciò che può veramente donare, apportare all'animo, per chi ci crede. Spero di esserne sempre all’altezza.

Penso anche che la fede, e con essa la preghiera siano una bella cosa quando sono professate col cuore, cose da mantenere sempre vive, presenti e rinnovate nella vita del cristiano al di la della devozione o meno che è possibile percepire per uno specifico santo venerato dalla Chiesa Cristiana. E mi fa sentire tanto felice pure l’idea di pregare, quando lo faccio, anche per chi non crede. A pregare non si sbaglia mai. Quando uno lo fa, è sempre una buona cosa se lo fa convinto e pienamente consapevole di ciò che sta facendo.

Penso che non sia necessario andare per forza in Chiesa per pregare. Si può farlo benissimo dovunque. L’anima bisognosa secondo me sa sempre come pregare. Credo bastino anche solo un “Pater, Ave e Gloria”, purché sia il cuore ad esprimersi e non solo le labbra, in modo superficiale.

Mi piacerebbe andare più spesso in Chiesa, ma la parrocchia del mio paese è poco accessibile ai disabili perché piena di gradini per entrare. Un motivo che mi impedisce di andare a Messa quando invece magari vorrei partecipare più spesso alle funzioni religiose. Mi spiace, è un peccato!

Mi piace pensare che sono pronta a rispondere al volere del Cielo, qualunque esso sarà. E quando la mia vita giungerà al proprio naturale termine, indipendentemente dal fatto che io sarò riuscita o meno a realizzare il mio sogno terreno di matrimonio e maternità, nel momento in cui anche per me (si spera) si apriranno le porte del Paradiso, spero saranno proprio Sant’Elena e San Giorgio a prendermi per mano uno ciascuno, accogliendomi con loro in quello che è l’Eterno Regno dei Cieli. Questo pensiero mi riempie di costante serenità l’anima in ogni singolo giorno che mi trovo ad affrontare! E a questo proposito mi vengono in mente anche alcune consolanti parole della Madonna di Lourdes a Bernardette, la veggente presso la grotta di Massabielle: “Non ti prometto di farti felice in questo mondo, ma nell’altro si”.

Elena

giovedì 22 aprile 2010

Vi ho sognato come i nuovi Bo e Luke...

"Questa è la ballata di Bo e Luke,
Due ragazzi che hanno una marcia in più....."

"Non cercano un trofeo, ma trasformano in rodeo
ogni prato libero ad Hazzard,
insieme notte e giorno e succede il finimondo,
trema lo sceriffo qui ad Hazzard"


Ciao bimbi belli (e soprattutto bravi),

questa settimana è dura, non sono riuscita nemmeno a postare una sola lettera dell'alfabeto qui, sin dalla scorsa domenica; il lavoro mi stanca molto ultimamente mi toglie energia e voglia di fare.
Mi mancate un sacco, ho bisogno del vostro sostegno musicale ma anche se non mi faccio sentire qua non significa che non vi pensi, anzi. Il mio morale è decisamente provato, le forze cominciano a scarseggiare, ho voglia di fine settimana!!!!

Sono felice perché domani è una giornata a cui tengo molto, se trovo tempo, ispirazione e voglia di scrivere ve ne parlo, ma non garantisco!!!

Oggi ho saputo che siete pronti per il primo Ciak della vostra vita! E ci sono rimasta dallo stupore!!! Fantastico! Cos'è dopo aver viaggiato il mondo con la vostra musica adesso date inizio alla scalata per arrivare ad Hollywood?! Wow! Non ci credo! Sono contentissima per voi, mi sembra giusto!!!!

Vi dirò, poche notti fa io vi ho davvero sognato come i nuovi "Bo e Luke", i mitici cugini della Contea sulla macchina leggendaria "Generale Lee", proprio loro, il moro e il biondo quelli di Hazzard, il telefilm culto di fine Anni 70 per cui andavo matta quando ero piccola.
Viccivedo, nella mia mente pazza e stanca, viccivedo voi due a fare Bo E Luke, vi vedo a prendere posto sulla macchina suonando con le chitarre!
Magari Robby fa lo zio Jessie! Lo sceriffo Cletus lo fa Jacopo e Rosco il suo assistente.... lo fa Pietro il nuovo arrivato. E chi potrebbe fare la cuginetta Dasy a questo punto?????? Mah!!! La scelta è ardua!!!!


Pensa, oggi si dice che siete davvero sul set di una serie TV a recitare, anche se non è quella che dicevo io, che rimane un sogno! Ummammmamia!!!!

Avrete mai visto voi Hazzard, questo telefilm? Io lo adoravo! E vorrei vederci voi a recitare in questa mitica parte, quella dei protagonisti nella Contea di Hazzard che tanto vorrei rivedere in TV!!! E chi se la scorda questa sigla che mi fa tanto pensare a voi stasera?????






Odio i Cesaroni, lo dico subito, ma quando davanti alla macchina da presa ci sarete voi non mancherò! Promesso! A prestissimo, vi voglio sempre più bene e vi sono non meno grata e riconoscente! Un bacione a tutti e due!!!!

Elena

domenica 18 aprile 2010

Hey tifoseria,

domani vado in ufficio con la sciarpa del Chievo addosso, promesso! É stato un bel match quello di ieri sera, nulla da dire!

Ci voleva una vittoria secca, nutrita, consistente per il Chievo! Era ora!!!

Mamma mia quanto godo! Uh, finalmente!! Si rimane in Serie A, sicuro a questo punto!

E io domani con la stessa sciarpa che vi è giustamente tanto piaciuta, farò arrabbiare i colleghi che tifano le altre squadre nazionali!

Vi dirò che non vedevo l’ora di rimettermi addosso la mia sciarpa, vi giuro che non l’ho più indossata da quando ci siamo visti a Verona! Ci rimarrà sempre addosso il vostro profumo!

Un abbraccio, passatemi una bella domenica! Vi saluto! W i Mussi Volanti!

Elena

venerdì 16 aprile 2010

Buon fine settimana cuoricini.

Ho le energie in piena riserva, vi dico solo che tra lezioni intense e superlavoro mi sento come un'indicatore di benzina a un passo dall'essere esaurito nel vero senso della parola.

Concludo una settimana davvero impegnativa e piena di scadenze. Se non faccio benzina alla svelta va a finire che la macchina si ferma! Attendevo con ansia questo week end!!!! Mi fate anche stavolta da "distributore"? Mi aiutate a ricaricare la batteria con la vostra musica? Grazie per aver risposto in coro: "Naturalmente!"Un bel pieno allora, subito, devo fare scorta in fretta, il mio viaggio ha tutta l'aria di essere ancora molto lungo! Devo macinarne di chilometri!

Ma perché la macchina sia in perfetta efficienza e resa stradale ci vuole anche ottimo carburante, non una benzina di scarto che può intralciare le prestazioni del mezzo, dico bene? Questo lo chiedo a voi che guidate, a differenza mia! Io me ne intendo poco ma so cosa succede a una macchina usando i carburanti sbagliati!


