venerdì 27 agosto 2010

«La voce del padrone»…Prima, molto prima di Walkman, lettori CD e Ipod, in principio, ecco un antico ed amato ricordo musicale appartenente alla mia famiglia materna.

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Fonovaligia portatile

“Grammofono” a 78 giri

con tromba interna

“LA VOCE DEL PADRONE” – MILANO

Risalente agli Anni Venti del secolo scorso.

Fu acquistata dal mio caro nonno materno quando era ancora poco più che ragazzo. Conforme ai dettami tecnologici vigenti in quel periodo, l’apparecchio riceve carica meccanica  esclusivamente da una manovella che va azionata di tanto in tanto facendola girare a mano, ed è  un antico oggetto gelosamente conservato, negli anni, dai miei parenti veronesi, come un caro ricordo di famiglia. 

Lo stesso è ancora funzionante ma ahimè mancano le puntine adatte per la regolare messa in riproduzione del grammofono. Quelle che c’erano in dotazione, poste  nel minuscolo cassettino laterale di legno ricavato sulla base, a causa del prolungato disuso, sono oggi completamente arrugginite, e perciò assolutamente inservibili per riprodurre bene la musica sui relativi, fragilissimi, ed affascinanti dischi in gommalacca dell’epoca. Non riusciamo più a reperirle da nessuna parte ma sono fondamentali per ascoltare la musica!

Abbiamo pure scritto una lettera alla casa produttrice per richiedere almeno una scatolina di questi minuscoli accessori di acciaio ormai scomparsi e totalmente sconosciuti ai più giovani ora, ma… non abbiamo mai ricevuto risposta.

Pare infatti, da più accurate informazioni pervenuteci, che la famosissima ditta ed antica etichetta discografica italiana in questione, “La Voce Del Padrone” sia fallita da un sacco di tempo, quarant’anni circa, anno più anno meno e sembra sia a tutt’oggi praticamente impossibile trovare sul mercato puntine da grammofono di quella marca!!!

Peccato!!! Mi sarebbe piaciuto un sacco poter suonare e provare ad ascoltare un vetusto 78 giri! Non so cosa darei!!! Amo queste cose grandi testimoni di un passato glorioso che non torna più ma si racconta anche in epoca moderna con orgoglio grazie a questi cari oggetti!!!!

 

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….emozioni lontane …. a 78 giri…

Stamattina sono stata dal parrucchiere per sfoggiare un nuovo look. Questo:

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Dato che poi, spesso, i lettori mi scrivono in privato che come blogger appaio sempre troppo poco, ne approfitto ora per accontentarvi e farvi avere volentieri una foto recentissima, scattata quest’oggi, mentre porto orgogliosa un nuovo taglio di capelli giovanile, semplice e fresco che mi piace parecchio e mi accompagnerà, dritta dritta, a salutarvi tra qualche giorno, al fatidico, attesissimo vostro concerto del 2 settembre. Complimenti al parrucchiere, mi ha davvero rimesso a nuovo come si deve, wow!!! Che dite cuoricini, vi piace?

Bacioni grandi grandi a tutti e due!!!!

Elena

sabato 21 agosto 2010

Luca, Diego,

la mia voglia di scrivere in questi giorni è categoricamente scivolata sotto lo zero. La mia ispirazione si è presa una vacanza e non mi ha ancora comunicato la data del suo rientro.

Portate pazienza tesori. A dir la verità mi annoio un casino e ultimamente non sta succedendo davvero nulla che possa raccontare, mi spiace.

Vi voglio bene.

Elena

P.S. Luca, cosa fai, adesso disattivi di punto in bianco anche il tuo profilo ufficiale su Facebook sparendo dalla mia lista di amici e contatti su questo social network? Dai retta a me Piccolo Principe, hai fatto bene, adesso hai una “rottura” di meno da gestire!!!! Sarà strano ma, credimi, approvo il tuo gesto.

