martedì 7 luglio 2009

Hey!!!! Buongiorno fratellini!

Oggi io sono a casa perché il 7 luglio ricorre il giorno di San Venerio, il Santo Patrono del mio paese, perciò Reggiolo è in festa, c’è anche una piccola fiera con delle giostre in piazza ma niente di che, anzi, praticamente nulla in confronto a quanto di maggiormente festoso facevano in questo giorno, come tradizione paesana quando ero bimba! Purtroppo i tempi cambiano e che ci piaccia o no dobbiamo accettarlo!

Ieri pomeriggio mi è capitato di nuovo di uscire inaspettatamente a fare spese con tutta la mia famiglia e dato che eravamo sul posto ne abbiamo approfittato anche per visitare la bellezza di due oreficerie quasi contemporaneamente. Che stress!

Beh, ragazzi, in uno dei due negozi, se non altro, tra tante ricerche finora rimaste infruttuose c’è mancato poco (e sottolineo poco, proprio tanto così) che mi comperassi un ciondolo che ho addocchiato in una vetrina di sicurezza e che in effetti sulle prime mi sembrava maledettamente invitante ed irresistibile, troppo carino tanto come il tipo di pendente che continuo a cercare, sinora senza successo.

Una cosa, preciso subito, completamente diversa da una chitarra, se vogliamo, che però penso fosse originale, differente dai soliti cuoricini, stelline cose che insomma ho già a bizzeffe e mi hanno stufato. Cose che ormai non sopporterei più di vedermi addosso a trent’anni suonati.

Questa medaglietta, credo, sarebbe stata molto bene appesa alla mia futura catenina. Si trattava di una libellula, piuttosto grossa e solo a vedersi pareva pesante come ciondolo. Aveva le ali arrotondate fatte di oro rosa, il corpo formato da una lunga lamina spessa di oro bianco e due minuscoli zirconi incastonati che facevano da occhi. Veramente eccezionale! Non sarebbe costata neanche tanto. Una cosa squisita, tanto per capirci, simile a questa foto, sicuramente quella che ho visto io era decisamente più bella di questa:

Guardate ragazzi, giuro ci ho pensato solo un istante, veramente il tempo lampante di un battito di cuore, o per meglio dire il momento in cui me la sono immaginata addosso appesa a un lungo girocollo di oro bianco poi stavo per dire a mamma di cercare anche la catenina da abbinare perché mi piaceva e avrei preso non una chitarra ma quel ciondolo. Quando ho avvertito dentro la coscienza due improvvise vocine ben conosciute che bussavano assieme, decisamente convinte alla porta del mio cuore gridando quasi arrabbiate: Heyyy darling, ferma tutto, che cosa stai facendo, sei matta?” Sbagliamo o avevi detto e scritto sul tuo blog che cercavi una chitarra, te lo sei già dimenticato? Meno male che siamo qui a ricordartelo, birichina! Troppo facile cambiare idea così, e cedere alla prima tentazione che ti attira dondolandoti davanti al naso; Ti pare giusto? Parti con l’intenzione di scrivere A e poi invece sulla carta ti esce B? No, non ci siamo donna, non ci siamo! Andiamo, ragiona, come fai ad immaginarti con quella specie di insetto volante tutto d’oro addosso e che in realtà è quasi trasparente, che insomma chiunque può ammazzare con una semplice pedata? É così che tratti il tuo grande amore per la musica? Bella ricompensa! Dacci retta, lascia perdere, vai avanti, cerca ancora non mollare, ricordatelo, chi cerca trova, sempre!”.

Così ho fatto presto a cambiare idea immediatamente e non ho detto nulla a mamma anche se c’è mancato pochissimo, è stata una sensazione dolce e dolorosa allo stesso tempo di pochi istanti, ma che mi ha aiutato a reggere bene proseguendo nel mio intento iniziale!

Non dico che la libellula non mi fosse piaciuta, anzi mi sono sentita seriamente intenzionata a prenderla perché univa più tipi di oro in un solo oggetto, però sono contenta di averci rinunciato, in effetti dovevo cercare una chitarra e questa sarà. Magari la libellula posso tenerla di riserva per un prossimo ciondolo, ma al momento il mio compito è un altro.

A pensarci bene, credo che la libellula non sarebbe stata molto rappresentativa di ciò che io sono veramente. Innanzitutto perché non sono affatto magra fisicamente, non ho nulla che ispiri leggerezza, poi ancora mi chiedo cosa c’entri la libellula con la chitarra. L’unica cosa che avrebbe combaciato forse col fattore leggerezza ispirato da questo insetto sono i miei pensieri, o la mia anima stessa, il fatto che molto spesso non sono certo i chili in più a farti sentire pesante, quanto la dolcezza dei tuoi pensieri che ti aiuta a volare in alto, libera. Tutto qui!

Morale della favola, proprio come mi avete suggerito, ho lasciato con una punta di malincuore la libellula disponibile per un altro proprietario e sono ancora qui alla ricerca della miniatura della chitarra.

Le cose migliori in fondo sanno farsi desiderare, essere cercate ed aspettate con la giusta, energica impazienza, è giusto non ottenere tutto quello che si vuole subito secondo me. Naturalmente vi faccio sapere come andrà a finire questa piccola odissea personale. Questa caccia difficile ma tanto divertente.

Vorrà dire che nel momento in cui mi auguro troverò davvero ciò che mi sono prefissa di portare addosso sarò ancora più felice ed è proprio ciò che aspetto di vivere. Proprio come un altro vostro concerto che non tarderà ad arrivare!

Bacione, tesori vi voglio sempre troppo bene!

Elena

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