mercoledì 5 agosto 2009

Londra, un futuro nuovo capitolo della vostra storia e un legame personale interiore tra me e quel territorio che sarà indissolubile…..

«Viva, viva, viva l’Inghilterra, ma perché non sono nato la?»

Claudio Baglioni - 1973

Cari Luca e Diego,

eh si. Direi che Claudio Baglioni effettivamente non aveva tutti i torti quando si poneva questo interrogativo cantando questo suo grande successo degli anni 70. Gli do ragione anche io. Pure per me è così. Quante volte mi sono chiesta quasi arrabbiata io stessa perché non sono nata in Inghilterra nel corso della mia vita non so dirvelo, dopotutto però…

Non posso fare altro che ammetterlo, lasciate che ve lo dica. Da quando ho letto quello che tu Luca hai scritto di recente su Facebook e cioè che fra qualche mese andrete ad incidere il nuovo disco a Londra io ho perso la testa. Di nuovo. Come una volta, ai tempi delle Superiori più di dieci anni fa. Chiarisco subito, tutto in senso buono, intendiamoci, naturalmente, ma è un sentimento frizzante che riconquista dentro di me dopo qualche tempo di “parcheggio” più che altro atto a riscoprire e fortificare, grazie a voi le mie origini italiane, la necessaria e storica vetta delle mie passioni incontrastate!

Proprio così teneri boys. Quello che mi lega da sempre idealmente al territorio anglosassone è un legame indissolubile, fortissimo, che è nato com me e non si scioglierà mai.

Qual’è stata la mia prima reazione dopo il messaggio che vi ho lasciato sul tuo profilo Luca? Semplice. Ho cercato come una matta una cosa a tema a cui tengo molto da sempre. Lei. Una cartina geografica.

UNITED KINGDOM OF GREAT BRITAIN AND NORTTHERN IRELAND

REGNO UNITO DI GRAN BRETAGNA ED IRLANDA DEL NORD

Una cosa fondamentale per me esattamente quanto una tavola pitagorica per uno scolaro alle prime armi con numeri e tabelline.

La mia amata cartina fisica e politica della Gran Bretagna, che ancora fa bella mostra di sé nella sua immediata chiarezza all’interno del mio vecchio (e consumatissimo dal troppo uso) libro di inglese commerciale ed aziendale delle Superiori, testo che ancora conservo gelosamente.

Non posso riportarla qui perché sarebbe troppo grande e la pagina del libro non entra nel mio scanner comunque fate conto di vedere una cosa del genere più o meno:

C’è voluto del tempo per tirare fuori dal mio armadio ancora una volta la mia preziosa cartina, la migliore che possieda su un testo scolastico, sebbene studiassi inglese sin dalle medie il vecchio testo delle scuole inferiori non riportava una dovizia di dettagli paragonabile alla cartina che c’è sul mio libro di inglese per le aziende.

Sapete ragazzi, ieri mi sono trovata a guardarla di nuovo a lungo questa cartina profondamente ammirata ed estasiata, come una volta, anzi forse di più da dopo che ho saputo che inciderete nella Capitale, mamma mia. E mi è venuto spontaneo, sorridendo, percorrere simbolicamente con un semplice gesto i contorni di tutta questa incredibile, da sempre amatissima nazione, con un dito indice della mia mano. Veramente, è stato quasi come se potessi compiere personalmente, concentrata in pochi secondi, un lunghissimo viaggio lungo tutte le sue vie illuminate, la gente, i monumenti, i castelli, le vallate, i pub, le attrazioni e mille altre cose ancora, che alla mia mente sono così incredibili da sapere quasi di “mille e una notte” pensate un po’…..

Senza ovviamente dimenticare di percorrere allo stesso modo anche la nazione che giace accanto a lei, l’Irlanda, da me altrettanto celebrata e non meno amata negli anni. Un altro fertile territorio di fede, religione, e musica, tanta buona musica. L’irlanda, una repubblica indipendente con la sua romantica forma uguale a quella di un cuore umano, la stessa area geografica minata purtroppo nella zona nord da una sanguinosa guerra civile a sfondo sia politico che religioso, contro la Gran Bretagna.

Dopo aver ammirato, di nuovo per un po’ la mia cartina concentrando ancora i miei pensieri immaginari relativi alla vostra futura avventura londinese ho sentito spontaneo e quantomeno spaventosamente urgente il bisogno di tirare fuori immediatamente tutti i dischi che ho nella mia collezione e che sono, tanto per cominciare, stati registrati presso gli studi londinesi di incisione musicale siti lungo Abbey Road.

Di conseguenza si sono quasi subito materializzati davanti ai miei occhi, tra le mie mani, in tutta la loro inalterata magia, i dischi dei Beatles, le raccolte rossa e blu, coi loro più grandi hits, che rappresentano una sorta di basilare must nella casa del bravo intenditore di musica. A ruota hanno fatto successivamente fiera apparizione non mancando certo all’appello i Duran Duran col loro primo LP di debutto, per me il migliore album di tutti i tempi; seguiti a emozionante spron battuto da alcuni dischi dei Pink Floyd come The Wall (1979) e The Dark Side Of The Moon (1973). In seguito, pensando sempre a voi ho sentito il bisogno di estendere ancora questa mia carrellata di grandi miti musicali entrati nella storia, anche al di fuori del territorio puramente anglosassone come gli U2 e tutta la loro discografia dei primi anni, o ancora John Lennon con la sua raccolta dei successi, e Robert Palmer altro artista inglese purosangue di spicco negli anni 80.

Favoloso. Insomma, dopo Abbey Road ho passato in rassegna orgogliosamente, comunque, tutto quello che avevo disponibile al momento purché mi ricordasse quelle amate zone e che sa musicalmente di Irlanda, Londra e Gran Bretagna più che mai!!!!

Diciamo che ho voluto semplicemente estrarre dalla mia ricca collezione di dischi tutto ciò che in casa mia rappresenta musicalmente la Gran Bretagna, come ripeto, vuoi per un motivo, un ricordo o per mile altre ragioni a me interiori e personali che ora non sto a spiegare.

Con un lungo dolcissimo pensiero in più che da ieri mi culla tranquillo accanto a voi. Che nel successore di Liberi da Sempre vivrà indiscutibilmente un pezzo di Gran Bretagna, essa prenderà indiscutibilmente posto tra le note, nelle vostre voci, sugli strumenti e sicuramente anche nel vostro cuore di giovani musicisti di madre terra italiana. A una tale, ancora lontana, e indefinita idea, ragazzi mi sento simpaticamente male dalla gioia, lo giuro…..

Sapete ragazzi, da quando ero giovane parlo l’inglese ancora meglio dell’italiano addirittura, e ho sempre sostenuto che forse sposerò una persona di origini anglosassoni. Chissà. Non è detto, ma si sa anche che non bisogna mai dire che nulla è impossibile tutto può succedere talvolta no?

Bacioni, vi voglio bene, a prestissimo!!!

La vostra affezionatissima Elena

P.s.: Viva l’Inghilterra eh, lo diceva anche Baglioni, mi raccomando!

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