sabato 24 gennaio 2009

L'inizio di un libro famosissimo, che stasera trovo ancora più romantico e incredibilmente commovente!!!


Una leggenda narra di un uccello che canta una sola volta nella vita. Da quando lascia il nido, cerca disperatamente un grande rovo e non ha pace fino a che non l'ha trovato. Solo allora canta, più soavemente di ogni altra creatura. Ma cantando, precipita sulla spina più lunga e affilata del rovo. Mentre sta morendo però vince il tormento atroce della sua agonia e supera con la sua melodia l'allodola e l'usignolo. Il mondo intero si ferma e tace per ascoltarlo e Dio sorride lassù in Paradiso. Perché alla perfezione si arriva soltanto a prezzo di grandi sofferenze. Così dice la leggenda.
L'uccello con la spina nel petto segue una legge immutabile; è spinto da non sa cosa a trafiggersi, e muore cantando. Nell'attimo stesso in cui la spina lo penetra, non ha consapevolezza della morte imminente; si limita a cantare, a cantare, finché non gli rimane più vita per emettere una sola altra nota. Ma noi, quando affondiamo le spine nel nostro petto, sappiamo. E lo facciamo ugualmente. Lo facciamo ugualmente.....

Colleen McCullough - The torn birds - 1977

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