domenica 31 agosto 2008

Tieni stretto ciò che è buono,
anche se è un pugno di terra.
Tieni stretto ciò in cui credi,
anche se è un albero solitario.
Tieni stretto ciò che devi fare,
anche se è molto lontano da quì.
Tieni stretta la vita,
anche se è più facile lasciarsi andare.
Tieni stretta la mia mano,
anche quando mi sono allontanato da te.
(Saggezza Apache)

Un addio alle ferie 2008! Domani Elena torna al lavoro! Ma per voi ci sono sempre!

Cari Luca e Diego,
ancora non ci credo, tati, e invece, ebbene sì, (come tutti gli anni del resto) domani ricomincerò a lavorare. Sono passate alla sveltissima queste 4 settimane di meritate, divertite, riposate e vissutissime ferie. Specialmente negli ultimi giorni sono successe talmente tante cose che ancora mi pare di aver sognato addirittura! E invece è tutto vero!!!
Ho voglia di rivedere i miei colleghi in ufficio, riabbracciarli uno a uno, raccontare loro (non tutto delle mie vacanze, l'ho promesso) qualcosa di nuovo accaduto in questo mese, tornare per 4 ore al giorno alla mia professione di impiegata, seduta a una scrivania grande ma ingombra di "sudate" bolle, fatture, conferme d'ordine, fax in arrivo e qualsiasi altro tipo di documento contabile. Peccato che ne avrò fino a stufarmi per i prossimi undici mesi, data la mole di lavoro che c'è adesso nell'azienda di cui sono dipendente.
Non sono una che sta a lamentarsi perché sono finite le ferie, andiamo, bisogna affrontarla la vita con larga dose di buon senso per quello che è e va vissuta in tutto quello che capita. Mi piace tanto lavorare. Adoro la mia professione.
Tutti abbiamo le ferie e prima o poi (per chiunque) queste terminano se si vuole giustamente tornare in ferie l'anno seguente, vero?
Se mi sono divertita durante queste vacanze che si concludono oggi? Certo, ragazzi, da matti! Lo giuro, non ho mai vissuto vacanze così belle, varie, divertenti! Sento che in questo frangente di tempo è cambiato radicalmente qualcosa, in meglio, nella mia vita.
Il positivo merito di tutto ciò, anche se indirettamente, (e quando va detto va detto) è stato soprattutto vostro. Mi avete fornito una scusa ottima in più per rivoltare la mia estate (e la vita stessa) da capo a piedi come mai avessi fatto prima; ho potuto uscire spessissimo e fare amicizie che già si preannunciano solide e durature. Mi avete riavvicinato affettivamente ancora di più a mia sorella che mi ha accompagnato volentieri ovunque andassi e partecipa regolarmente alla mia gioia tutta Sonohrina. Non ho mai girato così tanto per le ferie. Mi trovo pure nel pomeriggio di oggi a Lido Po di Guastalla con le altre ragazze Sonohrine per vedere le foto di Verona e decidere i prossimi incontri o iniziative a vostro favore.
Ci terremo spesso in contatto!! D'ora in poi uscire per me diverrà una piacevole abitudine ssarà una cosa che farò spessissimo, almeno spero! Io sono positiva e speranzosa, poi si vedrà!
So che in fin dei conti la ripresa del mio lavoro non sarà certo un problema, un ostacolo alla mia passione per voi. L'unica pecca è che non so se sarò in grado di scrivere quotidianamente sul blog, il mio orario di lavoro non lo permetterà forse sempre, ma vi prometto che per voi ci sono sempre.
"Ti auguriamo un ottimo rientro al lavoro allora Elena, speriamo tu sia pronta a ricominciare e piena di energia con la tua professione; mille auguri per la tua pagina Internet. É tua, curala come un figlio!".
Che bello, vi immagino in questo momento divertiti mentre mi dite sorridendo assieme questa solare frase benaugurante.
Si, si cari i miei piccoli, grandi Sonohra, certo, avete ragione, credo che d'ora in poi questa mia voglia di vivere che in questo periodo si fa sentire in maniera travolgente non scarseggerà più, e sarà così sempre si spera, più che mai!
Perché in fondo la mia gioia più grande, le mie ferie perenni senza fine, sono la musica, e la vostra in casa mia non cessa praticamente mai ora. Vi voglio bene, tanto tanto.
Elena

sabato 30 agosto 2008

Cari Luca e Diego,
stavo pensando, sapete, che è proprio bello dare sfogo alla propria buona fantasia quando questa chiede di uscire allo scoperto. Io lo faccio anche in questo modo, e soprattutto qua purché il mio scritto (si spera) non offenda nessuno o non dia fastidio. Non credo proprio che questo sia il caso dei contenuti del mio blog. In fondo si tratta di pensieri verosimili, idee, scorci reali del mio semplice vissuto; voglio far capire a voi come grazie anche a una semplice canzone una giornata che pare noiosa e insignificante possa improvvisamente diventare speciale, per certi versi migliore se non addirittura indimenticabile.

Tranquilli ragazzi, sono ben consapevole dentro me del fatto che una situazione come quella che ho appena descritto più sotto e che è puro frutto della mia mente, difficilmente si realizzerebbe.
I sogni sono belli anche perché
rimangono tali dopotutto. Ci confortano, ci sono vicini, danno forza nei momenti meno allegri.
Io lo so bene purtroppo perché sono costretta a fronteggiare importanti situazioni quotidiane e immergermi nella non facile realtà che caratterizza puntualmente ogni giorno della mia vita, a causa dei miei permanenti problemi di movimento.
Non abbiate mai timore di me, ragazzi tantomeno vi prego non ditemi: "poverina" perché non è quello che voglio. Non me la sentirei manco morta di scrivere qui cose che potrebbero imbarazzarvi o mettere nello stesso tempo in difficoltà persino me che sono pur più vecchia di voi di qualche anno. Questo non è da me.
Continuo a scrivervi fiduciosa, e felice; anche se forse non è vero mi piace pensare continuamente che ci siete e leggete davvero quello che vi scrivo. Credo che questo non fa stare bene solo me interiormente ma rallegra e fa forse sentire meglio e riflettere molto, voi stessi così come chiunque altro mi legge.

Sapete bene ormai "di che pasta è fatta" Elena tanto per usare un termine comune anche dalle vostre parti. Sono certamente una vostra ammiratrice convinta
(giudiziosa) e sto cercando mille modi diversi per farvi giungere il mio affetto, ma tutto in maniera civile, diversa dalle altre, e assolutamente pulita.


La vita non è fatta di sola musica, giustamente, ma nel mio caso almeno, questa si rivela da sempre un ingrediente irrinunciabile, insostituibile. Il destino, sin dalla nascita, mi ha messo davanti a una situazione per certi versi insormontabile e se non ci fosse stata la musica in certi momenti (parlo in generale) probabilmente non so sarei qua ora a rivolgermi a voi, lo giuro.

Ma per fortuna nello sconfinato universo chiamato "musica" ci sono adesso anche le canzoni del vostro album Liberi da Sempre; si stagliano portentose brillando di intensissima luce propria.

Queste, ovvio non risolveranno certamente i numerosi ostacoli che si presentano lungo il mio cammino, tuttavia, nel loro piccolo, posso dirlo rappresentano un ottimo sostegno morale, una compagnia discreta e perennemente presente a cui affidarsi ogni volta che se ne avverte il bisogno, anche nel momento più nero. I vostri brani sono un aiuto solare e positivo in più per cercare di superare qualsiasi difficoltà io incontri, piccola o grande che sia, facendolo possibilmente con un sorriso sulle labbra, anche se non è semplice.

La vostra musica è un grande, recentissimo dono efficace, immediato e costante, questo l'ho constatato sulla mia pelle. Tra le parole dei testi e nell'accordo di ognuno dei vostri pezzi c'è sempre un filo di positiva speranza, un invito a non arrendersi, poiché è normale che la vita sia costellata di dure prove da superare ma anche fonte di gioiose soddisfazioni.
Va accettata per ciò che ci sa offrire ed è comunque un dono immenso, prezioso. Almeno è quello che penso. C'è una risposta precisa tra le vostre note a tutte le domande che inevitabilmente mi pongo spesso. Basta saperla cogliere ogni volta e farne tesoro.

Non mi stancherò mai di dirvi grazie, dal cuore, un milione di volte e comunque per tutto questo, per la vostra apprezzatissima preziosa vicinanza morale!

Un abbraccio sincero, vi voglio bene.

