venerdì 28 maggio 2010

Cari Luca e Diego,

oggi passo di fretta. Nonostante sia a casa in riposo mi sento molto stanca. Non voglio che mi perdiate visto che tra una cosa e l’altra non mi faccio sentire da una decina di giorni e so che mancherò molto a chi era abituato ad avere mie notizie quotidiane. Come va? Luca come stai? Ho capito bene o credo di intuire che in campo alla partita di calcio non c’eri a Modena perché ti sei fatto male? Se quello che mi è parso di capire è vero mi auguro ora tu abbia già recuperato la piena salute.

E quanto a te Diego, complimenti in ogni caso anche se ti ho visto pochissimo. Anzi, manco mi sono accorta che sei entrato in campo se non fosse stato per una splendida inquadratura che ti hanno fatto, di due secondi d’orologio, che ti ha regalato un primo piano bellissimo. Giusto il tempo di notare in cielo una stella cadente staccarsi repentina dal firmamento celeste e vederla immediatamente perdersi nell’infinito con una lunga scia luminosa. Pochissimo dunque, ma un tempo sufficiente a strapparmi un convinto sorriso in quella che ho appena trascorso e che è stata una sgradevole settimana di preoccupazioni e tensione posta a inaspettata conclusione di un lungo periodo di "lotta" però risolto bene.

Non starò a spiegarvi tutto quello che mi è successo, rimarreste con la bocca aperta e vi credo. Comunque, la cosa più importante era che per una serie di ostilità burocratiche rischiavo da mesi di non vedermi (ingiustamente) riconosciuto un diritto fondamentale di cui dovrei teoricamente fruire per legge in quanto persona diversamente abile e affetta da importante patologia motoria. Ma ci sono stati appunto grossi ostacoli burocratici che mi hanno reso aspra e difficile l’affermazione di quello che dovrebbe essere per natura un legale diritto a mio carico; a tal punto che la pensavo ormai una cosa quasi impossibile a realizzarsi. E invece….

Che amarezza - lo dicono anche i telegiornali ultimamente - sapere che in giro ci sono ogni genere di “falsi invalidi” che truffano lo Stato per anni (ciechi che leggono il giornale o guidano l’autobus. Per non parlare di gente dichiarata paralizzata e in carrozzina che invece non ha alcun problema e nel tempo libero va a fare jogging come se niente fosse) tutto questo a discapito e gravissimo danno di coloro che, per contro, hanno davvero bisogno di vedere riconosciuti certi diritti, agevolazioni e maggiori tutele per la situazione di effettivo svantaggio che vivono sulla propria pelle con tutte le conseguenze che questo porta con sé. Ma per ottenerli questi diritti devono sopportare ogni genere di lotta burocratica e discriminazione morale. Infatti a rimetterci in negativo da questo punto di vista sono proprio gente come me che per colpa della disabilità che vivo dalla nascita sono costretta a un’esistenza per molti versi differente da quella delle mie coetanee. E che da sempre rischio di cadere per terra ogni tre passi che faccio che ho sempre bisogno di essere sorvegliata o accompagnata ovunque desideri andare da altre persone. Io che devo veramente affrontare seri e gravi problemi di movimento in ogni momento. Voi cosa ne pensate? Vi pare giusto tutto questo?

Ci sono voluti mesi per uscire da questo tunnel estenuante che mi ha coinvolto lentamente, ed è stata una lunga, ennesima faticosa lotta della mia vita, affiancata dalla mia famiglia, in prima linea, da diretta interessata per far rispettare quelli che in fondo non sono altro che i miei diritti di persona invalida, che dovrebbero essere riconosciuti dalla legge. Ma è finita bene grazie a Dio. Non è facile per un disabile come me (che ne abbia davvero bisogno dunque) ottenere certi diritti e tantomeno farli rispettare pienamente una volta che si sono ottenuti. Questo era il mio caso. Vi giuro. Quando sono tornata a casa dal lavoro ieri e i miei mi hanno comunicato il positivo esito della mia battaglia mi sono quasi messa a piangere dalla gioia, mi si è tolto un gran peso dal cuore.

Tutti i miei sforzi sono serviti a qualcosa allora, ed indubbiamente le mie sentite e consuete preghiere non sono finite a vuoto! Sono sicura che è stato merito del mio Santo Protettore Giorgio di Lidda, non posso, a questo punto, non riconoscere, commossa, quella che è la sua potente intercessione intervenuta a confortare fiduciosamente la mia anima in questa dura prova, lungo tutto ciò che mi è accaduto in questo frangente. Perché tutto questo è stato davvero un miracolo! Come potrei spiegarlo in altro modo, altrimenti?

Sapete ragazzi, una mia amica e collega di lavoro ultimamente mi aveva fatto anche avere un paio di immagini nuove e benedette del Santo di cui sento la speciale protezione e che mi è personalmente tanto caro. Ora affiancano lo storico santino, l’unico che finora già avessi e che mi era stato regalato dalla nonna quando ero piccolissima.

La mia collega è stata insegnante di religione nelle scuole superiori, e ha seguito, di recente, con vivo interesse e partecipazione morale, man mano, tutto quello che succedeva nella mia vicenda in questi mesi e che tanto mi preoccupava anche se cercavo di non darlo a vedere. Mi ha portato i santini nuovi una decina di giorni fa e mi ha detto di non arrendermi e che avrei dovuto continuare a pregare tanto e avere costante fede e fiducia nel Signore. Hai visto Sabry, devo ringraziare anche te, mi hai dato un indiretto contributo decisivo. Avevi ragione, ho seguito il tuo consiglio ancora più convinta e tutto è andato per il meglio, adesso posso dirtelo con certezza!!!!

E tanto per onorare una promessa a San Giorgio, da oggi, a titolo di sincero ringraziamento, ho pensato di mettere in via definitiva anche una sua immagine nel mio blog, proprio la stessa che mi ha portato la mia collega. E non devo spiegare ancora che questo è un gesto che faccio col cuore in quanto persona cristiana, io gli sono davvero riconoscente a questo Santo, mi ha sempre portato tanto bene e serenità pregarlo ogni giorno. Non c’è niente di male nel pubblicare una sua immagine con tutto quello che si vede in genere su Internet. Non è sempre necessario chiedere chissà quali grazie a colui che si ritiene un Santo Protettore. Penso sia possibile riconoscere costantemente la sua presenza, anche nelle piccole cose del vivere quotidiano. E io in questa settimana ho avuto modo di ottenere piena conferma di ciò che ho sempre cristianamente pensato e sostenuto, mi è sembrata una cosa bellissima, un indubbio segno del Cielo.

Un abbraccio, a prestissimo ragazzi. Vi voglio bene. A presto!!!

Elena

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