lunedì 17 agosto 2009

Ciao morbidi cricetini,

mi siete mancati un tot in questi due giorni, ma non ho avuto bene il tempo di rendermi conto di tutto quello che mi è successo, solo in questo momento sto cercando di rimettere ordine nelle mie idee ancora confuse. E voi cosa mi raccontate?

Già vedo Luca che mi sfodera in segno di saluto un mezzo sorriso ma non dice niente perché a rispondere alla mia domanda è l’espressione del suo viso saggia e serena, mentre Diego invece abbassa lo sguardo concentrato e si porta l’indice alla bocca in segno di silenzio. In effetti tutto quello che forse lui vorrebbe dirmi col suo gesto sta racchiuso un famoso detto, che quando io ero più giovane si riassumeva in queste semplici parole che mi rassicuravano molto: “Aspetta e vedrai”.

Lo so, lo so che avreste un sacco di cose da dirmi, più di quanto io riesca a raccontarvene in queste mie pagine, però non è ancora tempo di rivelazioni. Vi capisco! Io sono una che sa aspettare con la necessaria pazienza ed è giusto che sia così, nonostante non veda l’ora di sentire che cosa avete di nuovo in cantiere da proporre al vostro pubblico.

Sono molto contenta di dover aspettare per diversi mesi questa nuova uscita discografica, mi piacciono le attese lente e piuttosto lunghe dopotutto, è bello viverle piano piano e immaginare man mano che il tempo avanza la grande gioia che si scatenerà una volta che il successore di “Liberi Da sempre” arriverà fisicamente a far compagnia ai suoi fratelli maggiori.

A proposito, tornando a me, vi avevo lasciato piuttosto contenta alla vigilia di ferragosto che ho poi trascorso proprio nel paese che vi è parecchio famigliare. Sfortunatamente non sono riuscita a passare in piscina tutta la giornata come avevo previsto. Per colpa di una personale indisposizione mensile tipica di tutte noi donne accidenti, sopraggiunta proprio nel momento meno desiderato (beati voi maschietti che non avete a che fare con questi questi problemi, vi invidio da questo punto di vista) non sono riuscita ad andare la mattina presto come era stato stabilito. Ma tale sgradevole inconveniente non mi ha comunque impedito di vivere un pomeriggio di ferragosto pegognaghese indimenticabile piuttosto allegro e di morale decisamente alto dopotutto!

Comprenderete bene il mio stupore che è stato quasi infantile. Sono rimasta a bocca aperta quando ho varcato l’ingresso delle piscine, sul serio! Non mi pareva vero!

Vi dico sinceramente che prima di questo ferragosto l’ultima volta che ho in effetti messo piede in una piscina comunale risale a quando avevo appena compiuto 7 anni. Ci sono andata a Reggiolo nella lontana primavera 1986, quando il tuo cuore Diego aveva si e no cominciato a pulsare. Esattamente 23 anni fa. Mamma mia quanto tempo che è passato! E l’unica cosa che rimpiango della scomoda, vecchia e poi dismessa piscina reggiolese di allora era onestamente il Juke-Box che era sempre a tutto volume in funzione coi 45 giri dei successi dell’estate che i giovani gettonavano continuamente. Per il resto, la piscina all’aperto a Pegognaga con quella che abbiamo avuto noi in paese fino alla fine degli Anni 80 viene battuta ventimila a zero, chiaro???!!!

Mi piace molto la piscina di Pegognaga, è comoda, un ambiente ampio, tranquillo, organizzato al massimo ed accogliente, la trovo molto pulita, ben tenuta e curata estremamente in ogni dettaglio. La parte atttorno alle piscine che non è adibita a prato naturale, è rivestita di piastrelle su cui vengono posati gli sdrai e gli ombrelloni ed è molto agevole e sicura ci posso camminare sopra (senza rischiare di scivolare sul bagnato come facevo a Reggiolo) spostandomi piuttosto bene da sola con le mie stampelle ed è un requisito fondamentale questo per me. C’è un bar piuttosto ampio e tenuto proprio bene, le piscine poi sono tre, molto grandi, limpide e spaziose ma non le ho potute provare, come ho spiegato prima. Tuttavia non dispero, perché ci sarà di sicuro una prossima volta per me, se riesco anche prima della fine delle ferie. Nell’interno ci sono anche dei giardinetti immersi nel verde con le altalene e le giostrine per bambini, se uno vuole può andare a passeggiare tranquillamente. Tutto all’insegna della comodità. Quando ci sono andata sabato c’erano soprattutto famiglie con tanti bambini e i gestori verso l’ora di cena hanno servito un fantastico piatto di carne alla griglia mista per tutti. Mi sono sentita molto bene, completamente rilassata e tranquilla, grazie anche al fatto che con me ci fosse la mia cara amica Simo84 e la mia vicina di casa con la sua famiglia.

Non sono riuscita a trovare nessuno di particolare anche perché non c’erano tanti ragazzi, io sono arrivata tardi dopo le 16 e i gestori della piscina erano indaffaratissimi a preparare la buonissima grigliata perciò non mi sono potuta fermare a parlare, nulla è perduto però. Intanto ho cominciato a prendere ottima confidenza con un ambiente semplice e rilassante in cui tornerò non appena ci sarà occasione. Ogni esperienza che si vive è positiva perché ci insegna un sacco di cose che arricchiscono il nostro bagaglio di esperienze generali. Se c’è una cosa che non dimenticherò sicuramente di questo ferragosto 2009 è l’ottimo vinello rosso e fresco che ho bevuto molto volentieri ed è stato servito assieme con la corposa grigliata. Scherzando l’ho subito ribattezzato il mitico “vinello di casa Tini” che ha suggellato un allegro brindisi di buone vacanze tra tutti i presenti al mio tavolo.

Elena

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