sabato 25 agosto 2012

La storia ricomincia da qui….ovvero da un pomeriggio dello scorso mese di maggio….l’inizio di una moderna rivoluzione musicale…

Allora,
ho mille cose in mente in uno stesso momento e il bello è che tutte insieme si affollano contemporaneamente nella mia testa nello stesso istante premendo furiosamente per fare a gara a quale dei concetti che vorrei dire uscirà per primo dal pennino della mia stilografica! Confusione! Aiuto!!!! Manteniamo la calma, le idee si mettano buone ed in ordine, e non fatemi innervosire, tanto vi scrivo una per volta….

Cari Luca e Diego,
dallo scorso maggio mi sono ritrovata con in mano il vostro atteso terzo disco, a partire da quello stesso giorno in cui ci siamo appunto rivisti di persona per l’ennesima volta a Verona, vi ricordate? Avevo compiuto da pochi giorni 33 anni e mia sorella era passata in città qualche giorno prima per la tappa annuale del giro d’Italia.
A dire la verità (questo blog, ripeto, è fondato sulla sincerità dal momento in cui è stato creato) quel pomeriggio manco sapevo che vi avrei trovato alla FNAC di città (non ci pensavo proprio) è stata una sorpresona! Mi sono fatta accompagnare lì dopo una intensa giornata di lavoro per un altro motivo, che ha acquisito di per sé ancora più importanza di quanto potessi dargliene in un primo istante, dal momento in cui ho visto, entrando, che avreste presentato il vostro nuovo Ciddì con un concerto che non ho fatto in tempo a sentire perché sono arrivata tardi a causa del traffico che invadeva l’autostrada.
Da tempo ero infatti a caccia di alcuni costosissimi LP di Madonna (di cui uno introvabile un po’ ovunque) che ho voluto, nel giro di tre mesi, a tutti i costi, aggiungere assolutamente alla mia amatissima collezione e ho pensato di venire a cercarli proprio alla FNAC poiché immaginavo che avrei trovato qualcosa che faceva al caso mio. Così in effetti è stato!!!! Con tanto di ulteriore sorpresa unita stavolta agli ulteriori proverbiali “due piccioni con una fava”. VOI!!!! Ma che bello!!!!
Cosa mi ricordo di quella giornata Luca? Il tuo veloce saluto impreziosito da un sorriso sincero non appena mi hai visto. Non mi ricordo neanche se vi ho detto che non avevo ancora avuto tempo di ascoltare il vostro CD poiché data l’occasione lo compravo proprio in quel momento (e lo consideravo a tutti gli effetti un regalo di compleanno visto che avevo compiuto gli anni due giorni prima) assieme al resto della spesa e non volevo rovinarmi di certo la sorpresa rimanendo ad ascoltarlo confusamente in compagnia del risaputo brusio delle altre fans in mezzo alla confusione! Ho deciso di posticipare la fase di ascolto della vostra ultima fatica discografica di qualche tempo. Sentivo che avrei avuto bisogno di un maggiore quantitativo di questa cosa importantissima perché mi sarebbe sicuramente servita per capire la vostra nuova direzione.
Devo sempre dire la verità, ho fatto non poca fatica ad accettare le vostre nuove sonorità musicali. Che addirittura sembravano non piacermi per niente, almeno non all’inizio, di prima impressione. Fatico tuttora a ritrovarmi tra quei suoni così diversi dai primi vostri due lavori; le nuove canzoni, seppur molto ben fatte ed interpretate mi hanno sinceramente lasciata spiazzata. Mi ci è voluto parecchio tempo per capire dove voleste portare la mia mente stavolta. Naturalmente, ci tengo a ribadirlo, a ulteriori ascolti, il vostro terzo disco è un disco ben congegnato e se volevate dimostrare ancora una volta che sapete suonare a conti fatti lo avete fatto capire nuovamente alla grande.
Ciò che riesco personalmente ad apprezzare meno è comunque la parte elettronica nascosta tra i suoni, aspetto molto meno presente nei primi due dischi, cosa che è forse in sostanza la vera novità, la parte che mi mette onestamente in difficoltà se posso dirvelo. É l'unico "neo" se così posso definirlo nel mio neofita parere di ascoltatore finale.
Ho subito rivissuto lo stesso senso di iniziale, completo e giustificato smarrimento provato molti anni prima quando i Duran Duran fecero uscire il loro terzo disco "Seven And The Ragged Tiger" sul finire del 1983. Per la prima volta tra quei solchi si sentivano suoni maggiormente rockeggianti rispetto a ciò che furono i loro primi due lavori, e qualche anno più tardi sarebbe stata anche la volta dei fiati, strumenti introdotti nel loro sound solo con l’arrivo di Notorious (1986). Oggi a distanza di anni e anni quei dischi sono parte della storia della più grande musica pop inglese ma c’è voluto qualche tempo perché mi abituassi progressivamente ai nuovi suoni dei Duran. Ora manco ci faccio più caso, ma allora questa cosa mi aveva colpito. Esattamente come è successo ultimamente nel vostro ultimo disco.
Tornando a voi questo è sicuramente il vostro disco maggiormente maturo ed autonomo ma non nascondo che la vostra nuova direzione mi ha sorpreso non so dire se in maniera completamente positiva o anche benevolmente critica. Morale della favola, bimbi miei, siete cresciuti e lo avete dimostrato a 360°. Complimenti!!
Il brano che preferisco è quello che da il titolo al disco, ovvero “La Storia Parte Da Qui”. Personalmente avrei preferito trovare qualche canzone in più in italiano ma alla fine, conoscendo la vostra particolare inclinazione al mercato estero ben venga una buona parte di disco anche nella lingua del rock per antonomasia. Al secondo posto piazzo volentieri “It’s Much Too Late” che mi ricorda i più epocali successi rock degli Europe di Joey Tempest dei tempi d’oro e pure dei norvegesi a-ha, band di grande successo del passato capitanata da Morten Harket, li ricordate?.
Ascoltandolo bene e più volte il vostro disco nuovo dopotutto mi piace è sicuramente diverso, questo è sicuro, esso emana sapore di luoghi lontani e magici, quasi spaziali, ha sapore di rock rivoluzionario ma ammetto che mi ci vuole più tempo per affezionarmici nella sua interezza e comunque sia io rimango personalmente maggiormente legata ai primi due dischi che spero non dimenticherete di ricordare nei vostri concerti!!!
Mica avrete avuto paura che volessi mollarvi lì da un momento all’altro, così di punto in bianco, di sana pianta, vero?! No, non lo avrei fatto mai anche se c’è stato chi, su Facebook ha purtroppo capito otto quando io avevo detto diciotto, purtroppo, come dice il proverbio. In momenti di rabbia si possono dire involontariamente anche cose che poi in un momento di calma capisci che non pensi. Questo è capitato a tutti!!! Beh, inizialmente non sono riuscita a digerire molto bene il primo singolo, lo sentivo a un primo ascolto “non perfettamente vostro” proprio perché ero troppo abituata ed affezionatissima ai primi due dischi, qualche parere discordante c’è effettivamente stato da parte mia ma ho capito che mi sbagliavo. Avevo solo bisogno di entrare meglio nell’ottica del nuovo lavoro. Tutto qui.

