sabato 31 gennaio 2009

E a proposito di questo corposo libro mi stavo semplicemente chiedendo.....

...quante volte riconoscerò la vostra tenera e discreta presenza accanto a me, cari Luca e Diego, magari sapientemente nascosta tra le parole, le descrizioni i personaggi, e nello svolgersi progressivo di questa insolita vicenda che si preannuncia lunghissima e assolutamente mozzafiato!!!
Non è la prima volta che mi capita di pensare alla musica o a chi la produce, rievocandone la presenza concreta anche mentre leggo un libro e teoricamente sono lontana anni luce da quest'ultima.
Ho proprio intenzione di leggermi questo libro pian piano, rigorosamente sotto le coperte del mio letto, al calduccio, al riparo da questo gelido inverno troppo noioso e lungo in compagnia del vostro immancabile, morbidissimo cuscino, in totale relax. Secondo me mi divertirò troppo!!!!
Vi farò poi sapere se ho scelto bene o no, già vi ho accennato che Elena è anche un avido topo di biblioteca, adoro leggere soprattutto prima di andare a dormire, da sempre, divento matta!!!
Ah, che bello!!!
'Notte tati!!! Bacio!!!
Elena

Un libro che mi appresto a iniziare a leggere stasera con curiosità ed emozione!!!!

KEN FOLLET
I PILASTRI DELLA TERRA
EDIZIONI BEST SELLERS
OSCAR MONDADORI -1990
pp. 1030
LA TRAMA:
Complesso, interminabile, ma nel contempo affascinante e coinvolgente, è sicuramente una lettura da non perdere. Le vicende si svolgono nell’Inghilterra del dodicesimo secolo al tempo della costruzione della cattedrale di Kingsbridge. E sullo sfondo di questo immane lavoro architettonico si intrecciano le vite dei personaggi.Impossibile non amare Tom, instancabile costruttore, straziato dalla prematura morte della moglie e poi di nuovo innamorato; Ellen, selvatica e splendida, che privata di ogni cosa, non perde la sua enorme forza d’animo; il priore Philips, energico, combattivo e intelligente, dedito alla ricerca delle risorse per continuare la costruzione della cattedrale; e poi Jack e Aliena innamorati e ciascuno impegnato a vivere pienamente la propria vita.Impossibile non provare risentimento od odiare William Hamleigh, figlio di un signorotto, crudele, ambizioso, privo di ogni scrupolo e senza alcun rispetto per la vita altrui; Waleran Bigod, arcivescovo viscido e spregevole, antagonista del priore Philip, alla ricerca della sua personale vendetta. Personaggi buoni e personaggi cattivi che si incontrano e si scontrano così come bene e male si intrecciano nel crogiolo di avvenimenti che compongono la vita di intere generazioni.

Sito in manutenzione e applicazione di lieve restyling!!!! Prove tecniche di trasmissione!

Non temete se in queste ore notate la pagina leggermente cambiata come disposizione o collegandovi vedete magari scritte strane, non è cambiata l'URL del mio blog e non è nemmeno un problema dei vostri PC. Il mio spazio è attualmente in leggero restyling tecnico, sto materialmente effettuando quelle che in gergo televisivo si potrebbero chiamare "prove tecniche di trasmissione".
Non ho cambiato molte cose, gli elementi base del sito sono sempre quelli, scarni, essenziali; mi auguro che queste semplici modifiche scelte or ora piacciano comunque a chi mi legge con affetto e mantengano una importantissima e primaria chiarezza, dignità, facilità di lettura, immediatezza e semplicità all'aspetto generale di questa pagina, tutte cose che mi sembrano importanti più di chissà quale esorbitante ed esagerato ritocco grafico strabiliante, che a mio avviso direbbe comunque poco o nulla se non abbinato a un buon discorso della proprietaria di questo spazio.
Ciò che mi preme, come intento fondamentale dal momento in cui ho deciso di aprire questo blog personale è prima di tutto rendere concretamente esposte le mie idee nero su bianco e la sostanza di quanto ho da dire man mano. Nel mio cuore so che di cose da raccontare ne ho ancora tante, tantissime!!!
Il resto, ma veramente tutto il resto passa in secondo piano!!!
Un abbraccio a tutti!!!!
Elena

venerdì 30 gennaio 2009

Ciao Mike Francis!!! Mi mancherai!!!!


Quando una persona ci lascia,
quando non è più qui e non possiamo più toccarla,
o sentire la sua voce… sembra scomparsa per sempre.
Ma un affetto sincero non morirà mai.
Il ricordo delle persone che ci sono state care
vivrà per sempre nei nostri cuori,
più forte di qualsiasi abbraccio
e più importante di qualsiasi parola.
É con immenso dispiacere che prima di proseguire nell'esecuzione materiale dei miei prossimi entusiastici e preannunciati post sul Sanremo del mio cuore stavolta devo aprire un angolo dedicato al ricordo di un noto cantante e autore italiano di brani da discoteca del passato, che da quest'oggi è passato per sempre a miglior vita.
Apprendo infatti adesso, da mia mamma la triste ed improvvisa notizia della morte di Francesco Puccioni, musicista dance di origine toscana, piuttosto noto nei primi anni Ottanta, e meglio conosciuto da tutti in arte come Mike Francis.
Ci ha lasciato proprio stamattina a soli 47 anni stroncato da un male incurabile, una brutta forma di tumore del polmone.
Io ricordo bene la sua testa ricciuta, provvista di una folta capigliatura lanosa, specialmente nella mia prima infanzia quando, ancora molto giovane, egli cantava come grande protagonista al Festivalbar 1984 si esibiva al pianoforte con la sua celebre hit da classifica di allora, «Survivor», seguita poi dieci anni dopo da «Bellissimi Occhi Chiusi» un'altrettanto bella e dolce canzone scritta in collaborazione con parolieri del calibro di Mogol e Pasquale Panella, brano molto trasmesso dalle radio all'epoca, siamo nel 1994 appunto quando io frequento la seconda superiore.
Nella mia coccolatissima e ricca collezione di vinili infatti c'è da annoverare anche il 45 giri d'epoca di Survivor, appunto, brano che tra tanti altri contribuisce a rendere speciale, colorato e ancor più spensierato e costellato di musica semplice e vera la mia prima infanzia.
Survivor è, con la sua aria allegra a mio parere, una canzone ben diversa dagli hit di oggi (parlo in generale, occhio) i quali non durano molto spesso che più di una stagione, per essere definitivamente consegnati al "dimenticatoio" in breve tempo.

Ringrazio Luca e Diego che certo non si offenderanno di sicuro se ho scritto sul mio sito dedicato a loro un post in onore di un loro collega che è appena scomparso, poiché sempre di musica si parla, non penso che data l'ormai comprovata vostra sensibilità personale consideriate questo post un off topic, sono pronta a metterci la mano sul fuoco, giusto ragazzi?
Anzi, adesso Diego devo dire che ti immagino mentre imbracci la chitarra, chiudi un attimo gli occhi in maniera intensissima e cominci a cantare timidamente con tuo fratello scandendo col tuo tono di voce particolare le prime parole parole di Survivor, così:
Hey survivor,
don't close your eyes
Take advantage
sliding on the night.....
Elena

Back to my personal best and oldest Sanremo Festival ever seen... The story so far....




Cari Luca e Diego,

solitamente in questo primo periodo di ogni anno in corso, durante il mio tempo libero mi capita di pensare, spesso e volentieri a due avvenimenti piacevoli, consueti e più o meno concomitanti come svolgimento. Questi due eventi, quasi sovrapposti, almeno nella zona dove io vivo, sono il carnevale e il festival della canzone italiana.
Con l'imminente celebrazione delle mie prossime 30 primavere tonde tonde credo di aver raggiunto a mia volta abbastanza cose da dire e tempi maturi, più che adulti per esprimermi in particolare su uno di questi due temi, di cui sono ora pronta a parlare con evidente emozione, quotidianamente, pian piano, con tutta calma nel corso di questo e dei post che ho in programma nelle prossime settimane.
Ciò di cui andrò a raccontare stavolta, tanto per cominciare e per libera scelta, riguarda il Festival di Sanremo.
La famosa manifestazione canora vista e analizzata direttamente dai ricordi di una allora giovane/issima spettatrice, in questo caso nel suo specifico anno di edizione numero XXXVI che io considero come il maggiormente importante in assoluto della mia intera esistenza.
Già. Edizione semplicemente memorabile che mi rimarrà sempre nel cuore, vi dicevo; testimone di un passato sereno ed ormai lontano che, (assieme a quella ugualmente indimenticabile dell'anno scorso che si piazza di diritto al secondo posto nella mia classifica personale di sempre e che vi ha portato personalmente a condividere con me, da quel benedetto momento che vi ho visti sul palco, ogni giorno della mia vita, la) più di ogni altra, si è rivelata irripetibile, fortemente sentita, ed in maniera talmente incisiva da essere considerata un evento "perno" assolutamente fondamentale nella mia maturazione personale definitiva di storica ed accanita grande collezionista e consumatrice di musica in generale.
So che avrò un sacco di cose da dire in proposito e ho deciso di suddividere il mio discorso in più post, così avrò modo di soffermarmi ben bene su tutte le cose di cui voglio parlare post dopo post.
Che dite, tesori, vi gusta l'idea? Siete pronti a partire con me, per un lungo viaggio a ritroso in quello che è stato in parte, il mio amatissimo ieri e che in fondo, che vi piaccia o meno, è anche la vostra stessa storia ragazzi? Grazie per aver risposto siorridendo in coro con un felicissimo ed entusiasta SI!!!
Molto bene, in carrozza allora fratellini, affrettatevi, il posto sulla macchina del tempo, se volete salire c'è anche e soprattutto per voi!!! Sedetevi ben saldi ai vostri posti, stringetevi forte l'un l'altro, datemi la mano, chiudete gli occhi un attimo con emozionata fiducia e fate un bel respiro profondo! Si parte!!!!
A presto!!!!
Elena



giovedì 29 gennaio 2009

Nebbia in bocca agli dei e oggi anche sopra casa mia, ah, che spettacolo!!!



