domenica 31 maggio 2009

Un pomeriggio fantastico, in cui ho dovuto sorprendentemente anche fare tre volte lo spelling di un ben determinato e conosciuto nome: S-O-N-O-H-R-A

Butéléti,

ghe son anca mi, ghe son anca mi!

Nooooh, sarebbe bello, l’idea era ok ma non mi va di proseguire il mio post di oggi in veronese stretto, sarebbe piuttosto complicato, soprattutto dal punto di vista ortografico, non ci salterei fuori. Ricominciamo:

Allora gioie grandi,

buongiorno come andiamo stamattina? Io sto bene, anzi benissimo, sono di ottimo umore! I’m very sorry, ieri sera non sono riuscita a collegarmi ancora al mio blog come speravo perché quando sono tornata da Mantova con mia sorella e Simona i miei erano a loro volta già rientrati da qualche ora al contrario di quanto prevedevo in un primo momento, dunque sono giustamente rimasta in loro compagnia e siamo andati tutti a dormire poco dopo, abbastanza presto perché eravamo abbastanza stanchi delle rispettive cose fatte da ciascuno di noi durante il giorno!

Comunque ho avuto un’ottima giornata ieri tutto sommato, già l’avevo intuito sin dal giorno prima anche se non avrei mai immaginato che alla fine ci saremmo persino decise per andare a prendere il biglietto per Villafranca! Meglio di così si muore, davvero!

Vi confermo che ci sarò, nonostante ciò che riguardi me per via del biglietto è ancora in via di definizione, ma entro domattina devo telefonare ancora a Mantova dovrebbero sapermi dire qualcosa. Ciò non toglie che la mia presenza è già sicura dunque state tranquilli le informazioni che attendo sono solo di una pura formalità, purtroppo ogni concerto per una persona disabile (non solo per quello che riguarda voi) è un caso a sé e bisogna che io sia informata di volta in volta su come mi devo comportare!

Abbiamo trascorso un bel pomeriggio, uno di quelli in cui ti prefiggi di fare una cosa che generalmente potresti dire normalissima, tipo amdare a prendere un biglietto per un concerto e invece, stranezza delle stranezze ti capita pure di farti una sono(h)ra risata sotto i baffi con la tua migliore amica perché assisti incredula a una cosa che mai avresti ritenuto possibile. Questa ve la devo raccontare. Simo84 è testimone che ciò che vado a raccontare non è una bugia, ma la voce della pura verità!

La commessa del centro di elettronica mantovano (non faccio nomi per evitare pubblicità comunque di fronte al Pala Bam, zona che a momenti conoscerete meglio di voi stessi immagino..) incaricata di farci i biglietti per Villafranca, ci ha chiesto ben 3 (tre) volte di seguito, separatamente e in momenti diversi della conversazione come si scriveva il nome Sonohra perché non sapeva come digitarlo correttamente sulla tastiera del computer da cui ha effetuato la prenotazione! Robe da matti! Io e Simona ci siamo rivolte a turno uno sguardo compiaciuto negli occhi! Che ci crediate o meno cari Luca e Diego ho dovuto fare per ben tre volte di seguito, lentamente, lettera per lettera, il cosiddetto “spelling” del vostro nome dicendolo ad alta voce in modo da farglielo digitare correttamente sul computer…

S-O-N-O-H-R-A

Cioè no, posso capire se mi trovassi davanti a una persona anziana, magari un simpatico nonnetto arzillo che è però piuttosto normale pensare in difficoltà con l’ortografia delle parole, ma quando invece ti imbatti in una persona che è più vecchia di me fa la commessa ed è addetta a prenotare i biglietti per le manifestazioni di grande interesse, soprattutto concerti, rimani un attimino spiazzata!

Si presume che teoricamente il personale addetto dovrebbe essere ben informato (ma purtroppo non è così) almeno in generale su ciò che deve fare e tra questi requisiti dovrebbe anche esserci un minimo di conoscenza sulle più importanti personalità del momento con l’ortografia corretta del nome della celebrità, sbaglio?

Questa pareva cadesse dalle nuvole, e non so se fosse solo a causa della tanto famigerata H che avete scelto di piazzare strategicamente all’interno del vostro nome! Del resto poi voi, ormai si sa, siete una piacevole realtà musicale italiana a livello internazionale! Eppure c’è chi ancora non lo sa, incredibile, ma vero!

Mica siete una novità assoluta, specialmente dopo un anno e mezzo dalla vostra affermazione o dei perfetti sconosciuti nel mondo della musica, come dicevo prima appunto, no? Non siete una band risalente a quasi 50 anni fa e ora non più in voga, tantomeno una locale band di paese che si limita suonare, che ne so, tanto per dire, alle sagre di paese o alle feste di piazza, dove capita dico bene? Che scena comica! A me e Simona scappava da ridere un sacco ma abbiamo dovuto trattenerci il più possibile, per non far sentire la signorina in eccessivo imbarazzo, poiché abbiamo capito che si è resa conto dei nostri sguardi assai stupiti!

Poi siamo andate nel Centro Commerciale “La Favorita”, lì poco lontano, sempre nei pressi del Pala Bam a fare alcune spese e intanto, anche se non lo prevedevo ne ho approfittato per comprarmi un reggiseno nuovo di zecca tutto per me di cui mi sono innamorata subito, è semplicemente una favola! Cosa che naturalmente sfoggerò al momento che riterrò gioiosamente opportuno!

Mi sono proprio divertita, oltretutto, l’acquisto di questo nuovo capo di biancheria mi ha messo di particolare buonunore, mi rende assai felice perché è forse la prima cosa strettamente personale parlando di scelta di cose da indossare per me stessa che abbia scelto personalmente, senza il parere, intervento o giudizio di mamma o sorella! Splendido! Insomma una piccola cosa che mi piace, certo, che sicuramente riveste un importante compito, innanzitutto quello di dare maggiore valore a ciò che sono come donna, anche fisicamente come persona, ecco pur non avendo per nulla la corporatura o il fisico longilineo di una fotomodella.

Perché penso bisogna in fondo sempre cercare di essere positivi e sapersi accettare per ciò che si è secondo me. Il chilo in più o in meno che una può avere o meno nel corpo non è sempre un fattore determinante per sentirsi bene innanzitutto con sé stessi e fare colpo ugualmente sugli altri.

Mi sa che il reggiseno che ho appena comperato non sarà un caso isolato, le prossime volte che andrò a fare spesa con mia sorella e Simona vedrò di proseguire ad acquistare qualche altro capo che farà al caso mio. Quando sono andata al centro commerciale a Brescia, se ricordate non ero molto di buonumore e non ho preso nulla, ma ieri era diverso, e sono molto contenta, servono anche le giornate no, per apprezzare quelle che si vivranno prossimamente con tutto ciò che queste sapranno donarci!

Vi saluto ragazzi, corro a mangiare a prestissimo, buona domenica! Baci!

Elena

sabato 30 maggio 2009

Immag0021

Cari Luca e Diego,

credo che, parlando sinceramente, se a questa foto fosse dato il potere di parlare come fa qualsiasi essere umano normalmente, avrebbe un sacco di buone cose da dire su di me e ne sarei gelosa perché ruberebbe un pizzico del mio bisogno di scrivere su questo blog.

Siccome però questo non è ancora umanamente possibile, vorrà dire che sarò io a farlo per lei, seguendo nuovamente un vecchio ed istruttivo gioco che ci proponeva di fare spesso la mia cara maestra delle elementari. Ovvero fissare una fotografia qualsiasi per alcuni minuti e cercare di inventare un contesto da raccontare in cui il ritratto o il paesaggio della foto possa essere parte integrante di una fantasica storia più articolata.

Se guardo ora questa foto, direi che più che cercare di inventare una storia in cui inserire il soggetto che vedo, renderei il cuscinino che vedete come narratore di una grande emozione interiore che ho vissuto giusto la scorsa notte, quella appena passata appunto.

Ciò che vado a raccontare non è nulla di poco indicato per la mia pagina, per carità, non devo specificarlo ulteriormente di nuovo, già sapete che non sono il tipo, perciò lo dico subito bando alle cretinate e largo piuttosto a quanto di più significativo sento il bisogno di dire, perché penso non ci sia nulla di male. Non ce l’avrei mai fatta però a raccontare a voce alta quello che sto scrivendo adesso, lo giuro, e lo faccio ora liberamente perché già vi ho scritto che per una coincidenza sono a casa da sola oggi e non c’è nessuno che mi disturba, insomma sono lontana da occhi indiscreti.

Sono andata a letto parecchio stanca ieri, devo ammettere che generalmente la sera tarda o la conseguente nottata è forse l’ arco della giornata che apprezzo di più. Specialmente quando sono a letto in procinto di prendere sonno e di solito tutto dorme già attorno a me, sprofondato in un rassicurante buio. Credo che se dovessi scegliere il momento più bello della mia giornata punterei proprio quello che ho appena citato, poiché è il momento in cui mi sento maggiormente in dialogo con me stessa e le mie sensazioni perché si rendono più chiare, nette. Tutto ciò che ho vissuto in ogni giornata che va di volta in volta a concludersi mi ripassa velocemente davanti agli occhi mista a mille emozioni contrastanti, grazie anche all’oscurità che avvolge beenfica ogni cosa e permette il fluire indisturbato e sicuro dei pensieri prima che giunga il sonno.

