lunedì 29 giugno 2009

Aspettando domani, un grande giorno….

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La musica è l’arte di introdurre il silenzio tra i suoni.
-Antonio Pagliuca-

Ascolto note
del mio e tuo silenzio,
forse è musica.
-Haiku-

sabato 27 giugno 2009

Buongiorno angioletti,

voglio fortemente credere che ora siate lì a dare un’occhiata divertita al mio sito e stiate cercando con gli occhioni curiosi e indagatori, tra queste righe la risposta a una sola domanda:

Chissà come stai Elena, in queste ore di attesa che ci auguriamo saranno per te speciali e assolutamente dolcissime…..”

Avete ragione ragazzi. Sto proprio così, delicatamente sospesa e accoccolata in un battito di meravigliosa vita concreta che a partire da oggi si fa sentire magicamente sospesa tra sogno e realtà; la mia realtà, che vorrei vivesse tutto il mondo e che di colpo, man mano che le ore avanzano per condurmi al vostro spettacolo, sembra essere diventata meno dura.

L’anima mia si fa piccola, quasi invisibile e sconfinatamente grande allo stesso momento. É festosa, incredibilmente leggera, squisitamente canterina.

Se Mina fosse qui accanto a me forse direbbe con un largo sorriso, utilizzando il testo di un suo grandissimo successo, che “tu non ci crederai ma vedo le mille bolle blu” e non avrebbe torto!

Luca:Elena, orsù, a noi puoi dirlo, cosa ti piacerebbe chiedere allora alla nostra musica per questa serie di appuntamenti estivi che ti attendono in nostra compagnia? Sai bene che alla forza della  musica puoi chiedere tutto, basta volerlo”

Che splendida domanda, piccolo principe.

Beh, se potessi, lascerei volentieri ai vostri piedi sul palco buona parte dei miei più pesanti dispiaceri, ma forse sarebbe troppo comoda.

Dato che ciò infatti non è concretamente possibile, vi dirò che alla vostra musica e alla  vostra riconfermatissima bravura non chiedo nulla di particolare se non di essere vissuta concretamente per ciò che di più profondo ha da dirmi. Con la più solenne promessa da parte mia che saprò ascoltare e recepire ancora il suo messaggio.

Non ho alcun dubbio sul fatto che lei sarà perfettamente capace di fare ciò che cantava anche Mietta nel suo disco di esordio uscito ormai vent’anni  anni fa, reinterpretando con la sua voce particolare una bellissima canzone originariamente scritta da Amedeo Minghi, la stessa che sto ascoltando adesso commossa.

Lascerò fiduciosa che colmiate  il mio cuore di pace, quella genuina, che tutti avremmo bisogno di provare prima o poi nella vita.  La  musica, unita all’ immagine squisitamente fresca, positiva e pulita sarà semplicemente capace di farmi vedere nuovamente vedere in volto l’immenso”.

«E l'immenso è
questo amore mio.
Ed il mio cielo,
è l'anima.
É il mondo che vorrei,
che immaginai.
É quello che,
che non ho avuto mai.
E' restare sola,
a ridere di me.
É non sapere,
cos'è...
Cos'è un confine...»

 

Vi voglio bene, ragazzi, sempre, a prestissimo.

Elena

venerdì 26 giugno 2009

Novità! Guardate un po’ chi ha incontrato come guest star mia sorella a sorpresa ieri a un concerto dei Lost a Cavriana (MN). Proprio lui, Luca, “il Piccolo Principe”…

Questo dimostra che le sorelle servono a qualcosa, sempre! Guardate queste riprese, effettuate da Daniela ieri sera a Cavriana in provincia di Mantova in occasione del concerto dei Lost.

Certifico che i filmati di cui sotto sono autentici! Mia sorella ha avvicinato Luca nel backstage, dopo il concerto, e come potrete notare guardando il filmato, sentirete la voce di Daniela che gli ha detto che a Carpi ci saremo; senza dimenticare di chiedere naturalmente come stanno andando con le registrazioni del nuovo disco, ma non ha ricevuto da lui altra risposta che un enorme sorriso decisamente incoraggiante! Grazie, Luca, mio "Piccolo Principe", in ogni caso, sei grande!!!!


Pregevole duetto anche di quello dei Lost con Luca ai cori che ho trovato però un pochino imbarazzato nel confrontarsi col giovane collega.


Io non sono fan dei Lost e non ho intenzione di diventarlo a causa di questo filmato, nonostante sia al corrente da tempo della la risaputa amicizia dei Lost coi Sonohra. Tranquillizzo i lettori.

Però in fin dei conti mia sorella è stata una brava reporter, non c’è che dire! Sono ancora affascinata da quanto ho visto ed è dire poco!

Luca ti voglio bene, bacione!

Elena

giovedì 25 giugno 2009

Un augurio pubblico tutto speciale di rapida guarigione ad Andrea, il mio più caro amico che da tempo non sta bene e quest’oggi vive un momento veramente difficile con la salute…

Tartaruga Malata

La sofferenza è un lampo, la bellezza della vita dura per sempre.

Forza Andrea, coraggio amico mio, sono accanto a te con una preghiera sincera, rimettiti presto che andrà tutto bene quando torni a casa dall’ospedale ti devo raccontare del concerto che vedrò martedì!

Sbrigati a recuperare le forze, capito?!

É un ordine!

Bacione!

Elena

(il Boss)

mercoledì 24 giugno 2009

Elena e mamma Renata (1982)

Elena e mamma 1982

I figli sono il modo migliore per vedersi vivere.

A volte ne vorresti tanti, altre ne basta uno.

C’è chi sogna che seguano le nostre orme e

Chi sa che ognuno ha la propria strada.

Con loro ci vuole fantasia e dolcezza.

E il modo migliore per farli diventare grandi

É crescere con loro.

(Mina –2009)

Fainello Family

Cari Luca e Diego,

quasi sorrido di nostalgica tenerezza oggi nel ritrovare in una antica cornice impolverata questa vecchia foto che vedete all’inizio del mio post odierno, e che mi ritrae bimba assieme a mia mamma ormai 27 anni fa.

