venerdì 13 febbraio 2009

Il ritorno del vinile! Non è che magari adesso anche voi...eh? Sarebbe ora, cosa aspettate?

Cari Luca e Diego,
non mi succede molto eppure è già accaduto più volte pure a me che nel corso di una stessa giornata si sperimentino nel mio morale sbalzi d'umore completamente differenti l'uno dall'altro a tempo di record.
«Dalle stalle alle stelle eh?» direte forse voi adesso, utilizzando un celebre motto, non a torto.
A riportarmi definitivamente il sorriso oggi, oltre al rinfrancante pensiero di immaginarvi cantare nuovamente il finale di I Believe, che di per sé ha decisamente aiutato, è stato anche un articoletto particolare che ho scoperto solo oggi ma che è stato pubblicato la settimana scorsa all'interno della mia rivista informatica quindicinale preferita.
Dice così, ve lo riporto qui sotto e dato che ormai mi conoscete capirete subito il perché sono di buonumore adesso.
IL RITORNO DEL VINILE
New York (Usa) - In un mercato della musica sempre più in crisi, le case discografiche e gli utenti sembrano aver riscoperto il "vecchio" vinile. Secondo Soundscan, nell'anno passato sono stati acquistati 1,88 milioni di dischi nel solo mercato americano, il doppio dei quali venduti sullo stesso mercato nel corso del 2007. Si tratta del miglior risultato mai registrato dal 1991, anno in cui la società del gruppo Nielsen cominciò a monitorare le vendite di CD, audiocassette, e, appunto dei vinili.
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Buona a sapersi, anzi ottima notizia onestamente! Che bello!!! Io con notizie del genere vado in estasi ed è dire poco! Ovvio l'articolo che leggete si riferisce al mercato americano però non è detto che questo non possa prossimamente verificarsi anche altrove, chissà!
Se questo dovesse davvero accadere avete visto che io sono già ben attrezzata ed è anche vero che ho qui a fianco della mia scrivania un «piatto» giradischi grande, bellissimo e adoperato molto poco, quasi mai, che promette comunque anni e anni di instancabile resa audio!
Non è che magari adesso anche a voi col fatto che avete sentito che i dischi tornano davvero di moda e sbarcate in America Latina tra poco, vi fanno immettere sul mercato che ne so un 45 di prova magari su vinile colorato, se non addirittura un intero album con la copertina che odora di cartone, come quelle di una volta, che tanto rimpiango, e mi contiene un disco grande in vinile che va alla ancestrale (e sconosciuta alla maggior parte delle vostre fan) vecchia cara velocità di 33 giri e 1/3 al minuto?
Vabbé sapete che sogno, però chi mi garantisce che viste le buone e nuove tendenze attuali del mercato quello che vi ho appena descritto rimarrà solo e sempre il desiderio di una giovane vostra fan assidua collezionista di vinile?
Del resto i vostri due dischi sono tra pochi attuali che meriterebbero di essere stampati anche in questo modo, ve l'ho già detto!!!
Bacione!!!
Ah, dimenticavo: W il vinile, chiaro????!!!!!
Elena

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