venerdì 15 agosto 2008

Anche se non è vero io immagino che il vostro Ferragosto inizi così. Semplicemente!!!!


Luca si alza mattiniero e ancora visibilmente assonnato mentre saluta la sua mamma che prepara la colazione in cucina.
Accende il PC con la casella di posta fitta di mail piuttosto perentorie di Roberto Tini il quale programma a spada tratta elenchi interminabili di impegni di lavoro che sono già improrogabili e praticamente dietro l'angolo!!!!
Dato che c'è, per svagarsi, giustamente, almeno ora, Luca ha quasi subito voglia di leggere altro, perciò apre il browser e passa a vedere se ci sono nuovi post da me, quando sbotta divertito quasi immediatamente: «Nooooo, Elena, abbiamo faticato un mese per tenerci libero il 15 agosto e tu hai il coraggio anche oggi, a Ferragosto di piazzarti li davanti??!!! Robe da matti!!! Ma come???!!! Benedèta butéléta che te sì altro, sappiamo che ci vuoi bene ma riposarsi un attimo no eh???? Staccare!!!
Sai che daremmo noi per rallentare anche solo per un giorno in più, ora che siamo sbattuti di qua e di la per il Belpaese!!».

Nella stanza accanto, frattanto, sfinito dopo il ritorno dall'ennesima sfiancante notte di viaggio in aereo, suo fratello dorme ancora profondamente russando, ma in maniera non fastidiosa.
Nel suo sonno beato, completo, rilassante e totale, Diego non se ne accorge ma si avvolge involontariamente e lentamente il lenzuolo fresco attorno al corpo. La T-Shirt bianca di cotone, che indossa sempre quando va a letto la notte in estate, lascia ora intravedere appena la pelle delle sue braccia liscia e levigata, dalla carnagione uniforme e leggermente ambrata; esse sono quasi impercettibilmente intente nel tenero gesto di stringersi ancor più salde al suo letto, proprio come se questo indispensabile oggetto si tramutasse ancora una volta nel suo porto sicuro di pace e meritato riposo.
É indubbiamente felice perché il sonno arretrato è tanto. Almeno oggi, per la prima volta in assoluto, da quando i Sonohra sono famosi a livello nazionale, Diego non deve lasciare così presto in compagnia del fratello maggiore, il suo primario rifugio, con levatacce e corse in aeroporto a orari assurdi per l'ennesima volta, se non altro. Anche se si tratta solo di un giorno! Meno male!
Nel buio profondo e silenzioso della stanza, appena attraversata da un filo di luce esterna del mattino, le sue labbra sono ora improvvisamente scosse da un leggero fremito inconscio che ben presto diviene un altrettanto inconscio, ma non meno incantevole, sorriso.
Chissà dov'è in questo momento la sua giovane mente meritatamente addormentata; di sicuro vaga indisturbata e preda ambita delle proverbiali "braccia di Morfeo", a migliaia e migliaia di chilometri di distanza da tutti i pensieri degli ultimi tempi e dalla gioia della semplice e ritrovata realtà veronese di sempre; o forse questa ripassa dormendo l'ennesima scaletta pre-concerto, sogna di accordare nuovamente la chitarra o ancora sta idealmente scherzando con un vecchio amico che non vedeva da tempo....
Elena

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