sabato 27 febbraio 2010

Luca, avrai….

Nel 1982, lo stesso anno in cui, come ben sappiamo tu, Luca, vieni alla luce, anche Claudio Baglioni festeggia la nascita del suo primo (ed unico) figlio, Giovanni, componendo questa splendida canzone per lui, la quale diverrà un grandissimo successo.

Canzone che proprio oggi io dedico anche a te, in questo giorno speciale e particolarmente sentito del tuo compleanno; mi piacerebbe sentirtela cantare…..

AVRAI – CLAUDIO BAGLIONI (1982)

avrai sorrisi sul tuo viso come ad agosto grilli e stelle
storie fotografate dentro un album rilegato in pelle
tuoni d'aerei supersonici che fanno alzar la testa
e il buio all'alba che si fa d'argento alla finestra
avrai un telefono vicino che vuol dire già aspettare
schiuma di cavalloni pazzi che s'inseguono nel mare
e pantaloni bianchi da tirare fuori che è già estate
un treno per l'America senza fermate
avrai due lacrime più dolci da seccare
un sole che si uccide e pescatori di telline
e neve di montagne e pioggia di colline
avrai un legnetto di cremino da succhiare
avrai una donna acerba e un giovane dolore
viali di foglie in fiamme ad incendiarti il cuore
avrai una sedia per posarti ore
vuote come uova di cioccolato
ed un amico che ti avrà deluso tradito ingannato
avrai avrai avrai
il tuo tempo per andar lontano
camminerai dimenticando
ti fermerai sognando
avrai avrai avrai
la stessa mia triste speranza
e sentirai di non avere amato mai abbastanza
se amore amore avrai
avrai parole nuove da cercare quando viene sera
e cento ponti da passare e far suonare la ringhiera
la prima sigaretta che ti fuma in bocca un po' di tosse
Natale di agrifoglio e candeline rosse
avrai un lavoro da sudare
mattini fradici di brividi e rugiada
giochi elettronici e sassi per la strada
avrai ricordi di ombrelli e chiavi da scordare
avrai carezze per parlare con i cani
e sarà sempre di domenica domani
e avrai discorsi chiusi dentro mani
che frugano le tasche della vita
ed una radio per sentire che la guerra è finita
avrai avrai avrai
il tuo tempo per andar lontano
camminerai dimenticando ti fermerai sognando
avrai avrai avrai
la stessa mia triste speranza
e sentirai di non avere amato mai abbastanza
se amore amore amore avrai .


Per un augurio inedito, originale, speciale e assolutamente fuori dall’ordinario, chiedo aiuto al mio fido vocabolario! Vediamo un po’…

Reggiolo, 27 febbraio 2010

Caro Luca,

tanti auguroni di cuore per un……..

imberbe, innestabile, quattrocentesco, obbligatorio, pirogallico, saltellante, tautologico, dinamometrico, matetico, paladinesco, antibatterico, empirico, garibaldino, leonino, uralico, chirurgico, zampillante, agiografico, batometrico, oriundo, perpendicolare, quindecenvirato, ecografico, risanante, circonflesso, disconforme, netto, peloponnesiaco, ricciuto, favoloso, supremo, fantasmagorico, cosmico, scientifico, grandissimo, storico, inaridito, superiore, attuabile, filosofico, furbesco, ubertoso, simpaticissimo, algido, apotropaico, interminabile, particolaristico, soddisfacente, ruotante, siberiano, medioevale, africano, possente, suggestivo………………………………..(puntini di sospensione)……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….(come avrai già intuito)………

compleanno!!!!!!

Elena

P.S. Non è difficile fare degli auguri assolutamente fuori dal comune in questo modo! Il mio segreto è molto semplice, nato da un’idea che mi è venuta in mente un bel giorno, dato che il dizionario è spesso tra le mie mani.

Si prende il vocabolario, lo si lascia cadere con cura aprendo più volte su una pagina a caso. E si trascrive il primo aggettivo che si trova elencato. Con risultati, come potete vedere, spesso assolutamente comici. Un’idea che è stata di gran moda, anni fa, quando volevo fare gli auguri per il compleanno ad amici e parenti in maniera assolutamente diversa dalle altre…..

Luca, ti ci vedo proprio, sai, a festeggiare, per esempio, che ne so, un compleanno "apotropaico".......

venerdì 26 febbraio 2010

Heyyyy nuvolette!

Scommetto che vi state domandando curiosi come sto oggi a poco più di 48 ore dal momento che segnerà il nostro prossimo incontro, in linea cronologica quello che sarà il primo del 2010.

E vi piacerebbe saperlo mi sa. Bene, fratellini, sto molto bene, grazie. La mattinata di oggi, con la sua mole di impegnativo e serio lavoro è largamente bastata a ridarmi serenità che ieri sembrava latitare.

Ma ieri è già passato e non è oggi! Quale gioia!

Luca, Diego, potrete immaginare che in questo momento in cui sono qua a riaprire il mio diario virtuale sento che dentro di me il cuore si sta lentamente addobbando a grande festa, mentre aspetta, pulsando forte, l’arrivo di lunedì. Certe emozioni, come questa che colora la mia giornata, non si spiegano. Si vivono e basta. E io lo sto facendo ad occhi chiusi, in vostra compagnia. Gelosamente. La vita può essere largamente apprezzata anche grazie a percezioni come queste. E si conferma una cosa unica, veramente.

Il grande Maestro e poeta del Jazz Sergio Cammariere (di cui sono grandissima fan), forse commenterebbe così il mio stato d’animo generale attuale; utilizzando cioè un verso della canzone che l’ha reso noto definitivamente al pubblico solo qualche anno fa:

“Una pioggia di stelle ora brilla nell’aria,

Ed il mondo mi appare per quello che è.”

In sostanza è proprio ciò a cui penso tra tanta emozione. Nel senso che mi sembra proprio di percepire il mondo nella sua spontanea consistenza, in questo esatto momento in cui persino il copioso ed umido grigiore dell’inverno lascia per qualche ora spazio ad alcuni brevi ma intensi raggi di sole che si staglia luminoso su un convinto squarcio di cielo improvvisamente azzurro. E sereno come me. Come voi.

Che meraviglia. Cos’è dunque questo, ragazzi? Forse null’altro che un fuggevole anticipo di primavera apparso in questo tardo pomeriggio. Un fenomeno che è così bello poter cogliere e osservare in silenzio dalla finestra della mia cameretta, adesso. Non passa neanche una macchina, ora sulla strada (spesso ingombra di traffico) che costeggia la mia casa, e il silenzio assoluto, così dolce, che scaturisce da questa insolita situazione, sapete, rende ancora più limpido e spettacolare il panorama che mi circonda.

Vorrei tanto poter condividere con qualcun’altro, quello che vivo adesso, sarei ancora più felice. Ma ho anche imparato a non pretendere troppo. L’importante è innanzitutto che possa viverla dentro io questa giovane e sempre rinnovata emozione, mi sento fortunata. Poi ci tengo a poterla raccontare magari a qualcun’altro. Il resto è secondario. Ogni giorno secondo me ha per tutti la sua maniera per rendersi positivamente indimenticabile in qualche modo.

Lo so, lo so ragazzi, li vedo i vostri occhietti attaccati tra le righe del mio post a cercare di carpire la frase scritta da me, che forse saprà dipingere un ennesimo e mai eccessivo sorriso sul vostro semplice volto. Non temete, non tarderà ad arrivare!