Elena

I Sonohra intervistano Elena

LUCA:
"Ciao Elena, che bello, è un piacere ritrovarci in tua compagnia, dopo la serata a Casoni di Luzzara. Ci siamo ricordati perfettamente di te, quasi subito, direi ,io ricordo di aver stretto forte per alcuni secondi la tua mano...."
DIEGO:
"Già, guarda, mio fratello ha ragione, devo dirti che quasi non mi sarei aspettato di ritrovare una fan convintissima e finalmente matura come pensiero, non c'è che dire. Ti invidio sai?"
ELENA:
"Grazie ragazzi, siete troppo carini, come sempre. Ancora non mi sembra vero di avervi finalmente qua per due chiacchiere in relax."
DIEGO:
"Come sai abbiamo in progetto di rivolgere noi stessi qualche domanda a un nostro fan".
LUCA:
"Da tempo ce l'avevano proposto, e l'idea ci è sembrata ok ma la ricerca della fan che si ritenesse degna di essere intervistata proprio come volevamo noi, ha richiesto un duro lavoro di selezione completamente infruttuoso; almeno fino al momento in cui non abbiamo ricevuto la tua lettera che appunto ci ha portati dritti al tuo blog."
DIEGO:
"Siamo rimasti onestamente zittiti da uno dei tuoi post in particolare, quello in cui dici che nonostante la vita non te lo abbia mai permesso, sei riuscita a capire ugualmente cosa vuol dire correre fisicamente sulle proprie gambe; e lo hai capito, a quanto dici, asc0ltando il nostro disco. Incredibile."
ELENA:
"Già, ecco, vedete, ....io non volevo certo essere modesta, odio queste cose, ho solo cercato di raccontare davvero, con parole sincere, quello che sento ma volevo farlo in maniera diversa, che vi desse modo di capire immediatamente la profondità delle mie sensazioni....".
LUCA:
"Certo, stavo dicendolo io. É semplicemente fenomenale, infatti. Siamo abituati a manifestazioni di affetto di qualsiasi genere ormai ma non ci saremmo mai e poi mai aspettati un paragone del genere, lasciatelo dire, troppo bello, un vero onore! Le soddisfazioni proprie del nostro lavoro sono di certo anche queste."
DIEGO:
(Sorride timidamente socchiudendo un attimo gli occhi, quasi compiaciuto e divertito, forse al ricordo delle parole della mia frase)
"Siccome abbiamo visto che sei brava a scrivere vogliamo mettere ancora alla prova la tua creatività."
LUCA:
"Cerca dunque di darci, così sul momento, una ulteriore definizione di ciò che è per te "Liberi Da Sempre". É importante per noi. Mi raccomando, pensaci bene! Sappiamo che ce la puoi fare!"
ELENA:
"Beh, ragazzi, che posso dirvi. Ehm, vedete, adesso che mi ci fate pensare se dovessi definire ancora il vostro disco potrei farlo tramite parte di uno slogan di una vecchia pubblicità.
Uno spot pubblicitario televisivo famosissimo e molto trasmesso, rimasto nel cuore di chi, come me, ha qualche anno in più. Recava una frase che fu tormentone all'epcoca. Questa pubblicità risale alla seconda metà degli anni Ottanta o giù di lì, più o meno, non so se voi la potete ricordare.
Io si, benissimo, facevo la quarta elementare allora."
LUCA E DIEGO: (Si guardano in faccia l'un l'altro stupiti e incuriositi parlando assieme)
"Cioè? Spiegati meglio per favore, grazie".
ELENA:
"Questa frase mitica, nel mio caso va al di la del prodotto effettivamente reclamizzato nello spot originale (un amaro che non ha nulla a che fare con la musica), e da allo stesso tempo chiara, perfetta idea, di ciò che voglio dire io parlando ancora personalmente del vostro disco.
Lo slogan principale finale, quasi commovente di questa pubblicità diceva più o meno così:

"Scalda il cuore, col gusto pieno della vita".

É esattamente ciò che fa in me, appunto il vostro Liberi da Sempre, cari i miei ragazzi. Proprio questo, e molto, molto di più. Ve lo dico commossa.Viva la sincerità, e complimenti fervidi soprattutto a voi che con questo album sapete davvero suscitare in me tramite la musica, tali percezioni."

Elena




venerdì 29 agosto 2008

Introduzione al mio post di domani.

Cari Luca e Diego,

solitamente, dovrebbero essere i fan a sognare di poter scambiare quattro chiacchiere in libertà con il proprio idolo del cuore. Non lo pensate anche voi? Vorrei vedere, del resto chi non ha mai avuto questo pensiero "utopistico" almeno una volta nel corso della propria vita, se non addirittura quello di riuscire ad impersonarsi giornalista dilettante per una volta e potere così porre un'intervista vera e propria al proprio mito in persona.
In questo mio altro post in preparazione voglio infatti immaginare personalmente, se me lo consentite, la cosa contraria.
Cioè voglio chiudere i miei occhi per un attimo e pensare che invece siate voi due a intervistare di persona parlando a turno e rivolgendovi a una qualsiasi tra le vostre numerose fan, instaurando così una breve conversazione gradevole e particolare.
Quello che potrete leggere on line molto presto non è che uno stralcio di tale assurdo colloquio, ma probabilmente possibile. Voi che ne dite?
Un abbraccio e un mondo di bene, sempre.
Elena

Una mia risposta dal vostro Forum Ufficiale....

Copio e incollo la mia risposta a questa domanda dal vostro forum Ufficiale:

se non ci fossero i sonohra..
Beh, sicuramente, per me che ho 29 anni, il dominio incontrastato probabilmente apparterrebbe senza dubbio ai Duran Duran, la mia storica "pop band" straniera preferita di sempre.

Poi ce ne sono mille altri, italiani e non, recenti e meno, che non mi va di stare ad elencare perché non finirei più.

La musica bella, meritevole di attenzione è tanta e non è giusto "fossilizzarsi" unicamente su un solo artista.

Tuttavia penso sia quantomeno doveroso da parte mia segnalare che solo ed esclusivamente coi Sonohra e la loro musica mi è capitato di trovare personalmente qualcosa di molto importante nella vita di chiunque; qualcosa che ho cercato, finora disperatamente ed inutilmente, per quasi trent'anni, invano, nella musica di tanti altri artisti appartenenti ad ogni nazione ed epoca e che nessuno, lo giuro, è mai riuscito a fornirmi, non nel modo in cui lo hanno fatto i fratellini Fainello in questi ultimi 6 mesi: La serenità interiore, quella d'animo. E ho scritto davvero poco!

Luca e Diego, siete con me, grazie di esserci, sempre!!!


Con affetto immenso,

Elena

giovedì 28 agosto 2008

Lo scatto simbolo delle mie vacanze estive 2008. Elena con Giulietta

Uno scatto simbolo, della mia gita veronese, che vi voglio far vedere, perché è una foto bellissima. Un momento che rimarrà fermo e vivo in eterno.
Elena in visita alla casa di Giulietta, nella viva e luminosa speranza che prima o poi arrivi anche per me l'amore che sento di meritare e da tanto cerco invano; il sentimento vero che merita di essere ricambiato profondamente con tutta me stessa.
Dolce portatrice di amore, mitico simbolo di tutti gli innamorati, ti prego, ascolta la mia preghiera!
Elena


Non più quindicenni.....

E chi cavolo ha detto, o stabilisce che i Sonohra o la loro musica sono un gruppo per sole adolescenti? Nulla di più sbagliato, e sono qua apposta per dirlo al mondo intero chiaro?
Questa fase della vita è finita da un pezzo, almeno per noi, che viviamo solo all'insegna delle emozioni proprie del nostro animo femminile e non delle scariche ormonali da ragazzine delle medie!
Ci siamo riunite da brave Sonohrine al nostro rientro a casa, in questa foto che parla chiaro, mitico!!!
Basta con questa baggianata, siamo stufe e non ci crede più nessuno onestamente!
Alla sinistra, mia sorella Daniela (26 anni)
Al centro la qui scrivente Elena (29 anni)
A destra Simona (Simo84 - 24 anni)
Guardate la mia mano, rivolta sul poster, posata delicatamente sulla figura, accanto al cuore di Diego! Nello scattare questa foto ho davvero ripensato interiormente con tanta gioia a quando ho scritto qua che avrei desiderato essere fisicamente proprio il cuore dei due fratellini, semplicemente perché vorrei poter dare loro lo splendido dono della vita; ed è come se magicamente, in quel momento, si fosse davvero realizzato il mio desiderio, ho voluto idealmente dire con quel gesto: "io sono qui con voi", anche se non tutti lo sanno! Sono davvero felice!
Ciao ragazzi, vi voglio bene, sempre!
Elena

Elena coi capelli corti e la Seconda Versione di Liberi Da Sempre!!!!


Ed eccovi nuovamente Elena, la vostra orgogliosissima, sfegatata e irriducibile fan ventinovenne.
Sfoggio, come vedete, il nuovo taglio di capelli estivo, corto, pratico e fresco, che sto mostrando quotidianamente già da qualche giorno.
Direi che la foto sopra non ha bisogno di presentazioni, parla da sola, sempre che una foto possa parlare, nel vero senso del termine, eh eh!!!!
Ebbene si, miei cari giovani, come ricordo eterno, concreto e tangibile, della mia mitica giornata veronese sono passata anche alla favolosa FNAC in piena città apposta per comperare anche la "seconda versione" CD + DVD del mitico Liberi Da Sempre e la foto sopra ne è la diretta e felice testimonianza.
Non potevo scegliere ricordo migliore, a pensarci bene, così da celebrare come si deve queste mitiche ferie dell'estate 2008 vissute all'insegna delle piccole cose che la vita mi dona ogni giorno tra cui musica, relax, allegria e tanta generale positività d'animo.
Miei cari ragazzi, grazie infinite, vi voglio bene, sempre!!!
Con tanto rinnovato affetto,
Elena

Misteri.....




Cari Luca e Diego,

oggi sono proprio di fretta, scusatemi, ma ho comunque il tempo di scrivere i tre scottanti interrogativi post missione, che da meno di 48 ore in qua mi battono in testa costantemente, vitali e ininterrotti quanto un cuore che pulsa.
Ragazzi, che fine avrà fatto la mia lettera dopo che l'ho adagiata personalmente, come da immagine, nella cassetta della posta?
L'avrete ricevuta? E soprattutto, cosa più importante di tutte, l'avrete letta?

Non penso avrò risposta a queste enigmatiche domande, tantomeno la pretendo, ci mancherebbe. Credo rimarranno piacevolmente irrisolte, e custodite gelosamente dentro di me, assieme a un brivido di curiosità e intensa emozione che ha coronato il momento come unico e che si riproporrà puntualmente come tale, ogni volta che ci penserò, con la stessa emozione di quel giorno già ormai lontano ahimé!

