giovedì 28 maggio 2009

Se i Sonohra fossero alcuni versi di una poesia…

….cari Luca e Diego, penso che il mio cuore sceglierebbe subito e senza esitazione proprio questo classico per rappresentare in breve ciò di cui vorrei parlare io in questo momento pensando a voi.

Sto parlando dell’inizio in versi di questo intenso e lungo poema di Giovanni Pascoli intitolato “L’aquilone”, che recita, nella prima parte, appunto così:

C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole,
anzi d'antico: io vivo altrove, e sento
che sono intorno nate le viole.

Son nate nella selva del convento
dei cappuccini, tra le morte foglie
che al ceppo delle quercie agita il vento.

Si respira una dolce aria che scioglie
le dure zolle, e visita le chiese
di campagna, ch'erbose hanno le soglie:

un'aria d'altro luogo e d'altro mese
e d'altra vita: un'aria celestina
che regga molte bianche ali sospese...

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Non credo sia necessario spiegare approfonditamente perché scelgo proprio questa poesia, diciamo che mi piace molto perché descrive bene utilizzando molti comuni e delicati elementi naturali, (l’aria fresca, le viole, le distese erbose, le zolle di terra) il rinnovarsi lento, calmo, luminoso, colorato, costante ed inesorabile della stagione primaverile. Il bisogno innato di atmosfera solare, buona e positiva che traspare da questi versi e che ritrovo puntualmente in me stessa ed in Luca e Diego come singole persone; requisito che si fa particolarmente vivo nella loro musica, nei messaggi speciali che portano serenamente con le parole delle canzoni non solo ai giovani, ma che sono pensati per chiunque si impreziosisca anche solo per un attimo della loro straordinaria, fervida ed invidiabile vitalità musicale…

Ragazzi, a voi la parola a questo punto, quello che dovevo dire io al momento, anche se riassumendo, l’ho detto….

Ok, ora vi abbraccio forte forte, tenere violette, vado a godermi un buon libro all’aria aperta e naturalmente la vostra musica, unita alla pacifica atmosfera del mio giardino in questo magnifico pomeriggio di primavera avanzata che inaugura un week end piuttosto lungo per me e guarda caso ben si sposa con la poesia che ho scelto oggi per voi. Ottima cosa!

Vi voglio bene, sempre, non dimenticatelo!

Elena

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