Sapete, ho appena scritto che adesso “il mondo mi appare per quello che è”, e tanto per spiegarvi meglio, vi dico anche che ora fisso il vostro poster grande, e vi vedo fermi e teneramente vigili con lo sguardo fisso, rivolto a tutta la mia stanza nella vostra espressione seria e composta.

E mi sento esattamente come se proprio voi due mi aveste appena detto: “Gioisci perché da domani nulla più ti impedirà di correre come un fulmine con le tue gambe come hai sempre desiderato e potrai farlo quanto vuoi. Sei libera e sarai in grado di fare tutta la strada che vuoi, senza aver più timore di inciampare, cadere o rischiare di farti male. Perché, vai tranquilla, non succederà”.

Nonostante questo sia in realtà da sempre per me una sorta di utopia, un sogno pionieristico, credo ci sia comunque una sorta di immancabile emozione da parte mia nel poterlo ugualmente pronunciare questo desiderio. Che mi fa sentire viva. E penso possiate comprenderla a pieno la mia allegria, al di là di là di quello che è la realtà. Invito chiunque mi legge ad unirsi alla mia emozione. Perché credo non sia fondamentale realizzare per forza tutti i propri sogni. Qualcosa si può fare, qualcosa no, credo. E voi due siete la dimostrazione che i sogni qualche volta diventano realtà per tutti, sul serio anche se sembra impossibile questo, nel 99% dei casi.

Anche se forse non riuscirò a realizzare, con un occhio al mio futuro, tutto quello che spero per la mia vita quotidiana sarò comunque enormemente grata alla vita perché se non altro mi ha dato modo di esprimere i miei desideri tramite questo blog. E questo è un requisito che mi sembra di per sé molto importante perché infonde entusiasmo non solo a me stessa, ma anche agli altri. Ne sono sicura. Vi auguro che possiate d’ora in avanti arricchirvi di un costante sorriso in più, magari grazie anche alle mie parole.

Ci sentiamo, vi voglio bene.

Elena

Chi ha avuto la fortuna di incontrare l'amore, faccia di tutto per mantenerlo vivo, perché l'amore non invecchi. E per chi ancora non l'ha incontrato, apra il cuore alla speranza, poiché la vita è sempre una speranza d'amore.
Nicola Abbagnano

“Nessun cuore ha mai provato sofferenza quando ha inseguito i propri sogni.”
Paulo Coelho

Un motto che cercherò di seguire d’ora in avanti. O forse, senza saperlo, l’ho sempre seguito e non me ne sono mai accorta?

“L'amore non ha altro desiderio che quello di realizzarsi, ma se amate, ed è inevitabile che abbiate dei desideri,  fate in modo che essi siano questi: svegliarsi all'alba con le ali al cuore e ringraziare per un altro giorno d'amore.”


Kahlil Gibran

«Il nostro corpo è come un fiore. Nasce, sboccia, appassisce e muore.
La nostra mente, e quindi la nostra vita, è invece delicata e profumata come i petali di una rosa. Spetta solo a ciascuno di noi, con la forza del nostro sorriso interiore, saperla rendere eternamente profumata.»

giovedì 25 febbraio 2010

Nervi, nervi, nervissimi!!!!! Malumore alle stelle anche oggi per mille motivi!!!! Uffa!!!!

Ciao cuoricini. Bacione. Sono di frettissima oggi. Ho solo una cortesia da chiedervi. Suonate, suonate, suonate e ancora suonate vi prego, con tutta la forza che avete in corpo. Perché solo con la vostra musica ultimamente riesco a rilassarmi. Perché lei si riscopre ogni giorno con costante, vellutata e profumata essenza di gioia. Orsù, cari menestrelli, proseguano interperrite ed incessanti le danze dunque. Suonate e non smettete mai di farlo! A presto mie care violette. Vi voglio bene.

Elena

mercoledì 24 febbraio 2010

Nervoso, nervoso, nervoso a centomila, conseguenza diretta di tutto quanto sto aspettando con voi!!!!!

Cuoricini, ce la fate a calmarmi almeno voi anche solo con un sorriso? Me la fate questa cara cortesia? Suuu, agnellini, vi chiedo solo un piccolo sforzo. Sono così tesa stasera. Forse ho solo bisogno di una bella dormita, chissà…so in ogni caso che non appena vi avrò scritto qualche riga starò meglio. L’effetto benefico su di me c’è sempre.

Nella vostra canzone sanremese, all’inizio, tu Diego dici: “ed io muoio dentro te”. Beh, ti dirò che proprio adesso, mentre cerco di rilassarmi dopo una lunga giornata di lavoro che secondo me è una figura metaforica di grande effetto.

Colpisce subito nella sua naturale e romantica semplicità, unita ad un dolce velo di tristezza. Però se devo essere sincera, visto che personalmente vi ho sentito da subito molto vicini non mi è mai capitato di pensare di sentirvi agonizzare e ancora più tristemente, poco dopo cessare definitivamente di vivere, proprio lì nella mia anima. E spero che questo non capiti mai, se non altro nel senso vero e proprio del termine morire che di solito si intende. Perché penso questa sarebbe una cosa straziante a cui è bene non pensare nemmeno metaforicamente, non trovate? Poi è logico che tutto sta nel significato vero e proprio che avete voluto dare a quel verso.

A dire il vero, visto che mi ci fate pensare, solo in questo momento, mentre vi scrivo, mi rendo conto di una cosa. Sapete, ragazzi, specialmente quando sono particolarmente stanca e mi corico a letto la sera, penso proprio sia il momento più bello, quello in cui è più facile sentirvi accanto a me, straordinariamente, presenti, vivi.

Quando vado a nanna, tutti i pensieri lasciano, talvolta molto rapidamente, nella mia mente, il posto al sonno più profondo; e il buio più completo avvolge chiunque, calando ben presto anche su ogni cosa. Solo in quel momento anche le vostre onnipresenti ed immancabili chitarre tacciono qualche ora pur continuando nel silenzio, quasi magicamente, a cospargere costantemente la raggiunta quiete del mio spirito, colmandola di impercettibile ed ugualmente dolcissima musica. Ed è esattamente in quei momenti così belli, straordinariamente intensi ed esclusivamente miei che posso avvertirvi puntualmente mentre vi sdraiate accingendovi a riposare sereni e comodamente accucciati sul fondo del mio cuore, il quale diviene di conseguenza anche un morbido cuscino per le vostre testoline……

Buonanotte candide margeritine, evviva la vita!

La vostra Elena

martedì 23 febbraio 2010

Scrivo, di fretta, al sito ufficiale:

Avete visto ragazzi? Il proverbio dice: Ride bene chi ride ultimo e ha ragione. Sono felicissima per voi. Ci avete regalato un disco stupendo! Non riesco ad ascoltare altro da venerdì scorso da quando l'ho preso. Non se ne può proprio fare a meno! I veri vincitori morali di Sanremo siete voi! In questo momento provo solo compassione per chi vi ha rubato le prime tre posizioni al festival. Perché le avreste meritate tutte e tre. Indistintamente.
Un abbraccio dalla vostra affezionatissima Elena

lunedì 22 febbraio 2010

Ragazzi, posso lasciare, a questo punto la parola a un carissimo amico che desidera salutarvi? A te la parola Bob, prego, il blog è tutto tuo. Luca e Diego ora ti leggono. E non solo loro….

