lunedì 20 ottobre 2008

«Cinquecento sogni»? Io non li ho realizzati ma di certo li auguro a voi!

Cari Luca e Diego,

in questa serata di riflessione personale non indifferente stavo pensando che voi avete inciso il brano «cinquemila mini mani».

Siccome in questo post voglio continuare a parlare di numeri, focalizzando la concentrazione di chi mi legge indirettamente sulla matematica e sulla musica, - strano abbinamento, non trovate anche voi? - io scelgo però di stare un po' più moderata. Mi riferisco a una ulteriore cifra numerica più bassa di cinquemila ma nel suo piccolo non proprio esigua, almeno secondo me.

Pensando a voi due adesso, la mia mente in riflessione, stasera mi porta, volente o nolente,  con sosta obbligata, esattamente  al numero cinquecento.

«Cinquecento», come per esempio la famosissima automobile utilitaria per eccellenza Fiat tutta nuovo modello allora reclamizzata in una pubblicità; o ancora meglio come i «sogni», di cui raccontava in un suo pezzo il cantante milanese Eugenio Finardi, nell'ormai lontano 1992.

Questa sua splendida canzone, difatti intitolata «Cinquecento Sogni» faceva da sfondo alla suddetta campagna televisiva pubblicitaria dell' omonima auto Fiat, nel periodo in cui io ero alle medie.

Ancora oggi mi commuove la voce di Finardi così tranquilla,  delicata, mentre pronunciava in quello spot gettonatissimo in TV parola dopo parola.

Stasera quella canzone, grazie a voi, cari fratellini  è inspiegabilmente tornata a far parte del mio attuale presente, se volete saperlo è infatti limpida nella mia mente e nella sua bellezza come mai è stata prima!!!!

Chissà perché Diego, in questo preciso momento mi pare di sentirla teneramente cantare proprio da te nel mio cuore un po' sofferente e indeciso. L'idea è a dir poco emozionante sai? Penso che con l'aiuto di tuo fratello potresti tranquillamente rifare l'ennesima cover con questo motivo, nulla togliendo ovviamente all'originale scritta per quello spot da Eugenio Finardi; per me resta un caro ricordo che ora mi fa pensare ai Sonohra appunto e lo voglio condividere volentieri con Luca, Diego e tutti quelli che mi leggono.

La canzone in questione esiste davvero e ha queste parole, non so se voi la ricordate, ma vi assicuro che era dolcissima, con un flauto dolce in sottofondo era davvero la fine del mondo.

Cosa non darei per sentire la tua voce Diego, fare dolce compagnia a tutti i miei dubbi e indecisioni. Vorrei sentirti cantare teneramente dentro me adesso, così, puro e vero, appena impreziosito dal coro discreto e posato di tuo fratello e naturalmente dalle vostre inseparabili chitarre classiche. Che dolce sogno!

Ve lo dedico col cuore questo testo adorabile! Nel pezzo della pubblicità si cantava così:

CINQUECENTO SOGNI – (1992)

"Cinquecento valli che devi attraversare,
cinquecento strade che ti portan verso il mare,
cinquecento sogni che potrai realizzare,
cinquecento albe a veder nascere il sole.

Cinquecento fiori di cui non conosci il nome,
cinquecento emozioni di cui non sai la ragione,
cinquecento sogni che potrai realizzare,
cinquecento storie per una sola Cinquecento"...

Ebbene ragazzi vedete, sono onesta non credo di essere mai riuscita personalmente parlando a realizzare ben «Cinquecento Sogni», che per me sono davvero tanti; in rapporto alle mie difficoltà quotidiane e alle mie possibilità l'idea di realizzare la bellezza di cinquecento sogni mi sembra quasi impossibile.

Tuttavia, a prescindere da quanto mi succederà d'ora in poi sotto ogni punto di vista, e nell'insicurezza di non poterlo mai fare auguro proprio a voi due di realizzare questi miei ipotetici stessi sogni in egual numero, e volendo anche più, secondo i vostri desideri!

Vi voglio bene, sempre! Grazie di tutto ragazzi, veramente!!!

Elena


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