venerdì 31 dicembre 2010

Biscottini,

sono malata e decisamente giù di fase a dirla tutta anche col morale già da una settimana ed è per questo che mi faccio sentire poco qui. Questa influenza infatti è piuttosto tenace e stenta a migliorare per poi andarsene. Belle ferie queste!

Fermo restando che stasera non sarei uscita comunque causa botti e fuochi che detesto; non mi sarei mossa da casa nemmeno se fossi stata in piena salute, direi che quest’anno ho però un motivo in più, l’influenza, che è arrivata lo stesso a farmi compagnia. Tanto per strafregarmene altamente di questa festa che odio particolarmente perché mi terrorizzano i rumori forti ed improvvisi.

Mi auguro che questa pallosa nottata se ne vada alla svelta. La cancellerei volentieri dal calendario! Tutti gli anni la notte di San Silvestro coi botti è puntualmente un trauma capace di rovinare le mie feste di Natale uffa. Che due!!!! Mica tutti siamo Mandrake, Mazinga o Goldrake a questo mondo no?

Sapete che vi dico? Certo che però nemmeno sentirsi forzatamente costretti a casa la notte tra il 31 dicembre e l’1 gennaio come capita a me è una brutta idea! Dopotutto, se riassumiamo, in queste ore, ho a mia completa disposizione la radio, due apparecchi TV coi relativi telecomandi da usare, volendo anche contemporaneamente a mia semplice discrezione, la connessione internet full time e la mia casetta calduccia di cui posso fruire liberamente con tutto quello che ci sta dentro! Fico!!!

Cosa che accade assai di rado perché quando i miei sono a casa si impossessano per esempio del telecomando TV o mia sorella del computer, di recente, almeno 22 ore su 24!!! Sono felice! Anche questa odiosa festa con le sue stupide tradizioni pirotecniche ha i suoi lati positivi nella mia vita! Non tutto il male viene per nuocere e questo accade sempre!!!

Cuccioli, perdonatemi, mi dispiace immensamente, ma non sarei venuta comunque a vedervi suonare a Piazza Bra stasera. Mi hanno detto i miei che a causa dei botti diventa una cosa invivibile per l’udito di chiunque, la città, io non avrei potuto mettervi piede neanche spinta dal miglior slancio di coraggio ed affetto sonohrino di fan, cosa che ho sempre nutrito da quando vi conosco. Sarebbe stata una cosa da matti coi problemi di movimento e sensibilità di udito e ai rumori che ho! Scherziamo!?

Rischiavo seriamente di schiattare dalla paura con l’aria da guerra che tira ovunque solitamente durante l’ultima notte dell’anno! Conosco i problemi che ho, convivo con la loro gravità e so anche quando è meglio non insistere poiché peggiorerei le cose! Guai!

Già, perché io sono come i cagnolini, purtroppo ho l’udito estremamente sviluppato, fino e maledettamente sensibile, caratteristica conseguenza del trauma subito alla mia nascita, gravemente prematura. Io sento i rumori (anche i normali) molto più forti ed amplificati di quello che sono! A volte tale patologia è pure un vantaggio a mia disposizione, ma molto spesso questa pregiudica negativamente la mia vita sociale, rendendola praticamente impossibile soprattutto a capodanno! E meno male che si tratta di una notte sola l’anno! Cosa che sopporto benissimo se sono nel mio ambiente con la mia musica preferita che mi rilassa!!! Meglio starsene a casa cercando di stare tranquilla il più possibile! Ne va della mia serenità!!!

Pensate, dico la verità, mi fa trasalire ed irrigidire per esempio una porta che sbatte, un campanello che suona improvviso!!!! Di solito sono così sensibile che fuggo terrorizzata anche da una bottiglia di spumante che sta per essere aperta, figuratevi che mi succede con i botti di San Silvestro!!!

Ma non posso farci niente se ho l’udito sensibile e troppo sviluppato accidenti, per questo difetto non esistono cure purtroppo, non posso fare niente per alleviarlo, devo solo cercare di stare lontana dai rumori troppo forti che mi danno fastidio e mantenere la calma!!!! Sono nata già così, non l’ho voluto io!!! Fidatevi non è mai una cosa simpatica per me che la provo!!!! Mettetevi nei miei panni, o almeno immaginate!!! Si sta malissimo!!!!

Mi piange il cuore, veramente, cazzarola, a sapervi in piazza Bra stasera e io che non posso venire anche perché, come ripeto, innanzitutto non sto affatto bene da giorni ma principalmente per colpa dei botti, Dio maledica ogni secondo chi li ha inventati a danno del mio sensibilissimo udito messo a dura prova mannaggia! Il capodanno è per me il giorno meno indicato in assoluto per andare un concerto per quel che mi riguarda!

Però, adesso che ci penso, sapete, sento anche che il prossimo anno mi porterà mille altre tranquille occasioni maggiormente tranquille per vedervi dal vivo, come già è accaduto in passato. Dunque pazienza, dai, si tratta solo di attendere nuove sorprese!!!! Che ci saranno sicuramente!!!!

Tanto per cercare di passare bene la lunga nottata intanto ora vi sto ascoltando un po’ a volume altissimo (la vostra musica e tutta quella che amo in generale non mi da affatto fastidio, la conosco, il mio udito non ne soffre mai) poi alternerò sicuramente la musica alla lettura. Mi sto attualmente divorando Il Corsaro Nero, sempre di Emilio Salgari. La presenza di questo ennesimo grande eroe salgariano mi rassicura quasi. Mi piace immaginare che il Corsaro stia addirittura facendo buona guardia alla mia porta di casa!!!

Non sembra, ma anche questo, quello che ho deciso di mettere in pratica io ogni anno è un modo alternativo di festeggiare il capodanno, cosa ne dite? Ognuno può scegliere in fondo no? Alla faccia dei veglioni di qualsiasi tipo! Il brindisi a mezzanotte con lo spumante non ha mai fatto parte delle mie consuetudini e ho anche di solito un cenone in meno in conto che significa meno peccati di gola, meno danni alla linea! Cosa voglio di più dalla vita accidenti?????!!!!!

Che altro dirvi cuccioli? Buon anno. Spero che il pubblico sia accorso numeroso in Piazza Bra stasera, ve lo siete meritato anche se avrete subito visto che, ahimè, ci manca all’appello uno spettatore che avreste accolto sicuramente con immensa gioia, la sottoscritta!

Peccato, ma pazienza, c’è di peggio per cui arrabbiarsi, mi sento giustificata. Il 2010 che si conclude in queste ore è stato molto bello per me. Anche il prossimo anno, come già vi ho fatto intuire si preannuncia pieno di frizzanti avventure da ricordare sempre, obiettivi da raggiungere, concerti e tante uscite discografiche da festeggiare. Spero sarà tutto più che eccitante anche per voi in questo 2011 che si appresta a nascere.

I primi artisti che ben presto onorerò musicalmente aggiungendoli alla mia vastissima collezione di dischi saranno indubbiamente il giovane portoricano Bruno Mars (mi incuriosisce molto questo ragazzino, ha una voce, un sorriso ed un viso bellissimi, devo ammetterlo, mi ha proprio colpito, voglio assolutamente acquistare il suo cd di debutto) a fine gennaio e poi gli immancabili Duran Duran col loro 13° album in studio. Sono attesissimi in casa mia, a partire da febbraio! Non vedo l’ora.

Baci. Adesso vado! Il Sig. Emilio Roccabruna, meglio conosciuto appunto come “Corsaro Nero” reclama di nuovo con insistenza la mia presenza di lettore in seno alle sue miarabolanti e fantasiose avventure. Sono arrivata a un punto davvero interessante e voglio andare avanti! Tanto di tempo per leggere ne ho!

Un abbraccio grande quanto il mondo! Vi voglio bene! Buona fine e buon principio d’anno a voi ed alle vostre famiglie!!!! A presto! Corro a dare due poderosi giri alla manopola del volume dello stereo! Il frastuono fuori si sta facendo insopportabile!! E solo la mia musica preferita mi salva dal piangere dal panico!!!

Elena

lunedì 27 dicembre 2010

Ridere è rischiare

di sembrare idioti.

Piangere è rischiare

di sembrare sentimentali.

Soccorrere qualcuno

è rischiare d’impegnarsi.

Manifestare i propri sentimenti

è rischiare di essere incompresi.

Amare è rischiare

di non essere corrisposti.

Sperare è rischiare d’illudersi.

Provare è rischiare di fallire.

Chi non rischia niente,

non fa niente, non ha niente,

non è niente.

sabato 25 dicembre 2010

I Pooh a Santa Lucia. E i Sonohra a Natale!!!! Mi sembra giusto!!!! Grazie Babbo Natale!!!!

E difatti è andata effettivamente così stanotte. Posso dire che tra altri 700.000 regali ricevuti (l’80% dei pacchi che Babbo Natale ci ha portato erano per me) il vostro ultimo singolo è stato tra i più graditi. E ora capisco perché mi è stato evitato di comperarlo in un primo momento!!!!

Tra l’altro dovete sapere che il vostro minialbum è stato l’ultimo di una nutrita fila di pacchetti consegnatomi da scartare sotto gli occhi della mia famiglia tutta riunita! A causa del suo spessore praticamente nullo, inteso come pacchetto regalo, lo stesso è stato incredibilmente dimenticato sul fondo della gerla di Santa Claus, non so se intenzionalmente o proprio per caso!!!!! Non lo saprò mai!!! E l’effetto sorpresa, con questo verificarsi degli eventi, è stato ancora più bello, credetemi!!!!!

Tra un sorso di pregiato vino Soave e un goccio rossiccio di dolcissimo Amaretto DiSaronno (ho scoperto che questo liquore è buonissimo, non lo avevo mai assaggiato prima, sono sincera, mi piace molto) immersa tra mille fiocchi colorati, pacchetti, pacchettini e regali dalle fogge ed utilità più strane e disparate che si materializzavano ogni tanto, ho dato un’occhiata distrattamente al concerto di Rai Due. Quando siete comparsi voi stavo addirittura provando la febbre, ne avevo i sintomi!!! Ma per fortuna è stato un falso allarme, complice forse la troppa agitazione; oggi sto bene, detesto l’idea di ammalarmi per le ferie!!!

In tutto il marasma di festa generale della scorsa notte mi è in ogni caso rimasto impresso più che altro il finale del concerto con il coro per il classicone “Happy Xmas” di John Lennon. Del quale, casualmente stavo proprio scartando ciò che è il testamento completo generale e definitivo unito ad un libriccino con la sua vita ed alcune sue foto sia a colori, sia in bianco e nero intense e bellissime, che era parte integrante del cofanetto! Una raccolta da fuori di testa per tutti i suoi fans che non lo hanno mai dimenticato e mai lo faranno in futuro!!!

E ho avuto, a dire il vero un momento di sincera commozione, mi sembrava che tra le vostre voci, miste  a quelle di tutto il coro con gli artisti partecipanti mi fosse stato concesso di rivedere vivo ancora una volta il nostro grande John accompagnato dalla sua chitarra, col volto felice e sorridente!!! Che bello!!!

Dato che ho un po’ di tempo proprio adesso e, fortunata combinazione, anche il computer libero ne devo approfittare! Corro subito a mettere nuova musica sull’Ipod!!! Ne avrò sino a stufarmi!!!

Buon Natale cuoricini, auguri ancora a voi ed alla vostra famiglia!!! Riposatevi, mangiate e divertitevi! E fate delle vostre voci sicuro strumento di pace universale anche in questa santa festa che è da sempre la più bella ed attesa dell’anno!!!!

Elena

venerdì 24 dicembre 2010

Elena aspetta di vedere i Sonohra stasera su Rai Due. Poi, tra altre cosucce scarterà (finalmente!!!) il monumentale cofanetto con la discografia di John Lennon!!! Wow!! E intanto ne approfitta per fare ancora una volta a Luca, Diego e tutti tuttissimi i migliori auguri per una splendida Notte Santa!!!!! Buon Natale!

giovedì 23 dicembre 2010

Un giochino davvero interessante. Con qualche commentino extra che volevo fare.