Ciao Luca, ciao Diego,

mi chiamo Roberto e sono un vicino di casa di Elena. Ho 43 anni e da diverso tempo le avevo chiesto  se era possibile, almeno tramite il suo sito portarvi in qualche modo un saluto da parte mia, anche se non sono bravo come la mia vicina ad esprimermi e non so usare quasi per niente il computer.

Sono piuttosto emozionato adesso, questa è una cosa nuova per me e quasi non mi sembra vero di potermi rivolgere a due musicisti grazie a Internet. É la prima volta che mi capita di fare una cosa del genere nella mia vita e  di avere anche a che fare con questi nuovi mezzi che non conoscevo se non per sentito dire. Questo lo devo a Elena che mi ha insegnato qualcosa, con tanta generosa pazienza, almeno a grandi linee, quando la vengo a trovare.

Vi ho conosciuti, come la stragrande maggioranza di gente, penso, due anni fa, a Sanremo, per caso, guardando la TV, quando avete vinto i giovani. E mi siete subito sembrati simpatici da matti; dico la verità sono rimasto subito profondamente colpito dalla vostra musica genuina, che anche se non è il mio genere, è piena di esperienza e ben fatta. Non suono strumenti io ma sono un grande conoscitore di musica straniera  in generale. Sono collezionista di dischi da tantissimi anni.

Pur non ascoltando tanta musica italiana, vi ribadisco che sono rimasto preso dal vostro sorprendente  rock energico che Elena mi ha fatto conoscere meglio molto volentieri perché vengo spesso ad ascoltare i vostri CD a casa sua. Si vede che siete del settore. Sono rimasto molto contento della vostra bravura.  Complimenti fortissimi, ragazzi, continuate così. Quello che volevo dirvi già da un po’ è che secondo me siete davvero dei grandi professionisti e sarete destinati a fare ancora tanta, tantissima strada verso il successo; siete due ragazzi furbi, svegli, davvero  in gamba.

Mi dispiace molto che a Sanremo quest’anno sia andata male per voi, non lo meritavate per niente, e anche io e mia sorella Sabrina vi abbiamo sostenuto via televoto, e siamo vicini alla gioia di Elena per il vostro nuovo CD! Vi assicuro che avete una grande e validissima  sostenitrice alle spalle, perché la conosco ed è davvero tenace, fidatevi!  Spero che Elena possa continuare  a dirmi ancora per tanto tempo che è in contatto con voi. Mi fa piacere.

Con stima e simpatia, “in bocca al lupo” per il vostro futuro di rock puro.

Roberto

(Reggiolo – RE)

Tenerissimi canditi,

oggi sono di gran fretta sfortunatamente, il mio post sarà più breve. Mi fa piacere sapere che abbiate già deciso di voltare pagina dopo la tremenda batosta sanremese e mi auguro che quanto Luca ha scritto oggi corrisponda a verità. Mi aspetto di sapervi belli carichi! Non ho molto tempo da dedicarvi qui, purtroppo. Andrea ha bisogno di tutto il mio aiuto e anche al lavoro stamattina è stata una giornata impegnativa perché sono occupata non poco con la mia consueta attività.

Nonostante questo una parte della mia mente è impercettibilmente sempre attiva e costantemente legata a voi tramite la vostra musica e questo sentimento acquista oggi maggior vigore con la recente uscita del vostro nuovo e desideratissimo album che conquista commossi consensi e spontanee lodi ad ogni nuovo ascolto.

Nonostante  il poco tempo odierno a mia disposizione ho il piacere di comunicarvi che lunedì prossimo avrò la giornata completamente sgombra dalle lezioni pomeridiane e  dal lavoro. Ho chiesto al mio capoufficio proprio stamattina  un permesso di un giorno, di cui poter fruire in totale libertà. Un giorno che mi sono presa apposta e dedicherò solo a voi. Ci sarò con Simona e mia sorella a vedervi  all’Instore Tour alla FNAC , presso la vostra terra natale. Perché è il minimo che posso fare, ve lo meritate. Non vedo l’ora!

Porterò con me le cartoline che mi ha dato la vostra mamma a dicembre quando sono passata a casa vostra e la copertina ancora intatta di Metà. Senza dimenticare tanti fazzoletti di carta perché temo proprio che ne avrò bisogno, al momento opportuno. Ciò che accadrà fra una settimana sarà il destino a dirlo.

A presto, e buon inizio di tour!  Vi voglio bene!

Elena

domenica 21 febbraio 2010

Ridete ragazzi, ridete, ridete che ce n’è bisogno!!!!!

Pensi che domani è un giorno nuovo,
ma ripeti non me l'aspettavo, non me l'aspettavo...

Massimo Ranieri - 1988

Cuuuuuuccioli,

che dispiacere; cosa posso fare o dire ancora per strapparvi almeno un mezzo sorriso più di confermare rapidamente che nonostante tutto io sono semplicemente al 7° cielo perché il vostro nuovo CD non smette mai di suonare nel mio stereo, a neanche due soli giorni dall’acquisto?

A questo punto, la cosa si fa dura eh. Non saprei davvero cosa fare per tentare di farvi sollevare gli angoli delle labbra, darvi una briciola di buonumore, anche solo per un secondo, cosa che mi renderebbe ancora più contenta in questa nebbiosa prima domenica postsanremese, dopo una settimana di grandi ed indimenticabili emozioni, che ha anche avuto un risvolto pesante, che nessuno si sarebbe aspettato.

Ma ceeertooooo……eccheccavolo potevo pensarci prima!!!!!! Mi è venuto in mente uno sketch carinissimo del trio Lopez, Marchesini e Solenghi, comici e mattatori di un vecchio Sanremo datato 1989. Io facevo la quinta elementare all’epoca e l'ho vista in diretta questa scenetta, la ricordo bene! Mi ha fatto sbudellare! Cosa che succede ancora oggi!!!!

Non so, forse tu Luca, te la puoi ricordare, ma tu Diego no, mi pare impossibile, avevi due anni e mezzo!!!! Non vi dico nulla su quanto vedrete in questo filmato, una giustissima parodia al Festival di allora, che potrebbe benissimo essere applicata anche oggi direi, dopo tutto quello che è successo questa settimana. Buone risate, spero proprio di riuscire nel mio intento. Vediamo... io ci provo, con tutto il cuore.

Vi voglio tanto bene, sempre!!!!

Elena

Scrivo al profilo Facebook di Luca:

Hey Luca, anche a me dispiace moltissimo per come è andata, ci sono rimasta molto male ed è dire poco. Comunque consolatevi, anche voi saprete (la storia insegna) che NON è assolutamente il primo posto a Sanremo, e neanche il piazzamento nei primi tre posti che decreta il successo di una canzone. Un esempio lampante? A Sanremo 1983 per esempio Vasco Rossi si piazza penultimo in graduatoria con la sua "Vita Spericolata" divenuta poi una delle sue canzoni più conosciute e celebrate del suo repertorio! Nello stesso anno, incredibilmente, viene eliminato subito Amedeo Minghi in gara con la sua stupenda "1950". Che diverrà anche in questo caso un celeberrimo cavallo di battaglia e grandissimo successo del cantautore romano. Non è la prima volta che viene dimostrato che la giuria di Sanremo non capisce un piripicchio!