E ieri sera è stato ancora più bello a dire il vero, poiché mi ero da poco coricata a letto come sempre ma sentivo che nonostante la stanchezza non sarei riuscita a dormire subito sistemandomi sul solito guanciale del mio letto. Così ho pensato di appoggiare la mia testa anche sul vostro cuscino, in modo che fossi più a mio agio per favorire un po’ di sonno. Mi sono poi girata sul fianco dal lato sinistro, finalmente decisa ad addormentarmi quanto prima appoggiando sul cuscino anche la mano destra, ed è poi successa una cosa molto carina e fortemente emozionante, che non ricordo di aver mai provato finora ma che sento di volervi confidare. Sapete ragazzi, sono sincera, mi sono accorta che appoggiando piano piano il mio orecchio sul cuscino, potevo percepire distinatamente nel silenzio della notte il mio cuore battere dentro me con un suono ritmico tranquillo, regolare estremamente rilassante, dolcissimo, musicale. Che bello! Garantisco che mi sono mantenuta immobile così per tutta la notte, veramente! Non sono proprio riuscita a girarmi in altro modo. Ero come rapita da ciò che sentivo in me, nulla avrebbe potuto darmi fastidio. E mi sono addormentata profondamente cadendo in un sonno ristoratore solo quasi un’ora dopo, credo.

É stata un’emozione gigantesca, affascinante, assolutamente incredibile, oserei dire addirittura, in parole povere la cosa più bella del mondo, che mi ha lasciato senza parole nella sua normale semplicità. Un evento così tenero che mi ha inizialmente incuriosito e successivamente, vi dico, man mano che il tempo passava lentamente mi sono sentita pervasa da una totale sensazione di felicità così grande e sconfinata che mi ha addirittura commosso. Meno male che nessuno si è accorto della mia emozione; le lacrime possono essere fortunatamente versate pure e silenziose talvolta, quasi segrete perché non viste da nessuno, come segno di gran gioia interiore e questo è il mio caso, lo scrivo pure qui adesso con le lacrime agli occhi. Fantastico!

A volte basta davvero pochissimo, quasi niente, perché ci si renda conto improvvisamente ed in maniera conceretamente inaspettata che la nostra esistenza ogni tanto si fa sentire anche in questo modo speciale, proprio così, prorompente, intensa, insomma ti risponde, ti fa compagnia, ti fa capire tante cose su te stessa ed è più vitale che mai, incredibilmente, solo ed esclusivamente tua!

Se volete sapere cosa mi ha lasciato addosso questa esperienza ve lo dico subito. Mi sono addormentata al colmo della contentezza, con la piena consapevolezza che mai avevo maturato prima di oggi di essere perdutamente innamorata di ciò che ognuno di noi possiede e chiamiamo vita perché ne ho assaporato l’essenza interiore, insomma la sua naturale e primaria musica. E sono pure felice di dirvi che l’unica cosa che mi è stata accanto in quel grande momento siete stati voi, o meglio la vostra foto, presente su quel caro cuscino che ho preso mesi fa quando vi ho visto a Mantova e mai avrei pensato degno e discreto testimone di un’esperienza che si potrebbe definire piccola e semplice ma che si è dimostrata grandissima e profonda allo stesso tempo!

Vi abbraccio forte tesori, grazie di tutto, mi raccomando acqua in bocca, mi fido sempre di voi perché sappiate riconsegnare, come solo voi potete fare, con una ventata di musicale magia, al silenzio più assoluto (lo stesso della notte) il presente post a cui tengo moltissimo! A più tardi!

Elena

Casa, o amatissima, luminosa, dolce casetta,

sei tutta per me oggi, fantastico!!!!

Buongiorno quadrifogli,

che ci crediate o no nella mia sala da pranzo, nonostante l’ora ancora mattutina è da poco stata servita in tavola una croccante e fragrante torta salata alle verdure cotta sul momento in forno stamattina presto! Sissignori, vi anticipo che questo sarà il mio pranzo in tutta allegria, in compagnia delle mie sole cagnoline! Immaginate che profumo fortemente aromatico proveniente dalla cucina aleggia ora invitante e delizioso girando nelle varie stanze della mia dimora! Ovviamente non mancano di certo acqua fresca semplice e due dita di vinello rosso buono, ma senza esagerare, bevanda a a cui comunque, in dosi moderate, non dico mai di no! Ma è piuttosto presto per pensare al pranzo e io non ho proprio voglia di mangiare adesso! É l’ultima cosa a cui penso! Ho appena acceso il mio giradischi e sto ascoltando il disco col successo di una vecchia canzone di Rita Pavone di cui vi parlerò prossimamente!

Se poi considerate che il tempo atmosferico fuori è al momento praticamente come quando siamo passate a casa vostra a Verona in agosto l’anno scorso (di sicuro però c’è un clima più mite, quella giornata lì faceva un caldo..) e io ho in generale avuto un risveglio fantastico, conseguente a una nottata di riposo non da meno (ma vi spiegherò tutto meglio nel prossimo intervento) e come vedete sto già postando energica sul mio blog, penso proprio che la corrente giornata e serata di oggi sarà foriera di cose da dire e vivere, nonostante l’assenza del resto della famiglia, cosa che certo non mi pesa, anzi! Voi cosa dite? Ma cosa posso volere di più dalla vita in fondo? E vai!

Oggi credo proprio che con Simona e mia sorella andremo a prendere i biglietti per Villafranca ed eventualmente anche Parma. Quando torna dal lavoro nel primo pomeriggio, dovrò essee pronta, mia sorella ha intenzione di portarci a fare un giro a Mantova e dato che ci siamo ne approfittiamo per organizzare tutto ciò che ci aspetta, sapete anche voi a proposito di che. E poi…chissà…Il bello deve arrivare e noi lo aspettiamo fiduciose.

Un bacione grande amorini, con tanto affetto! Vi giunga la forza di affrontare una proficua giornata di soddisfazioni da non dimenticare mai! Qualsiasi cosa dobbiate fare!

A stasera, farò il possibile per ricollegarmi, prevedo una serata lunga, molto lunga da trascorrere con ciò che amo maggiormente, anche la vostra musica, naturalmente!

Elena

venerdì 29 maggio 2009

Cornice

La bellezza è l'eternità che si guarda allo specchio.
(Kahlil Gibran )

Vivere... vedere il mondo come un granello di sabbia. E il cielo come in un fiore. Tenere l'infinito nel palmo della tua mano e l'eternità in un'ora.
(William Blake)

Hey, splendenti creaturine alate!

Buongiorno a voi, tutto a posto? Devo dire che io sono molto contenta! Oddio non è che ci sia un motivo particolare, almeno non al momento. Sto cercando di interrogare senza pressioni la mia mente ancora dolcemente insonnolita, ma non so darvi una risposta precisa.

É semplicemente così, oggi mi sento particolarmente serena, ben disposta verso me stessa e gli altri e non ho intenzione di scacciare questo pensiero di pace interiore dal mio cuore, cercando di portarla pure a voi tramite le mie parole se posso.

Ma è chiaro che si, ci sono due motivi scatenanti che mi fanno intravedere addirittura le stelle, per le prossime ore.

Cari Luca e Diego, quello che per me si inaugura oggi in effetti è un week end molto lungo che promette bene, mi fa respirare aria di positività! Una manciata di giorni liberi in cui avrò un sacco di tempo utile per il mio amatissimo blog tipo per esempio domani sera che sarò a casa da sola con le cagnoline che si accucciamo addormentandosi ai miei piedi mentre scrivo leggera sulla tastiera e non disturbano mai!

Avrò la casa silenziosa, materna, accogliente, ancora più famigliare se possibile. Insomma tutta per me. Avrò larghissimo lasso di tempo di postare e dirvi tante cose nei prossimi cinque giorni e questo mi fa impazzire di gioia! Che bello!

Domani pomeriggio, tanto per cominciare, viene la mia adorabile cognatina super Simo84 a cui voglio sempre un sacco di bene, a trovarmi. Difatti dobbiamo pensare di decidere definitivamente che fare concretamente per vostri i concerti a cui non voglio mancare per nulla al mondo! E già questo è odore di ampia libertà per me! Evviva!