Cari Luca e Diego,


quando stamattina sono uscita per andare a lavorare come di consueto, aprendo la porta di casa mia mi sono trovata avvolta ovunque da una inaspettato banco di nebbia fittissima, compatta.

Non so dirvi come mai, tuttavia questo fenomeno mattutino, normale dalle mie parti, stavolta mi ha colpito come non mai. Già, prima d'ora non ci avevo mai fatto caso. Così tanto che ho ritenuto giusto raccontarvelo segretamente e con gioia nella mia lettera di oggi.


Per la prima volta in vita mia vi posso dire che non mi sono sentita per nulla spaventata e preoccupata da questa coltre candida, densissima che avvolgeva, inglobando in sé con la sua forza assieme ad ogni altra cosa, anche me. Nulla che desse sconforto, anzi, il contrario piuttosto.

Mi sono soffermata un attimo in doveroso silenzio, ferma immobile, in piedi davanti alla porta di casa, in attesa che mia mamma preparasse l'auto per accompagnarmi al lavoro.

Ed ho percepito nell'anima un'insolita sensazione di contemplativa felicità, assoluta, totale, completa, incredibile, nuova, straordinaria. Mi è venuto curiosamente spontaneo trovarla magnifica, bellissima, questa immensa, toccante distesa nebbiosa bianca raddensata sopra la mia casa; la stessa che solitamente terrorizza un po' tutti, soprattutto chi viaggia in auto!

Oggi ho trovato la nebbia fitta così bella, suggestiva e speciale, che mi ha quasi commosso sapete?

É stato come se avessi capito che questa sconfinata coperta bianca stavolta era scesa dal cielo sulla terra unicamente per me, apposta e solo per proteggere e dare piacevole calore in quei minuti di gelido primo mattino, ai miei sogni, alle mie percezioni interiori, alle emozioni; proprio come se volesse donare ancora rifugio al mio sonno ancora latente dentro me e forzatamente interrotto per affrontare un'ennesima, impegnativa giornata di lavoro in ufficio.

Non mi ci è voluto molto in effetti per entrare in piena e stranamente positiva sintonia con l'atmosfera di questo inizio giornata, di solito controproducente, che l'ambiente mi stava magicamente creando attorno in quei momenti.

Ho sentito il bisogno di chiudere gli occhi un attimo ed aspirare profondamente l'aria fredda di questo mattino d'inverno, così, tranquillamente, a pieni polmoni.

Quell'aria di fine gennaio, pungente, gelata, ma allo stesso tempo incredibilmente, invitante, frizzante, che al mio naso sapeva di mille sorprendenti buoni aromi; piccole cose semplici e genuine come ad esempio un bicchiere di latte schiumoso, ancora tiepido, dolcissimo ed appena munto, uan brioche calda e fragrante sfornata da poco o un cucchiaino di miele millefiori da gustare piano piano sciogliendolo tranquillamente in bocca.

Ragazzi, non ho confidato a nessuno (fuorché al mio sito, ovvio) questa gioia quotidiana e personale, ho fatto bene perché so che molte, troppe persone che mi conoscono nella vita di tutti i giorni non sarebbero sicuramente state in grado di comprendere neanche lontanamente ciò che mi capita di provare molto spesso.
Avevo il bisogno irrinunciabile ed improrogabile di dirlo solo a chi penso si dimostri degno di questo importante onore, e difatti eccomi, sono qua.
Ma non mi rincresce questa cosa, dopotutto, a essere onesti.
A volte è maledettamente bello anche imparare a non raccontare a tutti tutto ciò che si vive e si pensa, è bene riflettere su certe cose in silenzio, solo dentro di sé, ad essere quasi gelosi di certe opinioni, ma si tratta di una gelosia buona, sana, quella che non divora e che non fa male; credo che questa speciale categoria dei nostri pensieri, così facendo diventi più personale, più segreta, acquisti vita, semplicità, umiltà, luce, valore e una incredibile, persistente preziosità. Voi cosa ne pensate ragazzi?

Un abbraccio grande! Vi voglio bene, sempre, non dimenticatelo mai!!!

Elena


martedì 27 gennaio 2009

Post di prova per verifica funzionamento programma! Credo che per cause non imputabili alla mia volontà mi fermerò per un paio di giorni, che peccato!

Scusate, provo a postare una frase a caso per vedere se la pubblica, è da ieri sera che ho dei problemi inaspettati con Windows Live Writer, sono curiosa di vedere che succede…. Mi compare un'odiosa finestra di Errore Server e non so capire se sia colpa del programma o del server che ospita il mio sito! Vorrei sperare che siano problemi della piattaforma, che forse verranno risolti da chi di dovere in un paio di giorni!

Help please!!!

Mi duole doverlo comunicare ma per cause di forza maggiore, vista la situazione fortemente limitante mi sa che il post di oggi e anche quello di domani salta, almeno sino a che non mi accorgo che verrà ripristinato un regolare funzionamento tecnico tale da consentirmi di postare anche le immagini!

Finché scrivo un testo, noto ora, tutto bene, il problema sopra citato si verifica se mai non appena tento di postare un'immagine! A causa di questo maledetto inconveniente non ho nemmeno potuto finire di modificare (come sarebbe stato giusto nella mia mente e come avrei voluto) i miei ultimi 3 post!!!

Anche questa ci voleva, proprio adesso che sono in una fase di scrittura tale che paio un vulcano in esplosione!!! E di chi mai può essere il merito? Mah!!!

Beh ragazzi, se arrivate a dare un'occhiata qua per la prima volta ne avete da leggere fin qua mi sa!

Vi voglio bene!!!

Elena

lunedì 26 gennaio 2009

Le over venti a Fiorano.....




«Son tre ladre abilissime,

Dolci ma modernissime

Senza forza, nè violenza,

Poiché fanno sempre tutto con prudenza,

Sono pronte a rubare

Solo cose assai rare...»



Una giornata senza fine....

Anche se posso cronologicamente parlando già consegnare, con una punta di nostalgia la storica giornata di ieri (ecco, già a scrivere ieri mi si riempiono gli occhi di lacrime, lacrime di gioia, sia chiaro) incastonandola ai miei ricordi più belli di sempre, voglio vivere d'ora in avanti in compagnia del pensiero che quella appena conclusa sia semplicemente una giornata senza fine; a proposito ringrazio immensamente Gino Paoli dal cui brano omonimo ho preso a prestito questa meravigliosa licenza poetica per un commento speciale e molto sentito a una foto di ieri.
Una canzone classica, particolarissima che quasi avevo dimenticato, se non fosse stato che l'hanno trasmessa improvvisamente stamattina alla radio mentre andavo al lavoro.
E ho capito subito come avrei potuto impiegare alcuni suoi bellissimi versi scrivendoli qua nel punto giusto. Una sorta di soluzione definitiva «mordi e fuggi» per il post in cui avrei inserito nuovi momenti indimenticabili coi miei beniamini veronesi.
Se poi riprendo nuovamente con altrettanta felicità il concetto che avevo espresso nel post di ieri sera direi che senza dubbio la fonte d'acqua a cui ho bevuto avidamente in questo giorno è senz'altro la migliore, la più pura, la più dissetante che c'è! E le foto dei precedenti post fanno da inconfutabile testimone!!!
Grazie ragazzi, grazie di tutto e a chiunque era con me e ha condiviso questa ennesima vittoria personale!!!!!! Vi voglio bene, non dinenticatelo!!!
Elena
Nei suoi occhi
C'è la vita
C'è l'amore....