Su Facebook, mi è arrivata ieri tramite un’amica una nota interessante. Lei aveva fatto questo giochino con i titoli delle canzoni dei Pink Floyd. Io ci ho provato con i vostri, abbinando le canzoni come segue. E dato che sul mio blog ho tutto lo spazio libero che voglio, vi spiego sotto ogni risposta perché ho scelto quel determinato titolo di canzone di volta in volta rispondendo alle domandine.

Usando solo nomi di canzoni di un solo artista o di un gruppo, rispondi intelligentemente a queste domande.

Passalo a 25 persone. Non puoi usare la band che ho usato io.

Cerca di non ripetere il titolo di una canzone. E' molto più difficile di quanto tu possa pensare!"

Scegli il tuo artista :  Sonohra

Mannaggia. Mi hanno fregato i Pink Floyd e anche gli altrettanto amatissimi Duran Duran in giochi precedenti. A chi potevo pensare di maggiormente adatto, ed in maniera immediata che non fosse musicalmente da meno? Logico. Voi due naturalmente. I miei cuoricini!!!

Sei un uomo o una donna?  So la donna che sei

Naturalmente. Era ovvio, quasi sciocco e banale forse. E per puro caso il titolo di questa canzone ci sta a pennello, è immediata. So bene che tipo di donna sono! Mi conosco!!!! E sono felicissima di essere fisicamente  una donna per mille motivi!

Descriviti? Liberi da sempre

Anche se nel mio caso, dire che io sia una persona completamente libera di fare quello che vuole, perlomeno fisicamente ed in maniera autonoma, può sembrare una ridicola barzelletta, io posso proprio dire che mi sono sentita comunque sempre libera di dire quello che penso e di manifestare le mie idee o almeno di provare a farlo. Con il titolo della vostra canzone ed album non avete fatto altro che suggellare in una frase secca secca questo concetto in cui ho sempre creduto. E che è importantissimo.

Come ti senti? Pelle nera d'anima

Beh, più che l’idea fisica dell’organo di senso chiamato pelle, mi sento maggiormente in sintonia con ciò cui do sempre maggiormente ascolto, la mia anima. Direi che è lei stessa che si esprime tramite le mie parole scritte. E da prova concreta di sé soprattutto qui, su questo blog.

Descrivi dove vivi al momento: Sto nel rock

Vi dirò di più. Credo addirittura che nel rock io ci sono nata, non solo ci vivo. Mi piacciono tanti tipi di musica, ho una cultura vasta ma il rock è per me un elemento fondamentale a livello musicale, primordiale, addirittura ereditario anche se solo a livello di passione! Con mio papà che da ragazzo suonava i Pink Floyd  a manetta sull’autoradio “Stereo 8” della sua macchina! Beato lui!!! Chissà se avrebbe mai immaginato allora se avesse saputo che sarebbe riuscito a trasmettere in maniera definitiva la passione per questo grande gruppo inglese anche alla figlia primogenita. E questo sin dalla mia più tenera età. Cosa dire poi di mio nonno materno che non ho mai conosciuto perché morto molto giovane. Ma mi è stato raccontato che lui andava al bar molto spesso con mia mamma piccolina per sentire le canzoni di Elvis ed Adriano Celentano sul Juke-box,  e poi la mia nonna che impazziva per Elvis Presley sin da giovanissima. Era nata anche lei nel 1935 proprio come Elvis. Devo andare avanti?

Se potessi andare ovunque, dove andresti? There's a place for us

C’è un posto segreto per chiunque secondo me. Un posto che solo ciascuno di noi sa dove si trovi e che può essere differente da persona a persona. Dove amiamo rifugiarci ogni volta che la pioggia della vita si fa troppo intensa, come diceva lo scrittore Romano Battaglia. Un luogo che ci fa stare bene interiormente. E che non necessariamente è collocato in una determinata posizione geografica. Un posto che per quanto mi riguarda nemmeno io so dove sia, ma che però si fa sentire costantemente accanto a noi ed ha mille forme e colori diversi. E che ricorre sempre in valoroso aiuto, soprattutto nei momenti no.

Il tuo mezzo di trasporto preferito:  L'amore

Lo so che questo sentimento non ha nulla a che vedere con un mezzo di trasporto inteso in senso pratico. Ma provate a dare senso all’amore come “mezzo di trasporto” delle emozioni, dei sentimenti affini, dei pensieri più sinceri e puri che dimorano nel cuore di ognuno di noi. Vedete che la cosa cambia! Ed è fortissima!

Il tuo migliore amico/a? Lucille

Che non è una bella ragazza, come voi avete spiegato. Esattamente come non lo era neanche la sospirata Gloria cantata da Umberto Tozzi trentun anni fa, se ci si riflette bene. Ma è una cosa di cui ho già parlato e che mi piace però ricordare.

Tu e il/la tuo/a miglior amico/a siete..? Io e te

Io e chiunque si dimostri capace di tenere a me. Non certo una persona in particolare. A ben pensarci ce ne stanno tante.

Com'è il tempo?  M'illumino diverso

Non ho immaginato il tempo atmosferico in questo caso, quanto una sensazione interiore di luce, limpidezza, serenità, che potesse ricordare le giornate di tempo bello.

Momento preferito della giornata: Solo stasera

Già, ieri sera poi in particolare perché cominciavano le mie vacanze di Natale 2010. Che saranno molto brevi, ma non importa. Poche ma buone!!!!!

Se la tua vita fosse uno show televisivo, come si chiamerebbe?  Love Show

Quale altro nome avrei potuto scegliere, per immaginare un ipotetico programma televisivo in cui racconto la storia della mia vita????? Cosa che sto già facendo, senza volerlo, su questo blog? 

Cos'è la vita secondo te?  Sono io

Devo spiegare altro? Il titolo dice sono io, ma vita naturalmente siamo ciascuno di noi in tutto ciò che facciamo, anche nella cosa che ci sembra più sciocca e banale!!!!

Hai paura di? Cinquemila mini mani

Già, mi spaventa, non mi piace la confusione, l’irruenza di certe scene isteriche, di memoria non solo sonohrina ma anche duraniana.

Qual è il miglior consiglio che tu possa dare?  Prendimi adesso

Se avessi un fidanzato è la cosa che gli direi più volentieri. La vita mi dice che prima o poi mi succederà. Voglio crederci. Questo pensiero mi da forza. E sono felice di non aver ancora avuto questa esperienza dopotutto. Perché sento che quando dirò davvero alla persona cui vorrò bene questa cosa e succederà anche per me, allora sarà ancora più bello, perché al mio compagno potrò donare davvero tutto in ogni senso! Le lunghe attese vanno vissute con tanta pazienza anche se si fanno interminabili. Ma sanno sempre ricompensare chi aspetta, senza rimpianti!!! Ne sono sicura!!!

Pensiero della giornata? Ama ancora

Credo proprio che l’amore sia un sentimento che non si esaurisce. Io non intendo l’amore tra uomo e donna, perché non mi è ancora capitato di provarlo, o perlomeno non ho mai avuto l’occasione di dichiararmi ed essere ricambiata. Non esiste solo l’amore tra uomo e donna, ovvio. Pensiamo comunque all’amore che possiamo nutrire nei confronti di un animale da compagnia, che può avere una mamma o un papà per i propri figli. O la stessa cosa provata anche solo per un oggetto, per una forma d’arte, per una cosa a cui tieni in ogni caso, considerandola un po’ come una parte di te; tipo per esempio un disco in vinile e la musica che c’è incisa sui suoi solchi. L’amore ha moltissime forme, se ci pensiamo e quando è un sentimento affettuoso, solido e genuino è sicuramente una cosa che non svanisce facilmente. Una volta ho letto in un libro antico che, un po’ come dice il titolo della vostra canzone l’amore è in generale quel sentimento che tanto più lo dimostri ad altri a tua volta più ne saprai ricevere. Non sempre è così per tutti, però ho molta fiducia nelle potenzialità positive di questo stato d’animo, facendo il possibile perché questo non smetta mai di mancare in ogni nuovo giorno è il miglior pensiero che possa fare e che anche grazie a voi io cerco di vivere trasmettendolo ad altri.

domenica 19 dicembre 2010

Care le mie stelle alpine,

ieri nel tardo pomeriggio su Rai Uno ho sentito con grande emozione, personalmente parlando, per la prima volta la vostra ultima canzone, il vostro dolce nuovo capolavoro e non so semplicemente che dire. Mi avete ammutolito e voi sapete bene che di solito mi piace parlare parecchio, sono una persona decisamente loquace. Mi chiedete se il vostro nuovo brano mi è piaciuto? Fate voi due conti, adesso che avete capito che tipa sono dopo quasi 3 anni che vi scrivo qua assiduamente!!!!

Ci siete riusciti, finalmente, mi avete semplicemente zittito a lungo dalla gioia una buona volta per tutte!! Nessun’altro ce l’aveva fatta prima di voi!!!!!

C’è un posto per voi naturalmente, e dove volete che stia questo? Ma è logico, accanto al cuore di chiunque vi voglia bene!!!!

Buona domenica, bacioni.

La vostra Elena

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“HO HO HO HO HO HO”

(risata di Babbo Natale….)

Nella gerla alle spalle di Babbo Natale, che in questa foto però non si vede, ci sono altri pacchetti da scartare, ma sono troppi da tirare fuori, almeno al momento, anche se muoio dalla curiosità di sapere che c’è dentro! Meno male che non durerà ancora per molto la mia attesa. Ho pensato che fosse dunque buona cosa scegliere simbolicamente quello ancora sigillato più grosso che c’è disponibile in casa mia quest’anno! E cioè il cofanetto con tutti i dischi di John Lennon! Come vedete ho mantenuto la promessa che vi avevo fatto sul serio!!!!

Per il resto io sono all’oscuro di tutto!!!

E

sabato 18 dicembre 2010

A Luca, Diego e a tutto il mondo un augurio speciale.....

Cuoricini,

qui fra una settimana, all’arrivo di Babbo Natale si scarta il cofanetto del grande John Lennon finalmente, assieme a chissà cos’altro ancora! Non vedo l’ora! Non sto più nella pelle all’idea di caricare sul mio Ipod praticamente ancora quasi vuoto, musica nuova a partire da tutta quella di John!!!

Come vi avevo promesso sono riuscita a lasciare intoccata la grande e preziosa confezione bianca con la discografia di John Lennon che tengo in casa buona buona da già oltre due mesi, resistendo alla bruciante curiosità che talvolta mi prende! Il solo pensiero mi commuove! Una raccolta così si può aprire solo a Natale, esattamente come era successo l’anno scorso per quella dei Beatles!

Siccome non sono pienamente sicura che durante la settimana ventura sarò in grado di accedere ancora al sito, complici le visite ad amici e parenti, e le mie ferie obbligatoriamente brevissime per via dell’esubero di lavoro che mi ritrovo in ufficio, approfitterei di buon grado della presente occasione per farvi gli auguri consoni alla stagione, che ne dite?

Molto bene. Visto che mi sono stufata di mettere il video di quelle solite 3 o 4 canzoni internazionali che ricorrono in questo periodo a Natale e sono sempre quelle, io pensavo stavolta di porvi i miei auguri in una maniera leggermente differente. Che magari non ha nulla a che fare col Natale in sé, ma si adatta ben bene, con la sua aria di fiaba all’atmosfera tipica di questo periodo. Quella che fa tornare per qualche ora anche gli adulti come bambini sognanti.

Luca, Diego, per fare a voi e a chi mi legge gli auguri di Natale quest’anno chiedo aiuto nientemeno che a Sir Paul Mc Cartney in persona, a cui va tutta la mia più pregiata stima ed ammirazione. Che ne dite di unirvi cantando, alla tenera storia che vedrete tra poco? Sarebbe bellissimo!!!

