mercoledì 17 febbraio 2010

Elena Balasini piange copiose e calde lacrime di emozionante gioia nel sentire per la prima volta il solo ed unico CAPOLAVORO assoluto di questo Sanremo 2010. BABY!!!! Grazie Sonohra, vi voglio bene!!!!!!!!! Elena

Cari Luca e Diego,

nonostante oggi abbia lavorato tutto il giorno e sia decisamente stanca non posso fare a meno di scrivervi anche oggi; penso sia impossibile per chiunque descrivere quello che ho provato nel momento in cui vi ho visto entrare sul palco dell’Ariston, presentati dalla Clerici, la “Donna Confetto” come la chiamo io.

Immagino vi starete chiedendo se si è realizzato il mio desiderio e vi confermo positivamente la mia risposta. Sono rimasta immediatamente conquistata dalla vostra canzone e non ho potuto fare a meno di commuovermi profondamente, nel vero senso del termine al sentire le vostre voci cantare armoniose e leggermente velate da un tremito di emozione. Non è mai successa una cosa del genere in tutta la mia trentennale storia dei miei festival eppure sono qui a scrivervi che ieri sera mi è davvero accaduto anche questo.

E anche dopo che sono andata a letto, non appena vi ho visto, ho continuato a piangere sommessamente di gioia in silenzio, protetta dal sereno buio della mia cameretta che quasi sembrava voler proteggere i miei pensieri. Mi sono addormentata solo dopo un’oretta in cui vi vedevo e rivedevo continuamente cantare Baby all’Ariston nella mia mente, così da poter fissare nei miei ricordi questa bella esperienza che mi ha fatto sentire grazie voi, una persona ancora più vera.

Ricordo, a questo proposito, una cosa curiosa che una volta un mio caro amico, parlandomi di questa mia grande sensibilità che mi porta spesso a provare grandi emozioni interiori (anche solo sentendo una canzone) tramite una visibile commozione, mi ha detto: “Non vergognarti mai del fatto di piangere, il tuo non è certo isterismo, nel tuo caso la commozione è un tangibile segno del fatto che i tuoi sentimenti sono puri ed integri. Devi esserne orgogliosa, invece."

Elena, dimmi, sembri adesso chiedermi timidamente Diego, sii sincera, che cosa ti ha dato la nostra Baby, al suo primo ascolto? Era ciò che ti aspettavi?

Certo Diego. Se volete saperlo ragazzi, perché ovviamente è ad entrambi che mi rivolgo, mentre eseguivate la vostra Baby, ho ricevuto da voi un abbraccio morale fortissimo che nessuno ancora era riuscito a darmi concretamente e così nettamente nella realtà. Un gesto sentito semplicissimo e molto profondo che ho sempre sognato ogni notte, di ricevere da una persona concreta e reale che avrei sempre desiderato avere a me molto vicina. Ma la quotidianità è più dura talvolta. E difatti, questa persona con cui avrei condiviso la mia vita non c’è mai stata al di fuori dei sogni, nella realtà e posso anche pensare che forse per me non ci sarà mai, neanche in futuro.

Ieri sera ho percepito moralmente una vicinanza particolare e strettamente personale tra me e voi, lì su quel palco che nessun’altro mai avrà potere di carpire. E che posso appunto descrivere, in parole povere, appunto, come molto vicina a un vostro ipotetico abbraccio pieno di speranza in cui siete riusciti ad avvincere fortemente la mia anima, cospargendola di un mare di musica serenità e luce.

Grazie Sonohra, grazie mille volte ancora dall’angolo più profondo e assolutamente sincero del mio emozionato cuore!!!!!

A presto, cari usignoli.

Elena

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