Notte! Sogni d'oro! Bacione!

Elena

p.s.: Speriamo che il Chievo vinca contro il Livorno domani, altrimenti mi preoccupo!!!! Forza Chievo!!!!!

Credo che esistano nella vita di chiunque momenti che sono definiti come semplicemente impagabili rimangono cioè fondamentali ed indelebili, perennemente scolpiti nei ricordi di chi si trova a viverle. Un esempio lampante? Il primo giorno di scuola, il primo giorno di lavoro, il primo bacio, il primo amore. Oppure per i cattolici e credenti le grandi cerimonie come la Prima Comunione, la Santa Cresima, il Matrimonio religioso, che toccano, ciascuna, le nostre vite una volta sola.

Alzi la mano chi di voi lettori non ha bene impresso nella mente almeno un lontanissimo ma ben distinto particolare relativo a queste cose che generalmente si ricordano sempre con immenso piacere e perché no, anche un pizzico di dolce nostalgia. Per quel che mi riguarda io aggiungo volentieri un ulteriore momento che non ha nulla da invidiare a quelli da me appena citati. E che mi ero ripromessa di fermare con ancora maggiore determinazione rispetto ai precedenti incontri, ero incurante del tempo che fugge. Al di là di questo, insomma, indipendentemente dal suo consueto scorrere velocissimo, quasi beffardo, sempre inarrestabile. Volevo renderlo assolutamente vivido questo caro ricordo per il significato che racchiude singolarmente in sé. Che mi vedeva coinvolta più che mai. Questo:

IMG_0074

Sfortunatamente per voi non sono riuscita a frenare sottoforma di scatto fotografico anche l’attimo vero e proprio della consegna del mio regalo a Luca, di pochi secondi precedente questa foto. Più che altro perché il personale di sicurezza in forza al Teatro di Pegognaga la sera del "Concerto Zero" mi ha proibito di fare foto. Peccato!

Ragionandoci bene, sapete, a due settimane di distanza dalla foto di cui sopra, adesso dico "peccato" ma pure "meglio" allo stesso tempo. Dopotutto sono contenta di come siano andate le cose e lo dico in maniera positiva. Poiché esistono momenti che sono destinati a essere vissuti interiormente solo da poche persone. Credo che nemmeno mia sorella e neanche Simona che pure erano con me in quegli istanti, i quali emanavano nell’aria un dolce sapore di frutta, abbiano compreso a fondo questa mia personalissima soddisfazione unica.

Immaginatevela allora, al di là di ciò che ora vi scrivo voi tutti che mi state leggendo, la mia sensazione di quell’istante, vi sappia cogliere con la sua delicatezza, vi abiti, vi faccia compagnia con allegria visto che non esistono foto concrete della mia consegna. Ma fidatevi, vi assicuro, lo dico col cuore in mano che quello che desideravo fare è successo, sono riuscita a consegnare al destinatario quello che avevo in serbo, realizzando un sentito desiderio nato sulle pagine di questo blog circa due anni fa.

Luca “Il Piccolo Principe” che scarta curioso, con la tenerezza ineguagliabile e propria di un bimbo, il delizioso pacchetto verde che ho preparato proprio per lui. E che contiene appunto il piccolo e grande libro con quella che ai miei occhi è, in fondo, null’altro che la sua stessa storia. Già. Ed è felice Luca di questo inaspettato e seppur piccolo, pensiero. Contento esattamente come un bimbo la mattina di Natale mentre trova estasiato sotto l’albero, i doni che Babbo Natale ha in segreto portato sotto l’albero, durante il suo riposo, la notte precedente.

Un viso stupito e sinceramente sorridente dall’espressione, dallo sguardo gioiosamente curioso ed illuminato di gloria, come già detto. Nessuna delle migliaia delle parole che fanno parte delle mie nutrite possibilità lessicali meritano e possono comunque descrivere ciò che è passato sul volto e nel cuore di questo ragazzo quando ha ricevuto dalle mie mani il suo libriccino che è stato subito temporaneamente affidato alla sua mamma, la signora Elisa, in attesa di poter essere letto.

Perché si sa, l’essenziale è invisibile agli occhi e non si vede bene che col cuore.

Elena

«Tu, tu avrai delle stesse come nessuno ha. Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò in una di esse, visto che io riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, delle stelle che sanno ridere. »

lunedì 12 aprile 2010

Domanda rivoltami dal 99% dei colleghi di lavoro stamattina al mio rientro in ufficio:

"Elena hai visto ieri i Sonohra? Erano da Baudo! Ti abbiamo pensato. Ci fa piacere saperti felice!!!"

Risposta della sottoscritta:

"Maccerto, Luca e Diego sono il meglio che c'è sulla piazza! Che carini, grazie! E dove volete che fossi se non impalata davanti alla TV?"

.....Che gentili che sono stati i miei colleghi!!!!!! Ma naturalmente mica dico ai 4 venti tutto quello che mi succede! Un po di privacy no? Io sono gelosa delle mie emozioni di solito! E ho lasciato cadere la conversazione. Però è stato forte....

Hey Forsizie!

Buon inizio settimana!!!! Come andiamo? Stanchi ma felici, mi piace pensare.

Ahhhhhh (sospirone di sollievo...) uhhhh, meno male! Meno male che ho finalmente la possibilità di scrivervi ancora! Ci tenevo a farlo per l'ennesima volta, con una certa impazienza!

Vorrei che questo sito diventasse un racconto quotidiano che possa restituirvi tra altre cose un ritratto abbastanza fedele di me stessa, sto cercando di fare l'impossibile! E il bello è che sono quasi due anni che vado avanti, direi che faccio del mio meglio! E a proposito di questo, la vostra comparsata da Baudo mi da nuova strabiliante opportunità di farvi avere il mio parere su un concetto che reputo abbastanza importante! Ottimo spunto! Ma andiamo con ordine.

Che vi dicevo ieri? Pippo, vi vuole bene, non ne avevo dubbi, e mi pare che guardandovi questo sia stato evidente, lo avrebbe compreso anche un neonato. Mi ha fatto immenso piacere a cui unisco la mia più sentita ammirazione. Siete musicalmente dei grandi, semplicemente ineccepibili e non ho detto nulla.

Sapete cuoricini, dopo la vostra ennesima presenza a "Domenica In" ho potuto riflettere ulteriormente e comprendere che la cosa "strana" per me al momento non è tanto il fatto di incontrarvi o riuscire a parlarvi di persona tutte le volte che il destino mi offre questa possibilità. Ciò che mi sorprende in sostanza è il vedervi lì in TV. Quando magari dovrebbe essere in teoria, proprio la cosa contraria a destare maggior meraviglia. Per me no.