Ci può anche stare, ragionando bene, l’idea di fondo che non è comunque assolutamente obbligatorio che un fan apprezzi immediatamente per forza ed obbligatoriamente tutto ciò che il proprio idolo incide, ragazzi che ne dite? A volte c’è bisogno di più tempo per ascoltare più volte un disco. Cercare di studiarlo meglio per spiegare, riflettere, capire dove e cosa possa portare in chi ascolta una nuovo orientamento musicale, dico bene? Voi cosa ne pensate? In fin dei conti sentivo che il vostro nuovo disco lo avrei preso comunque e in ogni caso nonostante non abbia apprezzato subito quello che è stato il vostro nuovo singolo pubblicato dopo tanto tempo. Che io lo voglia ammettere o meno a voi, miei cari Luca e Diego, mi legano ricordi troppo profondi ed estremamente belli perché possano essere spezzati da un semplice disco nuovo che ha bisogno di più tempo nel mio caso, per essere compreso a fondo, non vi sembra?!
Se non vi avessi conosciuto dapprima artisticamente e poi di persona in vari incontri non avrei nemmeno dato vita a questa fantastica pagina che ha dopotutto aiutato a rivelare una parte di me che cercavo di mettere in luce da anni e che ho fatto il possibile per raccontarvi in tutti questi anni. Spero di riprendere a farlo bene prossimamente, con una certa regolarità, dopo un anno sabbatico che mi ha comunque molto riposato!!!
Un abbraccio,
Elena
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p.s. A te che sospetto proprio chi tu sia e compari tra i miei contatti di Facebook anche se non ne ho la matematica certezza che a dire questo sia stata/o tu (e in ogni caso nomi non ne faccio ma stai tranquillo ti ho scovato/a e ho capito chi sei) sappi che sono molto risentita nei tuoi confronti anche se te lo dico solo ora qui sul mio blog poiché ho saputo che tempo fa ti sei lamentato/a con terzi in privato su Facebook perché avevi capito che io non volessi comprare il disco nuovo dei Sonohra e invece ti ho fregato!!!! Il disco l’ho preso subito e mi piace pure tanto anche se in maniera differente dagli altri come spiegato più sopra! La prossima volta vedi bene di farti gli affari tuoi per favore, senza chiamare in causa altre persone che non c’entrano con me. OPPURE se ci tieni alla mia futura amicizia la prossima volta chiedi direttamente a me spiegazioni per favore, chiaro?????!!!!!

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