sabato 20 febbraio 2010

Due cose che non posso non dire, sperando di non essere banale….

Ciao “giovani e valorosi soldati della musica”,

mi sembra quasi inopportuno dirvi buongiorno in questo strano e scomodo giorno di febbraio, lo so. Ma non posso fare a meno di essere accanto a voi seppure da questa anonima pagina di pensieri. Già vedo i vostri visetti sconvolti, tremendamente abbattuti e vi tranquillizzo subito dicendovi che sono assolutamente dalla vostra parte, forse non era neanche il caso di scriverlo.

Nemmeno io, ora, che di solito sono così brava a utilizzare le parole, trovo i termini giusti per commentare quanto vi è accaduto al Festival. Ci sono rimasta male, ci siamo rimasti male tutti, come famiglia, perché anche i miei genitori facevano il tifo per voi, assieme ai miei numerosi conoscenti, compaesani, nonché colleghi di lavoro, amici e vicini di casa, tutti tutti abbiamo fatto quanto era possibile per non farvi mancare il nostro vivo sostegno con le votazioni. Però purtroppo, sfortunatamente avete visto anche voi come è (ingiustamente) andata in quelle due difficili serate. Peccato.

Non intendo proferire più delle necessarie parole su quanto successo, questo non perché non me ne importi nulla di voi, anzi. Più che altro per profondo rispetto al momento che state vivendo e per il malcontento che già regna nei vostri fan, ma è bene che unisca anche la mia concorde voce alle proteste e ho scelto di farlo da qui; perchè allo stesso tempo spero possiate in ogni caso dimenticare tutto quanto prima, anche se non sarà facile, di sicuro.

La vita è così dopotutto, bisogna accettarla con sana filosofia anche nelle avversità, poiché queste sanno farci crescere interiormente, arricchiscono con dei lati positivi anche coi loro punti di vista poco piacevoli. Farsene una ragione e continuare sereni, dico bene? Comunque sia andata vi consiglio caldamente di rimboccarvi le maniche; nuove opportunità vi aspettano, correte ad abbracciarle! E siate contenti dicendo: “Meno male che è già passata questa amara sorpresa.”

Andiamo avanti, gente, è la cosa migliore da fare anche se la delusione e la rabbia saranno grandi e il cuore soffre, brucia e fa male adesso, cosa a cui credo, ma guardate oltre, sono sicura che supererete ben presto queste ingiustizie!

Il sole già splende illuminando la vostra strada, colorandosi della medesima, vitale luce che voi stessi (indipendentemente da qualsiasi conseguente e dubbio meccanismo di votazione) avete puntualmente profuso in ogni vostra esibizione all’Ariston.

Complimenti. Siete il meglio. Ci avete regalato un nuovo disco stupendo su cui vi farò avere impressioni a partire dai prossimi giorni. É il migliore del festival. E pure la storia ben presto lo dimostrerà, alla faccia di Sanremo e delle sue manovre poco chiare, ve lo dico io, vedrete!!!!!

Di cose, in merito a quello cui abbiamo assistito ce ne sarebbero tante da dire, ma sebbene tenti di consolarvi non voglio magari involontariamente produrre l'effetto contrario. Contribuire cioè a “girare ancora il coltello nella piaga” più di quanto già non sia stato fatto.

Perciò, l’unica cosa che mi sento ancora di dirvi è che se avete bisogno di sfogarvi e cercate una larga e comoda spalla su cui piangere, l’avete trovata. Sono qui. E non sono l’unica. L’affetto di tantissima gente che vi vuole bene vi sarà vicino e solidale in questi momenti che sono sicuramente sgradevoli.

Un abbraccio forte forte, dal cuore.

La vostra affezionatissima,

Elena

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