Sono così abituata adesso a riuscire ad instaurare un dialogo di persona regolarmente tra noi nel vero senso della parola, che quasi mi fa impressione poter dire o anche solo pensare quando vi vedo in TV: "Ma pensa che Luca e Diego li conosco, tra noi c'è dialogo, una forma di importante comunicazione, un proficuo scambio di idee son proprio loro accidenti, pensa un po' te, la vita come è strana a volte". Parlarvi di persona e sapervi anche in TV, proprio lì in quella amata ed odiata scatola dove il più delle volte le persone che vi prendono parte per i più svariati motivi rischiano di risultare false, costruite, artefatte, lontanissime da ciò che sono veramente mi sa così piacevolmente strano.

E mi chiedo cosa possa aver fatto per meritare questo onore, quello di instaurare nel tempo un progressivo, concreto e proficuo dialogo tra me e voi, quello che molto spesso manca quasi del tutto anche e soprattutto tra coloro che si definiscono in teoria gli "affetti più cari" o la gente comune che si conosce anche solo in paese insomma. Mah!

Parlando con una conoscente, poco tempo fa ci sono rimasta male da una parte, perché mi ha detto che voi non siete altro che un poster secondo il suo punto di vista. Ha proprio detto così. Un poster. Niente altro, dunque che un'enorme, fredda, insensibile fotografia di carta che può essere conservata per anni o strappata e gettata nel cestino, ridotta a mille pezzi, in pochi secondi. Carta da riciclare insomma. Questo mi ha fatto pensare.

Rispetto il suo parere, ma naturalmente non lo condivido. E ne ho tutte le ragioni specialmente dopo che ho conosciuto voi. Cose di cui vorrei parlare, che vorrei esporre qui, che hanno urgenza di essere espresse. Il ragionamento fatto dalla mia conoscente è giusto in fondo, e sarebbe molto bello se fosse vero. Ma non è così. Lei non tiene conto della mia situazione.

Chiariamoci. La parola "Poster" a casa mia corrisponde prima di tutto principalmente al titolo di una bellissima canzone di Claudio Baglioni che piaceva tanto alla mia mamma quando era ragazzina. Un motivo struggente che lascia tanta malinconia, ma che ogni tanto suono anche io, specialmente quando sono triste.

Ovviamente, a parte questo so che i soggetti ritratti sul cosiddetto poster sono comunque, a prescindere, persone in carne e ossa prima di tutto, individui comuni a qualunque altro essere che appartiene al genere umano. Se questi non si facessero fotografare, molto probabilmente non esisterebbero nemmeno queste "gigantografie" che Claudio Baglioni con la sua canzone ha reso famose dico bene? Si fa presto a generalizzare, è comodo additare una persona per il solo fatto del vostro lavoro, vi si definisce artisti, divi, gente di spettacolo, vi mettono tutti su una stessa barca, vi considerano tutti un fenomeno da baraccone, vi si etichetta, vuoi per gelosia, per discriminazione o chissà che altro.

Io sono portata a reagire e pensarla diversamente. Io cerco di andare oltre. La situazione personale che mi trovo quotidianamente ad affrontare mi ha insegnato che quando ho una persona davanti io cerco di rendermi conto che questa vive, ragiona e ha pensieri e sentimenti ben definiti, al di là del fatto che questa venga definita "famosa" o meno.

Con voi ho avuto la concreta testimonianza che oltre alla professione, ai soldi, al conto in banca, al di là di tutto, l'artista è anche di per sé prima di tutto una persona comune, nel vostro caso un giovane individuo come sono stata anche io, che talvolta condivide piacevolmente con altri un po' della sua normalissima esperienza di vita e lo fa con la musica oppure in un tranquillo dialogo che potrebbero farsi anche due semplici amici davanti a una pizza, insomma, una conversazione non sempre obbligatoriamente forzata e orientata a "invadere" con la tua curiosità la vita privata di chi ti parla. Qualcosa che va al di la dei rigidi schemi imposti dallo Star System. Io quando vi parlo non penso di parlare al divo, non vi vedo come divi ma mi rivolgo a due comunissime persone, conversando con semplicità, mi rivolgo alla persona vera e propria che sta davanti a me in quel momento. Non penso certo a "un poster" tanto per citare quello che diceva la mia conoscente. Nelle persone ci sta anche altro. Non so se mi sono spiegata, se ho fatto capire quello che penso e voglio dire, ma spero di si.

C'è chi troverà forse esagerato questo mio ragionamento però chi mi legge provi bene a mettersi nei miei panni. Io mi sono veramente resa conto parlando con Luca e Diego che è così. Mi piace parlare di più con loro, quanto succede, sempre disinteressatamente, sono sincera, piuttosto che magari con un mio parente anche stretto per esempio, che dovrebbe in teoria conoscerti bene esserti giustamente maggiormente accanto nella vita; se mi esprimo a questo modo esiste un perché. C'è infatti il rovescio della medaglia.

Cosa mi hanno sempre dato in concreto personalmente (famiglia esclusa, su quella posso SEMPRE contare costantemente, e per famiglia intendo mamma, papà, sorella) "gli affetti" in 30 anni di vita? Sono onesta, è presto detto. Sono tutta gente che in realtà manco ti saluta se passa per strada. O che magari mai si fa vedere, o ti telefona neanche per sapere come stai, non dico per venirti a trovare (scherziamo? Dio ce ne scampi! Non c'è tempo! Troppe cose da fare. Guai!), ben sapendo che è cosciente che non posso andare in giro da sola e che magari mi piacerebbe parlare liberamente e vedere più spesso le persone, che ho espresso più volte questo bisogno.

Posso anche chiedere io ma più di tanto non insisto perché dagli affetti di solito non c'è entusiasmo, e non pretendo che a organizzare siano sempre gli altri, non sarebbe giusto. Ma iniziative di questo tipo che arrivino da parte loro, nisba, mai, mai una sacrosanta volta siamo matti? Eppure "gli affetti", sanno bene la situazione in cui sono. Ma niente. Zero meno meno.

Ragazzi, vi definiranno pure un poster (no, non sono d'accordo) però io devo dirlo - e lo ripeto - mi fate più compagnia mi siete davvero sinceramente e maggiormente vicino voi affettivamente con la vostra musica e le nostre animate chiacchiere pre/post concerto o alle interviste quando ci si vede, quando correte spontaneamente di proposito a parlarmi, di tutti coloro che anche per me, come dicevo poc'anzi, potrebbero - dovrebbero - essere definiti "i veri affetti". Persone al di fuori della mia famiglia primaria (leggi per esempio amici, parenti stretti, cugini, conoscenti di paese....) tutte le persone che bene o male mi conoscono e nei miei confronti si dimostrano invece freddi, sfuggenti, distanti. E questo mi fa molto male, tanto male.

