lunedì 31 maggio 2010

A proposito,

quasi dimenticavo!!! Luca, Diego, vi ricordate che vi avevo detto che lo scorso gennaio avevo dovuto redigere per lavoro un importante questionario e mi era stata affidata anche la collegata stesura di una importante relazione da presentare in riunione ai miei superiori? Molto bene, grazie per aver risposto si. Ebbene, vi faccio finalmente sapere come è andata e per raccontarvelo userò un unico requisito: la sincerità.

Stamattina, difatti, a quasi 6 mesi di distanza dalla consegna del mio elaborato e relativa riunione di esposizione ho ricevuto, (scritti nero su bianco e controfirmati da me per presa ricevuta) in un colloquio privato, dal mio capoufficio, i giudizi definitivi in merito al mio lavoro svolto all’inizio del 2010.

É stato un compito globalmente faticoso che ha richiesto da parte mia tutto il massimo impegno ed energia, assieme a nervoso e comprensibile tensione anche, lo ammetto, senza dimenticare le mie immancabili preghiere giornaliere e notturne ma ne è valsa la pena in ogni caso perché vi preannuncio che è andata in effetti bene, molto bene. Oltre ogni mia più rosea aspettativa!!!

Vi farà piacere sapere che il giudizio finale (strutturato in accordo con i titolari dell’azienda) assegnatomi nella prova da me sostenuta è stato infatti altissimo. Uno dei più alti, dei migliori che il diretto responsabile del mio ufficio abbia mai deciso di assegnare coi titolari a un impiegato nel corso della propria permanenza nell’ufficio in cui io lavoro.

Le mie referenze comportamentali, professionali, contabili, decisionali e ragionieristiche interne sono state giudicate praticamente ottime sotto tutti i fronti, sotto ogni punto di vista!!!! Strabiliante, io sapevo di aver dato il meglio di me, ma non fino a questo punto!!! Anzi, vi dirò che la mia prova e motivazione professionale atta a migliorare progressivamente la mia figura è stata ritenuta, in generale, talmente meritevole, efficace, eccezionale e positiva agli occhi miei superiori, che il mio diretto responsabile avrebbe seriamente pensato di proporre nei prossimi anni la qui scrivente vostra fan in persona per ricoprire nientemeno che le sue stesse veci, una volta che lui sarà andato in pensione: quelle di capoufficio, come ho appena scritto, dunque! Non sto scherzando!! Ci pensate? L’Elena con un sacco di nuove fondamentali mansioni da svolgere nel giro di pochi mesi, attualmente, ed addirittura capoufficio in un futuro non molto lontano? O santo cielo!!!!

Credetemi ragazzi, stamattina mi sono addirittura sentita male nel vero senso della parola per l’enorme emozione che mi ha attraversato l’anima alla sola idea di questa inaspettata prospettiva professionale personale, una volta terminato il mio colloquio col capo, ve lo giuro!!!! Sono contentissima di questo ed è dire poco!!!! Il lavoro più di ogni altra cosa nella vita mi ha sempre dato grandissima soddisfazione e continua a farlo con regolarità ogni giorno!!!! I miei sono felicissimi!!!!!

Magari fosse così anche nella mia vita privata!!! Ma l’esistenza (penso di esserne bene al corrente ormai) è uno stuolo di prove non semplici e forse ottenere tutto ciò che vorrei fare in breve tempo sarebbe troppo facile. Le soddisfazioni me le devo conquistare pian piano anche lì, devo meritarle, bisogna darsi da fare e sudare, proprio come sul lavoro!!!!

Elena

P.S.: Non so spiegare a parole com’è che sia la cosa ma ultimamente mi stanno succedendo un sacco di cose proprio fantastiche!!! Credo proprio tutto questo si riconduca al merito della costante protezione da parte del veneratissimo San Giorgio, più passa il tempo più me ne convinco religiosamente. Veramente, non ho parole. É proprio vero, che le vie del Signore sono infinite. Non so dare altra spiegazione a tutto quanto mi capita soprattutto di recente! Anzi, oserei dire che col colloquio di stamattina è come se il mio Santo protettore mi avesse dato una simbolica mano invitandomi a salire in groppa assieme a lui sul suo bianco, sacro destriero!!!! Mi commuovo!!! E recito fervidamente sottovoce l’ennesima sentita preghiera di ringraziamento!!!!

O santo cielo! “Che deh”? Direbbe allo stesso modo Lucia Mondella utilizzando il suo stupito, timidissimo ed antico intercalare….

Che succede oggi, di grazia, cari giovani? Riaccedo al mio sito proprio adesso dopo un paio di giorni di assenza e mi trovo davanti una scena che mai e poi mai mi sarei aspettata!!!! Com’è ‘sta storia???

Luca, Diego, cos’ è quel broncio serio serio e quasi rabbioso stampato sui vostri visetti?! La volete smettere di litigare rumorosamente l’un l’altro tentando di provarvi a turno l’ambita maglia rosa e sollevando in alto la chitarra a mo’ di trofeo per fare nello stesso tempo a gara a chi dei due rispettivamente sale meglio sul palco indossando questo capo di abbigliamento e fingendo di aver appena vinto anche una manifestazione sportiva????? Io pensavo che primeggiare un po’ ovunque nel campo della musica internazionale vi fosse sufficiente! E invece mi sbagliavo! Robe da matti!!!! Siete dei GRANDI!!!!