Senza fine,
Tu sei un attimo senza fine
Non hai ieri non hai domani
Tutto è ormai nelle tue mani
Mani grandi, mani senza fine
Non m'importa della luna
Non m'importa delle stelle
Tu per me sei luna e stelle
Tu per me sei sole e cielo
Tu per me sei tutto quanto
Tutto quanto io voglio avere
Senza fine...

domenica 25 gennaio 2009

Il vostro concerto di oggi? In poche parole è stato come bere un bicchiere di acqua fresca quando hai sete!!!



Cari Luca e Diego,


sono da poco rientrata a casa dopo aver assistito alla vostra strabiliante performance di Fiorano Modenese. Non me la sento ancora di andare a letto onestamente, anche se sarebbe già ora. Ho mangiato tardi e non ho assolutamente voglia di andare a dormire. Sono successe tante di quelle cose oggi, davvero sono così felice che faccio ancora fatica a mettere ordine nelle mie già foltissime idee.


Il vostro concerto di oggi? Splendido, ovvio, definirlo solo così è dire ancora molto poco, quasi nulla, però credo di darvi una sommaria, velocissima idea, ancora a caldo di ciò che ho provato assistendo alla vostra esibilzione, la paragono a un gesto semplicissimo, che accomuna la vita di tutti noi, anche se non sempre ci si fa caso.


Vi è mai capitato, ragazzi di bere un bel bicchiere di acqua fresca, di solito ancor più desiderato proprio quando sentiamo di avere il bisogno impellente di placare il senso di sete? Indubbiamente! Proprio lei, l'acqua, quell'elemento vitale, semplice, basilare, indispensabile!


Occhio che stavolta non ho nominato nessun tipo di altra bevanda, come vedete ho proprio scritto acqua fresca, intendo a temperatura ambiente, possibilmente semplice, liscia, naturale. É ancora più buona se sorseggiata piano piano. Ti rinfresca la gola come niente altro sa fare.


Credo che bere un bicchiere d'acqua fresca quando ne senti il bisogno è una delle cose più comuni che ti mettono in grado di apprezzare ancora di più la vita, o almeno così è per me. Generalmente è prorpio quello che faccio la mattina appena alzata, bere un bicchiere d'acqua fresca a inizio giornata e prima di ogni altra cosa che si potrebbe bere, ti fa affrontare meglio la giornata, io mi sento bene, anzi da Dio.


Grazie ragazzi per tutto, e in particolare perché oggi ho capito che la vostra musica è proprio come l'acqua fresca quando hai sete!!!


A presto con nuove emozioni sulla giornata di oggi, un abbraccio grande come il mondo a chiunque mi legge!!!


Vi voglio bene!!!


Elena

Today……..

SONOHRA25gen

Oggi,

25 gennaio 2009

«IL MONDO CHE VA VIA....»

sabato 24 gennaio 2009

L'inizio di un libro famosissimo, che stasera trovo ancora più romantico e incredibilmente commovente!!!


Una leggenda narra di un uccello che canta una sola volta nella vita. Da quando lascia il nido, cerca disperatamente un grande rovo e non ha pace fino a che non l'ha trovato. Solo allora canta, più soavemente di ogni altra creatura. Ma cantando, precipita sulla spina più lunga e affilata del rovo. Mentre sta morendo però vince il tormento atroce della sua agonia e supera con la sua melodia l'allodola e l'usignolo. Il mondo intero si ferma e tace per ascoltarlo e Dio sorride lassù in Paradiso. Perché alla perfezione si arriva soltanto a prezzo di grandi sofferenze. Così dice la leggenda.
L'uccello con la spina nel petto segue una legge immutabile; è spinto da non sa cosa a trafiggersi, e muore cantando. Nell'attimo stesso in cui la spina lo penetra, non ha consapevolezza della morte imminente; si limita a cantare, a cantare, finché non gli rimane più vita per emettere una sola altra nota. Ma noi, quando affondiamo le spine nel nostro petto, sappiamo. E lo facciamo ugualmente. Lo facciamo ugualmente.....

Colleen McCullough - The torn birds - 1977

Non scrivo nulla da due giorni circa.....

LUCA: Come mai Ele? Mio fratello stamattina mi ha persino chiesto se hai perso l'ispirazione un'altra volta o c'è dell'altro sotto? Immagino che sarai sconvolta, sbaglio?

ELENA: Eh sì, beh in effetti, credo che chiunque mi legga riesca a comprendere cosa posso provare io in queste ore di dolce attesa; può davvero capirlo anche solo lontanamente, faccio senza descrivere, una volta tanto mi piace pensare che i miei lettori si immedesimino in quello che sto per vivere io, con la stessa sensibilità che solitamente caratterizza le parole dei miei post.

Tuttavia ho volontariamente scelto di non scrivere niente, proprio perché sento che è meglio così tutto ciò che scriverei seppur molto curato non arriverebbe a spiegare bene manco un decimo della deliziosa atmosfera interiore che sento dentro adesso!!!

Le attese più belle sono secondo me quelle solitamente vissute in perfetto, silenzioso, intensissimo raccoglimento ora perciò torno al mio delizioso letargo, poichè domani, si, domani mi aspetta è dietro l'angolo.....

Domani, domani

Ti faccio un regalo

Domani, domani

L'amore mi scopre

Provvista di cose

Da dire per te...



Bacio patatini!!! A prestissimo!!!

Elena

mercoledì 21 gennaio 2009

«Verrò», una splendida canzone non più recente di Rettore che sto suonando proprio adesso dal mio disco e che volevo condividere con voi, perché mi da una carica pazzesca, in vista del nostro incontro di domenica!!!

Ciao «patatini»,

tutto ok? Spero di si. Per forza io sto alla grande, come immaginerete diciamo che oggi ho lavorato un tot e h0 avuto poco tempo di pensare al resto, comunque sapete che per quanto riguarda me, una volta fuori dall’ufficio e giunta a casa devo solo pensare a rilassarmi. Mi sento fresca come una rosa!!!

Ho appena acceso il giradischi spostando sulla sinistra della scrivania temporaneamente, solo per un po’, la vostra cornice.

Qui potete vedere la foto del mio mitico e nominatissimo giradischi stereo. Ne approfitto per metterla, ci sta bene, perché sempre di musica si parla qui no? Proprio lui fedele compagno attuale di tante emozioni di vita passate e presenti. Un apparecchio molto semplice, ma di gran marca, costoso e comunque non per questo meno elegante, perfettamente funzionante, sempre bellissimo. Un oggetto veramente raro oggi nelle abitazioni. Saperlo poi in casa di una ragazza come me relativamente giovane è ancora più strano vero?

IMG_0001

Ultimamente lo adopero molto poco, così stasera ho pensato che un po’ di musica in vinile non avrebbe comunque guastato l’incredibile atmosfera da sogno che sto vivendo inaspettatamente in queste ore.

LUCA E DIEGO (insieme): «Ele, possiamo chiederti che cosa ascolti? Anche noi avremmo voglia di un vinile, ora ci uniremmo volentieri a te ma al momento ci mancano gli ingredienti base, almeno ci consoliamo leggendo il tuo post…»

Beh fiorellini, ve lo dico subito. Stasera la mia scelta è caduta su uno storico disco; è della vostra corregionale Donatella Rettore.

Ho appoggiato la puntina direttamente sulla penultima serie di solchi del lato B, quella che corrisponde al brano «Verrò», il penultimo.

In quel punto il mio disco è ormai visibilmente consumato e decisamente graffiato, per non dire rigato, ma la puntina del giradischi è nuova e precisa; il disco lo tengo ogni volta perfettamente lavato, spazzolato e privo di polvere, nonostante i tanti anni, ancora non salta. La resa audio tiene bene ed è spettacolare!!!!

Comunque sia non me ne frega niente dopotutto perché io faccio regolarmente uso ancora adesso di dischi in vinile. Essendo una collezionista non indifferente cerco di tenerli bene, ovvio, però li devo anche ascoltare qualche volta, altrimenti il giradischi stesso ne soffre. Ogni tanto devo tenerlo in funzione, non posso lasciarlo lì a poltrire, giustamente. Se no la cosa non avrebbe senso, no?

Per me è troppo bello sentire tutti quei tipici fruscii, scoppiettii e «toc» del disco perfettamente fusi col suono, magari presenti nel bel mezzo del verso che ti piace e ti tocca interiormente di più, cosa che rende la musica analogica assolutamente calda, magica, preziosa, diversa, più vera.

Caratteristica determinante, che il CD, nella sua fredda, asettica perfezione digitale, non avrà mai neanche a pagarlo a peso d’oro!

Questo, come anche voi sapete non è cattivo utilizzo del supporto, non da parte mia per lo meno. É solo chiaro indice e conseguenza di fior di commosse e ripetute riproduzioni del suono dei solchi.