D’accordo, domani sera, se avessi potuto (non lo nego) mi sarebbe piaciuto, da matti, un casino semplicemente uscire dalle mie sicure e calde quattro mura (sarebbe ora di cominciare a farlo, e io sono in enorme ritardo sulla “tabella di marcia”, so che mi deciderò, ma quando? Lo scopriremo solo vivendo…) in cerca di qualcosa di diverso dal solito magari a cena da sola con quello che vorrei diventasse più di un amico, se solo accidenti anche io avessi avuto la patente o la compagnia adatta e disponibile per usicre. A dire la verità sono letteralmente stufa di sperare tenendo il cellulare inutilmente acceso tutto il giorno con centomila numeri dentro, in attesa di una telefonata che non arriverà mai da nessuno o al massimo se sono io a telefonare mi sembra di obbligare le persone a uscire con me e questa è una cosa che odio, francamente.

Ma cosa volete farci, ragazzi i miei problemi ormai li sapete pure voi, sicuramente mi capite benissimo e io non posso farci più di tanto perché anche i miei divertimenti eccezionali o il modo in cui trascorro il tempo libero putroppo dipendono molte volte dagli altri al di fuori della musica o della lettura che posso autonomamente compiere da sola i, dunque ho scelto di farmi in tutta tranquillità il sabato sera per conto mio, con la casa a mia completa disposizione. Che idea adorabile!

Vedete ragazzi, non vi dovete preoccupare, io sono sufficientemente adulta e sono abituata da tempo a stare di tanto in tanto volentieri a casa da sola la sera, e ne sono tanto felice dopotutto!

Provate a mettervi nei miei panni ora e a riconsiderare l’idea non proprio allettante di non poter uscire per un motivo o per l’altro o di non gradire i posti in cui vanno tua sorella o i tuoi genitori che anche se hai 30 anni sono costretti a portarti con loro se escono perché già sai che la prospettiva non ti piace e ti annoieresti a morte.

Non è nemmeno giusto però costringere sempre qualcuno della mia famiglia a stare a casa con me per forza, dunque lascio volentieri che gli altri escano per i cavoli loro e mi godo la mia casetta in tenera serenità e completa libertà di azione!

Meglio a casa da soli in compagnia delle cose più care, nel luogo che conosci meglio delle tue tasche anziché uscire di malumore e per forza dove vogliono gli altri ed annoiarsi, dico giusto?

Già, tornando al succo del mio discorso avete letto bene. Domani sera, confermo, potrò avere per una lunga serata la mia casa in profondo silenzio, sgombra da chiunque altro all’infuori di me stessa! Non vi gusta da matti l’idea? A me si, un sacco, dico davvero!

Mi gasa un tot la possibilità di poter fare quello che voglio, per esempio far arrossire gli occhi dalla troppa lettura a un libro che “me gusta mucho”, oppure guardare tutto ciò che voglio in TV sino a tardi senza litigare con gli altri per via del telecomando, o meglio ancora lavorare indisturbata al mio sito anche per diverse ore se questo mi va, magari con la musica o il giradischi a tutto volume senza nessuno che ti dica “Elena abbassa”. Insomma è quasi il Paradiso per me, anche se in forma molto ristretta ecco, però mi inorgoglisce molto.

Come già ribadito più volte, non tutto ciò che ci accade nella vita, anche se a prima volta sembra svantaggioso ha necessariamente un sapore "negativo”; c’è sempre qualcosa che ci premia sotto sotto! Ed è questo il bello, cari Luca e Diego.

Sono felice, enormemente felice perché so che più di ogni altra cosa domani sera sarò in completa intimità con le mie emozioni più care che non voglio o non riesco a condividere con nessuno al di la dei lettori del mio blog perché diversamente non sarebbero comprese; sarò a casa da sola ma ci sarà sempre e comunque la vostra musica, la vostra discreta presenza vocale e spirituale a ricordarmi consolandomi insistentemente su quanto sia bella la mia vita e valga la pena di essere vissuta e protetta come la cosà più preziosa che c’è indipendentemente da ciò che mi sarebbe potuto accadere se fossi uscita! Favoloso!

Grazie Sonohra, vi voglio bene, sempre!!! A prestissimo!!!

Elena

Angeli

Gli angeli vegliano su di te

nel tuo cuore vedrai,

sono sempre lì per aiutarti

abbi fiducia in quello che sarà.

Sono sempre con te

e resteranno eternamente

circondandoti con ali gloriose

proteggendoti ogni giorno.

Gli angeli camminano di fianco a te

capiscono e amano,

ti ispireranno, ti solleveranno

e ti guideranno con amore.

Danno un senso di pace

a tutto quello che fai

sono il dono speciale da Dio per te.

Sonohras

giovedì 28 maggio 2009

Se i Sonohra fossero alcuni versi di una poesia…

….cari Luca e Diego, penso che il mio cuore sceglierebbe subito e senza esitazione proprio questo classico per rappresentare in breve ciò di cui vorrei parlare io in questo momento pensando a voi.

Sto parlando dell’inizio in versi di questo intenso e lungo poema di Giovanni Pascoli intitolato “L’aquilone”, che recita, nella prima parte, appunto così:

C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole,
anzi d'antico: io vivo altrove, e sento
che sono intorno nate le viole.

Son nate nella selva del convento
dei cappuccini, tra le morte foglie
che al ceppo delle quercie agita il vento.

Si respira una dolce aria che scioglie
le dure zolle, e visita le chiese
di campagna, ch'erbose hanno le soglie:

un'aria d'altro luogo e d'altro mese
e d'altra vita: un'aria celestina
che regga molte bianche ali sospese...

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Non credo sia necessario spiegare approfonditamente perché scelgo proprio questa poesia, diciamo che mi piace molto perché descrive bene utilizzando molti comuni e delicati elementi naturali, (l’aria fresca, le viole, le distese erbose, le zolle di terra) il rinnovarsi lento, calmo, luminoso, colorato, costante ed inesorabile della stagione primaverile. Il bisogno innato di atmosfera solare, buona e positiva che traspare da questi versi e che ritrovo puntualmente in me stessa ed in Luca e Diego come singole persone; requisito che si fa particolarmente vivo nella loro musica, nei messaggi speciali che portano serenamente con le parole delle canzoni non solo ai giovani, ma che sono pensati per chiunque si impreziosisca anche solo per un attimo della loro straordinaria, fervida ed invidiabile vitalità musicale…

Ragazzi, a voi la parola a questo punto, quello che dovevo dire io al momento, anche se riassumendo, l’ho detto….

Ok, ora vi abbraccio forte forte, tenere violette, vado a godermi un buon libro all’aria aperta e naturalmente la vostra musica, unita alla pacifica atmosfera del mio giardino in questo magnifico pomeriggio di primavera avanzata che inaugura un week end piuttosto lungo per me e guarda caso ben si sposa con la poesia che ho scelto oggi per voi. Ottima cosa!

Vi voglio bene, sempre, non dimenticatelo!

Elena

martedì 26 maggio 2009

«Io non amo la gente perfetta,

quelli che non sono mai caduti,

che non hanno mai inciampato.

La loro è una virtù spenta, di poco valore,

a loro non si è svelata la bellezza della vita.»

Boris Pasternak

domenica 24 maggio 2009

Il piccolo principe e la volpe

Adoro questa parte del libro, e la voglio proprio trascrivere integralmente, non posso farne a meno, queste parole mi fanno stare bene e vorrei che così fosse anche per chi mi legge. Forse è la parte maggiormente significativa di tutta l’opera letteraria in questione, quella da sempre a me più cara in assoluto, lo ammetto!

Ogni volta la rileggo, sorrido, mi commuovo! E ogni tanto mi piace immaginarti Luca mentre reciti ad alta voce tutta la parte del protagonista, perché ti ci ho riconosciuto sin dal primo momento che ti ho visto, e non mi stanchero mai di dirtelo. Il Piccolo Principe sei proprio tu!!!

Un bacio grande, sentito ed affettuoso!