Lo scrivo e puntualizzo per voi e per chi non è mai venuto a trovarmi, giuro, la giovane ragazza coi capelli neri è proprio lei. Non è cambiata niente la mia mamma. Sono passati quasi 30 anni ma è sempre uguale come aspetto, garantisco. Poi, senza dimenticare una foto della vostra famiglia al completo ho pensato di inserire anche questa bella frase sui figli pronunciata da Mina in una pubblicità in onda sui teleschermi in questi giorni perché è davvero significativa, ci sta bene.

Sapete ragazzi, rileggendo questa frase di Mina mi ritrovo apppunto a domandarmi se fra qualche anno avrò la fortuna di vedere anche me stessa vivere proprio nel senso che intendeva la Tigre di Cremona in questa sua affermazione. Non oso immaginare la gioia che potrei avere nell’abbracciare un figlio tutto mio un giorno se solo calcolate che a vedere anche un neonato da lontano il mio cuore si scioglie di affetto. So che sono una persona molto sentimentale e sento che ho uno spiccato senso materno.

Me lo auguro, fanciulli miei perché biosgna essere positivi per affrontare la vita e avere la concreta forza per realizzare ciò che più desideriamo. Nel silenzio di questo momento ora so che voi tutti adesso state sperando per me con uno spontaneo sorriso la medesima cosa. Sarà come Dio vorrà.

Elena

lunedì 22 giugno 2009

Ennesima “giornataccia”….ma voglio concluderla comunque con un pensiero di immensa tenerezza e di cui sono ancora una volta a ringraziare voi!

Mi spiace puffettini,

a dire la verità speravo che oggi sarebbe stata una giornata migliore da raccontare rispetto a quella di ieri, nonostante il persistente brutto tempo tra mille altre cose che non sto a raccontare perché non ne ho voglia ma che in linea di massima sono state dopotutto poco carine .

Sapete, oggi infine mi è anche sfuggita per un pelo l’opportunità concreta di vincere uno dei pass di Radio Bruno in palio per la data di Carpi che è però fortunatamente andato in premio alla mia migliore amica, più furba e veloce di me. Pazienza, nulla è perduto. Sono tranquilla. Lo dicevo che non era giornata, me lo sentivo. Comunque sono tanto felice per Simona perché siamo semplicemente come sorelle dunque non posso che gioire immensamente per lei!

A quanto dice Simona di Pass ne hanno estratti solo 2 oggi e ce ne sono 6. Ora sto ascoltando ancora la radio nella speranza che la fortuna voglia di nuovo incrociare il mio destino, mi piacerebbe molto, ma non so! In ogni caso non mi perdo certo d’animo, ed ho la bellezza di tre occasioni o forse anche qualcuna di più per venire a vedervi, chissà…..

Vi saluto tesori, oggi sono solo passata per un pensiero, avevo troppa voglia e bisogno interiore di aprire il mio diario segreto on line e scrivervi di nuovo, anche se brevemente avevo bisogno del mio solito gesto quotidiano pieno di positività e tranquilla pace, quello più bello di tutto il giorno assieme a quello in cui nel silenzio di ogni notte attendo di addormentarmi accovacciata con la testa poggiata teneramente al vostro cuscino, quasi fosse un gaio preludio alla serenità che mi auguro di vivere in ogni mio nuovo futuro giorno. Lo stessa che auguro altrettanto di cuore a voi e a chiunque altro mi legge; oggi, domani, per tutta la vita.

Vi voglio bene ragazzi! A prestissimo!

Elena

«La felicità è come una farfalla che si posa inavvertitamente tra le tue mani. Se la stringi troppo forte soffoca e muore. Se la lasci libera, se ne va, fugge rapidamente. Accarezzala delicatamente, piano piano, e vedrai che questa rimarrà sempre accanto a te.»

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domenica 21 giugno 2009

Hey perline, buongiorno,

oggi è il 21 giugno primo giorno d’estate. Già, siamo in estate anche se a guardare il tempo incerto, tendente al grigio e nuvoloso che c’è fuori da casa mia stamattina, nulla farebbe supporre che siamo in clima estivo, direi.

Stessa cosa dicasi anche per il mio morale che è piuttosto  imbronciato e non è per niente in  forma, esattamente come  la  giornata in corso. Non è per me certo l’inizio di stagione pimpante ed allegro in cui avevo sperato di trovarmi, tuttavia mi consolo (bisogna sempre farlo, è ottima cosa, non appena si può) col mitico motto proprio di Rossella O’Hara in cui si diceva che “Dopotutto domani è un altro giorno”.

Comunque sia, oggi scrivo qui principalmente per augurare a voi e a quanti mi seguono buona estate ragazzi, speriamo questo sarà per me un lasso di tempo foriero di attese, gradite e desiderate novità non solo musicali.

In parte so gioiosamente cosa mi aspetta a breve nel mio cammino, in parte no come in tutte le cose del resto; vada a sorpresa, allora,  non penso che sia cosa per forza cosa negativa o guasti il fatto che ogni tanto ti accada qualcosa di inaspettato nella vita, che ne pensate?

Credo che dopotutto gli imprevisti sono un po’ “il sale della vita stessa”, contribuiscono a dare un tocco di stimolante energia in più e molto spesso possono renderla decisamente migliore.

Perché, ne sono sicura, adesso forse me lo cantereste proprio voi, così semplicemente, sfoggiando un radioso sorriso, direste che  è giusto credere in noi stessi ed essere sempre convinti di quello che noi siamo e delle nostre potenzialità.

Come cantavano, se ricordate, giusto nel citare una loro vecchia canzone molto bella, anche i R.E.M. qualche anno fa, per voce del loro carismatico leader Michael Stipe.

«You know what you are
You're gonna be a star.
You know what you are
You're gonna be a star
You know who you are
You’re gonna be a star »

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«….Tu sai ciò che sei

Sarai una stella

Tu sai ciò che sei

Tu sai chi sei

Sarai una stella….»

Ciao ragazzi, buona domenica, vi voglio bene, sempre!!!!