E più sotto un ulteriore messaggio postato pochi minuti dopo:

Non sono neanche passate 48 ore dal momento in cui ho avuto tra le mani il vostro disco, quello che per me sarà il più desiderato in assoluto del 2010 che l'ho semplicemente LIQUEFATTO dai continui ascolti. Mi piace un casino. E non riesco proprio a farne a meno. Siete dei grandi, e statene certi, comunque sia andata a Sanremo per voi SARA' UN SUCCESSO!!!!

Elena

sabato 20 febbraio 2010

«La vita è ciò che ti accade quando sei tutto intento a fare altri piani.»

John Lennon (1940-1980)

Due cose che non posso non dire, sperando di non essere banale….

Ciao “giovani e valorosi soldati della musica”,

mi sembra quasi inopportuno dirvi buongiorno in questo strano e scomodo giorno di febbraio, lo so. Ma non posso fare a meno di essere accanto a voi seppure da questa anonima pagina di pensieri. Già vedo i vostri visetti sconvolti, tremendamente abbattuti e vi tranquillizzo subito dicendovi che sono assolutamente dalla vostra parte, forse non era neanche il caso di scriverlo.

Nemmeno io, ora, che di solito sono così brava a utilizzare le parole, trovo i termini giusti per commentare quanto vi è accaduto al Festival. Ci sono rimasta male, ci siamo rimasti male tutti, come famiglia, perché anche i miei genitori facevano il tifo per voi, assieme ai miei numerosi conoscenti, compaesani, nonché colleghi di lavoro, amici e vicini di casa, tutti tutti abbiamo fatto quanto era possibile per non farvi mancare il nostro vivo sostegno con le votazioni. Però purtroppo, sfortunatamente avete visto anche voi come è (ingiustamente) andata in quelle due difficili serate. Peccato.

Non intendo proferire più delle necessarie parole su quanto successo, questo non perché non me ne importi nulla di voi, anzi. Più che altro per profondo rispetto al momento che state vivendo e per il malcontento che già regna nei vostri fan, ma è bene che unisca anche la mia concorde voce alle proteste e ho scelto di farlo da qui; perchè allo stesso tempo spero possiate in ogni caso dimenticare tutto quanto prima, anche se non sarà facile, di sicuro.

La vita è così dopotutto, bisogna accettarla con sana filosofia anche nelle avversità, poiché queste sanno farci crescere interiormente, arricchiscono con dei lati positivi anche coi loro punti di vista poco piacevoli. Farsene una ragione e continuare sereni, dico bene? Comunque sia andata vi consiglio caldamente di rimboccarvi le maniche; nuove opportunità vi aspettano, correte ad abbracciarle! E siate contenti dicendo: “Meno male che è già passata questa amara sorpresa.”

Andiamo avanti, gente, è la cosa migliore da fare anche se la delusione e la rabbia saranno grandi e il cuore soffre, brucia e fa male adesso, cosa a cui credo, ma guardate oltre, sono sicura che supererete ben presto queste ingiustizie!

Il sole già splende illuminando la vostra strada, colorandosi della medesima, vitale luce che voi stessi (indipendentemente da qualsiasi conseguente e dubbio meccanismo di votazione) avete puntualmente profuso in ogni vostra esibizione all’Ariston.

Complimenti. Siete il meglio. Ci avete regalato un nuovo disco stupendo su cui vi farò avere impressioni a partire dai prossimi giorni. É il migliore del festival. E pure la storia ben presto lo dimostrerà, alla faccia di Sanremo e delle sue manovre poco chiare, ve lo dico io, vedrete!!!!!

Di cose, in merito a quello cui abbiamo assistito ce ne sarebbero tante da dire, ma sebbene tenti di consolarvi non voglio magari involontariamente produrre l'effetto contrario. Contribuire cioè a “girare ancora il coltello nella piaga” più di quanto già non sia stato fatto.

Perciò, l’unica cosa che mi sento ancora di dirvi è che se avete bisogno di sfogarvi e cercate una larga e comoda spalla su cui piangere, l’avete trovata. Sono qui. E non sono l’unica. L’affetto di tantissima gente che vi vuole bene vi sarà vicino e solidale in questi momenti che sono sicuramente sgradevoli.

Un abbraccio forte forte, dal cuore.

La vostra affezionatissima,

Elena

«Le lacrime si asciugano fra le braccia di un nuovo sogno.»

mercoledì 17 febbraio 2010

Elena Balasini piange copiose e calde lacrime di emozionante gioia nel sentire per la prima volta il solo ed unico CAPOLAVORO assoluto di questo Sanremo 2010. BABY!!!! Grazie Sonohra, vi voglio bene!!!!!!!!! Elena

Cari Luca e Diego,

nonostante oggi abbia lavorato tutto il giorno e sia decisamente stanca non posso fare a meno di scrivervi anche oggi; penso sia impossibile per chiunque descrivere quello che ho provato nel momento in cui vi ho visto entrare sul palco dell’Ariston, presentati dalla Clerici, la “Donna Confetto” come la chiamo io.

Immagino vi starete chiedendo se si è realizzato il mio desiderio e vi confermo positivamente la mia risposta. Sono rimasta immediatamente conquistata dalla vostra canzone e non ho potuto fare a meno di commuovermi profondamente, nel vero senso del termine al sentire le vostre voci cantare armoniose e leggermente velate da un tremito di emozione. Non è mai successa una cosa del genere in tutta la mia trentennale storia dei miei festival eppure sono qui a scrivervi che ieri sera mi è davvero accaduto anche questo.

E anche dopo che sono andata a letto, non appena vi ho visto, ho continuato a piangere sommessamente di gioia in silenzio, protetta dal sereno buio della mia cameretta che quasi sembrava voler proteggere i miei pensieri. Mi sono addormentata solo dopo un’oretta in cui vi vedevo e rivedevo continuamente cantare Baby all’Ariston nella mia mente, così da poter fissare nei miei ricordi questa bella esperienza che mi ha fatto sentire grazie voi, una persona ancora più vera.

Ricordo, a questo proposito, una cosa curiosa che una volta un mio caro amico, parlandomi di questa mia grande sensibilità che mi porta spesso a provare grandi emozioni interiori (anche solo sentendo una canzone) tramite una visibile commozione, mi ha detto: “Non vergognarti mai del fatto di piangere, il tuo non è certo isterismo, nel tuo caso la commozione è un tangibile segno del fatto che i tuoi sentimenti sono puri ed integri. Devi esserne orgogliosa, invece."

Elena, dimmi, sembri adesso chiedermi timidamente Diego, sii sincera, che cosa ti ha dato la nostra Baby, al suo primo ascolto? Era ciò che ti aspettavi?

Certo Diego. Se volete saperlo ragazzi, perché ovviamente è ad entrambi che mi rivolgo, mentre eseguivate la vostra Baby, ho ricevuto da voi un abbraccio morale fortissimo che nessuno ancora era riuscito a darmi concretamente e così nettamente nella realtà. Un gesto sentito semplicissimo e molto profondo che ho sempre sognato ogni notte, di ricevere da una persona concreta e reale che avrei sempre desiderato avere a me molto vicina. Ma la quotidianità è più dura talvolta. E difatti, questa persona con cui avrei condiviso la mia vita non c’è mai stata al di fuori dei sogni, nella realtà e posso anche pensare che forse per me non ci sarà mai, neanche in futuro.

