giovedì 23 luglio 2009

Elena come Angelica…

Cari Luca e Diego,

forse mi sbaglierò, rischiando di apparire superflua e banale tuttavia credo sia capitato a chiunque, (anche a voi) che nell’arco della nostra intera esistenza  si possa talvolta immaginare di sentirsi calare, nella parte dei protagonisti, anche solo per un attimo, magari nel bel mezzzo di un importante evento o nella scena di un grandissimo film.

A volte basta davvero poco per vivere questa sorta di benefica favola che ci fa dolce compagnia ed è in grado di far volare in alto la nostra mente, libera da qualsiasi ostacolo reale e terreno. Nulla che faccia danno, naturalmente… 

Pensate per esempio a un sorriso inaspettato che vi viene rivolto  in una giornata di pieno sole,  un gesto affettuoso, il volo di una rondine a primavera, la prima nota di una canzone ben conosciuta, la frase significativa di un libro che si sta leggendo, il passaggio di una persona che ci saluta improvvisamente incrociando il nostro sguardo incredulo, insomma, qualcuno che magari per combinazione non vediamo da tempo. O più semplicemente un oggetto desiderato. Ecco si, insomma. Tutte cose che ci fanno sentire “grandi” nella nostra piccolezza  e riescono a farci assaporare il tenue profumo della felicità.

Immagino vorrete sapere come mi sono sentita ieri mattina quando rientrando dal lavoro sono salita in camera, ho acceso il mio stereo ed è partita Love Show in tutta la sua inaugurale magia. Proprio come molto spesso succede nel mio semplice, intimo ed attuale quotidiano.

Solo che ieri tutto era diverso per me, e ancora più speciale nella sua  effettiva consuetudine  perché appunto ho trovato sulla mia scrivania la graziosa scatola arancione che conteneva la collanina che aspettavo sin dallo scorso martedì  e che ho subito indossato su di me con cura e delicatezza, orgogliosamente, seppure ciò che volevo  era in fondo solo un semplice ma carinissimo  oggetto da ornamento, tutto per me.

Beh, nell’indossare la mia catenina con appesa la piccolissima e panciuta chiave di violino stilizzata (che brilla quanto un bianco raggio di luna piena in una notte serena…) ho pensato tanto tanto  a voi chiudendo gli occhi immensamente contenta per alcuni istanti e…… in men che non si dica, senza quasi crederci mi sono “ritrovata” nientemeno che direttamente nei nobili, vaporosi e morbidi  panni della meravigliosa Angelica, personaggio  interpretato da una allora bellissima attrice italiana, Claudia Cardinale, nella scena di questa famosissima e monumentale pellicola cinematografica  “Il Gattopardo”  diretta nel 1963 da Luchino Visconti….

Con questo penso di avervi  detto poco e tutto allo stesso tempo. Giudicate voi!  Grazie ragazzi! Vi voglio bene, sempre!

Elena

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