domenica 8 febbraio 2009

Sanremo 1986: Un festival a mille sfaccettature che non avrei mai più dimenticato. A cominciare dalla sua sigla di apertura…..

Il trentaseiesimo Festival della Canzone Italiana si tiene presso il Teatro Ariston di Sanremo suddiviso in tre sole serate, svoltesi nei giorni 13, 14, 15 febbraio 1986.

In quella precisa e toccante settimana, il mio bizzarro destino vuole che io rimanga forzatamente a casa da scuola perché ho una forte febbre e bronchite, diretta conseguenza di una brutta epidemia influenzale che ha contagiato qualche giorno prima buona parte della mia classe. I sintomi sono fastidiosi, tuttavia, per passare il tempo cercando di distrarmi, mamma ha l’ottima e tradizionale idea di darmi una bella copertina di lana per mantenermi calda e piazzarmi sul divano di casa, in sala, davanti a quello che all’epoca fu il primo sensazionale televisore a colori che la mia famiglia avesse mai posseduto prima di allora.

É interessante e doveroso per me far notare infatti come fino a poco tempo prima, al Natale 1985 per l’esattezza, la mia famiglia avesse avuto solo il classico televisore in bianco e nero. Come potete capire e dicevo prima, dunque, L’edizione 1986 del Festival è stata, tra mille altri felici motivi, anche la prima in assoluto che posso tranquillamente dire di aver visto nella sua interezza, senza perderne neanche un secondo e per di più su un televisore a colori! Un evento che fu assolutamente straordinario, per la sottoscritta!

Nuova immagine (32)

A condurre quell’indimenticabile kermesse canora di metà anni ‘80 sono Loretta Goggi, Anna Pettinelli, Mauro Micheloni e Sergio Mancinelli. Vi consiglio di tenervi bene a mente soprattutto il penultimo nome che ho appena citato, quello di Mauro Micheloni appunto, poiché questo nome si lega indirettamente anche a voi ma avrò modo di parlarvi meglio e più diffusamente di questo (per me importantissimo ed insostituibile) personaggio televisivo dell’epoca, fra qualche tempo. Per il momento mi basta sappiate solo che fu un presentatore di quel Sanremo.

Vi parrà strano boys, eppure basta un nulla per farmi capire concretamente in maniera quasi immediata, che non scorderò mai quel festival. Vuoi che fosse per la mia ancora nascente ma già spiccata sensibilità interiore, o chissà per quale altro oscuro motivo emozionale che ancora adesso non sono in grado di spiegare, ma la storia degli anni successivi dimostra che è stato davvero così.

Degna di grande menzione da parte mia è innanzitutto la mastodontica sigla di apertura, interpretata da Loretta Goggi, come poc’anzi detto, figura conduttrice principale sul palco dell’Ariston per quell’anno.

Questa sigla ha un titolo che è quasi dolcemente profetico, tuttavia mi ci sarebbero voluti 22 anni per dare pieno e definitivo significato a tale preziosa frase estremamente semplice di questo brano bellissimo, molto forte a mio avviso, e assolutamente monumentale nell’insieme, cioè

IO NASCERO'

il brano in questione è cantato da Loretta Goggi, ma a scriverlo è Mango un artista e compositore che è all’esordio come cantautore a Sanremo solo l’anno prima. «Io nascerò» mi piace subito sin dalla prima nota e rimane senza alcun dubbio uno dei più bei pezzi di musica italiana di sempre che mi siano personalmente rimasti nel cuore.

Ma come faceva questa sigla oggi venata di dolce nostalgia a me tanto cara ma sempre forse troppo bella, da ascoltare ogni volta col cuore in gola, come se fosse la prima? Vediamo di correre subito ai ripari e darvi una precisa idea di quanto sto descrivendo con un bel filmato….


TO BE CONTINUED......

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