sabato 26 settembre 2009

Hey London!

Can you hear me, is there anybody out there?

Buongiorno tesori!  Come vanno le cose lì?

Allora è vero ciò che supponevo sin dall’inizio, e che il mio cuore continuava a ripetermi sincero, ormai da mesi, silenziosamente e segretamente con ogni battito! Siete piantonati agli Abbey Road Studios!!!!! Uh uh!!!! Che colpaccio!!!!

Dunque, a voi la parola ora. Sentiamo un po’. Come ci si sente a stare lì, nel centro pulsante della capitale inglese, a lavorare in uno dei più grandi templi della musica mondiale? Che fortuna! E che spettacolo! Complimenti!!!

E già mi piace immaginare i vostri visetti attoniti, mentre vi guardate in giro scrutando l’ambiente circostante coi vostri occhioni espressivi e curiosi camminando piano per quelle grandi sale di incisione che profumano di storia e grandi successi musicali a livello planetario, cosa che auguro naturalmente anche a voi per il successore di Liberi Da Sempre. Vi vedo esattamente come farebbero due scolaretti il primo giorno di scuola elementare  o ancora come due bimbi quando si alzano la mattina di Natale e trasaliscono di stupore davanti allo spettacolo dell’albero sotto cui giacciono una montagna di misteriosi ed inediti pacchi regalo tutti da aprire. Sbaglio?  Immagino non siate in grado di trattenere la vostra emozione e avete tutto il mio appoggio, vi capisco.

C’è chi in questi casi sviene addirittura, io molto spesso, da bambina, avevo per esempio un coinvolgimento psicologico così grande che  quando avevo una grande emozione soffrivo talvolta pure  di improvvisi violenti attacchi di nausea e vomito che però, toglievano di conseguenza il gusto alla scoperta della sorpresa, perché non è che dopo aver scaricato le proprie emozioni in maniera anche piuttosto aggressiva per il fisico come succedeva a me uno stia benissimo. Comunque ho imparato crescendo a controllarmi e questi episodi sono spariti con l’inizio dell’adolescenza.

Cosa Luca, scusa? Non ti sento bene, ripeti please? No, non ci credo! Che significa “mi hai tolto le parole di bocca”?  Veramente? Mi dici che tuo fratello si è sentito male anche lui dalla sorpresa e da almeno mezz’ora e si è chiuso in bagno? Robe da matti!

Beh, che dolce,  quanto lo comprendo dopotutto; mi spiace che stia addirittura male però! Lo credo bene  in fondo sai, dato che tra l’altro Diego è una persona schiva che difficilmente esterna i propri sentimenti. Insomma, cose che possono capitare, episodi passeggeri. Anche queste reazioni sono comunque positive secondo me. Normali conseguenze del fatto che il nostro fisico reagisce perché ci si emoziona e se provi emozione, soprattutto con grande gioia significa che sei vivo, ed è una cosa di per sé commovente e quantomeno meravigliosa secondo me. Dai che scherzavo prima, spero che Diego stia benissimo invece, che stiate bene tutti ovviamente. E che abbiate un sacco di cose  elettrizzanti da raccontarmi quando tornerete in patria. Da vincitori ovviamente, anche se non c’è niente in palio. E alla grandissima!

Dite un po’ mica sarete alloggiati direttamente a casa di Paul McCartney….perché se no io do felicemente di matto sul serio! Ciò premesso ora termino dando immediatamente freno alla mia impellente e giustificata curiosità delle prime ore perché non voglio sapere oltre da voi, desideravo solo sincerarmi che il viaggio fosse andato bene e che siate arrivati sani e salvi, emozioni indescrivibili a parte.

Sapete figlioli, cambiando discorso ieri sera davo un’occhiata in TV assieme a mamma alla nuova edizione de “I Migliori Anni” programma di Carlo Conti su Rai Uno in onda il venerdì in prima serata. E ho notato una bella cosa di questo varietà che ripercorre vari aspetti e personaggi del passato. Ogni tanto, utilizzando il titolo del programma si chiede ai telespettatori di inviare una frase contenente un ricordo legato al periodo migliore che si è vissuto.

Mi giunge fresca ed ariosa, Luca,  con qualche secondo di ritardo la tua domanda a cui rispondo subito. “Bello, io e Diego siamo curiosi. Tu cosa scriveresti in proposito Elena?”

Beh vedi Piccolo Principe, la mia risposta è quantomai schietta e semplice. La mia frase, sul modello di quelle che propongono ogni tanto  in trasmissione, e tutto questo anche per merito vostro direbbe così:

Io, che a 30 primavere già scoccate i miei “migliori anni” li sto ancora praticamente solo cominciando……”.

Un abbraccio cari ragazzi, per oggi è tutto, vi voglio bene! Buon lavoro e buon divertimento! “Alive And Kicking”, come cantavano i Depeche Mode anni fa.  Vi sento sempre accanto! A presto!

Passo e chiudo! Bye bye guys!!!!

Elena

P.S. Ah, dimenticavo quasi, ragazzi! Salutatemi, per il momento, tanto tanto  il mitico “Big Ben” per favore, non appena avrete un momento libero e andrete a fare un giro in città, grazie! Vedere quel campanile di persona è il mio sogno più grande, lo adoro quasi quanto voi!!!!!

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