mercoledì 4 marzo 2009

Dicesi Sonohra…..

Cari Luca e Diego,

perdonate il titolo del post di oggi a chiara e ridicola stampa fantozziana, vi rassicuro subito, non voglio scrivere nulla di così comico, ma non avrei saputo allo stesso tempo come cominciare in maniera decisa un post di questo tipo.

Quello che voglio scrivervi stasera, passerotti è una cosa che era generalmente apprezzatissima e vantaggiosa nei miei temi scritti rispetto a quelli del resto dei miei compagni di classe. Una mossa strategica che ho sempre sfoderato volentieri e assai enormemente gradita da tutti i miei professori di italiano che mi abbiano avuto come allieva nella loro carriera.

Piaceva molto il fatto che io nello svolgere un tema qualsiasi, mi ponessi puntualmente alcune domande relative alla traccia da svolgere di volta in volta e che di conseguenza giustamente cercassi poi di dare delle risposte pertinenti alle stesse nel corso dello sviluppo dello scritto, in linea col mio stile di espressione.

Ma quale sarebbe infatti, in una sola frase, la miglior definizione più completa che si adatterebbe a tutto ciò che ruota intorno a voi Sonohra, e che sicuramente non è ancora stata scritta da nessuna parte, perlomeno non secondo il mio proprio punto di vista?

Luca: «Ehi, Elena, accidenti, alla faccia della perspicacia sai che curiosamente mi hai tolto le parole di bocca?»

Su di voi ho letto tante cose miei cari ragazzi, ma noto con piacere che nessuno (e sottolineo nessuno, includendo in questa parola fans e giornalisti) ha ancora scritto la cosa forse più evidente che la sottoscritta ha percepito segretamente imparando a conoscere e coccolare la vostra musica. Eppure è una definizione semplicissima ed enormentente profonda e complicata allo stesso tempo che si ripresenta regolarmente splendida in ogni nota che proponete ai concerti per il pubblico.

D’ora in poi, nel mio personalissimo dizionario di italiano (ma in quello di qualche altra fan forse) da oggi alla voce Sonohra si potrà leggere anche questa frase coniata appositamente da me:

Sonohra:

In ambito musicale si chiama Sonohra il perfetto punto di equilibrio, fusione, ed armonia tra tre importantissime, precise, distinte e vastissime nonché generalizzate entità temporali, ovvero il passato, il presente e il futuro.

Bene, ragazzi!!!! Vi è chiaro? Già vedo i vostri occhi curiosi che si alzano al cielo scrutandosi reciprocamente mentre tentano di interrogarsi a vicenda per mettere in pratica questa simpatica definizione.

Per dirla in altre parole, voi due per me rappresentate musicalmente l’esatto punto di portentoso incontro tra ieri, oggi, domani. Appena dopo voi, (almeno nella mia mente succede proprio così) le tre entità musicali e temporali a cui fa riferimento la mia definizione di cui più sopra, prevalgono inevitabilmente e minacciosamente l’una sull’altra, litigano, lottano incessantemente, continuamente nella mia anima, insomma al di fuori di voi è una guerra, non non c’è più accordo. Voi siete il solo punto di pace e comune intesa in grado di riunire tutto questo in musica! Complimenti!

Occhio che vi interrogo, la prossima volta eh? Sapete che do ripetizione scolastica generale agli studenti il pomeriggio. Quando vi reincontrerò di persona c’è il caso che vi chieda anche la mia definizione di "«Sonohra». Anche se è più probabile che accadrà il contrario ovvero che sarete voi a chiederla a me! Vedremo!

Vi mando un abbraccio forte forte ciascuno!!! Un bacione!!! Vi voglio bene!

Elena

Nessun commento:

Posta un commento