martedì 26 ottobre 2010

Ciao stelle!!!!!

Ma allora suonerete nella Capitale poco prima di Natale, dico bene???? Favoloso!!! Ho appena saputo che porterete il vostro spettacolo anche lì a breve come è giusto che sia e non posso non dirvi la gioia con cui partecipo a questa novità, anzi mi congratulo con le fans romane che eventualmente mi leggono. Quanto mi piacerebbe sinceramente unirmi a voi, tra il pubblico, per questa magica serata, anche se ciò non sarà sicuramente possibile da parte mia per già previsti e immancabili impegni di lavoro!

Ho solo una cosa da chiedervi al momento, tesori! Mi spiegate perché improvvisamente chiudo gli occhi e vi immagino insieme con la chitarra acustica e gli occhi commossi di lacrime a intonare una stupefacente versione della famosa canzone di Antonello Venditti “Roma Capoccia” in omaggio a colei che è la città eterna????!!!!!!!!!!! Chissà. La vostra voce colma di emozione si fa oro in questa mia splendida fantasia, che è brevissima. Non faccio in tempo a percepirla che già fugge rapida dalla mia mente, senza dimenticare di lasciarmi però, per tutta la corrente giornata, un pizzico di tranquilla serenità.

Ma lasciate che scriva e ricordi tutte le parole di questo celeberrimo brano di Venditti, frase dopo frase, senza sottolineare che le sento adesso interpretate direttamente da voi in un’atmosfera a dir poco da sogno. Ce la fareste a cantarla in dialetto romano? Io penso proprio di sì.

 

ROMA CAPOCCIA

Quanto sei bella Roma quann'è sera,
quando la luna se specchia dentro ar fontanone
e le coppiette se ne vanno via,
quanto sei bella Roma quando piove.
Quanto sei bella Roma quann'è er tramonto,
quando l'arancia rosseggia ancora sui sette colli
e le finestre so' tanti occhi
che te sembrano dì : quanto sei bella!
Ah, quanto sei bella.
Oggi me sembra che er tempo se sia fermato qui.
Vedo la maestà der Colosseo,
vedo la santità der Cuppolone,
e so' più vivo, e so' più bono, no, nun te lasso mai,
Roma capoccia der monno infame.
Na carrozzella va co' du' stranieri,
un robivecchi te chiede un po' de stracci,
li passeracci so' usignoli, io ce so' nato, Roma,
io t'ho scoperta, stamattina.
Oggi me sembra che er tempo se sia fermato qui.
Vedo la maestà der Colosseo,
vedo la santità der Cuppolone,
e so' più vivo, e so' più bono, no, nun te lasso mai,
Roma capoccia der monno infame.
Roma capoccia der monno infame.

 

Cosa dite cuoricini? Mi chiedo curiosa perché pensi questo ora, a parte la notizia del vostro concerto romano di dicembre. Sarà per caso la mia simpatia da sempre nutrita per Carlo Verdone che trovo una persona simpaticissima oltre che essere un bravo attore, a scatenare la mia fervida immaginazione con la canzone di Venditti? O ancora, a farvi cantare e immaginare da me in veste di assoluti protagonisti di una tale pagina di musica italiana a nome “Roma Capoccia” sarà  la mia voglia di viaggiare e vedere posti e cose nuove, a me del tutto inedite? A partire, per esempio dalla statua de la “Lupa Capitolina” che allatta i gemelli, che tanto ho sempre ammirato, giusto per riferirmi a questa città italiana in cui suonerete? Mah!!!

Cari Luca e Diego, sapete, penso proprio che tra qualche mese un viaggetto, per conto mio, senza mamma, papà o sorella al seguito, e stavolta lo dico nel vero senso della parola, prima o poi me lo faccio davvero. Chissà. L’importante è avere fede e fiducia, poiché le vie del Signore sono infinite.  Volere è potere, dico giusto?  :-)

Ma non andrò a Roma  eh eh anche se in fondo mi piacerebbe tanto vederla. Amo l’Italia ma l’ho già detto in passato, la mia patria mi va decisamente stretta, e non è sicuramente adatta in pieno per le mie esigenze.

Il mondo mi può offrire di meglio in quanto a cose da vedere come luoghi e penso concordereste anche voi con quanto ho sempre pensato, visto che adesso, tramite il blog conoscete i miei gusti…

Baci, sono sempre in attesa di buone notizie personali che prima o poi avrò di certo l’onore di condividere con voi, abbiate pazienza, ci vuole tempo e positività. Grazie infinite per pensarmi sempre.

Un abbraccio grande dieci volte il Pianeta Terra!

la vostra Elena

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