Elena

sabato 20 giugno 2009

Cari Luca e Diego,

ieri sera ho visto su Rai Tre uno speciale fatto molto bene in cui si parlava dei Beatles e più in specifico della figura di John Lennon, non so se vi è capitato di darci un’occhiata. E grazie all’esauriente documentario storico di ieri ne approfitto per parlare ancora una volta di un grande nome della musica che già ho citato qui tempo fa. Appunto, John Lennon.

Si, avete letto bene, ripeto, John Lennon nel suo periodo solista, già, proprio di lui vorrei parlarvi in specifico oggi. Non so come mai ma ho pensato che siete voi le persone che forse sarebbero più adatte a parlare con me di lui e a custodire ciò che di questo artista ho sempre pensato.

Non saprò forse mai cosa penserete voi due, giovani, positive, promettenti e rigogliose speranze musicali del presente e futuro, di questa grande figura di spicco, la cui esistenza tormentata anche da una tragica fine, ha inevitabilmente toccato con le sue canzoni soliste la vita stessa di chiunque ascolti musica. Specialmente la mia.

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Però sarebbe davvvero bello condividere serenamente questo con voi, parlarne, ricordare John, scambiare opinioni, mi piacerebbe. E siccome non ho al momento possibilità di farlo personalmente sono almeno felice e mi ritengo fortunata di scrivere ciò che sinceramente penso di Lennon qui perché in fondo ogni volta che posto è come se parlassi con qualcuno, no? C’è comunque un dialogo quasi continuo tra me e chi mi legge. Mi sono domandata spesso, cari ragazzi, se John Lennon come cantante solista vi piaccia e che ne pensate di lui.

Diego: «Molto bene, sono curioso, cosa vorresti dire allora in definitiva di John Lennon?»

Beh, vedi tesoro, ora potrai anche sorridere apertamente nel leggere quanto sto per scrivere ma sai, ogni volta che ci penso mi emoziona fortemente sapere che quando sono nata io, sul finire degli anni 70, John Lennon fosse ancora vivo, anche se in proporzione questo lasso di tempo è stato sfortunatamente brevissimo, all’incirca un anno e mezzo. Non so come mai pensi questo, forse non esiste una ragione specifica, però ho sempre ammirato le canzoni di John Lennon e mi ritengo privilegiata ad aver inconsapevolmente incrociato la mia (allora guiovanissima) vita a quella di un musicista di spicco come lui, una persona estremamente valida e professionale.

Mi piacciono pareccchio le sue canzoni. Ho solo un suo CD intitolato Legend, ma vi assicuro che l’ho consumato dalle tante volte che l’ho ascoltato, è troppo bello! Io non intendo ora entrare nel merito della sua vita privata e sulle questioni puramente politiche su cui volendo forse ci sarebbe da dire e discutere anche per ore. Ciò che piuttosto mi preme evidenziare qui e mi sembra molto bello poter fare e mettere in comune con voi sono le emozioni che la sua musica, e le sue parole che ho la fortuna di conoscere mi hanno sempre dato personalmente parlando e che vorrei poter trasmettere con gioia anche ad altre persone pure più giovani di me (che ancora non lo conoscono) con la stessa intensità emozionale interiore che avverto io.

Vedi Diego, onestamente, anche adesso che vi scrivo qui mentre sto ascoltando il suo CD a tutto volume ancora una volta mi chiedo insistemente cosa avesse potuto ancora donarci John Lennon musicalmente se solo un povero squilibrato che si proclamava “fan” non lo avesse barbaramente e freddamente ucciso in pochi secondi a soli 40 anni in una fredda mattina di dicembre, sul finire del 1980. Non lo sapremo mai, purtroppo, lo speciale di ieri sera confermava che per molti aspetti il movente della sua morte non è ancora stato chiarito. Forse non ci sarà mai una risposta esauriente, chissà!

Però è sempre bello per me ritrovare ogni qualvolta ne senta il bisogno il suo ricchissimo e assai profondo testamento musicale, di cui forse “Imagine” rappresenta il pezzo più famoso e commovente, un celebrato, sentito e commosso manifesto di pace universale. Ma ci sono anche strabilianti altri esempi di genialità musicale come per esempio “Beautiful Boy”, “Give Peace a Chance”, “Woman” o “Working Class Hero”, solo per citarne alcuni.

E non credo di dire cattiva cosa, ma ritengo anche in questo caso con ferma convinzione che una canzone è per sempre”. Ciò indipendentemente dall’autore, dall’anno di edizione, dalla posizione raggiunta in hit pararde o cose simili. Quello che un brano può scatenare a livello emozionale in chi lo ascolta non ha sicuramente valore o parametro di misura conosciuto utilizzabile, credo. Io cerco sempre di descrivere molto bene ciò che provo ma probabilmente chi legge non riuscirà mai a capire bene quanto io gioisca profondamente quando ascolto musica che gradisco, e non è un validissimo discorso che sta a pennello solo per voi (naturalmente ne siete la goioisa conferma più recente) ma penso siate entrambi concordi su quello che sto dicendo, mi piace molto pensare questa cosa.

Un abbraccio! A prestissimo! Vi voglio bene!

Elena

venerdì 19 giugno 2009

Cari Luca e Diego,

portate pazienza, perdonatemi stelline. Lo so, vi scrivo poco di recente. Non sono costante come vorrei. La mia mente in questi giorni sarà pure immersa in centocinquantamila altri pensieri diversi, troppo grandi, per non dire, forse addirittura esistenziali.

Però voi ci siete, sempre, naturlamente. E anche se posso proprio dirmi poco ispirata per i post ultimamente non manco certo di entrare più che volentieri “in casa mia” con una punta di allegria. Perché nonostante abbia meno idee o cose da raccontare di questi tempi voglio poter continuare a scrivere ogni post con lo stile letterario che da sempre mi contraddistingue.

Che c’è Luca, scusa, dicevi? Se non sento per caso qualche data in lentissimo, progressivo avvicinamento? Ma certo, il conto alla rovescia commincia silenzioso solo in queste ore per me! Dubitavi forse? Non da una come me spero!

Non lo do a vedere caro Luca, eppure fidati conosco bene il mio cuore, la parte migliore di me. Se ne sta lì e scalpita gioiosamente, freme, attende continuamente vivendo ogni secondo anche se non sempre si fa fisicamente percepire.