Elena

In quel momento apparve la volpe.
"Buon giorno", disse la volpe.
"Buon giorno", rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi: ma non vide nessuno.
"Sono qui", disse la voce, "sotto al melo…."
"Chi sei?" domandò il piccolo principe, " sei molto carino…"
"Sono la volpe", disse la volpe.
" Vieni a giocare con me", disse la volpe, "non sono addomesticata".
"Ah! scusa ", fece il piccolo principe.
Ma dopo un momento di riflessione soggiunse:
" Che cosa vuol dire addomesticare?"
" Non sei di queste parti, tu", disse la volpe" che cosa cerchi?"
" Cerco gli uomini", disse il piccolo principe.
" Che cosa vuol dire addomesticare?"
" Gli uomini" disse la volpe" hanno dei fucili e cacciano. E' molto noioso!
Allevano anche delle galline. E' il loro solo interesse. Tu cerchi le galline?"
"No", disse il piccolo principe. " Cerco degli amici. Che cosa vuol dire addomesticare?"
" E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami…"
" Creare dei legami?"
" Certo", disse la volpe. " Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma.se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo."
" Comincio a capire", disse il piccolo principe. " C'è un fiore…. Credo che mi abbia addomesticato…"
"E' possibile", disse la volpe "capita di tutto sulla terra…"
"Oh! Non è sulla terra", disse il piccolo principe.
La volpe sembrò perplessa:
" Su un altro pianeta?"
" Sì"
" Ci sono dei cacciatori su questo pianeta?"
" No"
" Questo mi interessa! E delle galline?"
" No"
" Non c'è niente di perfetto", sospirò la volpe.
Ma la volpe ritornò alla sua idea:
" La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me .Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio per ciò. Ma se tu mi addomestichi la mia vita, sarà come illuminata. Conoscerò il rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color d'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…"
La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe:
" Per favore …..addomesticami", disse.
" Volentieri", rispose il piccolo principe, " ma non ho molto tempo, però.
Ho da scoprire degli amici e da conoscere molte cose".
" Non si conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe." gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici.
Se tu vuoi un amico addomesticami!"
" Che bisogna fare?" domandò il piccolo principe.
" Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe.
" In principio tu ti sederai un po' lontano da me, così, nell'erba. Io ti guarderò con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' più vicino…."
Il piccolo principe ritornò l'indomani.
" Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe.
" Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia felicità.
Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore…
Ci vogliono i riti".
" Che cos'è un rito?" disse il piccolo principe.
" Anche questa è una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe.
" E' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore. C'è un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedì ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedì è un giorno meraviglioso! Io
mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza".
Così il piccolo principe addomesticò la volpe.
E quando l'ora della partenza fu vicina:
"Ah!" disse la volpe, "…Piangerò".
" La colpa è tua", disse il piccolo principe, "Io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi…"
" E' vero", disse la volpe.
" Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
" E' certo", disse la volpe.
" Ma allora che ci guadagni?"
" Ci guadagno", disse la volpe, " il colore del grano".
soggiunse:
" Va a rivedere le rose. Capirai che la tua è unica al mondo".
"Quando ritornerai a dirmi addio ti regalerò un segreto".
Il piccolo principe se ne andò a rivedere le rose.
"Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente" , disse.
" Nessuno vi ha addomesticato e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre.
Ma ne ho fatto il mio amico e ne ho fatto per me unica al mondo".
E le rose erano a disagio.
" Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. " Non si può morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perché è lei
che ho innaffiata. Perché è lei che ho messa sotto la campana di vetro, Perché è lei che ho riparato col paravento. Perché su di lei ho ucciso i bruchi (salvo due o tre per le farfalle). Perché è lei che ho ascoltato
lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perché è la mia rosa" E ritornò dalla volpe.
" Addio", disse.
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".
" L'essenziale è invisibile agli occhi", ripeté il piccolo principe, per ricordarselo.
" E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante".
"E' il tempo che ho perduto per la mia rosa…" sussurrò il piccolo principe per ricordarselo.
" Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare.
Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa…"
" Io sono responsabile della mia rosa…." Ripetè il piccolo principe per ricordarselo.

Così avrete la riprova che sono stata io a scrivere sul tuo profilo di Facebook, Luca…..

Ciao Luca, mancate un sacco anche a me anche se vi ho accanto spiritualmente in ogni momento della vita con la vostra musica e la vostra squisita dolcezza come persone. Ho una voglia pazzesca di riabbracciarvi nuovamente ai prossimi vostri concerti in arrivo a cui parteciperò!! Buon lavoro a entrambi intanto, per il resto sono sicura che l'attesissimo successore di "Liberi Da Sempre" bisserà alla grandissima il vostro sempre strameritato successo! Baci a tuo fratello da parte mia, and please carry on o speciale "piccolo principe"... Con tanto affetto Elena Balasini (REGGIOLO RE)

venerdì 22 maggio 2009

Hey olivette!!!

Buongiorno! Ci siete? Lo so, sarebbe forse una risposta scontata la vostra, ma è sempre bello immaginare che rispondiate si ed è ciò che vi auguro con tutta me stessa.

Non vi preoccupate se non scrivo da qualche giorno. Ho avuto poco tempo per il mio blog, e naturalmente è chiaro che ne sento la mancanza più che mai quando mi devo assentare. Oltre ai primi caldi che finalmente si sono fatti sentire in questi giorni sono stata pure molto presa dal mio lavoro e ho dovuto affrontare una settimana insaspettatamente impegnativa per i tempi che corrono e che mi ha parecchio stancata.

Da ieri ho inspiegabilmente la febbre piuttosto alta che non accenna a diminuire nonostante gli antipiretici; non c’è nessun altro sintomo, sono solo assai febbricitante e mi sento strana e molto debole. Meno male che oggi sarei rimasta a casa in permesso dal lavoro in ogni caso e dunque posso riposare ben bene. Mi auguro sia solo una cosa passeggera, speriamo, vorrà dire che sarò in casa tutto il corrente fine settimana, meglio non fidarsi a uscire, anche perché non ho la forza di reggermi in piedi a essere sincera, dunque non potrei farlo nemmeno volendo. Non ho passato una bella giornata e conseguente scorsa notte a causa di questo brutto febbrone e quella di oggi pare non essere da meno.

Avrei un sacco di cose da dirvi e scrivervi e la voglia di farlo è davvero tanta, vi assucuro ma forse è meglio rimandare tutto a quando starò meglio, non appena la mia temperatura corporea avrà ripreso livelli normali e mi saranno tornate pienamente le forze, voi cosa ne dite?

Ora torno volentieri a riposare sotto le coperte, maggiormente contenta perché vi ho scritto qualcosa sulla mia pagina nonostante tutto e felicissima perché sarpò percepirvi comunque in mia compagnia. Vi dico solo che adesso mi gira la testa e mi sento scottare di brutto ma allo stesso tempo ho anche freddo intenso come se fossi distesa tra i ghiacci e la neve al Polo Nord. Che strana, spiacevole sensazione!

Mi sono fatta sentire poco e piuttosto di fretta in questi ultimi giorni ma siate sicuri e tranquilli che a parte questo nulla cambia, niente e nessuno può scacciare voi o la vostra musica dal posto in cui merita di riposare e farsi sentire colma di pace da sempre, il mio cuore, o per meglio generalizzare, il cuore di chiunque vi voglia bene. A presto!

Elena

P.S. Quando a ogni nuovo giorno, cari Luca e Diego, molto presto la luce del mattino (accompagnata in questa stagione anche dal tenue profumo dei biancospini in fiore) comincia a fare puntualmente capolino dalla porta semiaperta della mia stanza da letto e squarcia con forza il tranquillo buio di una nottata serena, vi confesso (e non c’è nulla di male secondo me nel dire una cosa così) che mi piace sempre prendere il vostro morbido cuscino accanto a me sul letto ed appoggiarlo delicatamente sul mio viso addormentato inclinandolo leggermente sulle guance distese, così che possa coprire la luce che filtra nella stanza e proteggere il mio riposo notturno prolungandolo ancora per qualche tempo, mentre respiro frattanto l’aria fresca e profumata tipica delle fioriture primaverili. Sapete ragazzi, è proprio questo, da parecchi mesi in qua il primo, assoluto e semplicissimo gesto inaugurale di ogni mia singola giornata; qualcosa di meraviglioso che mi trasmette immensa tenerezza unita a positiva sicurezza interiore, cosa che sono a mia volta pronta a donare a chiunque incrocerà la mia strada. Non è detto che ci riesca sempre, ma almeno ci provo e questa è una cosa sempre molto importante, l’essere determinati e partire fiduciosi e decisi su ciò che si desidera ottenere è un requisito fondamentale se vuoi vivere bene la tua vita in ogni suo singolo punto di vista o almeno fai di tutto per riuscire in questo difficile intento…..

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lunedì 18 maggio 2009

Non è mai off topic quanto si parla di beneficienza!

Elena è felice di annunciare che ha comprato oggi lo splendido singolo di beneficienza a sostegno della ricorstruzione in Abruzzo inciso di recente da 56 artisti italiani.

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aderendo inoltre, tramite la ditta presso la quale presta servizo all’iniziativa comunitaria pro terremotati abruzzesi promossa dal fondo istituito da CGIL, CISL E UIL che prevede da parte delle lavoratrici e dei lavoratori in forza l’autorizzazione ad effettuare la trattenuta di una parte del proprio stipendio sulla prima busta paga utile.

Non parlo di cose come queste per vantarmi, di solito non bisognerebbe gridare ai cosiddetti 4 venti la beneficienza. Da una parte sto andando controcorrente, non mi piace farmi grande sul dolore degli altri perché ho fatto una buona azione, io sono una persona molto sensibile per natura e chi mi conosce sa che non sono certo il tipo che si da arie per questo però ne parlo perché è utile farlo e soprattutto perché voglio dare il mio contributo a una sensibilizzazione, mi piacerebbe che molti seguissero il mio gesto in questi o altri modi, questo è il momento giusto per agire compiendo piccoli gesti che per chi ha bisogno possono voler dire molto, anche adesso che che l’onda emozionale mediatica sul devastante sisma abruzzese sta lentamente scemando.

Elena

domenica 17 maggio 2009

A due speciali Riempipiazza…..