D’accordo, siete adorabili, assolutamente deliziosi e non smetterò mai di ribadirlo. Si sa, però, il gioco è bello quando è corto! Mi è difatti giunta voce che quattro svelte ed agilissime “manone” abbiano furbescamente sottratto il prezioso ed ambito capo di abbigliamento molto rapidamente ed in modo furtivo ieri sera a un disperato neovincitore del Giro D’Italia 2010 durante uno dei suoi comprensibili e frequenti momenti di distrazione post cerimonia!!!! Incredibile!!!!! Questa da voi due proprio non me l’aspettavo, veramente!!!!! Mah!!!! :-D

Fatemi un favore ora, dai siate bravi su, fate pace e andate SUBITO a restituire a Ivan Basso la sua maglia appena conquistata…., con le dovute scuse!!!!!

Naturalmente sto scherzando, non vi preoccupate! Difatti mi piace pensare che stiate ridendo di gusto adesso, dopo aver letto la mia insolita scenetta!!! Sono in vena di umorismo oggi, il mio morale è particolarmente alto e si legge!!!! E ovviamente ho voluto pensare anche a voi in questo modo, con tutto il sincero e bonario affetto che un fan potrebbe provare per i propri beniamini!

Parlando seriamente mia sorella ieri era davvero presente con voi al Giro d’Italia e mi ha procurato ogni sorta di prove secondo cui ho potuto avere concreto riscontro della vostra sempre alta professionalità sfolgorata in Arena. Complimenti cuoricini. Deve essere stato emozionante vedervi dal vivo proprio lì in quel luogo così pieno di fascino, storia e tradizione che fa parte di quella che è da sempre la vostra “favola” basilare e fondamentale! Mi siete mancati, mi è spiaciuto molto non fare compagnia a Daniela nella sua fortunata ed avventurosa giornata veronese di ieri, ciclisticamente parlando “tutta rosa”, però devo dire che non ho perso nulla del suo dettagliato resoconto generale e ne sono felice.

Anche io ieri ho però passato un gradevolissimo pomeriggio in giro in bici a zonzo per Reggiolo con i miei perché avevamo il mercatino con lo scambio/vendita del materiale da bar di qualsiasi tipo (mobili, vecchie insegne, tazzine da caffè, cucchiaini, bustine di zucchero, posacenere, sottobicchieri colorati, statuette decorative, bottiglie di liquori e/o birra, boccali in vetro dalle fogge più strane e diverse, e chi più ne ha ne metta, tutte cose rigorosamente usate si intende; io ne vado matta…) e c’erano bancarelle dislocate per le strade del paese. Molto carino ed interessante!!!

Ben sapendo da principio che non sarei venuta a Verona ho avuto modo di invitare la mitica Simona e la sua mamma a questo evento che ha attirato persone per tutte le vie del luogo in cui vivo. Ci siamo trovate, siamo state in piacevole compagnia, vi abbiamo pensato parlando. E siamo state bene comunque. Ci siamo dette sin d’ora che non mancheremo di sostenervi personalmente (e come è giusto che sia) il prossimo 2 settembre presso il Teatro Romano. E attendiamo frattanto qualche altra data estiva che possa rendere maggiormente frizzante ed indimenticabile questo periodo. Aspettiamo gongolanti vostre notizie! Bacini!!!

Elena

venerdì 28 maggio 2010

Cari Luca e Diego,

oggi passo di fretta. Nonostante sia a casa in riposo mi sento molto stanca. Non voglio che mi perdiate visto che tra una cosa e l’altra non mi faccio sentire da una decina di giorni e so che mancherò molto a chi era abituato ad avere mie notizie quotidiane. Come va? Luca come stai? Ho capito bene o credo di intuire che in campo alla partita di calcio non c’eri a Modena perché ti sei fatto male? Se quello che mi è parso di capire è vero mi auguro ora tu abbia già recuperato la piena salute.

E quanto a te Diego, complimenti in ogni caso anche se ti ho visto pochissimo. Anzi, manco mi sono accorta che sei entrato in campo se non fosse stato per una splendida inquadratura che ti hanno fatto, di due secondi d’orologio, che ti ha regalato un primo piano bellissimo. Giusto il tempo di notare in cielo una stella cadente staccarsi repentina dal firmamento celeste e vederla immediatamente perdersi nell’infinito con una lunga scia luminosa. Pochissimo dunque, ma un tempo sufficiente a strapparmi un convinto sorriso in quella che ho appena trascorso e che è stata una sgradevole settimana di preoccupazioni e tensione posta a inaspettata conclusione di un lungo periodo di "lotta" però risolto bene.

Non starò a spiegarvi tutto quello che mi è successo, rimarreste con la bocca aperta e vi credo. Comunque, la cosa più importante era che per una serie di ostilità burocratiche rischiavo da mesi di non vedermi (ingiustamente) riconosciuto un diritto fondamentale di cui dovrei teoricamente fruire per legge in quanto persona diversamente abile e affetta da importante patologia motoria. Ma ci sono stati appunto grossi ostacoli burocratici che mi hanno reso aspra e difficile l’affermazione di quello che dovrebbe essere per natura un legale diritto a mio carico; a tal punto che la pensavo ormai una cosa quasi impossibile a realizzarsi. E invece….