Questo videoclip (intitolato We All Stand Together) risale all’inverno ‘84 ’85 e mi è rimasto nel cuore perché era la dolce sigla finale delle puntate di una delle tante stagioni di messa in onda di “Pop Corn” una trasmissione esclusivamente a carattere musicale in onda su Canale 5 dal lunedi al venerdì pomeriggio più una puntatona speciale anche il sabato se non erro, nella prima parte degli anni 80.

Sonohrine, siete pronte a seguire questo simpatico video che vuole fare a mio nome, in particolare naturalmente a voi, a Luca e Diego, e a chiunque mi legge, anche solo per caso o perché è di passaggio, tanti auguri di buon Natale?

L’antefatto lo capirete subito. L’ex frontman dei Beatles ritrova in un vecchio baule un libro di fiabe. Guardate che succede non appena lo apre:


Carino vero? Bellino anche l'orsetto e i ranocchi che si baciano. Quante volte queste immagini mi sono passate davanti agli occhi nell'infanzia! Mi ricordo che la mamma aveva registrato su una cassetta audio dalla TV questa canzone quando la passavano come chiusura del mio programma preferito; di solito metteva la TV a volume altissimo per registrare dal microfono.

Alla fine quando tutte le rane gracidano, anche io, che ero presente in occasione di quella registrazione, con la mia vocina ho gridato "Bravi, bravi, bravi" perché questi ranocchi mi stavano simpatici e perché ero contenta, sapevo che il mio programma preferito sarebbe tornato ben presto ad allietarmi con la sua musica. Mi sono accorta di questo qualche anno fa risentendo la registrazione; in effetti era un episodio che avevo completamente dimenticato!!!!! É una delle poche testimonianze che riportano la mia voce di quando ero bambina, ed è una cosa uscita per puro caso!!!!Ci deve essere ancora da qualche parte quel nastro, ma non potrei più risentirlo perché il mio registratore è fuori uso da un pezzo! Meno male, altrimenti la nostalgia mi prenderebbe.

Un abbraccio grande, con tanti, tanti, tanti auguri ancora, per un periodo di pace e prolungata serenità per tutti e ciascuno!!!

Elena

venerdì 17 dicembre 2010

Palla al centro per Luca e Diego

Hey goleadors!

Ho dato ieri sera una veloce sbirciata alla “Partita Del Cuore” in diretta da Roma. Che sorpresona! Manco sapevo ci fosse, sono arrivata per caso. Che gioia vedervi, anche se molto velocemente, solo il primo spezzone di partita, giusto venti godibilissimi minuti perché dopo sono andata a letto presto perché il mio turno di lavoro mi aspettava stamattina! Il secondo gol, è vero, l’ha segnato Luca Barbarossa, ma avresti potuto buttare quella palla anche tu in porta Diego, sono pronta a scommetterci uno dei miei preziosissimi dischi in vinile! Tu cosa ne dici?

Bravi entrambi, comunque, complimenti! E tu Luca, ho saputo che hai giocato più tardi, mi spiace però non averti saputo in campo e visto prima, purtroppo il tempo a disposizione per me è quello che è ed io ieri sera non avrei avuto proprio tempo di vedere tutto l’incontro! Pazienza! L’importante è l’aspetto benefico di questo evento, che vi avrà sicuramente divertito scommetto, malgrado le temperature freddissime di ieri sera!

Diego, ci tenevo a dirti che vederti entrare in campo vestito in divisa da calciatore quasi completamente avvolto da quella buffa e tenerissima sciarpona di lana pesante mi ha riportato alla mente i miei calciatori preferiti di sempre, sia quelli realmente esistenti (Nicola Berti, Franco Baresi, Paolo Rossi, tra tutti, senza dimenticare il più recente ed ancora attivo Capitan Sergio Pelissier) e anche i personaggi dei gloriosi cartoni animati di una volta relativi al tema del calcio.

Ma più che a Holly e Benji, vedendoti a me è tornato in mente il favoloso co-protagonista di quella serie, il mitico Julian Ross, detto “Il Principe Del Calcio”. Era disegnato così bene da sembrare vivo. Semplicemente uno schianto ai miei occhi di bambina! Penso che se Julian fosse stato una persona vera avrei smosso mari e monti pur di avere almeno una sua firma su un poster, me ne sarei innamorata, cosa effettivamente accaduta qualche anno dopo quando ho scoperto l'esistenza del mio corregionale Nicola Berti, il quale mi aveva fatto letteralmente perdere la testa solo qualche tempo dopo quando ero ragazza. Protagonista del grande calcio che ora non esercita più da un pezzo ma che ricordo con grandissimo affetto mai svanito! Ho voluto tanto bene a Nicola, mi piacerebbe rivederlo adesso, a distanza di quasi 20 anni!

Credo difatti, che secondo me tu assomigli fisicamente in qualche modo proprio a Julian il già citato personaggio originario del variopinto mondo dei cartoni giapponesi. Davvero, fidati, mi ricordi troppo questo graziosissimo personaggio dei cartoni! Se non ti avessi mai visto prima e non sapessi da tempo che tu sei una persona vera, Diego, presumo che ieri sera sarei stata fortemente portata a ritenere che Julian Ross avesse, in qualche maniera inspiegabile, assolutamente pazzesca ed illogica magicamente preso vita dai cartoni piombando tutto infreddolito nel bel mezzo di un campo da calcio vero e proprio. Se non avessi saputo che tu e Luca qualche volta giocate anche a calcio, ieri sera, avrei dato improvvisamente di matto!

E dopo il grande Julian m’è riapparsa alla mente anche un’altra figura calcistica animata, comunque presente in Italia, ma meno fortunata rispetto a quella di Holly, Benji e Co. in fatto di ascolti. Quella del giovanissimo calciatore conosciuto come Rudy. Nell’arco di quei venti minuti mi è venuto perciò spontaneo cantare anche la bella sigla del cartone relativa alla sua storia. Chissà se ve la ricordate, mi sa difficile però, eravate piuttosto piccini. Io l’avevo quasi rimossa, lo garantisco. Poi ieri sera grazie a te in campo Diego si è aperto un altro polveroso cassetto dei miei ricordi. E Rudy è ricomparso improvvisamente, nel tentativo, anche per lui sempre presente, di buttare la palla al centro della rete!

Bacio grande. Buon Week End! Vi voglio bene, come sempre!

Elena

lunedì 13 dicembre 2010

Un sincero grazie a Santa Lucia! Adesso capisco alcune cose!!!

Questa sera, miei cari Luca e Diego si è risolta felicemente una parte dei miei più recenti interrogativi. Adesso ho in parte capito perché mamma non ha voluto assolutamente che comprassi determinati dischi lo scorso 8 dicembre!

E ne sono felice perché per certi versi, per me, quella di oggi 13 dicembre il giorno in cui qui in alcune province (in particolare Reggio Emilia, Mantova, Modena, Verona) noi festeggiamo Santa Lucia) da parte di mia sorella è stata una bella sorpresa!

Ma il vostro nuovo singolo ahimè ancora non si vede e non me ne vogliano Facchinetti & Company che con i Pooh entrano nella mia collezione di dischi per la prima volta portando aria di festa,  e prendendo posto nella mia casa con una nutrita parte del loro repertorio più famoso! Quello della loro raccolta appena uscita che vi dicevo e che volevo comperare io!

Tranquilli, boys, quanto a voi penso proprio sia solo questione di qualche giorno di attesa ancora. Credo che Babbo Natale vorrà dire anche lui la sua molto presto, dopo il turno della cara Santa che nel giorno di oggi, come sapete, da tradizione, porta giocattoli e doni ai bimbi buoni.

Per il momento consentitemi di dire intanto un sentito grazie a Santa Lucia, perché mi ha portato un bel po’ di musica inedita che desideravo proprio sentire! Son contenta!!!

Elena

P.s. E a voi cosa ha portato Santa Lucia quest’anno? Posso chiedervelo? Qualche ora di pace e tranquillità con la vostra famiglia in più spero! Mi sa che ne avrete bisogno! A proposito, voi lo sapete che le spoglie mortali della Santa siracusana, indicata come protettrice degli occhi e del senso della vista, sono passate anche dalla vostra città, sostandovi per qualche giorno? Lo dicono alcuni scritti sulla sua esistenza!!!!

sabato 11 dicembre 2010

Una faccenda molto strana….

Hey tigrottini!

Qui ultimamente il tempo per scrivervi purtroppo scarseggia, contro la mia volontà. Tra lezioni e lavoro, nonché la sorella che si è impossessata del computer per 99 ore su 100 la possibilità di dedicarmi al mio sito per lasciarvi l’ennesima letterina si fa sfortunatamente nulla.

Quest’anno ho pochissime ferie. Le vacanze di Natale saranno brevissime. Smetto di lavorare il 24 dicembre per essere in pista nuovamente già il 3 di gennaio. Avrei pure ferie arretrate da fare ma me le voglio tenere di riserva per la prossima estate quando come spero, dovrei partire per la Gran Bretagna. Anche se ancora nulla è confermato, si sa mai, meglio essere previdenti, in caso non mi venga assegnato il congedo.

Il lavoro in ufficio è davvero aumentato molto e diciamo che non mi annoio, anzi. Per fortuna nella Ditta in cui lavoro la crisi si è sempre sentita poco, io non ho mai avuto di che preoccuparmi. Men che meno ora che l’economia è ripresa parecchio, noi abbiamo talmente tanto lavoro che mi devo mettere le mani nei capelli dalla disperazione. É una bella cosa questa, ma siccome le mie responsabilità professionali quest’anno hanno subito un aumento, il lavoro si è fatto talvolta maggiormente impegnativo ed accurato.

Sono tuttavia riuscita ad andare a fare un po’ di spesucce il giorno dell’Immacolata. Ed è successo un fatto che non vedo molto chiaro. Avrei voluto pensare anche a me ed invece….

Questa ve la devo raccontare!!!!

Arrivo al reparto Cd accompagnata dalla mamma e, credetemi, si verifica una scena mai vista prima nella mia storia di fruitrice di musica originale.

Trovo il vostro singolo, sto per mettere felicemente la mano sulla prima delle copie disponibili in bella vista. Faccio per afferrarla al colmo della gioia, quando mia mamma che era con me in quel momento, mi esorta invece a rimettere immediatamente la stessa nella sua posizione originale dicendo: “Non comperarlo, meglio di no!”. Le obbedisco a bocca aperta con grande malincuore, ma il mio stupore quasi allarmato è a mille! Come mai? Mai successa una cosa del genere!

Allo scaffale successivo, pensandolo come una consolazione (minima, ma pur sempre buona consolazione) al divieto stranamente appena fattomi da mamma col vostro singolo, gli scorgo accanto la copertina di “Dove Comincia Il Sole” ovvero l’ultimo Cd dei Pooh, suonato con l’ex batterista dei Duran Duran, che li riporta, dopo la defezione di Stefano D’Orazio allo splendore del grande Parsifal. L’ultimo dei Pooh è un album che mi attira comunque molto. Convinta perciò di poterlo acquistare ripeto sicura e decisa lo stesso gesto compiuto qualche secondo prima con voi. Ma incredibile a dirsi, mamma dice nuovamente che è meglio per me lasciarlo dove si trova. Strano, molto strano!!!!

Qualche secondo dopo, intravedo nello stesso scaffale, ben a portata di mano anche l’ultimo greatest hits pubblicato in 5 CD distinti sempre dei Pooh, antologia nuova nuova che riepiloga le migliori canzoni incise fino al 1984. Non costa neanche molto e ha l’aria di essere fatto bene, insomma una raccoltina dall’aspetto assolutamente imperdibile. Faccio per afferrarlo quando mia madre per la terza volta, mi ordina di rimettere anche questo best al suo posto!

