lunedì 30 marzo 2009

Oggi vi ho ritrovato qui…

Cari Luca e Diego,

sto ascoltando, giusto prima di andare a letto, proprio adesso, questa bella canzone dei Nomadi che si intitola L’auto Corre Lontano Ma Io Corro Da Te”. incisa all’inizio della loro carriera, più precisamente nell’ormai lontano 1969.

É sempre stata una delle mie canzoni preferite in assoluto e meno celebrate del gruppo italiano tra i più longevi che esistano ancora oggi, il quale ebbe come forse sapete, ha i natali a Novellara, paese immerso nella campagna reggiana (nonché teatro dei miei studi superiori) esattamente collocato a soli 10 Km da casa mia.

Mi sembra ancora più bella stasera questa melodia, anche se non è certo una delle loro canzoni più conosciute. La voce di un allora ancora giovane Augusto Daolio è già comunque un inconfondibile e particolarissimo marchio di fabbrica che si sposa perfettamente coi miei pensieri ora.

Se vi chiedete dove diavolo sono riuscita oggi ad avvertire ancora una volta la vostra forte presenza avete subito la risposta pronta; vi ho riscoperti nella pacata e dolcissima voce del compianto ex leader dei Nomadi, Augusto Daolio la quale si esprime nel mio esempio con questi versi che sanno di tenera nostalgia:

Io sto guidando verso il sole dove vado non so
scivola la strada e scompare dietro me,
guardo i fili del telefono, vorrei telefonare a te,
l'auto corre lontano, ma io corro da te.
Aspetta una nuova vita non c'è posto per te,
purtroppo in fondo nel mio cuore il posto c'è,
lo sapevo ora piango, tu ritorni ancora in me
l'auto corre lontano, ma io corro da te.
Io guardo i fili del telefono vorrei telefonare a te
l'auto corre lontano, ma io corro da te.

Buonanotte tati, scappo, vado perché comincia a essere tardi, lasciatemi il tempo di sentire i Nomadi ancora una volta poi vado dritta dritta a dormire!!! Vi abbraccio forte e vi auguro sinceramente il migliore dei riposi!!! Bacione!!!

Elena

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