sabato 30 ottobre 2010

Luca, Diego!

Wow!! Non ci crederete, ma vi posso assicurare che dopo essere cominciata sotto tutti i migliori auspici, la corrente settimana si appresta a concludersi per me in maniera forse ancora migliore! Dire che sono al settimo cielo, al momento, è senza dubbio poco!!! A casa mia, soprendentemente, e con poco meno di due mesi d’anticipo sulla data effettivamente prevista, ieri pomeriggio è arrivato Babbo Natale!

Non sto scherzando!!! L’Inghilterra non mi ha dato alla testa. Non ancora almeno. Evidentemente Santa Claus si è incuriosito ed ha pensato bene di leggere qualche recente post sul mio blog, uno scritto vecchio giusto solo di un paio di mesi. E dopo aver ricevuto anche la mia letterina, qualche tempo più tardi, ha effettivamente capito cosa intendevo!!!!!! :-) É l’unica spiegazione che riesco a darmi!!!!

Certo, il “Babbo Natale” che ho visto io ieri non era obeso, non vestito di rosso, non aveva nemmeno una lunga e vaporosa barba bianca morbida e il tipico cappello così tenero e buffo, a dire la verità. Non aveva la slitta né tantomeno una serie di robuste renne impegnate a trainarla. Andiamo. Siamo seri. Anche se sono sempre belle queste fantasie sono cose a cui possono credere solo i bimbi. Ed io bimba non lo sono più da un pezzo, malgrado rimpianga tanto tanto quei tempi.

Diciamo che il Babbo Natale di quest’anno ha assunto la più formale sembianza a me ben nota e quasi anonima (soprattutto quando sono solitamente impegnata sul luogo di lavoro) di uno spedizioniere inviato apposta direttamente a casa mia su ordine di un Corriere Espresso che si prende carico di consegnare a nome di terzi in termini di rapidità, sicurezza, massima affidabilità e celerità, merci di ogni tipo.

Difatti, lo confermo, a neanche un mese esatto dalla sua uscita ufficiale in tutto il mondo, e in arrivo, (manco a farlo apposta indovinate un luogo a caso, il primo che vi viene in mente) da un negozio specializzato di Costermano di Verona che lo ha appena messo in vendita, dopo averlo ordinato su Internet, ieri mi hanno recapitato a domicilio il mastodontico cofanetto che desideravo. Quello contenente la straordinaria discografia completa di John Lennon; in condizioni naturalmente intonse, perfetto, confezionato, nuovo di pacca, e (posso proprio dirlo) ancora caldo di stampa data la sua recentissima pubblicazione a commemorazione dei 70 anni di John!

Con la promessa più solenne da parte mia che non oserò dissigillare lo stesso, prima dell’arrivo della prossima Notte di Natale. Esattamente come ho fatto, seppur con enorme pazienza, l’anno scorso, per quello dei Beatles, suo amatissimo “fratello maggiore”.

Siete testimoni voi due allora di quanto ho appena scritto più sopra. E io sono cresciuta secondo il principio che afferma che “ogni promessa è debito”, perciò mi auguro che d’ora in avanti, fino al 24 dicembre voi possiate ricordarmi in ogni momento quello che è il mio preciso impegno appena citato. Ce la fate a mantenere quotidianamente questa piccola incombenza che vi chiedo? Grazie per aver risposto di si, lo immaginavo.

Vi parrà strano ma, sapete, adesso che lo vedo qui, in tutta la sua candida bellezza tra le mie mani e ancora non mi sembra vero, mi par quasi che il cofanetto con i brani di John, così elegante, curato e maestoso nella sua grande confezione sigillata sembri quasi ricordarmi che tutto andrà bene per il mio assai probabile viaggio nella sua terra natia. E che la sua anima mi sarà naturalmente accanto ancora una volta, quando cioè, probabilmente riuscirò a realizzare questo sogno. Speriamo. Io prendo tale segno come un positivo augurio!

Un abbraccio forte, cuoricini vi voglio una “cifra di bene” con tantissimo ed immutato affetto.

Elena

P.s. Con un doveroso “grazie” da parte mia a Yoko Ono e Sean Lennon per la riuscita del loro progetto!!!!