Obbedisco ma qui comincio a preoccuparmi anche se non dico nulla. Stiamo scherzando????? Probabilmente mamma aveva voglia di scherzare, tutto qui!!!!

Se foste stati in mia compagnia lo scorso 8 dicembre avreste trovato il tutto molto comico forse. E difatti quello che mi è successo ha avuto un risvolto quasi ridicolo, conoscendo la sottoscritta e la sua passione per la musica e l’acquisto dei dischi originali. Sareste scoppiati di sicuro in mille risate, ma io non ho trovato la cosa molto divertente a dire il vero! Ci sono rimasta male! Qui c’è qualcosa che non va!!!! La faccenda sa di bruciato in tutto il suo inaspettato svolgersi sapete???!!!!

I conti non mi tornano ed è questo il nocciolo centrale della questione! E quando i conti non tornano in un ufficio, (ma anche fuori, nella vita) è una cosa grave o almeno molto preoccupante!!! Perché io sono Ragioniere ed i conti devono sempre tornare al centesimo a chi esercita questa professione, lo dice la legge! Altrimenti io con che diritto legale mi fregerei di questo titolo professionale?

Comunque, detto tra noi sono tornata a casa delusissima, col morale incazzatissimo, e a mani desolatamente vuote, con una sola domanda frullante a più non posso nella testa!!! Why? Porquoi? Perché????

Perché mi è stato proibito di comperare i dischi attualmente nei negozi che più mi attirino? Mai successo!!! Ci sono rimasta di sasso!!! E si che avevo i soldi in portafoglio sufficienti a comperarli tutti e tre in un colpo solo!!!! Ci sarà pure un motivo ben preciso!!!!!

Mi aiutate a scoprirlo voi due? Grazie per aver risposto di si!!!!! Luca, Diego, mi spiegate perché ridete adesso? Cosa mi state nascondendo? C’è qualcosa che io non so e che dovrei sapere come dice la canzone dei Duran Duran? Andiamo, sputate il rospo!!!! Aspetto una vostra risposta!!!! Chi vivrà vedrà!!!

Baci.

Elena

p.s.: Mi dispiace veramente tanto cuoricini, avrei voluto scrivere un post tutto diverso oggi. Naturalmente non ho ancora sentito la vostra canzone nemmeno in radio, non ho tempo nemmeno di pensare di accenderla ultimamente, figuriamoci ascoltarla! Ma non è tutta colpa mia! Stavolta non perché non lo avessi voluto io di non ascoltare il vostro ultimo brano, ragazzi sono sincera! Qui la storia è diversa, avrete capito anche voi da soli che mercoledì mi è stato tecnicamente impedito di acquistare il vostro singolo!!!

Ma porca miseria oh!!!! Toglietemi tutto ma non Duran e i Sonohra, non me li dovete toccare accidentaccio, anzi includo anche i Pooh in questo caso perché mi è spiaciuto, avrebbero effettivamente meritato!

Non comprare il vostro singolo proprio quando lo trovo disponibile, davvero, l’ho preso tra le mani e stavo già per farlo mio, è il motivo che mi ha mandato fuori di testa, mi ha mandato su tutte le furie!!!!! Ma alla mamma non mi va di disobbedire! Se mi ha sconsigliato di prendere dei dischi una ragione di una qualche remota natura c’è. O no? Voi cosa dite???? Scherzi a parte, ragioniamo!!!!

A questo punto non trovo spiegazione al mio enigma, per capire ho bisogno del vostro aiuto!!! Help!!!! Mah!!!!

domenica 5 dicembre 2010

Un saluto di Elena a un grande presentatore veronese degli Anni 80 che stimavo con affetto! Mauro Micheloni.

Luca, Diego,

mi concedete un enorme favore? Approfitto della presenza del mio blog per chiedervi il permesso di farmi inviare tramite il corpo di questo post un enorme saluto impregnato di commossa riconoscenza a un grande personaggio di spettacolo verso cui ho sempre nutrito grandissimo affetto.

Questa persona è di Verona, un vostro concittadino. So che ci vive stabilmente tuttora, è di Verona città ma non sono mai riuscita ad incontrarlo. Se non ho capito male, rimane attualmente grande organizzatore di spettacoli in città, nonostante non si veda più in TV da un sacco di tempo presumo attualmente collabori comunque in redazione con importanti programmi televisivi sui viaggi come “Alle Falde Del Kilimangiaro”.

Ai tempi in cui lo ricordo io era giovanissimo. É stato un famoso deeejay radiofonico nonché conduttore di importanti programmi a carattere musicale trasmessi sui più famosi canali televisivi nazionali allora esistenti, durante la mia primissima infanzia. In pratica lui è stato uno dei primi VeeJay della storia, anche se forse allora il termine VJ per chi conduceva un programma musicale come poi avrebbero fatto anche quelli di MTV non era ancora stato inventato.

Sto parlando del mitico Mauro Micheloni, che tra altre cose, conduce pure l’edizione sanremese del 1986, quella che io preferisco più di tutte, assieme con Sergio Mancinelli, Loretta Goggi e Anna Pettinelli.

Caro, mitico Mauro,

mi manchi, mi manchi tantissimo in TV. Ti prego, TORNA!!!!!

Non ti descrivo l’emozione che ho provato l’altra sera nel rivederti per puro caso in onda con una replica di un programma di musica condotto da te tanti anni fa. Ti ho rivisto su uno dei tanti nuovi canali Rai del digitale terrestre. Sono rimasta a bocca aperta nel rivederti con la tua spontaneità. E chi ti aspettava? Accidenti che sorpresa!!!

Ci voleva proprio il digitale terrestre perché si avverasse il mio sogno di poterti inaspettatamente riapprezzare energico, alle tue competenti, frizzanti, fenomenali conduzioni.

Chissà cosa fai adesso, immerso nelle mille attrattive della tua Verona, mi chiedo spesso come sei fisicamente, di come ti abbiano trasformato gli anni e il tempo, se sarei in grado al giorno d’oggi di riconoscere il tuo sorriso che mi metteva sempre tanta allegria quando ero bambina, nel periodo in cui tu conducevi “Pop Corn” su Canale 5 e ti presentavi simpaticamente con il nome di “Michael One”. Se non ricordo male era il 1983 e io avevo 4 anni. Non ho scordato ogni pomeriggio in cui ti vedevo presentare tutti i più grandi miti della musica sul palco di quella trasmissione. Ogni giorno saperti in video era una festa per me!

Dal momento in cui, con mio grande dispiacere, sei sparito dalla TV qualche anno dopo, per me è cambiato qualcosa di importante, che non saprei definire e che non sono più riuscita a ritrovare in nessun altro presentatore. Qualcosa che solo tu potevi avere ai miei occhi e che nessun’altro conduttore potrà ereditare.

Ho cercato disperatamente tue notizie, foto, qualche sito Internet che parlasse di te, negli ultimi anni con l’avvento dei computer e della grande rete ma sono riuscita a trovare poco o nulla che fosse in grado di rispondere alle mie curiosità. Peccato!!!

Mauro, in tutto ciò che vorrei dirti con sentita ammirazione in nome dei vecchi tempi e che affido or ora brevemente al mio sito dedicato ai tuoi due fortunatissimi compaesani, spero che anche tu possa leggere, magari qualche volta i miei pensieri e questa lettera che ti dedico. Sappi che per me sei stato un grande!!! Gli attuali VeeJays dovrebbero imparare da te!!!!!

Ti voglio bene, nel più dolce e caro dei miei ricordi con le tue trasmissioni, che tengo sempre vive accanto al cuore!!!!

Elena

P.s. Luca, Diego se vi capita di incontrare Mauro portategli questo scritto da parte mia per favore!!!! Grassie!!!

Adesso siete dei veri uomini, è tempo che vi reggiate da soli sulle vostre gambe! Fate vedere al mondo chi siete!!!

Ragazzi,

tra un impegno e l’altro ho sentito poco fa che c’è aria di importante novità per quanto vi riguarda, e stavolta vado subito al sodo.

Anche Jacopo Tini, in breve, dopo suo padre qualche tempo fa, ha deciso di lasciare vuoto a chi lo sostituirà il posto al seggiolino della batteria. Ebbene, sono sincera, e con voi lo sono sempre stata sul mio sito. Io non voglio sapere perché, lo chiarisco subito o fare chissà quale grande clamore di questa notizia, che al resto delle fan sembra così avvilente. Io sono tranquilla e vedo la questione sotto una normalissima luce diversa, non è il caso di fare di queste dimissioni un affare di stato, lo dico alle vostre fan che si trovano forse alle prese con la prima notizia di questo tipo. Voglio dire, sapete quante altre grandi formazioni rock io ho visto suonare con i sostituti strumentisti? Ve ne cito solo due se no non finirei più.

Cominciamo per esempio dai Nirvana, che dopo un primo periodo che li vede con Chad Channing alla batteria questo lascia il suo posto in mezzo al clamore dei fan e il resto del gruppo acquista dunque alle percussioni un certo Dave Grohl, poi fondatore dei Foo Fighters dopo la morte di Cobain e oggi cantante di grande successo, con il suo gruppo che è appunto riuscito a evolvere quanto ancora rimane dei Nirvana dopo la morte di Kurt!

Secondo esempio, che in realtà avrebbe dovuto essere primo perché io con loro musicalmente ci sono sempre vissuta.

Andy Taylor, il chitarrista, dei Duran Duran, lascia la band con cui è divenuto famoso (per quel momento definitivamente tonerà in formazione solo nel 2004) per potersi invece concentrare su un altro progetto a cui lui stesso aspirava da tempo, fare il produttore discografico. E produrre un disco rock come solista, tirando fuori da sé tutto ciò che musicalmente sentiva e che i Duran Duran non gli hanno mai permesso di esternare. É l'estate 1985.

Gennaio 1986. Roger Taylor, batterista della stessa band inglese, stanco del successo pressante che lo ha colto fino al limite delle proprie forze, decide di seguire l’esempio del collega. Annuncia che da quel momento non sarà più nella band pure lui e si ritira per circa una decina d’anni a venire nella propria fattoria privata in una campagna inglese abbandonando per parecchio tempo non solo i Duran Duran ma anche la musica, completamente. Non per questo i Duran Duran rimasti hanno dichiarato per così dire fallimento. Tutto ciò a pochi mesi di distanza dalla iniziale defezione di Roger.

A sostituire gli uscenti Roger e Andy nei Durans arriveranno ben presto un certo Warren Cuccurullo, valido chitarrista di origini italiane e Steve Ferrone, anche lui italoamericano, un batterista dall'affascinante pelle color cioccolata. Anche grazie a queste sostituzioni la vita dei Durans è giunta sana e salva fino ad oggi.

E non sono state solo queste le sostituzioni che i Duran hanno subito. C’è stato un periodo, dieci anni fa, in cui i Duran Duran addirittura si erano ridotti ad un duo, composto dai soli fondatori Simon Le Bon e Nick Rhodes. I cambi di formazione per i Duran sono stati innumerevoli, ma non per questo chi ha sostituito i precedenti occupanti non si è dimostrato ogni volta un musicista di scarso valore anzi! E tantomeno i Duran hanno mai detto: “Basta è la fine, ci sciogliamo”!!!!

Tornando a voi, sulla base di quello che ho scritto per i Duran e i Nirvana se Jacopo e Roberto hanno deciso ora di uscire dalla squadra avranno avuto le loro ragioni, magari hanno colto proposte di lavoro differenti, seguito aspirazioni proprie musicali diverse, che ne so. Non mi piace pensare che ci siano degli screzi sotto, tra di voi dico bene? Evidentemente se entrambi vi hanno gradatamente “lasciato” espressione che uso tra virgolette si vede che vi hanno reputato due persone ormai adulte, vuol dire che siete in grado di cavarvela benissimo da soli nel non facile mondo della musica. É arrivato per voi il momento di camminare musicalmente da soli, con le vostre gambe! E poi ci sarà sicuramente chi sostituirà egregiamente anche Jacopo, così come è stato nell’avvicendamento tra Pietro e Robby, io credo che Pietruccio se la cavi benone!

