domenica 12 ottobre 2008

Miei cari Luca e Diego,

dato che oggi il mio morale, come avete letto anche voi, non era al massimo, ho pensato che uscire mi avrebbe fatto bene, così ho proposto ai miei genitori di andare a fare un giro sul lago di Garda, in una località non lontana da Bardolino, sono stata esattamente a Lugana di Sirmione. Siamo arrivati in un posto molto grande che visito spesso perché c'è un giardinetto fantastico con le panchine per sedersi sparse qui e la, che offre un panorama meraviglioso, piazzato a ridosso del lago.

Avevo proprio voglia di qualcosa che mi distraesse un po', mi ha fatto piacere rivedere ancora quel luogo così carino. Ho fatto un lungo giro lì intorno a piedi con mia mamma poi ci siamo sedute su una panchina perché ero stanca per riposare le gambe e intanto godere dell'aria fresca e leggera di questa bella domenica di ottobre.

L'atmosfera attorno a me era così tranquilla e pacifica che ho pensato bene di chiudere gli occhi qualche momento per essere cullata meglio dalla brezza rilassante del pomeriggio. Sono rimasta in silenzio per un po' proprio così, ferma ad ascoltare con l'anima spalancata solo il piacevole rumore musicale delle onde che si infrangevano ritmicamente contro lo strato di rocce bianche che divideva il giardinetto dal molo a fianco del lago, in cui tra l'altro veniva anche parcheggiata di tanto in tanto anche qualche barchetta.

Nel momento improvviso in cui ho riaperto gli occhi per ammirare ancora la pacata e leggera bellezza di quello scorcio del più grande lago italiano il sole prossimo al tramonto arrossava delicatamente coi suoi raggi di fuoco le acque conferendo loro una nuova sfumatura aranciata bellissima che non mi era mai capitato di notare sul Garda, non sinora almeno.

Poi mi sono accorta che la mia vista è subito stata rapita da due animali tenerissimi che in coppia avanzavano leggiadri e maestosi nell'acqua nuotando lenti ma sicuri accanto alla riva. Non mi ero affatto accorta della loro presenza prima perché, come già detto, in porecedenza avevo gli occhi chiusi e mi ero quasi assopita a causa dell'aria fresca; quando li ho visti non sono riuscita a staccarmene, è stata una bella sorpresa, vi dirò che li ammiravo muoversi stando in silenzio, semplicemente pietrificata, a bocca aperta. Erano due cigni, fantastici, grossi, bianchi come la neve.

Era bellissimo stare lì a guardarli nella loro naturale grazia, sotto il sole al tramonto, cogliere i loro movimenti persino quelli meno percettibili, le loro simpatiche danze con le ali. Per alcuni tratti procedevano assieme spediti, accanto alla riva del lago, per altri invece si separavano volgendosi in direzioni opposte, ma stando sempre e curiosamente mai troppo lontani e si ricongiungevano l'uno accanto all'altro poco dopo. Erano così belli che a un certo punto non ho più resistito, mi sono alzata dalla panchina su cui sedevo fino a quell'istante e con mia mamma mi sono recata alla riva del molo a piedi per vedere meglio questo autentico e graziosissimo spettacolo. Quando mi hanno vista avvicinarmi alla riva non si sono affatto spaventati, anzi si sono avvicinati maggiormente a me e facevano entrambi dei lievi movimenti con la testolina, sembrava quasi che volessero salutarmi o parlarmi assieme. Poi ho sentito dentro me che questi due favolosi cigni posatisi sulle acque del lago di Garda avevano ciascuno un nome e stavano cercando sin dal primo momento che li ho visti di farmelo capire in mille modi. Si chiamano Luca e Diego!!!!!! Già, eravate proprio voi!!!!

É stato molto bello questo per me, un gesto significativo, ma così tanto che rientrando in auto per il ritorno mi sono addirittura commossa, veramente, non me ne sarei più andata da li, quello che mi è successo questo pomeriggio mi ha dato modo di riflettere molto e in maniera serenamente positiva.

Adesso sono molto contenta, in me è tornato il sereno e sono pronta a cominciare una nuova settimana di lavoro ed è bello pensare che le mie parole scritte qua forse faranno stare un po' meglio anche coloro che mi leggono!

Forse mi sbaglio però gà vi ho detto, ragazzi, che onestamente penso proprio che certe cose, anche quelle che paiono più sciocche, banali o stupide non accadono mai per caso, se una cosa succede e si presenta a noi c'è sempre un perché dietro, una morale ben precisa da cui possiamo apprendere molto per la nostra vita, secondo me. Sarà stata anche una coincidenza però penso che questo sia un ennesimo segnale, stavolta di ottimo auspicio del mio destino. Chissà, voi che dite?

A proposito di cigni, devo sentire da mia cugina come procede la mia cornice per la vostra foto, ancora in preparazione! Vi faccio sapere non appena ho ulteriori notizie, promesso!!!!

Vi voglio bene, miei dolcissimi «cigni»! Sempre!!! Passatemi un'ottima notte se potete!!!!

Elena

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