Cari Luca e Diego,

complimenti! Volevo ringraziarvi sin d’ora stamattina per il vostro inaspettato regalo di compleanno! Mi avete portato a casa un premio come miglior riempipiazza! Splendido!

Sarò sincera, è stata una grande indicibile emozione rivedervi su un palco dopo un po’ di tempo, vi trovo bene, benissimo così frizzanti, ma non eccessivamente, nella giusta maniera, quella che assicura sempre una grintosa carica! Che bello!

Come? Volete sapere a cosa ho pensato mentre vi vedevo scendere in scena con ineccepibile e composta professionalità che non è necessario discutere mentre ero al massimo della gioia, praticamente all’apoteosi della mia giornata di compleanno?

Beh Diego, per quanto mi riguarda questo pensiero è maturato in un solo istante, mi è bastato scorgere un attimo il tuo sguardo beatamente incastonato alla tua figura assai amichevole e giovanile in abbigliamento scuro e ho subito potuto paragonarti alla notte. Nulla che potesse turbare l’anima però, con questo vocabolo. Già, pensa alla notte, intesa nella sua veste romantica, quella profonda, quieta, silenziosa, tranquilla e serena parte del giorno che culla la nascita e il rafforzarsi di nuovi o grandi amori e avvolge nel suo materno manto tutte le cose, proteggendo allo stesso tempo il sonno di ciascuno di noi in attesa di cederci alla vita di un nuovo giorno.

E tu Luca, Luca, saggio piccolo principe dall’anima buona, con quello sguardo che pare custodire nei propri occhi tutto l’universo stellare, ho immaginato che tra i tuoi capelli ieri sera sotto quel buffo cappello posato sulla tua testa riposasse null’altro che lei la luna, regina incontrastata della notte. E forse non avevo tutti i torti, perché sentivo che la mia anima veniva completamente rapita da una felicità nuova che ancora non saprei spiegare al momento a parole concrete…

Buona domenica o solari ranuncoli, vi voglio bene, moltissimo, anzi, da oggi più che mai visto che da nemmeno un giorno ho un anno di più. Gli anni passano ma con essi aumentano generalmente in chi li possiede anche gli affetti che diventano ancora più saldi e l’amore per la vita, tutto ciò che rappresenta la parte buona della nostra esistenza. Non so se c’è chi concorda con me ma credo sia una cosa vera io ho potuto constatarlo sulla mia pelle anche ieri sera.

Elena

La foto simbolo di un giorno per me importante, che avrei voluto scattare assieme a ciascuno dei lettori del mio blog.

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L’amicizia aumenta la felicità

ed allevia la miseria

raddoppiando la nostra gioia

e dividendo la nostra sofferenza.

(ADISON)

Reggiolo, 16 maggio 2009

In questa foto c’è con me (a sinistra) Simo84, tuttavia  confesso che avrei voluto scattarla  anche con ognuna di tutte le persone che mi hanno ricordato ieri con affetto, e che a parte questo dimostrano di essermi veramente vicine sempre. Mi avete commosso!

Grazie a tutti!!!!

Elena

Trent’anni

Ecco un primo traguardo

che la vita ci propone

quando si è nel fiore degli anni

quando si è ancora giovani e brillanti

ma maturi abbastanza

da vivere con rispetto ed il giusto piacere

tutte quelle emozioni che la vita ci regala.

Questa è un’età fantastica,

da vivere giorno per giorno

godendosi tutti gli affetti

e le gioie che

ci circondano.

sabato 16 maggio 2009

Le prime trenta primavere di Elena. 16 maggio 1979 – 16 maggio 2009.

«L'aquila non può levarsi in volo dal piano terra; bisogna che saltelli faticosamente su una roccia o su un tronco d'albero: ma da lì si lancia alle stelle.»

(Hugo Von Hofmannsthal)

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«Trenta!»

Che dite ragazzi, posso chiedervi di dare quest’oggi, personalmente, alla vostra qui presente ed irriducible fan neotrentenne Elena una simpatica e benaugurante tiratina d’orecchie? Sono sincera, lo ammetto, nonostante l’età adulta la gradisco moltissimo è un gesto carino che mi è sempre piaciuto ricevere in occasione del compleanno; facciamo che ve la suddividerete esattamente in parti uguali, quindici volte a testa, senza litigare però, mi raccomando, ok???!!!!! Affare fatto, allora, ci sto!

:-D

NEL GIORNO DEL SUO COMPLEANNO

ELENA RINGRAZIA:

Un abbraccio immenso e più che doveroso va innanzitutto a Luca e Diego Fainello, a tutti i lettori del mio blog vicini e lontani a cui spero di continuare a donare un po’ di lieta gioia pure oggi, a quanti porto sempre nel cuore, a tutti quelli che mi leggono da chissà dove e ancora non conosco, senza dimenticare naturalmente chi mi sarà vicino in persona o mi ricorda anche solo col pensiero, soprattutto in questo giorno speciale!

GRAZIE!

Elena Balasini

Reggiolo RE

ALBUM

A PROPOSITO DI IMPORTANTI ANNIVERSARI, É ASSAI IMPORTANTE RICORDARE QUI CHE…

….esattamente 365 giorni fa, in occasione dei miei 29 anni venerdì 16 maggio 2008 mia sorella mi porgeva in regalo una famigerata, prima, attesissima, ambita e successivamente assai vissuta con tanto amore, copia in CD della Prima Versione di “Liberi Da Sempre”.

Da quel momento, la mia vita sarebbe cambiata radicalmente sotto ogni più inaspettato punto di vista, ma questo già lo sapete, è ancora, fortunatamente, storia recente…

LibDaSe

giovedì 14 maggio 2009

Oggi….

Penso a chi come me guardando il cielo non ha mai smesso nonostante tutto, di sperare, credere e sognare  in un mondo che in realtà fa  in effetti qualsiasi cosa per ostacolare, distruggere o vanificare i nostri desideri più cari, più sentiti, più intimi, più belli.

Questo però è proprio un giorno speciale, strano e allo stesso tempo di grandissimo significato nella sua soprendente e tranquilla normalità di sempre.

Tutto ora si dipinge di rosa, l’anima è  squisitamente leggera e vitale, il cuore gioisce commosso, l’aria frizzante  attorno  profuma improvvisa di mille essenze inebrianti, ogni cosa mi sembra piacevolmente così fresca, nuova, diversa…..

Bentornati a casa cari Luca e Diego.

Elena

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mercoledì 13 maggio 2009

Ce l’ho fattaaaaaahhhh!!!!!Mi è arrivato Libres ieri sera e oggi finalmente ho cambiato le suonerie del cellulare proprio come volevo io!!! Cosa chiedere di più alla vita a questo punto????!!!

Hey Brothers?????!!!!!!

Siete caldi? (direbbe Madonna..) Beh spero proprio di si…..

Io sto scoppiando! E anche se mi sento stanchissima da una giornata di lavoro intensa posso essere allo stesso tempo fresca come una rosa dalla gioia perché in queste venti ore circa è successo tutto quanto di più dichiaratamente “fico” (anche se non è un termine propriamente adatto al mio linguaggio, lo so, però non trovo termine migliore) avrebbe potuto succedere nel corrente mese di maggio!!!

Non ho bisogno di commentare la gioia  del mio  penultimo post in ordine di tempo (quello di ieri)  poiché parla da solo!!!!!

Mi associo commossa dunque alla vostra felicità per una copia del vostro disco latinoamericano venduta a immensa distanza dall’America del Sud e venuta ad abitare d’ora in avanti costantemente ed in modo assolutamente indolore direttamente all’interno del mio cuore!!

Oltretutto non posso non dirvi che finalmente sono riuscita a cambiare definitivamente le sonerie del mio cellulare, proprio nella maniera che sognavo, interamente, facendo praticamente poco o nulla!

Nessun cavo ostico, mi è stato solo sufficiente un dispositivo a mo’ di ponte USB da attaccare al pc  su cui montare provvisoriamente la schedina mini SD come memoria aggiuntiva riconosciuta da PC e da ricollocare nel telefono una volta memorizzati i dati da trasferire e poi una volta preso in mano il telefono con la mini SD ricollocata al suo posto fare clic sull’opzione usa tono istruendo l’apparecchio alle mie più personali esigenze per quanto riguarda il tono di chiamata entrate o l’SMS. Poi ho spostato i toni nelle loro cartelle già predefinite, con ordine! Tutto qua!

Ovvio che adesso sarete obbligati tutti quanti a far squillare a più non posso il mio telefono…. dai scherzo, comunque una goduria, veramente!!!!

Ah dimenticavo, come soneria di chiamata in arrivo, confermo, ho scelto L’Amore e come tono avviso ricezione SMS c’è L’immagine!!!!!!

La vita a volte è bella e ti senti contenta anche solo per questo!!!!

Un abbraccio, buon ritorno tati, vi voglio bene!!!

A presto!!!

Elena

martedì 12 maggio 2009

Silenzio! Parlano Luca e Diego! HABEMUS LIBRES!!!!!