Ieri sera ho percepito moralmente una vicinanza particolare e strettamente personale tra me e voi, lì su quel palco che nessun’altro mai avrà potere di carpire. E che posso appunto descrivere, in parole povere, appunto, come molto vicina a un vostro ipotetico abbraccio pieno di speranza in cui siete riusciti ad avvincere fortemente la mia anima, cospargendola di un mare di musica serenità e luce.

Grazie Sonohra, grazie mille volte ancora dall’angolo più profondo e assolutamente sincero del mio emozionato cuore!!!!!

A presto, cari usignoli.

Elena

martedì 16 febbraio 2010

Cari Luca e Diego,

il mio stato attuale di Facebook riporta, al momento, quanto segue.

Elena Balasini a poche ore dall’inizio di Sanremo 2010 ricorda con nostalgia quando anni fa votava le sue canzoni preferite tramite le schedine del Totip.

Già, proprio vero, mi affido molto volentieri a un ulteriore ricordo personale nel cominciare il post augurale di oggi per voi. É l’unica cosa a cui riesca a pensare adesso, tanto per stemperare un attimino la tensione che anche io avverto inevitabilmente, assieme a voi, come in una sorta di simbiosi.

Sarebbe molto bello poter rifare una cosa del genere, esattamente come scrivevo poc’anzi su Facebook. Votare così, ai tempi attuali Baby, quella che sarà in assoluto la mia canzone preferita di Sanremo 2010, in questa maniera che è stata comunissima tempo fa, per alcuni anni, a partire dal 1984.

Peccato, sapete ragazzi, che la schedina del Totip, (concorso tradizionalmente legato all’ippica) con quella bella scritta verde corsiva, come la ricordo io sia stata mandata in definitiva pensione (non solo da Sanremo) ma pure dai concorsi ippici a cui questa si legava, come dicevo già da ormai qualche anno.

Probabilmente voi siete giovani, e non potete ricordare, comunque, negli anni 80 che mi hanno visto bambina, vi garantisco che la Totip era abbinata a sponsor ufficiale della kermesse. A quei tempi, infatti, la SISAL, società promotrice dei concorsi ippici decise di abbinare il TOTIP con il Festival di Sanremo. Attraverso le schedine del Totip, il voto si trasformava, per alcuni giorni, da semplice referendum, in modalità di scelta definitiva della canzone vincitrice. Più schedine si inviavano più si dava opportunità a una canzone in gara di poter vincere.

Ricordo bene che in qualche caso, ad alcuni artisti rivelatisi vincitori, veniva regalato in premio un cavallo da corsa, se non erro, un puledrino. Come accadde ai Ricchi e Poveri, trionfatori sanremesi con “Se Mi Innamoro”, nel lontano 1985.

Sono riuscita anche io a votare, sapete, qualche cantante, tramite la suddetta schedina. Se la memoria non mi tradisce ricordo di averla trovata al centro di TV Sorrisie Canzoni, in occasione di Sanremo 1984. E il mio primo voto di bambina di 5 anni dell’epoca, a una canzone sanremese per quell’edizione, (nonostante non avesse poi vinto) andò ad Alberto Camerini, allora in gara tra i Big con il suo brano “La Bottega Del Caffé”.

E mi piacerebbe poter rifare la stessa, identica cosa adesso, stasera, domani e tutti gli altri giorni del festival che saranno giudicati utili per poter votare voi. Magari non sarà con la mitica e simbolica schedina del Totip, che vi ho descritto e tanto mi manca in questi giorni di canzoni, ma non mancherò di farvi avere comunque la mia più viva partecipazione, promesso.

A parte questo sto sorridendo adesso, nella tranquillità preserale della mia cameretta; e sapete perché? So di aver scritto, tra i primi post nella storia di questo di questo blog che avrei desiderato essere il vostro cuore, vi ricordate?. Ebbene, sono immensamente felice perché sento che questa sera, in qualche modo il mio desiderio, a prima vista assurdo, si realizzerà concretamente.

Diverrà dolce realtà nell’esatto momento in cui apparirete sul palco dell’Ariston dominando ben presto, con la vostra canzone, incantando con la vostra magnetica presenza tutto il pubblico. E la vostra musica si respirerà nell’aria. Dipingerete ciò che che si trasformerà in un momento da conservare a lungo tra i ricordi più belli. Un momento da assaporare e custodire in emozione nella mente. Un attimo fuggente da non dimenticare mai……

In bocca al lupo boys!!! Vi voglio bene. Sempre!

Elena

lunedì 15 febbraio 2010

Ascolti una musica, poi passano i giorni, passano gli anni. Improvvisamente un bel giorno risenti di nuovo quello stesso brano e tutto ritorna, riaffiora magicamente. Le immagini, i profumi, lo stato d'animo, le persone che hanno condiviso e vissuto con te quei pochi emozionanti minuti di vita passata. E scopri che sono rimasti intatti nel tuo cuore. Tutto è stato magicamente registrato nel profondo della tua anima, sottoforma di un ricordo. Così come una chiave riapre una vecchia porta, anche una canzone con le sue dolci o malinconiche note, ti riporta puntualmente ad un mondo tuo, speciale ed assolutamente meraviglioso che fino ad allora pensavi di aver dimenticato......

In bocca al lupo ragazzi, sono con voi!

Perché il vostro nuovo disco mi possa donare ben presto un mare di nuovi ed eterni ricordi. Un abbraccio forte,

Elena

domenica 14 febbraio 2010

Beata gioventù buongiorno,

lo ammetto, non vorrei essere nei vostri panni adesso, con tutta la tensione presanremese delle ultime ore che starete accumulando, dico bene?

Eppure sono così felice dell’arrivo di questa domenica che sembrava non dovesse mai arrivare, che partecipo comunque volentieri, nel mio piccolo alla vostra gioia. Vedete ragazzi, Questo è grazie a voi uno di quei momenti per me moralmente inspiegabili, e positivissimi. Una cosa a cui penso in questi momenti è che  sento che potrei benissimo suonare contemporaneamente, e nello stesso momento tutti i dischi che ho, senza distinzione di anno di pubblicazione, tipo di supporto fonografico, artista, o genere musicale. Fico! Mi sarebbe sempre piaciuto poter fare una cosa del genere. E anche se so benissimo che questa è una cosa assurda penso proprio che nonostante non ci capirei un bel niente con tutta la musica che mi piace suonata nello stesso momento penso sarebbe proprio un’esperienza emozionante per me. Una cosa che mi incuriosisce.

Allora Dodi Battaglia dei Pooh vi affiancherà in duetto? Bravi complimenti, grazie della calda notizia; ho sempre ammirato i Pooh, grazie anche alla mia mamma che è loro ammiratrice sin dai tempi della sua gioventù! Chissà che emozione avrete nel cuore!

Vi dirò, sto cercando di infilarmi nella mente di Dodi e penso che anche lui in queste ore sarà curioso e contento di dover accompagnare colleghi come voi nell’esecuzione del vostro brano, anche se non mi è ancora chiaro se sarà davvero Baby a essere eseguita con lui. Comunque sia, ve lo ripeto. Questa esibizione sarà un successo nel successo, lo sento!