Sogna l’arrivo del primo giorno di un’estate appena cominciata in cui sarete nuovamente proprio voi con la vostra musica a incoronare ancora una volta la mia vita e in particolare la mia “Summer Zeronove” proclamandola grandissima ed assolutamente indimenticabile, per mille motivi…..

Cosa posso raccontarvi oggi, mentre attendo la nascita di questa amata stagione che sarà ricordata negli anni anche come piacevolmente vostra? No, sarò poco ispirata ma non temete. Non smetterò di scrivere qui subito, ho appena cominciato, voglio parlarvi ancora, lasciar fluire per un po' un po’ questa piccola gioia interiore che è quasi quotidiana….

Sapete, ragazzi, ieri pomeriggio stavo tranquillamente parlando con Marzia, una mia cara amica da una vita e mentre si chiacchierava del più e del meno sotto il portico di casa mia le ho accennato al fatto che ho intenzione di comprarmi il ciondolo in oro bianco a forma di chitarra. Vedete, credo che a volte gli amici (quelli che più spesso sono quasi parte della tua famiglia e magari ti conoscono da sempre) esistono anche per dare talvolta inaspettati, ottimi, piacevoli consigli a cui tu non avresti pensato in un primo momento! E questo è anche il caso di Marzia!

Infatti subito dopo che le ho confidato il desiderio di possedere un nuovo piccolo ciondolo da portare addosso, mi ha guardato negli occhi e mi ha detto candidamente, sorprendendomi: “Senti Elena, ma perché dato che ci sei assieme questo oggettino non ti comperi anche una catenina d’oro bianco che sarà in tinta col colore e la forma della tua piccola futura medaglietta? Sarebbe il posto più indicato per appendervi il tuo ciondolo. Secondo me non avrebbe nessun senso acquistare solo un gioiellino in oro bianco e poi appenderlo su una catenina in comune oro giallo, non starebbe bene! Sarebbe bello se col ciondolo tu avessi anche una catenina in oro bianco, da abbinare una sorta di parure di uno stesso colore che ne dici?”

Favoloso! E sia, sarà come ha detto Marzia! Vedrò di comperare il ciondolo e anche la catenina per appendervelo dello stesso tipo di metallo! Vorrei una cosa molto semplice che rispecchi la mia personalità interiore, fatta possibilmente con una maglia sottile, ma molto resistente allo stesso tempo, in maniera che io possa portare continuamente questa catenina senza toglierla mai di dosso, nemmeno quando vado a letto, tanto sono solitamente abituata a portare le catenine anche a letto e non mi hanno mai dato fastidio addosso. Voi cosa dite?

Mi piace da matti l’idea! Ogni tanto fa bene all’anima comprarsi qualcosa che piace, o fare anche solo un primo passo per progettare di farlo in un secondo momento. Aumenta positivamente l’autostima personale secondo me e io ne ho bisogno!

Sarà una cosa semplice ma carina. Un oggetto estremamente fine ed elegante qualcosa di materiale che è in fondo come la vostra musica. Un piccolo lucente, filo d’oro incredibilmente grazioso, che ispira purezza pronto ad accogliere la medaglietta a chitarra o qualsiasi altro tipo di ciondolo che vorrò aggiungervi nel corso degli anni a venire.

Chiaramente vedrò di acquistare tutte e due le cose in un unico momento. Spero che con me quando andrò dall’orefice ci sarà anche Simona. Mi piacerebbe molto scegliere questo tipo di cosa anche grazie al suo consiglio.

Dal gioielliere ci sono stata solo due volte in vita mia. Un negozio che in linea di massima è sempre stato una sorta di lusso per me. Ma certe soddisfazioni vanno accontentate, no?! Si vive una volta sola del resto! La prima volta che sono stata in un negozio di preziosi è stato undici anni fa, quando avevo 19 anni dopo la Maturità all’indomani del Diploma. Mi ero comperata degli orecchini d’oro giallo piccolissimi, a pressione con un rubino rosa che quasi non si vede e che mi avevano colpito subito. Li indosso tuttora. La seconda è stato il Natale scorso quando con mia sorella sono andata a comperarmi di persona l’orologio in acciaio e il vetro a forma di diamante a prisma con il quadrante interno che ricorda l’orologio del Big Ben a Londra.

Spero di riuscire a portare a termine il mio obiettivo prima del trenta giugno ma non garantisco, anzi forse è meglio aspettare, sarà ancora più bello, esattamente come quando devo attendere con pazienza ogni vostro concerto che potrò vedere. Comunque sia ho tutta l’estate per fare una scappata in un centro commerciale e passare in rassegna tutte le oreficerie finché non trovo quello che mi interessa avere addosso! Vi faccio sapere, come va a finire, promesso!

Giunga ad entrambi, allora in conclusione, da parte mia, ricco di pace, dolce ed affettuoso nella sua semplicità, uno speciale abbraccio tutto fatto d’oro bianco inciso, ciao scoiattolini! Vi voglio bene, sempre!

Elena

mercoledì 17 giugno 2009

Fate suonare degnamente i Sonohra all’Arena di Verona!

Fate girare per favore questa catena, da me ricevuta in posta elettronica a tutti i vostri contatti postali per firmare questa
petizione, il cui link diretto è presente anche in calce ad entrambi i miei blog:


http://firmiamo.it/sonohraallarena


Basta un click al giorno!


Per realizzare il loro sogno ovvero di suonare all'Arena di Verona e questa
volta "PER BENE"
dopo quello che è successo ai Wind Music Awards!!! facciamo tornare loro il
sorriso!!
E ricordate: Diffondete questa catena se tenete ai Sonohra!!

domenica 14 giugno 2009

Hey leprotti,

oggi tira un deciso e stimolante “vento di rivoluzione” per quanto mi riguarda; ho solo il tempo di depositare qui un brevissimo ma efficace pensiero. Sono convinta che la vostra città mi porterà fortuna prossimamente! Naturalmente non mi riferisco solo ai vostri concerti in arrivo. É una strana, dolcissima sensazione interiore quella che sento e voi sapete che io so ascoltare molto bene ciò che provo.  Mah! Chissà!