Non hanno mai, dico davvero, mai, mai tempo per un saluto, una parola di conforto specialmente nel momento del bisogno. Qualche semplice ora trascorsa insieme che farebbe molto bene non solo a me ma anche a loro. Del resto è sempre stato così per quello che riguarda me, (escluso il mio nucleo famigliare, lo ripeto) con gli altri affetti, in fondo. Sia che avessi bisogno o meno c'è sempre stata gran solidarietà, spirito di condivisione con me! Ragionano così. Se hai dei problemi sono tuoi. Te li tieni e ti arrangi, sappi che noi non possiamo aiutarti anzi, sei di troppo; basta che non coinvolgi me. Del resto che dice il proverbio? Parenti serpenti! Eccheccavolo! Non ha tutti i torti!!!

Che tristezza c'è nei rapporti umani, in prima fila quelli comuni tra le persone, quelle che dovrebbero essere davvero le più vicine ed importanti, quelle che dovrebbero essere le più legate a te. Sembra un'utopia ma sono sicura che questa mancanza di dialogo accade molto spesso, non solo nella mia ma in tutte le famiglie!!!!

Bacioni. Ora vi lascio. Concludo in fretta questa lettera e mi affretto a riporre il mio diario chiudendolo con l'ipotetico lucchetto, come facevo una volta. Sono stata contenta. Quello che dovevo dire l'ho detto tutto anche oggi. Molto bene. Mi sono sfogata. E mi sento meglio. Molto meglio. A prestissimo. Vi voglio bene!!!!

E



domenica 11 aprile 2010

Alloooooora, cuoricini, come vanno le cose nella capitale?

Ben cosciente di quanto è successo qualche giorno fa a Pegognaga immagino abbiate simbolicamente fatto per così dire "fuoco e fiamme" ieri sera, dico bene?

Buona domenica, cicci, già, avete ragione nella foga di aprire il post di oggi mi sono dimenticata di dirvelo! E mi pare di sentirti Diego, mentre mi sussurri timidamente l'articolo "....In....". Non ti preoccupare, non ho assolutamente dimenticato il vostro appuntamento pomeridiano alla TV. Difatti non mi muovo da casa, i miei sono avvisati! E ho già il Divvidì pronto per fermare la vostra esibizione "Baudistica" che attendo di vedere e gustare con consumata impazienza.

Ma certo! Proprio lui, ancora una volta lui, il mitico presentatore Pippo Baudo l'ignaro volto intermediario delle mie più grandi emozioni televisive di sempre, con tutti i suoi ospiti presenti negli anni agli innumerevoli varietà da lui condotti. Che riassumono buona parte di quella che è stata anche la mia positiva vita di telespettatrice.

Data la vostra odierna partecipazione a «Domenica In» non posso non parlarvi brevemente di questa figura di spicco e riservare due parole anche per lui. Salutatemelo per favore, grazie. Dopotutto è un uomo che ho sempre ammirato, per come sa svolgere il suo lavoro.

Penso proprio che il nostro "Baudone" Nazionale, rappresenti l'ultimo grande presentatore superstite di una TV d'altri tempi, che mi è sempre piaciuta, con cui anche io sono fortunatamente cresciuta. Una TV che purtroppo ritengo oggi essere in lenta ed inesorabile agonia, anche per colpa dell'inquinamento generale da Reality Show. Un peccato!!!

Pippo Baudo è una figura positiva, buona per quanto mi riguarda. Lui è rimasto forse, diciamo così "Un Moschettiere" l'ultimo concreto testimone di colei che fu "la vera TV". Uno che col suo lavoro ha aiutato a crescere degnamente questo mezzo di comunicazione, e con esso, ha dato di conseguenza vita definitiva alla parola "varietà". Con competenza, saggezza, garbo, ironia, cultura. Valori che latitano pericolosamente nella TV attuale, fatta da altri secondo me.

Assieme a lui per mio conto, ci sono stati di diritto nel tempo altri 3 storici nomi della conduzione che non posso non citare sullo stesso piano con tanta ammirazione personale. Enzo Tortora, Corrado, Mike Bongiorno. Presentatori passati a miglior vita e destinati a rimanere nel ricordo e nel cuore di tutti, con un po' di nostalgia.

Pippo Baudo, se ci penso, come conduttore ha inconsapevolmente lanciato alcuni grandi nomi famosi dello spettacolo, protagonisti della mia esistenza, sin dalla mia infanzia. Pippo Baudo è una gradevole e indiretta "costante" nelle mie emozioni, se posso usare questo termine derivato dalla matematica. Già, la costante. Un dato che ogni tanto si ripete, che è sempre quello. E che puntualmente, aggiungo io, con le sue proposte ha successo!

Nel 1979 il conduttore scopre e da notorietà definitiva in una sua trasmissione "Luna Park" a una giovanissima biondina, tale Heather Parisi, talentuosa ballerina, e soubrette americana dalla famiglia di origini italiane. Che qualche anno dopo comincerà a farmi impazzire con le sue siglette indimenticate, tipo Disco Bambina o Cicale. Heather mi accompagna musicalmente quasi alla mia preadolescenza con la pubblicazione di Dolceamaro, una canzone a cui come sapete, per mille motivi, tengo tantissimo tuttora.

Nel 1985 a un'edizione di Fantastico Baudo è il "pigmalione", ovvero lancia e promuove artisticamente anche Lorella Cuccarini, una show girl nostrana di grandi doti e professionalità. Anche lei riuscirà a farmi sognare nella vita con alcune sue sigle di successo in quello e negli anni seguenti. Confermando, bene o male, i primi 13 anni della mia esistenza come qualcosa di unico e irripetibile che ho la fortuna, l'onore, o per meglio dire, quasi il "dovere" di raccontare a chi, come quasi tutte le vostre fans, non ha putroppo vissuto quei bei tempi.

Sempre in quell'anno, in cui io comincio la prima elementare, Pippo Baudo riesce a portarmi per la prima volta (e anche di più negli anni seguenti) ospiti a Sanremo il mio gruppo internazionale maggiormente preferito di sempre, ovvero i Duran Duran, protagonisti, soprattutto in quel periodo, di uno schiacciante e planetario successo da stadio tra le ragazzine.

Mi sembra di sognare, ma è tutto vero accidenti! Che bello!!! E con la mia piccola mente di allora comincio a notare, che, stranamente, dietro tutti questi avvenimenti che mi hanno fatto sorridere, emozionare e stare bene, che non ho poi più scordato in tutta la vita c'è sempre la figura e il merito di Pippo Baudo. Complimenti!

Potrei andare avanti, ma mi limito a citare gli ultimi Sanremi, come quello del 2003 in cui, naturalmente grazie a Baudo, prendo coscienza per esempio di un grande talento che mi avrebbe fatto amare da quel momento profondamente anche il Jazz, un genere musicale sino ad allora ignorato. Questo artista è Sergio Cammariere, un "Maestro" di emozione, mi piace tantissimo, ho tutti i suoi dischi. E ne vado orgogliosamente matta!!!

E dulcis in fondo, mi fermo dolcemente a ricordare Sanremo 2008. Storia recente, questo lo so, lo sappiamo tutti.