Del resto, vi confesso che trasalisco di gioia a tale pensiero, al cercare di capire come sarà il tutto ma ho pensato che non lo voglio sapere in anticipo, questa deve essere una sorpresa e mi aspetto di  poterla scartare al momento giusto. Sbaglio? A presto cuoricini, vado a recuperare le energie con un bel bagno caldo, che non guasta perché è ricco di profumato benessere!

L’attesissima settimana prossima sarà intensa ed ho bisogno di tutto il mio più accanito e straordinariamente vitale buonumore per sostenervi come meritate. Requisito che può essere recuperato anche grazie a piccole consuetudini come, per esempio immergersi in una vasca colma fino all’orlo di schiuma rosacea tiepida! Che meraviglia! Potete contarci, durante il mio bagno non mancherò di cantare ancora a squarciagola le vostre canzoni immaginando tutto ciò che mi troverò a vivere nei prossimi giorni.

Un abbraccio fortissimo dalla vostra Elena

giovedì 11 febbraio 2010

Ciao “Sanremini”, buongiorno!

Come vanno le cose dove state al momento, cioè nei dintorni del famoso Casinò ligure? Spero alla grande, mentre vi appresterete ad applicare gli ultimi dettagli finali alle prove di Baby e mi fate anche pensare a me qualche settimana fa quando ero alle prese con la relazione che mi avevano richiesto eh eh. Oggi vi scrivo perché sono a casa in permesso e ho un po’ di tempo per riposarmi, ci voleva, dopo le tante emozioni di questi giorni.

Siamo solo a giovedì, ma sono felicissima perché il tempo che mi separa da voi anche se sembra lentissimo, nello scorrere si sta esaurendo. E nonostante giovedì non è ancora domenica il giorno che conclude la settimana, è però anche vero che non è comunque nemmeno più lunedì il giorno che annuncia al contrario l’inizio di una nuova settimana, e il giovedì, di solito è più vicino di quanto si pensi alla fine di questo arco di tempo. Dico bene? Fantastico!!!!!!

La giornata di ieri per me è stata decisamente impegnativa ma si è rivelata positiva su tutti i fronti. In questi giorni, io sul lavoro, assieme alle solite cose, comincio ufficialmente a seguire seriamente i fornitori esteri, e il primo passo verso questa mia nuova mansione, per quello che riguarda il mio nuovo compito si ha con la gestione generale dei clienti dalla Turchia. Devo dire che ho trovato molto interessanti le spiegazioni tecniche che mi stanno dando in proposito, anche se naturalmente c’è qualche difficoltà in più con la contabilità estera rispetto a quella italiana, la quale è un attimino più semplice, però questo maggiore impegno non mi spaventa, anzi mi rende ancora più determinata, contenta ed efficacemente coinvolta nello svolgimento della mia professione.

Evvai! Ho voluto la bicicletta? Molto bene, partiamo allora che sono piena di forze fisiche e morali, insomma, ben disposta a “pedalare”!

A coronamento di quella che ieri è è stata una proficua giornata di lavoro sotto tutti i fronti ci siete stati anche voi, cari puledrini. Non appena sono tornata a casa col cuore gonfio di soddisfazione personale, mi aspettava pure il numero di TV Sorrisi col “gruppone” dei, come si chiamano quest’anno, Artisti? Insomma dei musicisti in gara al festival che quando ero giovane io si chiamavano Big. E come vi ho scritto sul vostro sito nuovo di zecca quasi mi sembrava un sogno vedere spuntare le vostre due testoline come due profumatissimi e vellutati boccioli di rosa, nella foto di gruppo sulla copertina di Sorrisi. Che bello!

Comunque ho apprezzato parecchio anche l’intera pagina interna alla rivista dove si presenta la vostra canzone e si parla esclusivamente di voi. La terrò di sicuro. Lasciate che ve lo dica boys, starete bene anche in mezzo agli altri ma vedervi fotografati in qualità di duo supera qualsiasi altra foto di gruppo cui possiate prendere parte.

Mi è piaciuta molto, davvero un sacco, la vostra foto che è stata messa sotto al testo del vostro nuovo brano. Come splende delicato, (assieme a un tuo aperto sorriso) il giacimento aurifero che riposa sul tuo capo Luca, piccolo principe. Più passa il tempo più mi convinco fortemente che tu sia proprio questo grande personaggio della letteratura in versione “carne ed ossa”. Ci manca solo la tua rosa sotto il suo contenitore di vetro e poi sei in tutto e per tutto il dolce bimbo che Exupéry scriveva nel suo mitico libro, non c’è storia.

E che dire di te Diego? Spiegami subito, per favore, a cosa si deve, in quella posa quel leggero velo d’ombra che chiude morbidamente le tue labbra in una così seria e composta espressione del tuo bel viso? Cosa aleggiava nella tua mente al momento di quello scatto? Chissà. Non mi sarà dato saperlo, mi piace mantenere una dose di mistero. Questo lo so, comunque devo dire che osservandoti mi è riuscita cosa spontanea e naturale, ritrovare in te la stessa spettacolare e straordinaria eleganza che possiede in sé esteticamente anche un mastodontico e regale strumento musicale come il pianoforte a coda, visto al primo impatto, solo con gli occhi. Perché è proprio questo ciò a cui ti ho accostato guardandoti con attenzione. Sarà stato il colore nero del tuo abbigliamento o forse il richiamo dei tuoi capelli scuri che mi hanno riportato alla mente la possibile sembianza umana che secondo me, magicamente e per assurdo, potrebbe prendere proprio un pianoforte a coda.

Grandissimo, irresistibile e assolutamente completo nella sua importanza, fantastico ed imponente anche solo da vedere. Per non parlare di tutto ciò che questo romantico oggetto può poi puntualmente dire con la musica non appena un pianista ci si siede davanti e fa scorrere le sue agili dita sulla lucida tastiera di avorio, “emozionando sempre più”, direbbe Giorgia adesso. Diego, il tuo viso che mi sembra leggermente pallido, nella foto su Sorrisi, mi ha fatto pensare infine, appunto, al prezioso avorio della tastiera del pianoforte, il mio strumento musicale preferito in assoluto, che tanto riprenderei volentieri a suonare se ne avessi l’occasione. Chissà.

E mi fai venire in mente di quella volta che, già quella volta in cui da bambina io stessa….

No, non è ancora il momento per sfoderare questo preziosissimo ricordo personale che aspetta solo di essere svelato. Ve lo racconterò fra qualche giorno, magari dopo Sanremo, quando anche la mia mente sarà più calma e maggiormente incline al racconto di tutti i dettagli che non possono mancare nel mio emozionante racconto personale.

A prestissimo. Ci risentiamo prima della fine della corrente settimana se riesco.

Bacione ricco di tanta gioia.

La vostra Elena

P.S.: A proposito di storiche foto di gruppo col cast in gara a Sanremo, lo sapete che da qualche parte, su in soffitta, premuta tra i miei quaderni delle elementari di quell’anno devo avere ancora la copertina di Sorrisi con la foto dei partecipanti al mio Sanremo preferito, quello del 1986? Ricordo di averla strappata con cura personalmente dai giornali che all'epoca mi passava nonna Gemma, una volta scaduti i programmi TV e averla riposta in un quaderno di italiano. Dall’innocente ma speranzoso pensiero dei miei 7 anni di allora l’ho voluta mettere in un posto che avrei ricordato sempre e ritrtovato con facilità perché dicevo (e confermo tuttora l’intenzione di portare a termine questo mio intento se ce la farò) che avrei voluto farla vedere ai miei figli. Si sarà conservata, mantenendosi nel tempo, tra la polvere e il buio tipico dei granai? O sarà, piuttosto finita rosicchiata e mangiucchiata dai topolini che, purtroppo, qualche volta, per sbaglio, sono entrati negli anni scorsi a ripararsi dal freddo, d’inverno, nel sottotetto della mia casa, saziandosi anche, con ogni probabilità, di buona parte dei miei ricordi cartacei, forse, assieme coi miei vecchi quaderni delle elementari? Mah…..