Tuttavia, data la simpatia, gentilezza, serietà e grande disponibilità di chi ha fatto la ricezione della posta a vostro nome mi fa ben sperare, per il positivo esito del mio intento, anzi, sinceramente vi dirò che non ho quasi dubbi sul fatto che la lettera in questione sia giunta direttamente proprio tra le vostre mani, e dove altro se no, date le sicurissime modalità di avvenuta consegna della mia simpatica missiva?
Scarto immediatamente l'idea del cestino che non è certo da voi. Sarei pronta a mettere la mano sul fuoco per questo, lo giuro.
Mi sono bastati pochi secondi a Casoni, l'ho capito subito poco tempo fa, per rendermi conto che non stavo parlando con una rock star scontrosa, altezzosa, brusca, antipatica e piena di sé, ma ero a contatto con la semplice purezza fatta persona che ha preso felice e sicura dimora nel cuore di due ragazzi interiormente così speciali e buoni d'animo come voi.

Quella che vedete è effettivamente l'ultima immagine concreta della busta contentente il mio messaggio per voi che io ho. L'ultimo istante passato con la mia lettera, prima che compisse il proprio dovere di portarvi il mio cuore tramite le parole scritte sul foglio.
A voi, miei dolci diretti interessati destinatari, ora va l'ardua sentenza in merito, così come direbbe anche un simile motto....

Un bacione! Vi voglio bene!

Elena

mercoledì 27 agosto 2008

Sonohra Day: Missione compiuta!

Cari Luca e Diego,
posso proprio dire con non poco orgoglio che la mia missione può ora effettivamente considerarsi felicemente compiuta. Vi ho consegnato il mio importante messaggio personale.

Dato che mi preme evidenziare, prima di ogni altra cosa, il profondo rispetto che (a differenza di altri indisciplinati fans) nutro verso voi e la vostra sacrosanta vita privata, ho deciso che non scriverò nulla qua in merito alla bellissima giornata che ho trascorso ieri, né ora né mai. State tranquilli.

Vi avranno certamente raccontato, al vostro rientro, cos'è successo ieri nel tardo pomeriggio, avrete visto coi vostri occhi che c'è altra posta per voi, non è necessario che lo rispieghi qua pubblicamente.

Mi basta sappiate che io stessa sono l'autrice del messaggio contenuto nella busta azzurra con scritto "I ragazzi con la chitarra". Senza dubbio il vostro cuore d'oro avrà colto immediatamente il profondo senso delle mie semplici ma quantomai vere e sentite parole.


Consentitemi di ringraziare di cuore e doverosamente innanzitutto la vostra gentilissima mamma (un mito, proprio come voi!) nonché mia sorella Daniela e Simo84 di Guastalla che hanno condiviso con me questa magnifica giornata turistica indimenticabile, diciamo, a zonzo per l'eterna "città degli innamorati" per antonomasia.

Se ieri non ho vissuto il giorno più bello della mia vita poco ci manca, vi prego, credetemi.

Vi voglio bene, già lo sapete e non mi stancherò mai di ripetervelo.

Un abbraccio da una stanchissima ma orgogliosa,

Elena

La mitica busta......



Ai fratelli

LUCA E DIEGO FAINELLO

"SONOHRA"

"I ragazzi con la chitarra"


E il mio messaggio per voi...




«Possa la vostra musica essere sempre
efficace strumento di gioia,
pace, consolazione, conforto e speranza.»

Luca e Diego grazie di esserci!

Vi giunga un abbraccio grande, sentito e commosso!
Con tanto, sincero affetto,

Elena Balasini
(Reggiolo - Reggio Emilia)


martedì 26 agosto 2008

Martedì 26 agosto 2008



«Il mio viaggio ha una meta soltanto,
una destinazione.
Son qui oggi alla Terra di Mezzo
Vi dono il mio cuore.»

Elena

lunedì 25 agosto 2008

Ragazzi,

non sono ancora riuscita a portare a casa il 45 giri"Figlio della Luna" tuttavia nulla è perduto perché sono rimasta d'accordo col gestore della bancarella che ne ha una copia nuova e me la tiene quando ripasserò prossimamente, per avercela l'aveva solo che non l'aveva con sé ieri e non ha potuto cedermela.

Continuo a cantare con emozione, dentro me, quella canzone, è l'unica di altri artisti che al momento riesca a dare nella mia mente dignitoso "cambio di turno" alle vostre quasi incessanti in casa mia, portando puntualmente ed inevitabilmente, però, i miei ricordi alle sensazioni della vostra nottata in concerto a Casoni. Bellissimo.

E intanto aspetto con impazienza domani. La mia anima di fan sa perché.



Un abbraccio a entrambi, col cuore!

Elena

domenica 24 agosto 2008

Ciao ragazzi,
ho solo il tempo di dirvi che sto per recarmi tra poco in bici con mia sorella al locale mercatino dell'usato di Gonzaga, non lontano da Pegognaga.
Ci vado per fare un giro diverso, e soprattutto per aumentare ancora la mia ricchissima collezione di vinile, nella speranza di trovare tra altre cose il famoso 45 "Figlio Della Luna" dei Mecano, che desidero da matti.
Mi spiace non poter avere il vostro disco stampato su vinile, anche se difficilmente, data la sua recente pubblicazione, non lo troverei quasi sicuramente anche nei normali negozi di musica, men che meno al mercatino.
Cosa darei per poter avere almeno "L'amore" a 45 giri! Già mi fa impazzire questa canzone, figuriamoci se potessi appoggiare la puntina del giradischi sul primo solco del disco, non oso immaginare!!!
Luca, Diego, incrociate le dita per me please; a parte i miei sogni assurdi di avere il vostro album su 33 giri speriamo che mi riesca di trovare se non altro almeno Figlio Della Luna...quanto amo quella canzone, mi è sempre piaciuta ma ora più che mai, veramente, voi già sapete in particolar modo perché ve l'ho spiegato.....
Elena

sabato 23 agosto 2008

Veloce Citazione Odierna




«Per un cuore sereno è sempre festa.»

Elena

venerdì 22 agosto 2008

Lo dice persino Mogol....

"Dare valori, emozioni, sentimenti.
Lo spirito dell'artista, se genuino,
prima o poi arriva a tutti.
Non c'è solo la cultura del Marketing."
Giulio Rapetti - Mogol -


Ho letto di recente questa dichiarazione in un'intervista posta al grande autore di canzoni e paroliere italiano. Mi ha colpito molto questa frase che tra l'altro è stata tra le prime cose che ho scritto assieme allo scorso post nella mia nuova Smemo.

Imprimete bene nella vosta mente quello che Mogol dice, perché mi pare piuttosto semplice e chiaro, riguarda anche voi. La musica valida esiste ovunque, basta che ognuno di noi sappia riconoscerla ed accoglierla nella nostra vita facendola propria giorno dopo giorno, esattamente come merita.

Non so cosa altro dire a proposito di queste importanti e qauntomeno illustri parole. Non c'è nulla da commentare o discutere in merito a quanto scritto più sopra, direi. Questa frase si adatta perfettamente anche a voi, ripeto vi sta a pennello fratellini.

E dato che almeno su Internet c'è la sacrosanta possiiblità di esprimersi liberamente, vi prego ragazzi, consentitemi finalmente un piccolo sfogo, mandando letteralmente "al diavolo" chiunque vi definisca ancora "un duo per sole ragazzine".

Chi dice così non ha capito nulla di che significhi provare emozione ascoltando musica; in caso contrario, se quella "a non capire niente" solo perché mi piace da matti la vostra musica, sono invece proprio io allora, miei simpaticissimi Luca e Diego sapete che vi dico? Bene, sono contentissima di essere una deficiente, anzi, ne sono proprio orgogliosa. Chiaro?

Un bacione tesori. Buona serata, vi voglio bene.

Elena

Cari Luca e Diego,
credo sia veramente difficile spiegare in parole povere che significhi per me avere un proprio spazio virtuale, un sito come questo in cui posso sentirmi libera di esprimere, a mia unica discrezione tutto ciò che penso in merito a un determinato argomento.
Allo stesso modo, chiunque mi legge forse non avrà mai ben pienamente chiara l'importanza, l'orgoglio personale che io ripongo in questo blog. Sarà quasi impossibile rendersi conto di ciò che sento io ogni volta che apro la mia agenda per appuntare regolarmente, a penna, una nuova idea e successivamente quando a computer mi appresto a entrare nella mia pagina allo scopo di aggiungere un nuovo post.
Questo mio sito non sarà certo più di "un minuscolo granello di sabbia" in mezzo a un mare sconfinato, se messo a confronto con tutte le pagine Internet dedicate a voi.
Allo stesso modo però, si rivela una originale ed immensa area che possa anche descrivere bene me stessa e che posso riempire ogni volta che voglio, di sogni, colori, forme, emozioni, aspirazioni, idee, desideri, domande, situazioni, speranze che nascono dal frutto del vostro lavoro. Che bello!
Una cosa che è parte di me, fa bene e arricchisce l'anima, un costante, sicuro, e sempre diverso mezzo di dialogo diretto tra i miei sentimenti più profondi ed innati, la vostra musica e voi.
Vi voglio bene ragazzi!
Elena

Ancora stelle cadenti! Due quasi contemporanee in una stessa sera!