Che amarezza - lo dicono anche i telegiornali ultimamente - sapere che in giro ci sono ogni genere di “falsi invalidi” che truffano lo Stato per anni (ciechi che leggono il giornale o guidano l’autobus. Per non parlare di gente dichiarata paralizzata e in carrozzina che invece non ha alcun problema e nel tempo libero va a fare jogging come se niente fosse) tutto questo a discapito e gravissimo danno di coloro che, per contro, hanno davvero bisogno di vedere riconosciuti certi diritti, agevolazioni e maggiori tutele per la situazione di effettivo svantaggio che vivono sulla propria pelle con tutte le conseguenze che questo porta con sé. Ma per ottenerli questi diritti devono sopportare ogni genere di lotta burocratica e discriminazione morale. Infatti a rimetterci in negativo da questo punto di vista sono proprio gente come me che per colpa della disabilità che vivo dalla nascita sono costretta a un’esistenza per molti versi differente da quella delle mie coetanee. E che da sempre rischio di cadere per terra ogni tre passi che faccio che ho sempre bisogno di essere sorvegliata o accompagnata ovunque desideri andare da altre persone. Io che devo veramente affrontare seri e gravi problemi di movimento in ogni momento. Voi cosa ne pensate? Vi pare giusto tutto questo?

Ci sono voluti mesi per uscire da questo tunnel estenuante che mi ha coinvolto lentamente, ed è stata una lunga, ennesima faticosa lotta della mia vita, affiancata dalla mia famiglia, in prima linea, da diretta interessata per far rispettare quelli che in fondo non sono altro che i miei diritti di persona invalida, che dovrebbero essere riconosciuti dalla legge. Ma è finita bene grazie a Dio. Non è facile per un disabile come me (che ne abbia davvero bisogno dunque) ottenere certi diritti e tantomeno farli rispettare pienamente una volta che si sono ottenuti. Questo era il mio caso. Vi giuro. Quando sono tornata a casa dal lavoro ieri e i miei mi hanno comunicato il positivo esito della mia battaglia mi sono quasi messa a piangere dalla gioia, mi si è tolto un gran peso dal cuore.

Tutti i miei sforzi sono serviti a qualcosa allora, ed indubbiamente le mie sentite e consuete preghiere non sono finite a vuoto! Sono sicura che è stato merito del mio Santo Protettore Giorgio di Lidda, non posso, a questo punto, non riconoscere, commossa, quella che è la sua potente intercessione intervenuta a confortare fiduciosamente la mia anima in questa dura prova, lungo tutto ciò che mi è accaduto in questo frangente. Perché tutto questo è stato davvero un miracolo! Come potrei spiegarlo in altro modo, altrimenti?

Sapete ragazzi, una mia amica e collega di lavoro ultimamente mi aveva fatto anche avere un paio di immagini nuove e benedette del Santo di cui sento la speciale protezione e che mi è personalmente tanto caro. Ora affiancano lo storico santino, l’unico che finora già avessi e che mi era stato regalato dalla nonna quando ero piccolissima.

La mia collega è stata insegnante di religione nelle scuole superiori, e ha seguito, di recente, con vivo interesse e partecipazione morale, man mano, tutto quello che succedeva nella mia vicenda in questi mesi e che tanto mi preoccupava anche se cercavo di non darlo a vedere. Mi ha portato i santini nuovi una decina di giorni fa e mi ha detto di non arrendermi e che avrei dovuto continuare a pregare tanto e avere costante fede e fiducia nel Signore. Hai visto Sabry, devo ringraziare anche te, mi hai dato un indiretto contributo decisivo. Avevi ragione, ho seguito il tuo consiglio ancora più convinta e tutto è andato per il meglio, adesso posso dirtelo con certezza!!!!

E tanto per onorare una promessa a San Giorgio, da oggi, a titolo di sincero ringraziamento, ho pensato di mettere in via definitiva anche una sua immagine nel mio blog, proprio la stessa che mi ha portato la mia collega. E non devo spiegare ancora che questo è un gesto che faccio col cuore in quanto persona cristiana, io gli sono davvero riconoscente a questo Santo, mi ha sempre portato tanto bene e serenità pregarlo ogni giorno. Non c’è niente di male nel pubblicare una sua immagine con tutto quello che si vede in genere su Internet. Non è sempre necessario chiedere chissà quali grazie a colui che si ritiene un Santo Protettore. Penso sia possibile riconoscere costantemente la sua presenza, anche nelle piccole cose del vivere quotidiano. E io in questa settimana ho avuto modo di ottenere piena conferma di ciò che ho sempre cristianamente pensato e sostenuto, mi è sembrata una cosa bellissima, un indubbio segno del Cielo.

Un abbraccio, a prestissimo ragazzi. Vi voglio bene. A presto!!!

Elena

venerdì 21 maggio 2010

“Ipod Nano” questo odiatissimo sconosciuto….

Rondinelle,

come va? Mamma mia quanto mi manca la vostra consulenza tecnica in questo momento (e in ogni momento libero che mi sia capitato negli scorsi 4 giorni, non immaginate quanto ho desiderato avervi qui) sapete sto diventando matta per cercare di capire come accidenti funziona il mio “super” regalo di compleanno!!! E difatti,

NOTIZIONE!!!!!!

Beata gioventù, vi prego, gioite o piangete - dipende da come saprete interpretare il mio punto di vista dato che è un po’ particolare e che vado subito ad esporvi al riguardo - con me…….

Mi hanno inaspettatamente regalato L’Ipod Nano per il mio compleanno, anche se ancora non ho avuto tempo di tenervi aggiornati dicendovelo!!!!