La sostituzione di un musicista non significa mica la fine di una band è prassi piuttosto normale direi! Almeno secondo quanto io ho potuto notare seguendo numerose formazioni musicali!

Non vedo il perché di tutto questo stupore da parte delle fan. Io a queste cose ci sono abituata da tempo!!!! Avanti cuoricini, ora più che mai so che non mi deluderete e farete vedere al mondo intero chi siete. L'esperienza mi dice che ci riuscirete meglio di come abbiate fatto sinora!!!!

Vi voglio un bene, come sempre semplicemente inquantificabile. Chissà se questa parola esiste nel vocabolario, la userò io però, mi piace, è una mia licenza poetica :-p!!!

Elena

P.s. A proposito del già citato Steve Ferrone, acclamato batterista che fu sostituto di Roger Taylor dei Duran Duran per parecchi anni, sapete con chi lavora adesso questo musicista? Con i Pooh. Steve è stato scelto come recente sostituto di Stefano d’Orazio. I Pooh a loro volta sostituirono pure l’uscente Riccardo Fogli, che aveva manifestato un bel giorno l’intenzione di mettersi a cantare da solo. Riccardo fu rimpiazzato appunto con un giovanissimo Red Canzian. E diedero vita quasi subito ad un capolavoro come Parsifal. La loro storia dura ancora oggi e ha tutta l'aria di voler proseguire bene! Meglio così.

martedì 30 novembre 2010

Cari Luca e Diego,

mentre voi rimettete piede nella capitale londinese, in queste stesse ore, come anche voi saprete, qui è iniziato il passaggio definitivo alla TV digitale terrestre. Un evento che attendevo. Non senza qualche perplessità.

Sapete io vivo in provincia di Reggio Emilia, al confine con la provincia di Mantova. Ma da sempre l’antenna installata sul tetto della mia abitazione è orientata verso il ripetitore che serve la provincia di Verona. Difatti come testata regionale di Rai Tre ho sempre captato il Veneto, non Emilia Romagna!!!!

Nonostante per la provincia di Reggio Emilia, il progressivo spegnimento del segnale TV analogico sia stato attivato da sabato scorso, io ho cominciato solo stamattina appena alzata ad inoltrarmi nel colorato e variegato mondo della nuova televisione digitale, che aspettavo ansiosamente da tempo. Era ora!!!

Fino a ieri sera tardi sul digitale non vedevo altro che qualche sporadica TV locale dalla scarsissima programmazione, ricca perlopiù di televendite antipatiche e di dubbio gusto trasmesse ad ogni ora, praticamente la cosa più noiosa che si siano inventati di trasmettere in TV. Insomma fino a ieri era una cosa semplicemente vergognosa!

Finora, vista dunque la gamma di programmi, praticamente trascurabile, che ricevevo fino a poche ore fa sul digitale, mi aveva sempre messo in dubbio l’introduzione di questo modo di vedere la TV e pensavo: “Ma vuoi vedere che questo digitale terrestre è tutta una fregata per farci spendere soldi in decoder o televisori nuovi, o peggio mi tocca chiamare ancora l’antennista per pensare di cambiare l’antenna perché la mia magari è troppo vecchia per questo genere di cose, difatti c’ha già 20 anni sulle spalle?”.

Solo stamattina ho avuto però la piacevole conferma che probabilmente non sarà così e se tutto prosegue come in questo momento, mi sa che la mia vecchia antenna durerà ancora per un bel pezzo e rinasce adesso a una nuova fase della propria esistenza senza l’intervento di un tecnico o il benché minimo controllo. Meglio così. Non ho ancora avuto modo e tempo di rendermi conto meglio di quanti e quali nuovi canali potrò vedere gratuitamente sul digitale da ora in avanti, con una qualità di audio ed immagine senza pari ma avrò occasione di farlo nei prossimi giorni anche perché l’arrivo di nuove emittenti nazionali o locali, (per il mio paese, questo a partire da oggi) a quanto mi dicono è sempre in agguato!

Il digitale terrestre potrà avere tutti i vantaggi del mondo e questo non lo metto in dubbio. Piace anche a me dopotutto stare al passo con i tempi, amo la tecnologia. Ma non credo che questa nuova tecnica di trasmissione del segnale televisivo potrà mai riportarmi ai fasti della TV analogica che non ho mai dimenticato, quella trasmessa quando ero bambina. Non completamente almeno. Io la vedo dura.

Nella indubbia varietà dei programmi che ora il DTT è in grado di trasmettere in maggior numero rispetto all’analogico ed anche ad alta definizione, non posso personalmente, parlando di TV, non ripensare con un sorriso ad alcune emittenti analogiche che hanno fatto la mia storia di bimba ed adolescente e di cui mi va di accennarvi volentieri, anche se si tratta di emittenti scomparse da una vita.

Non credo, tanto per cominciare che voi possiate ricordare alcuni canali analogici famosissimi che andavano alla grande come per esempio Telecapodistria, che io ricordo di aver visto per almeno 5 o 6 anni della mia vita fino a quando sono stata alle elementari almeno. Questo nome di sicuro non vi dice niente, siete giovani. E come dimenticare anche la TSI (Televisione Svizzera Italiana) o ancora “Junior TV”, che la mia antenna di allora captava la mattina, trasmessa alcune ore al giorno sulle frequenze locali di “Telesanterno Odeon TV”. Su Junior TV venivano trasmessi, per un certo periodo della giornata programmi dedicati ai bambini o ragazzi; cartoni animati, soprattutto, che sono poi rimasti nel cuore di tutti i bimbi della mia generazione.

La mattina io, prima di andare a scuola (ero in seconda elementare) su Junior TV guardavo sempre “Coccinella” e “Gigi La Trottola” due cartoni mitici, senza dimenticare i “Transformers”, “Devil Man” o i “GI Joe”. Mi piacevano anche le storie da maschio come queste ultime devo dire. Non tutte, ma qualcuna si. Mi appassionavano, ti ci affezionavi.


Mi sembra praticamente impossibile che voi due vi possiate anche ricordare, naturalmente, di Videomusic. Perlomeno non la primissima, quella che per Reggio Emilia e provincia trasmetteva continuamente sul canale Uhf 51 e di cui io ho fatto in tempo a guardare parecchi programmi addirittura leggendari. Io ricordo bene alcuni special che ho rivisto con emozione da alcuni supporti dell’epoca tempo fa con le mie amiche duraniane. C’era Red Ronnie giovanissimo!!!!


Il suo logo somigliava molto a quello di MTV che era nata in America solo qualche anno prima, nel 1982. Videomusic era il diretto concorrente “made in Italy” dell’emittente americana, ma (i più grandicelli concorderanno) il suo palinsesto non aveva nulla a che vedere coi programmi perlopiù insipidi trasmessi adesso dalla versione italiana di MTV.


Mi ricordo che allora la mia antenna dell’abitazione non era girata su Videomusic e col televisore a colori non l’ho mai potuta ricevere almeno non nel suo momento d’oro. Questo l’ho fatto solo quando abbiamo poi fatto montare un filtro particolare che ancora mancava all’impianto di casa, ma quella era la fine degli anni 90 periodo in cui l’emittente toscana era (purtroppo) stata ceduta a TMC perdendo di valore ed agonizzando fino a scomparire, sostituita infine dallo strapotere totale di MTV.

Io Videomusic sin da bambina potevo però vederla comunque grazie a un furbo e praticissimo televisore portatile da viaggio in bianco e nero che avevamo comprato e di cui io mi ero impossessata collocandolo nella mia camera. O che all’occorrenza potevo spostare anche in camera da letto oppure metterlo fuori all’aperto nelle sere d’estate; il quale aveva una fantastica antennina propria tipo quelle della radio, che si allungava e poteva essere orientata in tutti i modi. Quanti bei ricordi di anni ed anni di emozione anche se la mia TV di allora era in bianco e nero! E che musica era quella di Videomusic!!!

Riuscirà ora il neonato ma dilagante digitale terrestre, con le sue mille promesse e canali, a confermarsi una scelta vincente, non togliendo nulla a quanto ho già televisivamente vissuto con orgoglio sinora? Speriamo!!!

sabato 27 novembre 2010

Non so com’è, ma ho appena finito di ascoltare Parsifal, e non me ne sono persa neanche un secondo, così come era giusto che fosse. Il piatto del giradischi si è appena fermato e il braccetto dell’apparecchio è tornato alla posizione di inizio con un tonfo sordo. Sarà cosa superflua ma rendo noto che adesso ho entrambe le mani così gelide che a confronto un pezzo di ghiaccio si squaglia.

Come mai? Penso che la risposta più ovvia a questa reazione sapresti senz’altro darmela proprio tu sorridendo Diego. “Cose di ordinaria amministrazione. É l’emozione Elena, si tratta solo di pura e semplice emozione.” E ti do ragione sai?!

Se i Pooh, con la loro celeberrima suite di rock sinfonico, in soli 10 minuti di tempo, mi hanno letteralmente congelato gli arti superiori, cosa farò, mi chiedo, a questo punto, quando fra qualche giorno avrò anche io tra le mani il vostro dischetto nuovo e sentirò per la prima volta, volutamente, la vostra ultima canzone????

Chi vivrà vedrà!

Un bacio grande a tutti e due! Buon compleanno Diego ancora una volta! Divertiti!

Vi voglio bene!

Elena

27 novembre: Buon Compleanno dolce "cavaliere della musica"!!!

Caro Diego,

diverso tempo fa ho ricevuto per posta la gradita lettera scritta a mano da una mia cara amica che abita lontana. Mi spiegava che le sarebbe piaciuto passare un pomeriggio in compagnia con me e diceva che desiderava tanto che io e lei potessimo trascorrere assieme del tempo così io avrei potuto raccontarle tante belle storie, cosa che generalmente amo molto fare ogni tanto, in special modo su queste pagine.

Se oggi la piccola Clara potesse davvero essere qui con me, in queste ore in cui tu compi 24 anni, ti confido, Diego, che non potrei scegliere giorno migliore e momento più appropriato per raccontarle volentieri la storia della vita di Parsifal.

Parsifal. Ma chi è questo personaggio dal nome evocativo, affascinante e volendo un tantino misterioso? Lo spiego subito.

Parsifal è uno dei tanti Cavalieri della Tavola Rotonda, i quali prestano servizio presso la corte del mitico Re Artù.

La mia professoressa di italiano, ai tempi delle Medie mi aveva narrato una tra le tante storie legate alle vicissitudini di questo docile personaggio che mi è, da quel momento, rimasto sempre nel cuore.

Quella che ho imparato io ai tempi della scuola, detta molto brevemente, narra di questo giovane dalle fattezze incantevoli, che (così pare) fosse nato a notte fonda, e avesse trascorso una prima parte della sua vita vivendo felice tra i boschi di una sperduta e rigogliosa foresta. Fattosi ragazzo forte, intelligente ed estremamente obbediente, spinto dal vivo desiderio interiore di diventare cavaliere, Parsifal si reca una bella mattina alla Corte di Re Artù. E viene dunque accolto nell’esercito reale dapprima come semplice scudiero di Lancillotto. Poi diverso tempo più tardi (una volta ufficialmente nominato a sua volta Cavaliere della Tavola Rotonda) grazie alla spiccata purezza propria del suo cuore è l'unico tra tutto l’esercito del re a cui viene concesso il grande merito ed onore di poter ammirare con i propri occhi il Santo Graal.

Esistono infatti differenti versioni di varia natura e lunghezza che narrano in maniera sempre diversa l’avventurosa leggenda legata alla vita di Parsifal. Non so se quella che abbiano raccontato a me sia quella più accreditata, però io la storia di Parsifal la sapevo così, almeno a grandi linee.