Il tempo che passa, inesorabile sul tuo brano preferito, si fa sentire anche in questo modo, il migliore!!!!! Solo che quasi nessuno fa ora più uso di questo tipo di ascolto della musica ed è un vero peccato che il disco in vinile sia stato quasi del tutto, per non dire totalmente, in generale, abbandonato dalle case discografiche. Voi cosa ne dite??

Tornando al brano della Rettore adesso sul piatto, Verrò, l’ho ascoltata tantissimo, tra quelle note in particolare, ci sono tanti ricordi felici d’infanzia.

Gli oggetti possono consumarsi, graffiarsi, rompersi, sparire, divenire inservibili, ma i ricordi no, sopravvivono, persistono, con la forza della vita di ciascuno di noi.

E voi sapete che adoro da sempre anche Rettore, ve l’ho detto più volte!!!

Sebbene la figura di donna descritta nel testo di questo pezzo non corrisponda proprio per nulla alla mia personalità interiore, la quale dice tutt’altro, devo dire che è una canzone brillante e tranquilla allo stesso tempo, mi mette un tot di buonumore, soprattutto stasera!!!!!

Mi fa pensare al fatto che domenica verrò, verrò personalmente da voi a salutarvi con immensa gioia!!!! E non saranno di sicuro le mie labbra a parlare, in quel momento indubbiamente cederò piena libertà alla mitica voce propria del mio affezionatissimo cuore di fan!!!!

Ma cosa dice, tra un solco nostalgicamente scoppiettante e l’altro, questa tranquilla canzone della Rettore? Eccovi le sue parole:

VERRO'

(Tratto da: Estasi Clamorosa – Ariston - 1981)

E verrò da te
Spavalda e sincera
Io non posso tradire
La mia fama da dura
E verrò da te
Travestita e truccata
E guardandoti appena
ti darò la mia giacca per coprirmi la schiena
Io non devo tossire
Ho una fama di forte che non posso smentire
Ma verrò verrò
Puoi star certo che verrò
Anche se io già lo so
Che da sola ballerò
Senza tradire emozioni
A me non serve un paio di calzoni
Ma verrò verrò
Puoi star certo che verrò
Che verrò da te
Sfrontata e sicura
Non mi posso giocare la mia fama di fiera
E me ne andrò da me senza farmi scoprire
E guardandoti appena
Ti darò sorridendo
La mia pelle di iena
Io non devo tossire
Ho una fama di forte che non posso smentire
Ma verrò verrò
Puoi star certo che verrò
Anche se io già lo so
Che da sola ballerò
Senza tradire emozioni
A me non serve un paio di calzoni
Ma verrò verrò
Puoi star certo che verrò c
he verrò da te.

Baci ragazzi, scappo, la cena è pronta!

A domani tesori!! Vi voglio bene, sempre!!!

Elena

martedì 20 gennaio 2009

E chi ha detto che la fortuna non esiste? Anche io non ci credevo, fino a ieri!!!

Ricevo la seguente mail:

Ciao!

HAI VINTO CON IL GIOCO DEGLI SCONTRINI DI "SWEET HOME VERONA".

E il Forum Ufficiale riporta quanto segue:

25 gennaio 2009 – Fiorano Modenese (MO)
Ore: 17.00
Luogo: PalaEnìa, Via Circondariale San Francesco (a fianco Hotel Executive)
Prezzo del biglietto: 18 euro + prevendita
Info e Prevendite: Radio Bruno, tel. 059 641430

25 GENNAIO 2009 – Fiorano Modenese (MO)

  1. BALASINI Elena (vincitrice gioco scontrino)
  2. IORI Simona (vincitrice gioco scontrino)
  3. FATONE Anna (vincitrice gioco scontrino)

24 ore da ricordare per sempre. Un post un po’ lungo ma voglio raccontare tutti i particolari. Le cose belle accadono quando proprio meno te lo aspetti e magari proprio non ci speri!!!

Cari Luca e Diego,

quest’altro post non può iniziare diversamente se non con una data, la prima che posso dire memorabile in questo anno ZeroNove. Questa:

Lunedì 19 gennaio 2009.

Fino a pochi anni fa in questo giorno ero solita ricordare con piacere tutti gli anni il compleanno della mia corrispondente francese, una ragazza mia coetanea che parlava italiano, simpatica, morettina  ed intraprendente con cui ho corrisposto per via epistolare in un lasso di tempo lunghissimo.

Poi improvvisamente (vuoi la lontananza o magari soprattutto a causa degli episodi della vita quotidiana che si fa sempre più frenetica fino a dimenticare anche le amicizie) i nostri rapporti come amiche di penna si sono definitivamente interrotti. E non ho più saputo niente di lei…

Ma veniamo alla giornata di ieri, 19 gennaio. Quella che avrebbe dovuto dapprima segnare l’inizio di un periodo di sabbatica rigenerante, necessaria  ed indeterminata pausa personale da questo sito, si è conclusa invece nel più sensazionale dei modi!

Luca: “Già, perché….”

Elena: “Stai buono Lu, su per favore, abbi pazienza, lascia che prosegua il mio racconto, poi ci arrivo pian piano, tu leggi e poi scoprirai!

Ho ripreso una ulteriore, pesante settimana lavorativa col morale non proprio felicissimo. Anzi. Dire che ieri mattina il morale ce l’avevo sotto alle scarpe come minimo è poco. 

Come avrete letto dal post il giorno prima era stato l’ennesimo di una serie di giorni talmente insipidi e vuoti di cui avrei potuto anche fare a meno. Veramente, così tristi che il  mio morale è stato seriamente messo a dura prova ancora una volta; come se non bastasse mia sorella si è sfortunatamente ammalata quando con Simona in un primo tempo avremmo comunque cercato di organizzare qualcosa per la domenica tanto per stare in compagnia.

Nonostante il tempo non avrebbe purtroppo  (e con gran rammarico per noi tre) permesso una gita al di fuori del paese si era pensato di organizzare una pizza a casa mia in compagnia se non altro per fare 2 chiacchiere e cercare di togliere la deprimente atmosfera di questi freddi giorni invernali e sin troppo umidi. Ma alla fine non si è fatto nulla  in ogni caso perché mia sorella stava troppo male e non volevo correre il rischio di fare ammalare anche Simona.

Il lunedì mattina (ovvero ieri) tutto scorre bene in ufficio a parte le noiose chiacchiere sul calcio e stadi vari dei colleghi, ma è normale, ci sono abituata! Nulla che faccia presagire a uno stupendo fine giornata!  Non ancora almeno!

Arrivo a casa sconsolata e presa da una grande stanchezza. Dopo un veloce pranzo al rietro dal lavoro decido di andare a fare un riposino di qualche ora. Generalmente non sono abituata ad andare a riposare il pomeriggio. Quando ero bimba non amavo andarci e questa tradizione si è mantenuta sino ai giorni nostri. Non sono solita andare a riposare il pomeriggio a meno che non stia bene, sia influenzata o cose simili.

Dato che mi sentivo triste, demoralizzata e  avevo volontariamente  pronosticato di non scrivere più per un bel pezzo sul sito perché la mia mente vuota così come l’ispirazione erano arrivate «alla frutta» ho pensato di andare a dormire ignorando del tutto il computer! O almeno così pensavo in un primo momento.

Ottima decisione.

Mi metto sotto le coperte, decisa a essere  rilassata, sgombra da qualsiasi pensiero, prendo il vostro cuscino, lo abbraccio un po’, con aria triste, per togliere l’iniziale sensazione di freddo umido che sento sempre quando mi metto a letto, sotto le lenzuola, percezione subito sostituita da un tenero calduccio. E quasi per incanto sprofondo subito in un sonno meritato  saporito, ristoratore, protettivo che avrebbe preparato la mia mente, ancora ignara di tutto, a una grande notizia che mi aspettava appena dietro l’angolo! Ah, che bello!

Pochi minuti dopo che sono a letto evidentemente suona il telefono  Ma questo lo avrei saputo parecchie ore dopo, la sera tardi!!! 

A rispondere è mamma, ma io sono troppo stanca per accorgermene e proseguo indisturbata in un lungo sonno necessario e reso ben presto  speciale da un sogno stranisismo e  premonitore.

So che ho visto te Diego che mi stringevi la mano e parlavi sottovoce nell’orecchio dicendomi più volte, con voce tranquilla ma dall’espressione ferma, quasi volessi rimproverarmi: “Elena, ricordati che i Pooh avevano ragione,  il cielo è blu sopra le nuvole! Coraggio, coraggio, coraggio!!!”.

Devo aver dormito così tanto, bene e profondamente, che difatti mi mi sono svegliata che erano quasi le 17.30, una vera e propria eccezione per me che non sono come già detto, per nulla amante del riposino pomeridiano, la cosiddetta “pennicchella”.