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«La felicità sta nel gusto e non nelle cose; si è felici perchè si ha ciò che ci piace, e non perchè si ha ciò che gli altri trovano piacevole.»
(F. de La Rochefoucauld)

Reggiolo, lì 12 maggio 2009

Casa mia…

Caro Luca,

leggo ora su Facebook il tuo ultimo breve ed esauriente  aggiornamento scritto sul profilo del network, e sono rimasta assai colpita da una frase semplicissima ovverodomani si ritorna a casa” presente all’interno del tuo discorso. Un’affermazione che potrei forse definire come “principale” se ancora studiassi analisi del periodo, in quanto si potrebbe proprio dire  che si regge da sola tale frase ed ha senso compiuto  per conto proprio, è isolata dal resto di ciò che volevi dire, no? 

Mi sembra di vederti adesso Luca mentre scrivi questa frase a video e dici frattanto la stessa cosa ad alta voce a tuo fratello, forte di quella luce particolare che possiedono negli occhi le persone toccate improvvisamente da una grande felicità interiore che posso ben immaginare vero?

Mi ci è voluto un solo istante, per ricollegare immediatamente, grazie a queste tue parole il vostro imminente rientro a una canzone molto bella del 1971 intitolata infatti Casa mia che nella prima strofa diceva così…. 

Torno a casa,
siamo in tanti sul treno,
occhi stanchi,
ma nel cuore il sereno.
Dopo tanti mesi di lavoro
mi riposerò,
dietro quella porta
le mie cose io ritroverò.
La mia lingua sentirò,
quel che dico
capirò…..

Anche se è scontato che voi non tornerete in treno e che una volta rientrati in Italia farete di tutto tranne che riposarvi, non ho potuto fare a meno di ricantare sorridendo commossa le parole di questo brano un po’ malinconico pensando a voi in questi momenti che ancora vi separano fisicamente dalla nostra nazione. Di certo non ci sarà tempo per riposarvi, perché vi attende un’estate italiana fitta di impegni, ma sono sicura che nel vostro cuore, al termine di questa intensa permanenza in terra straniera ci sarà sicuramente  il sereno perché riabbraccerete i vostri cari e ritroverete le vostre cose; sarò banale forse sciocca addirittura, ma ammetto che mi piace pensare questa cosa, perlomeno lo spero per voi.

Non mi sembra neanche vero che siete già in procinto di rientrare. Ricordo la mattina di un mese e mezzo fa quando attendevo trepidante, con una punta di pensiero la vostra partenza in volo da Roma per l’America Latina, e avevo postato qui “Ciao Ciao” di Petula Clark.

Il tempo è stato clemente ed è passato in tutta fretta, un’ottima cosa. Ora è la volta di dedicarvi giustamente “Casa Mia” invece, che bello!

Durante questo mese e mezzo di vostra assenza sono accadute tante cose qui; anche personalmente per quel che mi riguarda ho vissuto una varietà contrastante di stati d’animo interiori alti e bassi, molti dei quali (forse in maggioranza) non proprio felicissimi, che si fanno risentire anche in questi giorni.

Putrtroppo sono uscita molto poco, ma ogni volta che l’ho fatto non ho certo mancato di percepirvi accanto a me come fedeli custodi nel momento più triste così come  nella fulgida bellezza propria dell’esplosione della primavera senza dimenticare la vostra presenza in tutte le piccole cose  della mia esistenza che maggiormente mi danno entusiasmo, serenità e allegria.

Ciò a cui penso maggiormente ora, a pochissime ore dai miei primi trent’anni, con tenerezza, è che ci rivedremo presto, molto prima di quanto pensi caro piccolo principe biondo!

Resto dunque in gioiosa attesa di accogliere tutta la serenità di cuore che tu e tuo fratello saprete donarmi nuovamente in ogni giorno perché ne ho davvero bisogno in questo periodo per me moralmente piuttosto malinconico che certo non brilla, mi sarei aspettata un morale decisamente migliore quando siete partiti, ma gli eventi del periodo non lo hanno permesso più di tanto, almeno non sinora!

A prestissimo, boys poi vi parlerò a grandi linee anche di cosa desidererei ardentemente poter fare per il mio compleanno in arrivo questo sabato e che ancora non ho espresso apposta per serbarlo per il giorno del mio trentesimo compleanno,  ma senza essere troppo esplicita altrimenti quello che vorrei non si esaudisce, promesso!

Provate già a pensarci voi, magari in attesa di leggere il mio prossimo post, nonostante già vi avviso che non lo dirò mai chiaro e tondo, ma avrete modo di intuirlo comunque probabilmente, già un po’ mi conoscete!

Un abbraccio forte, a prestissimo, vi voglio bene, sempre!

Elena

domenica 10 maggio 2009

A voi….

Ciò che avvertite adesso

nel silenzio più profondo,

è  la voce del mio pensiero

che vi sfiora.

Buonanotte!!!!

Elena

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É il titolo di una splendida canzone che sta girando adesso per le radio e che mi sento di segnalare volentieri. Purtroppo (ed è un vero peccato) i Sonohra non sono inclusi nel gruppo degli artisti presenti ma sono ampiamente giustificati però perché sono in America Latina, e sono sicura che avrebbero partecipato con gioia, potendo, alla bella iniziativa che è stata creata da 56 musicisti italiani di grande fama a sostegno dei terremotati abruzzesi.

Non so se esista il CD singolo di questo brano in vendita nei negozi ma lo cercherò di sicuro perché lo voglio comprare assolutamente!!! Una canzone bellissima che merita mille volte, è una cosa emozionante ed ottimamente riuscita, che da grande pregio anche al di là dell'importantissimo scopo benefico! Non può certo mancare nella mia vasta collezione di dischi personale.

Io adoro queste cose fatte in gruppo dai più grandi della musica italiana o straniera che sia; è davvero molto bello vedere che una causa comune sentita da tutti unisce profondamente e senza vincoli anche importanti nomi della musica!

Il mio primo ricordo per iniziative benefiche di questo genere risale, adesso che mi ci fate pensare per esempio, esattamente al novembre 1984 con la Band Aid a sostegno dei bambini africani quando incisero il brano natalizio "Do They Know It's Christmas?", che forse qualcuno di voi ricorda ancora e che rimane tutt'ora un classico di sempre, immancabile nelle mie feste di Natale...

Elena

sabato 9 maggio 2009

Sotto il segno del Toro (21 aprile – 20 maggio)

I nativi del Toro sono proverbialmente ostinati e usano la loro grande energia per raggiungere stabilità e sicurezza. I nati sotto il segno del Toro sono autentici cultori delle gioie della vita e hanno grande interesse per l’arte e la musica. Il loro approccio alla vita è diretto.  Amano la ricchezza ed il potere ma non sentono il bisogno di vantarsi dei successi. Hanno un’enorme resistenza, con la loro forza di volontà possono smuovere le montagne. I nati della terza decade (12-20 maggio) possiedono concretezza, stanno con i piedi per terra e al tempo stesso sono innovativi, perfezionisti, rivoluzionari.

 

Con l’avanzare della primavera, tra aprile e maggio gli alberi da frutto si coprono di bei fiori bianchi e rosa. É il periodo della vitalità, della fecondità, della riproduzione, quando la linfa sale e l’aria è impregnata ovunque di dolci promesse; tuttavia è anche tempo di dure lotte…

venerdì 8 maggio 2009

Hey Houston!

Qui abbiamo un problema!

No, non spaventatevi, non sono impazzita e non è successo nulla di serio, tuttavia mi è sembrata quantomai originale e carina l’idea di cominciare il mio post di oggi con quest’altra famosa frase. Non è certo il mio nuovo cellulare superaccessoriato ad avermi distratto così a lungo per qualche giorno dal mio sito, quanto piuttosto gli eventi normali della vita e il mio morale poco predisposto alla scrittura! Tranquilli, adessoo sono di nuovo qua, e come potrei allontanarmi?! Sapete bene che non potrei mai fare a meno del mio spazio per un periodo di tempo prolungato.

In effetti mi piace pensare alla mia pagina Internet vedendola anche un po’ come una sorta di orto personale che mi soddisfa e amo gestire completamente da sola! Se voglio coglierne i rigogliosi frutti devo mantenerlo, curarlo, coccolarlo, seguirlo, nutrirlo affettuosamente, non può certo rimanere in balìa delle erbacce o dell’incuria che ahimé sono sempre in agguato; per quanto mi riguarda però le mie cose mi piace tenerle bene, e dato che mi sono presa questo impegno vado avanti tranquilla piena di idee e fiduciosa, volentieri!

Immagino vogliate sapere innanzitutto come funziona il nuovo telefono e se fa il suo dovere! Benone direi! La prima sera ero quasi delusa, non sapevo assolutamente da che parte prendere onestamente, ma è normale sentirsi spaesati per i primi giorni, come in tutte le cose!