P.S del P.S. Non c’è storia, se non per chissà quale fantastico posto di vacanza che abbia visto in queste ferie, ricorderò le vacanze 2010 senza dubbio grazie all’Ipod che, dopo un primo periodo di incertezze, ora sto utilizzando molto in questi giorni di noia. Voi due (ed è superfluo sottolinearlo) mi fate un sacco di compagnia con le vostre canzoni assieme ad uno storico disco deciso ed energico dei Pink Floyd che fino a pochi mesi fa mi era praticamente del tutto inedito: Animals, inciso nel 1977; se si può essere maledettamente innamorati di un disco questo è il mio caso! Album superbellissimo direi. Ogni volta che lo ascolterò d’ora in poi non potrò non pensare alle mie ferie 2010, che non hanno certo brillato di esperienze vissute, ma almeno tanta tanta musica si……

mercoledì 18 agosto 2010

Parole sante…..

“La giovinezza è una fidanzata capricciosa. La comprendiamo e l'apprezziamo solo quando ci lascia per un altro e non torna più.”

Tratto dal libro “Marina” di Carlos Ruiz Zafón

Voi che ne pensate? Io mi ritrovo molto in questa frase, la apprezzo particolarmente ed è meraviglioso anche il libro da cui essa è tratta, che ho, tra l'altro, appena finito di leggere. Questa massima non dice altro che cose potenzialmente vere, dico bene?

Bacioni.

Elena

ELENA

Pare sia stato il mio allora giovanissimo papà, subito dopo la mia nascita, nel maggio 1979, a scegliere insistentemente questo nome semplice e corto che tanto avrebbe desiderato poter dare alla sua prima figlia femmina, che, destino ha voluto, sia stata proprio io. Vediamo a questo punto, oggi in occasione del giorno esatto del mio onomastico, di racimolare qualche notizia e curiosità in più legate al nome che porto.

Significato del nome

Elena, splendido nome dolce, caldo, solare. La radice di questo nome femminile è difatti da ricondurre al sostantivo greco “elios” cioè “nome del sole”. É uno dei nomi femminili maggiormente diffusi in Italia anche per il fatto che è possibile riconoscerlo pure in nomi composti come Maria Elena (talvolta contratto in Milena) o nella ulteriore variante Ileana o Illeana.

IL LEGGENDARIO MITO DI “HELEN OF TROY”

Nella mitologia, per esempio il famosissimo personaggio di Helen (Elena, in italiano) sta ad indicare e ricorda la figlia di Zeus e Leda, nonché sorella dei Dioscuri (Castore e Polluce). Giovane donna di incantevole bellezza e fattezze fisiche, Helen fu rapita da Teseo e poi liberata dai fratelli. Aspramente contesa dai principi della Grecia, follemente innamorati di lei, Helen scelse di sposare, fra tutti, Menelao. Poi Paride la rapì e la condusse nella città di Troia. Per questo motivo scoppiava la la celebre guerra durata dieci anni (e raccontata da Omero nell’Iliade) al termine della quale Helen tornò a Sparta.

18 AGOSTO: SOLENNITA’ CRISTIANA DI S. ELENA IMPERATRICE .

(madre di Costantino I°)