Miei cari ragazzi,
anche ieri sera, mentre ero seduta sotto il portico davanti a casa mia, ho improvvisamente avuto la fortuna di vedere bene due affascinanti stelle cadenti. Siamo a quota tre quest'anno, mi pare un sogno, ma non lo è, il mio cuore lo sa.
Sembra incredibile eppure è effettivamente così. Solo che stavolta, rispetto a quella comunque bellissima, di qualche giorno fa sono riuscita a individuarle ben bene con immenso stupore, sin dal primo momento di comparsa, seguendole con lo sguardo nella loro corsa senza fine perché già stavo osservando il cielo sereno e mi è riuscito più semplice e maggiormente emozionante notarle, incantata, più a lungo, ammirandole per qualche secondo in tutta la loro bellezza, prima che sparissero dìai miei occhi perdendosi dietro l'albero del mio vicino di casa.
La cosa strana, lo giuro, è che per la prima volta nella mia vita queste magnifiche stelle le ho viste scendere quasi contemporaneamente, assieme, praticamente l'una dietro l'altra, parevano rincorrersi a vicenda in un intensissimo lampo di luce chiara.
La seconda stella ha lasciato dietro sé una scia particolare, addirittura quasi accecante, molto potente, davvero, così tanto che m'è rimasta impressa nella retìna per almeno mezz'ora ed è stato come se la rivedessi chiudendo gli occhi per un po', anche dopo che le ho viste cadere entrambe effettivamente. A volte succede che certi bagliori intensi ti rimangono negli occhi no? E così è stato per me anche ieri sera! Incredibile!
A ciascuna di queste due ultime spettacolari stelle cadenti, che quasi susseguenti squarciavano la notte tranquilla di ieri con la loro luce, ho subito donato un nome. Si chiamano Luca e Diego.
Vi saluto, vado a preparare a dovere la mia nuovissima Smemoranda. Credo che avrà parecchio lavoro da fare quest'anno, lo spero! Non sopporterei di aver fatto una spesa inutile. Non preoccupatevi, so già che la riempirò fino a farla scoppiare, e voi sapete bene che posso farlo!!! Bacio!
Elena

giovedì 21 agosto 2008

Shopping....col ritorno della mitica Smemo in casa mia.


Ragazzi,
scusatemi ma ho solo il tempo di dire in quattro e quattr'otto, così, alla veloce, che quella di oggi è stata una giornata tutta all'insegna dell'aria aperta e dello shopping a zonzo con mia sorella per la città di Mantova. Sono appena tornata e sono piuttosto cotta. Ci siamo divertite da matti!!!

Indovinate un po' vi parlavo l'altroieri di vecchi amati ricordi sepolti nel mio diario e pure oggi passando alla Feltrinelli del posto ho avuto una folgorazione!
Le ho viste esposte in vetrina e, veramente, non ho resistito! Era proprio ciò di cui avevo bisogno per sfogare immediatamente la mia scrittura creativa, anche se ho intenzione di farlo in maniera molto, molto più seria di un tempo.

Non ci crederete ma dopo 12 anni ho sentito il bisogno di comperare ancora una volta l'adorata "Smemo" nuova (piccolina stavolta, di solito le preferivo grandi e 16 mesi quando ero studente) edizione 2009, ci voleva, in nome dei vecchi tempi, per celebrare i miei prossimi 30 anni oltretutto. Al posto dei compiti come facevo allora, adesso ci metterò il conto progressivo delle ore di ripetizioni agli studenti che darò durante l'anno scolastico in arrivo, le segno a matita perché non dovranno interferire col resto della pagina che mi servirà per....ehm...preparare a mano i post del mio blog con un sacco di citazioni nuove e tutto quello che la fantasia e gli eventi del quotidiano mi suggeriranno.
Chiaramente la mia Smemo verrà compilata solo ed esclusivamente a penna stilografica, fedele alla tradizione dei vecchi tempi.
Oltretutto spero di riempire la mia nuova agenda con un sacco di appuntamenti Sonohrini anche organizzati tra noi fans!

Avanti, lettori, e soprattutto voi "Fainello Boys", avete voglia di aiutarmi a compilare gli appuntamentu la mia nuova agenda? Sì? Forza, fatevi sotto!!! C'è una Smemo nuova di pacca che aspetta solo questo!

Ho comperato anche un profumo di Calvin Klein, "Euphoria" che desideravo tantissimo (avevo già la crema da corpo della stessa profumazione, mi piace da matti) lo sfoggerò....ehm...molto, molto presto, promesso eh eh eh eh eh....

Buona serata tatoni, vi voglio bene!!!
W i Sonohra e la Smemo ora e sempre!!!!


Elena

mercoledì 20 agosto 2008

Il testo di una poesia scritta da me 12 anni fa

Cari Luca e Diego,

guardate un po' cosa salta fuori dal mio enorme diario della Quarta Superiore di cui vi dicevo anche l'altroieri!

É una poesia scritta da me su un anonimo foglio di carta che ora appunto giaceva dimenticato all'interno della mia corposissima agenda.
Questo foglio stava ripiegato in quattro, fu strappato quasi malamente al mio quaderno di Aritmetica e venne scritto con l'aiuto di quella che allora era la mia unica penna stilografica, una Carioca di plastica da pochi soldi comperata in cartoleria. Ci sono ancora alcune macchie di inchiostro per stilografica "blu reale" (o Blu Royal che dir si voglia) sul foglio, le avevo fatte volutamente quasi per decorare le mie parole.

Faccio presente che sono sempre stata forzatamente "single", non ho mai avuto un fidanzato nella vita reale, nessuna storia, lo giuro.
Tantomeno perché oggi decido di copiare qua sul mio blog il mio scritto c'è diretto riferimento a voi, ora, non pensate male perché non me lo perdonerei mai; ci mancherebbe, lo giuro sui miei trent'anni ormai, lo sapete che sono una persona adulta e non mi faccio strane idee.
Questa poesia l'avevo scritta nel Natale 1996. Avevo 17 anni all'epoca. Ricordo bene con un pizzico di nostalgia quel momento personale ed emozionante, ma l'ho sempre tenuta nascosta la mia poesia perché non volevo essere fraintesa, sminuita o derisa. So che nessuno avrebbe potuto comprendere o capire quello che dicevo nei miei versi fino in fondo.
Nonostante tuttora mi vergogni tantissimo, perchè sono molto riservata nei miei sentimenti volevo ugualmente farvela leggere, la mia poesia, tutto qua, e lo faccio con onore, perché voi siete persone sincere e lo meritate.

Diciamo che in questi versi c'è tutto il sentimento sincero che mi caratterizza e che a mia volta avrei voluto donare con tutta l'anima.
Come donna lo sento dentro da sempre, però purtroppo non ho mai potuto esprimerlo a nessuno, forse perché, (a parte un milione di problemi di altro tipo, mi riferisco al mio handicap fisico, ovvio, cose che mi distinguono in ogni caso nella vita quotidiana) semplicemente non esiste la persona che sarà destinata ad accogliere in sé queste mie parole sincerissime ed ancora valide, volendo.


AMAMI

Amami intensamente
amore mio grande
vivimi sotto questo cielo limpido
impregnato di sogno
dentro questo delicato amore
nato silenziosamente
tra dolci sospiri
di un comune attimo che è eterno.
Tienimi dolcemente stretta
ancorata al tuo cuore
mentre questa brillante falce di luna
ci resta muta a guardare.
I sogni più belli finiscono all'alba
ma noi della notte faremo dimora.
Elena
Vi voglio bene, ragazzi, sempre!
Elena

martedì 19 agosto 2008

Un taglio netto di capelli, ma anche col passato, verso un futuro che spero radioso

Cari Luca e Diego,

finora non ho ancora avuto tempo di postare nulla, ma finalmente sono qua. Infatti sono stata tutta la mattina nel negozio del parrucchiere, mi ha accompagnato mia sorella. Avevo appuntamento oggi molto presto ma a dire la verità sono stata comunque costretta a una lunga attesa e sono incredibilmente uscita dal negozio solo poco fa. Sono stata l'ultima cliente poiché quando sono entrata io, anche se sono andata molto presto il negozio era già pieno di persone, fortuna che siamo ancora in periodo di ferie!
Non sono mai stata una grande amante dei parrucchieri in generale, ci vado di rado e solo per rarissime eccezioni. Non sono una che cede così facilmente alla superflua "civetteria femminile", il mio motto è sempre stato la semplicità anche sotto questo punto di vista; solitamente è mia sorella che si occupa di darmi una spuntatina periodicamente.

Pure stamattina non ero molto convinta della decisione presa, io di solito amo i capelli lunghi, folti e in un primo momento mi è quasi dispiaciuto vedere buona parte della mia nutrita e morbida capigliatura castana e naturale staccarsi da me e crollare progressivamente al pavimento.
Mentre la parrucchiera mi sciacquava via con cura la tinta color cioccolata dai capelli, lo ammetto, ero quasi triste dentro di me perché non volevo separarmi dalla mia amata chioma.

Di colpo tutto a un tratto, però, mentre ero con la testa sotto il lavandino il mio sguardo spento e annoiato si è ravvivato istantaneamente in manco mezzo secondo perché la radio accesa in negozio stava trasmettendo una melodia a me molto nota che ho riconosciuto immediatamente. É partita la vostra "Love Show" e ho pensato: "Oddio, non ci credo, mi trovo i Sonohra persino dal parrucchiere, mitico, troppo bello, è incredibile" e mia sorella ha detto: "Vedi, sicuramente anche Luca e Diego penserebbero che è ora per te di provare un nuovo look, ti vorrebbero diversa, insomma basta con quegli scomodi capelli lunghi, ragazza, che tu lo voglia o meno da oggi si cambia".
E da quel momento la mia attuale giornata, così come sempre succede quando sono con la vostra musica, sta proseguendo per il meglio.


Ripeto, non amo molto frequentare il parrucchiere di solito, tuttavia ora che è fatta (e visto l'ottimo risultato finale ottenuto, una pettinatura corta, pratica, fresca, frizzante originale, gradevole e sbarazzina che mi ha completamente rinnovato l'immagine estetica generale, peccato non possiate vederla, almeno non al momento) sono contenta di esserci stata anche se permane qualche rimpianto per i capelli che avrei voluto tenere lunghi, onestamente.