Vi farò sapere! Buona domenica! Vi voglio bene, non mi stanco mai di scriverlo anche se sarebbe ormai inutile ripeterlo! Un abbraccio forte forte!!!

Elena

venerdì 12 giugno 2009

Cari Luca e Diego,

finalmente trovo due minuti liberi per ricollegarmi dopo due giorni di assenza dalla mia pagina, che bello!

La recente gita a Verona con le sue inevitabili ed improvvise emozioni, le mattinate abbastanza intense ed impegnative di lavoro tipiche di questi ultimi giorni assieme a una grande stanchezza generale mi hanno tenuta lontana un paio di giorni ma sono ancora qua ovviamente.

Stamattina mi sono alzata più tranquilla, ben riposata dalle ultime fatiche della settimana. Al mio risveglio ho subito percepito il profumo di una nuova tenera sensazione interiore, qualcosa che alle mie narici profuma di latte tiepido e lascia addosso una dolce, serena tranquillità.

Vedete ragazzi, non so perché o come, e in conseguenza a cosa sia successa questa decisione che ho preso da oggi e a cui stavo pensando da un po’. A poche ore dalla  vostra rapida partenza per il Giappone ho ben chiara ora una cosa importantissima.

Quello che posso dirvi con un certo orgoglio è che mi sento pronta a dare un nuovo slancio alla mia esistenza. Poco meno di un mese fa, allo scoccare dei miei trent’anni vi avevo detto di voler inseguire un sacco di nuovi, stimolanti obiettivi personali da raggiungere.  Ed è ora, sento, di cominciare a fare qualcosa di concreto per realizzarli, che ne dite?

Certo c’è il ciondolo in oro bianco che mi aspetta, ma al momento attuale in cui scrivo non mi riferisco proprio a quello, anche se non mancherò di acquistarlo alla prima occasione propizia.

Stamattina quando mi sono svegliata e ho visto il vostro cuscino posato sulla mia guancia ho subito avuto chiaro in maniera fortissima e decisa quale sarà d’ora in poi la mia nuova parola-motto, il mio verbo preferito, quello che animerà la mia vita colorandola nel mio prossimo futuro: CAMBIARE.

Già, cambiare. Se provate a pronunciarla  a voce alta vi accorgerete subito di quale non facile, ma fantastico ed invitante suono questa parola sappia farsi carico quando la diciamo. Ho capito che io voglio decisamente cambiare qualcosa nella mia vita futura, sento che i tempi sono maturi per provare a lanciarmi nella ricerca seria di nuove cose e soprattutto persone che possano arricchire d’ora in avanti la mia esistenza più di quanto sia già stato fatto sinora.

E vi prometto che farò il possibile perché ciò che sto dicendo non rimanga solo scritto qui. Sono contenta perché avrò qualcosa di serio a cui pensare, tante nuove cose da organizzare  e scoprire per arrivare a fare con calma quanto, tanto per rimanere in argomento musicale, diceva sempre anche “Il Duca Bianco” David Bowie in uno pezzo: "Change”, cambiare appunto!

So bene che non sarà semplice nella mia situazione personale riuscire a mutare davvero radicalmente qualcosa, ma se parto con tale  presupposto fortemente limitante che non riuscirò mai a modificare nulla non va bene, vero? Anziché stimolarmi a cercare di fare qualcosa di diverso mi farebbe diventare preda di pensieri negativi e io non voglio che questo accada. Credo di avere sofferto abbastanza!

Ci vuole determinazione quotidiana, fiducia in sé stessi ed è proprio quello che ho intenzione di sfoderare in dosi massicce in questa mia estate che si apre con  in questi giorni. Bisogna aiutare il destino e darsi puntualmente un obiettivo sempre nuovo e vantaggioso da raggiungere e non lasciarsi possibilmente schiacciare dal peso delle difficoltà che si presentano e che personalmente ho  sempre considerato comunque “il sale della nostra quotidianità”.

Se tutto ci andasse sempre bene non sapremmo forse dare abbastanza valore a tutto ciò che facciamo e la nostra vita sarebbe a lungo andare decisamente insipida non vi sembra?

Anche il compianto vostro collega Alex Baroni amava cantare quanto sto cercando di dirvi oggi con voce ferma proprio così nel testo di questa sua bella canzone:

Per restare libero
cambiare
cambiare
E per non cadere piu' cambiare
E per non cadere piu' cambiare

Questa mia voglia di rinnovamento personale di cui ho preso e maturato piena coscienza oggi  non avrà nulla a che fare con la musica che ascolto ed ho sempre amato, tantomeno con la redazione di questo blog, tranquillizzo subito voi e chi mi legge. Continuerò a fare anche quello che mi ha sempre soddisfatto finora, affiancato da qualcosa in più.

Anzi signorini miei siete pienamente riconfermati come validi sostenitori della sottoscritta, se riuscirò a cambiare davvero qualcosa nella mia vita prossimamente il pieno merito sarà anche del vostro sostegno, voi continuerete ad infondere coraggio, voglia di lottare, dovrete esserci musicalmente come punto fermo a cui fare ricorso in ogni momento!

Non so cosa accadrà però mi piace farmi cullare l’anima da questa idea, sapete tesori sento che questa estate sarà in generale portatrice di buone cose per me, io ho piena fiducia in me stessa e credo in ciò che la mia adorabile vita ancora mi riserva ed ha in serbo per me. Staremo a vedere!

Adesso mi piace immaginarvi mentre abozzate un timido sorriso e dite, magari cantando: “Elena cara, qualunque cosa tu voglia fare od ottenere, auguri, in bocca al lupissimo!” ed anche se è una cosa che forse immagino solo io, contribuisce a rendermi ancora più felice, sentimento che mi auguro nel mio piccolo di poter portare nelle vite e nelle case di chiunque mi legga.

A presto cari cerbiattini miei, evviva la vita,  vi voglio  bene, sempre!

Elena

martedì 9 giugno 2009

Un giro turistico generale tra Verona e provincia in balìa di grandi emozioni: la parola alle immagini.