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Flavia Giulia Elena, religiosamente meglio nota come “S. Elena Imperatrice”, nacque in Bitinia, zona dell’attuale regione turca, verso la metà del III° secolo d.C. Fu originaria di famiglia plebea. Secondo Sant’Ambrogio, in un primo tempo la giovane esercitava il mestiere di “stabularia” cioè di locandiera e servetta addetta al mantenimento delle stalle per i cavalli. Conobbe qualche tempo dopo l’alto ufficiale e militare Costanzo Cloro con cui si unì in solenne matrimonio. Nell’anno 272 Elena diede alla luce il figlio Costantino. Il marito la ripudiò su ordine dell’imperatore Diocleziano nel 293 a causa delle sue umili origini.
La santa condusse una vita avvincente e religiosamente ricca, si proclamò pubblicamente cristiana nel 312. Fu un personaggio risoluto e decisivo per lo sviluppo della storia definitiva del cristianesimo, che, grazie a lei, conobbe il primo periodo di autentica libertà. Quando suo figlio Costantino, sconfiggendo il rivale Massenzio, poté subentrare di diritto al padre e divenne dunque erede e nuovo padrone assoluto dell'impero, Elena (il cui onore venne in seguito riabilitato) ebbe il titolo più alto cui una donna agiata potesse aspirare per quell’epoca, cioè quello di «Augusta».
Fu l'inizio di un'epoca nuova per il diffondersi del cristianesimo: l'imperatore Costantino, dopo la sua vittoria attribuita alla protezione di Cristo, concesse ai cristiani la libertà di culto proclamando infatti il famoso “Editto di Costantino”.
Elena, durante tutto l’arco della propria esistenza testimoniò e diede grande esempio di fervore religioso, compiendo ovunque opere di bene, attuando virtù di fede, partecipando con umiltà alle funzioni, vestendo sempre abiti modesti e dando ordine di costruire le celebri basiliche sui luoghi santi.
Ritrovò la tomba di Cristo scavata nella roccia a Gerusalemme attorno all’anno 324 e solo due anni più tardi recuperò la croce del Signore e quelle dei due ladroni che furono da lei riconsegnate alla Basilica di Santa Croce in Roma, luogo presso cui queste reliquie sono tuttora perfettamente custodite.
Il ritrovamento della Santa Croce di Gesù, avvenne appunto nel 326 d.C. sotto gli occhi commossi della pia Elena. Questo fatto produsse grande emozione in tutta la cristianità. A tali scoperte seguì la costruzione di altrettante sante basiliche a lei dedicate, una delle quali sorge sul monte degli Olivi. Elena morì probabilmente intorno al 330 amorevolmente assistita dal figlio. Il suo corpo fu trasportato a Roma e sepolto sulla Via Labicana, oggi “Torpignattara”. Fu da subito considerata una grande santa e come tale da quel momento sempre amata e venerata.
É considerata protettrice degli archeologi, di chiunque si sia cristianamente convertito, invocata e pregata in caso di matrimoni difficili, dalle persone separate e/o divorziate, ed è anche patrona di tutte le imperatrici.

PREGHIERA A S. ELENA IMPERATRICE

Per la premura che voi aveste
di trarre dalle rovine in cui stava nascosta
la santa Croce di Gesù Cristo,
e per lo strepitoso miracolo dell'immediato
e perfetto risanamento di un moribondo
con cui il Cielo benedisse i vostri desideri,
perché si distinguesse da tutti gli altri il legno
della comune redenzione, impetrateci,
o incomparabile Sant'Elena,
di non gloriarci mai d'altro che della Croce
di Gesù Cristo, e di portare
con santa rassegnazione
la croce dei patimenti.
Amen!

venerdì 13 agosto 2010

Cari Luca e Diego,

oggi vi scrivo apposta per porvi una sorta di insolito “scambio”  tra noi. Un’idea che potrebbe anche essere divertente, perché no?

Sono sicurissima che voi avreste sottomano proprio quello che farebbe  per me allo scopo di movimentare maggiormente questi miei lunghi giorni di vacanza in cui non ho la possibilità di uscire o la disponibilità di gente che mi possa accompagnare in giro. Sapete, penso proprio che io stessa potrei donarvi in cambio, allo stesso tempo, ciò che, dall’altro canto, servirebbe più spesso a voi di poter vivere.

Cosa ne direste, dunque, di “prestarmi” qualche giornata delle vostre, ricca di continue iniziative, facce e/o conoscenze nuove nonché posti sempre differenti e diversi in cui trovarsi nell’arco di una giornata?

Io allo stesso modo posso donarvi alcune delle mie solite giornate tipo questa,  in cui, indipendentemente dalle condizioni meteo, alla fine non sai più che cosa fare di alternativo per passare il tempo in modo da poter raccontare qualcosa di carino ai tuoi colleghi sulle tue ferie. Momenti in cui persino tutti i tuoi più grandi, amatissimi ed intensi hobby alla fine ti vengono indigesti perché li hai praticati fino alla nausea.

Quand’è così, gioventù, scendiamo a un accordo? Ci state allora al nostro scambio? Mi cedete anche solo una giornata trafficata, ma ricca di avvenimenti delle vostre? Io vi darò in cambio, per esempio qualche ora extra di silenzioso sonno in più, ciascuno nel proprio lettino, oppure  in tranquilla compagnia coi vostri genitori a chiacchierare, senza altra anima viva che vi disturbi. Ci siamo capiti?

Affare fatto allora!

Bacione! A prestissimo!!!