Preciso subito che in occasione dei miei 31 anni da poco compiuti mi è stato regalato nientemeno che l’ambito e rivoluzionario “giocattolino” partorito dalla Apple, nella sua più recente versione disponibile sul mercato. Si tratta proprio dell’apparecchietto che porta questo nome proprio di fabbrica e non tanto un generico lettore MP3 di altra marca ma che viene comunemente chiamato Ipod dai più solo per convenzione, per fare intuire che si parla di un riproduttore portatile di MP3.

Un po’ come succedeva anni fa per le prime radioline portatili a cassette con le cuffie, quelle di origini giapponesi poi conosciutissime da tutti come “Walkman”, non so se mi spiego!!!!!

“Evvaaaaaaaaaaaaaaai” direte voi, magari inventandovi sul momento una sorta di coretto a due voci su questa parola che suona ancora più festosa dato che la immagino detta da voi.

Vi dirò comunque che, svanito il primo momento di comprensibile ed emozionante sorpresa (lo è stata davvero in fondo. Al solo pensiero della parola Ipod mi sembrava molto “fico” specialmente sapendo tutto il vasto repertorio di musica che possiedo in anni di collezionismo, sai che bello portarsela dietro liberamente in digitale in ogni momento, che ne so, al mare, in montagna, o anche nei viaggi in auto prossimamente) ma mi sono subito frenata. Utilizzare questo aggeggino, si è rivelata ben presto ardua impresa. Una cosa rivelatasi subito antipatica sin dal primo tentativo di connessione col mio aggiornatissimo PC. Utilizzarlo non mi pare tanto facile, per lo meno non al momento; il feeling tra me e Ipod non è proprio scoccato, non a prima vista come credevo almeno! Anzi, il contrario!!!! Mi sta facendo imbestialire e non ho detto niente!!!! Che rabbia ragazzi, che nervoso!!!!

Sarà la mia comprensibile inesperienza nel settore, sarà l’età che avanza, sarà la scarsa fiducia da me posta nelle nuove tecnologie, sarà una persistente e personalissima nostalgia che nutro da sempre nei confronti di vecchi, affascinanti dispositivi atti al medesimo scopo fino a pochi anni fa con supporti differenti, o che altro non saprei dirvi.

Comunque sia vi confesso che per me in confronto saper far funzionare un vecchio grammofono risalente agli anni 30 del secolo scorso, intendo di quelli antichissimi con carica manuale a manovella coi fragilissimi dischi a 78 giri fatti di quell’affascinante materiale con cui si facevano i supporti fonografici inizialmente (antesignano di quello che io vi nomino spesso, che verrà inventato in seguito e che si chiama “vinile”) uno scomodissimo ritrovato di cui erano fatti i dischi del grammofono e che sembrava quasi durissimo cartone sentito al tatto. Veniva detto “gommalacca”, appunto e far funzionare come si deve un grammofono sarebbe sicuramente moooooolto più facile per me, un gioco da ragazzi. Credetemi!!! Chi diceva che “Si stava meglio quando si stava peggio” in questo caso non ha tutti i torti. Voi che dite?



Sono sincera, trovo questo famigerato Ipod (assai rinomato dalle adolescenti mi par di capire) molto scomodo e per nulla pratico, perlomeno nell’organizzare le playlist da caricare via PC. É problematico fare riconoscere lo stesso come “fonte” in I Tunes. Ho avuto un tot di problemi; anche perché per metterlo in funzione questo coso bisogna per forza utilizzare un software specifico (ITunes) che non mi pare molto semplice, immediato ed agevole nelle primarie funzioni, di primo acchito, anzi, più ci passo tempo sopra più mi viene una confusione in testa che non vi dico e questo oggettino supertecnologicamente avanzato si sta dipingendo una mezza delusione ai miei occhi. Peccato.

Portate pazienza, imparerò, devo abituarmi all’idea, la tecnologia avanza che io lo voglia o no. E io devo stare al passo con i tempi, mi pare giusto, pur senza trascurare il mio amatissimo passato. Devo capire come funziona questo affarino, il modo ci sarà è solo un po’ astruso, forse, tutto qui. Ma non ci rinuncio, il computer e affini non devono avere segreti nei miei confronti. Però ammetto che con tutta la mia risaputa esperienza informatica generale, ed essendo pienamente consapevole di quella che è la capacità quasi istantanea che ho di imparare tutto ciò che riguarda il PC e l’informatica, stavolta mi sono trovata veramente spiazzata, altamente impreparata, scoraggiata.

Mi sono sentita “battuta” da un infimo oggetto lungo quanto un pacchetto di sigarette e dallo spessore quasi inesistente, tipo una carta di credito! Incredibile! E mi sono detta dentro di me con una punta di nostalgia: “Accidenti sto invecchiando sul serio”.

Bacioni, ora torno a ragionare su questo indiavolato aggeggio per tentare di farlo funzionare come dico io! Vi farò presto sapere se faccio progressi. Pensatemi intanto, e cantate almeno voi una canzone dal vivo per me, senza nulla che mi serva per ascoltarvi, eccetto il cuore e le mie care orecchie, grazie. Ho bisogno di questo bel pensiero!

Elena

lunedì 17 maggio 2010

Impavidi bersaglieri,

buon pomeriggio! Sono tornata a scrivervi, visto?! Lo avevo promesso!!! E dove volete che andassi? Lo sapete che più di tanto lontana dal mio sito io non ci rimango!

Eh si, cari miei proprio ieri io ho compiuto 31 anni, volente o nolente.

