martedì 20 gennaio 2009

24 ore da ricordare per sempre. Un post un po’ lungo ma voglio raccontare tutti i particolari. Le cose belle accadono quando proprio meno te lo aspetti e magari proprio non ci speri!!!

Cari Luca e Diego,

quest’altro post non può iniziare diversamente se non con una data, la prima che posso dire memorabile in questo anno ZeroNove. Questa:

Lunedì 19 gennaio 2009.

Fino a pochi anni fa in questo giorno ero solita ricordare con piacere tutti gli anni il compleanno della mia corrispondente francese, una ragazza mia coetanea che parlava italiano, simpatica, morettina  ed intraprendente con cui ho corrisposto per via epistolare in un lasso di tempo lunghissimo.

Poi improvvisamente (vuoi la lontananza o magari soprattutto a causa degli episodi della vita quotidiana che si fa sempre più frenetica fino a dimenticare anche le amicizie) i nostri rapporti come amiche di penna si sono definitivamente interrotti. E non ho più saputo niente di lei…

Ma veniamo alla giornata di ieri, 19 gennaio. Quella che avrebbe dovuto dapprima segnare l’inizio di un periodo di sabbatica rigenerante, necessaria  ed indeterminata pausa personale da questo sito, si è conclusa invece nel più sensazionale dei modi!

Luca: “Già, perché….”

Elena: “Stai buono Lu, su per favore, abbi pazienza, lascia che prosegua il mio racconto, poi ci arrivo pian piano, tu leggi e poi scoprirai!

Ho ripreso una ulteriore, pesante settimana lavorativa col morale non proprio felicissimo. Anzi. Dire che ieri mattina il morale ce l’avevo sotto alle scarpe come minimo è poco. 

Come avrete letto dal post il giorno prima era stato l’ennesimo di una serie di giorni talmente insipidi e vuoti di cui avrei potuto anche fare a meno. Veramente, così tristi che il  mio morale è stato seriamente messo a dura prova ancora una volta; come se non bastasse mia sorella si è sfortunatamente ammalata quando con Simona in un primo tempo avremmo comunque cercato di organizzare qualcosa per la domenica tanto per stare in compagnia.

Nonostante il tempo non avrebbe purtroppo  (e con gran rammarico per noi tre) permesso una gita al di fuori del paese si era pensato di organizzare una pizza a casa mia in compagnia se non altro per fare 2 chiacchiere e cercare di togliere la deprimente atmosfera di questi freddi giorni invernali e sin troppo umidi. Ma alla fine non si è fatto nulla  in ogni caso perché mia sorella stava troppo male e non volevo correre il rischio di fare ammalare anche Simona.

Il lunedì mattina (ovvero ieri) tutto scorre bene in ufficio a parte le noiose chiacchiere sul calcio e stadi vari dei colleghi, ma è normale, ci sono abituata! Nulla che faccia presagire a uno stupendo fine giornata!  Non ancora almeno!

Arrivo a casa sconsolata e presa da una grande stanchezza. Dopo un veloce pranzo al rietro dal lavoro decido di andare a fare un riposino di qualche ora. Generalmente non sono abituata ad andare a riposare il pomeriggio. Quando ero bimba non amavo andarci e questa tradizione si è mantenuta sino ai giorni nostri. Non sono solita andare a riposare il pomeriggio a meno che non stia bene, sia influenzata o cose simili.

Dato che mi sentivo triste, demoralizzata e  avevo volontariamente  pronosticato di non scrivere più per un bel pezzo sul sito perché la mia mente vuota così come l’ispirazione erano arrivate «alla frutta» ho pensato di andare a dormire ignorando del tutto il computer! O almeno così pensavo in un primo momento.

Ottima decisione.

Mi metto sotto le coperte, decisa a essere  rilassata, sgombra da qualsiasi pensiero, prendo il vostro cuscino, lo abbraccio un po’, con aria triste, per togliere l’iniziale sensazione di freddo umido che sento sempre quando mi metto a letto, sotto le lenzuola, percezione subito sostituita da un tenero calduccio. E quasi per incanto sprofondo subito in un sonno meritato  saporito, ristoratore, protettivo che avrebbe preparato la mia mente, ancora ignara di tutto, a una grande notizia che mi aspettava appena dietro l’angolo! Ah, che bello!