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FNAC (entrata principale) Un luogo dove può improvvisamente succedere contemporaneamente tutto o  niente a qualsiasi momento.

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Piazza Bra magicamente sospesa nella sua più delicata ed incantevole, primaria essenza. Un perfetto matrimonio  tra passato, presente e futuro….

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L’abito da sogno,  quello che ogni donna vorrebbe poter indossare almeno una volta nella vita! Perché siamo tutte Cenerentole…

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Scorcio del castello Scaligero

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Souvenir

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Diego Fainello in rigogliosa antichità…

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Sorelle

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L’Adige

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Soave (VR): spettacolare momento di nuvole e leggera pioggia veronese sull’antico Castello Scaligero che domina il paese, immerso nella pace tra il verde e i vigneti nella patria del pregiato vino locale.

lunedì 8 giugno 2009

Oggi….un anno di vita e post per il mio blog…

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Esattamente un anno fa, la mattina dell’8 giugno 2008, davo vita quasi per scherzo e senza nessuna aspettativa, a questo blog.

Da quel momento sono passati 365 fantastici giorni in cui spero e credo di aver regalato a Luca e Diego, a me stessa e a chiunque altro mi segue qualcosa di buono.

Un’esperienza a cui mi auguro di dare costante e lunghissimo seguito nel tempo, soprattutto grazie alle due speciali persone cui questo sito è sin dal primo momento dedicato.

E oggi, appunto, dopo giusto un anno, felicemente, senza nessun preavviso mi sono ritrovata a festeggiare questo traguardo, per me importante, proprio sul Ponte Scaligero di Verona in compagnia di mia sorella e della mia instancabile ed affezionatissima «cognata» Simo84.

Con un affettuoso e sincero «grazie» a voi due che in qualche modo avete toccato la mia vita cambiandola per sempre.

Elena

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Credete sempre nei sogni, perchè in

essi è celata la porta della felicità.

(Erasmo Darotterdam)

domenica 7 giugno 2009

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La vita è la speranza della rosa non ancora sbocciata, la lettura di un racconto sempre nuovo...
(John Keats)

sabato 6 giugno 2009

Il cuore più bello del mondo

C'era una volta un giovane in mezzo a una piazza gremita di persone che diceva di avere il cuore più bello del mondo. Tutti quanti glielo ammiravano, era davvero perfetto, senza alcun minimo difetto. Erano tutti concordi nell'ammettere che quello era proprio il cuore più bello che avessero mai visto in vita loro, e più lo dicevano più il giovane si vantava di quel suo cuore meraviglioso. All'improvviso spuntò fuori dal nulla un vecchio, che emergendo dalla folla disse: "Beh, a dire il vero... il tuo cuore è molto meno bello del mio." Quando lo mostrò, aveva puntati addosso gli occhi di tutti. Certo, quel cuore batteva forte, ma era ricoperto di cicatrici. C'erano zone dalle quali erano stati asportati dei pezzi e rimpiazzati con altri, ma non combaciavano bene, così il cuore risultava tutto bitorzoluto ed era anche pieno di grossi buchi dove mancavano interi pezzi. Così tutti quanti osservavano il vecchio colmi di perplessità, domandandosi come potesse affermare che il suo cuore fosse il più bello. Il giovane guardò com'era ridotto quel vecchio e scoppiò a ridere: " Starai scherzando !", disse. "Confronta il tuo cuore col mio, il mio è perfetto, mentre il tuo è un rattoppo di ferite e lacrime." "E' vero !", ammise il vecchio. "Il tuo ha un aspetto assolutamente perfetto, ma non farei mai cambio col mio. Vedi, nel mio ciascuna ferita rappresenta una persona alla quale ho donato il mio amore, alla quale ho dato un pezzo del mio cuore, e spesso, ne ho ricevuto in cambio un pezzo del loro a colmare il vuoto lasciato nel mio cuore. Ma certo ciò che dai non è mai esattamente uguale a ciò che ricevi e così ho qualche bitorzolo, a cui però sono affezionato, ciascuno mi ricorda l'amore che ho condiviso. Altre volte invece ho dato via pezzi del mio cuore a persone che non mi hanno corrisposto e questo ti spiega le voragini. Amare è rischioso ma per quanto dolorose siano queste voragini che rimangono aperte nel mio cuore, mi ricordano sempre l'amore che ho provato anche per queste persone... e chissà ? Forse un giorno ritorneranno e magari colmeranno lo spazio che ho riservato per loro. Comprendi adesso che cosa sia il vero amore ?" Il giovane era rimasto senza parole e lacrime copiose gli rigavano il volto. Allora prese un pezzo del proprio cuore, andò incontro al vecchio, e gliel'offrì con le mani che gli tremavano. Il vecchio lo accettò, lo mise nel suo cuore, poi ne prese un pezzo rattoppato e con esso colmò la ferita rimasta aperta nel cuore del giovane. Ci entrava ma non combaciava perfettamente, faceva un piccolo bitorzolo. Poi il vecchio aggiunse: "Se la nota musicale dicesse che non è la nota che fa la musica... non ci sarebbero le sinfonie. Se la parola dicesse che non è una parola che può fare una pagina... non ci sarebbero i libri. Se la pietra dicesse che non è una pietra che può alzare un muro... non ci sarebbero case. Se la goccia d'acqua dicesse che non è una goccia d'acqua che può fare un fiume... non ci sarebbero gli oceani. Se l'uomo dicesse che non è un gesto d'amore che può rendere felici e cambiare il destino del mondo... non ci sarebbero mai né giustizia, né pace, né felicità sulla terra per gli uomini". Dopo aver ascoltato, il giovane guardò il suo cuore, che non era più "il cuore più bello del mondo", eppure lo trovava più meraviglioso che mai perché l'amore del vecchio ora scorreva dentro di lui. Ogni persona con il suo cuore, con i suoi bitorzoli, con i suoi vuoti e con tutto ciò che nel corso degli anni si è donato e si è ricevuto. Come la sinfonia ha bisogno di ogni nota, come il libro ha bisogno di ogni parola, come la casa ha bisogno di ogni pietra, come l'oceano ha bisogno di ogni goccia d'acqua, così il mondo ha bisogno di NOI, ha bisogno del nostro amore, perché siamo unici ed insostituibili.