Trentuno lunghissime primavere, ho ammucchiato accidenti, non mi par vero. É una vita! Come potete notare, l’ennesima “campanella del tempo” è per me suonata di nuovo; però da una parte è anche un bene che sia così, perché quando non hai più compleanni da ricordare significa che, di conseguenza non esisti più se non nel ricordo di chi vive a differenza tua, e rimane a onorare la tua compianta figura. Che non è proprio il tipo di pensiero a cui voglio sottopormi al momento, era solo un ragionamento sul trascorrere del tempo. Ho ancora tante cose, da fare, tanti progetti da realizzare, tante occasioni da vivere, molte anche per merito vostro, e non è il momento di fare considerazioni spiacevoli sul tempo che passa, nonostante queste sappiano a loro volta mostrare tante cose di noi, fanno riflettere e sono a loro modo comunque utili per riuscire meglio a comprendere i nostri bisogni, i nostri desideri, le emozioni più profonde, capire gli aspetti più nascosti della nostra personalità. Un pensiero negativo è comunque importante secondo me, io lo vedo innanzitutto come il punto di partenza iniziale per rendersi conto bene di quello che si desidera cambiare in positivo nella nostra esistenza.Credo che chi legga un blog e decida di seguire quello che una persona scrive nel suo diario man mano, si affezioni all’autore del diario per ciò che è sia in positivo sia in negativo.

Non possiamo pensare che il pensiero di una persona sia sempre positivo, o negativo, è chiaro e normalissimo che i vari stati d’animo si alternano a seconda dei periodi nella vita di una persona, i modi di vedere le cose cambiano con il passare del tempo. E comunque siano è bello raccontarli nell’insieme, così come formassero una danza armoniosa. Solo in questo caso il diario raggiunge il proprio vero scopo secondo me, quello di descrivere i pensieri nel loro insieme che ci danno un resoconto piuttosto fedele su chi lo gestisce.

Sapete ragazzi, mio papà a tal proposito dice che ogni anno della nostra vita che passa porta con sé esperienza e saggezza. Io ho sempre concordato con questo punto di vista. É un po’ come avere a che fare col vino, il quale a suo modo, come sostanza derivata dall’uva è forse una sorta di “essere vivente”, e si dice che invecchiando progressivamente, questo migliori. Voi cosa ne dite? Anche noi facciamo così invecchiando, si migliora. Questo intende dire.

Il mio papà dice anche molto spesso che “Gallina vecchia fa buon brodo” e penso non abbia tutti i torti a citare con regolare frequenza nei suoi discorsi questo proverbio. Un fondo di verità c’è sempre in queste massime antiche secondo me.

Invecchiare non significa solo vedersi e sentirsi lentamente sfiorire. D’accordo c’è anche questa inevitabile fase della vita ma non è tutto, bisogna cercare di accettarsi sempre per quello che si è. Invecchiare, probabilmente vuol dire anche acquisire maggiore saggezza, competenza, consapevolezza di ciò che è la vita. Il che è molto positivo, penso. Un’esperienza che vale la pena di vivere, anche a costo di perdere un po’ di esteriorità fisica.

Cambiando discorso (eggià sento le vostre angeliche vocette dall’accento marcato dire: “uffa, Elena basta fare la filosofa, hai rotto, parla come mangi…”) avrete notato che quest’oggi ho esordito chiamandovi bersaglieri. Andiamo, baldi “giovini” veronesi nelle cui vene pulsa il sangue dei monti Lessini, dite, dite, dove avete nascosto il vostro copricapo con la celebri piume nere, eh??

In effetti mi è venuto in mente per voi l’ennesimo pazzo soprannome “bersaglieri” perché proprio ieri sera ho tirato fuori i miei 45 giri e il primo che mi è venuto sottomano estraendolo dalla grande scatola in cui conservo la mia intera collezione di supporti è stato proprio “Flick Flock”, meglio conosciuto in altre parole come “Fanfara dei Bersaglieri”, il loro famosissimo inno in musica appunto. Un disco che era stato di mio zio (quello che fa il carabiniere per intenderci) che è appassionato sin da giovanissimo di tutto ciò che riguarda corpi militari e cose del genere; un 45 giri finito oggi nella mia amatissima collezione di vinile. L’avevo già sentita da piccola, quel disco l’ho suonato ancora, però ho voluto rimetterla in funzione anche ieri, per la prima volta su un giradischi stereo, dopo tanto tempo. Ero curiosa.

Così, appoggiando appunto la puntina del giradischi sul primo, consumato solco del vinile di "Flick Flock” ho chiuso gli occhi un momento e nell’attendere l’improvviso avvio delle conosciutissime trombe intonate in corsa proprio dai bersaglieri ammetto che ho visto voi due. É stato un pensiero repentino, velocissimo ma carino, che mi conferma che non c’è storia. Comunque sia Luca, Diego, in qualsiasi verso io la metta, siete sempre dei grandi, chiaro?!

Però anziché una tromba dovrebbero darvi una chitarra, sarebbe più regolare, vista la vostra propensione musicale per questo strumento, dico bene?

Ma dite, secondo voi la Fanfara cosiddetta “Flick Flock”, si suona anche, volendo con la chitarra? Siete voi gli esperti della materia! Bel quesito! Chissà come risulterebbe! E se doveste suonarla “in corsa”, esattamente come fanno molto spesso i bersaglieri veri e propri, pensereste di farcela? Conoscendo il vostro talento penso proprio di si. Sarebbe davvero emozionante vedervi suonare nei panni dei bersaglieri, magari con la chitarra elettrica…

Bacio!!!! Vi voglio bene e sono piena di ottima energia per la settimana in corso! Un abbraccione!!!! A presto!!!