Cosa Luca? Ah, si, scusa, la foto, certo, certo, ovvio, naturalmente certifico che ci siete, ci siete sul cell, elemento importante e come, fate bella comparsa sul mio display principale, con la foto in primo piano che dicevo io anche se per il momento mi sono dovuta accontentare di scattarvi una foto dalla stessa con la fotocamera del cellulare orientandola verso il monitor del PC acceso perché non ho ancora possibilità di introdurre file nella memoria del telefono da un PC, però è già un ottimo risultato provvisorio, in attesa poi di cambiare pure la suoneria per i vari eventi come io comando, ma lo farò, al momento mi manca ancora il cavo da attaccare al PC compatibile col telefono! E comunque sia, lasciate che lo dica, anzi scriva! Wow!

Bel regalo per il momento, dunque, certo, fa la sua figura tutto sommato, ci mancherebbe, peccato squilli sempre troppo poco per i miei gusti, anche se non sono mai stata una che fa intenso uso di cellulare! Ma la cosa, ripeto deve cambiare! É ora di allargare i miei orizzonti…

Diego: “A proposito di orizzonti, donzelletta, scusa se faccio il curioso ma vorremmo sapere in anticipo se hai architettato qualcosa di diverso e speciale per quello che è e sempre sarà «Il Tuo Giorno», o in alternativa hai magari un desiderio in serbo che vorresti esprimere da tempo e che hai trattenuto fermo proprio perché si possa magari sperare di concretizzare in onore e a ricordo dei tuoi primi trent’anni? Sempre che tu voglia raccontarcelo, si capisce…"

Bella domanda tesoro, ti farò sapere, promesso, voi state buoni frattanto c’è ancora tempo per arrivare al prossimo week end! Portate pazienza e sarete ricompensati nella vostra curiosità! La mia mente sta lavorando, diciamo che tutto può essere possibile, ma non mi piace parlare troppo diffusamente dei miei progetti o desideri ora, perché ho sentito dire che parlarne in anticipo può portare sfortuna, dunque vi svelerò tutto solo in settimana, contateci!

Bacione! Vi voglio bene,sempre, e rimango in impaziente attesa di sapervi felici di nuovo in terra natìa e riabbracciarvi personalmente il più presto possibile!!!!

Elena

Maggio in antica, festosa poesia…

IL CA NTO DI CALENDIMAGGIO

«Ben venga maggio

e 'l gonfalon selvaggio!

Ben venga primavera

che vuol c’uom s’innamori

e voi donzelle, a schiera

colli vostri amadori,

che di rose e fiori

vi fate belle il maggio

venite alla frescura

delli verdi arbuscelli:

ogni bella è sicura

fra tanti damigelli;

che le fiere e gli uccelli

ardon d’amore il maggio.»

AGNOLO AMBROGINI (detto “Il Poliziano”)

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lunedì 4 maggio 2009

Hey scoiattolini,

oggi sono qua solo di passaggio, purtroppo tra ieri sera e stamattina mi sono ritrovata inaspettatamente con tre milioni di cose da fare anche se starei molto più volentieri qua ore e ore a raccontarvi cose che ho voglia di scrivere.

Sto benone di morale io e così spero di voi. Direi che in queste ore  sono poi particolarmente presa, come sapete, tra l’altro, dall’acquisto del nuovo telefonino che sarà il mio personale e principale  regalo di trentesimo compleanno in arrivo molto presto, come annunciato anche ieri perciò oggi non ho sfortunatamente ulteriore tempo da dedicarvi al momento, mi dispiace. Vi prometto che vi faccio sicuramente sapere  tutto sulla personalizzazione sonohrina del nuovo e pressoché imminente mio  futuro strumento di comunicazione vocale.

Ne approfitto frattanto per preannunciare a chiunque mi legge e alle interessate all’evento che vivono nelle zone limitrofe alla mia che non appena voi due rimetterete piede in patria organizzeremo quanto prima una cena strategica tutte insieme al Tanino a Pegognaga, per fare il punto della situazione davanti a una pizza calda e croccante in compagnia, cercando di iniziare a capire come possiamo agire concretamente e al meglio durante la nostra già programmata partecipazione ai prossimi vostri  concerti di Carpi e Villafranca.

Ulteriori informazioni per la suddetta cena in preparazione e annuncio ufficiale di convocazione alla serata saranno pubblicati sul mio blog, prossimamente con nuova futura comunicazione ovviamente a cura e da parte della sottoscritta.

Vi voglio bene, o mie morbide piumine!!! Un abbraccio frettoloso ma sentitissimo, sempre!!!

Elena

domenica 3 maggio 2009

Avrò un cellulare tutto Sonohrino, fantastico!!!

Cari Luca e Diego,

cioè no, ma ve lo immaginate questo momento sacrosanto in cui avrò tra le mani questa meraviglia di cellulare nuovissimo di pacca?

Vale a dire molto presto, forse addirittura domani con ogni probabilità, dato che devo andare a fare spese e ne approfitto adesso che questo oggettino è in offerta e mi fanno lo sconto anche se gli anni veramente io li compio il 16 maggio???

Una goduria insomma! Mi sto consumando dalla felicità!!!! Credetemi!!!

E avete una mezza idea di quando concretamente d’ora in poi, dato che sapete che ho cambiato anche numero di cellulare del tutto da pochissimo con una SIM ultramoderna, questo benedetto telefono si farà chiaramente udire puntualmente per ogni chiamata mentre fa partire da zero e suona squillando tutta la mitica “L’Amore” in versione rigorosamente originale? Io mi sento male dalla gioia, lo giuro ed ho scritto poco!

Ovvio non ho intenzione certo di farmi prosciugare il credito della SIM con le sonerie polifoniche a pagamento che si vedono in TV e spillano soldi, e che comunque non mi piacerebbero perché spesso non sono neanche cantate dai veri artisti.

Forse non mi sono spiegata bene, diciamo che ho proprio voglia di copiare nella memoria espandibile del suddetto telefono TUTTO il brano in MP3 estratto dal mio CD, acquistato regolarmente, dunque, naturalmente è una cosa ovvia.

A quel punto poi metterò indubbiamente come tono di chiamata il vostro successo sanremese, mentre come brano che fa da tono di SMS in arrivo sono ancora indecisa invece se far partire “L’Immagine” o “I Believe”. Ci penserò e potrò variare a mio pieno piacimento ogni volta che voglio ma so già che non avrò che l’imbarazzo della scelta.

E come immagine che sfondo del display del telefono cosa penso di mettere?

NATURALMENTE VOI, SEMPRE VOI!

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Direi che con questa foto in background mi sentirò semplicemente in Paradiso, magari vedo di schiarirla un attimo al computer, ma solo leggermente prima di trasferirla sul telefono in modo che i colori non mi creino problemi alla lettura delle opzioni interne dello stesso, insomma vi farò sapere una volta che avrò tutto l’occorrente tra le mani!

Naturalmente il suddetto e già citato telefono, è chiaro, mi consentirà di fare determinate cose ed è semplicemente ovvio che è quest’ultimo che dovrà essere pienamente personalizzabile secondo le mie proprie esigenze personali, non la cosa contraria!!!!

A prestissimo, poi vi racconterò come va a finire!

Un abbraccio!!!

Elena

P.S.: Voi lettori, amici e conoscenti, che avete il mio numero di cellulare usatelo con cognizione ma fatelo squillare per favore, ci tengo, d’ora in poi più che mai, ho un ottimo motivo perché questo si faccia sentire!!!

Vorrei che il mio telefono squillasse davvero anche perché nuove sonerie a parte la mia vita DEVE assolutamente cambiare, sono in attesa della telefonata che cambierà per sempre la mia vita! Questo Principe Azzurro esiste e bisogna tirarlo fuori a tutti i costi anche per me!!! Ne ho abbastanza di essere single è così brutto essere soli!!!! Lo avete cantato anche voi del resto “Cerco come te l’amore.” Questa frase è diventata da un anno e mezzo in qua il mio motto!!!

Elena annuncia fieramente che sta per concedersi un meritatissimo regalo di compleanno, sperando che squilli MOOOOLTO più spesso di quanto abbia fatto sinora il suo ormai antichissimo primo ed unico predecessore!!!!