Quella sera, per esempio, sono davanti al video principalmente perché aspetto di veder comparire i Duran Duran come ospiti internazionali, invitati da Pippo per l'ennesima volta all'Ariston.
Ma non mi immagino neanche lontanamente quello che succederà in quel frangente di serata!!! Pippo Baudo aveva ben nascoste al proprio lodevole arco in serbo per me un'altra immensa sorpresa, due frecce indolori che hanno fatto centro immediatamente, a presa istantanea, colpo sicuro!!!!! ZAC!!!! Due "frecce" che inaspettatamente avrebbero completamente sconvolto la mia vita attuale, quella che sto cercando di raccontare in questo sito, cioè

VOI!!!!!

É stato merito suo infatti, se vi ho conosciuto! E con tutto quello che è successo dopo, francamente questo mi pare un ennesimo meraviglioso, sorprendente segno del mio destino!

Mi raccomando ragazzi, ripeto, salutatemi per favore tanto tanto Pippo da parte mia, allora, per favore, portategli tutta la mia semplice ed umile riconoscenza accumulata in questi anni, un sentimento sincero!!!

Grazie Pippo per tutti i piacevoli momenti che ho passato nella mia vita per mano del tuo intervento. E sono felice perché oggi, con Luca e Diego un nuovo tenace ricordo si aggiungerà al mio ricchissimo "medagliere" personale.

Un abbraccio tesori!!!! In bocca al lupissimo!!!! A presto!!!!


Elena






sabato 10 aprile 2010

Buongiorno o impavidi Corazzieri!

«Comandino! Sto sull'attenti!»

Scherzi a parte, il mio soprannome di oggi non poteva essere più azzeccato ed è in perfetta linea con quanto voglio dirvi! Vi ci vedo proprio vestiti come un prode Corazziere dell'Esercito, veramente!

Non so se vi abbiano avvisato dell'importante presenza del Presidente Napolitano, in questi giorni in visita proprio nella vostra città. L'ho visto ieri al Tg Veneto (io ricevo quello da sempre come testata regionale su Rai Tre pur vivendo in altra provincia) mentre era scortato in giro per le magnifiche vie del vostro luogo natìo. Io ho riconosciuto subito Piazza delle Erbe!!!

Eh, il Vinitaly, ora in pieno svolgimento, attira un sacco di gente, non vi pare?!

E mi viene in mente di quella volta in cui 13 anni fa (erano i primissimi giorni del 1997) anche io con la mia classe superiore (la quarta, scelta in rappresentanza del nostro istituto) ho presenziato presso il Palazzetto dello Sport di Reggio Emilia alla cerimonia ufficiale di accoglienza tributata alla visita dell'allora Presidente in carica Oscar Luigi Scalfaro, tenutasi in occasione della festa della bandiera Tricolore nazionale, la quale fece la sua prima comparsa appunto, sventolando a Reggio Emilia.

Nonostante, in quel giorno grigio e piovoso di inizio gennaio, del nostro Presidente io, dispersa tra il pubblico, distinguessi da lontano solo la testa pelata, circondata da qualche capello bianco, ho un ottimo ricordo di quell'esperienza. Un evento che bene o male ti rimane fortemente impresso; non capita a tutti nella vita un onore del genere, e quanto ho vissuto quella mattina mi ha davvero resa orgogliosa di essere italiana, malgrado non abbia mai avuto molto senso patriottico.
Di quel giorno conservo ancora, gelosamente, nella mia vecchia corrispondenza cartacea, l'invito unico e personale valido per l'accesso alla cerimonia che ci diedero all'ingresso del Palazzetto. Era molto bello, compilato a mano a penna stilografica, su carta pregiata.

E tra tutti i vari sfarzosi, coloratissimi gonfaloni dei differenti comuni della mia provincia, riuniti per l'occasione in quel grande spazio, a distinguersi maggiormente, su tutto e tutti erano però proprio loro, gli affascinanti Corazzieri in divisa. Sicuri, forti, imparziali, inappuntabili, impassibili. Semplicemente PERFETTI!!!!

Guarda te cosa mi avete fatto tornare in mente!!!!! Bene o male, qualcosa da dire lo trovo sempre, come vedete! E ogni scusa è buona per infilarvi affettuosamente tra i miei discorsi!!!

Un abbraccio! In bocca al lupo per stasera a Roma Capoccia, buon sabato, cari "Corazzieri al servizio della Musica"!!!!! Vi penso!

Elena

P.s.: Tornando a noi, lo so, non ho dimenticato che la gente si aspetta di sapere altro sul vostro concerto di mercoledì. E in effetti non ho certo esaurito quanto volevo dire con i miei post sulla gloria, che rimane comunque il requisito più importante della data di avvio del vostro tour.

Ma mi piace tenere i lettori "sulle spine". Devono portare ancora un attimino di pazienza, presto avranno da me risposte a quanto si chiedono.

venerdì 9 aprile 2010






«....Gloria,
In te domine,
Gloria,
Exultate...»

U2 - GLORIA (1981)

E come posso non ricordare, dedicando col cuore a voi con altrettanta gioia, questa sera, sempre in stretto riferimento al post di ieri, anche questa fantastica GLORIA canzone di apertura del secondo vinile degli U2 "October" testimone dei primi tempi dell'inizio della loro carriera? La adoro! Ho il 33 giri! Consumatissimo, e quasi inascoltabile, dati i graffi e l'usura dei ripetuti ascolti, soprattutto in questo primo sfruttatissimo e assai famigliare solco! Mi piace tantissimo!!!!!

Luca, Diego, non vi nascondo che mentre assistevo piacevolmente allibita al vostro concerto di Pegognaga, pensando intensamente alla forma che avrebbe preso la parte di post che poi ho pubblicato ieri, ho preso una importante e quantomai definitiva decisione che mi riguarda e che sono intenzionata a rispettare fermamente. Ve la comunico subito, la rendo pubblica volentieri anche perché si tratta di un bel pensiero, non ci vedo nulla di male nel confidare una cosa simile.

Ho deciso che se avrò una figlia femmina, fra qualche anno la chiamo proprio Gloria! É un nome perfetto per una figlia!!!!! Mi è sempre piaciuto da matti negli anni questo nome femminile; grazioso, semplice, corto e poco diffuso, a quanto so, almeno attualmente, tra le donne.

Naturalmente le canzoni di Tozzi, degli U2 e di Van Morrison (già, come saprete di sicuro, ricordo a chi mi legge che esiste pure un altro pezzo completamente diverso dai due precedenti, che si intitola così) hanno dato un aiuto non indifferente nel mio pensiero sulla scelta di questo nome per una eventuale bimba tutta mia.

Ma il merito definitivo e totale di questa mia decisione, va più che a ogni altro motivo, alle vostre deliziose personcine che giusto due sere fa trasparivano tanta luce, quella interiore che solo la gloria propria dell'anima sa elargire, appunto. Non intendevo certo riferirmi alla luce scenografica dei riflettori ovviamente.