Elena

domenica 16 maggio 2010

Nel giorno del mio compleanno, una significativa poesia di Alessandro Manzoni.

Regala ciò che non hai...
Occupati dei guai, dei problemi
del tuo prossimo.
Prenditi a cuore gli affanni,
le esigenze di chi ti sta vicino.
Regala agli altri la luce che non hai,
la forza che non possiedi,
la speranza che senti vacillare in te,
la fiducia di cui sei privo.
Illuminali dal tuo buio.
Arricchiscili con la tua povertà.
Regala un sorriso
quando tu hai voglia di piangere.
Produci serenità
dalla tempesta che hai dentro.
"Ecco, quello che non ho te lo dono".
Questo è il tuo paradosso.
Ti accorgerai che la gioia
a poco a poco entrerà in te,
invaderà il tuo essere,
diventerà veramente tua nella misura
in cui l'avrai regalata agli altri.

Alessandro Manzoni

martedì 11 maggio 2010

Stasera mi chiedo se…

….l’amore, cioè quel sentimento che vi ha resi famosi grazie al titolo della canzone che vi ha lanciato definitivamente alla notorietà generale due anni e mezzo fa, esista davvero e possano provarlo davvero proprio tutti nel corso della vita. Non posso fare altro che chiederlo proprio a voi due, grandi cantori di questo importante stato d'animo interiore.

Secondo la mia esperienza personale finora effettuata devo dire di no, sono tutte cazzate secondo me. E scusate se uso questo termine dettato da un momento di rabbia che non so come meglio sfogare adesso, seduta stante. Anche se mi dispiace parlare così e vorrei tanto poter dire il contrario perché questa cosa mi fosse successa almeno una volta. E invece no, io non conosco questo sentimento. É proprio per questo che a pochi giorni dai miei 31 anni non mi va per nulla stavolta di fare bilanci e neanche dei buoni auspici per il futuro, come avevo fatto l’anno scorso.

Luca, Diego, vi dirò che nutro dei fortissimi dubbi sull’amore e comincio a essere stufa di credere che se mi deve accadere mi accade nel momento che proprio non mi aspetto. Così come vorrei prendere volentierissimo a schiaffi chiunque dice: Mai dire mai. Cavolate. A forza di attendere inutilmente giorno dopo giorno una cosa illusoria che non ti accade ti passa poi del tutto la voglia di credere che questa ti succeda davvero prima o poi. Sono considerazioni campate in aria come scusa bella e buona che non hanno fondamento. E più il tempo scorre più ti rendi conto di questo.

Anzi, a dire il vero vi confesso che oggi ho sinceramente capito che non mi sento assolutamente pronta per essere innamorata di nessuno. E spero che nessuno mi dica mai di essersi innamorato di me. Il pensiero di innamorarmi mi spaventa, mi lascia insicura, mi fa addirittura paura, per non dire terrore, perché so che quello che mi aspetto e in cui ho sempre moralmente confidato e sognato di poter ricevere da questo sentimento, immaginandolo ricambiato, forse potrebbe non accadere mai nella mia realtà, potrebbe proprio non esistere affatto questa opportunità. Una realtà spesso spiacevole, che difatti è quasi sempre completamente diversa da ciò che uno si immagina. Naturalmente chi lascia la via vecchia per la nuova sa ciò che lascia, ma non quel che trova.

Mi aspetto sempre in fondo al cuore di poter categoricamente smentire, magari a voi su queste pagine questa mia affermazione, ma noto che più passa il tempo, più io invecchio, più la sfiducia che nutro progressivamente per quanto riguarda me stessa al proposito cresce inesorabile, inarrestabile e si fa strada dentro di me, come un presentimento che non è assolutamente possibile scacciare o fermare; quasi fosse una brutta, imperdonabile malattia che si impadronisce di te e che vorresti poter vincere assolutamente ma sai anche che nessuna delle cure alternative che hai a disposizione potrà aiutarti nella tua battaglia. Un sentimento talmente cattivo che è capace di minacciare seriamente anche il più tenace dei buoni sentimenti che ti abitano.

Ragazzi fidatevi, i sentimenti inespressi, trattenuti forzatamente ed accumulati per troppo tempo inutilmente, si seccano, diventano, come per dire, aridi, e si trasformano ahimè a lungo andare in cattiveria, aggressività, tensione, rabbia, rinuncia e rassegnazione. Quanto sono stata ingenua, mamma mia, che sciocca e stupida a pensare e sperare il contrario sinora sull'amore!!!! Povera illusa!!!! Sono proprio ancora una bambina piccola! E invece è ora di smetterla di giocare, devo assolutamente maturare!!!

Siamo sicuri che non sia tutta una farsa, una leggenda, il mito dell’amore, soprattutto quello tra uomo e donna? Non lo è per tutti evidentemente, altrimenti io non farei considerazioni del genere in questo momento. Si, evidentemente è davvero così, mica ho scoperto l’acqua calda. Della vita chi ha tutto e chi no, diresti tu Diego. Bravo, cardellino, ci hai azzeccato!!!!