Sono contenta, dopotutto, ho capito che ho fatto bene, certe occasioni importanti vanno corredate anche sfoggiando una nuova e meritata immagine personale, che sto appunto inaugurando in queste ore. Mi piaccio anche coi capelli corti, dopotutto, sono diversa dal solito e mi sento una ragazza nuova di zecca. Ci vuole davvero poco a volte, vedete, per sentirsi cambiati? E forse diversa, in senso positivo lo sono diventata davvero, sono una persona piacevolmente differente!
Vorrei tanto che questo nuovo look che indosso ora non fosse solo relativo ai miei capelli ora cortissimi ma squisitamente femminili, credo che simbolicamente stamattina, mentre ascoltavo felice "Love Show" alla radio e osservavo nel contempo cadere le mie numerose ciocche di capelli castani sul pavimento del negozio del parrucchiere, ho sentito di aver dato un taglio netto anche col mio passato pur mantenendo la mia innata semplicità.
Non so in che modo, questa è solo una personale intuizione, tuttavia ora davanti a me vedo nuove radiose opportunità generali per cambiare in meglio la mia vita. Le premesse ci sono tutte e io voglio essere positiva. Staremo a vedere.


Vi voglio bene, tanto bene, ragazzi!

Elena

lunedì 18 agosto 2008

Una mia risposta che alle Superiori mi valse un bel dieci sul registro in Italiano e che ora vi descrive molto bene.


«Fatti non foste per viver come bruti
Ma per seguir virtute e canoscenza»


É quanto fa dire Dante Alighieri (meglio conosciuto anche come Sommo Poeta) nella sua immortale Divina Commedia a un non meno illustre Ulisse, figura principale su cui ruota l'altrettanto famosa "Odissea" di Omero.
Senza inoltrarmi in inutili e, diciamolo pure noiose spiegazioni che non c'entrano nulla come quello che voglio dire, non dovrebbe essere complicato capire per voi (intuire se non altro il senso pratico e il significato nascosto in questi versi e perché io li colleghi indirettamente a voi.
In parole scarne, miei simpaticissimi Luca e Diego, era quello che volevo farvi sapere con questo post, io avevo dato una mia personale interpretazione (Scuole Superiori, Classe Quarta Ragioneria per l'esattezza) con altre parole, a questi versetti della Divina Commedia, in una "gloriosa" interrogazione sostenuta a sorpresa che la mia profe di italiano all'epoca, (rimanendo quasi sconvolta da quello che avevo detto volle) inaspettatamente premiare immediatamente con un bel dieci a mio completo favore sul registro, lo giuro sulla vostra vittoria a Sanremo. É stato uno dei momenti più belli della mia vita.
Lo avrete capito ormai anche voi da soli, io sono sempre stata molto brava in Italiano e non lo dico per modestia, questa materia mi è sempre riuscita quantomai semplice, spontanea e naturale in tutte le sue forme di insegnamento, esattamente come è sempre stato per voi per esempio cantare o suonare.
Mi è tornata in mente poco fa, la mia risposta a quell'interrogazione famosa, sapete, e stasera la ripesco apposta perché mi fa appunto pensare a voi.
Le avevo dunque proposto questa frase ottenuta con parole mie, che lottava furiosamente per uscire fuori dalla mia mente per tutto l'arco delle due lezioni precedenti, e diceva così, mi pareva consona a spiegare per il meglio le parole nascoste e il pensiero del nostro Alighieri. Le mie parole la colpirono molto, rimase piacevolmente allibita, di stucco, così come il resto delle mie compagne di classe, e ancora oggi, dopo undici anni, ricorda la mia prova con immutato affetto, pensate!

Ecco la mia spiegazione, in una sola frase avevo detto una cosa non facile. L'esperienza insegna, direi che affiancata alla vita è una grande maestra, non c'è che dire.
Bisogna saper vivere costantemente la propria vita consapevolmente, nella matura pienezza di spirito, e alla luce della semplice unicità che rappresentiamo, di ciò che ciascuno di noi, in quanto essere umano, è veramente dentro di sé.
Complimenti miei cari ragazzi, voi stessi con la vostra musica state facendo proprio quanto ho scritto in corsivo qua sopra, lo dimostrate continuamente, siete riusciti benissimo in questo compito da me espresso anni fa, almeno sinora, e vi auguro sinceramente di continuare così.


Vi voglio bene.


Elena

Ragazzi, vi presento Elena...


É vero ragazzi, scusate,

chiedo venia, avete ragione, sono stata maleducata. É passato ormai qualche tempo dal momento in cui ho aperto il mio blog e non mi sono ancora presentata a dovere con una foto che mi ritragga personalmente così come più o meno appaio quotidianamente.

Eccomi dunque ora intenta a pubblicare, (tra l'altro, guarda caso, proprio oggi 18 agosto, il giorno del mio onomastico in cui si ricorda S. Elena Imperatrice) una foto recentissima, scattata giusto domenica scorsa quando sono andata per un giorno al mare in Versilia.

Da notare, la maglietta che indosso in questa foto è, per pura coincidenza, la stessa che avevo quando vi ho visto al vostro concerto a Casoni.
Mi riconoscete adesso? Già sento le vostre vocine che dicono divertite: "Ma certo, guarda te chi si rivede, ciao!".


Non penso che per voi sarà difficile a questo punto, scherzi a parte, scordarmi, specialmente dopo che vi ho incontrato a Casoni e più che altro perchè non credo che ai vostri concerti ci sia puntualmente una fila così numerosa di ragazze di quasi trent'anni che vengono di persona a porgervi la loro ammirazione per voi, che ne dite?
Luca, Diego, vi voglio un bene da matti!
Elena

domenica 17 agosto 2008

Errata Corrige

Allora Diego,
da un veloce controllo effettuato per precisare la curiosità lanciata stamattina, appunto leggo ora su Wikipedia ed ho verificato che effettivamente a chiamarsi Diego non era tanto l'assistente di Zorro ma bensì il nome proprio e completo del personaggio stesso, il protagonista vero e proprio che da vita alla storia del famoso eroe mascherato.
Leggasi testualmente: "Il vero nome di Zorro è Don Diego De La Vega, o meglio Don Diego Vega, nella storia originale."
Difatti io pur avendo letto molto non ho mai avuto interesse per Zorro, (è cosa da maschio), io di solito leggevo grandi classici, ma tutt'altro; comunque, tornando al mio post di stamattina da tempo sapevo che in ogni caso questo personaggio leggendario aveva a che fare in qualche modo col nome Diego, non ricordavo bene come o in che modo, però.
Basta chiedere!!!! É bello porsi queste domande, molto utile e stimolante!!!! A volte la sola associazione con un nome particolare, partita in questo caso da una mia personalissima idea aiuta ad aumentare la cultura generale precisandola ed affinandola ulteriormente! Sono cose che è sempre bene sapere!
Certo che però tato, il tuo nome è comunque famoso e rinomato, non poco tra l'altro, visto? Hai pure qualcosa in comune con il mitico Zorro!!!! Tu lo sapevi, Diego?
Bacione a te e a Luca, vi voglio bene.
Elena

A proposito di nomi. Se io fossi nata maschio...

Cari Luca e Diego,

aspettate un attimo per favore... Stavolta lo chiedo al diretto interessato che tra voi due fratellini porta proprio questo nome. Dì un po', sbaglio caro, please, aiutami, o a chiamarsi Diego non era forse pure l'assistente di Zorro, il famoso e leggendario eroe mascherato????

Per quel che mi riguarda, a parte questa bella curiosità che ti lancio, tanto per cominciare (Dio lo volesse, chissà le vie del Signore sono infinite e io sono sempre stata una persona molto credente e cristiana) ti dico se un domani si realizzerà questo mio sogno e sarò madre di un ometto a mia volta, in fatto di nome da scegliere, da tempo non ho più dubbi di sorta. Se avrò un figlio maschio un giorno, Diego, lo chiamo come te, promesso e non solo in onore e a gloria tua, appunto del Diego Fainello musicista che tutti ora conosciamo!
Questo nome mi è sempre piaciuto un sacco, anche prima di conoscere te, è semplice, corto, musicale e direi attualmente poco comune tra i ragazzi, almeno dalle mie parti.
Nulla a che vedere con l'invasione storica (e a mio parere patetica) che caratterizzò l'Italia per esempio, riempiedola di "Sare" o "Debore" (che nel periodo in cui venni al mondo, specialmente verso la fine degli Anni '70) fu causata dalle rispettive famosissime canzoni di Fausto Leali e Antonello Venditti.


Pensate ragazzi, non ci crederete ma persino io stessa (primogenita di due sorelle, la mia sorellina minore è nata nel 1982 ha l'età di Luca) se fossi nata maschio mi sarei sicuramente chiamata con sicurezza Diego, o Dario al limite. Me l'ha detto la mia mamma.
Questi due nomi maschili, con spiccata predilezione per il primo le piacevano tanto e nonostante abbia poi avuto due femmine credo sarebbe ben contenta di avere un domani almeno un nipotino con questo nome che ora assume indirettamente un significato ancora più emozionale e profondo pure per me dopo che ho conosciuto te Diego dei Sonohra, dolce piccolo grande uomo. Questo nulla togliendo a Luca mente altrettanto encomiabile, semplice, rara, gioiosa, saggia e virtuosa....mai mi permetterei di lasciarti indietro.....
Spero sarò in grado di realizzare presto questo suo desiderio, incrociate le dita per me!!!
Vi voglio bene, ragazzi, da matti.

Elena

sabato 16 agosto 2008

«I Ragazzi Con La Chitarra» Perché ci hai dato questo soprannome?



