venerdì 2 aprile 2010

Il Piccolo Principe – Dal capitolo XXIV.

il-piccolo-principe

 

….Mi disse semplicemente:
"Un po' d'acqua può  far bene anche al cuore..."
Non compresi la sua risposta, ma stetti zitto... sapevo bene che non bisognava interrogarlo.
Era stanco. Si sedette. Mi sedetti accanto a lui.
E dopo un silenzio disse ancora:
"Le stelle sono belle per un fiore che non si vede..."
Risposi: "Già", e guardai, senza parlare, le pieghe della sabbia sotto la luna.
"Il deserto è bello", soggiunse.
Ed era vero. Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia. Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende in silenzio...
"Ciò che abbellisce il deserto", disse il piccolo principe, "è che nasconde un pozzo in qualche luogo..."
Fui sorpreso di capire d'un tratto quella misteriosa irradiazione della sabbia. Quando ero piccolo abitavo in una casa antica, e la leggenda raccontava che c'era un tesoro nascosto.
Naturalmente nessuno ha mai potuto scoprirlo, ne' forse l'hai mai cercato. Eppure incantava tutta la casa. La mia casa nascondeva un segreto nel fondo del suo cuore...
"Si", dissi al piccolo principe, "che si tratti di una casa, delle stelle o del deserto, quello che fa la loro bellezza è invisibile".
"Sono contento", disse il piccolo principe, "che tu sia d'accordo con la mia volpe".
Incominciava ad addormentarsi, io la presi tra le braccia e mi rimisi in cammino. Ero commosso.
Mi sembrava do portare un fragile tesoro.
Mi sembrava pure che non ci fosse niente di più fragile sulla Terra. Guardavo, alla luce della luna, quella fronte pallida, quegli occhi chiusi, quelle ciocche di capelli che tremavano al vento, e mi dicevo:
"Questo che io vedo non è che la scorza. Il più importante è invisibile..."
E siccome le sue labbra semiaperte abbozzavano un mezzo sorriso mi dissi ancora:
"Ecco ciò che mi commuove di più di questo piccolo principe addormentato: è la sua fedeltà a un
fiore,  è l'immagine di una rosa che risplende in lui come la fiamma di una lampada, anche quando dorme..."
E lo pensavo ancora più fragile.
Bisogna ben proteggere le lampade: un colpo di vento le può spegnere...”.

 

ANTOINE DE SAINT- EXUPERY

EDIZIONI TASCABILI “BOMPIANI RAGZZI” – MILANO – NUOVA RISTAMPA 2009

Nessun commento:

Posta un commento