Dal vostro nuovo sito ufficiale, ecco il mio primo commento riguardante il servizio di presentazione del cast del festival:

Compro Sorrisi da svariati anni, è un giornale storico e in famiglia non manca mai già da molto tempo prima che io nascessi, io ho quasi 31 anni. Naturalmente non doveva essere assente neppure in questo caso, soprattutto perché ci sono Luca e Diego. Di gruppi di Big comincio ad averne visti tanti dato che la foto globale dei partecipanti sanremesi è fissa ormai da tempo su Sorrisi. Però quest'anno vederci proprio i mitici Luca e Diego stavolta mi mette un brivido in più che non ho mai provato in nessun'altra occasione nonostante, come ripeto di Festival io ne abbia visti ormai parecchi, avendo superato i 30 anni di età.
Ragazzi, siamo con voi, e ricordate, comunque vada sarà un successo! Vi voglio bene! Elena (Reggiolo - RE)

martedì 9 febbraio 2010

« Solo la poesia ispira poesia »

Ralph Waldo Emerson

Cari Luca e Diego,

non posso fare a meno di ritrovarmi ancora qua a scrivervi, perché, lo ammetto, sto leggendo giusto adesso il testo integrale della vostra nuova canzone, lo faccio istintivamente e per curiosità, per la prima volta in assoluto oggi, dopo averle pubblicate a mia volta solo qualche ora fa sul mio blog. Mi trovo in un momento di serena tranquillità, al sicuro nella mia cameretta, in questa umida e grigia giornata, che nella sua noiosa monotonia invernale racchiude comunque per me quella che è una dolcissima ed assolutamente speciale emozione.

É difficile, sapete, descrivere “a caldo” la mia prima impressione, quello che provo proprio adesso mentre leggo lentamente dalla mia pagina il testo della vostra canzone sanremese. Quasi non mi riesce tentare di farvi capire ciò che sento nello scoprire, come fosse un piacevole regalo, ogni singola parola del vostro futuro brano.

Con un sorriso pervaso di nostalgia, rammento frattanto, immediatamente, il momento in cui, da bambina alle elementari, la maestra mi affidava il compito di imparare a memoria i versi delle principali poesie dei grandi scrittori italiani, come ad esempio “San Martino” di Carducci. E per impararle a memoria più in fretta facevo le stesse cose che sto più o meno facendo anche adesso mentre vi scrivo e leggo la vostra Baby. Appoggiavo al piano della scrivania il foglio col testo della poesia da imparare, e cominciavo a leggerlo ripetutamente verso per verso sottovoce e poi ripetevo tante volte i versi da imparare, fino a che questi non mi entravano in testa uno dopo l’altro dando significativa forma definitiva al componimento poetico completo. Cosa che mi riusciva sempre in tempi straordinariamente rapidi.

In questo caso, al momento sono proprio costretta ad imparare solo a memoria la vostra canzone, perché non ho sotto la base musicale. Se così fosse, di sicuro sarebbe ancora più semplice imparare i vari versi, ne sono sicura. Temo avrò qualche problema a cantarla subito la prima sera, ma farò il possibile per saperla almeno a memoria per martedì, promesso. Non mi rimane che aspettare pazientemente di sentire anche la musica. Chissà che capolavoro!

Ebbene, parlando del testo potrei usare tutte le più belle parole che esistano ma penso di non possedere bene la capacità di coinvolgervi nei miei sentimenti che affiorano proprio in questi secondi in cui scrivo di fronte a quella che oggi è “la vostra nuova creatura chiamata Baby; non solo la vostra canzone, dunque ma anche la “vostra ennesima poesia” in un certo senso, no?

Impossibile sarà forse farvi avvertire il brivido, quel fiotto di decisa emozione inaspettata che sta sorprendendo persino me stessa; lo sento che solca, tra le parole, immediato e netto la mia anima, con un’onda di benessere. Si fa percepire subito libero al leggere anche solo la prima frase del vostro brano. Un sentimento leggero, gioioso e sottile che si fa strada lentamente nei miei pensieri emozionati man mano che il contenuto di Baby si rivela alla mia mente con le parole scritte e tramite la mia voce che esce leggendo. Pare quasi che emani essa stessa un lieve sussurro d’argento. Parole così belle che sembrano quasi volersi, sbriciolare o sciogliersi al lieve e gradevole tepore della mia pelle, a contatto con le mie mani. Frasi delicate e quasi fragili nella loro composta armonia metrica. Delicate come una foglia d’inverno, piene di tiepido calore. Complimenti cuoricini. Avete fatto centro ancora una volta. Saprete farvi distinguere come meritate. Non ne ho dubbi.

Vi voglio bene, sempre.

Elena

BABY

Piove il cielo nei tuoi occhi e io muoio dentro te,
lascia tutte le carezze sulle labbra aride.
Sei un fuoco tra due specchi, una scia nel silenzio del cuore.
Anche se sei sola, io non ti ho lasciata mai,
sangue e ghiaccio in una rosa, leggo il corpo di chi sei.
In un quadro senza voce tu dipingi l'amore che io non ti ho dato,
un dolore segreto.
Baby, ovunque sia il tuo nome t'amo,
baby, dovunque sia il tuo amore t'amo,
baby, tutto quello che ho perso sei tu,
tutto quello che amo sei tu.
Posso scendere l'inferno e non bruciarmi mai,
posso tutto ma non posso ripartire senza lei.
Come petali dispersi, in un altro universo che tu mi hai lasciato,
in un bacio segreto.
Baby, ovunque sia il tuo nome t'amo,
baby, dovunque sia il tuo amore t'amo,
baby, tutto quello che ho perso sei tu,
tutto quello che amo sei tu.
Non c'è stato niente dopo il bene che sei stata,
non c'è stato niente dopo te...come te...
Ovunque sia il tuo nome t'amo,
baby, dovunque sia il tuo amore t'amo,
baby, tutto quello che ho perso sei tu!
Baby, tutto quello che ho perso sei tu...!
Tutto quello che amo sei tu,
tutto quello che sono sei tu...

Pensierino infrasettimanale…..

Cari Sonohra,

non vedo l’ora che se ne vada questa corrente settimana che simbolicamente ancora mi separa da voi, portando con l'inizio della successiva tutto ciò che saprete donarmi molto presto. Non ne posso più, Luca, Diego, oserei dire che questo seppur estremamente breve, arco di tempo finale è quasi “difficile” da vivere, perché è appunto l’ultimo prima del festival. Veramente. Anche se sono a un solo passo dal vivere le vostre novità, il tempo sembra davvero non passare mai in questi giorni, sapete? Vi dirò, son sincera, più speri con crescente emozione di veder correre le ore che ti separano da ciò che ti sta maggiormente a cuore, sperando che passino veloci più della stessa luce, più queste in effetti si burlano della tua emozionante attesa e si fanno lente, interminabili, insopportabili. Ma bisogna avere un ulteriore attimino di pazienza e questo per me non è certo un problema.

