Cari Luca e Diego,
guardate un po' cosa salta fuori da un vecchio giornalino di classe della Seconda Ragioneria, intitolato "The Best"! L'ho trovato oggi, schiacciato sotto una massa di vecchi compiti di dattilografia che manco sapevo più di avere!
Il racconto che segue è stato scritto ben 14 anni fa! Faceva parte dell'ultima pagina interna di un numero mensile del suddetto giornalino di classe, rilasciato periodicamente in tutto l'Istituto Superiore che io frequentavo!
Che bello averlo ritrovato, e con esso i miei 16 anni!!! Com'ero ingenua allora!!!
Rivedere oggi, quella tenera, sincera storiella dopo così tanto tempo, m'ha quasi commosso e mi è venuto anche da ridere onestamente, perché leggendo quella descrizione, alla luce degli ultimi eventi di questi mesi, manco a farlo apposta ho pensato per un attimo proprio a voi!
Allora avevo 16 anni e ovviamente non conoscevo affatto i Sonohra! Voi eravate lontani anni luce! Sono passati «solo» 14 anni!!! Quanti ricordi, però!
In questo raccontino emerge casualmente la figura del chitarrista visto come persona «dalle doti straordinarie, bello fisicamente, scorbutico e dannato, ma che allo stesso tempo è un angelo pieno di sentimento», esattamente come i giovani che piacevano alla maggior parte dele ragazze della mia generazione!
Lo pubblico lo stesso questo racconto perché penso vi piacerà, si parla di chitarristi in memoria dei vecchi tempi della mia scuola di Ragioneria; difatti era piaciuto alla mia classe e perché è un caro ricordo che vede nuovamente la luce su questo blog.
Non credo facciate fatica a capire chi fosse in realtà l'autrice di questa storia. Secondo me avete già una mezza idea!
«Dai Ele, faccela leggere questa storia, siamo ansiosi, vogliamo sapere!!!!», mi chiedete adesso.
Benissimo, vi accontento subito, nella speranza che la apprezzerete, copiandola integralmente dal giornalino ormai ingiallito, direttamente nel prossimo post.
Vi voglio bene cuoricini, sempre!!!
Elena
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