La mia risposta all'immaginario vostro quesito-titolo di questo post non potrebbe essere forse più semplice.

Il vostro "soprannome" riadattato da me l'ho copiato in bella vista a penna stilografica anche sulla busta della mia lettera per voi, che mi occuperò di inoltrare personalmente fra qualche giorno, ma non fatelo sapere a nessuno, mi raccomando!

Per me voi Sonohra siete stati, sin dal primo momento, ribattezzati affettuosamente solo con l'appellativo "I Ragazzi Con La Chitarra". Non c'è nessun altro soprannome che a mio avviso possa rivelarsi migliore e non meno azzeccato per descrivervi immediatamente, di colpo, in una sola, indovinatissima frase.

C'era già in passato, effettivamente, ora che mi ci fate pensare, un altro grande cantante e chitarrista italiano, molto in voga negli anni '70, Franco Simone, a essere simpaticamente chiamato originariamente "Il Poeta Con La Chitarra" (lo conosceranno di sicuro come fama i vostri genitori, chiedete, e in ogni caso chiunque mi legge e abbia qualche annetto in più può ricordare benissimo questo cantante biondo e carino con un po' di barba e una bella voce, se non erro di origini meridionali) ma la versione molto simile e ovviamente "al plurale", di tale soprannome non esisteva fino a poco tempo fa, è stata appunto da me coniata apposta ed esclusivamente per voi. Grandi, e non ho detto nulla!!!!

Luca, Diego vi voglio un bene immenso!

Elena

Sedici regole d'oro per andare d'accordo col mondo.

Credo che ciascuna di queste regole rispecchi molto quello che già voi due siete di carattere indubbiamente e indipendentemente dal vostro lavoro. Ciò vi fa onore e forse voi non immaginate quanto. Ho voluto riportarle qua perché mi sembrava si adattassero bene all'impressione che ho avuto di voi sin dal primo momento che vi ho visto. Il mio augurio più sentito e sincero è che possiate continuare sempre così migliorando giorno dopo giorno tutte le vostre innate, buone, semplici, genuine qualità!

1. Per avere amici, dovete essere amici, cominciando da voi stessi.
2. Ciò di cui ha più bisogno un essere umano è sentirsi necessario. Aiutate gli altri a sentirsi così.
3. La gentilezza è la maggior virtù. È impossibile amare tutti, ma con tutti si può essere gentili.
4. Non cercate di far colpo sugli altri, lasciate agli altri la gioia di far colpo su di voi.
5. Siate entusiasti. Nessun traguardo importante è mai stato raggiunto senza entusiasmo.
6. Siate positivi. Le persone positive attirano gli altri, quelle negative li respingono.
7. Fate buona impressione sugli altri più stando ad ascoltare che parlando.
8. Il pettegolezzo rende meschino più chi lo fa che chi lo subisce.
9. Chiamate le persone per nome e fatelo spesso durante la conversazione.
10. Comunicate allegria.
11. Le divergenze sono inevitabili, ma si potranno appianare se il contrasto verrà gestito con la buona educazione.
12. Se dovete ridere di qualcuno, ridete di voi stessi.
13. Interessatevi sinceramente agli altri, fateli parlare di sé.
14. Un sorriso non costa niente e rende molto. Non solo fa sentire bene voi, ma farà stare meglio anche gli altri.
15. Siate i primi a dire: «Ciao! Sono felice di vederti».
16. «E come volete che gli uomini facciano a voi, così fate a loro».

Tutte le cose hanno principio e fine in questa ultima regola d’oro.


Vi voglio bene!

Elena

Una buona colazione....

Cari Luca e Diego,
ve lo devo confessare, anche se per assurdo non lo avessi voluto, stamattina quando mi sono alzata la prima cosa che i miei occhi hanno visto con enorme gioia e soddisfazione è stato il vostro poster che, come già vi ho detto ieri ho appeso dietro la camera della mia porta da letto. Mi pareva ancora un sogno, lo ammetto! Ci ho messo qualche secondo per prendere contatto con la piacevole realtà della cosa.
Poi d'improvviso mia madre è entrata bussando leggermente alla porta.
In quel momento lo stereo è partito da solo grazie al timer diffondendo sin dalla prima nota di Love Show la musica del vostro disco, che ormai, e senza alcun rimorso, posso orgogliosamente definire parte del mio sangue.
Stamattina mamma mi ha portato la colazione a letto, chissà perché, in quasi trent'anni di vita non avevo ancora assaporato questa esperienza, lo giuro. Ma oggi è successo, e io ho accettato di buon grado!
"Ma con cosa mai potrebbe fare colazione la nostra Elenina? Lasciami indovinare va!" Già sento la voce divertita di Luca che me lo chiede, sorridendo appena, mentre leggerà questo post.
Ebbene si, bravi ragazzi, mi aspettava sul vassoio l'ennesima, meravigliosa, fumante tazza calda di latte e miele preparata sul momento! Ho subito capito che questa sarebbe stata a dir poco un'ottima giornata di vacanza!!!
Non appena ho gustato, lentamente, il primo cucchiaio tiepido di questa adorabile bevanda (stavolta sorseggiando la colazione, guarda caso davanti alla vostra gigantografia che arriva da Casoni, specialmente dopo che vi ho paragonato di recente proprio a latte e miele) ho l'impressione che la mia casa avrebbe potuto trasferirsi in pochi secondi da sola piazzandosi magari che ne so, direttamente a Verona in Piazza Bra e manco me ne sarei accorta, tanta era la mia felicità!!!

Un bacione a entrambi da Elena

venerdì 15 agosto 2008

Una doverosa precisazione

Spero non ve la siate presa perché ho cercato di descrivere, miei cari Luca e Diego, l'inizio di una ipotetica vostra giornata di vacanza!
C'è una sola esigenza che chiede, dal primo momento in cui è nato, di alimentare questo sito. Il bisogno, il pretesto di raccontare anche me stessa, comunicare ed esprimere tramite le emozioni che la vostra musica mi da la mia ammirazione per voi, dando sfogo alla mia originale capacità narrativa.
Mai, lo ripeto, mai e poi mai mi sarei permessa di prendervi in giro, essere volgare o stupida con le mie parole, specialmente dopo tutto l'affetto che provo per voi e che sto inserendo gradatamente qui; io non ho secondi fini di sorta e questo, per alcuni motivi. Innanzitutto perché ormai sapete bene (difatti ve l'ho anche detto di persona) che ho quasi trent'anni e sono dunque più vecchia di voi. Io ho ben poco di che fare la stupida. La volgarità qui dentro non esiste e non entrerà mai, ve lo prometto. Mi avevano chiesto di scrivere una "fan fiction" con voi protagonisti, ma non credo questo sia un lavoro adatto a me. Non ultima cosa avete a che fare con un'ammiratrice che è una persona matura e adulta. Le crisi ormonali tipiche di chi ha adesso più o meno la metà dei miei anni le ho passate da un pezzo. So che siete persone intelligenti, mi è bastato rivolgervi la parola un secondo per capirlo e dunque siete in grado di comprendere perfettamente quello che voglio dire.
Oltretutto ci tengo a precisare ancora che quotidianamente la vita mi fa maturare progressivamente sin dalla tenera età, sempre rispetto a molti altri e mi mette in una condizione differente, per certi versi anche "vantaggiosa" e in ogni caso diversa da quella degli altri. Ho la possibilità di vivere ogni momento della mia esistenza in ogni cosa che dico, penso o faccio, direttamente da un punto di vista più alto e responsabile, più sensibile ed acuto rispetto a quello che molti altri (che non devono affrontare gli ostacoli con cui ho a che fare io) arrivano a capire o sentire.
Vi assicuro che con la mia sorta di tema sull'inizio della vostra mattina vacanziera di ferragosto ho cercato di "fotografare" efficacemente e in maniera piuttosto chiara un attimo del vostro quotidiano, al di fuori di tutte le altre cose dirette, sterili, insipide e a volte poco fini che girano sugli altri forum a voi dedicati. Nulla di più, ecco.
Ho voluto solo interpretare con parole tenere e simpatiche secondo la mia fantasia, qualche vostro momento comune di vita lontani (ma poi mai del tutto credo) dalla frenesia del vostro lavoro. Tutto qua. Un bacione grande!
Elena

Ho appeso il vostro poster nella mia camera, gli auguro lunga vita e un compito non meno importante!