Richard Wagner, il famoso compositore di musica classica ha tratto, sempre da questa conosciuta leggenda, una pregevole opera lirica.

I Pooh dal canto loro, nel 1973, rendono valido omaggio musicale a questa valorosa figura medievale, ponendo a chiusura di uno storico loro album, una spettacolare “pagina di musica”, un capolavoro che porta il titolo del nome del cavaliere.

Mi auguro tu la conosca Diego, accidenti! Ci spero davvero, dato che tu e Luca avete per di più duettato proprio con uno a caso come Dodi Battaglia a Sanremo quest’anno.

É un brano storico, Parsifal, rappresenta un punto portante, focale, basilare nell’intera produzione musicale dei Pooh. Una canzone che bisogna quasi conoscere per forza, a mio parere chiunque dovrebbe poterla apprezzare, a prescindere da tante altre portate al successo sempre da loro.

A quei tempi, sai, (lo ripeto, siamo nel 1973) era davvero raro sapere che una band come i Pooh poteva permettersi di duettare con una vera e propria orchestra sinfonica completa di tutti gli elementi. Ed era considerato insolito e strano, se vogliamo, anche il fatto che gli stessi Pooh potessero mescolare la loro risaputa impronta di rock italiano romantico facendosi accompagnare da una melodia di chiaro stampo classico, che nulla aveva dunque a che fare col loro consueto genere artistico.

Solo i Pink Floyd erano riusciti, qualche anno prima, a fare con successo un simile esperimento del genere suonando in “Atom Heart Mother” contemporaneamente con l’orchestra. Senza saperlo sono riusciti a lanciare così una moda. Da cui i Pooh evidentemente con questa loro formidabile suite musicale, traggono chiara ispirazione.

In questo brano scritto da Valerio Negrini si racconta una piccola parte della leggendaria vita di Parsifal. Un pezzo significativo e molto semplice che definirei “forte” e “squisitamente leggero e delicato” allo stesso tempo; e che oggi più che mai, Diego, lascia che te lo dica, mi fa pensare a te in maniera incredibile! Sono contentissima e mi ritengo fortunata di potertene liberamente parlare con sincerità attraverso il mio blog. Se ti avessi incontrato di persona non ce l’avrei certo fatta a dirti che questa canzone mi ricorda te in tutta la sua interezza. Non esagero se definisco questo testo una poesia in musica a dir poco da brivido. Quello stesso brivido di preziosa emozione che provo io adesso mentre penso che ti dedico questa struggente melodia con orchestrale.

Perciò adesso siediti comodo Diego,e comincia a scartare lentamente il mio “regalo”. Rilassati, chiudi gli occhi qualche istante, spalanca le orecchie ed il cuore, preparati a ricevere, viviti questa canzone nel profondo come meriti; lasciati rapire dalla sua suggestiva, toccante e benefica atmosfera lungo tutti i suoi 10 lunghissimi ed emozionanti minuti.

PARSIFAL

Chiaro è il mattino
che nasce dall'Est
questa foresta è tua.
Nato selvaggio
puro nell'anima
non sai paura cos'è.


Quei cavalieri
simili a Dei
non li hai mai visti però
non paura nasce dentro.
Folle nell'alba
tu vuoi conoscere
ciò che nel bosco non c'è
hai scoperto il tuo destino.


Il tuo destino
nel nome che tu avrai
Re della luce sarai
corri, corri
corri, corri.


Parleranno a te
di Dio
del Re
le fanciulle in fiore
nel viaggio
vedrai
in un grande sogno antico
la tua nuova vita
solitario ti sospingerà
e un dubbio ti conquisterà.


L'incantata età
straniera
di lei
non è gloria o vento
ma dolce
realtà
dentro l'erba alta al fiume
le tue armi al sole e alla
rugiada hai regalato ormai
e sacro non diventerai
qui si ferma il tuo cammino.



É proprio grandioso questo pezzo, non credi? Lo è esattamente come te Diego. Parsifal è il migliore componimento musicale a cui penso proprio potessi riferirmi pensandoti. Sai bene che sono ormai abituata a dedicarti una canzone da quando ho il blog, quando so che compi gli anni. Affido perciò ai Pooh l’onore di porti quest’anno i miei migliori auguri, tra le splendide parole di questa loro canzone. Senza dimenticare la seconda parte orchestrale che le segue dolcissima e maestosa, a tratti quasi commovente, dal chiaro sapore di opera lirica.

Adesso fuori c’è una giornata fredda ma molto bella, soleggiata, col cielo limpido. Tutto attorno a me, qui in casa c’è un inaspettato istante di calma, pace e silenzio, così mi ascolto questo bel disco dei Pooh che è in riproduzione a tutto volume sul piatto del mio giradischi. E tra queste note di natura classica, meravigliose, onestamente, io avverto sin dal primo istante, viva, vera e deliziosamente presente l’eterna persona di Parsifal in tutta quella che ci è stata tramandata come la sua forza, la sua affascinante e concreta nobiltà d’animo.

Ti penso, frattanto, tutta contenta, dolce Diego, e ti faccio dunque di nuovo tanti, tanti, tanti, e tanti cari auguri dal cuore per il proficuo proseguimento del tuo cammino esistenziale, sperando che da queste 24 magnifiche ore così importanti tu possa ricevere mille entusiasmanti conferme che ti fortificheranno l’anima, o più in generale, tu possa ottenere giorno dopo giorno ciò che di meglio alla tua giovane esistenza desidereresti ancora chiedere.

Ciao piccolo, grande, festeggiatissimo Diego!!! Ti abbraccio forte tra queste righe con tantissimo affetto ed altrettanta semplicità!!!! Possa tu sempre essere, in epoca moderna, come Parsifal un grande, onorato e ricordato cavaliere molto speciale, nel tuo caso, anziché di re, al completo e fedele servizio della musica!!!!

Bacioni, stella!!!!

Elena

P.S. E chi si perde, a questo punto, il prossimo film sulla saga dei Cavalieri della Tavola Rotonda, Excalibur e sulle storie legate al ciclo di Re Artù? Questo è poco ma è sicuro. Io NO!!!!!!

lunedì 22 novembre 2010

Passerottini,

ecco, lo sapevo. La mia amica Simona mi ha appena mostrato la magnifica copertina di quello che una volta si chiamava “Mini LP” e che sarà prossimamente in uscita come la vostra ultima fatica discografica. Complimenti! Che rielaborazione toccante, intensa ed intima dei vostri visi! La trovo adorabile e non ho detto ancora niente. A volte le emozioni per essere espresse bene hanno bisogno di tempo e non è sempre facile coglierle al volo neanche con le parole più ricercate.

Non vi preoccupate che lo prendo il vostro dischetto, ve lo dico già adesso. Ci mancherebbe d’altronde. Avevate forse qualche dubbio a proposito? “There’s A Place For Us” deve assolutamente esserci al più presto tra la mia collezione, è una cosa naturale, quasi vitale, paragonabile al respiro o al battito del cuore! É semplicemente il minimo gesto che potrebbe fare una fan come me, anzi, sarà una cosa prioritaria a tutto il resto questa, data la sua imminente uscita nei negozi. Sono contenta di non averla ancora sentita la vostra canzone perché voglio farlo direttamente una volta che avrò il Cd tra le mani. Non mi rovino la sorpresa.

E farò come una volta, che un brano era davvero inedito nel vero senso della parola e non esistevano mezzi di sorta che dessero anteprime di nessun tipo su un brano in via di preparazione fino alla pubblicazione effettiva di un disco nei negozi; esattamente come quando io andavo a chiedere alla barista del bar dietro casa mia quali fossero le novità a 45 giri regolarmente in arrivo nel suo fantastico, mastodontico juke-box che amavo far funzionare, come di consueto con le classiche monetine da inserire di volta in volta nella macchina.

Quanti sogni si libravano alti nel cielo, incredibilmente vivi e liberi, direttamente dalla mia animuccia in quei momenti! E il primissimo ascolto dei nuovi singoli che sapevo avrei amato da quel momento in avanti, per tutta una vita, mi dava puntualmente un’emozione tutta particolare, all’immancabile sapore di frutta!!!

Ragazzi, sapete che c’è? Ho visto la vostra copertina del CD poco fa e ho immaginato felicissima per un secondo lunghissimo che quel meraviglioso ritratto moderno con i vostri teneri visetti affiancati potesse invece essere la copertina di un vinile. Ho pensato questa cosa con tanto affetto, ulteriormente caldeggiata dai pensieri di questi giorni che mi riportano immancabilmente all’uso tuttora quotidiano di questo antico formato e supporto musicale quasi scomparso. E che mi convincono sempre più sul fatto che secondo me, in diversi aspetti della vostra musica pulsano ancora gli anni 80.

E ora già so che stanotte sognerò di stringere forte tra le braccia il vostro nuovo disco in formato LP, con le copertine di cartone, che avevano un così buon odore una volta. Ed erano così grandi e assai minuziose nei dettagli dell’immagine che quasi potevi trarne un quadro da appendere al muro per decorare la tua cameretta, tipo poster.

Fantasie della mia mente dolcemente nostalgica e niente più, questo lo so, però grazie a voi e a questo pensiero la mia giornata di oggi è stata migliore. E penso proprio che con questo breve scritto mi preparerò ancora meglio per la prossima importantissima scadenza in calendario che meriti un post.

Ma questa è un’altra storia e ve la racconterò solo fra qualche giorno.

A presto cuoricini.

Affettuosamente vostra,

Elena

domenica 21 novembre 2010

Porgo sentite condoglianze agli interisti…

e mi complimento al contempo con il grande Chievo e coi colleghi tifosi per la spettacolare “disfatta di Caporetto” impartita questo pomeriggio dai "mussi volanti" presso il Bentegodi ai nerazzurri!!!! Fenomenale!!!!!

Sergio Pellissier, il nr. 1. Noi trentenni si che abbiamo la testa a posto mio caro!!!! Ti voglio bene tanto quanto ne voglio ai Sonohra è garantito!!!

Cosa farò domattina in ufficio al proposito è presto detto!

Sciarpa clivense che ben conoscete in bellavista attorno a me per tutta la giornata lavorativa (tanto ho la scusa che soffro di cervicali e la sciarpa che è di pile e tiene tanto dolce caldo mi preserva il collo dall’umidità di questi giorni) con fascia lutto al braccio per i colleghi interisti in evidente crisi. E capuccino pagato a turno dai suddetti colleghi avversari per tutta la settimana ventura a beneficio esclusivo della sottoscritta!!!! Oh yeah!!!! Così si fa!!!!

Baci bimbi!!!! Vi voglio bene! Diecimila volte!!!! Forza Chievo olé olé!!!!

Elena

P.S.: Certo che oggi ho proprio voglia di scrivere, non vi sembra? Devo recuperare il tempo perduto fuori da qua!!! Anche troppo forse! Ci sentiamo fra qualche giorno, è obbligatorio! Notte fagottini!!!!

DDitsisk

Questo 45 giri “Is There something I Should Know?” giace, tra molti altri suoi “fratelli” in fondo al mio preziosissimo scatolone pieno zeppo di vinili di ogni tipo. L’ho suonato parecchio da bambina, a partire dal 1983 quando stavo dalla nonna perché mi piaceva la canzone. Mi sa che se mi arrischio ad appoggiarlo ancora una volta al piatto del giradischi penso proprio che non ne uscirebbe altro che un indistinto fruscio quasi incomprensibile a causa del troppo uso che ha consumato nel tempo i solchi e il suono di questo pezzo graffiandoli così tanto che, fidatevi, le striature sulla plastica si vedono ancora distintamente anche ad occhio nudo.

