domenica 26 aprile 2009

Poster

In una giornata per me moralmente piuttosto malinconica come questa, ho voluto riascoltare un vecchio successo di Claudio Baglioni. Una canzone speciale che è sempre piaciuta tanto alla mia mamma, e che anche io trovo meravigliosa ma che suono sempre molto poco perché mi lascia addosso solitamente uno straziante senso di tristezza.

Tristezza che volendo però oggi sembra ancora più bella ed intima nella sua toccante e speranzosa malinconia delle parole proprio perché immagino che a intonarmela stavolta siate naturalmente voi due.

Ecco, adesso vedo i vostri sguardi concentratissimi nel cercare di ricordarne il testo, e i tuoi occhi Diego, che si chiundono preziosamente un attimo prima di cominciare a suonare e subito ancora in un altro brevissimo istante, le vostre dita che sfiorano le corde della chitarra dimostrando subito, ancora prima di aprire bocca, di saper cantare questo motivo senza nulla invidiare a Baglioni, e dando allo stesso tempo, se possibile forma addirittura quasi fisica alle parole di questo brano.

Che diceva così e al momento ben si sposa, commovente al tempo atmosferico odierno, così come al flusso altrettanto malinconico dei miei pensieri, soprattutto nel favoloso ritornello che dice chiaramente ciò che ora, subito vorrei poter fare. Fuggire via, ricominciare la mia vita da zero e andare lontano lontano facendo di tutto per inseguire i miei mille grandi prossimi obiettivi di vita. Voi che ne dite?

Un abbraccio!

Elena

Poster

Seduto con le mani in mano
sopra una panchina fredda del metro
sei lì che aspetti quello delle 7.30
chiuso dentro il tuo paletot
Un tizio legge attento le istruzioni
sul distributore del caffè
e un bambino che si tuffa dentro a un bignè.
E l'orologio contro il muro
segna l'una e dieci da due anni in qua
il nome di questa stazione
è mezzo cancellato dall'umidità
Un poster che qualcuno ha già scarabocchiato
dice "Vieni in Tunisia:
c'è un mare di velluto ed una palma
e tu che sogni di fuggire via...
di andare lontano, lontano...
E da una radiolina accesa
arrivano le note di un'orchestra jazz
Un vecchio con gli occhiali spessi un dito
cerca la risoluzione a un quiz.
Due donne stan parlando
con le braccia piene di sacchetti dell'UPIM
E un giornale è aperto sulla pagina dei films.
E sui binari quanta vita che è passata e quanta che ne passerà
E due ragazzi stretti stretti
che si fan promesse per l'eternità.
Un uomo si lamenta ad alta voce
del governo e della polizia.
E tu che intanto sogni ancora
sogni sempre, sogni di fuggire via...
di andare lontano, lontano...
andare lontano, lontano...
Sei li che aspetti quello delle 7,30
chiuso dentro il tuo paletot
seduto sopra una panchina fredda del metro
.

4 commenti:

  1. CIAO ELENA SEI MAGNIFICA , COME AL SOLITO,UN ANGELO CHE VOLA SENZA ALI.BACIO LUCA TVBFXXXXXXXXXXXX

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  2. CIAO ELENA SEI MAGNIFICA , COME AL SOLITO,UN ANGELO CHE VOLA SENZA ALI.BACIO LUCA TVBFXXXXXXXXXXXX

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