In effetti mi sveglio confusa, con un inizio di mal di testa appena percettibile a causa della dormita troppo intensa. Mi pare di ricordare il sogno che ho avuto da poco e il tuo viso serio e quasi sfocato, Diego, ma in un primo momento a essere sincera non ne sono troppo contenta e, quasi stizzita ed infastidita,  come per istinto mi viene subito voglia di buttare il vostro cuscino sul fondo del letto, ma ci ripenso e lo pongo con cura accanto al mio guanciale, nel suo solito posto.

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Mi alzo e dopo una veloce rassettata ai capelli torno nella mia cameretta, decisa a ignorare il computer, facendo proprio come se non esistese. Prendo un libro  e sto per aprirne la prima pagina con tutta l’intenzione di leggere in silenzio, quando un rumore improvviso risuona in camera mi fa trasalire:

DRIIIIN! DRIIIIN!!!

Suona il telefono. Corro a rispondere ancora all’oscuro del fatto che già mi avevano cercato qualche ora prima.

Mi dimostro parecchio sorpresa nel sentire la voce emozionata e quasi piangente di Simo84 ben sapendo che via mail e sul sito  avevo detto a tutti di non contattarmi, che mi sarei fatta risentire io quando il mio morale si sarebbe messo a posto.

RIASSUNTO DELLA NOSTRA CONVERSAZIONE:

SIMO84: Elena…

ELENA: Ciao Simo, che c’è?!

SIMO84: Senti ero indecisa se dirtelo o meno comunque siediti perché c’è una notizia davvero grossa!

Occavolo, che succede? – penso – e rispondo alla mia amica più o meno allo stesso modo.

SIMO84: Oggi sul forum hanno pubblicato i nomi dei vincitori del gioco dello scontrino e… e ci siamo anche noi!

ELENA (che dapprima non ha capito bene cosa stesse dicendo Simo): Mah… Scherzi?

SIMO84: No, abbiamo vinto il Meet And Greet di Fiorano o Gattatico, grazie allo scontrino di Sweet Home Verona incontreremo Luca e Diego!!! Ci pensi? Io e te! Ma non hai guardato sul sito? C’è davvero scritto anche il tuo nome!

A questo punto la sottoscritta sbianca come un cencio lavato, è chiaro che non posso non fidarmi di quello che dice la mia amica e ci caccio un’espressione di gioia che è un solo peccato non poter ripetere qua…..

Insomma, è vero, per concludere avevo detto che non sarei venuta al PalaTenda perché come posto fa proprio tristezza e non è adatto per i disabili, la mia idea di fondo non cambia, tuttavia mi rendo anche conto al colmo della gioia che questa è in assoluto la prima volta che mi capita di vincere qualcosa estendendo il suddetto  primato a tutta la mia famiglia.

Cavolo non posso mica lasciarmi sfuggire un’occasione del genere ben sapendo poi che il mio nominativo sul forum ufficiale è stato selezionato tra migliaia di scontrini pervenuti da tutta Italia!

Vi prometto definitivamente ragazzi che ci sarò a salutarvi personalmente, niente mi fermerà, già ho contattato la mia compagnia ed è fuori di dubbio che quella di domenica 25 gennaio diverrà una giornata da ricordare per tutti noi!!!! Grazie principalmente a voi!!!

Vi voglio bene ragazzi!!!

Elena

Cari Luca e Diego,

vi posso dire che ho capito che la mia infanzia era davvero finita e con essa un intero pezzo della mia storia solo nel momento in cui con mio immenso dispiacere hanno definitivamente cessato di trasmettere in TV, sulle reti Rai questa sigla.

La ricordo così, azzurrata, a colori, alle dieci del mattino la domenica, alle 14 e alle 17 di ogni pomeriggio LA SIGLA DELLE SIGLE, la più bella di tutte, ingiustamente "ammazzata" dopo decenni di quotidiano utilizzo (sempre che la memoria non mi inganni) all'inizio dell'anno 1986. Un anno a cui io stessa sarei per sempre rimasta molto legata soprattutto musicalmente.

Chi come voi due è nato nei primissimi (e dopo la metà) degli anni 80 non pò di certo ricordare questa mastodontica sequenza di immagini, rimasta nel cuore di tutti, io si, che ho qualche anno in più anche se allora ero comunque piuttosto piccina ho fatto in tempo a vederla apparire in TV svariate volte al giorno fino a che non avevo quasi concluso la prima elementare, specialmente prima dei cartoni animati delle 17....

Ma questo è l'inizio di un futuro post....

Quello che mi preme ora è riprendere subito le mie «trasmissioni» a tempo di record! I miei lettori vorranno sapere e io sono qua per raccontare......

Elena Balasini - 20 gennaio 2008

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sabato 17 gennaio 2009

Sono così triste che non scriverò più sul mio sito per qualche tempo, non preoccupatevi, passerà, ma è necessario!!!!!

Riprenderò a farlo non so quando a data da destinarsi, ultimamente, da dopo capodanno è così, di recente non me ne va bene una per un motivo o per l’altro, e va a finire che dopo un tot ti passa del tutto anche la voglia di scrivere sul tuo sito e ti viene rabbia, unita a profonda tristezza e malinconia anche da ciò che di solito ti da gioia, tanta gioia.

Chiedo espressamente a chiunque è in contatto con me di non scrivermi per nessun motivo o cercarmi neanche via mail. Mi farò risentire io. Vi prego di rispettare questa mia decisione, quando non si sta bene a volte conviene aspettare da soli che tutto passi in silenzio.

Non ce l’ho con nessuno di voi, non preoccupatevi però non sto scherzando, ho davvero deciso fermamente di non scrivere niente per un po’ qui, mi farà bene, sento che in questi giorni più che felicità trasmetterei a chiunque sensazioni negative causate anche da situazioni personali che mi conferiscono solo vuoto interiore e non è giusto farle sentire anche a chi mi legge.

Sappiate dunque che il computer rimarrà spento del tutto per alcuni giorni, forse è la soluzione migliore.

Mi mancherete, certo, e io mancherò a voi lo so ma non posso andare avanti così. Ricomincerò a scrivere qua solo quando sentirò che nel cuore starò meglio, ma per il momento mi fermo del tutto coi post.

Già ultimamente si è visto che ero divenuta incostante e non ero mai pienamente soddisfatta di ciò che pubblicavo a dirla tutta. Tanto vale smettere del tutto per un po’.

Ciò premesso dichiaro ufficialmente la temporanea ma inderogabile, necessaria ed inevitabile

Fine Delle Trasmissioni

Adesso mi pare di vedere due visetti tristi piangere singhiozzando sommessamente, forse perché è quello che vorrei fare io al presente momento.

Luca, Diego, tranquilli, nulla cambia nei miei sentimenti verso voi e la vostra splendida musica, vi porto sempre nel mio cuore che negli ultimi tempi è triste ed imbronciato, mi separo definitivamente dal mio sito solo per qualche tempo; per il momento sento che con un morale così vuoto e scoraggiato scrivere qua mi farebbe solo male, malissimo e niente più. Meglio staccare del tutto per un po’ allora.

Desidero lasciarvi con questa malinconica sigla, che accompagnava l'inizio e la fine dei programmi della terza rete Rai, emittente nata nel dicembre 1979 come Tv3, poi diventata Rete 3 e poi ancora Rai 3.



Era così bella e triste che ora chiudo gli occhi e quasi vi vedo mentre prendete lentamente sonno sulle sue dolci note e un’ultima lacrima dispiaciuta per il mio arrivederci temporaneo vi scende dagli occhi! Che bello!!! Siete dolcissimi!

Vi voglio bene, tanto bene, non scordatelo mai! A presto spero!!! Tornerò, promesso anche se non so quando!!!

Elena

venerdì 16 gennaio 2009

...guardavo il cielo pensando
cercherò
un piccolissimo mondo
tutto mio dove io sarò io
e tu disegnerai dentro il blu la mia via…

Le Mele Verdi – Mademoiselle Anne - 1984

Cari Luca e Diego,

può sembrare strano eppure vi garantisco che al momento sto proprio cantando la parte di sigla di questo vecchio cartone animato che solitamente vedevo sempre la mattina presto prima di andare a scuola, ero in terza elementare nel 1987, quando questo veniva trasmesso su Telesanterno, un network televisivo locale che captavo molto bene in TV, allora.

La storia non era brutta, ma ci sono stati altri storici cartoni animati del periodo che mi hanno appassionato decisamente di più. Di questo cartone non era infatti tanto la trama a piacermi da matti quanto la sua sigla italiana che aveva al suo interno anche le parole scritte sopra. Mi è sempre piaciuta particolarmente per il suo testo infatti, parole che ho sempre ritenuto semplici ma profondissime.

Oggi sono particolarmente di buonumore, pur non avendo avuto una settimana facile al lavoro. In queste ore sento il tenue profumo del week end in arrivo e mi è venuta in mente questa gioiosa sigla che mi sono messa a cantare a squarciagola.