Grazie alla musica avete diffuso attorno a voi questa vostra luminosa e facilmente intuibile percezione che era sia fisica che interiore, qualcosa di speciale capace di colmare di pace e grintosa serenità il cuore di chiunque vi stesse attorno. Una cosa splendida! Complimenti ragazzi!!!!

Già me la immagino, dunque, la vita della piccola Gloria, la mia ipotetica, futura, fantastica bimba, perché lo sento, so che sarà a dir poco bellissima! Se davvero deciderà, come mi auguro, di arrivare un giorno a sconvolgere la mia vita sommergendola di amore, lei diverrà indubbiamente il più alto coronamento, donando valore a tutta quella che, naturalmente è la mia intera esistenza! Il mio più celebrato, sentito, amatissimo e ardentemente desiderato obiettivo di vita. Proprio un obiettivo personale di "Gloria". In tutti i sensi.

Voglio concludere bene questa serata lasciando scritto un bel pensiero che farà sicuramente riflettere. Luca. Diego, sarò sincera.

«Quale inestimabile fortuna ed onore mi è in effetti concessa, poiché sono una donna! Sono assai felice di questo, sapete? Se ci penso bene, vi dirò che la sola idea che un giorno, io stessa (quando naturalmente avrò trovato la persona giusta che condividerà con me a sua volta la propria vita e sceglierà in accordo con me questo importante passo) potrò fisicamente concepire, generare ed essere concreta portatrice di nuova vita, mi fa semplicemente impazzire, mi rende positivamente raggiante, ebbra di radiosa felicità!!!!»

Un abbraccio, cuoricini. A presto!!!!! Vi voglio bene!!!!!

Elena


giovedì 8 aprile 2010

Ti aspetto gloria.....

Ciao margheritine,

sono stanca morta, dopo la comprensibile ora tarda di ieri e i vari impegni pesanti di questa seguente giornata ma non rinuncio certo alla vostra lettera odierna. Specialmente dopo quello che, come ben sappiamo noi, è successo appena ieri sera, a soli dieci minuti da casa mia.

So che ci sono altre persone che mi leggono oltre a voi. Che fremono e vorrebbero sapere come è andata. C'è chi magari smania e vorrebbe sentire raccontato da me un po' di quanto i miei occhi hanno visto, c'è chi invece forse, al vedere queste nuove righe si domanda, prima di ogni altra cosa, se sono riuscita nell'intento che mi ero prefissa e che solo 24 ore fa mi riempiva di interrogativi. Ma andiamo con ordine, una cosa per volta.

Voi sapete che devo raccontare quanto mi accade in una maniera particolare, dettata dalla mia personale ispirazione e differente da come narrerebbe qualsiasi altra persona. Altrimenti non vi avrei neanche dedicato e tributato questo attivissimo blog. E forse non sarei neanche una fan, se fosse andata diversamente. Ma non è così. Le nostre rispettive storie vanno di pari passo ed insegnano......

Stasera mi limito a dire dunque, a chi non c'era, che alla vostra sensazionale "data zero" pegognaghese ho fatto una grande, profonda conoscenza per mano vostra, qualcosa che potrei addirittura definire tangibile. Qualcosa che mai avrei pensato fosse concretamente possibile e dimostrabile, almeno fino a ieri pomeriggio, prima di mettere piede al Teatro Anselmi. Una cosa che mi ha reso enormemente orgogliosa di essere vostra irriducibile sostenitrice, confermandomi affezionata alla vostra musica più che mai.

Sin dal primo momento quando sono entrata e voi eravate ancora impegnati nelle prove, ho immediatamente notato che c'era in effetti qualcosa di potenzialmente diverso, un'atmosfera fortissima, invisibile, ma piacevolmente presente nell'aria, che toccava ogni cosa, sapeva magicamente di nuovo.

E solo un attimo dopo squadrando ammirata i vostri visi sorridenti aprirsi in un caro saluto verso me (che in quel momento ero tra i pochissimi fortunati presenti in sala davanti al palco) quando mi avete riconosciuto subito. Che sorpresa! Ho potuto ancora prima che voi mi salutaste, comprendere nettamente, quello che stavolta vi impreziosiva ancor più. Ciò che avrebbe reso in ogni nota anche questa serata appena trascorsa qualificandola tra i miei più cari ricordi come indimenticabile. Ho capito che sui vostri volti e in ogni vostro minimo gesto regna incontrastata proprio lei, in tutto il suo sfavillante splendore. La GLORIA!

Certo, ragazzi, avete letto bene, mi riferisco non tanto al nome di una avvenente ragazza come potrete erroneamente pensare voi in un primo momento. Bensì a quel sentimento gioioso interiore, particolare che Umberto Tozzi, per esempio cercava disperatamente nel lontano 1979, lo stesso che rese famosissima una sua canzone che portava questo nome che ambiva a tale riferimento nascosto, a detta dello stesso artista.

Mi spiace per te Umberto. Tu cercavi gloria e non sei riuscito a trovarla, almeno nelle parole del tuo brano. Io l'ho riconosciuta subito, invece la tua orgogliosa e sicura nonché ambitissima gloria. Essa, fidati di me, giace incredibilmente viva nel corpo, nella mente e nel cuore dei tuoi colleghi Sonohra. Perché si da il caso che lei dimori su di loro; da questo Sanremo in avanti li caratterizza, anzi, in maniera definitiva. Basta saperla riconoscere. E per me, onestamente è stata una cosa elementare, semplicissima, immediata. Ha scelto un ottimo mezzo per comparire, non ti pare?

La "gloria" regnava su di voi ragazzi, lo ripeto, con decisa convinzione; su questo non si discute. Si mostrava dandovi una potenza, una carica pazzesca, un magnetismo musicale a cui era praticamente impossibile per non dire addirittura vietato sottrarsi. Qualcosa di maledettamente irresistibile, coinvolgente, una voglia di vivere tale che ha attirato alla vostra musica, che mi ha legato in modo pazzesco a voi in un ennesimo abbraccio. Uno stato d'animo tale che avete profuso e sparso a tutti i presenti in un'esibizione di per sé spettacolare, semplicemente epocale!

E ve lo dico adesso, ancora incredula, mentre ho quasi le lacrime agli occhi dalla gioia se solo cerco di ripensare a tutto quello che di strabiliante, in un turbine di colorate emozioni ho vissuto ieri sera. Non ho bisogno di chiedervi di credermi, so che voi sapete che sto scrivendo la schietta verità su quanto provo a descrivere, punto e basta.

E


mercoledì 7 aprile 2010

«Stasera, che sera…..»

Cuoricini miei, sto arrivando, finalmente!!! Che bello!!!!

Quest’oggi e per tutta la corrente serata sarò unicamente per  voi, promesso!!!!!

Poco mi interessa il fatto che domani crollerò stufissima sulla scrivania!!!!

Vivo felice il presente, lasciando il futuro (ovvero anche il semplice domani) a ciò che è, infatti,  futuro,

non mi va di curarmene per forza adesso!!!