Cari Luca e Diego,
proprio un attimo prima che mi venisse in mente di immaginare il mio ultimo post, (scritto affettuosamente ed in modo speciale, proprio del mio stile espressivo) ovvero il vostro quotidiano, così come sarebbe stato secondo me l'inizio del vostro ferragosto, apputo, a casa in un ipotetico e meritato giorno di ferie (così come dovrebbe essere per tutti, difatti) ero appena uscita dalla mia camera da letto.
Non appena sveglia, stamattina ho sentito il bisogno di appendere finalmente alla porta della mia camera il vostro poster, quello che mia sorella mi ha preso alla festa della Birra. Ne abbiamo due. Io ho pensato di appendere quello che lei, con un'idea rivelatasi quantomeno vincente, aveva attaccato alla transenna davanti al palco su cui mi appoggiavo io.
Da circa un mese infatti ero titubante e fortemente indecisa se compiere veramente o meno questo gesto, ma ora che l'ho fatto sul serio mi sento molto meglio.
Il mio cuore è più felice e leggero ora, lo sento quasi fisicamente, davvero! Nonostante abbia superato da un po' il periodo proprio dell'attaccare i posters nella stanza c'era qualcosa che mi diceva con una certa emozione interiore: " vai tranquilla, agisci!". E così proprio stamattina, appunto, ho fatto.
Ho pensato di appendere quel poster, seppure un po' sgualcito come tangibile ed indelebile testimonianza concreta della mia ennesima battaglia della vita felicemente vinta. Gli sono affezionatissima, perché è qualcosa che ci lega, seppure indirettamente. Fa tanto parte di voi quanto è entrato a far parte di me in quel magico giorno.
D'ora in poi, in quella foto, miei cari (quasi conterranei), Luca e Diego, sarete ufficialmente la prima cosa estremamente positiva che vedrò quando aprirò gli occhi in ogni mio nuovo futuro giorno; il festoso preambolo concreto e vivente di ogni mio quotidiano istante di vita.
Sarete puntualmente la prima cosa che mi si presenterà davanti, pronta a darmi energia per proseguire nel cammino della vita giorno dopo giorno a seguito di una notte di sogni buoni e un sonno pacifico e ristoratore.
A questo importante poster, auguro di avere una vita lunghissima, speciale tanto che vorrei che tale ricordo appunto vedesse la nascita dei miei figli e pure dei figli dei miei figli, almeno fino a che anche su di loro non spunteranno i "capelli d'argento", tanto per richiamare con felicità, ancora una volta alla mente, un verso a me tanto caro ed impregnato di gioiosa speranza, quello della vostra Liberi Da Sempre.
Buon Ferragosto ragazzi, ovunque voi siate. Vi voglio bene.
Elena

Anche se non è vero io immagino che il vostro Ferragosto inizi così. Semplicemente!!!!


Luca si alza mattiniero e ancora visibilmente assonnato mentre saluta la sua mamma che prepara la colazione in cucina.
Accende il PC con la casella di posta fitta di mail piuttosto perentorie di Roberto Tini il quale programma a spada tratta elenchi interminabili di impegni di lavoro che sono già improrogabili e praticamente dietro l'angolo!!!!
Dato che c'è, per svagarsi, giustamente, almeno ora, Luca ha quasi subito voglia di leggere altro, perciò apre il browser e passa a vedere se ci sono nuovi post da me, quando sbotta divertito quasi immediatamente: «Nooooo, Elena, abbiamo faticato un mese per tenerci libero il 15 agosto e tu hai il coraggio anche oggi, a Ferragosto di piazzarti li davanti??!!! Robe da matti!!! Ma come???!!! Benedèta butéléta che te sì altro, sappiamo che ci vuoi bene ma riposarsi un attimo no eh???? Staccare!!!
Sai che daremmo noi per rallentare anche solo per un giorno in più, ora che siamo sbattuti di qua e di la per il Belpaese!!».

Nella stanza accanto, frattanto, sfinito dopo il ritorno dall'ennesima sfiancante notte di viaggio in aereo, suo fratello dorme ancora profondamente russando, ma in maniera non fastidiosa.
Nel suo sonno beato, completo, rilassante e totale, Diego non se ne accorge ma si avvolge involontariamente e lentamente il lenzuolo fresco attorno al corpo. La T-Shirt bianca di cotone, che indossa sempre quando va a letto la notte in estate, lascia ora intravedere appena la pelle delle sue braccia liscia e levigata, dalla carnagione uniforme e leggermente ambrata; esse sono quasi impercettibilmente intente nel tenero gesto di stringersi ancor più salde al suo letto, proprio come se questo indispensabile oggetto si tramutasse ancora una volta nel suo porto sicuro di pace e meritato riposo.
É indubbiamente felice perché il sonno arretrato è tanto. Almeno oggi, per la prima volta in assoluto, da quando i Sonohra sono famosi a livello nazionale, Diego non deve lasciare così presto in compagnia del fratello maggiore, il suo primario rifugio, con levatacce e corse in aeroporto a orari assurdi per l'ennesima volta, se non altro. Anche se si tratta solo di un giorno! Meno male!
Nel buio profondo e silenzioso della stanza, appena attraversata da un filo di luce esterna del mattino, le sue labbra sono ora improvvisamente scosse da un leggero fremito inconscio che ben presto diviene un altrettanto inconscio, ma non meno incantevole, sorriso.
Chissà dov'è in questo momento la sua giovane mente meritatamente addormentata; di sicuro vaga indisturbata e preda ambita delle proverbiali "braccia di Morfeo", a migliaia e migliaia di chilometri di distanza da tutti i pensieri degli ultimi tempi e dalla gioia della semplice e ritrovata realtà veronese di sempre; o forse questa ripassa dormendo l'ennesima scaletta pre-concerto, sogna di accordare nuovamente la chitarra o ancora sta idealmente scherzando con un vecchio amico che non vedeva da tempo....
Elena

giovedì 14 agosto 2008

Cari Luca e Diego,
circa una decina di anni fa (anzi undici), lo ricorderete pure voi, quando ancora i computer e la tecnologia non erano alla portata di tutti e la possibilità di costruirsi un sito in poche mosse tipo questo mi pareva un sogno, per gli studenti più vecchiotti andava di moda il diario tipo "Smemoranda".
Non era altro che una grossa agenda (16 mesi) corposa e molto comoda con la pagina interna quadrettata pronta per essere riempita vuoi con i compiti del giorno dopo, vuoi invece per essere decorata a piacere e così tanto o in maniera bizzarra che una volta terminata poteva anche pesare diversi Kg.
Pensavo di averla buttata via con un sacco di altri libri, la mia indimenticata e vissutissima Smemo. Ero convinta che non vivesse ormai se non nei miei ricordi! Invece l'ho ritrovata per caso stamattina, schiacciata e per di più difficilmente rintracciabile a una prima occhiata, nel fondo più inaccessibile della mia libreria.
Non avevo voglia di sfogliarla tutta e ho aperto a caso l'enorme librone ormai senza copertina, intriso all'nterno ancora di lacrime piante per chissà chi, pezzi di lattina, bastoncini di gelato ricordo di piacevoli serate in musica, mazzi di mimosa o tiglio essiccati, nastro adesivo, colla, commoventi, romantiche e volute macchie di inchiostro blu per stilografica e chipiunehapiùnemetta.
Sono passati 11 anni, cari i miei ragazzi.
Tra quelle pagine allora vivevano i miei sogni di ragazza di quarta superiore.
Il mio vecchio diario si è dunque aperto proprio sulla pagina sinistra in cui avevo annotato questi versi scritti originarioamente da San Francesco D'Assisi.
Ma siamo sicuri che questa sia proprio una cosa successa per caso? Alla luce di quanto mi è successo musicalmente negli ultimi 6 mesi, e credendo molto nel potere del destino di ognuno di noi io non classificherei tutto riducendolo a una banale coincidenza!
É di nuovo un piacevole segno del mio destino infatti, qualcosa che indirettamente e positivamente mi lega ancora più profondamente alle emozioni che la vostra musica riesce inevitabilmente a suscitare in ogni secondo, dentro di me.
Diego, Luca, già vi vedo ora con la mia Smemo enorme tra le mani, carica di anni e sentimento, intenti a leggere ad alta voce sorridendo, a turno, questi versi. Me li aveva fatti copiare la profe di italiano.
"Mettimi come sigillo
Sul tuo cuore;
Come sigillo sul tuo braccio;
Perché forte come la morte
É l'amore.
Le grandi acque
Non possono spegnere l'amore
Né i fiumi travolgerlo.
Dal "Cantico dei Cantici"
Versetti 8, 6,7
Sbaglio o questi versi magnifici possono essere ricondotti, volendo, anche al vero e proprio significato del vostro successo sanremese? Mi piace pensare infatti che fosse proprio questo il tipo di sentimento che voi con la musica avete gridato con tanta speranza, cercandolo tra le parole del vostro pezzo, sul palco dell'Ariston, dico bene?
Ciao tesori, non vi manchi mai un abbraccio sentito ciascuno da parte mia,
Elena

mercoledì 13 agosto 2008

Stelle cadenti....

"San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla....."


Hey ragazzi!

Ieri sera mentre ero seduta davanti casa mia per prendere un po' d'aria fresca (assai piacevole con questo caldo) mi è acccaduto improvvisamente di vedere una stella cadente! Di solito la notte di San Lorenzo si celebra il 10 agosto, ma capita spesso e volentieri di vederne anche attorno a questo periodo, proprio come è successo a me ieri.

É stato un attimo, vi garantisco, sono appena riuscita a rendermene conto puntando il viso all'insù che già era tutto finito!!! Un'improvvisa scia volteggiante e luminosa di fuoco è apparsa attraversando velocissima per un istante la serena volta celeste stagliandosi nettamente sopra la casa del mio vicino per poi sparire perdendosi nell'infinito. Uno spettacolo mozzafiato senza pari, veramente! Mi è capitato di vederne molte altre nel corso della mia vita ma mai così belle come questa!!!

Tradizione vuole che quando si vede una stella cadente bisogna esprimere in segreto un desiderio, mentalmente, senza confidare a nessuno cosa si desidera altrimenti questo non si avvera. L'ho fatto anche ieri sera, ed ero piuttosto contenta perché finora tutti i desideri espressi quando ho visto stelle cadenti si sono poi avverati veramente anche se a distanza di qualche mese, lo giuro sui miei 29 anni. Perlomeno questa è la mia esperienza personale.

Non so se anche stavolta sarò così fortunata, certo che però è così bello pensare di affidare un desiderio a una stellina e lasciare che questa lo accolga con sé nel suo viaggio luminoso senza fine.
Sono quelle emozioni particolari a cui oggi quasi nessuno pensa o crede più purtroppo. La frenesia dei tempi moderni ci sta togliendo tra mille altre cose anche questo piacevole rito.

Un bacione, vi farò poi sapere se anche questo desiderio appena espresso si è avverato o meno. Di desideri, ce ne sono davvero tanti.

