sabato 27 novembre 2010

27 novembre: Buon Compleanno dolce "cavaliere della musica"!!!

Caro Diego,

diverso tempo fa ho ricevuto per posta la gradita lettera scritta a mano da una mia cara amica che abita lontana. Mi spiegava che le sarebbe piaciuto passare un pomeriggio in compagnia con me e diceva che desiderava tanto che io e lei potessimo trascorrere assieme del tempo così io avrei potuto raccontarle tante belle storie, cosa che generalmente amo molto fare ogni tanto, in special modo su queste pagine.

Se oggi la piccola Clara potesse davvero essere qui con me, in queste ore in cui tu compi 24 anni, ti confido, Diego, che non potrei scegliere giorno migliore e momento più appropriato per raccontarle volentieri la storia della vita di Parsifal.

Parsifal. Ma chi è questo personaggio dal nome evocativo, affascinante e volendo un tantino misterioso? Lo spiego subito.

Parsifal è uno dei tanti Cavalieri della Tavola Rotonda, i quali prestano servizio presso la corte del mitico Re Artù.

La mia professoressa di italiano, ai tempi delle Medie mi aveva narrato una tra le tante storie legate alle vicissitudini di questo docile personaggio che mi è, da quel momento, rimasto sempre nel cuore.

Quella che ho imparato io ai tempi della scuola, detta molto brevemente, narra di questo giovane dalle fattezze incantevoli, che (così pare) fosse nato a notte fonda, e avesse trascorso una prima parte della sua vita vivendo felice tra i boschi di una sperduta e rigogliosa foresta. Fattosi ragazzo forte, intelligente ed estremamente obbediente, spinto dal vivo desiderio interiore di diventare cavaliere, Parsifal si reca una bella mattina alla Corte di Re Artù. E viene dunque accolto nell’esercito reale dapprima come semplice scudiero di Lancillotto. Poi diverso tempo più tardi (una volta ufficialmente nominato a sua volta Cavaliere della Tavola Rotonda) grazie alla spiccata purezza propria del suo cuore è l'unico tra tutto l’esercito del re a cui viene concesso il grande merito ed onore di poter ammirare con i propri occhi il Santo Graal.

Esistono infatti differenti versioni di varia natura e lunghezza che narrano in maniera sempre diversa l’avventurosa leggenda legata alla vita di Parsifal. Non so se quella che abbiano raccontato a me sia quella più accreditata, però io la storia di Parsifal la sapevo così, almeno a grandi linee.

Richard Wagner, il famoso compositore di musica classica ha tratto, sempre da questa conosciuta leggenda, una pregevole opera lirica.

I Pooh dal canto loro, nel 1973, rendono valido omaggio musicale a questa valorosa figura medievale, ponendo a chiusura di uno storico loro album, una spettacolare “pagina di musica”, un capolavoro che porta il titolo del nome del cavaliere.

Mi auguro tu la conosca Diego, accidenti! Ci spero davvero, dato che tu e Luca avete per di più duettato proprio con uno a caso come Dodi Battaglia a Sanremo quest’anno.

É un brano storico, Parsifal, rappresenta un punto portante, focale, basilare nell’intera produzione musicale dei Pooh. Una canzone che bisogna quasi conoscere per forza, a mio parere chiunque dovrebbe poterla apprezzare, a prescindere da tante altre portate al successo sempre da loro.

A quei tempi, sai, (lo ripeto, siamo nel 1973) era davvero raro sapere che una band come i Pooh poteva permettersi di duettare con una vera e propria orchestra sinfonica completa di tutti gli elementi. Ed era considerato insolito e strano, se vogliamo, anche il fatto che gli stessi Pooh potessero mescolare la loro risaputa impronta di rock italiano romantico facendosi accompagnare da una melodia di chiaro stampo classico, che nulla aveva dunque a che fare col loro consueto genere artistico.

Solo i Pink Floyd erano riusciti, qualche anno prima, a fare con successo un simile esperimento del genere suonando in “Atom Heart Mother” contemporaneamente con l’orchestra. Senza saperlo sono riusciti a lanciare così una moda. Da cui i Pooh evidentemente con questa loro formidabile suite musicale, traggono chiara ispirazione.