Il suono va un po’ meglio per il lato B che ho ascoltato negli anni a venire sicuramente meno e che rappresentava comunque un gradevole brano esclusivamente strumentale eseguito dai Duran, ma non è che si migliori poi di tantissimo come resa musicale rispetto al lato A che ormai non suona più. Questo disco è stato usato tantissimissimo e si sente, c’è poco da dire!

Del resto allora, 27 anni fa, andava così, non esistevano gli Ipod, sarebbero stati considerati come cose da fantascienza. Gli MP3 men che meno, sembravano un sogno lontano anni luce o semplicemente una brutta parola che all’epoca della mia infanzia avresti definito quasi volgare.

I dischi in vinile, che in quel tempo erano ancora la maniera tramite cui si poteva diffondere efficacemente un nuovo singolo sul mercato dovevi sempre cercare di trattarli bene limitandoti nell’ascoltarli e tenendoli lontano dalla polvere il più possibile. Ma mica sempre ci si riusciva, nemmeno a me che oggi curo i miei vinili piuttosto scrupolosamente.

Guardo bene questa copertina ancora una volta. La trovo così tanto bella nonostante abbia già un sapore quasi antico e si avvicini ai 30 anni di età. E sapete cosa penso cari Sonohra guardando questa copertina? Che questa famigerata lettera D maiuscola mi ha fatto tanto pensare gioiosamente in questi anni. E questo pure ai giorni nostri se ci pensate bene. Noto con gioia che la lettera D mi porta proprio bene e penso gioiosamente a tanti cari ricordi passati e recenti. Legate a quel disegno riaffiorano magicamente una dopo l’altra ambienti, cose, situazioni simpatiche che ho vissuto. E persone, tante persone…. Questa D vuol dire tante cose eh eh!!! :-)

Buona domenica bimbi! Forza Chievo a proposito, quello sempre, anche se darà dura battere gli interisti, oggi, mi sa. Bacione.

La vostra Elena

P.s.: Domandina furba per le fan dei Sonohra che mi leggono. Ma non vi fa venire in mente proprio niente la meravigliosa lettera D così invitante ed in bella vista del mio 45 giri che vedete più sopra? Mhh, strano, molto strano!!!!

Posso capire che non penserete subito ai Duran Duran, ma siete giustificate per questioni di età, vi capisco, è normale forse non li conoscete ancora bene e non avete certo vissuto quella che è stata la mia infanzia e gli anni seguenti con la loro musica. Intendiamoci non pretendevo mi diceste questo, non avrebbe senso del resto.

Andiamo, su, pensate con un po' di impegno cosa, (o meglio chi) vi viene in mente osservando questa D? Non ci vuole una laurea per capirlo!!! Spremete quelle meningi!!!!! Avete capito dove voglio andare a parare? Spero di si!!!!!

C’è un posto per me e questo al momento è vicino ai Duran Duran. Senza mai scordare voi!!!

Colombelle,

buondì. Chiedo venia. Lo so, avete tutte le ragioni del mondo per essere “arrabbiati” con me. O quasi. Ma mi piace pensare che stiate invece sorridendo alla mia gioia. E forse è davvero così.

Si, questo è vero, la mia mente in questi giorni è presa da altro, anche nel tempo libero e non ho proprio tempo da dedicare a voi nonostante sappia bene che non ve ne state lì con le mani in mano. Anzi. Ma il tempo è tiranno. Ed io do precedenza ad altro musicalmente ora. Penso di essere pienamente giustificata, mi conoscete abbastanza bene.

Ma sapete, penso mi capiate, per me è così, quando ti dicono che la tua band preferita di sempre, quella che hai sempre amato e continui ad amare musicalmente più di qualsiasi altra, fa un disco nuovo dopo 4 anni di silenzio, la novità è grossa, e con  essa le speranze che i tuoi sogni non svaniscono, ma si illuminano di nuova linfa e colore. Il mio cuore di fan duraniana è in completo subbuglio e non capisce più nulla. Cose di ordinaria amministrazione. Ci sono abituata da una vita ormai.

Presumo che anche per voi sia normale ammirare a vostra volta un artista al di là del fatto che pure voi con la musica ci lavorate. E penso sarete ogni volta  felici di sapere che uno come Bon Jovi o Santana tanto per fare un esempio, il primo che mi venga in mente, faccia un nuovo disco.

Per quanto riguarda la mia band preferita di sempre, il primo amore musicale che abbia posseduto, di cui vi ho parlato più volte, i Duran Duran, stanno per uscire con un nuovo disco che sarà nei negozi a febbraio 2011        e ancor prima su Itunes a dicembre. E non me la sono sentita di abbandonarli proprio in questo momento. Quello in cui sfortunatamente per me anche voi state lanciando qualcosa di nuovo.  Non vi offendiate cuoricini, ma stavolta io scelgo i Duran che sono la mia storia sin dalla più tenera età. Avrò tempo anche per voi ma solo dopo che Simon Le Bon e soci saranno usciti col nuovo disco “All You Need Is Now”. Sono quasi obbligata a festeggiarli con i miei vecchi amici duraniani in attesa del nuovo tour mondiale che ci riunirà, dopo anni, finalmente tutti insieme fra qualche mese e a cui non si può mancare!!!!! Mi piacerebbe molto condividere con voi la mia gioia per le vostre nuove cose e per quelle dei Durans allo stesso tempo. E ogni tanto lo farò.

Questo blog continua anche nei prossimi mesi naturalmente. E tutto quello che scrivo sarà sempre dedicato a voi due soli anche se parlo di altri gradi della musica.  É giusto e anche bello sapere che ci sono anche altri grandi artisti che vi fanno compagnia nel mio cuore. E voi sarete onorati di essere al  loro fianco. Nel mio cuore di musicisti ce ne sono davvero tanti. Ma la passione che ho per i Duran Duran, anche adesso che hanno quasi tutti superato i 50 anni di età è più forte di quella per qualsiasi altro. Così come penso di voi per i Bon Jovi, Santana o BB King!

Un bacione, ci sentiamo, vi voglio tanto bene, anche se dovrete portare pazienza, non si può fare nulla è un periodo così. Del resto non è che una band internazionale e famosa quanto i DD sforni dischi o tour tutti i giorni no? I Duran hanno la meglio su di me ultimamente, lo ripeto! E questa è una cosa positiva anche in fondo! Mi darà nuova ispirazione per pensare a voi con ancora maggior affetto e continuare a nutrire questo blog dedicato a voi come merita, con tanti nuovi post.

La sempre vostra affezionatissima ma ora in completo ciclone duraniano,

Elena (posso firmarmi Rhodes con un certo orgoglio? Non vi offendiate, siate felici per me)

Sapete, a volte ricevo anche posta ordinaria con questo mio nomignolo posto accanto al cognome vero. E quando mi arriva posta di questo genere a casa è segno che c’è qualcosa di imperdibile sui Duran dentro!!!

Ho talmente tanto materiale su di loro accumulato nel corso di una vita (dischi d’epoca introvabili, ristampe in CD, libri, magliette, poster, zainetti ecc.) che non so più dove metterne ormai!!!!!! E che non cedrei per tutto l’oro del mondo.

P.S. Tutti i nuovi dischi del mondo non possono certo farmi dimenticare che c’è una data particolare e importantissima da ricordare che vi riguarda, e che si trova in piacevole avvicinamento. Che sarà onorata a tempo debito, fra qualche giorno, come merita, con un post di quelli come io sono in grado di fare e a cui vi ho abituato. Nei pochi minuti al giorno in cui, di recente Nick Rhodes e compagni mi lasciano in pace, penso intensamente a questo giorno. Non mancherei tale appuntamento per nulla al mondo.

giovedì 11 novembre 2010

Quest’oggi è stata una buona giornata. Infatti, nel tempo libero, solitamente il pomeriggio quando non lavoro, ho ricominciato a dare lezioni private.

Ora ho il compito di seguire un nuovo e timidissimo maschietto, un ragazzino di seconda media che si chiama anche lui Andrea, come lo studente che avevo l’anno scorso, ma è più giovane. É buono ed educato, silenziosissimo ed estremamente obbediente; al momento Andrea parla solo quando e se è interrogato. Visto fisicamente sembra quasi un bimbo delle elementari, fa tenerezza. Presenta evidenti difficoltà generali con la lingua inglese ed ha grosse lacune per questa materia sin dallo scorso anno, ma ho già capito che ha voglia di recuperare le sue insufficienze.

Per fortuna quest’anno ho di bello che non dovrò impiegare pomeriggi interi a mia volta china sui libri come nel caso dell’anno scorso col ragazzo che suonava la chitarra (e andava seguito in tutte le materie) perché questo ragazzino ha in effetti bisogno di aiuto solo in inglese e in un paio d’ore al pomeriggio, io me la cavo.

La mia prima lezione col nuovo ragazzino, quella in programma oggi appunto, è andata bene, però mi ci vorrà qualche tempo per conoscere meglio il mio nuovo alunno, lo trovo una personcina timida e quasi paurosa. Capirà presto che io non sono l’insegnante di cui avere timore ma di cui fidarsi per imparare benone.

Sai Diego, mi è quasi sembrato di immaginare di vedere proprio te in lui. Te quando eri piccolo e volente o nolente studiavi. Chissà che ricordi hai della tua carriera scolastica ormai lontana, me lo sto chiedendo curiosa. Da quello che mi è parso di capire non sono troppo entusiastici o sbaglio?

Tanto per incoraggiare il nuovo piccolo, dolcissimo studente Andrea gli ho detto, sfoggiando un convincente sorriso, che se la prossima estate riesco davvero ad andare in Inghilterra così come mi è stato prospettato, lo porto con me, a patto però che si impegni e si metta a studiare l’inglese come si deve. Altrimenti nisba!!!!

Cosa dite tesori, ce la farò ad aiutare efficacemente questo ennesimo ragazzino, così piccolo che pare un pulcino nato da poco e che è in difficoltà con le lingue straniere, per fargli recuperare un ottimo rapporto con la mia amatissima lingua anglosassone? Speriamo, io ce la metterò tutta, sono ben cosciente di quello che so fare e che l’inglese per me non ha più segreti da un pezzo.

Però è normale porsi queste dubbiose domande dopotutto, dare lezione significa anche aiutare una persona che fino a tre giorni fa non hai mai neanche visto nonostante abiti nel tuo paese e fargli capire nel giro di due minuti che di te si deve fidare, che lo aiuterai a studiare per tutto l’anno scolastico e sarai una sicurezza per lui, una fonte di riferimento nello studio. Mica facile…

Anche con Andrea il chitarrista mi ponevo questi interrogativi un anno fa. E sapete bene come è andata poi alla fine, anche perché tra me e lui è rimasta adesso una solida amicizia e siamo in regolare contatto pure ora che il chitarrista è andato alle superiori. Ma ogni bimbo è un caso a sé. E io chissà perché ho sempre paura di non essere un’insegnante all’altezza delle mie aspettative. Chissà. Speriamo vada tutto bene anche con questo bimbo!!! Ci terrei!

Bacioni. Vi abbraccio forte.

E

Ritrovo un vecchio compito a casa…

…risalente al periodo in cui frequentavo la prima superiore. Pensavo di aver gettato da tempo anche il quaderno con lo svolgimento di questo componimento, così come ho fatto con altre cose della scuola di allora.

E invece l’ho ritrovato proprio oggi, ammassato in fondo alla mia libreria. Lo pubblico con piacere questo compito, era una cosa breve e molto carina su come vedevo il significato e il valore dell’amicizia. Una cosa che, naturalmente avevo scritto proprio io. L’esercizio, che mi era stato affidato dall’insegnante di Religione, chiedeva così:

Immagina di dover fare la pace con un amico/a, con cui hai litigato per diversi motivi. Ti puoi esprimere solo attraverso una poesia o una lettera.