Elena

mercoledì 11 agosto 2010

Hey ragazzi,

come state, come andiamo? Vi scrivo oggi dopo aver trascorso con la mia famiglia una giornata di completo relax sulle spiagge della Versilia offerta da dei nostri cari amici. Veramente, se ripenso a queste ultime 24 ore, dire che mi sono rilassata non è una cosa propriamente adatta perché nonostante la località di mare non ho avuto tempo di crogiolarmi sotto l’ombrellone ad arrostire con l’Ipod nelle orecchie o un numero della mia inseparabile “Settimana Enigmistica” con la sua infinita varietà di rompicapi.

Mi sono divertita da matti in ogni caso, solitamente divertirsi rilassa molto, e devo dire ho anche qualche leggera scottatura sulle spalle (a causa del sole cocente) ma anziché poltrire ed impolverarmi sulla sabbia sono andata in giro quasi continuamente per tutto il paese, Marina di Massa, perlustrandolo da cima a fondo. Insomma, non ho fatto granché, ma ho passato bene il tempo e anche quando ho visitato posti nuovi ho potuto vedere in prevalenza vie poco affollate e negozi ancora chiusi ma con vetrine riccamente allestite (che strano, da quelle parti gli esercizi commerciali aprono solo dopo le 17,30 chissà perché, non sono riuscita ad entrare, peccato…) comunque mi sono divertita parecchio. Siamo andati a trovare dei nostri amici che abitano a Carpi ma che trascorrono regolarmente le vacanze del mese di agosto in quella località toscana da oltre quarant’anni, e soggiornano in una bella casa presa in affitto che si trova a poche vie di distanza dal mare della Versilia.

Luca, Diego, sapete, per arrivare a salutare queste persone, abbiamo scelto un percorso autostradale che da casa nostra, in qualche modo ci avrebbe agevolato il viaggio. Per arrivare  a Marina di Massa, dal punto in cui abito io, bisogna superare tre regioni, l’Emilia Romagna, un pezzetto di Liguria, per poi naturalmente giungere alla Toscana.

Ebbene, non avrei mai pensato che anche le lunghe ore di ozio in auto, in viaggio in autostrada, mi dessero  spunto di pensarvi ancora una volta, cementando allo stesso tempo, con emozione, i miei vecchi ricordi scolastici. Ogni volta in maniera diversa, è chiaro, ma c’è sempre qualcosa che mi fa pensare indirettamente anche a voi, non vi pare carina l’idea?

Cosa ha improvvisamente ridestato, allora, il mio enorme interesse, in maniera così acuta da pensare addirittura di raccontarvelo in un post sul blog, durante l’andata e il ritorno di questa mia eccitante gita in giornata compiuta in Versilia?

La mia risposta è molto semplice, cuoricini. Una scultura. Una scultura che si trova grosso modo a pochi metri dall’uscita autostradale Parma Ovest. Qualcosa di straordinario ed assolutamente originale che onestamente i miei occhi trentunenni  non hanno mai visto da nessun’altra parte. Qualcosa che definirei costruito completamente  in robusto e pesante acciaio inox, ma potrebbe essere anche bronzo, ferro, chissà; purtroppo è proprio controindicato fermarsi in quel punto per osservarla meglio ma è un vero peccato questo, meriterebbe.

Calcolate che io poi non sono per nulla esperta di arte, tantomeno quella moderna e affini, non è mai stato il mio campo questo, perciò non saprei dirvi con precisione di cosa fosse fatta questa opera d’arte che è piuttosto ampia costituita da tanti archetti verticali e spessi lievemente ricurvi alle estremità e posizionati uno accanto all’altro. Non sono riuscita a fotografarla, ma ai miei occhi si è rivelata ancora una volta,  davvero uno spettacolo, misto a una non meno nascosta sorpresa!

Comunque mi hanno colpito la sua grossa forma perfetta e assolutamente strana, e più di tutto il fatto che fosse piazzata proprio lì in mezzo all’autostrada, sull’asfalto assolato, (posti in cui difficilmente si piazzano sculture, di solito, vero?)  incastrata nei pressi del paracarro in un determinato punto della strada costantemente trafficata di veicoli, collocata a metà tra le diverse corsie di marcia. Qualcosa di ben visibile che  però difficilmente chiunque potrebbe notare, una cosa che però a me rivedendola dopo tanti anni dalla prima volta, ha dato ancora tanta, grandissima emozione, e sapete perché? Ve lo spiego subito.