Da una storiella indiana

venerdì 5 giugno 2009

In silenzio

vi accolgo,  vi ascolto.

Molto spesso in questo modo

penso, ragiono,  amo, ricordo, sorrido.

In perfetto silenzio scrivo, talvolta so comunicare

più di quanto saprebbero fare  mille concrete parole.

La mia vita  è anche insieme

di molti piacevoli e benefici  silenzi,

che voglio poter dividere

solo con voi.

- Elena-

giovedì 4 giugno 2009

«Un giorno anche la guerra si inchinerà al suono di una chitarra.»

Jim Morrison

ac236451b7d7ce5d35f0e373494a6a5f_image_250x187 

E questo sarà il mio prossimo tranquillissimo obiettivo materiale, lo giuro! Adoro le cose in oro, specialmente quello bianco. Oggetti piccolissimi  e incredibilmente preziosi, da appendere alla catenina! Semplicemente magnifico!

Elena

martedì 2 giugno 2009

Dedicato a tutti i lettori del mio blog:

Gli amici sono i fratelli che ti scegli.
Mappe che sanno raccontare dove vai.
Alcuni vanno, altri restano.
Con loro in comune hai tutto, o quanto basta.
Intorno a te formano un'altra famiglia.
Ti condiscono la vita, e dai loro gesti impari che l'amicizia
ha un sapore speciale."

(Mina - 2009)


Scommettiamo che…

…quando avrò 80 anni mi auguro di poter fieramente dire che ho:

  • Intrattenuto una breve conversazione con un personaggio famoso, usando il modo e le parole adatte per far si che in qualche modo negli anni questa persona possa dire ad altri con gioia: “Una volta c’è stata una ragazza che si è avvicinata e mi ha detto…” (questo è già in parte avvenuto con voi, ragazzi, splendido!)
  • Indossato almeno una volta un paio di Blue Jeans; (Sembra strano ma questa è davvero una cosa che finora non ho ancora avuto l’occasione di portare addosso, lo giuro!)
  • Dato alla luce e visto crescere almeno un figlio/a naturalmente sano/a;
  • Parlato a diversi miei nipotini/ine;
  • Indossato un abito (non necessariamente e per forza da sposa) lungo, che abbia un’ampia gonna gonfia, vaporosa e rotonda, tale che possa interamente circondare la mia persona;
  • Amato e sposato un solo unico uomo: quello della mia vita, nonché il padre dei nostri futuri figli;
  • Visto da vicino il mitico “Big Ben” simbolo di Londra nel mondo, o comunque messo piede in terra inglese;
  • Rimesso le mie mani (come già accadde ai tempi della scuola) su un antichissimo pianoforte d’epoca, a coda , della fine dell’Ottocento, col leggio in legno lavorato a mano; uno strumento possibilmente appena riaccordato di fresco perché io possa suonare ancora una volta il mio pezzo classico per pianoforte preferito di sempre “MOONLIGHT SONATA” di Beethoven, in Italia meglio conosciuto come “SONATA AL CHIARO DI LUNA”;
  • Visitato l’Austria, ovvero la terra d’origine del più geniale, da me amatissimo compositore classico mai esistito: Wolfgang Amadeus Mozart;
  • Imparato finalmente a guidare l’automobile;
  • Assistito ad un nuovo periodo di ritorno in auge del disco in vinile, come supporto di fruizione musicale tra le nuove giovani generazioni;
  • Visto ricomparire il “Juke Box” così come l’ho vissuto e lo ricordo quando ero bimba, nei bar, nei luoghi di intrattenimento;
  • Vissuto la parte più interessante ed attiva della mia vita senza il rimorso continuo di non aver tentato anche l’impossibile per realizzare i miei sogni.

Hey, dove sono le mie morbide pecorelle?

Buongiorno! Oggi sto meglio, molto meglio, confettini, lo garantisco!

La giornata di ieri è stata per quanto mi riguarda emotivamente pesantissima, ma è anche trascorsa in costante compagnia della vostra musica ed è già passata, più velocemente di quanto pensassi, lasciando posto quasi subito a una, tranquilla, inattesa serenità.

Ho imparato che in definitiva l’importante non è tanto il numero di volte in cui “si cade” nel corso della vita, piuttosto ciò che più conta è forse la rapidità con cui riesci “a rimetterti in piedi” per proseguire il tuo cammino il prima possibile. Voi cosa ne dite?

Ancora non so nulla per quanto riguarda il mio biglietto per Villafranca comunque ritelefonando a Mantova mi hanno dato il numero dell’organizzatore e proverò a sentire anche lì. Uffa!

L’unica cosa che se mai mi sento di segnalare al momento è la noiosa burocrazia con cui ogni volta una persona come me deve avere a che fare tutte le volte quando invece dovrei aver diritto ad essere tra i primi ad avere un biglietto o chiarimenti subito, e invece purtroppo, come nel resto della vita anche qui ci sono degli ostacoli da superare. Ma se questo è il “conto che si deve pagare al proprio destino" lo faccio volentieri, purché riesca ad ottenere ciò che desidero cioè vedervi suonare. E lo ripeto decisa e determinata, in un modo o nell’altro Elena a Villafranca ci sarà, chiaro?

E dato che oggi intendo proseguire con una nota di energia, proseguirei con un ulteriore post a parte, qualcosa di carino, una sorta di frase da completare a mio piacimento che non ricordo più dove ho letto, ma che mi è rimasta impressa e voglio adattare alle mie esigenze!

Avanti, Marrsh! Proseguiamo! Vi voglio bene tesori, sempre!

Elena

lunedì 1 giugno 2009

«Due fotografie è tutto ciò che rimane….»

Cari Luca e Diego,

vorrei tanto che il post di oggi potesse portare a voi e a chi mi legge allegre notizie, così come pensavo almeno fino a pochi minuti fa, ma ciò di cui mi hanno appena avvisato sul cellulare mi ha fatto cambiare idea. Qualcosa che non mi sarei mai e poi mai aspettata di sapere, veramente,  non mi è proprio possibile al momento essere spensierata, per nulla. Sono sconvolta.