Pochi minuti dopo che sono a letto evidentemente suona il telefono  Ma questo lo avrei saputo parecchie ore dopo, la sera tardi!!! 

A rispondere è mamma, ma io sono troppo stanca per accorgermene e proseguo indisturbata in un lungo sonno necessario e reso ben presto  speciale da un sogno stranisismo e  premonitore.

So che ho visto te Diego che mi stringevi la mano e parlavi sottovoce nell’orecchio dicendomi più volte, con voce tranquilla ma dall’espressione ferma, quasi volessi rimproverarmi: “Elena, ricordati che i Pooh avevano ragione,  il cielo è blu sopra le nuvole! Coraggio, coraggio, coraggio!!!”.

Devo aver dormito così tanto, bene e profondamente, che difatti mi mi sono svegliata che erano quasi le 17.30, una vera e propria eccezione per me che non sono come già detto, per nulla amante del riposino pomeridiano, la cosiddetta “pennicchella”.

In effetti mi sveglio confusa, con un inizio di mal di testa appena percettibile a causa della dormita troppo intensa. Mi pare di ricordare il sogno che ho avuto da poco e il tuo viso serio e quasi sfocato, Diego, ma in un primo momento a essere sincera non ne sono troppo contenta e, quasi stizzita ed infastidita,  come per istinto mi viene subito voglia di buttare il vostro cuscino sul fondo del letto, ma ci ripenso e lo pongo con cura accanto al mio guanciale, nel suo solito posto.

IMG_0003

Mi alzo e dopo una veloce rassettata ai capelli torno nella mia cameretta, decisa a ignorare il computer, facendo proprio come se non esistese. Prendo un libro  e sto per aprirne la prima pagina con tutta l’intenzione di leggere in silenzio, quando un rumore improvviso risuona in camera mi fa trasalire:

DRIIIIN! DRIIIIN!!!

Suona il telefono. Corro a rispondere ancora all’oscuro del fatto che già mi avevano cercato qualche ora prima.

Mi dimostro parecchio sorpresa nel sentire la voce emozionata e quasi piangente di Simo84 ben sapendo che via mail e sul sito  avevo detto a tutti di non contattarmi, che mi sarei fatta risentire io quando il mio morale si sarebbe messo a posto.

RIASSUNTO DELLA NOSTRA CONVERSAZIONE:

SIMO84: Elena…

ELENA: Ciao Simo, che c’è?!

SIMO84: Senti ero indecisa se dirtelo o meno comunque siediti perché c’è una notizia davvero grossa!

Occavolo, che succede? – penso – e rispondo alla mia amica più o meno allo stesso modo.

SIMO84: Oggi sul forum hanno pubblicato i nomi dei vincitori del gioco dello scontrino e… e ci siamo anche noi!

ELENA (che dapprima non ha capito bene cosa stesse dicendo Simo): Mah… Scherzi?

SIMO84: No, abbiamo vinto il Meet And Greet di Fiorano o Gattatico, grazie allo scontrino di Sweet Home Verona incontreremo Luca e Diego!!! Ci pensi? Io e te! Ma non hai guardato sul sito? C’è davvero scritto anche il tuo nome!

A questo punto la sottoscritta sbianca come un cencio lavato, è chiaro che non posso non fidarmi di quello che dice la mia amica e ci caccio un’espressione di gioia che è un solo peccato non poter ripetere qua…..

Insomma, è vero, per concludere avevo detto che non sarei venuta al PalaTenda perché come posto fa proprio tristezza e non è adatto per i disabili, la mia idea di fondo non cambia, tuttavia mi rendo anche conto al colmo della gioia che questa è in assoluto la prima volta che mi capita di vincere qualcosa estendendo il suddetto  primato a tutta la mia famiglia.

Cavolo non posso mica lasciarmi sfuggire un’occasione del genere ben sapendo poi che il mio nominativo sul forum ufficiale è stato selezionato tra migliaia di scontrini pervenuti da tutta Italia!

Vi prometto definitivamente ragazzi che ci sarò a salutarvi personalmente, niente mi fermerà, già ho contattato la mia compagnia ed è fuori di dubbio che quella di domenica 25 gennaio diverrà una giornata da ricordare per tutti noi!!!! Grazie principalmente a voi!!!

Vi voglio bene ragazzi!!!

Elena

Nessun commento:

Posta un commento