Immag0095

«Il libro, sia esso romanzo saggio o poesia, deve coinvolgere al massimo l'intelligenza e la sensibilità del lettore. Quando in un libro, di poesia o di prosa, una frase, una parola, ti riporta ad altre immagini, ad altri ricordi, provocando circuiti fantastici, allora, solo allora, risplende il valore di un testo. Al pari di un quadro scultura o monumento quel testo ti arricchisce non solo nell'immediato ma ti muta nell'essenza.»

Giulio Einaudi

«Non si legge un Autore. Ci si legge attraverso di lui.

J. Dechanet

A più tardi, cucciolini io sono di nuovo pronta a vivervi!! Emozione al massimo?

Cosa accadrà? Cos’accadrà?

Elena

martedì 6 aprile 2010

Cuoricini, good evening.

Allarme rientrato, mia sorella sta meglio oggi, meno male uh, sospirone di sollievo. Non vedo nessun tipo di intoppo a questo punto. Devo solo occuparmi di fare un certo pacchettino da portare con me al momento giusto e sono a posto.. Aspetto solo di consegnare il tutto al destinatario allora! Che emozione!

Sono stanca morta dopo una giornata di prevedibile ed intenso lavoro. Ma in questo velocissimo frangente farò di tutto per recuperare le energie esaurite nell’arco di queste ultime ore.  Già vi dissi tempo fa, se ricordate che amo il motto: "Dopotutto domani è un altro giorno", che sappiamo essere pronunciato da Rossella O' Hara. Già. Proprio così. Domani è un altro giorno. E che giorno.....

Camomillizzatemi ragazzi che sono spappolata e devo essere in gran forma per domani! Ho bisogno di una vostra dolce ninna nanna. Posso chiedere?????

Bacione, buonanotte vado a riposare. Ci vediamo domani tenerezze! É bellissimo, sapete, scrivervi una frase del genere sapendo nel segreto del mio cuore che questa si verificherà sul serio!!!!!

Elena

lunedì 5 aprile 2010

Ovetti, buonasera.

Accidenti mi assento un paio di giorni e la Pasqua è già finita, meno male. Passo velocissimamente a salutarvi e sarò superbreve ora poiché il tempo di andare a nanna e abbracciare il vostro cuscino in attesa di addormentarmi arriva prestissimo. Domani ricomincia un’altra settimana di lavoro che mi vedrà impegnata tutto il giorno. Con la scusa di essere a posto per prepararmi per il vostro concerto ho eccezionalmente spostato l’orario di servizio di mercoledì in accordo con l'ufficio personale e domani sarò al lavoro per l’intera giornata, cosa che di solito faccio appunto il mercoledì! Pazienza, poco male, per Luca e Diego questo e anche di più!!!! Meglio anzi, così ho già trascorso la parte professionalmente più impegnativa della settimana e mercoledì pomeriggio che sarò libera mi faccio bella solo per voi..........

Tutto bene, per il resto, voi e famiglia per le feste di Pasqua? Mi auguro di si. Siete riposati e pronti a ripartire? Ai nastri di partenza allora!

Io sono stata fuori per due giorni coi genitori, in una sorta di rappresentanza familiare malgrado la poca voglia. Sono andata a trovare parenti dei miei. Ogni tanto bisogna pur farsi vedere anche lì no?

Sto un po’ in ansia stasera e sono passata per salutarvi rapidamente cercando quasi conforto. Sono incappata nell’imprevisto dell’”ultim’ora”. Purtroppo mia sorella oggi si è ammalata e non sta affatto bene al momento ahimè, dovrebbe accompagnarmi lei al concerto. Questa non ci voleva anche se non le faccio una colpa, ci mancherebbe. Ce la farà a rimettersi in sesto per mercoledì? Appunto perché il vostro concerto è a meno di 48 ore da me e spero di trovare (se servirà) un suo eventuale sostituto dato che ho i biglietti pagati e mi scoccerebbe proprio mancare a una vostra performance prevista tra l'altro a meno di 10 minuti d’auto da casa mia quando in quasi 3 anni di concerti vi ho seguito ogni volta senza intoppi anche molto, molto più lontano! Io non voglio mancare alla data zero, sono preoccupata! Ma la parola finale non dipende da me uffa!

Speriamo bene batuffolini, incrociate le dita, sapete che io ho bisogno assolutamente di un accompagnatore.

Devo portarti anche un pensierino Luca, spero solo di farcela a dartelo personalmente anche se in frettissima, bastano due soli secondi d'orologio purché te lo allunghi! Dite una preghierina per me, please vorrei andasse tutto bene anche stavolta in occasione della serata pegognaghese. Soprattutto in quella sera, appunto che devo darti un regalino di profonda riconoscenza, Luca…..

Notte cuoricini, scappo, ho già il letto pronto e il vostro cuscinone che mi aspettano per tanti sogni d’oro! Vi bacio entrambi e vi voglio un sacco di bene a tutti e due!

La vostra Elena

venerdì 2 aprile 2010

Il Piccolo Principe – Dal capitolo XXIV.

il-piccolo-principe

 

….Mi disse semplicemente:
"Un po' d'acqua può  far bene anche al cuore..."
Non compresi la sua risposta, ma stetti zitto... sapevo bene che non bisognava interrogarlo.
Era stanco. Si sedette. Mi sedetti accanto a lui.
E dopo un silenzio disse ancora:
"Le stelle sono belle per un fiore che non si vede..."
Risposi: "Già", e guardai, senza parlare, le pieghe della sabbia sotto la luna.
"Il deserto è bello", soggiunse.
Ed era vero. Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia. Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende in silenzio...
"Ciò che abbellisce il deserto", disse il piccolo principe, "è che nasconde un pozzo in qualche luogo..."
Fui sorpreso di capire d'un tratto quella misteriosa irradiazione della sabbia. Quando ero piccolo abitavo in una casa antica, e la leggenda raccontava che c'era un tesoro nascosto.
Naturalmente nessuno ha mai potuto scoprirlo, ne' forse l'hai mai cercato. Eppure incantava tutta la casa. La mia casa nascondeva un segreto nel fondo del suo cuore...
"Si", dissi al piccolo principe, "che si tratti di una casa, delle stelle o del deserto, quello che fa la loro bellezza è invisibile".
"Sono contento", disse il piccolo principe, "che tu sia d'accordo con la mia volpe".
Incominciava ad addormentarsi, io la presi tra le braccia e mi rimisi in cammino. Ero commosso.
Mi sembrava do portare un fragile tesoro.
Mi sembrava pure che non ci fosse niente di più fragile sulla Terra. Guardavo, alla luce della luna, quella fronte pallida, quegli occhi chiusi, quelle ciocche di capelli che tremavano al vento, e mi dicevo:
"Questo che io vedo non è che la scorza. Il più importante è invisibile..."
E siccome le sue labbra semiaperte abbozzavano un mezzo sorriso mi dissi ancora:
"Ecco ciò che mi commuove di più di questo piccolo principe addormentato: è la sua fedeltà a un
fiore,  è l'immagine di una rosa che risplende in lui come la fiamma di una lampada, anche quando dorme..."
E lo pensavo ancora più fragile.
Bisogna ben proteggere le lampade: un colpo di vento le può spegnere...”.