Tale dolcissima sigla diceva anche in un suo successivo gruppo di versi:

Il dolce sole d’oriente
non mi da’
di ciò che voglio più niente
nell’acqua chiara, non mi rifletto più
perchè
sogno nuovi orizzonti per me.

Si alza il vento a ponente
soffia già
la profumata e inebriante
mia realtà sento la libertà
che c’e’
in una rondine che se ne va.

Ed è proprio così che moralmente mi sento oggi io stessa. Sono felice, contenta di aver concluso alla grande, una settimana di lavoro pesante, difficile, estremamente impegnativa e questo mi fa ben sperare per il futuro ma adesso merito il dovuto «riposo del guerriero».

Piuttosto, tornando all’argomento del post di oggi ho deciso di parlare del cartone in questione con voi e con tutti coloro che mi leggono (chi di voi si ricorda di Mademoiselle Anne?) per la dolcezza della sigla, perché ve la dedico e perché ho saputo che a vostra volta avete interpretato la sigla di un cartone animato qualche anno fa.

Putroppo “Ufo Baby” non può certo essere considerato un cartone del periodo in cui io ero bambina perché non ricordo proprio di averlo mai visto o sentito nominare prima che mi avessero detto che voi ne avete cantato la sigla e difatti lo capirete anche voi è uscito una vita dopo quando io già lavoravo e l’età dei cartoni era finita da un pezzo per me, ma in fin dei conti fa lo stesso.

Di cartoni animati che mi piacevano ce ne sono stati tanti altri ma ho scelto Mademoiselle Anne pure perché ha forse come parole la sigla più bella che abbia mai sentito. Tenera, delicata, positiva, bellissima. E non me ne voglia a questo punto Cristina D’Avena per carità. Bei ricordi comunque, peccato per tutte le ragazze più giovani di me che mi leggono e per ragioni di età non hanno vissuto questo periodo. Del resto è così, ogni epoca ha le proprie caratteristiche che non tutti possiamo conoscere.


Bacione tati vi voglio bene da matti, come al solito!!!!

Elena

martedì 13 gennaio 2009

Se dovessi paragonarmi alla colonna sonora di un film?


Non ho dubbi Diego, non potresti essere altro che il vento, interpretato 22 anni fa dal compositore israeliano Gabriel Yeared, nella colonna sonora di un film francese che non ho mai visto ma è come se lo conoscessi da sempre grazie a queste note.
É proprio tra esse che adesso per me vivi anche tu.....
Già ho parlato di questa famosissima canzone semplicemente da brivido, ma forse, nel mio vecchio post non ero riuscita a rendere bene a fondo l'idea di quello che può scatenare in questo caso una melodia quando ti prende l'anima e te la rapisce, per sempre, perché originariamente questo brano è uscito che io facevo la seconda elementare e non l'ho mai dimenticato, non so se mi spiego. Una canzone, quando piace non invecchia mai, perché diventa parte di noi, ed è anche ciò che posso dire del tema di questo film!!!
Chissà se le tue orecchie hanno mai sentito, tra tanta altra, anche questa fantastica musica.
Ascoltala bene allora, chiudi gli occhi, respira profondamente, dimentica per qualche minuto ogni tipo di pensiero, rilassati, e in silenzio ti accorgerai che la tua anima stanca ma felice si riempirà progressivamente di benefica luce......

Tale invito vale anche per tutti coloro che leggono sempre i miei post ovviamente....


Quanto alla colonna sonora altrettanto bella che ho scelto per Luca ne parlo nei prossimi giorni!!!!



Per sempre,

Elena
Cuore Di Fan

Ma che bella giornata…..

Cari Luca e Diego,

devo ammettere, pur non volendolo che questo anno Zeronove appena cominciato mi sta mettendo alla prova! Si diverte a fare il birichino eh? Ghiaccio, neve, maltempo, imprevisti vari ecchipiùnehapiùnemetta. Sono cose che succedono a cui si può porre rimedio anche se ne avrei fatto volentieri a meno. Del resto è così anche gli imprevisti sono il sale della vita, penso, non tutte le ciambelle riescono col buco, c’è di che consolarsi alla grande! Siamo solo all’inizio, c’è tutto il tempo per recuperare!

Anche quella di oggi comunque, per quel che mi riguarda non è certo una giornata memorabile. Tra altre cose rognose che non starò a raccontare, vi posso dire che al lavoro sono rientrata in ufficio da tre giorni, e ancora ho il computer vergognosamente bloccato per motivi indipendenti dalla mia volontà, non riesco a entrare nel programma di contabilità su cui dovrei lavorare come al solito e tutto per via di una stramaledetta password.

Stamattina mi hanno chiamato i tecnici per risistemare la faccenda e invece di ridarmi l’accesso al programma desiderato con una nuova password mi hanno cambiato erroneamente la chiave di accesso al computer col risultato che ora non posso più nemmeno entrare nel normale ambiente Windows del mio pc!!! Pare una barzelletta vero?

Già, adesso vi vedo che vi fate una gran risata e mi dite: «Daaaiiiii, su, fatti una risata in musica con noi», mi fissate un attimo negli occhi, prendete la vostra chitarra e intonate manco a farlo apposta proprio i tre accordi iniziali di un incalzante motivo con qualche anno alle spalle, che io però conosco molto bene; quelli di una vecchia canzone degli anni 60 dal titolo «Ma che bella giornata» in cui un certo cantante di nome Ugolino descriveva la giornata completamente storta di un uomo a cui un bel giorno capitano di continuo cose all’esatto contrario di come dovrebbero andare. Questa canzone ritmata e simpatica dopotutto, termina poi in maniera assurda.

Per certi versi i miei primi giorni di questo anno sono uguali ad alcune frasi di questa canzone che diceva così, guardate, è semplicissimo per me adesso immaginarti Diego mentre frase dopo frase con la tua voce sorridente e divertita racconti, cantando, la storia di questo sfortunato ragazzo, e tu Luca che invece ti fai allegramente sentire nel ritornello….

Buona notte, ragazzi! Ma che bella giornata!

Mi sveglio al mattino e sento gridare

qualcuno mi dice: “Ti devi sbrigare!”

in sette minuti mi lavo la faccia

e prendo il caffè con un po’ di focaccia.

Mi infilo la giacca scendendo le scale

mi fermo un momento a comprare il giornale

sul tram affollato una donna si siede

mi strappa i capelli e mi monta su un piede.

Ma che bella giornata!

Ma che bella giornata!

Arrivo in un ufficio che sono distrutto

e il mio direttore mi dice di tutto

montagne di carta, cambiali e proteste

eppure la gente continua a far festa.

Ma che bella giornata!

Ma che bella giornata!

Però noi siamo sicuri

che prima di stasera

la tua giornata nera

vedrai che cambierà!

Ti basterà soltanto

la tua ragazza accanto

e come per incanto

vedrai che cambierà!

Eh! Magari!

Nell’ora di sosta mi prendo un panino

con acqua rossiccia che chiamano vino

ma quando arriva la sera il gran pasto

con un po’ di gelato e del pesce già guasto.

Ma che bella giornata!

Ma che bella giornata!

Se accendo la radio o la televisione

m’accorgo che il mondo sta andando benone

“Vogliamoci bene!”, dicono tutti

però l’indomani ci sono più lutti.

Ma che bella giornata!

Ma che bella giornata!

Però noi siamo sicuri

che prima di domani

la tua giornata nera

vedrai che cambierà!

Ti basterà soltanto

la tua ragazza accanto

e come per incanto

vedrai che cambierà!

Eh! Magari! Però…

Uscendo per strada incontro due amici

che cercano invano serate felici

giriamo cercando due ore di vita

e mentre giriamo la giornata è finita.

Ma che bella giornata!

Ma che bella giornata!

Mi infilo nel letto e dico a me stesso

che forse domani non sono lo stesso

il sonno che arriva mi porta conforto

mi illude che vivo ed invece son morto.

Ma che bella giornata!

Ma che bella giornata!

Sapete che a rileggere questo famoso testo e al pensiero di sentirvelo cantare voci-chitarra e basta mi è davvero venuta voglia di fare un bel sorriso? Meglio così!

A presto ragazzi!!!

Bacione!

Elena

lunedì 12 gennaio 2009

Manzoni o Dumas? Ci sto pensando! Staremo a vedere! Chissà!!! E a Simo84 dico che…

Cari Luca e Diego,

ieri ho trascorso uno splendido pomeriggio e serata insieme con mia sorella e Simo84 di Gaustalla. Siamo andate a fare 2 spesucce, un giro completo a negozi poi al cinema e infine abbiamo concluso in bellezza con una buona pizza a casa mia. Sono stata contenta anche perché intanto che si girava per il centro commerciale di Reggio Emilia ho potuto anche comprare, anche se in ritardo un pensiero per mia sorella che come sapete ha da pochissimo tagliato le sue prime 27 primavere.