Non so se ci avete mai fatto caso, io ci pensavo stamattina e ho capito che comunque è sempre così. Quando hai voglia che il tempo passi in fretta per un qualsivoglia motivo, ti sembra non passare mai e farsi invece il più lento e noioso possibile. Al contrario, quando vivi un momento straordinariamente bello (come quello che mi aspetta, in vostra compagnia a partire dall’inizio della prossima settimana) molto spesso non ti rendi conto nemmeno di viverlo che questo si è già inconsapevolmente trasformato in un dolce ricordo. Voi cosa ne dite? E che volete farci in fondo, la vita è bella perché fatta anche di questo, della possibilità di raccontare a qualcuno una concreta esperienza vissuta.

Da una parte mi piacciono anche le attese dopotutto e devo dire che mi dispiace pure che questa luuuunga attesa vissuta per il vostro album sia già ormai finita. E anche questo famigerato Sanremo 2010, così come ora è imminente, se ne andrà ben presto per vivere unicamente nei ricordi felici e nostalgici di chi lo ha seguito anche solo da casa a titolo di pubblico, come accadrà a me, come ho sempre fatto nelle precedenti edizioni. Svanirà velocemente senza prima però avermi personalmente consegnato la vostra nuova musica, la magia di possedere qualcosa che aspetta solo di nutrire ulteriormente la mia gioia di vivere, perché lei è anche una incredibile parte di ciò che voi suonate, se riuscite a rendervene conto. La vostra musica è qualcosa che nella propria semplicità è addirittura più forte di me stessa. Qualcosa che non morirà mai e rimarrà eterno……

Vi stringo tutti e due forte forte al mio cuore, ci risentiamo molto presto!

Elena

«A volte anche solo ascoltare una canzone è stare in paradiso…...»

sabato 6 febbraio 2010

Ascoltando “Tutto Sanremo” ….

Cari Luca e Diego,

come già vi avevo spiegato l’anno scorso, se non ricordo male, ed è ormai consolidata tradizione per me già da qualche anno ormai, finalmente da ieri sera ascolto con accanito entusiasmo esclusivamente  le canzoni della storia del Festival che sono infatti proposte in onda in questi giorni 24 ore su 24 a “TUTTO SANREMO” un programma radiofonico trasmesso su Radio Erre - 95.00 Mhz. per Reggio Emilia e prov. -

TUTTO SANREMO
Nel periodo immediatamente  precedente il festival, l’emittente Radio Erre si caratterizza per proporre ininterrottamente 24 ore su 24 una selezione dei maggiori successi di Sanremo degli anni passati. A festival concluso, per una ulteriore settimana vanno in onda 24 ore su 24 solo le nuovissime canzoni lanciate nella manifestazione canora dell’anno in corso; una scelta vincente in contemporanea con l'evento musicale dell'anno.

Ottimo programma, pieno di commoventi ricordi personali, mi piace un sacco ascoltarlo il più possibile, con  la radio a tutto volume nei periodi immediatamente precedenti il festival. Favoloso! Consiglio vivamente  a tutti quelli che mi leggono e vivono o si trovano in zone limitrofe a quella in cui abito io, di sintonizzarsi assolutamente sulle frequenze di questa radio locale reggiana per riascoltare e rievocare un mare di ricordi assieme a quella che è stata la storia della musica italiana tramite il festival di Sanremo.

É sempre un periodo emozionante per me questo, sapete, e grazie a “Tutto Sanremo” lo è stato anche l’anno scorso, nel 2009, nonostante avessi deciso di ignorare completamente il festival anche perché voi non eravate presenti nel cast vi ricordate? É stato meraviglioso sentire improvvisamente in onda “L’amore” distinguersi nella sua composta e toccante delicatezza, mentre si faceva largo tra altre memorabili canzoni festvaliere che sono generalmente rimaste nel cuore di tutti, col passare degli anni.

Ed è proprio la canzone con cui vi ho conosciuto che proprio qui vi confido di  aspettare di sentire  anche quest’anno in attesa di vedervi a giorni all’opera all’Ariston  con la vostra nuova “Baby” e tutto ciò che gioiosamente conseguirà questo “piccolo grande evento” chiamato a riempire ben presto di nuova luce la mia esistenza assieme a costante, energica ed  immensa voglia di vivere.

Un abbraccio forte a tutti e due. Buona domenica cuoricini. A prestissimo.

Elena

venerdì 5 febbraio 2010

Hey lingotti d’oro!

buon week end, in leggero anticipo! Come andiamo? Il giorno dell’”Ora X" si fa sempre più vicino giusto? Posso immaginarlo, anche se gli interrogativi di curiosità da parte mia quando penso a voi in queste ore sono tantissimi, penso comprenderete no?

Purtroppo non ho avuto tempo di scrivere sul blog in questo lasso di tempo perché dopo il mio regolare rientro al lavoro all’inizio di questa settimana, dopo l’influenza che mi ha colpito di recente, sono stata completamente presa da tutto ciò che devo fare solitamente, ma comunque posso dire che vi ho pensato tanto tanto e in questi ultimi giorni, nonostante la mia lontananza dal blog mi avete fatto avere una serie di emozioni di anteprima che vanno al di là di ogni mia più rosea aspettativa, veramente, bravi ragazzi!!!

Non ho parole su quanto di nuovo vi riguarda e mi state svelando pian piano a piccole dosi, la curiosa felicità che mi rende quasi muta dalla sorpresa di volta in volta per ciò che mi aspetta in definitiva fra solo qualche giorno ancora è ora alle stelle.

Ho solo la concreta forza di scrivervi qui tutto ciò che al momento si agita convulsamente nel mio cuore e posso rievocare, pensando a voi tramite un ennesimo caro ricordo in musica ovvero un amatissimo successo internazionale dei disciolti "4 Non Blondes" che risale all’epoca in cui io frequentavo la prima superiore, il quale ben descrive la cocente voglia di sapere tutto ciò che vi riguarda in questi giorni. Questo brano famosissimo dei 4 Non Blondes mi riporta alla memoria ancora una volta proprio voi, con quello che vorrei chiedervi di persona con tanta gioia, o più semplicemente il perché di tutte queste profonde emozioni personali, che cosa si cela tra i solchi del vostro "Metà" .

“What’s up” una bellissima canzone che vi dedico col cuore e che mi sembra di sentire adesso introdotta dalle vostre chitarre con quell’intro caratteristico che tanto mi faceva impazzire allora, accidenti che sensazione serafica. Quanto amavo quella canzone. Ero tanto giovane, piena di speranze, così sognante allora. E mi capita, giusto oggi in questo pomeriggio piovoso che precede il fine settimana, chissà perché, di poterla rivivere positivamente sulla pelle col suo magnifico ritornello interrogativo, ancora una volta, sognando voi che siete così vicini…..

And I scream from the top of my lungs
"What's going on?"

4 Non Blondes - 1993



E vi grido a pieni polmoni:

“Che cosa sta succedendo?”

Un abbraccio forte forte ad entrambi! A prestissimo! Vi voglio bene!

Elena

lunedì 1 febbraio 2010

«La notte è silenziosa e nel suo silenzio si nascondono i sogni.»

The night is silent and in its silence dreams are hidden.