Vi voglio bene!


Elena

martedì 12 agosto 2008

A proposito del 45 giri dei Mecano, se qualcuno ce l'ha mi faccia sapere


Tanto per darvi qualche info in più sul 45 giri dei Mecano di cui vi parlavo stamattina:


Data di pubblicazione: 20/02/1989:


MECANO - FIGLIO DELLA LUNA

Lato A: Figlio della luna
Lato B: Un anno di più.



Etichetta: BMG-ARIOLA 112075


Ne approfitto per lanciare un appello a Luca, Diego o chiunque altro mi legga, dato che sono comunque una collezionista di dischi in vinile se conoscete qualcuno che abbia in casa questo 45 giri ben tenuto e vuole sbarazzarsene (no CD io cerco il 45 giri originale con la copertina e gli estremi di cui sopra specificato) e sia disposto a vendermelo mi contatti e lasci un commento sul blog per favore, vorrei tanto comperarlo, ma ora il vinile è una cosa rara. Vedrò se riesco a trovarlo sul mercatino dell'usato ma non so quanto sarà facile.
Non posso più fare a meno di questa canzone specialmente ora che mi ricorda personalmente i Sonohra in maniera così profonda, come spiegato più sotto.

Grazie Luca e Diego per avermi concesso questo appello sulla mia pagina dedicata a voi. Chiudo il discorso. Grazie.

Elena

Figlio della luna

Cari Luca e Diego,

a volte, chissà perché magari manco ci si pensa sul momento ma basta davvero un niente per far riemergere un ricordo lontanissimo rimasto seppellito sotto una montagna di altre informazioni stipate nella nostra mente, per un tempo quasi incalcolabile.

Mi sono infatti ricordata di questa stupenda canzone che (nonostante la mia vasta cultura musicale) ormai credevo completamente rimossa dai miei ricordi la sera del vostro concerto a Casoni.
L'ho risentita viva nei miei pensieri quella sera, farsi strada in un mare di emozione, con un intenso brivido sotto la mia pelle, sprigionarsi libera in tutta la sua struggente, commovente e dolcissima bellezza, accordarsi armoniosamente con le vostre adorabili melodie; è successo improvvisamente, nel momento esatto in cui, accompagnata da mia sorellla, mi sono avvicinata a voi, ancor prima di potervi parlare e chiedere l'autografo. Mi è bastato un solo istante, quello culminante in cui vi ho visto davanti a me, e mi sono pure chiesta dentro me trattenendo il fiato: "Sto sognando o sono davvero loro in carne e ossa?". Da quel momento ho avuto definitivamente, dopo anni e anni, una precisa, chiarissima e netta idea di cosa intendessero i Mecano con la loro canzone "Figlio della Luna" e perché la storia di questo bimbo protagonista del pezzo fosse così particolare. Tutto questo proprio perché in una frazione di secondo voi siete apparsi davanti ai miei occhi.
Il brano di cui vi sto parlando è una delle più belle canzoni che abbia mai sentito, si intitola appunto "Figlio della Luna"; è stato portato al successo nell'ormai lontano 1989 dal gruppo spagnolo dei Mecano, che all'epoca ebbe riscontro anche in Italia con questo favoloso hit da classifica.
Non so se voi la potete ricordare, eravate piuttosto piccini, comunque sia, chi legge questo blog e ha qualche anno in più sa bene probabilmente di che canzone parlo. Spero proprio di avervi proprio incuriosito, ragazzi.
Vi prometto che quando vado al prossimo mercatino dell'usato cerco il 45 giri e lo compro subito, assolutamente. Ho sempre adorato "Figlio della luna" ed è stato grazie a voi se ho riportato alla luce questo tenerissimo ricordo.
Sono fortunata, ho ancora il giradischi praticamente nuovo qui nella mia stanza, non vedo l'ora di poter appoggiare la puntina del giradischi sul primo solco del vinile e lasciarmi andare a felici e profumati ricordi, anche recentissimi. Mi spiace solo che non ci siete, vorrei foste qui con me per ascoltarla insieme.
Questa canzone mi fa pensare a voi. Ve la dedico. Mi riporta indirettamente al vostro concerto a Casoni. Ecco le sue splendide parole.


MECANO - FIGLIO DELLA LUNA
Per chi non fraintenda
narra la leggenda di quella gitana
che pregò la luna bianca ed alta nel ciel
mentre sorrideva lei la supplicava «fa che torni da me»
«tu riavrai quell'uomo pelle scura con il suo perdono donna impura
però in cambio voglio che il tuo primo figlio venga a stare con me»
chi suo figlio immola per non stare sola non è degna di un re
Luna adesso sei madre ma chi fece di te una donna non c'è
dimmi luna d'argento come lo cullerai se le braccia non hai figlio della luna
Nacque a primavera un bambino
da quel padre scuro come il fumo, con la pelle chiara
gli occhi di laguna come un figlio di luna
«questo è un tradimento lui non è mio figlio ed io no, non lo voglio»
Luna adesso sei madre ma chi fece di te una donna non c'è
dimmi luna d'argento come lo cullerai se le braccia non hai figlio della luna.
II gitano folle di dolore colto proprio al centro dell'onore
l'afferrò gridando la baciò piangendo poi la lama affondò
corse sopra al monte col bambino in braccio e lì lo abbandonò
Luna adesso sei madre ma chi fece di te una donna non c'è
dimmi luna d'argento
come lo cullerai se le braccia non hai figlio della luna
Se la luna piena poi diviene è perché il bambino dorme bene
ma se sta piangendo lei se lo trastulla cala e poi si fa culla
ma se sta piangendo lei se lo trastulla cala e poi si fa culla


Vi voglio bene, miei speciali, felicissimi "figli della luna".


Elena

lunedì 11 agosto 2008

Latte e miele

Cari Luca e Diego,
questa sera poco prima di cena ho pensato che da tempo non mi concedevo una bevanda semplicissima per cui sono sempre andata matta, ma che non tutti apprezzano, di solito.
Avevo troppa voglia, infatti di sorseggiare tanquilla una bella tazza capiente di latte tiepido dolcificato con miele. Uno spasso. Il Paradiso! Per me questo abbinamento è come dire "pane e Nutella" per chi va matto appunto di questa merenda. A mio avviso una tazza di latte e miele preparata sul momento è davvero, una delle cose in assoluto più piacevoli e appaganti che esistano nella vita.
C'è chi nel latte caldo ci mette per esempio l'orzo o il cacao in polvere, sostituendo il miele allo zucchero, dolcificante esagerato in questo caso, per i miei gusti, unendo al tutto biscotti, cereali, o chissà ancora quale altra diavoleria alimentare.
Io no, sono una persona semplice e lo si capisce anche da questo. Per dolcificare il latte ho sempre usato solo ed esclusivamente una punta di cucchiaino di miele millefiori. Mi piace lasciarlo sciogliere lentamente nel latte, mentre faccio girare pian piano il cucchiaino immergendolo nel liquido caldo, subito dopo aver versato il latte nella tazza, quando è ancora fumante. Molto spesso lo bevo e basta, più raramente lo mangio assieme a qualche biscotto secco sbriciolato dentro.
Sapete ragazzi, vi parrà strano, ma questo è uno dei gesti comuni che personalmente amo di più nella vita, mi da una strana e personale voglia di vivere; è incredibile, specialmente d'inverno quando fuori c'è tanto freddo. Mi piace di solito sorseggiare piano piano la mia bevanda tiepida gustandola estasiata ad occhi chiusi, e attendo felice quanto una bimba, tutte le volte, il momento in cui il sapore del mio squisito e personalissimo latte caldo dolcificato si farà sentire ben presto, decisamente e a lungo in bocca, sano, gustoso e semplicemente rigenerante in tutta la sua moderata, piena, morbida e decisa dolcezza.
Bere questa bevanda, latte e miele, per me è puntualmente un toccasana, il mio umore si colora d'improvviso se sono triste, nervosa o preoccupata; in caso sia già felice e serena la mia giornata da quel momento in poi va ancora meglio. Mi da sicurezza e buonumore, è il ricordo persistente di un sapore che ho sempre considerato unico ed assolutamente irrinunciabile, che non cambierei con niente altro (un ricordo quasi atavico oserei dire) qualcosa che mi accompagna da tutta la vita, periodicamente, e che si conferma ogni volta un'inaspettata, prolungata e graditissima gioia.
Sapete, miei cari fratellini stasera, per la prima volta sorseggiando con calma e in silenzio la mia tazza di latte caldo mi sono accorta che anche voi con la vostra musica siete latte tiepido e miele, sapientemente mescolati e resi persona. Due cose complementari che procedono di pari passo con la mia esistenza e che ritengo assolutamente indivisibili, insostituibili e indispensabili l'uno all'altro. Esattamente come latte e miele.
Diego hai in te la forza nutriente, benefica ed energizzante propria del latte, alimento primario, vitale, basilare, sempre indispensabile, che si può assumere ciclicamente e con fiducia, in ogni fase della vita.
Luca, lo ricordano anche i tuoi capelli, tu sei miele, quel semplice dolce, gradito prodotto naturale che si gusta e che ormai si sa fa meno male centomila volte dello zucchero, rappresenti l'oro prezioso donato dal lavoro delle api industriose e infaticabili, squisito nettare nonché storico e risaputo alleato della nostra salute.
Accidenti, che peccato, solo adesso vedo che tra una frase e l'altra la mia tazzona di latte è terminata. Che peccato!!!!
A voi piace latte e miele? Lo avete mai provato? Se la vostra risposta è "no" direi che è giunto il momento di cominciare! Fidatevi! Non sapete che vi perdete!
Un bacione tesori miei, vi voglio bene!!!
Elena