Questa sorta di monumento che io trovo assolutamente pazzesco e bellissimo, ha l’aspetto a una prima occhiata di qualcosa  che potrebbe somigliare addirittura a un vago albero di pino stilizzato. Ma che in realtà ha una funzione di riferimento particolare, celebrativa ed educativa.  Esso in verità segnala, sta ad indicare, ci dice, esprime un concetto che io reputo molto importante e cioè che che in quel punto preciso, in cui si trova, a poca distanza dall’ingresso del territorio parmense, pensate, passa geograficamente uno dei totali  180 paralleli in cui è stato ufficialmente e convenzionalmente suddiviso il nostro intero globo terrestre. WOW!!!! 

Non so dirvi quale dei 180 conosciuti sia esattamente quello che ho notato io col monumento di cui vi dico, nei pressi di Parma. Sebbene sia conscia del fatto che i  meridiani e i paralleli non esistono e sono segni grafici puramente  inventati dall’uomo allo scopo di orientarsi meglio sulla terraferma non avrei comunque mai pensato di poter scorgere personalmente, anche se per pochi secondi, nel corso della mia esistenza, qualcosa che ricordasse a  tutti questa importante presenza che  impariamo a conoscere a scuola nelle lezioni di geografia,  e onestamente anche   il solo pensare a  questa cosa, al fatto che proprio lì è stato calcolato e stabilito che ci passi nientemeno che uno dei paralleli terrestri mi emoziona da morire. É un pensiero che fa effetto, ti inorgoglisce.

Non sono scema e manco mi sono inventata tutto questo tanto per scrivere qualcosa di diverso da leggere che potesse interessare. Passateci anche voi per quel preciso tratto di autostrada, armatevi di pazienza e aguzzate bene la vista orientandola sulla sinistra per un bel tratto, accendete la vostra curiosità e prima o poi troverete concreta conferma nelle mie parole.

Già ero passata anni fa da lì traversando l’autostrada da Parma una volta per andare in gita a Genova con la mia classe  ho percorso quello stesso tratto autostradale. E proprio nel punto in cui a un certo punto, sulla sinistra, si può vedere ergersi questa scultura che brilla al sole e che tanto mi è rimasta impressa sin dalla prima volta,  la  mia profe di Geografia, la Sig. ra Manfredi, che era con noi in gita, ci ha fatto subito notare questa insolita esposizione artistica spiegandoci che era stata collocata proprio lì poiché eravamo appena passati ufficialmente su un parallelo terrestre. Ma come era prevedibile, quasi nessuno dei miei compagni le ha dato ascolto.

Io invece ieri, rivedendo all’improvviso questo pezzo di arte, mi  sono orgogliosamente ricordata con grande piacere ed emozione del suo insegnamento. E mi sono chiesta con enorme curiosità se questa stessa scultura fosse stata piazzata anche altrove chissà in quale altro sperduto punto del mondo, anche solo dal punto di vista simbolico, tanto per continuare la sua importante funzione culturale…chissà…

Questi pochi secondi del mio viaggio di ieri mi hanno dato ulteriore occasione  riflettere a lungo, di nuovo. Ho pensato che ci sono momenti meravigliosi in cui il mondo, che tu immagini sconfinato nella sua vasta immensità, si dimostra invece, molto spesso, anche solo per caso, talvolta piccolo piccolo. Come succede a voi, magari, che per lavoro o divertimento siete spesso costretti a viaggiare su e giù per l’intero pianeta terrestre, ragazzi, ci pensate? Chissà che emozione!!!!

Baci grandi grandi!!! A presto!!!

Elena

domenica 8 agosto 2010

Cari Luca e Diego,

Una pazza domanda che vorrei farvi saltella nella mia mente sin dal mio risveglio oggi. E penso proprio voi siate le persone più adatte a condividere con me questa discussione.

Saldi, saldi, saldi, che passione! Questa parola, per chi ama fare shopping è decisamente invitante in certi periodi dell’anno, per chi riesce a scorgerla, in bella vista, magari coloratissima, scritta a caratteri cubitali davanti sulla vetrina al negozio in cui si intende fare acquisti.