Nokia 7310 Supernova


SCHEDA TECNICA



MISURE E DIMENSIONI
Peso: 83 gr.Altezza: 107 mm.Larghezza: 45 mm.Profondità : 12 mm.Display: 240x320
DISPLAY
Principale: 240x320 a 2.0 pollici TFT a 16.7 milioni di colori
AUTONOMIA
Batteria: Li-Ion 860 mAhStandby: 290 hConversazione: 3 h
FUNZIONI
Rubrica: AvanzataFotorubrica: SiVibracall: SiVoice Memo: SiVivavoce: SiScrittura Facilitata: Si
DATI
Usb: Si (2.0)Miniusb: SiPc Sync: SiBluetooth: Si (2.0)
RETI
Rete: Triband Gsm (900/1800/1900)Wap: Si (2.0.0)Gprs: Si (Classe 32, 107 kbps)Edge: Si (Classe 32, 296 kbps)
COMUNICAZIONE
Mms: SiEms: SiEmail: Si (pop3, smtp, imap)
MULTIMEDIA
Loghi: SiSuonerie: Si (Download)Polifoniche: SiFormati Suonerie: MP3Giochi: Si (Download)Screensaver: Si (Download)S.O.: Interfaccia Utente Serie 40Java: Si (MIDP 2.0)Lettore Mp3: Si (Player)Lettore Mpeg4: Si (Player)Radio FM: SiVisual Radio: Si
FORMATI AUDIO E VIDEO
Audio: MP3, AAC, AAC+;Video: MPEG4.
MEMORIA
Interna: 32 MbEsterna: microSD
FOTOCAMERA
Fotocamera: SiTipo Fotocamera: 2.0 MpxRisoluzione Foto: 1600x1200Registrazione Video: SiRisoluzione Video: QCIFOpzioni Fotocamera: video
VIDEO E TV
Video: SiUscita Tv: Si

Non poteva mancare un post incredibilmente“Puffoso”….

Miei cari piccoli Puffi,

...lontano lontano, in un piccolo villaggio fatto di case a funghetto, nel bel mezzo di una foresta sperduta nel cuore dell’Europa  vive un gruppo di piccoli omini blu che vestono pantaloni e berretti bianchi: sono i Puffi. Sono alti all’incirca quanto tre mele e parlano in "Puffo", una lingua che capiscono solo loro. I Puffi sono creature allegre, pacifiche e spensierate che vivono in armonia con la natura. Ma hanno un brutto vizio, quello di volersi comportare come gli uomini, e così vanno sempre a cacciarsi in un mare di guai…

 A dire la verità non avrei saputo come meglio cominciare il mio post di oggi! L’idea mi è venuta ancora ieri pomeriggio quando inaspettatamente mi sono messa a pensare a questi simpatici personaggi della mia infanzia delle cui serie non ho perso una puntata; mi sono venute in mente le loro stranezze, la loro ingenua e sincera bontà, alla comica cattiveria di Birba e Gargamella che cercavano puntualmente mille espedienti per tentare di catturarli e mangiarseli. Mi manca tanto questo cartone ed è un vero peccato che i ragazzi di oggi si e no sappiano chi sono i mtici Puffi.

Sembrerà strano, difatti questa è una sensazione personale però penso che anche voi,  abbiate molto di ciò che di buono hanno i piccoli Puffi, nel vostro cuore. Onestamente mi riesce difficile pensarvi addirittura vestiti come Puffi, sarebbe bellissimo, direi.

Probabilmente Luca tu saresti adattissimo per essere Grande Puffo, dotato di enorme intelligenza, saggezza e profonda spiritualità mentre…

Papa

…nel tuo sguardo, nascosto nelle morbide pieghe della tua espressione Diego non potrei altro che scorgere lui, Baby Puffo, il più piccolo di tutta la comunità a cui non si può non affezionarsi  e riempire di coccole volendogli un sacco di bene. Il puffo che che si esprimeva biascicando sempre e solo una ben determinata e dolcissima, nonché quantomai amorevole espressione….

….“Puffungà” ….

Quando ero piccola, ricordo che esisteva in gelateria addirittura un gelato al “gusto puffo”,  dal colore rigorosamente azzurro, però non l’ho mai preso perché era fatto con l’anice e io da sempre detesto anche solo sentire lontanamente il sapore di anice, una cosa che non mi piace per niente. Chissà se c’è ancora oggi…..

Un bacio puffoso unito a un abbraccio che non è da meno ed è speciale per entrambi, da parte di chi (oggi più che mai) si sente dentro una Puffetta doc….

Elena

sabato 2 maggio 2009

Dalla mia vecchia Smemoranda, alcune immortali, splendide parole del D’Annunzio.

In questa notte nera, la corona delle tue braccia m’è come una costellazione indelebile.
Perché oggi, in quei pochi attimi di sogno, ho avuto dalle tue giovani braccia una sensazione luminosa, come se tu avessi cinto d’un fuoco bianco la mia tenerezza e la mia tristezza?
Esiste un fuoco fresco?
Non saprò mai dirti quel che provo, quel che tu mi dai.
Poco a poco, credevo di sentire la sostanza del tuo corpo cambiarsi in una specie d’amore caritatevole. Credevo di assistere a un miracolo inaudito: il frutto voluttuoso che si muta in fiore sensibile! Puoi capire?
Mai tu m’avevi preso fra le tue braccia con tanta dolcezza.
Eri una dolce piccola anima con delle labbra. Eri la bocca stessa dell’Amore che guarisce.
Vorrei che il mio grido giungesse fino a te; vorrei che il mio desiderio traversasse il lago scuro fino al tuo giardino umido… Tenterò di farti giungere questa lettera notturna.
Sarai forse contenta di stringerla sul petto o di farne il tuo guanciale.

Gabriele D’Annunzio

venerdì 1 maggio 2009

First Of May – Primo maggio: L’inizio di un mese veramente significativo!!!

Ciao topolini!!!!!

con la giornata non proprio bellissima come tempo atmosferico ma tradizionalmente festiva di oggi si inaugura un mese a me da sempre molto caro, il mese di maggio, appunto. Vi parrà forse inusuale, tuttavia, ho sempre pensato che questo mese dell’anno sia il più significativo di tutto il calendario.

Naturalmente non scrivo questo solo perché come sapete ormai bene per me questo sarà comunque un mese di importanti ricorrenze, quando infatti trent’anni fa in questo frangente di tempo, subito dopo la metà del mese io venni anticipatamente, improvvisamente ed inaspettatamente alla luce.

Se ci fate caso, trovo che il mese di maggio è diverso da tutti gli altri per molti altri motivi. Esso regala puntualmente un’atmosfera serena che nessun’altro mese dell’anno racchiude in sé. Maggio non è d’ estate nemmeno come clima, ma mostra la primavera in pieno avanzamento, cosparsa da una grande varietà decisa di forme, profumi, colori, sfumature, piante e fiori che solo la Natura sa regalare! Splendido!!

Per tutto il mese di maggio si ricorda per la tradizione cristiana, la Vergine Maria, con la recita di una preghiera bellissima a Lei dedicata, il Santo Rosario. O ancora, almeno dalle mie parti questo è il mese preferito per celebrare i matrimoni. Il mese di maggio solitamente mi lega ancora di più ai sentimenti buoni che caratterizzano il lato del mio carattere tenero e romantico.

Molto spesso, durante tutto l’arco del quinto mese dell’anno mamma mi prepara squisite coppettine dessert piene di fragole rosse, tagliate a tocchetti. Frutta carnosa, succosissima e matura al punto giusto, immersa in tanto succo di limone, sommata poi a un cucchiaio di zucchero e nonché mista a una montagna di panna montata fresca. Ne vado matta!!! Un dolce che considero speciale e che amo concedermi solo nel mese in cui compio gli anni.

In questo periodo amo suonare quotidianamente una canzone dei Bee Gees incisa nel 1969 (già proprio loro quelli di “Saturday Night Fever”) solo che questo loro pezzo era antecedente all’epoca danzereccia che fece moda e lanciò pure il famoso film di punta della carriera di John Travolta.

Questa canzone è a dir poco un classico e si chiama “First Of May” e mi mette sempre tanta tenerezza dentro l’anima perché con le sue note mi ricorda puntualmente tutta la mia vita in ogni sua fase, e riassume ovviamente tutto quanto amo generalmente ricordare del mio mese preferito.

FIRST OF MAY

When I was small, and Christmas trees were tall,
we used to love while others used to play.
Don't ask me why, but time has passed us by,
some one else moved in from far away.
Now we are tall, and Christmas trees are small,
and you don't ask the time of day.
But you and I, our love will never die,
but guess we'll cry come first of May.
The apple tree that grew for you and me,
I watched the apples falling one by one.
And I recall the moment of them all,
the day I kissed your cheek and you were gone.
When I was small, and Christmas trees were tall,
do do do do do do do do do...
Don't ask me why, but time has passed us by,
some one else moved in from far away.

Sono convinta che comunque, a parte tutto questo, c’è un motivo in più ora per cui in futuro non scorderò tanto facilmente questo mese di maggio dell’anno Zeronove sapete?

Diego e Luca (insieme): “Per forza, Ele come puoi dopotutto non ricordare con gioia il giorno in cui sei nata e in cui compirai i tuoi primi trent’anni? Secondo noi nessuno lo scorderebbe facilmente, vero?”

Già tesori, ma a parte questo, forse dimenticate un piccolo particolare che quest’anno rende ancora più dolce questo mese già di per sé personalmente parlando tanto ricco e speciale e cioè il fatto che rientrerete presto in patria e questo pensiero non può che stampare sul mio volto un vivido sorriso!

Vi voglio bene ragazzi a presto!!! Buon mese di maggio! Spero che per voi e per chiunque mi legge questo sarà un mese da ricordare sempre, forte di pace e positività!!!

Elena