Ho letto di recente alcuni articoli su Internet in cui i fans di Lennon si lamentano e descrivono la signora Ono come una risaputa e sporca arrivista, additata ancora come la principale responsabile dello scioglimento artistico dei Beatles. Una donna che ha sempre pensato solo ai soldi e che pure in tempi attuali non vedeva l’ora dell’arrivo di questo settantesimo anniversario della nascita del suo povero marito (nonché il trentesimo dalla sua tragica morte in arrivo il prossimo 8 dicembre) come la solita buona occasione per gonfiare ancora il suo portafoglio sfruttando il fatto di essere stata moglie di questo grande artista e di avere avuto da lui un figlio maschio. Sarà, non discuto su quanto dicono gli altri fans, pure loro se si lamentano avranno un buon motivo; è chiaro anche per me che dietro la pubblicazione di questo cofanetto riepilogativo ci potranno di sicuro essere anche strategie nascoste e leggi di marketing che fanno guadagnare di più o diritti di casa discografica che andranno di nuovo a favore degli eredi della famiglia di John. O del business che coinvolge e arricchisce anche troppo “i pezzi grossi” i responsabili delle etichette discografiche. É normale. Lo so. Non è una novità.

Però io dal mio personale punto di vista trovo in tutto questo anche un lato assai buono e piacevole. É forte la pubblicazione di questo tipo di edizioni discografiche al di là di tutto ciò che concerne l’aspetto puramente monetario e remunerativo di tale operazione.

La musica che piace, quella veramente immensa che in qualche modo, col passare del tempo colpisce, viene ricordata e sa rimanere per sempre scolpita nel cuore della gente, secondo me è giusto che sia raggruppata onorata e celebrata come merita. Io oltretutto nel caso di John (ci tengo a dirlo, sono una fan) penso che dopotutto la vedova Lennon non ha avuto affatto una cattiva idea a fare questa bellissima cosa riepilogativa in onore del suo sposo.

Più che altro perché raccogliendo in un’unica bella e pregevole scatola collezionistica tutte le opere musicali compiute dal marito Yoko ha pensato anche ai giovani d’oggi che non hanno fatto in tempo ad apprezzarlo in veste di musicista. Ha offerto loro, in questa maniera, un modo per conoscere bene quello che l’ex Beatle in questione ha fatto per la storia della musica anche dopo il suo distacco dalla band leggendaria capostipite.

John ha ricoperto un ruolo di grande, geniale valore pure come solista. Dal punto di vista interiore, sentimentale, musicale, ha promosso con impegno nelle parole delle sue canzoni valori assoluti ed intramontabili come la pace, la fratellanza, il lavoro, la non violenza, il rispetto tra i popoli della terra, la giustizia, il diritto alla dignità, alla libertà di espressione che dovrebbero essere garantiti a tutti, indistintamente.

E se le canzoni di Lennon possono, dal canto loro, dare anche tra le nuove e future generazioni un positivo contributo alla diffusione, alla divulgazione capillare di questi eterni valori da cui c’è sempre bisogno di imparare, ben vengano, tutte insieme queste canzoni allora, direi!!!! Io raccolgo con gioia la bella intenzione espressa da Yoko a questo punto! E sono sicura che i brani di suo marito, davvero, rimarranno eterni.

Ma accidenti, mi chiedo perché nessuno pensa mai a queste altrettanto importanti cose? Come mai a far discutere oggi quando si parla di musica o di dischi in uscita ci sono prima di tutto sempre e solo le questioni legate ai soldi? Perché nel 99% dei casi si tende a considerare, in tempi moderni, la musica come un semplice ed esclusivo bene di lusso che non fa altro che svuotare i nostri portafogli, tralasciando troppo spesso questa forma d’arte intesa invece come un potentissimo ed enormemente efficace mezzo, uno strumento sicuro per recapitare messaggi, il più delle volte positivi a chiunque. A cercare di scuotere le coscienze. Per far sognare chi ascolta. Un motivo in più per emozionarsi nel profondo, per riflettere, per capire, o magari trovare risposte inaspettate ai più grandi interrogativi esistenziali che ciascuno di noi talvolta si pone?

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