Del resto però è vero anche che non devo arrendermi alla prima illusione, ma ragionare sempre con la testa prima di tutto. É bene stare attenti. Chiunque può farti credere, per esempio, che bisogna stare alla larga da quelle persone che dicono che “la luna che sta in cielo non sia quella che chiamiamo Luna piena ma invece sia una forma di formaggio”, esattamente come dice un noto proverbio dialettale reggiano che è in voga nelle zone in cui vivo. Lo sapevano i nostri cari e saggi antenati, “i vecchi di una volta”, insomma, “i noster ansien” i nostri anziani.

Mah, vi dirò che non so più cosa pensare in proposito e di chi fidarmi; però è vero che c’è sempre chi ti può ingannare ed approfittarsi di te, farti credere quello che vuole anche se non è vero. Questo riferito soprattutto a chi non si conosce. Fidarsi degli altri è dunque bene e non farlo è sempre meglio, mai fidarsi, neanche dell’amore, tanto sono sicura che non esiste questo sentimento. O se c’è stato in me, ora agonizza sempre più dolorosamente ogni anno che passa. Io mi attengo a questa regola. E faccio bene.

A presto ragazzi. Ci sentiamo la settimana prossima. Non prima, per carità, non me lo chiedete neanche, non è aria. Sento il tempo. L'umidità e le troppe piogge persistenti di questi tempi mi stanno devastando le ossa e l’anima. Oggi non sono effettivamente al massimo del morale, come leggete e la giornata di lavoro odierna non ha aiutato. Purtroppo i compleanni in arrivo non sempre portano felicità gioia ed allegria, tantomeno voglia di festeggiare, a 31 anni per forza un altro anno in più che è passato e che ha portato poco o nulla nella tua vita. Se fosse diversamente i compleanni non sarebbero eventi che fanno parte della vita e ci fanno riflettere in positivo e negativo su ciò che abbiamo fatto, facciamo, o vorremmo ancora realizzare man mano che gli anni avanzano. Il loro compito è in fondo anche questo.

E

domenica 9 maggio 2010

Ieri sera ho assistito a una parte della premiazione musicale più noiosa, deludente ed insignificante della storia della TV, i TRL Awards 2010. Che delusione vedervi a bocca asciutta. Non è giusto!!! Siete stati fantastici comunque!!! Diego complimenti avevi addosso una giacca bellissima. É tutto quello che riesco a dirvi in un mare di delusione personale, stamattina mi spiace per voi. Avreste meritato il premio al fans Club e al Video più dei Lost e di quel tricheco di Scanu.
Ah dato che ci sono vi dico anche che spero proprio di NON andare a vedere la Partita Del Cuore. Lo stadio non è mai stato posto per me. E non lo sarà neanche coi Sonohra in campo. Spero solo di non dover andare allo stadio, non sarebbe di sicuro esperienza gradita. Mi auguro di non dover ricevere un biglietto per la Partita del Cuore in occasione del mio compleanno. Non metterei piede allo stadio durante una partita di calcio per nessun motivo, veramente, manco morta, lo giuro. Neanche con voi due in campo. Il calcio è carino con le partite ma le godo se viste in TV da casa in tranquillità non sul posto in mezzo a una bolgia di ultras che mi mettono paura. Sarebbe un’esperienza traumatica, so già che non mi divertirei non riuscirei a godervi come meritereste.
C’è di meglio per incontrarvi. Cuoricini vi vengo a vedere quando avrete una chitarra in mano e ci sarà maggiore calma e meno fragore o pericolo per la mia incolumità, mi conviene.

Bacio!!! Buona domenica!!!! Siete grandi, sempre!!!!

Elena

venerdì 7 maggio 2010

Buongiorno banderuole,

orsù dite, mostrate, giratevi e fatemi capire da che parte segna il vento quest’oggi? Verona Sud? Mooooolto bene!!! Sareste così gentili da dirmi pure quando arriverà il sole? Sembra proprio latitare ultimamente!!!

Ah, che gioia, finalmente rimetto qui le chiavi nella serratura di casa dopo un po’ di assenza e noto che qualche segno di polvere, ahimè comincia a depositarsi sui muri della mia dimora virtuale!!!! Dispiacere!!!! Il mio lavoro ultimamente non mi da modo di scrivere più di tanto qui, anzi direi poco o nulla. Ma questo è il mio posto!!!!

Comunque sia, il lavoro attualmente ha priorità su tutto nella normale vita di ogni giorno e comprenderete bene che nella vita di chiunque arriva un momento in cui prima o poi la carriera professionale individuale prende un definitivo sopravvento su altre cose. E questo è attualmente il mio caso.

Vi avevo accennato che dallo scorso gennaio le cose per me sarebbero gradatamente variate perché mi hanno affidato una parte di gestione dei fornitori esteri. A cui si sono poi aggiunte altre mansioni integrative mai svolte fino allo scorso anno, le quali stanno arricchendo di preziose competenze professionali la mia figura di impiegata. Ed ora a qualche mese di distanza la nuova routine lavorativa assegnatami sta prendendo piega in pianta stabile in maniera molto positiva, assai valorizzante e soddisfacente. Ma da una parte purtroppo non riesco più a concedere anche al mio blog lo spazio che meritava, anche se di idee ne avrei da vendere. Ma non le cedo, le tengo per me. Magari le scriverò con un po’ di ritardo ma saranno sempre pronte per essere inserite qui, anche se non più con la frequenza di prima.

Avevo pensato che in quasi concomitanza col mio 31° compleanno, che cade domenica della prossima settimana (accidenti come passa il tempo) vi avrei raccontato la storia della mia inaspettata nascita improvvisa, credo che i tempi siano maturi per farlo ora.