Sfortunatamente, miei cari ragazzi, lo avrete provato anche voi, accade nella vita di chiunque prima o poi il momento in cui si debbano annunciare cose meno piacevoli di quanto si pensi, è una cosa normale, perché anche se ci è antipatico dirlo,  comunque prima o poi siamo costretti ad avere a che fare con un evento brutto legato volente o nolente all’esistenza di tutti noi.

Mi sento di condividere questa improvvisa spiacevole notizia che ho appena saputo solo ed esclusivamente con voi cari ragazzi, che mi siete stati così discretamente vicini anche adesso cullandomi con la vostra voce nel dolore acuto ed inaspettato del primo momento di confuso smarrimento, perché stavo ascoltando Libres quando mi è arrivata la triste notizia.

É una cosa che mi porta immenso dispiacere interiore, un sentimento doloroso che voglio provare a vivere da sola senza confidarlo a nessun’altro perché non ne varrebbe la pena, farò del mio meglio per non fare trasparire ad altra anima viva quanto provo.

Mi hanno appena detto che la scorsa notte è venuto a mancare improvvisamente (lo hanno trovato morto nel suo letto stamattina ma a quanto pare fino a ieri sera stava benissimo) a soli 35 anni un ragazzo a cui tenevo particolarmente. Qualcuno che avevo conosciuto e frequentato ormai 6 lontani anni fa quando lui allora di anni ne aveva più o meno 30 e io 24. Forse l’unica persona per cui abbia provato segretamente un sentimento profondo, insomma di cui mi fossi davvero innamorata. E che adesso non c’è più.

Ora non me la sento di raccontare per filo e per segno come si svolse dettagliatamente la cosa, perché è personale e capirete che infatti dopo una notizia come quella che mi trovo a narrare ora sto attraversando quei momenti strani in cui non riesci a esporti più di tanto; a credere che una persona che per un certo periodo ha comunqe fatto parte della tua vita (seppure in modo marginale) non ci sia più, ti senti spiazzata e pensi a uno scherzo ma devi renderti conto che non è così in realtà.

Mi sono fermata, giusto prima di cominciare il post  a guardare ancora incredula le uniche due fotografie che tengo nel mio album e che ci avevano scattato assieme. Felice ricordo di un periodo che mi sono lasciata alle spalle, un momento comunque per me molto carino, in cui vedevo il mondo con occhi spensierati e la realtà sembrava apparire meno dura.  Tempo che proprio ora a ricordarlo si tinge di malinconia, mista a  composta, tenera tristezza…

Già, è vero, con mio grande dispiacere non sono mai riuscita a dichiarare a questo giovane ciò che provavo interiormente per lui. Non ne avevo il coraggio, mi piaceva da matti, ed era sempre molto buono nei miei confronti, ma forse io ero “un’anima fragile” schiava del mio handicap, non me la sono mai sentita di dirgli apertamente “mi piaci, ti voglio bene”. Non saprò mai cosa sarebbe potuto accadere se invece glielo avessi detto, e non è giusto pensarla sempre negativamente però….

Per una persona nelle mie condizioni, questa è sempre  una cosa enormemente difficile, hai quasi paura a parlare, ti vergogni di ciò che sei a causa del tuo handicap (ed è proprio ciò che ho sentito io) perché ti rendi conto che quello che vorresti dire può infastidire e sai che nel 99% dei casi potresti avere a che fare con un secco rifiuto, lo so, è normale.

Ma io questo non posso garantirlo perché non mi sono mai dichiarata apertamente a lui, come già detto. A torto o ragione mi sono subito fatta da parte e ho  preferito smettere del tutto di frequentare  i posti in cui io e lui ci si vedeva anche se ci sono comunque stata male un sacco. Per tre mesi almeno non sono più voluta uscire di casa e avevo il morale sotto le scarpe. Poi arriva il momento in cui riesci a voltare pagina e farti conquistare da altro, però sotto sotto nel mio cuore non ho mai smesso di pensare a lui, lo ammetto. Il mondo è pieno di ragazzi, però non ho più provato nulla di simile  per nessun’altro ragazzo, lasciate che ve lo dica.

E proprio stamattina di punto in bianco mi arriva da un’amica che lo ha conosciuto nello stesso mio periodo notizia della sua morte improvvisa…accidenti che pugnalata dolorosa….

Se mi permettete, ragazzi, vorrei ora rivolgere a questa persona che comunque sia andata non ha mai cessato di essere speciale nel mio cuore, un ultimo sentito saluto, forte del fatto che posso sempre contare sul vostro sostegno anche in questo difficile momento.

«Quassù il cielo è mio…»

sembri proprio dirmi adesso che sei giunto, quasi fuggendo, improvvisamente in pace in Paradiso mio piccolo e fervido amore segreto. Devo ringraziare proprio te se ho perlomeno intuito sulla mia pelle almeno una volta cosa possa anche vagamente significare provare dei sentimenti veri  per qualcuno; senza saperlo mi hai dato l’opportunità concreta di annusare il profumo dell’amore.

E anche se tutto questo non sono mai riuscita a dirtelo apertamente, come invece avrei voluto fare, mi piace immaginare che sul far del mattino, oggi,  un angelo Cherubino ti abbia donato il simbolo di ciò che sono stati in questi anni i miei sentimenti segreti per te. Una coroncina rotonda fatta di piccole rose bianche profumatissime. Un profumo di fiori dolce,  persistente ed intensissimo che saprà rimanerti accanto costantemente e non svanirà mai per l’eternità.

Tu che da stasera sarai, tra mille altre, limpida stella del cielo, ti prego, splendi d’ora in poi anche per me prossimamente, guidami sicuro verso un’estate in arrivo gioiosa e serena tutta da vivere che non dimenticherò mai, conduci il mio cuore traboccante di sentimento tra le braccia della persona che saprà effettivamente accoglierlo in sé, meritarlo e custodirlo come solo chi ama davvero sa fare. Splendi in cielo ogni volta che vuoi, dammi un segno e fammi sapere che ci sei. Saprò riconoscerti sempre. Con un sorriso. Ciao Fabrizio!

Elena