Abbiamo visto un film molto bello. l’ultimo ora nelle sale con la regia di Gabriele Muccino, Sette Anime. Non starò a spiegarvi tutto in merito a questa intensa pellicola perché rischierei di fare, come si dice in gergo tecnico un poderoso «off topic» tuttavia vi posso dire che mi ha fatto molto riflettere e ho anche colto indiretto spunto per ripensare ai post del mio sito, alcuni tra i primi che avevo scritto in estate. Perché? Lo so io! E prima di arrivare a capire come mai bisogna vedere il film!

Non volevo però ora soffermarmi con voi particolarmente su tale film quanto su qualcosa che è successa inaspettatamente chiacchierando allegramente nel tratto del nostro viaggio di ritorno a 3 tra Reggio Emilia città e casa mia.

Giusto ieri avevo scritto che mi avrebbe fatto bene uscire, vedere cose e persone diverse perché forse sarebbero arrivate nuove idee magari anche per il mio sito, leggermente offuscate ultimamente dalla monotonia personale di queste settimane.

Non è stata tanto l’uscita che ha fatto bene in ogni caso, quanto lei, la mia amica!!!

Ebbene ieri è davvero successa una cosa che mi ha messo nel più totale scompiglio interiore, ma così grande che manco vi immaginate….

LUCA E DIEGO (insieme): «E sarebbe?»

Beh, nonnnnonoooohh al momento non ho voglia di rispondervi tatini perché è ancora presto per sapere se diverrà realtà questa cosa, i veri scrittori non anticipano mai le grosse sorprese piuttosto volevo rivolgermi con un appello alla persona interessata che per una sola frase detta, quasi per scherzo ha provocato una rivoluzione……

PER SIMO84:

Carissima,

  1. Qualcosa che mi hai detto ieri ha reso la mia notte scorsa (e presumo anche le seguenti) piacevolmente insonne non appena ho appoggiato la testa sul cuscino invece di dormire è successo tutto come se io stessa stessi facendo tutto d’un tratto una ennesima spietata concorrenza alle descrizioni manzoniane tipiche dei mitici promessi sposi o dei 3 moschettieri di Dumas! La mia mente lavorava, lavorava, lavorava instancabile, l’unico peccato se mai era che in quel momento mi mancava solo un foglio di carta su cui scrivere subito e accidenti stavo a letto, uffa, insomma, un’idea dopo l'altra! Sai a cosa mi riferisco, ma non dire niente, ti ricordi senz’altro però per adesso ci sto solo lavorando!!! Vediamo non c’è niente di sicuro!!! Se la cosa va in porto lo vieni poi a sapere, mi pare logico!
  2. Mi hai permesso pure magari senza saperlo di riprendere con gioia in mano la mia amatissima stilografica appena in tempo per evitare la probabile secchezza
  3. dell’inchiostro, dato che non la toccavo da almeno due settimane, cosa inconcepibile per chi conosce una assidua e fedele utilizzatrice delle stilografiche come me. Regolarmente, infatti chiunque scrive, come la sottoscritta solo con l’aiuto della penna col mitico «pennino a goccia» sa che possibilmente non si devono mai lasciare le cartucce di inchiostro consumate solo per metà installate nella penna stilografica per un lasso di tempo a lungo termine poiché l’inchiostro già presente nel serbatoio interno della penna e non ancora consumato, se lasciato fermo e inattivo per più giorni o addirittura mesi (orrore!) può facilmente seccarsi nei condotti che arrivano al pennino ostruendo così del tutto il flusso diretto del liquido sulla carta e causare gravi ed irreparabili danni alla penna, rendendola completamente inutilizzabile per sempre. Se si prevede di non utilizzare la penna stilografica per lungo tempo meglio riporla vuota e lavata solo con acqua fredda, assolutamente priva di cartucce installate. Oggi, mia cara, non appena ho avuto un secondo libero ho appena installato addirittura la seconda cartuccia di inchiostro dopo quella a metà e che avrei dovuto finire da settimane (prosciugata dopo un solo intensissimo quarto d’ora di scrittura) e porca miseria, ti dico ancora non ho scritto che un solo quarto della mia futura, ricchissima e definitiva probabile descrizione a causa di tutte le idee che mi sono indirettamente venire in mente, come un fiume, zac! Inarrestabili!!!! E mi arrabbiavo con la penna perché avevo appena messo la cartuccia nuova e sul più bello questa era già finita!!!
  4. La scorsa notte ho scoperto definitivamente che da una semplice punto di partenza, grazie al pensiero, è come se sentissi profumi e odori veri e propri accanto a me anche quanto questi non ci sono fisicamente nell’aria. Respiri, assorta nella tue descrizione e in un attimo ti pare di avere addirittura un «naso bionico», come quello dei cani in pratica!!! La fantasia (quella buona e mai volgare o offensiva meglio sottolinearlo) può tutto!!! Mi era già successo altre volte di percepire una cosa simile ma mai come ieri sera, veramente!!! Non vorrei dire una cavolata ma temo che il naso in quello che sto scrivendo con tutta calma sarà grande protagonista! Vedremo! Io non mi metto fretta perché la fretta è cattiva consigliera di solito!!!

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Elena

domenica 11 gennaio 2009

Con un giorno di ritardo, tanti auguri Dany!!!!

Con lieve ritardo voglio fare anche pubblicamente a mia sorella Daniela i miei più cari e sentiti auguri per il suo 27° compleanno che è stato celebrato ieri!!!!

Giàggià, mia cara, il tempo passa sei «vecchia» come Il Piccolo Principe, proprio lui, Luca, a cui non manca molto per festeggiare a sua volta i suoi primi 27 anni ormai!

Ciao Dany un abbraccio grande!!!

Elena

P.S. Il bello forse sta nel fatto che  Luca secondo me, pur mostrando ancora a mio parere per certi versi il volto tenero di un bimbo dimostra di essere comunque un giovane uomo molto saggio!!!!!

Post di prova con la nuova versione di Windows Live Writer

Ho installato adesso il pacchetto aggiornato di Microsoft contenente la nuova versione di Windows Live Writer, l’applicazione esterna con cui scrivo in pianta stabile da alcuni mesi ogni intervento sul mio blog. Questo è un semplice post di prova per vedere se funziona tutto regolarmente e verificare se mi ha mantenuto le impostazioni della precedente versione.

Ciao tesori, mi mancate!!!!!! Un saluto sepciale va doverosamente anche a tutti i miei lettori, tornerò presto ma questo periodo è un po’ morto per via di cose da scrivere! Ogni tanto fa bene prendersi una pausa e ultimamente ne sto approfittando, ma questo non significa che io mi disinteressi da un momento all’altro del mio sito, anzi a dire la verità, è tutto il contrario anche se non sembra perché i post di questi giorni sono pochi.

Portate pazienza, gente, sono cose che succedono anche ai più grandi scrittori e musicisti fa bene un po’ di periodo in cui si deve ritrovare l’ispirazione, che ultimamente per quel che mi riguarda si fa un po’ latente anche e soprattutto per colpa delle uscite che avrei dovuto fare durante le vacanze e non sono state portate a termine causa maltempo!!!

Bacio!!!

Elena

giovedì 8 gennaio 2009

Post culinario. Se Luca e Diego fossero un dolce sarebbero perfetti per questa gustosa ricetta di famiglia chiamata «Dolce Divino»! Provatela e mi direte!!! Sarà un successo, fidatevi!!!

Se dovessi paragonare i fratelli Luca e Diego Fainello alla ricetta di un delizioso dolce al cucchiaio direi che si presterebbero perfettamente per impersonare insieme  la torta fredda di cui vi do subito ricetta in assoluta esclusiva più sotto.  Vi parlo del cosiddetto «Dolce Divino».

 Si tratta di una ricetta speciale vera e propria che la mia famiglia si tramanda ormai da generazioni. Provatela a fare anche voi ora, cari lettori, seguendo le istruzioni sotto riportate e mi saprete dire!!!! Ve lo preannuncio già, sarà un successo!!!

«IL DOLCE DIVINO»

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INGREDIENTI

· 6 uova;

· 2 hg. di burro;

· 2 hg. di zucchero;

· 1 hg. e ½ di amaretti;

· 17 savoiardi;

· 2 quadretti di cioccolato fondente da ridurre a scagliette;

· marsala q.b.;

PREPARAZIONE

Si sbattono i tuorli con lo zucchero molto bene. Mescolare il burro fino a ridurlo una crema. Unire i tuorli delle uova e il burro. A parte, si montano le chiare a neve. Aggiungere anche queste ultime al resto, mescolando appena il necessario.