 

ANTOINE DE SAINT- EXUPERY

EDIZIONI TASCABILI “BOMPIANI RAGZZI” – MILANO – NUOVA RISTAMPA 2009

Non attendere il momento favorevole: crealo.

P.s. io sono pronta a questo punto posso dirlo, ho tra le mani, un piccolo oggetto che nella sua semplicità si rivela invece grande quanto il mondo. Penso che tutto ciò che il palmo della mia mano sinistra stringe al momento sia concretamente quello che mi serve perché, a mio parere, un grandissimo messaggio che da anni reputo importante, riesca a toccare il cuore di una persona.

Favoloso, quasi non ci credo, ditemi che sto sognando! Credo sarà un momento particolare questa imminente consegna. Voglio sperare che lo sia. Ho fatto di mia iniziativa pochissimi regali nel corso della mia vita, nel senso che difficilmente l'idea veniva lanciata e portata a termine direttamente da me, solitamente, per forza di cose non sono in grado di fare da sola entrambe le azioni.

Ma stavolta pare che tutto sarà diverso!

  • Riuscirò a portare personalmente il mio modestissimo pensierino (intelligente, comperato con tutto il cuore, un dono che sarà sempre possibile riscoprire tutte le volte che si vuole e tramandare ad altri) al diretto interessato? Sarà il pensiero giusto per lui?

E soprattutto, mi chiedo, visti i favorevoli precedenti che impreziosiscono il mio blog e la mia storia, che faccia farà "il ragazzo dai capelli d'oro in carne e ossa"? Sarà contento? Riuscirò in quell'attimo a trasformarmi in un suo pensiero occupando così la sua mente per poter vivere la sua reazione? Non chiedo altro, vorrei solo questa ambitissima soddisfazione! Chissà....

Ho capito, per colpa di questi interrogativi qui, stanotte non dormo! Ma è proprio in momenti come questi che ti accorgi che molto spesso è meglio "donare piuttosto che ricevere" ti fa sentire ancora più contento!

Chi vivrà vedrà!

E

giovedì 1 aprile 2010

Dato che oggi si parla di burle e scherzi, adesso mi permetto di presentarvi e vi propongo un ricordo buffo anche io.

É uno spezzone ridicolissimo di un film anni 70 con Pippo Franco, che quasi sicuramente voi due non avete mai visto. Un classico serale delle reti private locali, regionali.

Soprassederei volentieri, mi dissocio del tutto personalmente parlando, sulle parole della "Ninna Nanna" in dialetto romanesco qui interpretata con la chitarra in modo tutto sommato simpaticamente geniale da questo grande cabarettista protagonista della mia prima infanzia con alcune famose canzoncine.

Un comico che ad essere onesta, conciato così, chissà perché, in questo filmato, soprattutto oggi, tra un sacco di scherzi di vario genere, seppure in maniera mooolto, mooolto vaga mi ricorda scherzosamente "qualcuno", eh eh!!!

Ridete, ridete e ancora ridete a più non posso e beccatevela tutta questa improbabile ninna nanna cuoricini, anche se non ve la dedico, naturalmente. La metto solo per incrementare il buonumore, perché mi piace l'idea di farvi sorridere. Tutto qui. Io mi sto sbudellando dalla voglia matta di ridere, sono pronta a scoppiare!

Questa era la vera comicità, una scena a suo modo rimasta alla storia, ogni tanto questo filmetto lo danno ancora in TV sui canali privati appunto, la sera, e io mi becco sempre volentieri questa scena!!!



Non vi ci vedo chiaramente a cantare una cosa del genere, e manco lo vorrei questo è fuori discussione, con ogni probabilità non avrei bisogno di specificarlo. Però mi chiedo una semplice curiosità: come risulterebbe questa atipica "ninna nanna" tradotta direttamente in dialetto veronese?

Certo che però il bimbo di cui si parla doveva proprio essere una piccola ed insopportabile peste eh?

Elena

Hey pesciolini,

ma voi state deliberatamente scherzando! Non scordo, infatti che oggi è il primo giorno di aprile, in cui tradizionalmente girano grosse burle. Come sarebbe a dire, secondo Facebook, la notizia di cui vengo sorprendentemente informata al momento, secondo cui il vostro manager è fuori dai "giochi", o per meglio dire, dalla band, quando penso che ci siamo parlati animatamente e a lungo tutti insieme solo dieci giorni fa? E tutto questo ancora una volta non mi sembrava vero accidenti, anche se invece mi sono successivamente resa conto che vero lo era sul serio!!!!

Cioè, no, veramente, non ci posso credere! Forse ho solo letto male! Ho lavorato troppo oggi e sono anche parecchio stanca, i miei occhi fanno le bizze, la settimana di lavoro più che pesante ed articolata comincia a farsi sentire!

Ma voi scherzate, siete degli adorabili birichini; anche l'anno scorso avete scritto sul forum per il 1° aprile che avevate assunto una nuova corista (o erano due? Non ricordo....) a cantare con voi. Notizia in seguito rivelatasi solo uno scherzo di inizio aprile. Quest'anno evidentemente è la volta di Roberto Tini eh?! Andiamo, cuoricini, dite la verità, adesso. Lo so che vi piace scherzare! Ammettetelo!

Dolcissimi birbantelli, mi spiace per voi, stavolta NON vi credo! Ormai, posso dire che ho superato i 30 anni, e uno scherzo lo so riconoscere! Se Robby, desse, per così dire le “dimissioni”, mancherebbe certo una valida fonte di idee. E al suo posto questo fantomatico e non meglio presentato nuovo chitarrista di nome Pietro eh? Mhhhh la cosa sa di bruciato! É categoricamente impossibile!!!!

Questo è uno scherzone bello e buono, e magari, (vallo a sapere) i " simpaticissimi complici" del caso sono proprio Roberto e Jacopo che hanno architettato tutto e ridacchiano con voi a crepapelle adesso, alle spalle di chi, ingenuamente, vi crede al primo colpo!

Furbacchioni! Il vostro (sempre che lo sia davvero, smentite ancora non ce ne sono; non che io sappia, almeno finora) è stato il primo pesce d'aprile di oggi che ho ricevuto, non è riuscito, mi spiace, per quel che mi riguarda! Lo scrivo qui ufficialmente, io non ci casco!

Per favore! Una notizia del genere che spunta tra l’altro a meno di una settimana dal concerto "Zero" di Pegognaga per giunta, il paese di Roberto! Voglio vedere se Tini non vi accompagna sul palco nel teatro del suo luogo natìo, con la sua solita ed energica "verve". Con tutto quello che ci siamo detti a Carpi pochi giorni or sono! Ma per piacere!!!!

Bacione, ciao monelli, vi voglio bene! A più tardi, forse!

Elena