martedì 16 settembre 2008

Luca, mi ricordi tanto il libro "Il Piccolo Principe"...



  • "Gli occhi sono ciechi, bisogna cercare col cuore" .
  • "Fa bene aver avuto un amico anche se poi si muore, io sono contento di avere avuto una volpe per amico".
  • ....Incominciava ad addormentarsi, io lo presi tra le braccia e mi rimisi in cammino. Ero commosso. Mi sembrava di portare un fragile tesoro. Mi sembrava pure che non ci fosse niente di più fragile sulla Terra. Guardavo, alla luce della luna quella fronte pallidda, quegli occhi chiusi, quelle ciocche di capelli che tremavano al vento e mi dicevo: "Questo che io vedo non è che la scorza. Il più importante è invisibile..." E siccome le sue labbra semiaperte abbozzavano un mezzo sorriso mi dissi ancora: "Ecco ciò che mi commuove di più in questo piccolo principe addormentato: è la sua fedeltà a un fiore, è l'immagine di una rosa che risplende in lui come la fiamma di una lampada, anche quando dorme..." E lo pensavo ancora più fragile. Bisogna ben proteggere le lampade: un colpo di vento le può spegnere....
Tratto da "Il Piccolo Principe" di Antoine de Saint-Exupéry
Davvero un bellissimo libro. Io l'ho letto personalmente molti anni fa
e credo a qualsiasi età dovrebbero farlo tutti.
Questa storia che può sembrare addirittura sciocca e banale in un primo momento, dice in realtà molte cose vere e profonde che ti rimangono dentro per sempre.
Ti voglio bene, mio specialissimo "piccolo principe, grande poeta", come diceva la sigla del cartone che ben si adatta al tuo ruolo di compositore dei testi delle canzoni.
Elena

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