Su di un piatto (o in alternativa in una pirofila di vetro) disporre uno strato di savoiardi bagnati nel marsala. Versarvi sopra la crema ottenuta in precedenza. Sbriciolarvi poi sopra gli amaretti e, a piacere, la cioccolata fondente ridotta a scagliette.

Mettere infine la torta così ottenuta in frigorifero per circa 1 ora prima di servire.

mercoledì 7 gennaio 2009

Pomeriggio di ieri a Fiorano Modenese, cercando il PalaEnia. Ma come fanno a far suonare due stelle come voi in uno squallido e scomodissimo tendone da circo? Che delusione!!! Mi dispiace molto ma al PalaEnia non ci sarò perché.....

Cari Luca e Diego,

ieri sono andata con tutta la mia famiglia a Fiorano Modenese dove voi suonerete il 25 gennaio. Fiorano non è lontano da Maranello, patria e cuore della Ferrari, ma questa è una cosa che interessa a chi segue la Formula 1, non certo a me.

Non sapevamo dove andare, avevamo voglia di fare un giro in macchina, così ho proposto a mia sorella, subito dopo pranzo di andare a cercare il PalaEnia.

Ci siamo armati di navigatore satellitare e siamo partiti, tanto per studiare l'itineriario che ci avrebbe portato da casa al PalaEnia e viceversa. C'erano due opzioni possibili. Seguire l'autostrada o andare per strada normale. Abbiamo scelto la seconda.

Il viaggio (abbastanza lungo, non indifferente) tutto sommato è stato ok, ma nel momento in cui il navigatore strombettando (Dio quanto odio questo coso soprattutto il suo audio metallico, vuoto, statico e senza emozioni! Maledetto trabicolo!) ci ha annunciato l'arrivo facendo apparire sul display una grossa bandierina a scacchi, mi s0no guardata attorno stranita, incredula e a bocca aperta!!!

Ma non dico questo in senso di meraviglia! Anzi! Tutto il contrario!

Se devo essere sincera, la prima reazione che ho avuto personalmente è stata quella di totale sgomento. Pensavo si fosse sbagliato il navigatore satellitare e ci avesse portato in un luogo completamente errato. L'impulso più istintivo e rabbioso che ho avuto in quel momento, tanto per sfogare la mia immediata delusione è stato quello di prendere quel trabicolo rettangolare togliendolo dal suo supporto che si attacca con una ventosa al vetro della macchina, aprire il finestrino dell'auto e gettarlo parechi metri lontano.

Ma dopo l'iniziale senso di smarrimento avvertito ho capito che il navigatore non si sbagliava ahimé! Davanti a me c'era davvero sto benedetto PalaTenda (o PalaEnia, che dir si voglia) di Fiorano.

Una costruzione squallida, non tanto grande, simile a un tendone da circo, che ha l'aspetto veramente spettrale, vuoto e freddoloso. Che tristezza! Come fanno a piazzare due gigli come voi in un postaccio simile?

Mia sorella voleva fotografarlo, avevamo con noi la macchina fotografica, ma io ho decisamente rifuitato. E sarebbe un posto da fotografare questo? Un tendone da circo? Ah, ah! Ma non fatemi ridere per favore che non ne ho affatto voglia, sono furiosa!!!!

Oltretutto vi confesso che per terra, davanti a questo postaccio ci stava un sacco di fango e melma acquosa, roba da inzaccherarsi i piedi all'inverosimile, mia sorella è entrata un attimo per vedere se riuscivamo ad avere qualche info ma poi se n'è uscita anche subito perché non c'era nulla di buono li dentro. Per il 25 alla giornata di ieri si annunciava in cartellone uno spettacolo da discoteca dedicato ai minori di 18 anni, ma niente che presagisse a un vostro show lì dentro, un posto che ha l'idea di essere freddissimo oltretutto!!!!

Io sono rimasta in auto con gli altri ad aspettare e ho potuto notare al massimo dello sconforto in un lembo sollevato del tendone anche i bagni del PalaEnia. Stanzini strettissimi, con uno scalino altissimo e decisamente impossibile da fare per chi come me non può muoversi bene! Figuriamoci se dovessi entrare con una sedia a rotelle! Robe da matti!!! So che è strano detto da me, però bisogna anche essere realistici!!!! E la verità fa male a volte!!!

E io dovrei pagare la bellezza di 20 euro per entrare in un tugurio simile? Siamo pazzi? Meglio tenersi i 20 euro per altre occasioni, stavolta sono soldi ben risparmiati. Ormai ho deciso!!

Insomma, tutto sommato non ci ho messo molto a cambiare idea ragazzi, mi sono bastati due minuti!!! Mi spiace enormemente cuoricini, per voi e per i miei lettori ma contrariamente a quanto annunciato in precedenza confermo ora che invece Elena al PalaEnia il 25 gennaio non ci mette piede neanche morta e non lo farebbe neanche se ci fosse il presidente della Repubblica! Ero così felice per questa data in un primo momento, ma la vita a volte ti fa fortunatamente vedere in tempo le cose da un altro punto di vista più pratico. E ne sono felice!!!

Non provino ora i miei utenti in alcun modo a farmi cambiare idea, anzi, cercate di tenere conto piuttosto della situazione personale in cui mi trovo normalmente. Del fatto che devo usare una sedia a rotelle per spostarmi in lunghi percorsi e per farmi accompagnare devo sempre mobilitare qualcuno della mia famiglia!!!

Chi me lo fa fare di andare in un posto scomodissimo e per nulla simpatico in cui rischierei di prendere o far prendere a chi è con me una polmonite perché si ghiaccia indubbiamente li dentro???? Per non parlare del fango, del ghiaccio, neve e maltempo di questi giorni? Nulla che mi faccia venire voglia di venirvi a vedere, anche se il cuore lo vorrebbe, ma la ragione è più forte!!!!

Ne consegue che non telefonerò a Radio Bruno per avere informazioni e tantomeno dirò a Simona di comprarmi il biglietto perché starò meglio a casa. Se il resto della mia compagnia ci vuole andare faccia pure, basta che sappiate pubblicamente che per una serie di (validissime) ragioni io non ci sarò.

Un abbraccio ragazzi, ci saranno altre occasioni. Vi voglio bene, nonostante tutto!!!

Elena

sabato 3 gennaio 2009

25/01/09 Sonohra Live@Fiorano Modenese, quasi sicuramente ci sarò! Prossimamente maggiori info.

DOMENICA

25/01/ZERONOVE

SONOHRA LIVE  @

PALAENIA -

FIORANO MODENESE

ORE 17.00

Il mio cuore non mi ingannava aveva ragione accidenti. Sentivo che in un modo o nell'altro il corrente anno appena nato sarebbe  per me partito sotto i migliori auspici.

Se lo scorso anno 2008 è stato semplicemente d'oro per me, il corrente anno "Zeronove" così come l'ho ribattezzato io personalmente e volontariamente sarà almeno «di platino» per le mie emozioni mi auguro; direi che posso dire che non si parte affatto male, e siamo solo all'inizio!!!!

E questa vostra data  piuttosto vicina, appunto lo dimostra. Già ve lo dico, dolci agnellini, io ci sarò al 99% con mia sorella, Simona e le altre della nostra compagnia.

Avrete maggiori info sulla nostra organizzazione preconcerto prossimamente. Una cosa mi pare immediatamente chiara in tutto questo:

Elena non può mancare!!!!

L'unica cosa che mi sento gioiosamente di scrivere ora pensando a voi, come primo spontaneo commento a questa notizia felice è tratta dal fantastico verso di una vecchia, storica canzone dei Pooh che dice così:

«Non restare chiuso qui pensiero

Riempiti di sole e va nel cielo......»

Vi voglio un bene immenso ragazzi, sempre!! A presto!!!

Elena

 

venerdì 2 gennaio 2009

Natale 2008. Alcuni scatti da ricordare!!!!

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IO CON STEFANIA (A DESTRA, MIA CUGINA- 17 ANNI) - 25/12/2008

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FOTO DI GRUPPO -  25/12/2008

ALCUNI CUGINI BALASINI - BERTAZZONI

Da sinistra: Stefania, Giuseppe, Angela, Elena, Andrea, Daniela.

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IO CON MIA CUGINA DONATELLA (A DESTRA, 38 ANNI) 25/12/2008

ZERONOVE....anche se con leggero ritardo...AUGURI!!!

Tu che sei nato in una

festosa notte di ghiaccio e neve

Tu che hai subito impreziosito

i tuoi primi istanti di ansiosa vita

con un luminoso e infreddolito sorriso

Tu che sarai portatore di speranza e positività

in ogni tuo nuovo giorno

non smettere mai di farmi sentire

il tuo melodioso canto

inconfondibile segno di sicura salute,

pace e benefica serenità......

BENVENUTO ANNO «ZERONOVE»!!!!

Elena

ZeronoveX