Ogni volta che ci siamo incontrati di persona nei vostri occhi ho sempre riconosciuto un comprensibile sguardo interrogativo che forse finora non avete avuto il coraggio di esternarmi. Vi sarete chiesti come mai io cammini con l’aiuto di un paio di stampelle o talvolta faccia anche uso di sedia a rotelle. Prometto che vi spiegherò tutto dall’inizio ma non so quando potrò farlo con un minimo di calma perché è una cosa delicata.

Nel tempo libero che avrò nei prossimi giorni preferisco pensare intanto a cosa poter fare eventualmente per questa ricorrenza, anche se non ne avrei così tanta voglia. Si era parlato di trovarci al Paulaner ma non so, sono ancora incerta. Il tempo atmosferico che ultimamente non incoraggia le trasferte, neanche in paese -non dico fuori regione - e la buona parte di energie personali impiegate quotidianamente nel lavoro di recente mi hanno un po’ dissuaso. Vedremo. Non è poi cosa obbligatoria festeggiare per forza un compleanno specialmente quando il numero delle candeline sulla torta comincia ad aumentare vistosamente!!!! Voi cosa dite?

Come Luca? Vuoi sapere cosa desidererei per il mio compleanno?

Non ho chiesto nulla a dire il vero, però ho fatto una solenne promessa a Sant’Elena e S. Giorgio che sono, come sapete, i miei santi protettori.

Ho promesso che avrei cercato di comportarmi sempre bene, dando il massimo nella vita in famiglia e sul lavoro. Ho promesso che prima o poi tornerò a mettere piede in una Chiesa per dire una preghiera o assistere a una Messa. E che alla mia catenina prima o poi appenderò un ciondolo a forma di croce. Sembra strano, ho appesi al collo diversi ciondoli dalle forme e fogge più svariate, ma ancora, purtroppo, manca un tale simbolo che ho sempre sentito tanto importante.

Sapete, quando ero giovane io, nelle zone in cui vivo, in occasione della Prima Comunione era tradizione che alle femmine si regalasse di prassi una medaglietta d’oro con l’immagine della Madonna e il Bambino, mentre il Crocifisso era riservato come dono solo ai maschi. Non so da dove abbia preso corpo questa tradizione che secondo me non ha senso, perché non possono indossare anche le femmine un pendente del genere dopotutto?

Insomma, dimenticate per una volta iniziali, fiori, frutti, animali, foglie, e quant’altro di più strano sognereste di vedermi al collo assieme al mitico ciondolo a chitarra che ben conosciamo.

Stavolta, se aggiungerò una medaglietta alla mia catenina, sarà un Crocifisso. Semplice, piccolo, sobrio e assolutamente minimale, senza brillanti. Anche se non so quando questo accadrà, se sarà in occasione del mio compleanno o più avanti. L’ho però promesso sentitamente, come ripeto, e le promesse si mantengono. “Ogni promessa è debito", lo dice anche il proverbio no? Mi auguro vivamente di riuscire a mantenere tutto quello di cui avevo parlato!!!

Un abbraccio di tanta serenità per voi, ne avete sempre bisogno!!!! Statemi bene cuoricini!!!!

Elena

P.s: Tranquilli domani sera non mi scappate in diretta da Genova!!!!!! Vi seguirò trepidante, come sempre, davanti a una pizza margherita croccante e un bicchiere di birra fresca e schiumosa servito al momento. Cosa potrei volere di più dalla mia esistenza in una serata così?

lunedì 3 maggio 2010

Ciaaaaaaaaaaaaaaooooooooooooooooo cuoricini!!!!!!!!!!!!! Ci siete?

Calma, calma, non vi sentiate soli, mica vi ho abbandonato! Mi siete mancati diecimilavolte la circonferenza terrestre!!!! Stasera sono solo di velocissimo passaggio.

No Diego, non è nemmeno come pensi tu, ah ah, ci mancherebbe!!! Tranquillo, sto bene, e sai a che mi riferisco, lo puoi immaginare. Tutto ok voi due? Siete già a casa da Londra? Sta bene il Big Ben?

Non mi faccio viva da qualche giorno qui solo perché sono troppo stanca in generale, presa dalle lezioni e dal mio lavoro; oltretutto lo scorso week end sono rimasta chiusa in casa con un po’ di febbre e la sgradita (ahimé) compagnia di una rognosa forma influenzale. Me ne sono rimasta bella bella appollaiata sul divano, intenta se non altro a guardare le vostre apparizioni Tv che mi hanno consolato molto per il fine settimana di festa che sono stata costretta inaspettatamente a perdere, non potendo uscire. Tutti malesseri di passaggio, fortunatamente, che sicuramente si risolveranno quanto prima.

Adesso che non sono ancora guarita del tutto ho ancora bisogno di riposare per riacquistare del tutto le forze. Ma state tranquilli, la mia breve assenza epistolare non pregiudica il fatto che non abbia altre cose da scrivervi, anzi, dato il corrente periodo, molto materiale tra i miei pensieri sui più svariati argomenti, sta di fatto che invece, “bolle in pentola”.

Se portate pazienza avrete di nuovo mie nuove fra qualche giorno.

Baci, vi ricordo che voglio bene, e vi penso dopotutto anche con una preghierina tra le tante che dico sempre sinceramente per tutti coloro cui tengo, specialmente la sera, prima di dormire, non appena ho un secondo di tempo e privacy.

Ci sentiamo!!! Bacioni!!!!

E