Quello che mi chiedo e di cui discuterei volentieri con voi, con una leggerissima punta di rabbia è perché un bel cartellone con questo stesso vocabolo non è mai in grado di spuntare, accattivante, davanti alla vetrina dei negozi di dischi???? Perché, visto che ultimamente siamo nel pieno dei saldi estivi, e proprio adesso io avevo bisogno di fare acquisti in questo senso, mai una volta che mi mettano i saldi sui dischi e nei relativi negozi, mannaggia???? Perché, più semplicemente, mi domando delusa, non esistono anche i saldi sui prezzi dei supporti discografici?

Spiegatemelo voi se ci riuscite, visto che sarete maggiormente al corrente rispetto a me su quanto accade dal punto di vista organizzativo a livello di produzione musicale…

Baci.

Elena

giovedì 5 agosto 2010

Ciao cuoricini, buonasera!!!

Oggi pomeriggio sono passata dalle vostre parti, siamo andate a fare un giro con nostra cugina al centro commerciale “Le Corti Venete”. Questa si può definire la mia prima vera uscita ufficiale da quando sono in ferie.

Accidenti che acquazzone potente si è abbattuto su Palazzina nel tardo pomeriggio! Robe da matti! Ci siamo passate per l’autostrada e l’avanzamento progressivo con la nostra macchina verso il grande centro veronese ci ha dato qualche problema, siamo state costrette a rallentare decisamente a titolo prudenziale! Mamma mia che roba, acqua, acqua, acqua a più non posso. Semplicemente, ne veniva giù a secchiate, il diluvio universale! Così tanta e violenta non l’avevo veramente mai vista. Talmente scrosciante che non riuscivo nemmeno a guardarmi attorno perché l’atmosfera era così cupa che non si poteva fare nulla!

Comunque, a parte le perturbazioni abbattutesi al nord, Le Corti Venete è posto confortevole, piccolo e carino, ma devo lamentare la poca presenza di articoli musicali, quasi nulla, una penuria incredibile, dato che io ero seriamente intenzionata a fare acquisti in questo senso, facendo grande incetta di musica per me ancora inedita.

Peccato. La settimana prossima devo uscire e mi sarebbe piaciuto portarmi dietro nell’Ipod qualcosa che alle mie orecchie è ancora nuovo, sarebbe stato il massimo. Tuttavia ho già promesso a mia sorella e mia cugina che io sono stata bene in compagnia e che replicheremo l’esperienza shopping (per me oggi è stata abbastanza deludente) altrove prima della fine di questo mese.

Dite un po’, fatemi capire per favore, tornando in specifico a voi, ho capito bene o siete in ottima lizza per un importante riconoscimento musicale? Cerco conferme, please. Aggiornatemi, in questi ultimi periodi ho perso qualcosa, per via del lavoro e sono rimasta indietro. Qualunque premio sia mi interessa poco,  lo meritate punto e basta, primi siete provvisoriamente e primi dovete restare, ve lo auguro! Seguirò l’evolversi delle votazioni!!

Bacio grande!!!!

Elena

P.s. Anche qui a Reggiolo piove, piove, piove ininterrottamente da ore e anche stasera, piove ininterrottamente in maniera fortissima, riportando temporaneamente l’estate ancora in corso a una nottata dolcemente malinconica di pieno autunno. Sono stanca stasera e sono oramai 4 giorni di fila che ho dolori muscolari forti un po’ ovunque addosso e di sicuro l’umidità non fa bene. Sergio Cammariere, che sto ascoltando adesso deliziata, al momento, sembra essere l’artista meglio indicato per accompagnare con la sua musica dalle sonorità quasi indiane, la strana atmosfera di questa serata di pioggia.

Non vedo l’ora di ritrovarmi a letto fra un po’, accucciata sotto le copertine che ho fatto aggiungere al mio giaciglio. Non ho bisogno di altro per oggi. Mi bastano ancora un pensiero carino, una consueta preghiera notturna semplice, sentita e buona da recitare sulle labbra, sottovoce, e la altrettanto semplice e tranquilla pazienza di aspettare il sonno con infinita calma abbracciando il vostro cuscino mentre ascolto il ticchettio incessantemente musicale della pioggia. Buonanotte tenerini.