E che io ho appunto deciso di svolgere in questo modo piuttosto significativo:

Caro amico,

con questa lettera ti chiedo sincera scusa, ma ancora una volta l’egoismo ha prepotentemente vinto dentro di me. Più volte ho incautamente tradito la tua fedele e sentita amicizia. Può succedere a chiunque di sbagliare. Ma ti giuro, io non volevo. Ti prego, perdonami, facciamo la pace.

Tu per me sei il compagno più grande che si possa avere accanto in quell’emozionante viaggio chiamato vita. Allora dimentica la mia ennesima noncuranza. Ricominciamo da capo, uniamoci e portiamo nel mondo l’amicizia.

Facciamo conoscere questo meraviglioso sentimento tramite le piccole cose od azioni proprie di ogni giorno. Anche se non sarà facile cerchiamo d’ora in avanti di impegnarci a cercare di dare il nostro piccolo ma importante contributo comunicandolo a chiunque perché sulla terra possano un giorno non esserci più guerra, morte e distruzione. Cerchiamo di lottare insieme per sostituire tutto questo, diffondendo invece il calore fraterno dell’amicizia che, speriamo saprà, prima o poi, legare saldamente tutti i popoli.

Non dimenticherò mai ciò che tu mi hai insegnato sin dal momento in cui ci siamo conosciuti. Ti prometto che d’ora in avanti io farò il possibile per diffondere i tuoi messaggi. E anche tu, non dimenticarmi se puoi. Continua ad essere gioiosamente presente nella mia vita, ad aiutarmi a ritrovare la strada giusta dandomi fiducia, sorreggimi nei momenti più difficili, quelli in cui spesso, la vita si fa piena di perché.

Ti voglio bene.

Elena

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Nota Bene: All’epoca (ero una giovane studentessa di 15 anni) ci credevo ancora nel mito della vera amicizia. Solo qualche anno più tardi a mie dolorose spese ho capito definitivamente che l’amicizia vera non esiste, non solo per me, ma per ognuno di noi. Questo tipo di sentimento non è che un deludente miraggio….

Baci in tutta fretta cari cuoricini. A presto!

E

domenica 7 novembre 2010

Oh no!

“Colpo di scena” direbbe l’indimenticato Mike Bongiorno se fosse ancora tra noi.

Cuoricini, sono arrivata solo al quarto capitolo de “I Pirati Della Malesia” e succede proprio quello che non mi sarei mai aspettata! Chi l’avrebbe mai detto?

La straordinaria imbarcazione “Perla di Labuan” è attualmente alle prese con un disperato incidente di percorso e si trova a un passo dall’affondare completamente, in modo rapidissimo tra le acque, dopo un imprevisto scontro della grande nave contro le rocce che costeggiano Sarawak il luogo di destinazione della Tigre Della Malesia e del suo prode equipaggio di fidi marinai. Questo ha il compito di proteggere l’incolumità fisica di Ada, che sta viaggiando con loro sulla nave. Questa giovane donna è meglio conosciuta come “la Vergine della Pagoda d’Oriente” ed è cugina di Marianna, la defunta ed amatissima compagna del protagonista Sandokan.

E adesso cosa faranno? Riuscirà la Tigre Della Malesia coi suoi tigrotti al seguito a proseguire in tale nobile intento in ricordo dell’anima di Marianna? Non oso immaginare. Proseguirò la lettura solo nei prossimi giorni.

O al massimo, cari Luca e Diego aspetto il vostro ritorno da Londra per sapere il seguito, a me queste cose le potete dire, sarò un silenzio di tomba con gli altri, promesso. :)

Come andrà a finire la storia, scherzi a parte, ce lo stiamo chiedendo proprio tutti mi sa. Certo che deve essere un grande onore per due musicisti come voi immaginare di ricoprire il ruolo di fedeli seguaci della Tigre Della Malesia, anche se non avete la benda sull’occhio e tantomeno combattete con le scimitarre. Che fortuna, ragazzi miei, quanto vi invidio!!!! :)

Buona domenica tigrottini, per favore, dite da parte mia al vostro capo Sandokan che non si fa così, che la sua mitica “Perla di Labuan” non può affondare, non in questa maniera e subito, così all’inizio del libro. Non è giusto! Dopotutto è la barca più bella e veloce che si sia mai vista navigare!

E

P.s. In teoria avrei dovuto cominciare a leggere la storia di Sandokan a partire dal primìssimo libro della serie che illustra la vita di questo personaggio ovvero “I misteri della Jungla Nera” a cui fa immediato seguito il romanzo che io sto leggendo adesso, il secondo della serie; ma mi trovo comunque bene con la storia anche se non ho letto il primo libro. Un po’ avevo visto il telefilm che riassumeva una parte delle vicende e direi che con gli eventi che sto leggendo adesso combacia tutto.

Vi dirò, mi sa che prima o poi i romanzi di cui vi sto accennando me li dovrò leggere tutti, mi sta prendendo troppo la figura di Sandokan e consiglio i libri del “ciclo malese” a tutte le Sonohrine che abbiano voglia di leggere una storia mozzafiato ed emozionante. Questi romanzi saranno le prossime cose che mi occuperò di cercare personalmente non appena rimetto piede nella vostra città. Sissignori, la sottoscritta si fionda subito in libreria! Caro Salgari non mi sfuggi più adesso!

sabato 6 novembre 2010

Non mi dite che siete a Londra perchè….

Tigrotti,

buon sabato! Scusate, buonanime venete, posso sapere che ci fate belli belli, così, di punto in bianco tra le pagine di un famosissimo romanzo per ragazzi partorito dalla penna di Emilio Salgari, che si chiama “I Pirati Della Malesia”?

Andiamo subito al sodo. Pochi preamboli stavolta. Devo per forza ammettere che percepirvi tra i protagonisti e nelle parole di questa storia decisamente avventurosa, che leggo in questi giorni per la prima volta mi emoziona parecchio! E ho detto poco!

Dunque, qualche giorno fa ci si domandava che ci fate voi due a Londra in queste ore e io anche senza partecipare ad alcun tipo di sondaggio l’ho intuito subito! Ammettetelo, siete sul set e state girando il nuovo telefilm moderno con le varie avventure dei romanzi facenti parte del cosiddetto “ciclo malese salgariano" !!!! :-)

Il prode Sandokan, detto anche “Tigre Della Malesia” protagonista dei "Pirati" e di tantissimi altri emozionanti romanzi scritti appunto dal veneto Salgari, vi ha convocato a Londra con ogni probabilità perché vi appena ingaggiato nel suo impareggiabile team di seguaci! Non ci posso credere! Siete sempre a zonzo sulla sua mitica imbarcazione a nome “la Perla di Labuan” tra mille favolose avventure da vivere e musicare al suo fianco! Con destinazione diretta alle lontane terre e intricate foreste lussureggianti ed incontaminate della Malesia dico bene?

A dire la verità mi piace proprio immaginare che Sandokan questo valoroso uomo atletico, fedele di aspetto e sguardo fiero ma un po’ rude, insomma, colui che è un principe straniero buono e dall'animo sensibile, un personaggio letterario conosciuto anche come pirata, nell’ingaggiarvi vi abbia dato un paio di semplici ma resistenti chitarre classiche al posto di due taglienti scimitarre dal manico d’oro, insomma, diciamo che siete suoi servi, “i tigrotti” sul serio, ma due tigrotti speciali, eh si.

Comincio a leggere “I Pirati Della Malesia” (il secondo libro con le vicende di Sandokan) e l’unico di Emilio Salgari che ho in casa al momento, appunto, solo in questi giorni, e mi piace tantissimissimo lo ammetto; nonostante non sia a prima vista un genere che risulti gradito alle femmine!

Tranquilli non ci sono però solo sanguinosi combattimenti o scontri navali tra pirati, marinai e signorotti avidi e prepotenti, no di certo. Ogni aspetto di questo libro ha un lato bello perché sorprende. Merita davvero di essere letto e lo consiglio caldamente. Quando scene di questo tipo si presentano, sapete sono comunque davvero entusiasmanti, ben descritte nel corso della narrazione, non puoi proprio staccarti dal racconto, hai tutta la voglia di sapere come prosegue ulteriormente la vicenda.

Perché se Sandokan, questo eroe, e la sua banda sono di frequente immischiati in avventure mozzafiato c’è sempre un motivo valido di fondo, quello di far giustizia dai tiranni e proteggere una fanciulla, tenere alto il suo onore. In queste narrazioni c’è sempre anche il lato romantico, le avventure di Sandokan sono tutte a lieto fine. Ed è questo che apprezzo del vostro conterraneo Salgari, per ciò che ho potuto leggere sinora, poche pagine, ma lo finirò prestissimo il libro. É troppo bello!

Sandokan, si sa, odia profondamente gli inglesi, ma non potrebbe certo rifiutare una presenza italianissima come la vostra tra la gente che gli è fedele e lo rispetta, perché voi siete conterranei di colui che gli ha dato vita letteraria e piena notorietà, Emilio Salgari appunto. L’autore era nato proprio a Soave di Verona, paese di provincia che non mi è per nulla sconosciuto dato che ho parenti stretti che vivono li.

Nonostante i romanzi del Salgari, vi dirò, mi siano ancora quasi del tutto inediti conoscevo però già piuttosto bene da tempo la mitica figura televisiva di Sandokan perché la mia nonna guardava sempre il telefilm che c’era negli anni 70 con protagonista l'affascinante attore indiano Kabir Bedi che le piaceva da matti. E di cui nonna Gemma soleva parlarmi tantissimo quando ero bambina.

Qualche volta lo danno ancora questo colossale telefilm su qualche TV privata locale in tarda serata. Mi è capitato spesso di seguire negli ultimi anni alcune avvincenti puntate a colori di allora che mi hanno permesso di farmi un’ottima ed ulteriore idea sul mondo che ruota attorno a questo conosciutissimo personaggio.

Mi dichiaro solo adesso però follemente appassionata di racconti di questo genere. É davvero un bel leggere la storia di Sandokan, dei suoi amori, delle sue lotte estenuanti e dall'esito spesso incerto, degli intrighi, delle sue frequenti peripezie che ti lasciano col fiato sospeso . E per quanto riguarda la serie TV che lo celebrava anni fa i ragazzi giovani di oggi non sanno proprio che si perdono fidatevi.

Ecco perché ho anche liberamente immaginato che ci foste voi due a girare una ipotetica versione moderna di questo telefilm. I Cesaroni per quel che mi riguarda vi stanno proprio stretti. Ci sarebbe decisamente di meglio per voi come attori. Anche un ruolo in un romanzo salgariano volendo, perché no, visto che siete praticamente compaesani del Salgari e che nel 2011 ci sarà nientemeno che il centesimo anniversario di morte dello scrittore!!!! Grande omaggio questo, accidenti sareste perfetti per ricordare un altro volto che ha universalmente reso famosa Verona in tutto il mondo assieme a Shakespeare!!!!

E sempre parlando del telefilm in onda circa 35 anni fa c’era naturalmente la bellissima e leggendaria sigla finale cantata da Maurizio e Fabrizio De Angelis, artisticamente conosciuti come “Oliver Onions”, i quali sulle note conclusive della sigla di chiusura dicevano sempre una frase significativa che personalmente mi piace molto applicare e ripetere a me stessa il più possibile in ogni giorno della vita, soprattutto nei momenti più difficili. Il verso finale recitava così:

“Dammi forza ogni giorno, ogni notte

E il coraggio verrà.”



Buonanotte tigrotti, vi voglio bene! Viva la Tigre Della Malesia!

Elena

P.S. Un sentito ringraziamento particolare lo mando, oltre naturalmente ai Sonohra, stasera, a Kabir Bedi da parte della mia nonna che avrebbe tanto desiderato farlo. Poi agli Oliver Onions per aver scritto una sigla così bella e naturalmente ad Emilio Salgari da Soave di Verona con buona pace della sua prolifica e straordinaria anima di scrittore letterario, che, ne sono sicura, non scolorirà mai.