In questo brano scritto da Valerio Negrini si racconta una piccola parte della leggendaria vita di Parsifal. Un pezzo significativo e molto semplice che definirei “forte” e “squisitamente leggero e delicato” allo stesso tempo; e che oggi più che mai, Diego, lascia che te lo dica, mi fa pensare a te in maniera incredibile! Sono contentissima e mi ritengo fortunata di potertene liberamente parlare con sincerità attraverso il mio blog. Se ti avessi incontrato di persona non ce l’avrei certo fatta a dirti che questa canzone mi ricorda te in tutta la sua interezza. Non esagero se definisco questo testo una poesia in musica a dir poco da brivido. Quello stesso brivido di preziosa emozione che provo io adesso mentre penso che ti dedico questa struggente melodia con orchestrale.

Perciò adesso siediti comodo Diego,e comincia a scartare lentamente il mio “regalo”. Rilassati, chiudi gli occhi qualche istante, spalanca le orecchie ed il cuore, preparati a ricevere, viviti questa canzone nel profondo come meriti; lasciati rapire dalla sua suggestiva, toccante e benefica atmosfera lungo tutti i suoi 10 lunghissimi ed emozionanti minuti.

PARSIFAL

Chiaro è il mattino
che nasce dall'Est
questa foresta è tua.
Nato selvaggio
puro nell'anima
non sai paura cos'è.


Quei cavalieri
simili a Dei
non li hai mai visti però
non paura nasce dentro.
Folle nell'alba
tu vuoi conoscere
ciò che nel bosco non c'è
hai scoperto il tuo destino.


Il tuo destino
nel nome che tu avrai
Re della luce sarai
corri, corri
corri, corri.


Parleranno a te
di Dio
del Re
le fanciulle in fiore
nel viaggio
vedrai
in un grande sogno antico
la tua nuova vita
solitario ti sospingerà
e un dubbio ti conquisterà.


L'incantata età
straniera
di lei
non è gloria o vento
ma dolce
realtà
dentro l'erba alta al fiume
le tue armi al sole e alla
rugiada hai regalato ormai
e sacro non diventerai
qui si ferma il tuo cammino.



É proprio grandioso questo pezzo, non credi? Lo è esattamente come te Diego. Parsifal è il migliore componimento musicale a cui penso proprio potessi riferirmi pensandoti. Sai bene che sono ormai abituata a dedicarti una canzone da quando ho il blog, quando so che compi gli anni. Affido perciò ai Pooh l’onore di porti quest’anno i miei migliori auguri, tra le splendide parole di questa loro canzone. Senza dimenticare la seconda parte orchestrale che le segue dolcissima e maestosa, a tratti quasi commovente, dal chiaro sapore di opera lirica.

Adesso fuori c’è una giornata fredda ma molto bella, soleggiata, col cielo limpido. Tutto attorno a me, qui in casa c’è un inaspettato istante di calma, pace e silenzio, così mi ascolto questo bel disco dei Pooh che è in riproduzione a tutto volume sul piatto del mio giradischi. E tra queste note di natura classica, meravigliose, onestamente, io avverto sin dal primo istante, viva, vera e deliziosamente presente l’eterna persona di Parsifal in tutta quella che ci è stata tramandata come la sua forza, la sua affascinante e concreta nobiltà d’animo.

Ti penso, frattanto, tutta contenta, dolce Diego, e ti faccio dunque di nuovo tanti, tanti, tanti, e tanti cari auguri dal cuore per il proficuo proseguimento del tuo cammino esistenziale, sperando che da queste 24 magnifiche ore così importanti tu possa ricevere mille entusiasmanti conferme che ti fortificheranno l’anima, o più in generale, tu possa ottenere giorno dopo giorno ciò che di meglio alla tua giovane esistenza desidereresti ancora chiedere.

Ciao piccolo, grande, festeggiatissimo Diego!!! Ti abbraccio forte tra queste righe con tantissimo affetto ed altrettanta semplicità!!!! Possa tu sempre essere, in epoca moderna, come Parsifal un grande, onorato e ricordato cavaliere molto speciale, nel tuo caso, anziché di re, al completo e fedele servizio della musica!!!!

Bacioni, stella!!!!

Elena

P.S. E chi si perde, a questo punto, il prossimo film sulla saga dei Cavalieri della Tavola Rotonda, Excalibur e sulle storie legate al ciclo di Re Artù? Questo è poco ma è sicuro. Io NO!!!!!!

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